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di iglesias - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Carbonia Anno XV n° 293<strong>del</strong> 10 Maggio 2004 Euro 1,03e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.itVia Nazionale, zona PIP • CarboniaTel. 0781.64324 - 674922PORTOVESMEPubblicato il decreto<strong>di</strong> agevolazioneenergeticaASL 7 CARBONIA CACCIATORISospetti Chiestasull’Albergo la mo<strong>di</strong>ficaCentrale <strong>del</strong>la leggeTask-forceper prevenireavvelenamento funghiS.ANTIOCOMuseo archeologicoancora chiusoCORTOGHIANAE’ nata“SardegnaNuragica”PAG. 4 PAG. 9 PAG. 12 PAG. 15PAG. 12PAG. 18LA REGIONE CHE I SARDI VORREBBEROConsiglio regionaleApparentemente può sembrareun’aspirazione impossibile,perché tra le aspirazioni e larealtà talvolta passano anniluce. Ciò, però, non impe<strong>di</strong>sceche possano essere avanzateproposte e considerazioni,tali che, chi sarà investito <strong>del</strong>prossimo mandato assembleareregionale, possa ritrovarsi motivatoa portare avanti almenoqualche punto che proviene dallabase e non dalla burocraticascaletta stabilita dai gruppi politiciche <strong>di</strong> solito rispondono ai“poteri” <strong>di</strong> turno.IL PRESIDENTE DELLA ACLI SARDERISPONDE A “GAZZETTA DEL SULCIS”Walter PisceddaRecentemente Walter Piscedda, su in<strong>di</strong>cazione<strong>del</strong> decimo congresso regionale<strong>del</strong>l’Associazione, è stato eletto allaPresidenza <strong>del</strong>le Acli sarde, il MovimentoCristiano dei Lavoratori.35 anni, funzionario <strong>di</strong> banca, impegnatonella vita politica nel Comune<strong>di</strong> Elmas, Walter Piscedda è succedutonella Presidenza regionale <strong>del</strong>le Acli aTonino Tidu. “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” loha intervistato.PAG. 11A VIDEOLINAE TCSIL PREMIO“MILVIO ATZORI”PAG. 14La rinnovata Regione dovràtenere ben stretto l’attualequadro occupativo, evitandoche qualche smagliatura possacreare nuovi motivi <strong>di</strong> tensionesia sotto il profilo produttivoche in quello <strong>del</strong>la tenuta deiposti <strong>di</strong> lavoro. Il primo impegno,quin<strong>di</strong>, deve andare adarginare, a tutti i costi (magaripensando ad una task-forceper l’occupazione) qualsiasimotivo <strong>di</strong> recessione. Con quest’obiettivonon si potrannofare <strong>di</strong>stinzioni tra i vari settoriproduttivi, purchè essi garantiscanooccupazione stabile,servizi indotti e prospettive <strong>di</strong>nuova occupazione. Per far sìche dette con<strong>di</strong>zioni venganorispettate, occorrerà dare imme<strong>di</strong>atae pronta applicazionealla “fase <strong>di</strong> concertazione”ponendo, come interlocutorepolitico le nuove Provinceche avranno il fondamentalecompito <strong>di</strong> programmazionee pianificazione <strong>del</strong> territorio,compreso quello <strong>del</strong>le scelte <strong>di</strong>in<strong>di</strong>rizzo economico.PAG. 2FLUMINIMAGGIORE IN FESTAPER I SUOI 300 ANNI DI VITAFluminimaggiore - celebrazioniCENTRO RICERCA SCIENTIFICAIN MINIERA A MONTEPONILavori giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o PAG. 10CONDANNA PER L’ATTENTATOALL’ASSESSORE ROBERTO FRONGIARoberto FrongiaL’attuale vigilia elettorale è stata scossa dal vileattentato portato all’Assessore regionale RobertoFrongia. Una bomba, nottetempo, è stata fattaesplodere nel terrazzo <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o legale <strong>del</strong>l’Assessore,in pieno centro ad Iglesias, provocando notevolidanni alla facciata <strong>del</strong>l’immobile e dei palazzivicini. Fortunatamente l’esplosione non ha provocatoalcuna conseguenza alle persone. Unanimeè stata la condanna <strong>del</strong> vile gesto che ha suscitatol’incon<strong>di</strong>zionata solidarietà verso l’uomo politico.Anche “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” si associa nell’esprimeresolidarietà all’avvocato Roberto Frongia.Politica ambientalein CarbosulcisCarbosulcisPAG. 6Trecento anni <strong>di</strong> vita. Un bel traguardoper l’abitato <strong>di</strong> Fluminimaggiore,che il 22 aprile scorso,stringendosi attorno al SindacoPier Giuseppe Massa e all’interoConsiglio comunale, ha voluto celebrarela ricorrenza con una sedutasolenne cui hanno presenziatoil Sindaco <strong>di</strong> Buggerru GianniDegortes, <strong>di</strong> Iglesias Paolo Collu eil vice Sindaco <strong>di</strong> Terralba (da cuiprovenivano i primi abitanti <strong>del</strong>lacostituenda Fluminimaggiore <strong>del</strong>1704) Rinaldo Casu. Presenti, inAula consiliare, il Presidente <strong>del</strong>lecelebrazioni Giovanni Viarengogià Procuratore Generale <strong>del</strong>laRepubblica (nativo <strong>di</strong> Fluminimaggiore),gli ex Sindaci, le scolaresche,autorità militari locali emolti citta<strong>di</strong>ni. PAG. 16PUBBLICITA’ ELETTORALECon comunicazione all’Ufficio <strong>del</strong> Garante per le Comunicazioni,la “E<strong>di</strong>zioni <strong>Sulcis</strong> sas” ha provveduto atrasmettere copia <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Autoregolamentazioneper la pubblicità elettorale su “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”,relativamente alle elezioni regionali e amministrativeprimavera 2004.Pertanto, tutti coloro che fossero interessati a prenderevisione <strong>del</strong> richiamato Co<strong>di</strong>ce, o farne richiestad’invio, potranno rivolgersi <strong>di</strong>rettamente presso lasede <strong>del</strong>la Direzione ( via Ban<strong>di</strong>era 1-Cortoghiana(CA). Copia <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce potrà essere inviato anche viaFax.Resta inteso che le inserzioni verranno accettate se pagateanticipatamente, <strong>di</strong>etro rilascio <strong>di</strong> regolare fattura.LA DIREZIONE


