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pag. 4 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004Lettera aperta aRaffaele BaldassarreCaro Rafeluccio,eri il migliore candidato che il centrodestra potesse esprimere per la presidenza dellaProvincia di Lecce: una solida storia di pol<strong>it</strong>ico moderato alle spalle, sempre garbato,mai eccessivo nei giudizi, aperto al dialogo ma non tanto da farsi portare a spasso, ilgiusto peso nella nomenclatura di Forza Italia e del centrodestra e con tutte le entratureal posto giusto. In più avevi le stelle e i sondaggi dalla parte tua, una squadra dicandidati fortissimi nei collegi e tante frecce al tuo arco. Insomma: avevi la v<strong>it</strong>toria inpugno. Per questo ai più è risultata incomprensibile la solenne trombatura che tihanno dato i salentini. Ai più, ma non a noi calimeresi. Chè, se avessi avuto un po’ disale in zucca, ci avresti chiesto prima qualche informazione su chi ti mettevi al fiancocome consigliere e factotum, come fanno i buoni padri di famiglia quando danno insposa una figlia, che si informano sempre per tempo sui pregi e difetti dell’aspirantesposo.Così ci è parso strano quando, lontano dal tuo costume, ti abbiamo visto sparare azero sull’amministrazione di Lorenzo Ria, senza riconoscergli il benchè minimo mer<strong>it</strong>oper un Salento che, volenti o nolenti, in questi dieci anni è cambiato. Il Rafelucciomoderato che tutti conosciamo avrebbe sicuramente riconosciuto i mer<strong>it</strong>i, avanzatodelle cr<strong>it</strong>iche garbate su questo o quel progetto e avrebbe detto che si sarebbe potutofare di più. E la gente, anche di centrosinistra, avrebbe apprezzato. Invece è venutofuori il Rafeluccio che non ti aspetti, inutilmente aggressivo e a tratti livoroso,come se in questi anni avesse vissuto in un altro Salento. Come si spiega questocambiamento che portava, come ha portato, dr<strong>it</strong>ti alla sconf<strong>it</strong>ta? Qualche tua apparizionein Tv ci ha chiar<strong>it</strong>o l’arcano: dietro di te faceva capolino spesso il nostro compaesanoLuigi Mazzei detto Zappune, eterno responsabile giovanile dei part<strong>it</strong>i in cuiha mil<strong>it</strong>ato in questi ultimi 30 anni, prima la Dc, poi il Ppi, poi il Cdu, poi la Cdl ed oraForza Italia, conosciuto in tutto il paese ed oltre come un indefesso lavoratore regionale.Ci hanno così spiegato che egli era il tuo consigliere elettorale. Il quale pergiunta, così come da lui stesso annunciato sull’ultimo numero dello Specchio, eraanche in predicato, a fronte dei servigi che ti forniva, di avere da te un importanteassessorato alla Provincia. Ma come, ci siamo detti, nessuno ha detto niente a Rafeluccio?Nessuno ti ha detto che Luigi Zappune è il massimo specialista in trombature dellaProvincia di Lecce e oltre? Se non a me, potevano chiedere a Brizio Corlianò dettoZicrì, a Brizio Aprile, allo stesso segretario di Forza Italia Gaetano Coppone. Il Mazzeiè specializzato in trombature al punto che il centrosinistra di Calimera, saputoche egli stava per accasarsi a Palazzo dei Celestini, si era messo a lutto. E già, perchéLuigi Zappune è il terno secco del centrosinistra calimerese, è la sua fidejussionevivente per tenersi il Municipio, meglio di un’assicurazione sulla v<strong>it</strong>a, meglio dellajattura che è diventato alle ultime elezioni amministrative Berlusconi per il centrodestra,tanto è vero che nemmeno tu, Rafeluccio mio, hai mai fatto un manifesto conSilvio. E poi ti sei messo al fianco colui che in alcuni decenni ha annientato le aspirazionidi tanti suoi ex amici e compari pur di essere in prima fila come candidato sindacoo come aspirante consigliere provinciale, e conducendo le sue truppe ad altrettantesicure sconf<strong>it</strong>te, tante che non si contano più. E quali sono i mezzi che ha usatoper ottenere questi prestigiosi risultati? Gli stessi che ha consigliato a te di usare eche tu, caro Rafeluccio, hai usato, forse facendo violenza alla tua indole. E i risultati,alla fine, non potevano che essere gli stessi che per decenni ha ottenuto Luigi Zappune.Certo, c’è da apprezzare la sua prestidig<strong>it</strong>azione fra i numeri e le virgole, la sera dellospoglio delle schede elettorali. Lui, Luigi Zappune, unico nel Salento, è riusc<strong>it</strong>o afarti vincere su Pellegrino fin quasi all’ultimo voto, traendo nello stesso errore ancheuna televisione locale e tutti i salentini. Con quale padronanza di formule dava i numeriquella sera, il Mazzei, già nelle vesti di assessore provinciale. Tutto il centrodestrasi fidava di lui: e lo ha lasciato solo davanti alla telecamera, padrone di cifre epercentuali, a dare bacchettate sulle mani a quegli altri del centrosinistra che si permettevanodi dissentire. Alla fine si sa come è andata: ha vinto Pellegrino che haavuto il mer<strong>it</strong>o di fidarsi di se stesso, al contrario di te, caro Rafeluccio. Certo, per lastoria dei numeri Zappune ha un’attenuante: quelle cifre gliele ha forn<strong>it</strong>e direttamenteBill Gates, in base al contratto che egli aveva stipulato con la Microsoft. Ed è statoquesto l’argomento che ha annichil<strong>it</strong>o per qualche secondo il com<strong>it</strong>ato elettorale diPellegrino. Ma poi si è scoperto che quella sera Bill Gates aveva altro cui pensareed il cerino della trombatura è rimasto, come al sol<strong>it</strong>o, fra le d<strong>it</strong>a del nostro Luiginoche era fin<strong>it</strong>o nella rete.Alla fine che dirti, caro Rafeluccio? Che se ti fossi ricordato del proverbio salentino“cucchiate culli meju te tie e falli le spese” forse oggi saresti a Palazzo dei Celestinicome presidente e non come semplice consigliere. Ma tu hai prefer<strong>it</strong>o quell’altro proverbio,che dice “paru cerca paru”, oppure quell’altro che dice “chi va con lo zoppoimpara a zoppicare”. E chi si fa consigliare da uno che ha fatto delle proprie sconf<strong>it</strong>tee trombature un’arte, che cosa poi può aspettarsi se non una sonora, artistica trombatura?Pazienza, sarà per la prossima volta. Il centrosinistra calimerese ti ringraziasent<strong>it</strong>amente per avergli rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o integro il Luigi, mentre io sono e resto il tuo stimatissimo.Adriano MeisSilenzioStiamo lavorando per voi!La Francesca la De V<strong>it</strong>ocon l’aiuto del mar<strong>it</strong>ogià telefona e si affannae quatta, quatta tutti inganna,si prepara al gran tenzoneper coprir la successionedel Panese ormai appagatosuo grande sponsor dichiarato!Una accoppiata non vincentenel giudizio di tanta genteanche perchè la “populista”è sempre stata una “solista”,che badando a far clientelaha tessuto solo la sua telae lavorando pure di soppiattovuol dare a tutti, scacco matto!Don Salvatoree lu moribondu...Ancora stiane ncoddhati li manifesti elettorali, ca vicinu a quiddhi »lessime nn addhumejiu: quiddhu ca nci ricordava li 30 anni de v<strong>it</strong>a sacerdotale a Calimera de luparrocu nostru, lu monsignore don Salvatore Fiorentino.Puru nui de la “<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>” li facimu tanti auguri, puru percè, giustamente e mer<strong>it</strong>atamente,non l’imu mai “trscuratu” su ste pagine e quiddhu “ cristianamente”, ha“mmuzzatu”.Stanno volimu cu vi cuntamu, a modu nostru, na confessione ca ha svelatu, ma nopensati fiaccu, se dice lu peccatu, ma non lu peccatore, anzi nu “cristianu” peccatore,ca pensamu sciu an Paradisu e no sulu percè don Salvatore lu assolse de lipeccati, ma pe l’urtime porole ca disse prima cu nci lassa.Allora don Salvatore ia sciutu cu confessa lu Briziantoni, dicimu, quistu ia passatu,pe grazia de Diu li novantanni e ormai stia cchiui ddhai c’ acquai, comu se dice.Don Salvatore se nvicinau a lu moribondu ca no tenia cchiui la forza cu tenga l’occhiperti e disse: «Briziantoni…Briziantoni!...sta me senti?.. sta me canusci?...» e luBriziantoni apriu l’occhi e disse, movendo la capu e la vucca: «Sine!».Don Salvatore se mise la stola, li fice lu segnu de la Cruce e poi se ssettau vicinuallu jiettu e disse:«Briziantoni…jeu te domandu, tie famme segnu se sine o se none, me capisti?». Elu Briziantoni fice segnu ca ia cap<strong>it</strong>u.«Hai rrubbatu, qualche fiata?» e lu Briziantoni fice segno cu la capu edisse:«None».«Hai rispettatu sempre li gen<strong>it</strong>ori?» e lu Briziantoni fice segno cu la capo e disse:«Sine».«Hai desideratu la donna de l’addhi?» e lu Briziantoni fice segnu cu la capu e disse:«Sine».Nsomma manu manu don Salvatore scia domandando ogni tipu de peccatu cu essasicuru ca lu Briziantoni li confessava tutti e scia dr<strong>it</strong>tu dr<strong>it</strong>tu an Paradisu!Poi alla fine disse:« Hai mai pijatu li pensieri de l’addhi?». A stu puntu successe nacasa ca don Salvatore no se spettava, percè lu Briziantoni spalancau l’occhi, sessettau sullu jiettu e, quasi gridando, disse:« Padre, evò ime jianomena panta uskazzummu! Me noise?» e schioppau mortu su lu jiettu cu l’occhi spalancati comu sevolia cu capisca se don Salvatore ia cap<strong>it</strong>u! Ma don Salvatore ia cap<strong>it</strong>u, percè canuscebbonu le pecorelle soe. Li fice lu segnu de la Cruce,li dese la benedizione e disse:«Sozzi pai scuscetao sto Malachr<strong>it</strong>o, Briziantoni!».Pe quiddhi ca no su de la Grecìa Salentina o su vagnoni: « Padre, io mi son fattosempre i “cazzi” miei! Mi hai cap<strong>it</strong>o?». «Puoi andare tranquillo al Malachr<strong>it</strong>o, Briziantonio».Antonio GiammarrucoGioielleria - Argenteria - Lista Noz-Via Europa, 111 • tel. 0832/875105 - CALIMERA


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 5CONTATTOLOGIA AVANZATALe barzellette della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>PREVISIONI DEL TEMPONa dumineca, na beddha sciurnata de sule, doi amiche vannu alla Missa, una però se portanu ombrellu ca però no serve a nienti.Alla fine della Missa quandu vessenu, se scatina nu temporale, una se bagna, l’auddha tuttacuntenta se ne va a casa asciutta.La dumineca dopu, stessa storia, sulu ca lu cielu era nuvolosu e parìa ca ja chiovere. Una cul’umbrellu, l’audhra senza e tutta sbracciata.Vessenu e nc’era nu sule ca spaccava le petre. A stu puntu l’amica cu l’ombrellu, no ne pottechiui e la domandau:“Ma scusa dimme, comu faci cu mbesti tutte le previsioni?”E l’auddha rispuse:“È mutu semplice! Ieu la matina quandu me disc<strong>it</strong>u, guardu mar<strong>it</strong>uma, propriu a ddhupuntu,hai cap<strong>it</strong>u? Se ppende a destra vuol dire ca chiove, se ppende a sinistra, è bel tempo”E l’amica:“Scusa e se sta dr<strong>it</strong>tu?”“Ah beddha mia, se stae dr<strong>it</strong>tu, non vengu alla Missa!”******ORO-SCOPO... KINITAAriete: una passione ardente si profilaper i nati nel segno... e non è per forza unbene. Ev<strong>it</strong>ate di portare a spasso accendinie fiammiferi insieme alla inseparabileamica vodka.Toro: se sei un Toreddha è questo il tuoperiodo d’oro… se non lo sei ti convieneaspettare tempi migliori.Gemelli: rimane sempre il segno più fortunato…il migliore, anzi, il più miglioreassai in ogni periodo dell’anno.Cancro: amate le stronzatine magiche edipendete strettamente da scongiuri, talismani,corni, gobbi e… grattate… vi comprendiamo,ma ogni tanto togliete la manodalla tasca… se non altro per farle prendereun po’ d’aria...Leone: meglio un giorno da voi che centocullu “Cenzipecura”Vergine: fortuna per tutte le vergini sottoi dieci anni. Le altre? Ma non fatemi ridere…Bilancia: i nati nella prima decade vivrannopresto un’esperienza indimenticabile:il vostro fascino discreto, il vostrocharme vi porteranno a “Forum”. Gli altrinati nel segno rimarranno ancora impiegatiin cucina a pesare cibi dietetici.Scorpione: se a luglio della scorsa <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>eravate amabili, ora siete particolarmentestravaganti. La Notte della Taranta troveretel’amore… otto lunghe gambe e unapassione infin<strong>it</strong>a per la tess<strong>it</strong>ura…Sag<strong>it</strong>tario: a volte la vostra fervida fantasiavi gioca brutti scherzi… specialmentedopo una o due di quelle pastigliette rosa,verdi o gialle… le stelle lo sanno chenon sono v<strong>it</strong>amine!Capricorno: sent<strong>it</strong>e il bisogno di vivereal centro dell’attenzione. Sarà per questoche vi si vede spesso al centro di Calimera,di Roca, al centro – acquisti, al centrodestrae al centro-sinistra. State attenti,anche le periferie hanno i loro vantaggi.Acquario e Pesci: vi fate compagnia,siete fatti l’uno per l’altro.vivrete con grandeliberta’i vostri slanci tenendovi lontanidagli altri esseri.Doi fimmene de quiddhe , se ncontranu alla vigilia de Natale.“C’è l’hai chiestu a Babbu Natale?"“50 Euri comu a tutti l’auddhi”******Lu Cicciu more e vae an paradisu. Dopu quarche minutu, lu Dunatu more e vae an Paradisu eli doi se ncontrane allu corridoiu.“Ehi Cicciu, comu si mortu?”“E cau Dunatu, na morte terribile, su mortu congelatu. E a tie ce t’è successu?”“A mie è toccata da beddha morte invece, su mortu per la gioia, pe la cuntentezza!”“È veru? Cuntame cumpare Dunatu”“Stia alla fatìa, e me rrivau na telefonata anonima ca me dicìa ca a casa ia trasutu n’auddhumasculu e stia cu mujerema! Allora lassai tuttu, scappai a casa, aprì la porta, e sorpresa………Trovai mujerema tutta sula ca stia tranquilla alla cucina. Allora provai tanta gioia,tanta cuntentezza, ca me pijau nu corpu e morii.”A stu puntu lu Cicciu, no ne potte cchiui e disse:“E caru Dunatu si statu propriu fessa, se invece eri apertu lu frigoriferu, n’iamu sarvati tutti edoi”******Na coppia moderna face vacanze separate: iddhu a Cuba, iddha alle Maldive.Iddha na sira trova nu beddhu negru e se consola tutta la notte. La matina prima cu saluta l’amiculi chiede: “Senti simu stati insieme tutta la notte, ma almenu me dici comu te chiami?”E lu giovane: “Io chiamare Nie!”Iddha schiattau a na risata ca no spicciava cchiui. E lu giovane:“Perché tu ridere di mio nome. Così ridicolo essere?”E quiddha:“None! No sta rridu pe tie, sta pensu a mar<strong>it</strong>uma la faccia ca ha fare quandu li dicu ca alleMaldive aggiu trovatu 40 centimetri de nie”Nonostante l’impegno per frequentare un master presso il CentroLaurea TECNOPOLIS di Bari, il 21 luglio 2004 presso l’Univers<strong>it</strong>à diModena e Reggio Emilia, relatore il Chiarissimo Prof. NICOLAPECCHIONI, discutendo la tesi sperimentale “Ricerca di S.N.P. in fattori di trascrizionedell’Orzo”, si è laureato brillantemente ALESSIO APRILE in “Biotecnologie vegetali”con 110/110 e lode.Al neo dottore gli auguri della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> per un futuro di soddisfazioni e successi personalie professionali.KÈRASTASEP A R I SacconciatureVia S. D’Acquisto Tel. 0832 875395 CALIMERALu Postinu, lu Macozza e lu Speranzapersu l’assaltu, scira in vacanza...


