MEDICINA CLINICA E TERMALETabella 2. VALORI MEDI ± ES DELLA GLICEMIA ALL’INIZIO E A FINE TRATTAMENTO ANTROTERAPICO NATURALE CALDO-UMIDO SALSO BROMO-IODICO SOLFATO ALCALINO-TERROSO SUL CAMPIONE CONSIDERATO (= 20 SOGGETTI).STATO GLICEMICOVALORI MEDI ± esINIZIO CURA ANTROTERAPICAVALORI MEDI ± esFINE CURA ANTROTERAPICATEST “T”STUDENTNormoglicemici (15pz)94 ± 2,891 ± 3,8P>0,05Iperglicemici (5pz)145 ± 12,9124 ± 8,22P>0,05In particolare nel caso dell’antroterapial’effetto maggiore èl’intensa diaforesi, che consentel’eliminazione di scorie metaboliche,ed un lavaggio tes<strong>su</strong>tale,soprattutto se si accompagnaad una reintegrazione idricamediante somministrazioneidropinica. Inoltre lo stimolotermico antroterapico, trasmessoper irraggiamento e convezione,determina, nell’organismotrattato, azioni miorilassantie decontratturanti cheassociate ad attivazione ipofisariacon liberazione di ormoni edi peptidi oppioidi provocanooltre il beneficio analgesico, ilmiglioramento di condizionimuscolari anormali e dellamobilizzazione articolare, agendoquindi <strong>su</strong>i principali sintomiche caratterizzano le reumoartropatiecioè il dolore articolaree la difficoltà funzionale.La termoterapia esogena induceanche un aumento di scambitra interstizio e circolo conconseguente mobilizzazione discorie metaboliche e loro <strong>su</strong>ccessivaescrezione (ad es. ac.urico nell’artropatia uratica),nonché vasodilatazione perifericacon diminuzione dellapressione arteriosa.Ancora la vasodilatazione arteriolo-capillareindotta dall’applicazionedel mezzo termale ela conseguente spinta al miglioramentodel trofismo tes<strong>su</strong>talesvolgono un’azione di ostacoloal progredire della patologiadegenerativa che poi è all’originedel processo artrosico.Circa l’azione specifica dellacomponente cloruro-sodicadell’acqua minerale delle grotteStufe di Nerone, da noi usatenello studio, si ricorda il bennoto effetto di potenziamentodella risposta organica in sensoantiflogistico che riposa <strong>su</strong> uniniziale effetto “proflogistico”potenziante le possibilità direazione organica (9).Oltre all’azione antiinfiammatoria(10, 11, 12, 13, 14, 15)vari studi hanno posto in evidenzauna certa importanzadei mezzi di cura termale, inparticolare della fangobalneoterapiacon acqua minerale <strong>su</strong>lfurea,come coadiuvante aiclassici interventi terapeuticidelle iperlipidemie (16, 17, 18,19).In accordo con tali dati di letteraturai ri<strong>su</strong>ltati di questaricerca evidenziano che anchein corso di antroterapia <strong>naturale</strong><strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong> salso-bromoiodicasolfato alcalino-terrosa siha una significativa riduzionedella colesterolemia totale insoggetti ipercolesterolemicinon in terapia farmacologica esenza variazioni dietetiche enes<strong>su</strong>na significativa variazionein quelli normocolesterolemici.Inoltre il presente studio sembradimostrare che il sopracitatociclo termale antroterapiconon induce alcuna significativavariazione della concentrazioneematica di HDL nei 18 soggettidel campione esaminatosia normo sia iper colesterolemiciove il basale è ri<strong>su</strong>ltatonella norma; mentre nei duesoggetti ipercolesterolemiciove il basale è ri<strong>su</strong>ltato inferiorealla norma si è avuto, a fineciclo termale, un incremento522 <strong>Effetti</strong> dell’antroterapia <strong>naturale</strong> <strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong> <strong>su</strong> <strong>alcuni</strong> <strong>parametri</strong> ematochimici in soggetti affetti da osteoartrosiM. Costantino, E. Lampa – Med. Clin. Term. n. 55: 515-524, 2004