2<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Regione - ProvinciaCOSA ATTENDONO I SARDI DALLA REGIONEConsiglio RegionaleApparentemente può sembrareun’aspirazione impossibile, perchétra le aspirazioni e la realtàtalvolta passano anni luce. Ciò,però, non impe<strong>di</strong>sce che possanoessere avanzate proposte econsiderazioni, tali che, chi saràinvestito <strong>del</strong> prossimo mandatoassembleare regionale, possaritrovarsi motivato a portareavanti almeno qualche punto cheproviene dalla base e non dallaburocratica scaletta stabilita daigruppi politici che <strong>di</strong> solito rispondonoai “poteri” <strong>di</strong> turno.L’analisi <strong>del</strong>l’ormai scaduta legislatura,se da una parte puòessere valutata piuttosto gramae litigiosa, mette sul medesimopiatto <strong>del</strong>la bilancia maggioranzaed opposizione, perché nessuna<strong>del</strong>le due formazioni ha saputoimporre una propria programmazione,capace <strong>di</strong> far fare all’Isolaun salto <strong>di</strong> qualità, malgrado leaggiuntive provvidenze comunitarie.E’ vero che a governare era statodesignato il centro destra, il qualesi è trovato contagiato <strong>di</strong> spasmi<strong>di</strong> carrierismi presidenziali, daiquali non è riuscito a sottrarsi pertempo e con cure adeguate, talida recuperare il non poco tempoperduto.Dal canto suo l’opposizione,priva anch’essa <strong>di</strong> una coerentelinea politica, si è limitata a criticare,giorno per giorno, quelpoco che la coalizione <strong>di</strong> governoandava decidendo. L’opposizione,quin<strong>di</strong>, è mancata <strong>di</strong> unacontroproposta politica, tale damotivare l’aspirazione a ritornarealla guida <strong>del</strong>l’Ente Regione.Lo sfascio, con simili scenari, èstato completo. Ma lo è stato nonsolo perché è mancata una lineaprogrammatica e <strong>di</strong> rapportocol Governo nazionale e comunitario.Lo sfascio maggiore èderivato dall’incapacità <strong>di</strong> saperspendere i sol<strong>di</strong> che il Bilancioor<strong>di</strong>nario e le provvidenze aggiuntivecomunitarie (12.500miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> vecchie lire <strong>di</strong>vise insei annualità) avevano messo a<strong>di</strong>sposizione. Invece no. Buiopiù pesto.Ora, però, i Sar<strong>di</strong> si trovano allavigilia <strong>di</strong> un nuovo appuntamentoelettorale. Ad onor <strong>del</strong> veronon è che le prospettive siano<strong>del</strong>le migliori, vista la vigilia cheha interessato la formazione <strong>del</strong>lestesse coalizioni e la scelta deican<strong>di</strong>dati, tutti pronti a “buttarsisull’osso”. Tuttavia, il motivo <strong>di</strong>speranza non deve mai cadere,per cui appare legittimo sperareche almeno qualche capitolod’impegno possa essere avanzato.In primo luogo, la nuova Regionedovrà tenere ben stretto l’attualequadro occupativo, evitando chequalche smagliatura possa crearenuovi motivi <strong>di</strong> tensione sia sottoil profilo produttivo che in quello<strong>del</strong>la tenuta dei posti <strong>di</strong> lavoro.Il primo impegno, quin<strong>di</strong>, deveandare ad arginare, a tutti i costi(magari pensando ad una taskforceper l’occupazione) qualsiasimotivo <strong>di</strong> recessione. Conquest’obiettivo non si potrannofare <strong>di</strong>stinzioni tra i vari settoriproduttivi, purchè essi garantiscanooccupazione stabile, serviziindotti e prospettive <strong>di</strong> nuovaArmando Cusaoccupazione. Per far sì che dettecon<strong>di</strong>zioni vengano rispettate,occorrerà dare imme<strong>di</strong>ata epronta applicazione alla “fase <strong>di</strong>concertazione” ponendo, comeinterlocutore politico le nuoveProvince che avranno il fondamentalecompito <strong>di</strong> programmazionee pianificazione <strong>del</strong> territorio,compreso quello <strong>del</strong>le scelte<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo economico.Per assicurare pari opportunitàalle fonti produttive, la Regionedovrà portare a termine il capitolo<strong>del</strong>la continuità territorialemerci e il piano d’infrastrutturazione,assieme alle società preposte(acqua, elettricità, strade,ferrovie, rete cablata, impianti<strong>di</strong> smaltimento rifiuti, portualità,ecc.).Nel contempo dovrà riuscire amigliorare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita<strong>del</strong>le fasce più deboli (bambini,anziani, <strong>di</strong>sabili, malati terminali)attivando anche corsie <strong>di</strong>particolare attenzione verso chiopera nel settore <strong>del</strong>la prevenzione<strong>del</strong>le devianze giovanili.Sarà altresì compito <strong>del</strong>la nuovae<strong>di</strong>zione politica regionale lariorganizzazione complessiva<strong>del</strong>la rete scolastica, la quale oggiviaggia in completa confusione esenza alcuna logica <strong>di</strong>stribuzionesul territorio.Quanto soprarrichiamato non ètutto: però è qualcosa assai importantee qualificante che potràlasciare il segno positivo sullasocietà sarda, qualora qualcunocogliesse l’invito e cercasse <strong>di</strong>attuarlo almeno una parte. Sburocratizzandoogni procedura.ATTIVITA’ DELLA GIUNTA REGIONALELa Giunta regionale, presiedutadall’On. Italo Masala ha <strong>di</strong>sposto,su proposta <strong>del</strong>l’Assessore allaProgrammazione Ugo Cappellacci,il trasferimento <strong>del</strong>le risorse da destinareai Comuni de La Maddalena(750.340), Calasetta (262.619),Carloforte (375.170) e S. Antioco(487.721) a titolo <strong>di</strong> anticipo sullostanziamento destinato a finanziareil Programma Integrato <strong>di</strong>Sviluppo Territoriale (PIST) <strong>del</strong>leIsole Minori. L’Assessore ha ancheinformato la Giunta che è statagià inviata una lettera al CIPE peraccelerare le procedure e assicurareil completo trasferimento <strong>del</strong>lerisorse. Il Programma si basa sulDocumento Unico Programmaper le Isole Minori (DUPIM) peril 2000-2006. La Giunta ha anchedato via libera alla promozione <strong>del</strong>convegno “Gestione degli ecosistemie agricoltura” che si terrà ad Algherodal 22 al 24 settembre 2004. La propostaè <strong>del</strong>l’Assessore Pietrino Fois eil convegno sarà organizzato dal SAR,Servizio Agrometereologico Regionale.I temi affrontati riguarderanno ilclima, la siccità, la razionale gestione<strong>del</strong>l’irrigazione e gli effetti <strong>del</strong> climasugli ecosistemi zootecnici. Semprein tema ambientale, l’Esecutivo haaccolto la proposta <strong>del</strong>l’AssessorePER LE REGIONALI SI VOTERA’IL 12 E IL 13 GIUGNO PROSSIMOSi voterà il 12 e il 13 <strong>di</strong> giugnoper il rinnovo <strong>del</strong> ConsiglioRegionale. Lo ha comunicatoil Presidente <strong>del</strong>laRegione Italo Masala allaGiunta. Le operazione <strong>di</strong> votoper il rinnovo <strong>del</strong> XIII ConsiglioRegionale e l’elezione<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Regioneinizieranno sabato 12 giugnoalle ore 15 fino alle 22 e riprenderannodomenica 13giugno dalle ore 7 alle ore 22.Lo spoglio <strong>del</strong>le schede perle REGIONALI nelle sezionielettorali, inizierà lunedì alle<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente EmilioPani <strong>di</strong> destinare un contributo perl’organizzazione a Cagliari nei giorni28-30 maggio 2004 <strong>di</strong> un foruminternazionale dal titolo “La gestionecostiera integrata nel Me<strong>di</strong>terraneoverso un protocollo regionale” organizzato<strong>del</strong>l’UNEP (Programmaambientale <strong>del</strong>le Nazioni Unite). LaSardegna parteciperà con un contributo<strong>di</strong> 35 mila euro. Nell’ambito<strong>del</strong> Programma d’interventi relativialla promozione e tutela <strong>del</strong>le attivitàproduttive nel settore ambientale èstato approvato il co-finanziamento<strong>di</strong> un percorso per la valorizzazionesostenibile dei territori costieri da realizzareinsieme alle Agende 21 Localidei comuni costieri e le aree marineprotette in abbinamento al circuitovelistico regionale <strong>del</strong>la classe j24. “Inpratica - ha detto l’Assessore - sarannoorganizzate, in collegamento alle tappe<strong>del</strong> circuito velico, una serie <strong>di</strong> manifestazioniche vedranno protagonisti icomuni costieri e avranno come temail mare e l’ambiente”. Su proposta<strong>del</strong>l’Assessore On. Emilio Pani è statopoi approvato l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per ladeterminazione <strong>del</strong>la tariffa <strong>di</strong> conferimentodei rifiuti agli impianti <strong>di</strong> smaltimentoe <strong>di</strong> recupero. “La finalità - hadetto Pani - è quella <strong>di</strong> omogeneizzaree normalizzare i criteri <strong>di</strong> “costruzione”<strong>del</strong>la tariffa, riferita ai rifiuti urbani,partendo dalle in<strong>di</strong>cazioni già riportatenel Piano regionale <strong>di</strong> gestionedei rifiuti e integrandole con le nuove<strong>di</strong>sposizioni statali”. La Giunta ha <strong>di</strong>spostoche la nuova tariffa decorrerà<strong>del</strong>l’annualità in corso. Sarà inoltrerealizzato un impianto <strong>di</strong> riciclaggio <strong>di</strong>rifiuti speciali in località “Su Pirau Mascu”nel comune <strong>di</strong> Guspini propostodalla Ecoguspini S.r.l. L’impianto hasuperato positivamente le procedure<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale.A Macchiareddu, nel comune <strong>di</strong> Assemini,sarà realizzata una piattaforma <strong>di</strong>trattamento <strong>di</strong> rifiuti industriali. Il progettoè costituito da un impianto <strong>di</strong> soilwashing che tratterà i rifiuti speciali pericolosie non, derivanti da operazioni<strong>di</strong> bonifica ambientale <strong>di</strong> siti inquinati.Sarà l’Amministrazione provincialecompetente per territorio a procedereal controllo <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong>l’impiantosecondo quanto in<strong>di</strong>catonel progetto, nel rispetto <strong>del</strong>le prescrizioniemerse in sede <strong>di</strong> Valutazione<strong>di</strong> Impatto Ambientale. Su proposta<strong>del</strong>l’Assessore all’Agricoltura On. FelicettoContu, la Giunta ha approvatole procedure che consentono le variazioni<strong>del</strong>le superfici coltivate a vite. La<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong>spone che i servizi <strong>di</strong>partimentali<strong>del</strong>l’Agricoltura riconoscanola vali<strong>di</strong>tà dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> reimpianto <strong>del</strong>leviti. “Tali determinazioni - chiarisceContu consentono <strong>di</strong> tutelare in modocoor<strong>di</strong>nato il patrimonio vitivinicoloregionale, dando opportune certezzea coloro che operano nel