pag. 6 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004abbigliamento uomo-donnaVia Roma, 167 - Calimera (LE)Tel. 0832 872643Un piacevole incontro dei Reduci..della Scuola Media di CalimeraClasse III E anno scolastico ‘76/77Se ne parlava da qualche tempo, ma sembrava una di quelle cose di cui si sa chenon avranno segu<strong>it</strong>o, poi, un giorno, una telefonata a catena, ed ecco fissata per il14 novembre 2003 la data per l’incontro tra gli ex alunni e gli insegnanti della “gloriosa”III E del lontano anno scolastico 1976/1977.Ho accolto l’inv<strong>it</strong>o con entusiasmo misto a timore che, anche per noi, come inquel film di qualche anno fa, quel momento di incontro dopo 26 anni, potesse trasformarsinel “Grande Freddo”.Mi sono ricreduta quando, arrivata a pochi metri dal posto convenuto per l’incontro,ho ud<strong>it</strong>o quelle risate scroscianti e quelle voci che per lunghi anni avevo tenutoserbate nel cuore.Aperto il cancelletto dell’infanzia, siamo tornati per qualche ora proprio i ragazzi diun tempo, ricost<strong>it</strong>uendo le m<strong>it</strong>iche accoppiate scherzose e ricordando episodi, ep<strong>it</strong>etie risate propri dell’età adolescenziale e, per un po’ abbiamo dimenticato gli affanni,il lavoro, i figli, le responsabil<strong>it</strong>à di questa nostra v<strong>it</strong>a da “grandi”.Da questa serata speciale sono scatur<strong>it</strong>i questi versi che una nostra insegnante ciha dedicati; anch’essi fanno parte del nostro patrimonio di affetti che custodiremogelosamente nel cuore, assieme al ricordo di quegli anni spensierati.Ringraziamo di cuore questa nostra insegnante minuta nel corpo ma forte nell’animo,che ha saputo imprimere dentro di noi dei valori “forti” che ci hanno aiutato acrescere e che con questi versi ha ravvivato in noi quel senso di giovinezza che rimaneper tutta la v<strong>it</strong>a anche se qualche volta sbiadisce nei momenti difficili ma siravviva fortemente con persone così speciali.Ringraziamo anche tutti gli altri insegnanti che si sono succeduti negli anni perchédi loro portiamo un segno indelebile dentro di noi.v<strong>it</strong>o desantisSISTEMI PER L’UFFICIOASSISTENZA TECNICA - CANCELLERIAVia Roma, 169 - 73021 CALIMERA (LE)Tel. 0832/872323 - Fax 0832/872227 - E-mail desantis@mail.clio.<strong>it</strong>Festa Famiglia 2004Anche quest’anno nel Nido d’Infanziasi è svolta una festa a conclusionedi una anno trascorso con tanta emozione.Tema centrale della serata: “La famiglia”,spesso messa in discussione,nucleo focale per dedizione.Hanno ader<strong>it</strong>o con serio cospettoi protagonisti con il pannetto,naturalmente accompagnati dai gen<strong>it</strong>ori, nonni ed altri inv<strong>it</strong>ati.Tra giochi, balli e festeggiamentinon sono mancati i complimentia chi lavora assiduamente per garantire un servizio efficiente.Un grosso abbraccio a tutti i bambini che ogni giorno ci sono vicini,per quelli che quest’anno se ne vanno viaun vagone colmo di gioia e allegria.Le ZIE della Cooperativa Sociale “Aurora”Ho pensato a voi come ad un fiore,vi ho conosciuti che eravate in boccio.All’inizio un po’ diffidentiPoi……..entusiasti, decisi, motivatilontani dalle ansie della v<strong>it</strong>aprotetti in casa, nella scuola, nel paeseda un solido coccio.Vi r<strong>it</strong>rovo dopo molti annicresciuti, aperti alla v<strong>it</strong>a.Cosa sarete: avvocati, insegnanti, medici,madri o padriqualsiasi svolta abbiate trovatonon sempre è stato facilema mi auguro felice.E dopo tanti anni ci r<strong>it</strong>roviamoil tempo è volatoma non ha cancellatoil vostro ricordoe quello di un anno impegnatoper la fine di un corso,che era per tutti una prima provadi un lungo percorso.Eccovi qua con noi professoriun po’ invecchiatima non mutati nei sentimenti,che son sempre quelli dei veri valoriche ci auguriamo di avervi insegnato,di avervi trasmessoe che hanno lasciato una traccia nei vostriancor giovaniCuoriBilancio del Pentathlongiunto alla sua 3ª EdizioneDa tempo è ormai noto che Calimera è uno dei paesi della Provincia di Lecce chepuò vantare di avere alle spalle un passato eccellente in campo sportivo. Questopassato ha dato la possibil<strong>it</strong>à alla nostra c<strong>it</strong>tadina di coltivare negli anni una culturasportiva che a più di dieci anni dalla gloriosa VIS Calimera, fa del nostro paeseun centro di Sport & Cultura. Partendo da questo caposaldo e dalla presenza dinumerose nonché efficienti strutture, non è stato difficile ideare una manifestazionesportiva che potesse coinvolgere tutto il Nostro Comune.La manifestazione sportiva Pentathlon, archiviata brillantemente la terza edizione,ha voluto rappresentare un modello di organizzazione collettiva, un’ integrazionedi risorse umane e materiali capaci di rendere un “prodotto” sempre più efficaceed efficiente. A tal propos<strong>it</strong>o è da lodare l’impegno profuso dall’Associazione SportivaGiovanile Libertas, dai cap<strong>it</strong>ani, dai collaboratori, dalle altre Associazioni Calimeresiche senza alcun fine lucro si sono prodigate per la buona riusc<strong>it</strong>a dellamanifestazione. Associazioni che hanno proposto, consigliato e sugger<strong>it</strong>o mettendoa nostra disposizione anni di lodevole esperienza.Concludo ringraziando chi mi ha dato la possibil<strong>it</strong>à di intervenire e facendo un inv<strong>it</strong>oalle amministrazioni terr<strong>it</strong>oriali a investire sempre più sui punti di forza dellaNostra c<strong>it</strong>tadina, incentivando fortemente le Associazioni perché su di esse si basala nostra v<strong>it</strong>a sociale. Gli sportivi di Calimera mer<strong>it</strong>ano molto di più, lavorandoinsieme si posso raggiungere traguardi importanti per la cresc<strong>it</strong>a e lo sviluppo delnostro terr<strong>it</strong>orio.PASCALI AndreaOrganizzatore Pentathlon+ per rionipizzeriaristoranteVia Costantini, 12 (Piazza del sole)Calimera (Le) • Tel. 0832/874837Indirizzo estivo: Piazza della LunaTorre dell’Orso • Melendugno (Le)PESCA - SUB - ORNITOLOGIACAFARO BRIZIO VINCENZOVIA MAYRO, 32 - CALIMERAMONTINARO®di Gemma FernandoQualsiasi manufatto in alluminio e ferro• QUALITÀ • PUNTUALITÀ • PRECISIONEZona Industriale - CALIMERA tel. 0832 874097 - 348 3740221Via Roma, 13 - 73021CALIMERA (Le)Tel/fax 0832 871151 (2 l.)


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 9Ferramenta - Colori - ScaffalatureUtensileria - Hobbistica - BelleArtiSistema tintometricodi Montinaro AntonioVia Roma, 45 • CALIMERA (Le)Tel. 0832.873277 Fax 0832.875031BEN-ESSERE - 2ª edizioneImparare a star bene in sol<strong>it</strong>udine non significa rimanere soli, ma avere più occasioniper rigenerarsi e comprendere il proprio grado di autonomia. Ed ora proviamo a risponderea questo test, contrassegnando la risposta che più vi soddisfa.Per il risultato sommate la lettera che ha avuto più preferenze.TEST1 – ti accorgi di essere rimasto solonel cinema Elio, cosa fai?A – ti metti a urlare : “ROCCO!FLORIS!ecc…”B – ti ricordi che anche all’inizio del filmeri solo…C – ti liberi da ogni vergogna e scorreggi.2 – hai mai viaggiato da solo?A–si, sono andata a Roca – li Posti, alCarrefour, a Martignano.B – no.C – ho viaggiato dopo aver fumato hascischmarocchino.3 – quale di questi numeri preferisci?A–3B – 1C – 24 – quale mezzo di trasporto prediligi?A–pullman.B – triciclo.C – tandem.5 – a cosa ti fa pensare “Collina”?A–alla sal<strong>it</strong>a de li pacciB – a un famoso arb<strong>it</strong>roC – ad una collana molto fine.6 – sei solo in un luogo buio, cosa fai?A–ti metti a fischiettare comu ‘nu pecuraruB – pensi: “meglio il buio da soli, che laluce in compagnia…”C – hai paura di essere assere assal<strong>it</strong>o da<strong>it</strong>uoi avversari pol<strong>it</strong>ici7 – vedi il tuo prossimo e pensi:A–ah che giorno beato il ciel mi ha datoB – mi toglie spazioC – chissà di chi potrò approf<strong>it</strong>tarmi8 – al computer, con chi chatti?A– chatti con chi cap<strong>it</strong>a, sempre alla ricercadi nuove conoscenzeB – ieu chattu, e cce vole dire?! Ieu nufazzu certe purcarie !C – solo con gay, al massimo bisex…9 – quale colore preferisci?A–Nero-CARDILLOB – Giallo-DEL SOLEC – Azzurro-COMU QUIDDHA TE LUBARCu La Fragolata de lu Cimellaalla Fulignena li vinne la varicellaRISULTATO DEL TESTPrevalenza di A: sei portato a vivere alternativamente da solo e in compagnia.Sei un furbone: dagli altri prendi e quando sei solo magni! Entri nel bar se sei solo eal ristorante in compagnia….se pagano gli altri.CONSIGLIO: leggi e med<strong>it</strong>a i Dieci ComandamentiPrevalenza di B: hai la stoffa del single. Porteresti all’altare una candela, un mazzodi fiori, mai un partner. Ti emoziona la v<strong>it</strong>a bucolica tra rape, cicorie e fenucchi.CONSIGLIO: leggi “cent’anni di sol<strong>it</strong>udine” di Garçia Marquez e ascolta “cent’annidi sol<strong>it</strong>udine” dei Modena C<strong>it</strong>y Ramblers.Prevalenza di C: ti ripeti “meju sulu ca in mala compagnia”…ma sei sicuro che latua sia una scelta? La ver<strong>it</strong>à è che sei una KINITA e chi sfiora si r<strong>it</strong>ira urticato.CONSIGLIO: Riempi il frigo di porzioni monodose di QUATTRO-SALTI-IN-PADEL-LA e rec<strong>it</strong>a 3 volte al dì “Passero sol<strong>it</strong>ario” e “A se stesso” di Leopardi. Forse alla finetroverai anche tu il tuo…Ranieri…Caffe’Zen<strong>it</strong>Cornetti caldie tortesu ordinazioneVia Sicilia, 33CALIMERA (Le)LEGGETEATTENTAMENTETUTTA LA KINITALa Fulignena in seconda seratadopo l’ennesima dolce mangiatase ricovera allu mini-barettude lu parcu-giochi pe dilettu,cu lu Luigi e lu Tarantinunu certu Beppe de Carosinupe fare a fine sciurnatacu li “cumpagni” na bicchierata,Lu Ntonucciu de la Cimellaia preparatu na cosa belladissetante dolce fragolataalli tre clienti li l’ha portata.Dopu menzura, a mezzanotte passatarrivau allu barettu na nova Ondatade clienti ca non li dae mai toccuca vannu e venenu de lu Coppu….,Robertu Licci e lu Renna Renatusub<strong>it</strong>u postu hannu già pigghiatucu lu Tettabionda e lu Edoarducu ddhu sorrisu sempre beffardu.Lu Cimella se presentaualli clienti li ddomandause gradiane per la seratanu rinfrescu de fragolataOttenuta cusì l’ordinazionesciu cu pigghia la confezioneappena la R<strong>it</strong>a l’ìa preparataalla com<strong>it</strong>iva l’Ucciu l’ha portata,ma comu allu tavulinu se ‘nvicinalu pigghia n’attaccu de adrenalinapercè v<strong>it</strong>te pintisciata la Dina bellae china de sfoghi de varicella.Mentre l’Ucciu tuttu tremavalu Dottore Renna diagnosticavala Fulignena stia tutta ncazzatape lu prur<strong>it</strong>u ca la scazzicava…Ia successu ca dhu disgraziatude lu dentista mister Renatuia nguacchiatu cu lu rossettude la Fulignena facce e piettu!CINQUE DOMANDE A RE... BUSHIl Presidente Gorge Bush vuole aumentare la sua popolar<strong>it</strong>à.Arriva in una scuola elementare e spiega il suo piano di governo.Chiede nel frattempo che i bambini facciano delle domande.Il piccolo Bob chiede la parola:- Signore, ho tre domande:1- Perché perdendo le votazioni alle urne Lei ha vinto le elezioni ?2- Perchè desidera attaccare L’Iraq senza motivo?3- Lei non pensa che la Bomba di Hiroshima fu il peggior attacco terroristico della storia?In quel momento suona la campanella dell’intervallo e tutti gli alunni escono dall’aula.Al r<strong>it</strong>orno, Bush inv<strong>it</strong>a nuovamente i bambini a fare delle domande e Joe gli chiede:- Presidente, ho cinque domande da farle:1- Perché perdendo le votazioni alle urne Lei ha vinto le elezioni ?2- Perchè desidera attaccare L’Iraq senza motivo?3 -Lei non pensa che la Bomba di Hiroshima fu il peggior attacco terroristico della storia?4- Perché la campanella dell’intervallo ha suonato venti minuti prima?5- Dov’è Bob?CAFFETTERIA AURORAPROGRESSIVE BARVIA SAN GIOVANNI BOSCO - CALIMERA


pag. 10 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004“T’asteria rodinà”“Le stelle rosse”Pizzeria trattoriaCucina tipica grika, salentina e nonServizio cerimonie, catering e ricorrenzeLocale climatizzato e area fumatori - Chiuso il lunedìTel. 0832.874096 - Via Giovanni XXIII, 40/42 - Calimera (Le)QUANDOIL SESSODEBOLEDIVENTA FORTESfilata di modaUna iniziativa di grande successo!La “Mescia” KatiaMolti, ma veramente molti anni fa, quando io ero un bambino, I’asilo non era ancora statoinventato. A dire il vero la parola “asilo” era conosciuta, ma il concetto “asilo” non appartenevaalla mia cultura. Per me, bimbo di paese, quella parola e ciò che rappresentava era assolutamenteastratto. L’asilo esisteva solo sui libri e alla TV. L’educazione prescolare, a que<strong>it</strong>empi, poneva i gen<strong>it</strong>ori di fronte a una “scelta” che prevedeva tre alternative:1) LE SUORE 2) LA STRADA 3) LA MESCIA.1) Delle suore non posso parlare perché non le ho mai frequentate.2) La strada era di tutti. Era divertente stare in strada, appartenere a questa o quella via epartecipare alle “guerre” di quartiere. ;3) La Mescia era una sorta di bambinaia che osp<strong>it</strong>ava nella sua casa i bimbi che i gen<strong>it</strong>orile affidavano dietro un compenso intrattenendoli con attiv<strong>it</strong>à ludico-educative. Le mescie aquei tempi erano 2 la mescia Emma e la mescia Santa.Si è svolta nelle scorse settimane una manifestazione ben organizzata e articolatanei diversi settori di attiv<strong>it</strong>à commerciali, artigianali e professionali in genere,nella centralissima Piazza del Sole qui a Calimera.Hanno avuto così modo di sfilare tantissime modelle e modelli – imprend<strong>it</strong>ori, diesibirsi tanti giovani che frequentano le palestre e le scuole di danza locali dimostrandotanto impegno e tanto interesse per un loro futuro professionale, che diquesti tempi non è cosa da poco.La partecipazione popolare è stata veramente numerosa al di là di ogni ragionevoleaspettativa degli organizzatori della manifestazione, la stessa è stata autofinanziatadai commercianti interessati; contrariamente a quanto spesso accade aCalimera che associazioni o pseudo-tali prima di pensare ad una iniziativa battonocassa ai contributi del Comune molto spesso preventivamente contrattati con il“Palazzo”.Ci corre l’obbligo di sottolineare che in questa iniziativa, che speriamo sia ripetutaancor meglio nel futuro, importante è stato l’impegno personale dell’Assessore alCommercio e alle Attiv<strong>it</strong>à Produttive, come altrettanta deludente è stata l’assenzadegli Amministratori più rappresentativi; ciò ha costretto gli organizzatori a cederealla pressione popolare le poltrone in prima fila a loro riservate.Per quanto ci riguarda facciamo agliorganizzatori i migliori auguri per leiniziative future raccomandando aglistessi una maggiore attenzione peruna presenza degli organi di stampae delle televisioni locali e arabe al finedi stimolare la presenza massicciadegli uomini e delle donne del“Palazzo”.Io andavo alla mescia Emma. Funzionava così al mattino la mamma preparava un cestinodi vimini con dentro la colazione, un bicchiere personale e a volte una golos<strong>it</strong>à. Ci si sedevaschierati tutti intorno alla stanza, ognuno seduto sulla propria sediolina o scannetto, e lamattina trascorreva tra preghiere, giochi ed infin<strong>it</strong>e pagine di “aste”.Non potevo immaginare niente di meglio per apprendere e socializzare trascorrendo piacevolmenteil tempo che mi separava dalla famigerata scuola.Oggi pare che tutto sia cambiato. Le moderne teorie psico-pedagogiche ci insegnano letecniche per garantire un sano ed equilibrato sviluppo mentale dei nostri figli e per assicurarneil loro perfetto inserimento sociale. Le TV ci imboniscono con infin<strong>it</strong>i spot della merendinao bambolina di turno e ci propongono modelli di veloc<strong>it</strong>à, bellezza ed efficienza a cui tutti dovremmoaspirare.E se fosse tutto molto più semplice???Nel “micronido” Marameo, gest<strong>it</strong>o dalla Mescia Katia, tutto è molto semplice. Una famigliain cui i bimbi si muovono come nella loro casa, acquisiscono le piccole regole quotidiane e ilpiacere di stare insieme. Così naturalmente, interagendo con ogni bimbo ed adattando ilmetodo alle att<strong>it</strong>udini individuali, si trasmette sapere e v<strong>it</strong>a come se tutto fosse un grandegioco. Ho respirato la stessa aria di quando ero un bimbo. Ho visto negli occhi delle zie (KatiaDodella R<strong>it</strong>a) e della nonna Lella lo stesso amore che leggevo negli occhi della mia mesciaEmma. Ancora da grande mi incontrava e con quella sua garbata pulizia mi stringeva ilviso tra mani magre e laccate facendomi quasi male ma con affetto sincero.Voglio dire grazie a tutte le MESCIE delmondo, per quello che danno ai nostri figli,per l’amore che trasuda dai loro occhi e pertutte le filastrocche e le favole che inventano.Voglio ringraziarle per le “carezze” e per gli“schiaffi” ai nostri figli, per come trasmettonoloro l’amore per il sapere, stimolano la lorocurios<strong>it</strong>à e indirizzando il naturale entusiasmoper il conoscere li avviano verso la scuola dei“grandi”. Grazie, grazie di cuore zia Katia.Un papàPIAZZA del Sole, 7Tel. 0832 875122CALIMERAPiante e FioriAddobbi Floreali BombonierePiazza Caduti, 32 - CALIMERA • Tel. 0832/872607 - Cell. 338/1987928EDICOLA LONGOQuotidiani - Riviste - Libri - Vhs - Cd - Cd RomLotterie Nazionali • Posto telefonico pubblicoVia Montinari, 62 - CALIMERA - Tel. 0832/873001Sono aperte le iscrizioni alMICRONIDO MARAMEO• Asilo nido per bambini da 0 a 3 anni• Scelta di orari differenziati• Servizio Part-Time• Animazione feste di compleanno• E... tante altre attiv<strong>it</strong>à per tutti i bambiniPer informazioni telefonare allo 0832 871198Zia Katia


