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Alessandra Carnaroli - Comune di Modena

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<strong>Alessandra</strong> <strong>Carnaroli</strong>[“anna matta quattrocento sessanta sette membri”.Ine<strong>di</strong>to estratto dall’omonimo progetto:il lavoro si basa sui commenti postati all’interno <strong>di</strong> un gruppo facebook,“quelli che una volta gli ha fatto la fuga l’anna matta”.Svago e trage<strong>di</strong>a normale, quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> una “donna matta” e dei suoi seguaci fedeli, quasi cani.]anna mattaspaventa bambiniinsegue femmine per strappargli i capelli,uno a unoo a ciocche come rametti<strong>di</strong> salvia per arrosti amante<strong>di</strong> soldati, uomini bestie/ gatti a gattonisul davanzale dove l’anna si prestacomecapra sacrificioper pulire le scale mostregli angoli vespealtre paturnieio l’ho vista trascinare col triciclouna bambina mairasul selciatola madre che gridava e la piccola<strong>di</strong>ventata scarpasfuggita per un soffio alla terza guerraL’arma del Soldato Futuro è il fucile d’assalto ARX-160 in calibro 5,56 mm munito <strong>di</strong> lanciagranateda 40 mm GLX-160a otto anni mi ha costretto a cantare insieme a lei"la gallina ha fatto l'uovo"dopo che mi aveva bloccato con la sua biciclettaio per evitare il peggioche magari cosa so mi rapiva mi portava a casa suatra lo zucchero i ragnile sue cosine nel fazzoletto il rossettoallora ho cantatococcodècommentafategli un videopornoma softgomma bollentebenzina e fiammevetro come figlio


posizionato stortocome partocome guerraquesta donnaresa colloresa collacome merda evasanella fangasi <strong>di</strong>serta e si desertacerca forma <strong>di</strong> vagina avanzacerca la sua panzaper ricostruire il mestruouna <strong>di</strong>gestione apparenteapparato riproducentesangue e pellein avanzato stato interessanteavanzato incessante<strong>di</strong> sperma che infesta<strong>di</strong>serbo e scordosignor tenentequella trombona una volta mi ha anche sputato <strong>di</strong>conoche ci andavano i soldati gli suonavano sottola madre non <strong>di</strong>ceva niente<strong>di</strong>ceva qualcosa se tipo gli davano pocoquella volta ancora c’erano le mille lirecon cinquecento lire ci venivano i fonzie’suno così nelle <strong>di</strong>sgrazie cerca <strong>di</strong> andare avanti anchecoi fonzie’s<strong>di</strong> guadagnarci qualcosa.però non lo so adesso dov’è <strong>di</strong>conoche è in una casa <strong>di</strong> matti infattiquando passo <strong>di</strong> sotto<strong>di</strong> sotto non c’èneanche suci può essere uno che mi vuolele cosce la pelle/ sono una bella donnaci può essere uno che mi vuole vedere le tetteio gliele faccio vedere sono belle voglio fare l’amoredelle voltesono le voglieci può essere il mitra il pistolone un proiettile <strong>di</strong> stoffami chiamiio ti faccio vedere le tetteun po’ pendutepisane come la torre <strong>di</strong>ceva il caporale maggiorerespirava malecane / in eccitazionesua madre che l’ha fatta nascerenon l’ha data agli orfanotrofi se l’è tenuta


anche se gli pisciava dappertuttono come cagnolino no come uccellinoseccato zampe all’aria che spaventosaltavo sotto la mensola con un saltosono arrivata al chiodo dunquedove c’era cip il mio uccellino mortogesù nel tagliere <strong>di</strong> carneil ginocchio fisso, il lacrimogeno sirianoi buchi nell’olocausto del porco / è gennaiodel resto a causa del freddo intenso dell’86 senon si arrabbiaè brava mammaurli anna annasolita risposta:apre la finestra e le tette iniziano a ballarei matti sono così gli piace farsi vedere nu<strong>di</strong>non c’hanno il senso dello schifopensano <strong>di</strong> essere bellissimiche tutti vogliono andare con lorofarsi toccare da loro come se sono i più bravi del sessoma non è vero solose uno proprio è in carestiae infatti ci andavano i militaridel sudche non tornavano mai a casanessuno li guardava o usciva con loro (donne normali <strong>di</strong>co)si dovevano sfogare per la lontananzaora ci sono le donne dell’estanchesane volendococcodèil chirichichicrichichirichichi <strong>di</strong> vallespluga che ci ricor<strong>di</strong>amo tutti sulle note <strong>di</strong> un gallettozoppo zoppo con l’uccellino incassato al tetto come volta a botte al tetto al tetto all’ala all’ala all’alacome preghiera araba muezzino arabino pistolino coccodè, la gallina ha fatto l’uovo soldatino dalculino la tua fede innamorata <strong>di</strong> barletta <strong>di</strong>cono mi è finita in culo la ritrovo con la cacca comegallina <strong>di</strong> uovo riatta- cala al <strong>di</strong>to puzzone ciccì e coccòho visto della melania sulla televisionesulle tette dorate della barbara d’urso suisuoi gioielli <strong>di</strong> pocce rubinimelania uccisa dalmarito soldatouguale a quello chesuonava da medopo la casermalei ritta sull’erbaio nell’angolo secco<strong>di</strong> una stanza con mammache faceva fintasul ferroda cinque <strong>di</strong> allungareuna sciarpaun collettoun guanto