settore”. Suproposta <strong>del</strong>l’Assessore all’Industriaore 14. Alla chiusura <strong>del</strong>leurne <strong>di</strong> domenica 13 giugno(ore 22) inizierà solo lo spoglioper le EUROPEE. Lalegge nazionale che regolal’elezione <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Regione e il rinnovo<strong>del</strong> Consiglio regionale, validaanche per la Sardegna,<strong>di</strong>spone che le votazioni siarticolino in due giornate enon più in una unica giornata.Con la recente <strong>di</strong>sposizionenazionale che stabiliscel’accorpamento <strong>del</strong>leamministrative e <strong>del</strong>le europeenelle giornate <strong>di</strong> sabatoe domenica (election day)si consente anche alla Sardegna<strong>di</strong> far svolgere nellestesse giornate le operazioni<strong>di</strong> voto per le regionali. Soloattraverso una norma cheanticipava al sabato le operazioni<strong>di</strong> voto anche perle amministrative e le regionalisi poteva procedereall’accorpamento che le europee.Queste ultime infattidovevano tassativamenteconcludersi entro domenica13 giugno.On. Giorgio La Spisa, la Giunta haapprovato un Piano organico <strong>di</strong> interventocon il quale si intende potenziarel’offerta alle imprese <strong>del</strong> territorioSardegna in un sistema organizzato<strong>di</strong> strumenti e servizi. “Tale sistema- ha detto La Spisa - de<strong>di</strong>cherà particolareattenzione alla promozione <strong>di</strong>iniziative impren<strong>di</strong>toriali compatibilicon l’ambiente, con il rispetto <strong>del</strong>lepari opportunità e la valorizzazione<strong>di</strong> settori particolarmente <strong>di</strong>namici.Il Piano specifica quin<strong>di</strong> il ruolo <strong>di</strong>animazione economica che svolgerannoil BIC Sardegna, il Consorzio21, l’Interangenzia IES e l’OsservatorioIndustriale e rientra tra gliinterventi previsti dal Por Sardegna2000-2006, asse IV Misure “Sistemi<strong>di</strong> Sviluppo Locale”.E<strong>di</strong>zioni <strong>Sulcis</strong> <strong>di</strong> Salis Rosanna & C. sasSede legale: Via Dalmazia 135 - CarboniaROC 3802Euro 21 Euro 31 Euro 41CC n° 43296169E<strong>di</strong>zioni sulcis sas - Via Ban<strong>di</strong>era, 1 09010 CORTOGHIANADirezione - Redazione - Pubblicità: Via Ban<strong>di</strong>era, 1 - 09010 Cortoghiana


Regione - ProvinciaIL MONDO TELEMATICO E INTERNETTRA SVILUPPO E ALIENAZIONE VIRTUALEInternet sempre più al servizio<strong>del</strong>la scuola, <strong>del</strong>l’istruzione,<strong>del</strong>la socializzazionetra popoli che non possonointeragire <strong>di</strong>rettamente a causa<strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze o perl’ insularità o perifericità <strong>del</strong>loro territorio. “L’ evoluzionedei rapporti in rete” è stato iltema <strong>del</strong>la tavola rotonda chesi è tenuta a Cagliari al teatro<strong>del</strong>le Saline nell’ambito <strong>del</strong>convegno “Mon<strong>di</strong> Chat. L’appren<strong>di</strong>mento,gli affetti e lacitta<strong>di</strong>nanza on line” organizzatodall’Assessorato regionaleagli Affari Generali sottoil patrocinio <strong>del</strong>la Presidenza<strong>del</strong> Consiglio regionale.Ospite <strong>di</strong> Carlo Massarini eCarlo Infante, Derrick DeKerckhove, <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong>laMcLuhan Program <strong>di</strong> Toronto.Rispondendo alle domandedei giornalisti presenti DerrickDe Kerckhove ha parlato<strong>di</strong> “intelligenza connettiva,<strong>di</strong> come è cambiata la societàgrazie ad internet, ma anche <strong>di</strong>come si sta evolvendo la “rete<strong>del</strong>le reti”. Particolare attenzioneè stata rivolta al “blog”, il <strong>di</strong>ario <strong>del</strong>la rete, che è ormaiun fenomeno <strong>di</strong>lagante,dato che nel mondo ne sonostati registrati circa 6 milioni.Un successo che presentaanche aspetti interessanti. Peresempio il linguaggio più usatoin questi “<strong>di</strong>ari telematici”è l’inglese, seguono il portoghesee il polacco. Comequarta lingua più usata, fenomenocontrad<strong>di</strong>ttorio, il Parsi,la lingua usata nella societàislamica. Internet, dunque alcentro <strong>del</strong> mondo e potentissimomezzo <strong>di</strong> collegamentotra i <strong>di</strong>versi Continenti. Ma lasua capillarità richiede semprepiù profonde riflessioni.Cambiano anche i rapporti tragenerazioni. Nella “piramide<strong>del</strong>la conoscenza” , in passatochi aveva più anni sapeva <strong>di</strong>più. Oggi non è più così. Legenerazioni precedenti nonsono più in grado <strong>di</strong> far frontealle esigenze e alle conoscenze<strong>del</strong>le nuove generazioni.Quin<strong>di</strong>, tutto cambia, tutto sievolve e nasce un nuovo soggetto:la persona <strong>di</strong>gitale che èparticolarmente vulnerabile eper questo va tutelata.Durante i lavori <strong>del</strong> convegnosi è parlato <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong>gitale,<strong>di</strong> web come palestratra gioco e formazione, <strong>del</strong>lacittà <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto, <strong>del</strong>la legge626 (sicurezza sul lavoro e ascuola), <strong>di</strong> nuovi me<strong>di</strong>a.NESSUN RINNOVO DI CONSIGLI D’AMMINISTRAZIONEPRIMA DELLE ELEZIONI NEGLI ENTI REGIONALII gruppi <strong>del</strong>le opposizioni in Consiglioregionale hanno presentato unamozione “Sul rinvio a dopo le elezioniregionali <strong>del</strong>le nomine negli organiamministrativi in scadenza nellesocietà