pag. 12 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004Super bravi 2004Greco Elenanata il: 1/07/1985Scuola frequentata:“Liceo Scientifico S. Trinchese”di Martano.Voto: 100/100Univers<strong>it</strong>à:Ingegneria dell’informazioneColella Valerianata il: 7/04/1985Scuola frequentata:“Liceo Classico Virgilio”di Lecce.Voto: 100/100Univers<strong>it</strong>à:Scienze della ComunicazioneMontinaro Maria Angelanata il: 22/09/1985Diplomata in:Ragioniera programmatricescuola: “S. Trinchese” MartanoVoto: 100/100Progetti:Per il momento vacanzeCafaro Pasqualenato il: 28/10/1985scuola: “S. Trinchese” MartanoVoto: 100/100Progetti:Per il momento vacanzeCagnazzo Celestenato il: 18/01/1986Scuola frequentata:“Liceo Scientifico S. Trinchese”di Martano.Voto: 100/100Progetti:Per il momento vacanzePalumbo Danielanata a: 1/07/1985Scuola frequentata:“Liceo Scientifico S. Trinchese”di Martano.Voto: 100/100Progetti:Per il momento vacanzeReale Paolanata a: 1/11/1985Scuola frequentata:“Liceo Classico Virgilio” diLecce.Voto: 100/100Univers<strong>it</strong>à:Lettere moderneRenna Antonionata a: 6/12/1986Scuola frequentata:“Liceo Scientifico S. Trinchese” diMartano e Conservatorio “T<strong>it</strong>oSchipa LecceVoto: 100/100 e 10/10Progetti: Accademia FlautisticaImola e Facolta di Medicina aBolognaPino Gemmaespertostorico nell’amb<strong>it</strong>odel Museo diArcore per gli“sfasciacarrozze”in un fraternoabbraccio colCavaliere Berlusconidopo l’accordo peruna sua candidaturaalla Regione.Per prenotazionemateriale elettoraletelefonate alcell. 328/3524243Cari amici della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>, vi informiamo con orgoglio e soddisfazioneche un nostro giovane conc<strong>it</strong>tadino: BrunoAlessandro, che già si era distinto come componente dellaCompagnia Teatrale della Proloco di Calimera: “I Paddhicari”,come partecipante al progetto “Artè” per lo sviluppodelle pol<strong>it</strong>iche giovanili e come cantante del “ChorusDei”, a superato brillantemente le selezioni del concorso“Stella del Sud” che va in onda ogni domenica alle22.30 su Teleregione - Odeon. Per accedere alla fase finaledovrà confrontare il suo talento con quello di altri 30partecipanti e per vincere ha bisogno del nostro aiuto:votatelo al numero 899-450095! Il suo codice è 02! Perchèil nostro paese possa diventare il firmamento della nuovaStella del Sud! Votate, votate, votate!Luigi Marullo in Costa Smeraldala villa di Silvio dal mare traguardacol suo canottino formato piscinae fuma sempre di prima mattina...E LA NAVE VA...Da Calimera è andato lontanoper fuggire dal caldo malsanoper godersi una felice vacanzae stare dai PRETI... un poco a distanza


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 13RAFFAELE FINATOTALStazionerifornimento carburanti e lubrificantiServizio automatico 24hsi effettuano cambi d’olioVia Europa - CALIMERATel. 0832.873017TRE BED &BREAKFAST ACALIMERAMolto diffuso nel Nord Europa, da qualcheanno si è propagato rapidamente anche inITALIA e dall’aprile di quest’anno anche aCalimera.Nel B & B si pernotta e si fa la prima colazione,poi si lascia la camera a disposizionedei proprietari.È una struttura adatta ad accogliere il turistae chi viaggia per affari o per altre necess<strong>it</strong>à.BED &BREAKFASTAspro sp<strong>it</strong>aiCamere e prima colazione73021 Calimera (Le) - Via A. De Gasperi, 62Tel. 339.3006080E-mail: umcolella@libero.<strong>it</strong>ISOLE TREMITIIl paradiso che cercaviIl 26 giugnoscorso si èsvolto un viaggioalle IsoleTrem<strong>it</strong>i. Lamaggior partedei partecipantiera formata dacoppie e traqueste (guardacaso) vi era anchela TettaMaggiore (Toppanterra)e ilconsorte Micheleattrattianch’essi dallabellezza delleIsole e anchedall’immagine che esse evocano “IL PARA-DISO”.Dopo la giornata passata a vis<strong>it</strong>are le Isolee il pomeriggio per la sistemazione nell’albergoa 4 stelle a Guglionesi - il paesenatio di Leo Fazzi. La tetta facendo commentisull’Albergo diceva “ a voglia staseracull’aria condizionata; lu Michele miu cu stubellu friscu…. E cu me fazza cu provu luparadisu ca cercavu.Dopo la cena lu Michele dice alla Tetta “Tespettu in camera; tie vane puru allu concertudella Silvia Mezzanotte ( la cantante deiRicchi e Poveri).Dopo il concerto tornati in albergo la Tettavide ca sulu la camera soa stia ddumata ecommenta: “Ma lu Michele miu sta me spetta,stae ancora cu la luce ddumata” e tuttafelice e contenta si avvia verso la sua camera.Dopo circa un’ora gli occupanti delle altrestanze cominciarono a sentire strani rumorinel corridoio e con circospezione “scardassando”pian pino le porte per non farsi vedere,notarono la Signora Tetta Toppanterrache stava di fronte alla propria camera ebussando continuamente alla porta ripetevaalcune volte in maniera implorante ed altrein maniera imperiosa queste frasi: “ Michele,Michele Michele miu apri” – “Micheleapri sta porta, a ddru cazzu vau cu dormusta notte!!!” e cosi per tutta la notte, cioè finoa quando la Tetta esausta crolla a terrae si addormenta sul bel pavimento ricopertoda moquette. Cosa era successo al proprioconsorte?Il Michele, con la grande stanchezza, dovutaal tanto camminare per ammirare lebellezze dell’isola e la dolce frescura dovutaall’aria condizionata si era semplicementeaddormentato in un sonno profondo anziprofondissimo.Cusi ficera na mezzanotte per uno; LaTetta lu concertu della Silvia Mezzanotte elu Michele lu portau sonnu a MezzanotteLA SEGRETARIA DE LU GIANLUCA!L’Ingegnere bruttu puercus’ha fattu naddhu merculi l’ha fattu la ZUCCARINApe la nova e sverta signorina.Dopu tantu sfuttimenturrivau puru lu momentucu se pija nu novu aiutuca allu studiu ia servutu,cu se libera lu Fabionede sta insol<strong>it</strong>a mansionecusì cu possa progettarese na zz<strong>it</strong>a l’ha ncartare.Lu Floris e lu Brizinustannu ssettati a nu tavolinude lu “Sule de Levante”cu nu fare assai intrigantecu la maschera de maresta se leggenu lu giornalecu la domenica la sportivano se busca cchiui na lira!Na beddha vagnona trovauca tosta, tosta lu assecondaucu entusiasmu e tanta gioiallevau allu studiu puru la noia,Lu Luigi, lu principaler<strong>it</strong>iene quasi tutto normalee approvau senza irr<strong>it</strong>azionela segretaria de lu “salone”!mo nc’ete aria allegra e mutu sanarispunde allu telefonu de scianaStudio Castrignanò – Tommasi dicee poi te passa “lu Capu o lu Vice”!INTERVALLO AL SOL-LEVANTE!stannu tutte allu canalecu se sciacquane l’affarema poi tornane la sirae li pigghianu de mira...sciati lontanu de Portu Lignucari Massimi e Giorginue moi la grotta della baronessaca no vi lassa mai de fessa!!!


pag. 14 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004CONDIZIONATORI DAIKINAGENZIA DI CALIMERAVia Roma - 73021 CALIMERATel. 0832.873941 - Fax 0832.875427’NC’ERA NA FIATA LU MICCULI...Percè stu t<strong>it</strong>olu? Percè sta vid<strong>it</strong>i la Piazzadei Caduti moi, prima se chiamavaLargo Miccoli, ma non c’entra gnenti cu luMicculi e non percè li cangiara nome, mape tuttu. Nu postu è fatto prima de ognicosa de cristiani, ca no su eterni, va bene,ma ia nc’essere sempre comu na continuazione,n’ident<strong>it</strong>à, comu pensu è statupe le centenare de anni prima.Moi sullu Micculi non c’è gnenti e nisciunu.Quarcheduno po’ dire: «Lu PeppinaiTravajia, la Pavlina Camoreddhena, leCapirizzene, le Moddhene, la Lincianu, laParapoena, l’Agata,no su’ nisciunu?».Suntu comu no! Ma suntu residuati.Tuttu lu restu è sciutu alle cozze. Pequantu franieddhu face la Maria de la Nastasiao lu Cristian de li Murgari no se po’minimamente paragonare a quantu casinufaciane li Cafoni, li Senzacasa, li Papareddha,li Ndellojiu, li Murgari, lu Torubelli,li Checcichecci, li Coccaluti, li Catoccia, liVausi, li Colinci, li Signorina, li Corsulai, liMesciupetroji, le Dhiddhiene, le Rraggiaene,li Cirimanna, lu Monte, le Sciamene,la Sciamberghena, la Gatanazza, li Maccarruna,ecc., ecc. E non è questione denomi o de soprannomi, ma de attiv<strong>it</strong>àcommerciali, artigianali, professionali, defaria nsomma, oltre ca de tuttu quiddhu case svolgia a dhu postu. Lu mercatu settimanalede Calimera se svolgia de duminecasullu Micculi. Li “giracavalli”, l’”uomude forza”, li zannieri, sullu Micculi se potianuvidire e gustare, comu puru le tragediee le farse de li tanti teatranti calimeresi,ca nci su sempre stati, sullu Micculi potiameammirare quiddhu ca sapiane dire efare. Ma le rappresentazioni cchiu’ belleeranu quiddhe spontanee: eranu le zziccatevere fra mamme pe li fiji, fra le mujiericu li mar<strong>it</strong>i, fra mar<strong>it</strong>i pe le mujieri, fra artigianie commercianti concorrenti, fra ci iarrivatu prima alla funtana pe l’acqua. Mutefiate se rrivava allu “ci si tie e ci su jieu” ingriko, in dialettu e puru in <strong>it</strong>alianu, quandointervenia quarcheduna ca ia fattu la servafore paese e allora parlava “an pul<strong>it</strong>u”cu na certa aria de superior<strong>it</strong>à.Ma la cosa chiu’ bella de lu Micculi eraca non c’era bisogno cu vai a nuddha addhaparte de Calimera pe qualsiasi cosa,esclusu lu cim<strong>it</strong>eru. Sullu Micculi nonmancava gnenti.Te dolia nu dente? Chiamavane lu mesciuCarmelu De Santis, ca era ferraru eprovvedia immediatamente cu te tira ludente, rrivava cu certe tanajie! Me ricordoca fratema lu Francu, piccinnieddhu, pregaupe tre giurni Santa Pulogna, comu l’iad<strong>it</strong>tu l’Agata, dormiu tre notti cu la figurinade la Santa sutta allu cuscinu, ma nientida fare: lu mesciu Carmelu lu sanau! T’iane“nfascinatu “ la piccinna? A portata demanu nc’era la Zuccarrinena, li la portavie lu “nfascinu” sparia dopo poche parole.La fortuna te paria incerta? Gnenti preoccupazioni,la Maria Conchena te chiariatuttu cu na precisa lettura de la manu o dele carte. Lu fijiu tenia le cacareddhe pegiurni? Lu Maccarrune te vindia le cornulee tuttu se mintia a postu. Te siggia na sarda,na renga, doi pastiddhe? L’AdelinaCheccenacheccena te llevava dhu spilu!Tenivi bisognu cu nfuchi intru lu vinu nudispiacere? Lu Pantaleo e la Nena Mammallillate fornianu quantu vinu volivi, tediane puru lu lacciu cu te saccia mejiu! Aaddhe soluzioni non se pensava propriu adhi tiempi, tenivi addhu cu pensi se voliviccampi! Tenivi problemi de innesti, de potature,de “araturi” ? Ci pensava lu Coccalutuo lu Cici Cappa. Ivi caroppare lu ciucciu,lu mulu, lu cavaddhu, le pecore? Stianepronti li Corsulai , padre e fiji cu lemacchinette. Se scasciavane li limbi, lepignate, li capasuni, lu cantaru? Ecco aportata de manu lu Conzalimbi ca provvediacu lu trapano, lu fierru filatu e la conza.Se bucavane le scarpe o eri mintere le”tacce” alle scarpe de lu fijiu? Lu mesciuCici Torubelli stia pronto. Intru alla pila del’ojiu ia rimasta sulu murga e ia rrivare l’ojiunovu? Prestu prestu lu Murgari o luNdellojiu provvediane alla pulizia. Le“menze” e li sicchi se bucavane? Eranupronti lu Papareddha o lu Michelinu cu lisarda. Le caldaie o le cazzalore s’ianerruvinate?Lu mesciu Otellu Pappadà lestagnava o le facia nove, pe quistu nonmorivi de fame. Tenivi nu pocu de tiempuda perdere o volivi cu te distrai? Lu BriziupatiMonte te venia ncontru cu la “sala dagioco e lu biliardo”. Siane scasciati li cristieddhide lu jiettu o i’ perso la chiave?Provvedia lu mesciu Cici Catoccia o lumesciu Petrojiu. Te servia lu latte? Li Buttonate lu mungiane direttamente intru allubollilatte. Volivi cu trovi la chiave persa?Lu Fissu lu vandisciava e la chiave se trovava.Te serviane buttuni, ciappe, mollette,aghi, spilli, spolette? La Nicoletta eraforn<strong>it</strong>issima. E le prime moto, le prime automobilia dhu se riforniane de benzina?Alla Nicoletta, la mujiere e la mamma de liMammallilla (Cretì Petroli). Lu ciucciu, lumulu, lu cavaddhu voliane ferrati? Eraprontu lu mesci’Arneste. Lu trainu voliacconzatu o fattu novu? Ecco mesciu AngiolinuCafone e fiji pronti. Eri preparare ladote alla fijia? Le Camoreddhene, l’Agatacu mammasa tessiane lanzuli, coperte,asciugamani, tuvajie, matarazzi e facianepuru ricami de grande qual<strong>it</strong>à. Te servianeli panari, li canistri, le cureddhe, li canonizzicu ssicchi le fiche? Lu Giacchinu Castrisanute le facia sub<strong>it</strong>u. Alla zappa, allapala, allu zoccu mancava lu margiale? LiCafoni te faciane lu margiale. S’ia fare nafesta, o la taranta ia fattu n’addha v<strong>it</strong>timae servia nu musicante? Rrivava lu TrovatoreSenzacasa cu la fisarmonica e poicontinuava la serata, magari, cu nu sedutaspir<strong>it</strong>ica! Ivi ccattatu li bagotti de cottonepe la dote de la fijia e l’eri colorare?Nc’era lu Mbertu Tintore ca te li facia detutti li coluri. Rrivava San Brizio, Natale,Pasca e addhe occasioni e servia nu vest<strong>it</strong>u?Mesciu Cici Giammarruco te lu faciaa pennellu. Ivi dare na missa? Nc’era PapaCarmelu. Te servia mbiancata la casa?Ci pensavane li Colinci. E ci le vestia lespose, le verginelle, le signore? Ci pensavala Ndata Sciamberghena. E pe li mobili,mattrabanche, stasciddhe? Provvediamesciu Briziu Segretarie. Se guastava labicicletta? Nc’era lu Ninu Tramacere ca lacconzava. Te servia lu sapune pe lu bucatu?Te lu faciane li Murari. Eri nfurnare lefiche pe la capata? Ci pensava lu Cinquelire.E le badelle, la scolapasta, la grattacasaa dhu le trovavi? Allu Ntonucciu Biccheraru.Ivi cocere na taeddha, na fucazza,na p<strong>it</strong>ta, na spasa de pasterelle, nanserta de pampasciuni o de cipuddhe, patate,marangiane, piperussi? Toccava cuporti tuttu allu furnu de lu Cinquelire o mejiuancora a quiddhu de lu Muddha ca faciacotte de pane tutti li giurni alli doi furni.Sulu ca le spase eranu tante ca cuminciavanede intru allu furnu e spicciavane annanti a casa de la Papareddha. Dopu cas’iane cotte le cristiane sciane cu r<strong>it</strong>irane l<strong>it</strong>egami e qualche fiata sbajiavane e se lescangiavane. Quarche fiata la cosa spicciavacu na risata, addhe invece, se le cristianese teniane superiori o chiu’ pul<strong>it</strong>e oca lu faciane cu scopo, allora spicciavafiaccu.Vojiu cu ve cuntu, a conclusione, n’episodiuca c’entrava puru jieu. Tenia menude 10 anni, sicuru. Na cristiana vecchia,grossa, ma pul<strong>it</strong>a e mmassarana, se chiamavaLoisa Pajiaccena, ab<strong>it</strong>ava de costea casa mia, versu menzatia me chiamaue disse:« Ntonucciu, beddhu miu, vai allufurnu de lu Moddha cu me piji la taeddha?È fatta cusì…cusì…cusì…e cusì». «Sine,sta vvau» dissi jieu e scii. Ma rrivatu allufurnu, ca stia a venti metri, nc’erane decine,tutte chiu’ o menu simili. Jieu pijiaiquiddha ca me parse chiu’ simile a comum’ia d<strong>it</strong>tu la Loisa e tornai a casa cu lataeddha. L’ia poggiata sulla banca, la Loisano l’ia mancu guardata e sta me dicia:«Grazie, fijiu miu, cu me stai sempre bonu;na ste mile ca appena appena lu Vlasiportau de campagna…» ca v<strong>it</strong>time ca laporta se spalancau, tandu cusì piu’ o menuse usava, e sub<strong>it</strong>u se nchiu de tre fimmeneaute e grosse ca tenendo ncote lamanu innanzi e facendo lo gestu de sbafaredissera sempre cu na voce sula fortee chiara: «Su piacezze e p<strong>it</strong>ta, ah…supiacezze e p<strong>it</strong>ta, ah…» e comu improvvisamenteiane rrivate cusì improvvisamentegirare li culi e se ne scira. Jeu e la Loisanci guardamme smammati. Erane 3 dele 4 sorelle Cafonene ca iane fatta dhacomparsa. Pe la pressa no spettara laquarta o forsi stia de retu!E quistu ete n’assaggiu de lu Micculi ede li Micculari.Na precisazione. Se aggiu usatu li soprannomi, non le “ngiurie”, comu comunementedicimu, è percè se tratta de personevere, autentiche, ca su es<strong>it</strong><strong>it</strong>e e comufaciane alla chiesa, quando l’arcipretescrivia lu neonato e, cu essa chiaru de ciera dhu fijiu, scrivia nome cognome e“ngiuria”, scusati, soprannome, cusì aggiufattu jieu. S’ia d<strong>it</strong>tu Abbondanza Tommasio Giuseppe Castrignanò c’ia cap<strong>it</strong>u ci erane,eppuru l’aggiu nominati e , pensu , tutti<strong>it</strong>i cap<strong>it</strong>u già ci eranu.E poi, li quasi 700 soprannomi ca ncisuntu a Calimera, jieu l’aggiu ccoti, nol’aggiu nventati! Ma su quisti e su ci erane li“leg<strong>it</strong>timi” proprietari de dhi soprannomi,potimu scrivere nu libru! Nu Miccularu.Antonio GiammarrucoEmme 2Abbigliamento e intimodi Maniglio Antonio e Brizio DonatoVia S. Giovanni Bosco, 3 Calimera (Le)MACELLERIADA MAURIZIOPiazza del Sole, 2 - CALIMERA- Pulizia scale - uffici - giardinaggio- Materiale elettrico- Riparazioni elettriche- Antenne TVCALIMERA (Le)Via Costantinopoli, 25Tel. 333.4094720 - 347.6279653di Castrignanò Francesco