e fuoriuscite<strong>di</strong> gel effettobagnatoaffetto <strong>di</strong> sifilidedalla gambac'era anche qualcuno che aveva visto le sue pereun giorno l’anna matta <strong>di</strong>ceva dov’è mamma la mamma era una foderalei neanche la riconosceva era una piegache non aveva mangiatol’hanno messa in manicomioa damiano piace questo elementofategli una foto con il cellulare un videoporno ma softa damiano piace questo elementoun infermierecosa mi toccano i carabinieri gli eroi dellapiatra i maròcosami toccano nel senso <strong>di</strong> pancia nel senso <strong>di</strong> fregnacome fica o fico alberello che vedo da questa camerasempre questa i muri la finestra il letto<strong>di</strong>cono che ci legano al letto non è cosìsi sono evoluti nelle forme <strong>di</strong> possesso della mia costoladel prolasso alluterosenza neanche un figlio piccolinoun bambinjno un cicciobello buaun sbrodolinoleucorrea non vuole <strong>di</strong>re lumaca mi hanno dettoma tumoreun incesto della pellenel buco che si chiama tubacome uno strumento <strong>di</strong> musica e torturasi sente <strong>di</strong> notte questo insieme <strong>di</strong> lamento e portano i carabinieri no i soldatidella caserma che mi venivanoa cercare <strong>di</strong> notteun po’ <strong>di</strong> compagnia dopo la pizzadopo la tristezza del saluto militarel’alzaban<strong>di</strong>era atomicala brigata panterapan-te-rasentivo la sillabazione dalla cucinae la mia passerina giàsi gonfiava al pensierodella tua beretta sulle tetteno i carabinieri no i maròper uccidere la ranache mi sta in mezzoun ombelico fissoin<strong>di</strong>sposto nell’ora <strong>di</strong> ginnasticamestruazioncinase mi è concessa da <strong>di</strong>oè perché <strong>di</strong>o vuole che figlioe mi accoppiocome cane sento il culo del maschioe gli sono amica fedelefino alla cucciadove riposa