a maggioranza regionale”che impegnerà la Giunta regionalea non effettuare rinnovi <strong>di</strong> organiamministrativi in scadenza prima<strong>del</strong>lo svolgimento <strong>del</strong>le prossimeelezioni regionali <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> giugno2004.Nel documento, primo firmatario ilCapogruppo DS Giacomo Spissu,si evidenzia che tra alcuni mesisi svolgeranno le elezioni per la designazione<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Regionee per il rinnovo <strong>del</strong> Consiglioregionale e che, al fine <strong>di</strong> garantire unapiena corrispondenza fra gli in<strong>di</strong>rizzipolitico-programmatici <strong>del</strong>l’Esecutivoregionale e gli strumenti operativi<strong>del</strong>la Regione, la legislazione vigenteprevede un collegamento <strong>di</strong>retto fra ilrinnovo <strong>del</strong>la legislatura e il rinnovodegli organi amministrativi degli enti,aziende, consorzi regionali e societàpartecipate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamentedalla Regione.“Peraltro, viene evidenziato nel documento,pur non potendo ricomprenderein tale normativa organismi e società <strong>di</strong>capitali <strong>di</strong>sciplinati dalla legislazionenazionale, appare tuttavia opportunoe corretto che anche le nomine <strong>di</strong> talisocietà per il rinnovo degli organi amministrativiin scadenza siano effettuatenella prossima legislatura anchein considerazione <strong>del</strong> fatto chele nomine <strong>di</strong> spettanza degli entipubblici nelle società <strong>di</strong> capitalipossono essere fatte entro quarantacinquegiorni dall’approvazionedei bilanci”.CONCLUSI A CAGLIARI I LAVORIDELL’UFFICIO POLITICO DELLA CRPMCon un invito “forte” <strong>del</strong> presidenteClau<strong>di</strong>o Martini, anche nella sua veste<strong>di</strong> Presidente <strong>del</strong>la Toscana, a recarsialle urne, in occasione <strong>del</strong>le prossimeconsultazioni per il rinnovo <strong>del</strong> Parlamentoeuropeo: “perché noi tutti dobbiamoessere artefici <strong>del</strong> nostro destino”,si sono conclusi, a Cagliari, i lavori<strong>del</strong>l’ufficio politico <strong>del</strong>la Conferenza<strong>del</strong>le regioni periferiche e marittime(CRPM), l’organismo che raggruppa erappresenta, nelle <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong> europee,oltre 160 regioni, sparse in tutti i Paesi<strong>del</strong>la attuale comunità a 15 e <strong>del</strong>la futuraGrande Europa.“Un incontro particolarmente importante,specialmente per le in<strong>di</strong>cazionipolitiche che sono emerse dal <strong>di</strong>battito”,ha commentato il Presidente <strong>del</strong> Consiglioregionale, Efisio Serrenti, nella suaqualità <strong>di</strong> “padrone <strong>di</strong> casa”, ma anche<strong>di</strong> Presidente <strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong>leisole, il particolare organismo al qualeaderiscono tutte le regioni insulari europee.La due giorni cagliaritana, infatti, si èchiusa, è vero, senza una risoluzioneconclusiva, ma sono stati esaminati edaffrontati alcuni argomenti <strong>di</strong> “grande,fondamentale importanza”, che sarannoapprofon<strong>di</strong>ti nel corso dei prossimi, imme<strong>di</strong>ati,appuntamenti e che servirannocome base per le future iniziative politichedalla CRPM.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004aldo sias<strong>di</strong> Giovanni SiasAFFILIATOCONSORZIO DISTRIBUTORI MATERIALE ELETTRICOI trasporti, i collegamenti marittimi, lanecessità <strong>di</strong> valorizzare il mare anchecome “momento <strong>di</strong> confronto, <strong>di</strong> collaborazionee <strong>di</strong> sviluppo economico”,la necessità <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> coesione economica,sociale, territoriale, una nuovagrande ipotesi <strong>di</strong> rilancio <strong>del</strong> settoreagricolo, un moderno progetto <strong>di</strong> svilupposostenibile, la valorizzazione <strong>del</strong>legran<strong>di</strong> risorse umane ed un potenziamento<strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la ricerca, sonostati i temi sui quali si sono incentrantigli interventi dei componenti l’ufficiopolitico, degli osservatori, dei numerosiospiti, rappresentanti <strong>di</strong> realtà sociali edeconomiche che hanno, ancora, moltoda chiedere, molto cammino da fare percolmare il <strong>di</strong>vario esistente con le realtàeuropee più ricche ed evolute.Il Terzo rapporto sulla coesione economicae sociale, recentemente pubblicatoINTERROGAZIONE SULL’ELETTROSMOGUna interrogazione è stata presentatada cinque consiglieri regionalidei DS, primo firmatarioGiampiero Pinna, sull’esigenza <strong>di</strong>eliminare dai centri urbani, dallearee rurali abitate e dalle zone ambientalmentesensibili i fenomeni<strong>di</strong> inquinamento elettromagnetico(elettrosmog) e <strong>di</strong> degrado paesaggisticoderivanti dalle infrastrutture<strong>di</strong> trasporto e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<strong>del</strong>l’energia elettrica.I firmatari <strong>del</strong>l’interrogazione,dopo aver rilevato che l’OrganizzazioneMon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>la Sanitàconsidera l’inquinamentoelettromagnetico (elettrosmog)un’emergenza <strong>del</strong> mondo contemporaneoe che l’Istituto Superiore<strong>del</strong>la Sanità considera <strong>di</strong> rilevanzaeziologica tali esposizioni,hanno evidenziato come numerosicentri urbani, aree