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 15UNIPOLASSICURAZIONIFinalmente Bancae Assicurazione INSIEME.AGENZIA DI MELENDUGNOC.so Cavour, 36/A - Tel. 0832.834822UNIPOLB A N C AESTETISTA DANIELAVia Roma, 3 - Tel. 0832 873569 - CalimeraLe canzoni della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>:Il Sindaco che verràELETTORE TI SCRIVO, COSI’ RAGIONIAMO UN PÒLE ELEZIONI SON MOLTO VICINE, PARLIAMONE, PERCHÈ NO?DA QUATTRO ANNI AD ORA, NIENTE GROSSE NOVITÁL’AMMINISTRAZIONE AMMINISTRA TIRANDO UN PÒ A CAMPÁIL MERCATO COPERTO RISPLENDE DI LUCIDITÁCOMPLIMENTI ALL’ESPERTO CHE HA ABBELLITO LA CITTÁNON È UN PERIODO ESALTANTE PER NOI CHE ABITIAMO QUICON UN SINDACO FORSE UN PÒ STANCO E ASSESSORI COSI’ E COSI’ANCORA POCHI MESI SI TRATTA DI ASPETTAREL’ANNO PROSSIMO, INVECE, QUALCOSA DOVRÁ CAMBIARENON CI SARÁ FRANCESCO CHE NON SI PUÒ PIÙ CANDIDAREOCHE E GALLI VORRANNO PROVARCI E GIÁ COMINCIANO A STARNAZZAREASCOLTEREMO COMIZI E PROMESSE A PROFUSIONEQUELLO CHE SI VEDE GIÁ ELETTO ARRINGARE DAL BALCONEQUELLO DISPOSTO A TUTTO CHE LO MANGIA L’AMBIZIONEQUELLO CHE LE DICE DI PETTO, MA È GONFIO COME UN PALLONERICEVEREMO SORRISI E CALDE STRETTE DI MANODA QUELLO CHE SI CREDE UN GIGANTE MA POLITICAMENTE È UN NANOE ANCORA ABBRACCI E BACI SU TUTTE E DUE LE GUANCEE POI PAROLE E ANCORA PAROLE DA CHI DICE “BANDO ALLE CIANCE!”NON MANCHERANNO I GIOCHETTI NEL BUIO DELLE SEZIONIE MENO MALE CHE NON AVREMO NÈ SPOT NÈ TELEVISIONICOSICCHÈ IL CANDIDATO NON CEDA ALLE TENTAZIONIDI RIFARSI IL CULO E LA FACCIA COME SILVIO BERLUSCONIELETTORE, AMICO, ASCOLTA CIÒ CHE TI DICOIO CREDO CHE SIA IMPORTANTE, PERCHÈ IL TUO VOTO È PESANTEVEDI VEDI VEDI VEDI, VEDI DI VOTARE UNA PERSONA PER BENECHE POSSA DARE QUALCOSA, PERCHÈ A NOI TUTTI CONVIENEE CHE AMMINISTRI DA BUON PADRE DI FAMIGLIA SENZA FAR FIGLI E FI-GLIASTRI, CHE RENDA BELLO IL PAESE E CHE NON FACCIA DISASTRIE CHE SIA UN UOMO DI PACE E DI GRANDI QUALITÁSPERIAMO SIA TUTTO QUESTO IL SINDACO CHE VERRÁdi Bucio BallaA LucyM’ha pregata m’ha sfin<strong>it</strong>aCu no la mintu sulla KINITAMa ve pare a vui normaleCa la lassu fore te stu giornale?Mo speriamo co nu se ncazzaE quando ndi ccappuCu me strapazza.E se poi se la pija a maleÈcapace mme porta allu tribunale.G.M.T.CU LE BRUNELLE DE PADRE PIUVAI DE CORPU... E FAZZA DIU!COMITATO SAN PIO DA PIETRELCINA – CALIMERACon grande gioia comunichiamo che la Comun<strong>it</strong>à Calimerese avrà l’onore di osp<strong>it</strong>arenei giorni 27-28-29 settembre p.v. ilSACRO RELIQUIARIO DI SAN PIOIl programma delle iniziative potrà prevedere:Programma religioso:Giorno 27/09/2004 - Ore 13 arrivo San Giovanni Rotondo, partenza con il SacroReliquiario per Calimera con arrivo alle ore 18,30 in Piazza del Sole. Saluti delle autor<strong>it</strong>àcivili e religiose e breve processione per alcune vie del paese con arrivo pressopiazzetta San Pio – zona 167.Ore 19,15 Santa Messa celebrata da Mons. Salvatore Fiorentino, Parroco di Calmiera,con la partecipazione del Chorus DeiGiorno 28/09/2004 - Vis<strong>it</strong>a di alcune classi delle scuole presso la Chiesa di sant’Antoniodove ci sarà l’incontro con Padre Ludovico dalle ore 9,30 – 12,30. Riflessionenel corso del pomeriggio con i vis<strong>it</strong>atori.Ore 19,15 Santa Messa presieduta da Mons. Pierino Galeone presidente FondazioneServi della Sofferenza.Giorno 29/09/2004 - Ore 10,00 Santa Messa conclusiva celebrata da Padre Ludovico.Ore 11,00 partenza del Sacro Reliquiario con r<strong>it</strong>orno a San Giovanni Rotondo.Programma civile:Giorno 27/09/2004 - Ore 20,30 Fuochi a terra presso la zona 167 Ore 20,45 allieteràla serata il Concerto Bandistico C<strong>it</strong>tà di racaleGiorno 28/09/2004 - Ore 20,45 serata allietata dal gruppo “I FIGLI DI ROCCO”Nell’amb<strong>it</strong>o delle prime due serate sarà allest<strong>it</strong>o un <strong>it</strong>inerario storico culturale edenogastronomico delle c<strong>it</strong>tà di San Pio.Comune di PietrelcinaComune di San Giovanni RotondoIn collaborazione con l’agenzia “LA PERLA DEL SALENTO”In attesa di un così grande evento, San Pio ci assista e sia richiamo per tutti, allagiustizia, alla pace e all’amore fraterno.Sicuro di aver fatto cosa grad<strong>it</strong>a per la nostra comun<strong>it</strong>à, cordialmente vi saluto.Il Presidente del Com<strong>it</strong>atoAntonio De LucaBRIXIARIVENDITORE QUALIFICATO DI GUANTI E SCARPEPER L’ANTINFORTUNISTICA ABITI DA LAVORO INDUMENTI PROTETTIVIVia del Centenario, 9 - Tel. 0832/872232 - CALIMERA (Le)www.paginegialle.<strong>it</strong>/brixiapicicco e-mail: brixia.picicco@libero.<strong>it</strong>deloleificioPrincipales.r.l.Frantoio oleario certificatoper la lavorazione di olive da agricoltura biologicaproduzione e vend<strong>it</strong>a di olio extravergine di oliva biologico.Via Circonvallazione, snc - 73021 CALIMERA (Le)www.agricolatommasi.<strong>it</strong> pierangelotommasi@libero.<strong>it</strong>tel. e fax 0832 873555CertificazioneIT BAC 16 7555 T00001