MEDICINACLINICA E TERMALEdi questi due valori con ritornoalla normalità in un caso.Altro dato interessante, che ilnostro studio ha evidenziato, èstato la riduzione dell’indice dirischio aterosclerotico nel sottogruppodegli ipercolesterolemicisia nel sesso femminile, inmaniera statisticamente significativa,sia in quello maschileove è ri<strong>su</strong>ltato non significativomolto probabilmente per l’esiguitàdel campione (N=3).L’effetto normocolesterolemizzanteevidenziato in questo studiosi potrebbe correlare allostress termico cui è sottopostol’organismo in corso di antroterapia.In accordo con la letteratura (1,19) la termoterapia esogena,indotta nel nostro caso dal trattamentoantroterapico, inducendouna aspecifica stimolazionedell’asse ipotalamo-ipofisi<strong>su</strong>rrene,provocherebbe tra l’altrola liberazione di ACTH.Èdimostrato (20) che, sebbenein piccola parte, la metabolizzazionedel colesterolo avvieneanche a livello gonadale e cortico<strong>su</strong>rrenalico,ove si avrebbe,ad opera di ossidasi mitocondriali,la trasformazine del colesteroloa pregnenolone e <strong>su</strong>ccessivamentead ormoni ses<strong>su</strong>alie cortico<strong>su</strong>rrenalici. Tale processosarebbe incrementato dagonadotropine e ACTH.Questo studio sembra anchemostrare che l’antroterapia<strong>naturale</strong> <strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong> noninfluenza in maniera statisticamentesignificativa il parametroematochimico glicemia dei soggettitenuti sotto osservazione,sia nei normoglicemici sia negliiperglicemici.In accordo con la letteratura(19), anche la metodica antroterapica<strong>naturale</strong> <strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong>alimentata da acqua mineralesalso bromoiodica solfato alcalino-terrosasembra porsi comepresidio ottimale per la cura diosteoartrosici diabetici, inquanto con essa si ottiene unefficace effetto antiinfiammatorio(dati non mostrati) senzasignificative variazioni dell’omeostasiglicemica a differenzadi <strong>alcuni</strong> farmaci antiflogistici.Infatti nei soggetti diabetici cheas<strong>su</strong>mono, per la patologiaosteoartrosica di cui soffrono,antiinfiammatori è stata riferitauna diminuita tolleranza al glucosioed aumento della posologiadi in<strong>su</strong>lina o di ipoglicemizzantiorali (20).Pertanto il ricorso alla cura termaleantroterapica <strong>naturale</strong><strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong> salso bromoiodicasolfato alcalino-terrosa alleviandoi sintomi di cui il pazientesoffre, consentirebbe di ridurrel’uso di farmaci antiflogistici equindi di eventuali effetti collaterali,senza, a differenza dellaterapia farmacologica antiinfiammatoria,influenzare l’omeostasiglicemica.Riguardo, infine, gli effetti collateraliindesiderati lo studioha evidenziato un’ottima tollerabilitàdel trattamento antroterapicooggetto della ricerca.I ri<strong>su</strong>ltati ottenuti ovviamentenon sono esaustivi, ma rappresentanosolo un primo “step”molto indicativo per affrontarein maniera più approfondita lequestioni specifiche.In conclusione i ri<strong>su</strong>ltati “a brevetermine” ottenuti da questaricerca clinico-sperimentalesembrano evidenziare che l’antroterapia<strong>naturale</strong> <strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong>salso bromo-iodica solfatoalcalino-terrosa, come quelladelle Terme Stufe di Nerone inBacoli (NA) utilizzata in questostudio, presenta caratteristichechimiche, fisiche e chimico-fisicheche le consentono di porsi:– come interessante approccioterapeutico, da integrare conaltri presidi curativi, in soggettiipercolesterolemici sofferentidi osteoartrosi per labuona tollerabilità locale esistemica e per la riduzionedei fattori di rischio coronarico(avendo evidenziato unasignificativa riduzione dellacolesterolemia totale, unaumento della concentrazioneematica di HDL e una normalizzazionedell’indice aterosclerotico);–come trattamento efficaceanche nella cura di soggettiosteoartrosici diabetici visto lanon influenza “a breve termine”<strong>su</strong>ll’omeostasi glicemica.<strong>Effetti</strong> dell’antroterapia <strong>naturale</strong> <strong>caldo</strong>-<strong>umida</strong> <strong>su</strong> <strong>alcuni</strong> <strong>parametri</strong> ematochimici in soggetti affetti da osteoartrosiM. Costantino, E. Lampa – Med. Clin. Term. n. 55: 515-524, 2004523