ruraliabitate e zone ambientalmentesensibili <strong>del</strong>la nostra Regionesiano sottoposte a fenomeni <strong>di</strong> inquinamentoelettromagnetico e <strong>di</strong>degrado paesaggistico derivantidall’attraversamento <strong>del</strong>le retiper il trasporto <strong>del</strong>l’energia elettricaad alta tensione (150.000V) costituite da elettrodotti concavi nu<strong>di</strong> volanti sorretti da traliccimetallici.Preso atto che esistono nella nostraRegone situazioni <strong>di</strong> particolareemergenza nei Comuni <strong>di</strong>Sant’Antioco (Centro abitato – laguna),San Giovanni Suergiu (IsLoccis – Is Peis – Is Gior<strong>di</strong>s – variinse<strong>di</strong>amenti rurali), Iglesias (RionePalmari), Sassari (QuartiereSerra Secca), Nuoro (QuartiereBiscollai) e Selargius (QuartiereBarracca Manna) nelle quali è in<strong>di</strong>spensabileintervenire con assolutapriorità per eliminare, anchein via precauzionale, i gravi fenomeni<strong>di</strong> inquinamento elettromagneticoe <strong>di</strong> degrado paesaggistico,i firmatari <strong>del</strong>l’interrogazionehanno chiesto al Presidente <strong>del</strong>laGiunta Regionale, all’Assessore<strong>del</strong>l’Ambiente, all’Assessore <strong>del</strong>laSanità e all’Assessore <strong>del</strong>la PubblicaIstruzione per sapere se nonritengano <strong>di</strong> attivare un confrontoed una trattativa con l’ENEL e conle società ad esso collegate al fine<strong>di</strong> ottenere:un piano <strong>di</strong> interventi, eventualmenteda cofìnanziare anche attraversoi fon<strong>di</strong> <strong>del</strong> POR Sardegna,per il risanamento ambientale<strong>del</strong>le infrastrutture <strong>di</strong> trasporto e<strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>l’energia elettricagia esistenti e <strong>di</strong> quelle eventualmenteprogrammate con particolareriferimento alle linee ad alta eme<strong>di</strong>a tensione;la tempestiva attuazione <strong>del</strong>le operein<strong>di</strong>spensabili per eliminare,con l’interramento <strong>del</strong>le linee da150.000 V, le situazioni <strong>di</strong> particolareemergenza e priorità esistentinei Comuni <strong>di</strong> Sant’Antioco, SanGiovanni Suergiu, Iglesias, Sassari,Nuoro e Selargius , anche attraversoil cofinanziamento regionale<strong>del</strong>le medesime opere.APERTO TUTTO L’ANNOSALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTIE SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORTPOSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI3dalla Commissione Europea, che haanche “accolto significativi suggerimenti,avanzati in questi ultimi annidalla CRPM”, è stata la base dalla qualesono partiti i relatori, per introdurre gliargomenti in <strong>di</strong>scussione, ed alla qualehanno, quasi sempre, fatto riferimentogli intervenuti nei “giri d’opinione”.D’altro canto, è da quattro anni chela Conferenza si batte per avere unconfronto continuo e costruttivo conla Commissione Europea, per “essereascoltata, nei momenti che contano,dagli organismi intergovernativi e dalgoverni nazionali”, per avviare le necessarie<strong>di</strong>scussioni con le istituzionicomunitarie. Adesso, hanno ricordatoalcuni degli intervenuti ai lavori, è necessarioavviare contatti più stretti conle varie organizzazioni, europee e nazionali,degli enti regionali e locali, oraè quanto mai necessario mobilitaretutte le intelligenze, le menti più acutee vivaci, che operano all’internodei <strong>di</strong>versi organismi <strong>del</strong>la CRPM.LOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIAtel. 0781 810188 - 0781.810153 - 0781.810189 - Fax 0781.810148e-mail: info@hotelstella<strong>del</strong>sud.com - www.hotelstella<strong>del</strong>sud.comUnʼoccasione per tutti <strong>di</strong> ritrovarsi a tavolain un ambiente <strong>di</strong> simpatia e ... <strong>di</strong> gusto.P.zza Sella, 15 Iglesias - Tel. 22492-22546


4<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004LavoroPUBBLICATO IL DECRETO SULL’AGEVOLAZIONE ENERGETICAORA SI ATTENDE LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA CARBON COKEPer un problema che si risolve, unaltro è pronto a frapporsi in ambitoindustriale. Quando, infatti, i problemipiù gravi per lo stabilimento“Portovesme srl” sembravano avviarsia soluzione, adesso si è inseritoun altro ostacolo, <strong>di</strong> non secondariaimportanza, e che potrebbe ricrearetensione in ambito industriale.Quest’ultimo capitolo è legato allanon <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> carbon coke sulmercato internazionale. La causasarebbe da ricercare sull’accaparramentofatto, sui mercati europei, daparte <strong>del</strong>la Cina che ha forte bisogno<strong>di</strong> questo combustibile per mandareavanti le sue produzioni industriali<strong>di</strong> base. Sta <strong>di</strong> fatto che tale penuria<strong>di</strong> carbon coke potrebbe provocaregravissime conseguenze sulle produzioni<strong>del</strong>l’acciaio, mettendo inforse il futuro occupativo <strong>di</strong> circa150 mila lavoratori nella sola Italia.Il 6 febbraio 2004 c’è stata l’emanazione<strong>del</strong> decreto; l’8 aprile2004 la firma presso la Cortedei Conti; il 21 aprile scorso lapubblicazione sulla <strong>Gazzetta</strong>Ufficiale n° 93. Questo è statoil lungo e tortuoso cammino<strong>del</strong> decreto agevolativo <strong>del</strong>letariffe energetiche, al qualesi legano le future possibilità<strong>di</strong> produzione <strong>del</strong>l’impiantometallurgico piombo-zinco <strong>di</strong>“Portovesme srl.All’articolo 1) <strong>del</strong> decreto sistabilisce che “..l’Autorità perl’energia elettrica e il gas provvedead estendere il trattamento,<strong>di</strong> cui al punto 2) <strong>del</strong> decreto<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Industria,<strong>del</strong> Commercio e <strong>del</strong>l’Artigianato19 <strong>di</strong>cembre 1995, alleforniture <strong>di</strong> energia destinatealla produzione e lavorazioni<strong>di</strong> alluminio, piombo, argentoe zinco nei limiti degli impiantiesistenti alla data <strong>di</strong> entrata invigore <strong>del</strong> presente decreto situatiin territori insulari caratterizzatida collegamenti assentio insufficienti alle reti nazionali<strong>del</strong>l’energia e elettrica e <strong>del</strong>gas”.Il valore <strong>del</strong> decreto in argomentosi estenderà (per Alcoae Portovesme srl) fino al 30giugno 2007, data entro la qualedovrebbe essere messa in essereuna nuova strategia energetica,me<strong>di</strong>ante la costruzionePer “Portovesme srl”, il problemasarebbe doppio. Da una parte l’in<strong>di</strong>sponibilità<strong>di</strong> carbon coke impe<strong>di</strong>rebbele produzioni nei forni, compresol’impianto Kivcet <strong>del</strong> piombo.Dall’altra però, se dovesserofermarsi le acciaierie (Terni, Tarantoecc.), lo stabilimento <strong>di</strong> Portovesmenon <strong>di</strong>sporrebbe più dei cosiddetti“fumi <strong>di</strong> acciaierie” <strong>di</strong>ventati il prodottobase dal quale il polo integratopiombo-zinco <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> ricava lamaggiore quantità <strong>di</strong> metallo.Tutto ciò, mentre si stanno stu<strong>di</strong>andoaccorgimenti per evitaretraumatici contraccolpi occupativi,nel caso in cui (ma ormai sembrainevitabile, perché il processo produttivoè oggettivamente antieconomico)la “Portovesme srl” dovessenon riavviare gli Imperial Smelting,impianti, questi ultimi, chiusi in tuttoil mondo, compresi quelli <strong>di</strong> piùGianni Poddarecente costruzione rispetto a Portovesme.L’azienda, a tale riguardo, <strong>di</strong> concertocon le organizzazioni dei lavoratori,sta stu<strong>di</strong>ando il modo <strong>di</strong> riconvertirele maestranze <strong>di</strong> detti impianti,mentre la restante parte verrebbeaccompagnata alla pensione.Resta però evidente che in questoprimo semestre 2004, la “Portovesmesrl” dovrà ancora navigare avista, in attesa <strong>di</strong> trovare confermasui mercati <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sponibilità sia<strong>di</strong> carbon coke e sia <strong>di</strong> “fumi <strong>di</strong>acciaierie”. Per il resto gli impiantopiombo e zinco, sono ormai pronti araggiungere i ritmi standard, confortatidal fatto che nel frattempo, sonostate apportate alcune mo<strong>di</strong>fichemigliorative agli impianti che, conle agevolazioni sui costi energetici,potranno reggere al confronto con iconcorrenti <strong>del</strong> resto d’Europa.UN DECRETO DALLA LUNGA GESTAZIONE<strong>di</strong> centrale a carbone, capace <strong>di</strong>erogare energia alle tariffe similia quelle in essere negli altri Paesieuropei produttori <strong>di</strong> metallicome alluminio, piombo, argentoe zinco.SPIRAGLIO PER I LAVORATORISOCIALMENTE UTILIUno spiraglio sulla definizione <strong>del</strong>lastabilizzazione dei circa 1250 LSUancora collegati ai Comuni, è statoaperto nel corso <strong>di</strong> un incontro inRegione tra rappresentanti sindacali(Francesco Coghene per CGIL, MarioMoro per CISL e Michele Calleddaper UIL) e l’Assessore regionale<strong>del</strong> Lavoro Matteo Luri<strong>di</strong>ana.L’incontro era stato convocato a seguito<strong>di</strong> quanto già concordato nellaprecedente riunione, per effettuare la<strong>di</strong>samina <strong>di</strong> quelli che sono gli strumentiattualmente vigenti e <strong>di</strong>sponibiliper incentivare, sia sul versante<strong>del</strong> settore privato che <strong>di</strong> quello pubblico,i processi<strong>di</strong> stabilizzazioneoccupazionaledei circa 1250 lavoratori ancoraimpegnati nel bacino regionale deilavori socialmente utili.Al fine <strong>di</strong> sollecitare una maggioree fattiva collaborazione degli entiutilizzatori nello stu<strong>di</strong>o e l’attuazione<strong>di</strong> iniziative tese alla stabilizzazionedei LSU si è inteso da una parte<strong>di</strong>sincentivare il mero utilizzo deilavoratori senza alcuna finalizzazione<strong>di</strong> prospettiva, prevedendo una sorta<strong>di</strong> penalizzazione per gli enti che non<strong>di</strong>ano attuazione ai piani <strong>di</strong> ricollocamentoda essi stessi approvati, edall’altra sostenere gli enti pubblici ei datori <strong>di</strong> lavoro privati che avesseroIN CALO LE ISCRIZIONI ALLE CAMEREDI COMMERCIO DELLA SARDEGNAUnioncamere ha <strong>di</strong>ramato la rilevazionetrimestrale, condotta daInfoCamere sulla base dei dati <strong>di</strong>Movimprese, <strong>del</strong> movimento demografico<strong>del</strong>le imprese artigiane.In Sardegna le rilevazioni pubblicatenon lasciano dubbi: dopo tanti anni<strong>di</strong> crescita, anche sull’impren<strong>di</strong>toriasarda soffia aria <strong>di</strong> crisi.Alla fine <strong>del</strong> primo trimestre 2004,le imprese artigiane sarde iscrittepresso le Camere <strong>di</strong> Commerciosono state 975 mentre le cessazionisi sono attestate a 1.037, con un saldonegativo <strong>di</strong> 62 imprese che hannoportato i libri contabili in tribunale.