pag. 16 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004• PAVIMENTI“GRANDE”Cell. 333.4889965Viale Virgilio, 130 - 73021 CALIMERA (Le)• RIVESTIMENTIL’idrotermicaFORNITURE TERMO-IDRAULICHE - ARREDOBAGNOdi Carmen Della TommasaSANITARI: Ideal Standard - Pozzi Ginori - Dolom<strong>it</strong>e - Senesi - KerasanRUBINETTERIA: Grohe - Paffoni - Ideal Standard - F.lli FrattiniARREDO BAGNO: Ibb - Kios - Eurolegno - TeucoCLIMATIZZATORI: Daikin - Samsung - Daewoo / CALDAIE: FontecalVia T. Fiore, 34 - CALIMERA (Le) - Tel. e Fax 0832.871161DONNA AMALIA… NUN VOJU PARLA’Cu li cascia ‘na saietta a ci futtiu la bicicletta!Donna Teresa la spiaggia sciae cu la bicicletta puru veniama l’addhru giurnu poverettali la futtira la bicicletta...mo cu lu ciuccio la tocca scire...e mutu a mare non po’ rimanirese no l’animale sorte miape lu cautu, raia lungu la via!Nu sciocu de osservazionepe li elettori calimeresiLu mese passatu imu fattu l’elezioni e a Calimera nc’è statu nu bellu gruppude candidati aspiranti consiglieri provinciali.Nc’ete nu proverbiu ca dice: «Sparti Napuli a 100 parti…» e naturalmentenon è statu elettu nisciunu, però, educatamente, quasi tutti hannu ntisu lu doverecu ringraziane la popolazione pe lu suffragiu avutu e l’hannu fattu cu manifestide formatu, dicimu, “proporzionale” alli voti conquistati. Sinceramenteimu riconoscere ca altrove addhi candidati se su sbizzarr<strong>it</strong>i, li nostri armenusu stati delicati e non hannu fattu lardi.La <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> ve propone nu sciocu, cusì pot<strong>it</strong>i scoprire se s<strong>it</strong>i stati attenti alli risultati.Vid<strong>it</strong>i sutta doi culonne, a sinistra li candidati in ordine alfabeticu precedutide nu numeru, a destra le misure de lu formatu, in cm, de li manifesti, precedutude na lettera.Iti abbinare lu numeru cu la lettera. Provati, poi nci fac<strong>it</strong>i sapire.1. Aprile Giovanni A 31X222. Chiriatti Anna B 140X903. Fuso Genoveffa C 45X304. Lefons Carmelo D Non pervenuto5. Ricciardi Rosario E 24X186. Rosato Donato F 150X 1007. Russo Gabriele G Non pervenutoBRIZIO DIMITRIIMPIANTI TERMICI (METANO), IDRICI ECONDIZIONAMENTOVia Zara - Tel. 873261 - CALIMERAAhi, ahi, ohi! Che ridere. Mi viene mal di pancia, con questo caldo poi! Mi sudano tutte le pieghedel corpo: ascellari, inguinali, chiappali…Ascoltate un po’ che cosa ho visto non appena sono tornata in Italia (per chi non lo sapesse tornoda Melbourne dove sono stata inv<strong>it</strong>ata insieme al Dalai-lama per organizzare un s<strong>it</strong>-in per la pace)…dicevo…ah, sì! Dicevo che ho visto, con le mie preziose pupille, un cartello, all’ingresso di Capraricacon su scr<strong>it</strong>to: CAPRARICA CITTÁ DELL’OLIO”. Che miserabili, che lim<strong>it</strong>ati che sono…tra un po’ tuttii paeselli esibiranno targhe con su scr<strong>it</strong>to: Castrì c<strong>it</strong>tà delle melanzane, Martignano c<strong>it</strong>tà del tabacco,Melendugno c<strong>it</strong>tà del pesce”…che povertà! Sembreranno paesi del Sud America. Calimera invecesiamo un’isola felice: ha tutto! Volendo passare in rassegna le ricchezze di questa incredibile c<strong>it</strong>tànon potrebbe bastare un’enciclopedia intera.Calimera brilla come c<strong>it</strong>tà d’arte: colonnati, lesene, timpani, tamburi, trombette, organetti, ogive nonsi risparmiano. E le statue marmoree nei patii delle ville patrizie?Cosa dire poi dei nostri luoghi pubblici? Anf<strong>it</strong>eatro, baretto, vialetto, laghetto con annesse ninfee,cigni, patatine e sputacchiate, canne al vento…Si può tralasciare il nostro “Nuovo Cinema Elio” che dal primo gennaio al trentun dicembre fa il pienonetra prime visioni, conferenze, tavole rotonde, quadrate, rettangolari, compagnie teatrali?! E apropos<strong>it</strong>o di teatro, come si fa a non menzionare la compagnia stabile “la bottega di Arturo”, ingaggiataa Broadway, all’Opera di Parigi, al San Carlo di Napoli… Goldoni creperebbe d’invidia. E non èforse arte quella che fanno i musici calimeresi? “Kaos meridionalis”, “Ensemble”, “Ghetonìa”, “AriaPalea” (li giri e li rigiri, suntu sempre li stessi!).E gli attori di cinema!? Murghì, macchinista efficiente di Italian Sud-Est, Brizio Montinaro, gli Emanueli,i Gabrieli…I nobili, poi, sono il fiore all’occhiello di Calimera: il Conte di Pisignano, il Barone Lazzaruddhi, labaronessa Ingrosso – Moratti, Donna Amalia che sarei io, Don Pippi, Don Gino, Don Salvatore, DonCorrado.E non è fin<strong>it</strong>a qui: la cultura Calimerese ha origini millenarie e continua… Stele, Tele, Gallerie. Peres. la premiata Galleria di via Montanari con annessa fontanina che l’esimio artista Brizio Trentaapre ogni anno in occasione della festa di San Brizio per esporre le sue opere d’arte realizzateproiettando con l’episcopio figure di pajare, caddhrine, ciucci, nzerte te prumm<strong>it</strong>ori e arb<strong>it</strong>ri su telerammendate e scarocchiate. E ancora la galleria s<strong>it</strong>a in piazza del Sole, dove Antonio Trenta esponeopere che fanno impallidire il Louvre.E non è forse alta cultura la forn<strong>it</strong>issima biblioteca comunale che ha più postazioni di computer chelibri, ma vanta comunque rarissime prime edizioni dell’età della pietra, tesori preziosi per gli archeologisalentini?La ricerca scientifica, inoltre, ha fatto del paese del Buongiorno, la sua sede ufficiale con il museocivico@triste.<strong>it</strong>: sacare, scurzuni, tarante, lumbrìci, pavoni, palombi, polvere, acari, piattole…di tuttoe di piùMa non voglio certo tralasciare le prodezze logistico-mil<strong>it</strong>ari di Calimera! Come si può non apprezzareil bunker-mercato coperto? E nemmeno Bin Laden ci tocca.Ahimè! Me sta suta la ucca cu dicu le cose belle te <strong>calimera</strong> e nu stau a niente! Ci siamo scordatidella capillare distribuzione di iper e super mercati, negozi, putei, farmacie che fanno di <strong>calimera</strong>una c<strong>it</strong>tà concorrenziale? Si può comprare e rubare proprio di tutto: per ogni confezione di stuzzicadenti c’è in omaggio un portadentiera, ogni Kg di pesche tre banane in omaggio. Anche le farmacieadottano questa pol<strong>it</strong>ica promozionale: alla comunale ogni tre ricette ti regalano una confezione disupposte al mentolo o all’arancia. Da Gabrieli, invece ti regalano la carta per avvolgere le medicine…E ancora forni pizzerie, rosticcerie, pub, ristoranti, bar si diramano come tentacoli nella metropoli. Ibar, strategicamente locati nei tre punti principali della piazza servono clientela di tutto dispetto (scusate,rispetto) di destra, di sinistra, di centro. Sembra che anche al cim<strong>it</strong>ero stiano per aprire un souvenirs– bar.A Calimera non si tralascia proprio niente… l’impegno sociale si palesa in servizi come villa Iris,per vecchi patrizi, il canile per i plebei, la protezione civile direttamente collegata alle pompe chenessuno vorrebbe.Non ci si dimentichi delle tante opzioni per il tempo libero! Aquapool, con annessa beauty-farm, incui si entra rottamati e si esce rinati, campi da tennis per giovani rampolli, la Mandra, boschetto perjogging e simpatiche avventure.E dopo il piacere viene il dovere! Parliamo dei pozzi (neri) di saggezza che sono le nostre scuole…trapoco sarà inaugurata una libera-ma non troppo- univers<strong>it</strong>à sotto la d<strong>it</strong>tatura… scusate intendevola dirigenza- della nostra Dispettrice, che, giustamente, a Caprarica-c<strong>it</strong>tà dell’olio, nun ci vo’sta’…Ma ora basta, mi sudano tutti i punti cardinali e nu’ voju cchiui parla’, ma chiudo con la promessache voi calimeresi tra poco avrete una targa ad ogni ingresso e pertugio del paese:“CALIMERA, METROPOLI DEL GUSTO, DELL’ARTE, DELLA CULTURA,DELLO SHOPPING, DENUCLEARIZZATA, BATTERIOLOGICAMENTE PURA,TERRORISTICAMENTE PROTETTA, OVVERO PICCOLA ISOLA FELICE.”Perorerà la vostra causa Donna Amalia.ABBIGLIAMENTOCALZATURE UOMO • DONNA • BAMBINOJEANSERIA - PELLETTERIASCONTI ECCEZIONALIVia Roma , 19 - CALIMERA (C3)VIA ROMA, 61 - CASTRÌTel. e Fax 0832 / 872212 Tel. 0832 / 826545RICAMO E CUCITOmerceriaVIA ROMA, 11 - CALIMERA - tel. 0832/875278


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 17®vuol dire abbigliamentoVia Roma, 179 - CALIMERATel. 3288 9065584COSTRUISCI DA TE IL TUO SINDACOL’ingegneria genetica ci offre meravigliose opportun<strong>it</strong>à. Oggi, ad esempio, è possibile selezionareil sindaco perfetto scegliendo su un ideale menù le caratteristiche più importanti di un primoc<strong>it</strong>tadino a misura di elettore. La democrazia è in crisi? Ci salverà la biotecnologia! Eccovi la possibil<strong>it</strong>àdi farvi un sindaco “a la carte” crociando sulla casella prescelta. Se poi il risultato geneticamentemodificato non soddisfa l’estetica … ve lo potrete sempre fare al cartoccio!Buona fortuna!Chiusura settimanale LUNEDIVia Cavour CALIMERAPer prenotazioni: 0832.872462 - 330.329017Sessoq Uomoq Donnaq Donna a cui piacciono gli uominiq Uomo tutto casaq Uomo tutto casa e chiesaq Uomo tutto casa e casermaq Uomo tutto casa e part<strong>it</strong>oq Uomo che non deve chiedere… mai!C<strong>it</strong>tadinanzaq Calimereseq Calimerese da esportazione(con senza filtro)q Calimerese da esportazione(con zainetto e fazzolettone)q Calimerese da esportazione(per flop elettorali)q Calimerese da esportazione(con tre chilometri di autonomia)q Calimerese esportato(e risped<strong>it</strong>o al m<strong>it</strong>tente)q Non calimereseStato di famigliaq Celibe/Nubile o Divorziato/aq Sposato/a con familiari sistematiq Sposato/a con familiari ingombrantiq Sposato/a con conti da rifareq Sposato/a con familiari intraprenentiq Sposato/a con prole multiplaq Sposato/a con part<strong>it</strong>o a caricoq Sposato/a e bastaProvenienzaq Centro elaborazione dati mancantiq Ufficio incarichi e convenzionidella provinciaq Stato maggiore dell’eserc<strong>it</strong>oMinistero dell’Internoq Casa (per uscirne soltantonelle occasioni elettorali)q Filiale di Sienaq Le botteghe oscure di via MayroDurata del mandatoq Fino alla cessazione del rischiotrasferimentoq Fino alla sistemazione di amicie parentiq Fino all’esautoramento di amicie parentiq Fino alla candidaturaalla presidenza degli U.S.A.q Fino alla prossima spaccaturadel part<strong>it</strong>oq Fino all’abbagliamento da “riflessi”del mercato copertoq Fin che la barca va …Segno zodiacale (oroscopo birmano):q Chimera;q Farfalla;q Tapiro;q Mulo;q Ippopotamo;q Pesce lesso;q SegugioCapelli:q un po’ di qua e un po’ di là;q alla “schiaffo”;q con riportino tattico;q alla Adolf;q alla Ben<strong>it</strong>o;q alla Gramsciq di secondo taglio;Sorriso:q ammiccante;q serio;q nervoso;q pacione;q inutile;q impegnatoq da ebete;Ab<strong>it</strong>o prefer<strong>it</strong>o:q gessato;q baby doll;q casacca alla coreanaq vest<strong>it</strong>o della prima comunione;q calzoni alla zuava;q perizoma nero interdentale XXL;q perizoma leopardato con borchiein metallo, frustinoe cazzottiera optional;Scarpe:q rigorosamente nere(modello In guscio);q con tacco a spillo;q occhio di bue testa di Moro;q rotte, eppur bisogna andarq come decide Enzo(color Castagna);q sempre strette;q due per piede;Film prefer<strong>it</strong>o:q Questa ragazza è di tutti;q Il libro della giungla;q Previsioni pericolose;q Altrimenti ci arrabbiamo;q Un borghese piccolo piccolo;q La corazzata Potemkinq Il colore dei soldi;Libro prefer<strong>it</strong>o:q Sindaco in 10 mosse;q Madame Bovary;q Manuale delle Giovani Marmotte;q Manuale di statistica;q Tutti i discorsi del Duce;q Perestroikaq Elenco telefonico;Piatto prefer<strong>it</strong>o:q Cacciagione in umido;q Cotoletta alla Bismark;q Penne all’arrabbiata;q Capellini al nero di seppia;q Fiorentina ma non al sangue;q Penne alla vodkaq Saltimbocca alla senese;Profumo prefer<strong>it</strong>o:q Excelent;q Impulse;q Violetta di Parma;q Arrogance;q Rockford;q Ascell n° 5q Arbre Magique;Posizione prefer<strong>it</strong>a:q Alla tisa;q Alla stisa;q Missionario;q Alla pecorina;q Smorzacandele (obbligatoria);q Alla seggia con retromarcia;Suoneria del telefonino:q Mi vendo;q Semplicemente squillo;q Marcetta di Radetzki;q Con tutte le ragazze sono tremendo;q Nero a metà;q L’internazionaleq Erba di casa miaq RequiemIl Cap<strong>it</strong>ano Nemo...Dopo aver una barca acquistatoper poter cogliere del mar ogni frescurail nostro amico Donato Rosatoha deciso per la sua candidaturaHa scelto così simbolo e part<strong>it</strong>oabbandonata la sua c<strong>it</strong>tà Potenzae proseguendo con il pensiero ard<strong>it</strong>oin caserma ha presentato la licenzaNella campagna elettorale si è molto impegnatoin piazza ogni momento lo potevi trovareed ogni calimerese ha incontratoper poter il voto elemosinareGli amici lo hanno aiutatotutti i giorni lo hanno voluto sostenereed uno slogan hanno coniatoper il loro amico consigliere:MBRIACHI DE ROSATUNUI VOTAMU LU DONATU!!!Roccu beddhu te stu coreLassa a mpace ci nu vole,Se voi continui lu sodaliziuNu nci a fare sempre comiziu.Te tuttu nde saiTe tuttu capisciAllu RoccuDoi palle nci faciQuando la finisci?Sinti però de gran simpatiaTe perdunamu e così sia.Alla scurdata te le volia cantareMa sempre tie l’hai pubblicare!FRATELLIMAZZEITENDAGGIVENEZIANE - ZANZARIERE - TENDAGGIVia Europa, 70 - CALIMERA - Tel. 0832 875351IgieneCasa - Persona - IntimoLAVORAZIONE OLIVE A CALDO O A FREDDOOLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA E BIOLOGICOVia Montinari, 14Calimera (Le)Stabilimenti: Via Europa, 124 - tel. 0832/875076Via Circonvallazione s.n. - tel. 0832/873555 • 73021 Calimera (Le)


