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HOTEL MEINA - Studio PUNTOeVIRGOLA

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SinossiIl film è basato su fatti realmente accaduti, raccontati nell’omonimo libro di Marco Nozza.Lago Maggiore, settembre 1943. Un gruppo di 16 ebrei italiani, provenienti dalla Grecia,sono ospiti dell’Hotel Meina di proprietà di Giorgio Benar, ebreo anche lui ma conpassaporto turco e quindi cittadino di un paese neutrale. In seguito all’8 settembre, giornodell’armistizio fra l’Italia e gli Alleati, un reparto di SS capitanato dal comandante Krasslergiunge a Meina. Due giovani, Noa Benar e Julien Fendez, sono strappati al loro amore dalbrutale irrompere del drappello nazista. All’inizio non è chiaro quali siano gli ordini. Gliebrei vengono reclusi nell’Hotel e inizia una settimana di attesa, terrore e speranza. È unastrana convivenza tra ebrei, ospiti dell’albergo non ebrei e SS. Si discute sulle possibilità difuga, mentre gli stessi tedeschi attedono ordini. Forse anche per loro si sta avvicinando lafine della guerra. Ma poi inizia l’escalation verso la strage. Le SS prelevano gli ebrei apiccoli gruppi e li traducono fuori dall’albergo per interrogarli – dicono – al Comandodella vicina città di Baveno. In realtà li massacrano e poi li gettano nel lago. E risulta vanoanche il tentativo di salvarli fatto da Cora, una tedesca antinazista collegata ad una Reteche opera tra Svizzera e Italia.Gli ultimi a finire falciati dalle pallottole naziste sono proprio Julien Fendez, i suoi duefratellini e il nonno. Noa riesce a fuggire col padre, la madre e il fratellino verso laSvizzera, dopo che è perduta ogni possibilità di salvarli.6

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