il militare <strong>di</strong> foggia[Le poesie <strong>di</strong> seguito riportate non appartengono alla raccolta “anna matta quattrocento sessanta settemembri” ma sono aderenze:violenze <strong>di</strong> terra a carponi su pelle e pleure e liqui<strong>di</strong> sparsi nell’assalto.]Disse che anche la poesia andava detta/ in un altro modo, perché servisse ad altre schiere,/ eperché <strong>di</strong>ventasse movimento attivoPatrizia VicinelliPanfake / bravi ragazzi/ siamo l’esercito/ l’esercito del surfsvenuta respirava ancora in un recipiente d’acqua asfaltosiepe unire: farina, lievito, sale urina fecie zucchero. Mescolare e mettere da parte. Al freddo la neve gelata coglione. ammazza. battere ibianchi d'uovo seminuda in mezzo alla neve insanguinata finché <strong>di</strong>venta consistente finché <strong>di</strong>ventaconsenziente lo sperma travolge i bianchi la nera patacca senza lavare lo sbattitore, senza lavarebattere leggermente sbatterla. Più forte l’utero mescolare bene il latte aggiungere il liquido alla ficasolida e mescolare finché il composto è omogeneo strenuo aggiungere estrema punta d’uccelloinfilzo zac zac infine infilo i bianchi d'uovo montati a collana estrema la lama la lava scola. Can<strong>di</strong>dadella lingua. ha ammesso il rapporto sessuale <strong>di</strong>cendo che era stato consenziente, can<strong>di</strong>do nellabarba. Ungere e riscaldare la padella a fuoco moderato. cialda calda traspira ossigeno e vanga latesta calda il giar<strong>di</strong>no lo scalino il seme rinasce a primavera ora gela. Un po’ scalza. Mettere circa3 cucchiai della scomposta ottenuta nella padella. Cuocere finché la parte superiore fa bolle edappare asciutta striminzita secchina coscia. girare e cuocerla dall'altra parte finché si scuriscecome sciroppo il sangue grezzo la corteccia d’acero la foglia morta. Il buco del culo.Tutto ilcanada. i tre ragazzi sono apparentemente tranquilli. sarebbe probabilmente morta altri cinqueminuti al freddo. pericoli per la moralità pubblica e il buon costume. Mangiare calda cosparsa <strong>di</strong>miele dolcissimo me. uomo tenero che ha fatto all’amore salubre. nell’aria viscida mattina eghiaccio. Solubile. Come bere un caffè.Entra e spara pren<strong>di</strong> quello che ti serve oggi cosaservequello che ti serve per resistere all’assaltodella testa/ per invadere il giar<strong>di</strong>no/ il mc donald vicino/ obama nero come interno camino/appanna la vista <strong>di</strong> chi ti sta davanti lo senti il nervo scoperto la vena che pulsa tutta paura adessosull’autobus giallo attento entra e spara quello che ti serve pren<strong>di</strong> il bambino il primo che silamenta il primo che ti capita come coniglio dal cilindro lo porti nel bunker lo sten<strong>di</strong> lo pieghi eriponi come cosa buona come canottiera che preserva dall’umi<strong>di</strong>tà infame sotto terra come escacome fresca carne da tenere <strong>di</strong> riserva ora guar<strong>di</strong> uno sviene/uno tiene/ botta/ uno vuole colorarewinnie pooh dentro le righe dentro le linee <strong>di</strong> questo buco nel sottosuolo nel sotto mondo che conpazienza e vanga e <strong>di</strong>namite bionda forse birra/ forse hamburger/ hai costruito per due anniColora dentro le rughe intorno alle crepe alle muffe appese ai segni come unghie come lupo chesotterra la sua preda per l’invernoLa coda <strong>di</strong> tigro saltaLa polizia controllaGrande veterano assoldapiccolo autistico in erba


ALESSANDRA CARNAROLI (13/04/1979) vive a Piagge (PU) con tre figli, due cani, uncompagno, un criceto, un gatto e, da qualche giorno, una polmonite con versamento pleurico.Pubblica nel 2001 Taglio intimo, Fara e<strong>di</strong>tore. Nel 2003 partecipa a Roma Poesia. Nel 2005 laraccolta poetica Scartata è finalista al premio A. Delfini <strong>di</strong> <strong>Modena</strong> e viene pubblicata in e<strong>di</strong>zioneoriginale con le illustrazioni <strong>di</strong> Giuseppe Gallo ed inserita in un cofanetto in e<strong>di</strong>zione limitata curatada Luigi Ontani. Nel 2006 alcune poesie sono pubblicate, con una nota <strong>di</strong> A. Nove, in 1° nonsingolo (sette poeti italiani), Oè<strong>di</strong>pus e<strong>di</strong>zioni. Nel 2011 pubblica FemmINIMONDO, Polimata, conuna nota <strong>di</strong> T. Ottonieri e prefazione del Centro anti violenza Erinna <strong>di</strong> Viterbo e UDI Napoli. Laraccolta risulta finalista al premio Rosa d’eventi 2012 indetto dall’associazione Poetica. Con annamatta quattrocento sessanta sette membri, poesie ine<strong>di</strong>te e Mirande, racconti ine<strong>di</strong>ti, partecipa aRicercaBo 2011. Prec’arie 2012, raccolta <strong>di</strong> poesie ine<strong>di</strong>ta, è finalista al premio Miosotis 2012,della D’If e<strong>di</strong>zioni. La raccolta Sbrina è stata scelta da Anna Maria Giancarli per il premio F.Cavallo ed è apparsa nell’antologia Poesia luogo delle <strong>di</strong>fferenze Marcus E<strong>di</strong>zioni 2012. Poesie eracconti sono pubblicati in <strong>di</strong>versi siti e riviste («Alfabeta2», «Il Verri», «Atti Impuri», «NazioneIn<strong>di</strong>ana», «Illustrati», «Abitare»).

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