pag. 18 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004Florestano MetrangoloAUTO USATE DOCE MOTO PLURIMARCHESede Legale: Via De Dominicis, 1 - VernoleEsposizione e Vend<strong>it</strong>a: Via Petrarca, 25/27VERNOLE (Le) - Tel. 0832/892510 - Fax 0832/892511COSTRUZIONI EDILIDella Torre OronzoVia G. Galilei, 48 - CALIMERA (Le)Tel. 0832 875198 - Cell. 339 1661395Calimera fra storia e leggendaSulle origini di Calmiera gli studiosi del passato nonhanno mai disposto di notizie copiose o almeno sufficienti.Dopo lunghe ed elaborate ricerche, V<strong>it</strong>o DomenicoPalumbo arrivò alla conclusione che il nostroamato paese fu stato fondato nei secoli bui del MedioEvo da profughi cretesi o ciprioti che, per sfuggire alleviolenze e alla crudeltà degli arabi e dei turchi, avevanoabbandonato la loro terra d’origine, creando nelSalento un insieme di villaggi di origine greca, chediedero origine alla Greca Salentina.Ma, a propos<strong>it</strong>o di Calimera, siamo venuti in possesso,proprio quando meno ce lo aspettavamo, di unsingolare documento forn<strong>it</strong>o da un dotto monaco diuna grande abbazia dell’Italia centrale, il quale nonsolo non ci ha detto il suo nome, ma ci ha fatto giurareche mai avremmo fatto il nome del convento a cuiappartiene. Il documento, che risale alla fine del XVIsecolo, non è in ottimo stato di conservazione: nonsolo ci sono molte parole illeggibili per ragioni che quinon è il caso di esporre, ma macchie di umid<strong>it</strong>à, buchiprovocati da tarme e vermi di varia natura. Comunquel’eccezionale documento viene conservato nell’archiviosegreto dell’Associazione Ghetonia e sarà messoa disposizione degli studiosi solo dopo che sarà statodeb<strong>it</strong>amente restaurato.Il t<strong>it</strong>olo è il seguente: “Terra di Brizio, malfattori e ladri!”e naturalmente susc<strong>it</strong>a molto la curios<strong>it</strong>à del lettore.Ma leggiamo insieme quelle parti del documentoche risultano più chiare: “Nella parte estrema della nostraamatissima patria, là dove essa volge decisamenteverso oriente, l’oriente da cui giunsero la Sapienza,l’Arte e la Civiltà, giace nel centro del taccodello stivale un fiorente paese, il quale Calimera chiamasi.Il nome, che è insieme un augurio e un saluto –significa “Buon Giorno” – trova un riscontro nelle viespaziose, nei verdi giardini, nelle corti fior<strong>it</strong>e dove soavidonzelle ricamano, tessono, cantano dolcissimecanzoni d’amore, mentre gli uomini vanno a lavorarenei campi oppure sono lontani, nei boschi, a produrreil carbone o negli altri paesi a vendere mercanzie.Sembra veramente un ideale comun<strong>it</strong>à codesta che sidispiega dinanzi agli occhi ammirati dei tre monaci benedettini,che sono giunti qui a predicare. Nelle casenon c’è povertà, l’aria è pura, le provviste abbondanti.Ma c’è qualcosa che non va: gli ab<strong>it</strong>anti di questopaese non sono per niente simpatici a quelli dei paesivicini, che li considerano impostori, invadenti, imbroglioni….E spesso ricordano le loro origini e i costumidel loro capo, un certo Calimero, che per le sue ribalderiefu costretto, dal governo bizantino ad abbandonarel’Epiro, sua terra d’origine e a trasferirsi in Calabria.Ma neppure in Calabria la comun<strong>it</strong>à che seguivaCalimero restò a lungo. I funzionari bizantini, che governavanoquelle tristi contrade, infestate dai band<strong>it</strong>i edalla malaria e soggette alle incursioni dei corsari saraceni,inv<strong>it</strong>arono Calimero ad andarsene. E il ribaldocavaliere epirota si volse verso il Settentrione e dopogiorni e giorni di marcia si fermò in una zona moltofertile dell’Umbria, dove predicava un giovane bellissiomo,di cui si innamoravano tutte le donne, vedove,sposate e nubili. Si trattava di un cenrto Brizio, mandatoin Umbria dal suo severo maestro, San martino,vescovo di Tours. Fra Calimero e Brizio nacque unaprofonda amicizia, tanto che il futuro santo decise discegliere come sua comun<strong>it</strong>à di fedeli, quella guidatada Calimero, che da oltre dieci anni andava ramingaper il mondo. Non solo. Ma di spir<strong>it</strong>o profetico dotato,parlò ai nuovi fedeli, inv<strong>it</strong>andoli ad attraversare unaseconda volta l’Italia e a fermarsi ai piedi della collinadi Martignano, in una zona verde e ricca di acque. “Lafortuna vi arriderà, o miei diletti. Ed io, dopo la morteverrò a stare con voi, per sempre. E vi proteggerò nonsolo dai fulmini e dai tuoni, ma anche dagli oziosi vicini,che per secoli vi guarderanno con invidia, essendoincapaci di im<strong>it</strong>arvi….”. E aggiunse tante cose, chespronarono la gente di Calmiero, mettendo le ali ai loropiedi. Durante il nuovo esodo, alcuni morirono, ma ipiù raggiunsero la meta e poterono contemplare dall’altodella Serra la pianura ubertosa, dove avrebberocostru<strong>it</strong>o il loro villaggio, che prese il nome da Calmieroe ben presto assunse come protettore San Brizio,morto a Tours, dopo essere diventato vescovo dellac<strong>it</strong>tà. Così il novello villaggio prosperò sin dal primomomento e diventò oggetto di paragone e di invidiadei paesi vicini, che osarono soprannominare “porci” inuovi arrivati. Né si lim<strong>it</strong>arono a questo: di tutte le violenze,le sopraffazioni, i furti, ecc. furono accusati i fedeliservi di San Brizio. E ci fu persino qualche fanatico,che osò accusare e bestemmiare il Santo protettoredella comun<strong>it</strong>à. Così la fama di Calmiera si diffuseovunque e raggiunse persino un affarista napoletano,il quale volle appurare personalmente la ver<strong>it</strong>à. Cosìche venne a Calimera, affrontando i disagi di un lungoviaggio e portando con sé oggetti preziosi, vasi, gioiellipregevoli, pietre preziose e perle. Ma gli affari andaronosub<strong>it</strong>o male. Diffidenti per natura, i buoni calimeresientrarono in folla nel locale bene illuminato eadorno di specchi, esaminarono tutto quel che venivaofferto, ma non compravano quasi niente. Alcuni, addir<strong>it</strong>tura,trovarono dei difetti gravissimi negli oggettipresentati da Don Raimondo, che cercava con ognimezzo di vantare la sua ricca mercanzia. Addir<strong>it</strong>turaalcune fanciulle, particolarmente sfacciate, osaronoentrare nella bottega, mostrandosi interessate allepietre preziose. Dopo oltre due ore, uscirono, ridendoad alta voce, come galline, affermando che quelle pietreerano soltanto vetri colorati. E questo ingenerò tristezzanell’animo di Raimondo, che decise di presentareuna ricca collezione di stoffe pregiate, tessute appos<strong>it</strong>amentea Napoli.Non appena le stoffe furono sistemate sui banchi, arrivaronole “mesce” cioè le famose sarte di Calimera,che cucivano bellissimi vest<strong>it</strong>i a tutte le ragazze deipaesi vicini. Esse esaminarono le stoffe con competenzae arrivarono alla conclusione che si trattava diroba dozzinale, senza alcun pregio. Don Raimondo fupreso dalla disperazione, anche perché i pezzi piùbelli da lui esposti sparivano misteriosamente, comeinghiott<strong>it</strong>i dalla terra. Decise così di chiudere bottega,di caricare le mercanzie rimastesull’unico asino rimasto etornare a Napoli, povero e ormaivecchio. Ma giunto sullacollina di Martignano, guardandola valle sottostante, gridòalzando le mani al cielo! “Addioterra di Brizio, malfattori eladri”.Rocco AprileVia S. D’Acquisto, 5 - CALIMERA (Le)Cell. 329.7142945“Mbro sto kantuna”Con la presentazione del prof. SALVATORE SICURO eper le Edizioni MANNI, sarà prossimamente in libreriail Volume “Mbro sto kantuna” (Davanti al camino) t<strong>it</strong>oloche Giuseppe Colella ha voluto scegliere per i suoiversi. Versi che non pretendono di scalare le irraggiungibilivette del puro lirismo, ma più semplicemente voglionoessere pensieri d’amore per un passato lontano:quello m<strong>it</strong>ico e remoto della fanciullezza che con la suanostalgia tormenta ogni persona giunta all’autunno dellapropria esistenza.Nato a Calimera, Giuseppe Colella solo nella greca favelladel borgo natìo poteva percorrere il viaggio a r<strong>it</strong>rosoverso il mondo perduto dell’infanzia.Eccone, in anteprima, una pagina:Dialogo tra Briantonio e MariarocaIn quei tempi il mare costiuiva per molti ragazzi una nov<strong>it</strong>à.La famiglia in argomento non andava al mare daprima della guerra. Ora la madre (Mariaroca) non cela fa più a contenere l’irrequietezza dei figli più piccoliche piangono e minacciano di andare al mare a piedi. Ecome se fosse un proprio bisogno, chiede ed ottiene dalmar<strong>it</strong>o la promessa di una g<strong>it</strong>a al mare in un giorno dastabilirsi che fosse di piena estate per goderselo appienoe nel contempo valesse a smorzare il desiderio fino all’annosuccessivo. E intanto si desse corso ai preparativi:“kame lion tsomì, stiase mia fukatsa, ce mi na scerrao krasì” (fa un po’ di pane, prepara una focaccia, e nondimenticare il vino).Mr.: Vriziantoni!, Vriziantoni!Vr.: Ehi, Mariaroka ti lei?Mr.: I ciuriacì ka ttazipàme sti tàlassaka kùome òli tsimméni….. è pame sti tàlassapu <strong>it</strong>to kalocéri.…. Isela tosso n’ambosto neròna paro <strong>it</strong>ta pedàciace oli na plisòVr.: T’addho xronoi dettéra tu ja Vriziue pirtamo mia forà?ce feto puru pàmedopu kanni kalà.Ancora kànni friskoE tàlassaen’è probbio kalocéri.... plisu sto pilùnaa noìesete tsimméni.Mr.: Ja mena è kanni tipoan de teli na me parikameto j<strong>it</strong>ta pedàciaka mu pernune i ciofàliVr.: Beh!, tséri ti su leo?kàme lion tsomìstiase mia fukatsace mi scerra o krasì.Mr.: Ntoni, Tetta, LoiciVrizine, Pippulaikùsete na sas po’:“O ciurissa m’upeka teli na sas pìka sas perni òlusti talassastin addhi ciuracì“.Complementi etnici,oggettistica, argenteria,bigiotteria, mobiliimportazione direttadal sud-est asiaticoMACELLERIACARNI EQUINERosato & RicciardiVia Europa 78 - CalimeraTel. 0832 875445 - 338.7765766Il BriganteTRATTORIA - PIZZERIAVia Atene, 20 - Calimera (Le) tel. 349.7556506 - 349.42244063con giardino all’apertoChiuso il martedìForno a legnaPIANTE E FIORIBRUNOCastri0832/826052Calimera0832/873874Cell. 329/4274152 Cell. 329/4144729


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 19Gianfranco Caloro 338.3174984Donato Maniglio 335.8420527Tel. Fax 0832.874124Via Gramsci, 84 - CALIMERAe-mail: omegadg@libero.<strong>it</strong>- IMPIANTI ELETTRICICIVILI ED INDUSTRIALI- TELEFONICI- RETI DATI- AUTOMAZIONE ACCESSI- ANTIFURTO- TV CC- SATELLITARICENTROASSISTENZACALDAIE BERETTALECCE - Via Malta, 5 - Tel. 0832.348801 - Fax 0832.231057Pentathlon 2004Cambia il mondoPuru st’annu, a maggio, pe la felic<strong>it</strong>à degrandi e vagnoni, brocchi e presunti campioni,se dese iniziu allu pentathlon, torneupe rioni.Tutti pronti li sei cap<strong>it</strong>ani,cu trovane atletiporci e cani.D’esempiu a tutti lu Tommaso della CaffetteriaAurora, ca cu completa lu rione nonvidia l’ora, scia offrendu caffè e consumazioninella speranza cu trova campioni.Nu mese ha giratu senza cu se lleva dellurione la maglietta, cu fazza videre quant’erala sua organizzazione de cap<strong>it</strong>anu perfetta.La prima medaglia allu “tiru a piattellu”,cu tutti li amanti dellu tiru “all’uccellu”…..lu cchiu forte risultau lu Fernando DellaTommasa,ca fieru lu premiu pe lu rione Stadiu seportau a casa.Pe lu nuotu lu rione Parioli è risultato vincente,ma lu pubblicu della gara non ha vistun’accidente,tutti l’occhi sulla prestazione dellu RaffaeleMaggiore (fioraiu) erane puntati, ca tuttia bocca aperta n’ha lassati:tuffo olimpionicu e stile speciale n’ura etre quarti ci mise pe scire e tornare,all’arrivu pe picca s’ia annfucatu e moi datutti “motoscafo” è battezzato.Pe la mountain bike alla Mandra nc’eratanta gentePe nu sport novu e divertente.La Dolores Greco atleta navigata,pe lu rione stadiu vinse la garain gran volata.Ma tra gli uomini la sorpresa iarrivare: l’Andrea Costantini de lubar a mare…Veloce e precisu comu nu(caffè) espresso, rrivau allu traguardu,regalando allu Miccoli lu successu.Allu calcettu la storia si ripetee allu primu postu lu Pariolintorna n’cete!Alle Bocce è campione lu CardilluGaetano, ca de tandu giraancora cu le “palle” a manu.Nellu tennis nessuna nov<strong>it</strong>à, lu rione Stadiose impone con facil<strong>it</strong>à.Nel Basket, Opera rione vincente, cu l’AndreaSaracino finalmente sorridente,la maglietta cu la scr<strong>it</strong>ta “game over Serre”de l’anu scorsu sia fattu faree st’annu finalmente l’ha potuta sfoderare.Ma nu rione tra tutti st’annu ha mancatu,le Serre sulu alla pallavolo lu primu postuha pijatu,Gomminu da anni cap<strong>it</strong>ano, st’anno campioniha cercato invano.Sulla maglietta sia cusutu lu scudettuMa ad altri ha toccatu cu passa li scettru.E proprio pe quistu decisiva è diventata lamaratonaCa raccolse, giovani, vecchi, uominiedonne da ogni zona.Dellu negoziu cu se allena non mancauinvanu,alla fine vinse infatti Cristian, fioraiu, dettu“lun Kenianu”.L’imu nominatu all’inizioe svelami oraca lu Pentathlon lu vinse lu Tommaso(Opera) della Caffetteria Aurora:Commosso e strematu, la sira della premiazione,pe picca n’infartu l’ia pijatu,e ancora osci comu n’Oscar, u premiu intralu Bar tene espostu e sigillatu!Alla fine sta gara ancora na fiata tuttu Calimeraha fattu divertire evi inv<strong>it</strong>ami tuttiquanti pe l’annu a venire.Da gran tempo nei giornalicon notizie colossaliin neretto oppure in tondodicon: “È cambiato il mondo”.Io non son Geroboamo*e non faccio il menagramo,parto dall’effetto serrache è peggiore di una guerra.C’è la guerra fratricidache è peggior del pesticida,che si ingurg<strong>it</strong>a content<strong>it</strong>anto è men del “mal di denti”Sembra che la cocainasia peggior di stricnina;e che il vino adulteratosia peggior del moscato.La carenza dell’ozonosia peggior del condonosempre offerto a chi t’inquinadalla sera alla mattina.Genocidi, distruzionidi foreste e di milionidi piantine e piante rareche aiutavan il respirareNon parliamo dell’impiastrodi petrolio che è un disastroper la v<strong>it</strong>a che – nel mare –trova cibo e l’ab<strong>it</strong>are.Lu Giovanni de bon’orase azza sempre de lu jettue saluta la sua signoracu nu teneru bacettu….Minte a motu lu furgoneparte sveltu, cu tanta premuraprestu vae alla “Mediazione”cu carica frutta e la verduraScocchia tutte le primiziecu le vinda alli clientie tra quiste, tante deliziecu li tenga sempre contenti…Fice tardu l’addhra matinae la dolce Barbara preoccupatastese tutta subbra na spinae cu l’occhiu sempre, versu la strada.Lu Giovanni finalmente rrivaue la muijere cusi se presciaue cu la facce tranquillizzatasulla porta stia mpizzata…..Una volta trapassavicon dei morbi molto gravi,or ti porta nella tombadr<strong>it</strong>to, dr<strong>it</strong>to, un’autobomba.Che sian belli o che sian bruttic’è la legge: “ugual per tutti….”ma ci sono dei bastardiche ti rubano miliardi.Quando invece un pensionatoha sbagliato un tabulato,pagherà la mal sort<strong>it</strong>aper il resto della v<strong>it</strong>a.Che stia bene – ed a me pare –sol chi evade nel pagare;sotto il filo della “daga”resta sempre sol chi paga.E il meschino tartassato,avvil<strong>it</strong>o e calpestatonudo e pubblico zimbelloè già pronto nel macello.Solo chi la trama ordìse la spassa notte e dì:ricco e pien di vettovaglieacquistate con le “TAGLIE”.L’operaio infine scopreche spacciandosi con l’opretutti i giorni brutti o belliviene preso per i fondelli.* Primo re d’Israele – profeta catastroficoALLU GIOVANNI CUCUZZACA LU NASU LI PUZZA!Ncuminciara cusi a scaricarelu preziosu furgoncinupensandu a quantu iane buscaresvuotandu a nui lu borsellinu.Beddha mia, addhu la mintusta cascetta de ceraseaddhu postu cusì str<strong>it</strong>tupensu propriu ca non trase.Pija a quai stu sarginiscuca poi a casa lu portamulu mangiamu de sira allu friscuE ogni tantu nci ‘suppamu...Pe stu mazzu de bananecusì belle, toste e sanevieni quai e damme na manugiustale tie, ca ieu su’ profanu!Finalmente se spicciarade scaricare lu furgoncinu:“zicca a mie, lu Cucuzzone”vieni Barbara allu sgabuzzinu!Piscuia


pag. 20 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004TABACCHERIADE CARLOGIOCO DEL LOTTOCALIMERA - Piazza del SoleRaccolta di poesie di un giovane scr<strong>it</strong>toreATTIMI - Variazioni, Amaltea Edizioni - 2003“I versi di Andrea Lefons non nascono da una meravigliataosservazione della realtà esterna o interiore (comeforse ci si aspetterebbe nei versi di un giovanissimo), madal desiderio dell’ascolto che diventa atto creativo nel momentoin cui cattura la parola e la piega al r<strong>it</strong>mo delle visioni.Il desiderio dell’ascolto è, come afferma la psicolinguistica,alla base del linguaggio e della scr<strong>it</strong>tura e nasce dall’avvertimentodi una mancanza, dal bisogno di mettersi in relazione con ciòche tace e in cui si avverte qualcosa di presente/assente, per dare forma allevisioni dell’immaginario, in un gioco di vuoti e di pieni, di silenzi e di voci.Il dialogo, avviato con la lettura (come in Attimi, quello con Emily Dickinson),conduce necessariamente oltre la consonanza dell’impulso iniziale, dell’inputmentale ed emotivo e diventa pre-testo per ulteriori trans<strong>it</strong>i in nuovi terr<strong>it</strong>ori, inun r<strong>it</strong>mo compos<strong>it</strong>ivo crescente di sonor<strong>it</strong>à e di immagini ibridate, via via piegatealle sempre nuove esigenze espressive”(…) un’esperienza poetica a mioavviso profonda e diversa (…) capace di operare ant<strong>it</strong>esi inattese e di spingereal lim<strong>it</strong>e le proprietà intrinseche ed estrinseche del linguaggio, sfuggendoall’indifferenza della mera descrizione, ai conformismi e alle approssimazioniin cui spesso brancola e annaspa la stessa comunicazione poetica. Un segnaleimportante, tanto più se si pensa che proviene da un giovane non ancoraventenne. Ho conosciuto Andrea durante un laboratorio teatrale (…) Insiemeai suoi compagni "abbiamo provato a sentire il tempo" e abbiamo ricordato eintravisto Itaca: ci siamo messi in viaggio per r<strong>it</strong>ornarci. Viaggiatori liberi e leggeri.Ci accomuna un’unica idea di teatro e di poesia, di ‘teatro-poesia’ che diaforma all’inespresso (…) La poesia come il tetro è gioco che scopre il tempo.La poesia come il teatro: la scommessa più recente di Andrea Lefons, giovanissimoe autentico poeta in viaggio, con i suoi compagni, verso Itaca.Anna Stomeo(dall’ “Introduzione” ad Attimi-Variazioni)Le poesie di Gino TommasiArtigiano carroziere in pensione, è un calimerese sensibile alle nostre tradizioni linguistiche e popolari. Pertanto sidiverte a scrivere delle poesie e delle serenate in grico, dove si esprimono le sue emozioni di ieri e di oggi. Contestualmenteha messo a disposizione due brani, che con piacere proponiamo ai lettori della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>.POSSO IS’ORIA KALIMERAPosso is’ òria kalimèraemì, oli se gapùmesia tze nikta ka zte mèraercomèsta na stasùme.Emì oli se gapùmekundu esù emà gapàkanni esù na cherestùmeka en’èchi addhu kundu mà.O TEKHO’O tekhò, ti nghizzi na kami sti zoìskonnome o pornò, dopu o gaddho kantalìfinno to grattai, ce pianno to tzinarice pao sto korafai, na spiro to s<strong>it</strong>ariCe pu tozzu erkome o vraiolo klammeno, vastò o stavrìce peliome panu sto grattaina rifiskhezzo, stendeome lillì.Andrea Lefons è nato nel 1984 e vive a Calimera (Lecce). Ha consegu<strong>it</strong>o, nel2003, il diploma di Scuola Media Superiore presso l’Ist<strong>it</strong>uto Tecnico Commercialedi Martano (Le) con il massimo dei voti e si è iscr<strong>it</strong>to alla facoltà di Linguee Letterature Straniere presso l’Univers<strong>it</strong>à di Lecce.Calimera in movimentoDe nu picca de tiempu a sta partea Calimera lu caminare diventau n’artedopu l’acqua, comu cozzeddhe,de casa vessene cumpari e cummareddhede matina, de vespera e de sirapuru cu la tempesta cu scarpinane li tiraci cu lu passu sveltu, ci chianu chianuvannu e venene de Caprarica e de Martignanu.Kalimèra, ti orio noma esù vastàis’orio lo’, ka teli na mas’pìka simmeri, en’orìa isi jurnàce o jio, m’astermèmi i tzichi’.Kalimèra ispu s’ovale <strong>it</strong>to nòmacino vasta poddhi n’ala sti ciofàlika ene tosso n’orio, <strong>it</strong>to khòmace e kardìa, ka esù vastà, e tosso màliEmì jaddhèzzamo, na zisome ma senaka ma sèna, e pleo glicèa e zoice o kànamo, mi kardìa panu sti khèrana ma stèlisi, kùndu se telome oli emi.Arte kristemu, evò se prakalòkamemu mia khari, na jettì kalòka pirta na skazzo ja ena minana gomoso tze tzomì, jtti kofinaKa dopu jsi kofina stei gomaievò, steo skucetao jà lio ceròka essu, e famija ekhi na faice kuntentu se rria ime evò.Ce dopu tzemeronni o pornòevò skonnome, ka pao na polemicolio tzomì ce ena krimb<strong>it</strong>i, pianno evòjtto lillì ka m’undiazzete na ziso.Cu le scarpe de ginnastica o cu li mocassinipe la pressa no salutane mancu li vicinicaudu, Sciroccu e Tramuntanano li ferma mancu la male scianade tuttu quistu nui simu cuntentima a mute cose <strong>it</strong>i stare attentie vui cari automobilistime raccomandu: guidati comu equilibristi!Alli cumpari e alle cummari nu rimproveru ci sta:percè non mint<strong>it</strong>i lu giubbinu ad alta visibil<strong>it</strong>à?lu caminare certu alla salute face benema se vi fac<strong>it</strong>i male tutti nui vi portamu le pene!na preghiera rec<strong>it</strong>are voliaa San Brizu e alla Madonna miao nostri cari Protettori:vi prego per i conducenti ed i camminatorifanci cu tornamu a casa tutti VINCITORILu Pi-PizzutuBAR CORSO s.a.s.di Brizio Marsella & C.Via Montinari, 3 - CALIMERA (Lecce)Tel. 0832 873023ONLY FASHIONABBIGLIAMENTO UOMO DONNAVia Montinari, 104 • CALIMERA (Le)Jamà, esù ise kùndu mia mànakamas’ kanoni jà oli ti zoiquai porno esù, ora kampàanama se tzunnà, ma cini ka n’dalìPanu ste serre pirtamo nomèn<strong>it</strong>ze n<strong>it</strong>ta, pu ci pànu na se torisoce s’<strong>it</strong>a ma-ta lustri ola nammènika mu fàni, ka evò <strong>it</strong>a o’ paradisoIs’o kùndu mia kùlla luminàika e cessu, plònnome oli emistèome, kàu stu plaùnu atto grattàice tzunnimmèni esù, mas’kanonìOli ti n’emèra, polemònta evòpensèona mu jaì presta o’ cerònarto essu, ka iu ma sena stèoka ma sena, tèlo panta na stasòSte tzàzzi e-mèra, ka emi pame pu tùce su finnome s’esena t’apetiaeppàme prighi, iadì ettù meni esùka kùndu ma, agapà ma òli ti kardia.S’olo to khrono, eghi maneghò diu mereka trome o krea ma lio krasìgherumeni, stei e gninegammu, ce e khiatereo Paska, ce u Kristù, de poi kanì.O tekhò, iu sirni ti zoìce puru cino, panta polemàkanni ena passo ambrò ce diu ampìjadì cino ka kanni, o’ jeno etto noà.Via Montinari, 81CALIMERA (Le)Cell. 339.1369006di Fasiello V<strong>it</strong>ovia Adige n° 35Castri di LecceTel. 333 4486087Il Giardino delle NuvoleLIBRERIAPiazza del Sole - CALIMERAtel. 0832.874070


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 21OPTOMETRIA CONTATTOLOGIAANALISI VISIVA - VISUAL TRAININGMartano:Viale Savoia, 9 Tel. 0836.574210Calimera:Via Roma Tel. 0832.873595San Foca:Piazza Fiume Tel. 0832.840934www.otticamira.comVia Roma, 25 - CALIMERA (Le)Tel./Fax 0832.873481www.magheia.comLISTA DI NOZZEINTERNI - ARREDILE POESIE DI GINO MARAGLIULOLA DIETA(Sunettu)LU CUPPINU(Sunettu cu la cuta)Bhe, fenca a ieri me mangiava tuttu,però te quando ha d<strong>it</strong>tu lu tuttoreca tocca scindu, tocca ddentu ssuttu,ca troppi rassi coprenu lu core,nu ssaggiu cchiui la carne, lu presuttu,niente satizza ca maisia se more,insomma a bacante tocca gnuttu,me bbinchiu solamente cu la ndore.Me pigghiu gne matina nna misturacu spezzu lu turmientu te la fame,Insomma stau te ‘n’annu sutta cura.Su scisu inti chili, ce bellezza!su mazzu ca me parvenu le ‘ntramee bau catendu pÈ la tebulezza…CUPPINU, oppuru " mestolo " chiamatu,È attrezzu ca se usa alla cucinazzicca lu brotu tuttu profumatuca la mugghiere face la matina.Cu lu cuppinu, se nu ha mai pruatu,zzicchi purpette e sucu. Ma na spinacigna cu bessa lu significatute sta palora ca profumi mina,se ni la tici, invece, a qualchetunu.cangia contestu e senzu, la palora,e cu nu parga stranu, no, a nisciunuCUPPINU è quiddhu, ca cu dicu picca,cinca è putente se lu canta e ndora,e a mmienzu a certe pieghe se ba ficca….E cu dha lingua tutta consumata…..La razza e la strappino ha sistemata!…BE-BOPCAFFÈVia Europa, 8CALIMERA (Le)IL VOSTRO PUNTOD’INCONTROIL BACCHETTONECompagni su tutto, ma non su tetteHa visto la luce! Già, sembra un’assurd<strong>it</strong>à, ma il nostro assessore al Bilancio e alleFinanze Sandro Fanfulla, come gridava John Belushi nel film “Blues Brothers”, haproprio visto la luce sulla strada tra il Comune e la sala multifunzionale della scuolaelementare, sede a novembre scorso della prima mostra-mercato dell’artigianato localee dell’antiquariato. E così, toltosi il loden rosso, indossato per un’intera v<strong>it</strong>a spesaa difendere le sorti della sinistra calimerese e del popolo delle part<strong>it</strong>e Iva, ha prefer<strong>it</strong>ovestirsi di una candida tunica immacolata da novello chierichetto. Ma nessunosi aspettava che, abbandonati falce e martello, il vice di Panese imparasse ad adoperareun’altra sorta di strumenti, come il crocifisso e la Bibbia, per andare ad evangelizzareil resto dell’amministrazione comunale e, se possibile, Calimera tutta. E invece…Aottobre passato, l’allora presidente della Pro-Loco locale Luigi Colaci mil<strong>it</strong>antestorico ed anima cr<strong>it</strong>ica del Pci prima e dei Ds ora, non sapendo della conversionedel Fanfulla e convinto della sua ferma fedeltà al part<strong>it</strong>o (dei Ds, caso maiqualcuno avesse dei dubbi) e ai suoi ideali progressisti, decide di organizzare, conl’intento di rinverdire una tradizione popolare in occasione della festa del santo patrono,San Brizio, che cade il 13 novembre, una mostra-mercato dell’artigianato localee dell’antiquariato. Il programma della manifestazione, voluto da Colaci moltoricco e vario, prevedeva fra l’altro un giorno la presentazione del libro sul Papa e unaltro giorno la presentazione del calendario nude-look di Antonella Piano, una negoziantedi abbigliamento di Poggiardo non nuova a iniziative di promozione usando ilproprio corpo. Deciso ad unire l’amore sacro all’amor profano, Colaci presenta il programmadella manifestazione all’amministrazione ed ottiene, su proposta favorevoledell’assessore alle Attiv<strong>it</strong>à produttive Enzo De Santis, il patrocinio del Comune ed uncontributo alle spese di mille euro. Ma l’ingenuo Colaci, ancora non aveva fatto iconti con la cast<strong>it</strong>à del novello chierichetto e dei mil<strong>it</strong>anti zelanti del suo part<strong>it</strong>o! Così,dopo una riunione infuocata all’interno del direttivo Ds con Fanfulla impegnato aconvincere i suoi compagni dell’importanza della purezza e della vergin<strong>it</strong>à degli indifesicalimeresi, il vicesindaco reinveste di nuovo la giunta del problema e decide direvocare la precedente delibera: niente patrocinio e niente soldi alla mostra dell’antiquariato.“Questa iniziativa della Pro Loco non rientra nella pol<strong>it</strong>ica culturale finorapersegu<strong>it</strong>a dalla nostra amministrazione”, tuona il chierico con tutta la forza dellasua indignazione. Non sia mai che i calimeresi vedano un culo o un paio di tette, sarebbela perdizione!Dal canto suo, la bella Antonella, resasi conto di essere stata add<strong>it</strong>ata e bollata dallaSacra Inquisizione, decide di non venire più e di andare a promuovere i propri vest<strong>it</strong>i(e le proprie grazie) in qualche altro paese che, meno pudico e meno praticantedi noi, ha avuto l’opportun<strong>it</strong>à di ammirarne le sue bellezze. Noi calimeresi invece,dobbiamo ringraziare l’assessore Dim<strong>it</strong>ri per aver vegliato giorno e notte sulla nostracast<strong>it</strong>à e purezza e per aver allontanato il male da un paese di “santi”, dove rimaneincinta più o meno una giovane al mese. E’ proprio vero: i Ds di Calimera sono compagniproprio su tutto, ma non su tette.Vado a Vernazzasulla terrazzascanso la pozzamangio la pizzacon la bonazzafaccio la puzzauso la pezza... sfuggo la pazza!RiomaggioreA Riomaggioreprovo stuporeconto le oresenza rossoresenza clamorefaccio l’amorecon il dottore......sale l’umore!Fammi il favore:scaccia l’odore!ManarolaLaggiù a Manarolacol tempo che volaAbbronzatura notturnaComu Laura la “Maggiore”a Calimera non c’è di cuoreè una persona assai squis<strong>it</strong>aè una donna pe tutta la v<strong>it</strong>a!Ma lu Aldu de lu Speranzaca nu ngrassa mai de panzanu li dae mai, mai reggettue la marca a passo strettu.È una brava imprend<strong>it</strong>ricesoldi incassa ma nulla dicedel biscotto e della frisellinadel Salento è ormai Regina,lu Pier Luigi sempre la stonacu li trova na bella vagnonapuru se quandu de sira inv<strong>it</strong>atulu futte lu sonnu, dhu disgraziatu.La nostra esperta giornalistadel Pentathlon è la vera cronistae non potendo la mattina al mareacchiappare la tintarella solare,Sciogli lingua della <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>tutta la scuoladi danza spagnolaconsuma la suolafacendo la ola.Ho fatto la spolaintorno all’aiolaper rubare la viola...son fin<strong>it</strong>o in guardiola:mi prendi in parola?MonterossoUn dì a Monterossopescai un pesce grossolo misi in un fossoche chiusi col massochiamai un commessoche era un po’ grasso:´Ho da fare un espressoper Abbiategrasso!ªMa il mio pesce grossoil fido commessosel’è fatto lessolasciandomi fesso.Cornigliaha fatto installare a Roca Marinaantistante al Bar Sol Levantedue fari all’ UVA FRAGOLINAper la tintarella abbronzante.Così la Laura sta poverettasulla sdraio un po’ neglettamentre attende che Iacovizz<strong>it</strong>orni presto con tanti rizziE già med<strong>it</strong>a un suo pianocome prenderlo con l’amoe infilare al suo menestrellonel d<strong>it</strong>o giusto di nozze l’anello.Puru lu Cristian stae felicema a tutti però gnenti diceper grande addobbu florealeca alli sposi a preparare,e cusì dopu stu bellu eventutenimu trenta giurni de vientude sciroccu e de tramuntanape le nozze de la Mariafuntana!Lascio Cornigliacon la famigliaperdo mia figliacon gli occhi di trigliafatte tre migliaprendo una bigliasulla cavigliascalo una gugliaun asino raglia...suona la sveglia......che meraviglia!MartignanoMartignano è troppo lontanoè un po’ fuori manoio vivo a Milanoda vero padanopoltrisco in divanomi sento un po’ strano...Il bel merlo indianodel mio amico egizianolà, sull’alto bananosta cantando Re<strong>it</strong>ano.HugonothPHOTO11• Sviluppo e stampa in 30 min. • Stampa grandidimensioni • Stampa dig<strong>it</strong>ale da: CD ROM, fotocameradig<strong>it</strong>ale, floppy disk, Zip • Archiviazionedig<strong>it</strong>ale su: CD ROM, Floppy disk, Zip• Realizzazioni filmati su DVDVia don Bosco - Calimera (Le) • Tel. 0832.871023Cell. 328.6225986 e-mail: photo11@photo11.<strong>it</strong>IDEAL CASA dei F.lli Dim<strong>it</strong>riMateriale per impianti idrici e riscaldamento• San<strong>it</strong>ari • Rubinetterie • Caldaie a gasPagamenti rateizzati con Prest<strong>it</strong>empoVia Zara - Tel. 872100 - CALIMERA


pag. 22 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004Via Tevere, 24Tel. 0832 881154San Foca(Marina di Melendugno)Donato Castrignanò - Tel. 0832 873000 - Cell. 338 4793651Niceta Castrignanò - Tel. 0832 874670 - Cell. 339 7554006C’era una volta il servizio di levaC’era una volta il servizio di levaobbligatorio e chi non intendevasvolgere il servizio mil<strong>it</strong>are finiva ingalera. Venne poi l’obiezione di coscienzae la possibil<strong>it</strong>à di svolgereper lo Stato un servizio nei paesi invia di sviluppo, ma la soluzioneaveva ancora un carattere pun<strong>it</strong>ivo,per la scarsa disponibil<strong>it</strong>à di progettie per la durata del servizio obbligatorio(due anni).Intanto maturava la coscienzache quello che si richiedeva ai giovaniera un servizio verso lo Statoe i c<strong>it</strong>tadini, più che un servizio armato.Fu varata la legge che consentivail servizio alternativo a quello mil<strong>it</strong>are.Intanto nella società civile crescevala voglia di volontariato daparte dei giovani e meno giovani.Recuperati il senso e la final<strong>it</strong>à degliimpieghi previsti dalla legge sulla obiezione di coscienza, si poneva il problema dioffrire le stesse opportun<strong>it</strong>à di cresc<strong>it</strong>a sociale e di partecipazione anche a giovani nontenuti al servizio di leva e alle giovani, che non erano fino a quel momento coinvoltenello stesso servizio armato. È nata così la legge n. 64 che riguarda il servizio civilevolontario e che va assumendo nel tempo un significato diverso da quello originario.Non più una soluzione che ev<strong>it</strong>i il servizio di leva ma una occasione di formazione e diun primo ingresso morbido nel mondo del lavoro. Ad un tempo di lavoro lim<strong>it</strong>ato corrispondeun compenso elarg<strong>it</strong>o dallo Stato di quattrocento trenta euro. Ma la caratteristicadei progetti di servizio civile deve essere da una parte l’util<strong>it</strong>à sociale dell’attiv<strong>it</strong>à(assistenza disabili, cultura, servizi per studenti e anziani, ecc.)e dall’altra la valenzaformativa (generale e specifica) degli interventi avviati. Per far questo, i soggetti siapubblici che privati che propongono i progetti devono essere accred<strong>it</strong>ati, devono cioèaver dimostrato che final<strong>it</strong>à, obiettivi, metodi ed attiv<strong>it</strong>à già realizzate sono coerenticon l’indicazione della legge e le final<strong>it</strong>à del servizio civile. Uno dei primi Enti accred<strong>it</strong>atiè stato Arci Servizio Civile, che nel 2003 ha proposto a Lecce una serie di progettiche coinvolgono 23 giovani. Tra i progetti, Solidarietà a Sud-Est vede la partecipazionedi Specimen teatro e Ghetonìa. Presso il circolo culturale di Calimera prestano servizioquattro volontarie (Anna Chiriatti, Francesca Tommasi, Manuela Tommasi di Calimerae Luana Candelieri di Martignano) che hanno ottenuto il punteggio più alto nellaselezione effettuata in settembre (T<strong>it</strong>olo di studio e corsi di studio frequentati, rapportocon la cultura locale, disponibil<strong>it</strong>à di tempo ed interessi culturali ). L’attiv<strong>it</strong>à svolta neimesi passati dopo una fase di formazione generale e specifica (che però continuaman mano che si svolge l’attiv<strong>it</strong>à) ha riguardato svariati aspetti della cultura locale, inparticolare quella grika.Partecipazione a convegni e organizzazione di mostre.1. Convegno sulle presenze ellenofone in Puglia (Bari).2. Convegno sulle lingue e culture minor<strong>it</strong>arie (Zollino).3. Mostra nazionale del libro per ragazzi (Calimera).4. Mostra sul Commercio Equo e Solidale (Calimera, casa-museo della civiltà contadinae della cultura grika).Riorganizzazione biblioteca ed emeroteca.I libri che fanno parte della biblioteca di Ghetonia (circa duemila volumi, compresiquasi cinquecento in neogreco) sono stati controllati nella catalogazione e sistematipresso la casa-museo.I giornali locali (circa quaranta testate) e i quotidiani (Gazzetta del Mezzogiorno,Nuovo Quotidiano di Puglia, Repubblica, Corriere del Mezzogiorno ) oltre i periodicicome Il Corsivo, Sallentum, sono stati catalogati e poi analizzati nel contenuto con ilrisultato (ovviamente provvisorio) di circa cinquemila seicento articoli che formano undata-base (per argomento, t<strong>it</strong>olo, autore, testata, anno) che sarà inser<strong>it</strong>o, completatala revisione, in internet, cosi come la biblioteca e la bibliografia ragionata della GreciaSalentina. Proprio la Grecia Salentina cost<strong>it</strong>uisce l’aspetto fondamentale di una bibliotecache non si può immaginare onnicomprensiva, ma specializzata. Per questo, adesempio, vengono raccolte e catalogate le tesi di laurea di chi si è occupato dell’areaellenofona da svariati punti di vista (ambiente, storia, lingua e cultura) e per diverseunivers<strong>it</strong>à. Chi vorrà approfondire le ricerche non ripartirà da zero ma aggiungerà ilproprio contributo ad una ricerca che si sviluppa nel tempo. Le volontarie assistonostudenti che da varie univers<strong>it</strong>à vengono a chiedere riferimenti e materiali per le lororicerche. Le stesse ragazze hanno accompagnato alcune classi, in vis<strong>it</strong>a alla mostradel libro, alla scoperta del centro storico di Calimera. Le informazioni riguardanti lepresenze arch<strong>it</strong>ettoniche in via Costantini sono state fissate su alcuni pannelli che,esposti in occasione della festa dei Lampioni, hanno reso quel tratto di strada un museoaperto ed è un’esperienza che andrà portata avanti. Le ricerche hanno avuto comeoggetto anche la toponomastica del centro ab<strong>it</strong>ato ed interesseranno, in una fasesuccessiva, anche la campagna con i toponimi.Tra poco, terminati i lavori di ristrutturazione e gli impianti alla casa-museo (realizzatida Ghetonia in economia e con la partecipazione di operatori locali, tra cuila <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong>) comincerà la fase di allestimento, che sarà quella più interessante ecoinvolgente: oggetti, foto, disegni, testi, documenti consentiranno di percorrereinsieme i vari aspetti della cultura materiale e immateriale della Grecia Salentinaed in particolare di Calimera.Dalla diarreain Sardegna...agli sbocchidi BonifacioLu Marsella se tene allu palusulla cerca riparue lu Michele “lu Curlante”stae an terra stisu e vom<strong>it</strong>anteA ogni vessuta de Calimerafannu casinu sulla corrierae mo ca scira puru pe marese misera tutti a vom<strong>it</strong>areMI VERGOGNO DEL MIO SINDACO( Specchio Aperto 2004, pag. 10, lettere al direttore)Inizia con queste parole, un articolo pubblicato nell’ultima edizione dello Specchio.È la lettera di un c<strong>it</strong>tadino calimerese che dice di essere molto orgoglioso del propriopaese natio, di aver votato l’attuale sindaco ma di vergognarsi terribilmente di Panesee dell’ufficiale assenza delle Nostre Ist<strong>it</strong>uzioni al funerale di Alessandro Garrisi v<strong>it</strong>timadell’attentato di Nassirya.Ci sarebbe da trattare l’argomento da numerosi punti di vista, partendo per primi dalconcetto di eroe per poi passare al concetto di martire non tralasciando di discutere ilconcetto di v<strong>it</strong>tima del lavoro o peggio di un sistema. Lungi da me l’idea di polemizzaresulla tragedia di Nassirya, ci ha pensato già una certa corrente di pensiero a fare, deltragico quanto ineccepibile e inaccettabile evento, una questione di propaganda massmediatica capace di coinvolgere, commuovere, emozionare ma soprattutto ancora unavolta , celare i propri fatti e misfatti!Potrei continuare la personale riflessione, facendo notare, che ancor prima dell’attentato,una piccola bandiera apol<strong>it</strong>ica inneggiante la pace, sventolava sul nostro municipio,e ciò, la dice lunga sull’idea della maggioranza della nostra comun<strong>it</strong>à riguardo l’intervento“Armato” in Iraq nel nome della “Pace”.Ciò che il nostro conc<strong>it</strong>tadino sottolineava amaramente, era la mancanza “ visibile ”del nostro Sindaco e delle nostre Ist<strong>it</strong>uzioni al funerale svoltosi a Trepuzzi ; funeraleche ha visto la partecipazione commossa di gente semplice, ma anche sfilate di gonfalonie autor<strong>it</strong>à, a cui , come troppo spesso succede ultimamente, TeleRama come Mediasetdanno una notevole se non maggiore ed esclusiva importanza.Penso che il dolore non possa essere quantificato dal numero di Bandiere presenti aduna funzione civile e religiosa!Penso ancora che, se in talune circostanze, le parole veicolo del pensiero, servonopoco, figuriamoci la semplice Presenza fisica di gente conosciuta ma pur sempre “Anonima ”, nell’intim<strong>it</strong>à di quel dolore.Calimera era presente a Trepuzzi, come a Roma, lo era nell’intimo, nella preghiera,nella scelta coraggiosa di fermarsi e riflettere anzicchè solo apparire.La nostra comun<strong>it</strong>à è stata vicina alla famiglia Garrisi perché per prima ha pianto laperd<strong>it</strong>a di altri ragazzi che con la loro semplic<strong>it</strong>à hanno reso onore al Nostro Paese,eroi del quotidiano!Un telegramma, un fascio di fiori, una carezza Calimera ha inviato a Trepuzzi, lontanodai riflettori ma vicini al cuore, perché onestamente parlando, è facile farsi vedere incerte s<strong>it</strong>uazioni è più difficile interrogarsi per interrogare, riflettere per far riflettere, preferirele seconde file, perché, almeno in quelle disperate circostanze, le prime, possanoessere occupate da chi purtroppo piange la perd<strong>it</strong>a del proprio figlio, fratello, fidanzato,amico!Ciò che maggiormente mi ha turbato dell’articolo apparso sullo Specchio, è stata lamancanza della firma dello scrivente!L’articolo è firmato L.G. e sinceramente non so se è stata una scelta dell’autore o unascelta della redazione.In entrambi i casi, verrebbe da pensare, che, chi si è vergognato del proprio sindacosi è vergognato ancor prima di se stesso e di ciò che voleva dire!È facile farsi porta voce di un Ideale, ma lo stesso per essere tale, deve avere un’unic<strong>it</strong>àdi intento,una patern<strong>it</strong>à, un nome e un cognome.Innanzi ad eventi come quelli di Nassirya, non giova comportarsi come gli struzzi!Ciò che è successo in Iraq non mer<strong>it</strong>a il nostro interloquire fine a se stesso.Noi parliamo, qualcuno lì nel deserto, nel nome della pace, lontano da tutti e da tutto,è morto, ha pagato il prezzo più alto, la v<strong>it</strong>a!Se a ciò aggiungiamo l’inconveniente di sparlare a vanvera per il sol gusto di parlare,omettendo il coraggio di firmare il proprio pensiero, d<strong>it</strong>emi voi, cari amici dove andremoa finire?Marcello Abramo LefonsVia VerdiZona IndustrialeCALIMERATel. 0832 875005


<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004pag. 23quotidiani - libri - riviste - gadgetEDICOLA SARAVia Basilicata - CALIMERA (Le)Tel. / Fax 0832.873707RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO“Un omaggio alla sensibil<strong>it</strong>à di alcuni alunni dellaScuola Media di Calimera”MANUEL CHE C’È O NON C’ÈManuel è un bambino di strada che vive a Rabat, dilui però non c’è nessuna traccia,come non fosse maiesist<strong>it</strong>o.Non aveva carta d’ident<strong>it</strong>à , perché aveva solo diecianni, né codice fiscale, neanche un documento, niente.Ci sono alcune persone che vivono la loro v<strong>it</strong>a soloper sent<strong>it</strong>o dire.Se lasciano impronte sono solo quelle della puntadei piedi perché così in punta di piedi hanno deciso diattraversare la loro v<strong>it</strong>a.I gen<strong>it</strong>ori di Manuel sono brave persone, forse anchele migliori, ma un giorno non hanno più avuto notiziedi Manuel, del quale non è rimasta nessuna impronta,neppure un’unghia. Altro che punta di piedi!C’era stato ma non si era mai visto, neppure sui radarpiù sofisticati; sentimenti ne aveva? Era capace disoffrire? Poteva gioire?Una giovane donna diceva di averlo visto con gentepoco affidabile che avrebbe potuto farlo finire nei guai,già era un ragazzo che c’era e non c’era, ma con lamafia Manuel poteva non tornare più.Non perché non voleva lui,ma perché con la v<strong>it</strong>a pericolosache si conduce, la v<strong>it</strong>a la si può anche perdere!Per un momento si credette di arrivare alla soluzione,quando degli amici di Manuel,andarono dalla famigliaper dire che Manuel era in pericolo e che forsenon sarebbe tornato più.I suoi gen<strong>it</strong>ori girarono molto per r<strong>it</strong>rovarlo, andaronoin altre c<strong>it</strong>tà, chiesero in giro se l’avessero visto e cosastesse facendo, ma le loro ricerche si conclusero conun buco nell’acqua.Manuel era r<strong>it</strong>ornato ad essere quel bambino invisibile che era all’inizio.Purtroppo anche i gen<strong>it</strong>ori di Manuel erano persone inesistenti non perché erano spar<strong>it</strong>i nel nulla , ma perchéanche loro non avevano carta d’ident<strong>it</strong>à, certificato di nasc<strong>it</strong>a o codice fiscale.Per questo motivo, durante le loro ricerche in Paesi stranieri furono bloccati dalla polizia ed arrestati.Questo alla gente può sembrare ingiusto e crudele, ma per i gen<strong>it</strong>ori di Manuel il loro viaggio di disperazionesi trasformò in un viaggio di speranza.La polizia, commossa dalla loro storia, decise di aiutarli e così ha forn<strong>it</strong>o loro il certificato di nasc<strong>it</strong>a, il codicefiscale e la patente; grazie a questi documenti che attestano l’esistenza di una persona essi hanno potuto trovareun lavoro e vivere in una casa pul<strong>it</strong>a.Ora i gen<strong>it</strong>ori di Manuel possono fare lunghe passeggiate sulla spiaggia e lasciare le loro impronte dei piedi.Una cosa però manca ai gen<strong>it</strong>ori di Manuel per essere veramente felici: MANUEL !Loro continuano a cercarlo e sperano che sia ancora vivo, ma se non fosse così,sperano che la sua v<strong>it</strong>a siaalmeno felice lassù!MAMOUNI FATNAClasse I C Scuola mediaDedicato a...Alla mia prediletta professoressa di flauto vorrei dire tante coseRegalarle un mazzo di rose.Con lei abbiamo trascorso momenti belli e faticosi,L’ora volava via tra scherzi e momenti mai noiosi.Quando eravamo affaticati ed accaldati,Diceva: "fermi tutti vi compro dei buoni gelati".Comunque non È solo per questo che l’ammiro tanto,Anche perchÈ nel primo anno ci ha insegnato tanto.Noi le confidavamo i nostri segretiChe a volte ci riempivano il cuore di misteri.Faceva di tutto per renderci feliciCi iscriveva ai concorsi per cercare di vincere,Insieme ai nostri amiciFormavamo una squadra imbattibile,Difficile da sconffiggere.Ma un giorno mentre facevamo solfeggioArrivo’ una brutta notizia, … se ne ando’.Ci venne detto che in terza media r<strong>it</strong>ornera’,Con tutto il cuore aspettero’Il momento in cui questo avverra’.….Da quel giorno non ho piu’ avuto voglia di studiareMa il massimo cerco di dareComunque il nuovo professore non È male…Ma lei deve r<strong>it</strong>ornare.Roberto LetaClasse IIc Scuola MediaUn sogno...Vorrei… per magia poter volareSopra un aquilone colorato,Solcare mari e monti,E arrivare li’ dove ci sei tuBambino sfortunato.Non puoi replicare,Non puoi sorridere.Prendimi la mano,Lasciati trasportareDal vento leggero in unPaesaggio limpido,Senza tristezza,Soltanto sorrisi e canzoni,Giocando con tutti i bambiniDel mondoFaremo un allegro girotondo,E finalmente insieme vivremoIl nostro sogno in un mondoSereno!!!!!Sara Ingrosso Classe Ic Scuola MediaVia Persia, 17 - MARTANO (Le)Via Ferramosca, 149 - MAGLIE (Le)<strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004DIRETTORE RESPONSABILE: Rocco MontinaroCOORDINAMENTO REDAZIONALE: Brizio Giammarruco - Brizio Leonardo Marra- Alessandra Dell’Anna Peccarisi - Giuseppe Corlianò - Antonio CilloHANNO COLLABORATO: Andrea Aprile - Rocco Aprile - Giovanni Camerino - UmbertoColella - Antonio Giammarruco - Antonio Greco - Maria Teresa Giannaccari -Marcello Lefons - V<strong>it</strong>o Marra - Maria Rosa Palumbo - Gino Tommasi.SONO PERVENUTI INOLTRE ALLA DIREZIONE DEL GIORNALE SCRITTI ECONTRIBUTI DA PARTE DI TANTI AMICI DELLA KINITA, OPPORTUNAMENTESOTTOSCRITTI DAGLI STESSI, CHE ABBIAMO PROVVEDUTO, NEI LIMITI DELPOSSIBILE, A PUBBLICARLI, PER QUESTO LI RINGRAZIAMO CON SIMPATIA.Questa redazione, nel riferirsi a fatti o a persone, ha inteso esclusivamente trattare tutto sotto forma di innocente scherzo, lungida qualsiasi pur minima punta di scherno o di offesa, convinta dell’intelligenza e del buon senso dei lettori.Realizzazione e Stampa AGM s.r.l. - Zona Industriale Lecce Tel. 0832 240949e-mail: artigrafiche.marino@libero.<strong>it</strong>Luciano “Cai-cai”ena cazzo na se fai!“Sveglia” chi dormenon piglia pesci e sepesca pesca pocoEttatziena momentoEttatzi ena momento sti tzoìka ti enna kami ‘nghizzi na dìmia decisiuna presta enna piàistèi na pensetzi mera ce vràiO polèmisi ‘e pài poddhi kalòexi sti tzixì poddhi tzixròolo tèli na fiki ce na pàipuru ka ‘ene ste peseni tse fàiMu tròo i ciòfali mi enna pàomanexò-mu ce t’anghìa na piàona puliso to spidi min jnèkama pedìa ce na klìso putèkaPoddhi ‘ndemèno ime mo paìsima plèo ancora ime mo milìsiettù tèlisa na mino na pàtezzopuru ka dàmmia ènghise na lazzoEttù èmina ettù kanno i tzoìpuru ka rospu exi na katapìtèlo n’axo on ùrtimo vantona ime o cigno mon urtimo canto.Antonio Tommasi


pag. 24 <strong>Kin<strong>it</strong>a</strong> 2004LECCE - Viale Leopardi, 73 - Tel. 3751CARMIANO - Via Battisti, 27 - Tel. 604444BORGAGNE - Via Venezia, 2 - Tel. 811350Tutte le operazioni di banca allepiù favorevoli condizioni perché siamo cooperazioneMONTERONI - Via Emanuele II, 57 - Tel. 323700MELENDUGNO - Via Fratelli Longo - Tel. 835500

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