“Il dato importante, e molto preoccupante– ha detto Carmine Arzu, Presidente<strong>di</strong> Confartigianato ImpresePortovesme srl - impianto piombo Kivcetvolontà e possibilità <strong>di</strong> assumere inorganico, con l’incremento dei precedentiincentivi, portandoli a 60.000euro in un triennio per ogni unitàdefinitivamente uscita dalle attivitàsocialmente utili.Essendo venuta meno la possibilitàper le Pubbliche Amministrazioni <strong>di</strong>affidare servizi a terzi senza procedura<strong>di</strong> evidenza pubblica, si è ritenuto<strong>di</strong> non riproporre gli interventi <strong>di</strong> cuiall’art. 15 <strong>del</strong>la L.R. 37/98, prevedendonel’abrogazione, fatte salvele istanze già presentate per le qualidovrà essere comunque prevista idoneacopertura finanziaria, trattandosi<strong>di</strong> obbligazioni già contratte.Per l’autoimpiego si prevede un contributopro capite <strong>di</strong> 70.000 euro.Sardegna – è che rispetto allo stessoperiodo <strong>del</strong>l’anno scorso, le nuoveiscrizioni sono calate <strong>del</strong> 10,3%mentre le cancellazioni sono aumentate<strong>del</strong> 23%”.Il 31 marzo 2003 le imprese iscritteall’Albo erano 40.586 mentre al31 marzo <strong>di</strong> quest’anno risultanoessere 40.524, ovvero lo 0,15% inmeno rispetto allo stesso periodo<strong>del</strong>lo scorso anno. Da sottolineareche il raffronto tra lo stesso arco <strong>di</strong>tempo <strong>del</strong> 2002 con il 2003, davaun + 0,62%.L’andamento territoriale a livellonazionale, sottolinea come solouna la Regione che nel trimestrein corso registri un incremento: laCalabria con un +0,58%.Fatta eccezione per la sostanzialestabilità <strong>di</strong> Puglia (0,09%) e Lazio(0,0%), tutte le altre regionimostrano <strong>di</strong>namiche negative,con andamenti che oscillano tra il–1,66% <strong>del</strong> Piemonte e il -0,15%<strong>del</strong>la Sardegna.“Non vogliamo fare catastrofismi–ha affermato ancora Arzu – maanche nella nostra isola, si sentonoi sintomi <strong>di</strong> una congiuntura sfavorevole”.“C’è una grande preoccupazione– ha continuato il Presidente <strong>di</strong>Confartigianato – perché questidati derivano soprattutto dall’incertezzarelativa dovuta alla paralisi<strong>del</strong>le leggi d’incentivazione, comeaccade come ad esempio per la51 <strong>del</strong> 1993 e per la 12 <strong>del</strong> 2001,relativa all’appren<strong>di</strong>stato, bloccateda mesi”.“La Regione deve fare <strong>di</strong> tutto persbloccare questo stato si stallo – hasottolineato ancora Arzu – e la nostraAssociazione si muoverà, insiemealle altre Organizzazioni Artigianeaffinché le imprese possanorappresentare sempre più la veraforza economica <strong>del</strong>la Sardegna”.CITTA’ DI IGLESIASCENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5,09016 IGLESIASTel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201AVVISO DI ASTA PUBBLICAIl Comune <strong>di</strong> IGLESIAS rende noto cheintende appaltare me<strong>di</strong>ante Asta Pubblica l’appaltoper il servizio <strong>di</strong>:“BARBERIA E PARRUCCHERIA UOMOE PARRUCCHERIA DONNA PER LECASE DI RIPOSO PER ANZIANI CASASERENA E MARGHERITA DI SAVOIA”IMPORTO A BASE D’ASTA SERVIZIOUOMO:• RASATURA Euro 1,50 I.v.a. esclusa• LAVAGGIO CAPELLI Euro 1,50 I.v.a. esclusa• TAGLIO CAPELLI Euro 3,00 I.v.a. esclusaIMPORTO A BASE D’ASTA SERVIZIO DONNA:• LAVAGGIO E PIEGA Euro 6,00 I.v.a. esclusa• TAGLIO CAPELLI Euro 5,00 I.v.a. esclusaIMPORTO COMPLESSIVO DELL’AP-PALTO: Euro 132.912,00 I.V.A. esclusa1. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONEL’appalto sarà affidato con il sistema <strong>del</strong> pubblicoincanto con l’osservanza <strong>del</strong>le norme previstedal Decreto legislativo n. 157 <strong>del</strong> 17.03.1995e successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni, conaggiu<strong>di</strong>cazione ai sensi <strong>del</strong>l’art. 23 comma 1,lett. a) <strong>del</strong> suddetto decreto, unicamente al prezzopiù basso.2. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONEALLA GARASaranno ammesse alla gara per l’affidamento<strong>del</strong> servizio in argomento le Ditte:ÿ iscritte alla C.C.I.A.A. per attività coincidentecon quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto per cui si concorre;3. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SER-VIZIOCasa <strong>di</strong> Riposo “Casa Serena” Viale Colombon° 80 - 09016 Iglesias.4. NATURA DEL SERVIZIO: Ve<strong>di</strong> Capitolatospeciale d’appalto.5. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEIDOCUMENTIIl presente bando ed il capitolato speciale d’appaltopotrà essere visionato presso gli UfficiAmministrativi <strong>del</strong>l’Istituto per anziani CasaSerena - Corso Colombo – IGLESIAS, tuttii giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 8,15alle ore 11,00, e dalle ore 16,00 alle ore 17,00nei pomeriggi <strong>di</strong> lunedì e mercoledì - (tel.0781/33187). Per ottenere il rilascio <strong>di</strong> copia<strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti, contattaresempre la Casa <strong>di</strong> Riposo. E’ escluso l’inviotramite Telefax. , il bando <strong>di</strong> gara è <strong>di</strong>sponibileanche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Iglesias:http://www.comune.<strong>iglesias</strong>.ca.it sotto lavoce APPALTI6. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIO-NE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE EDATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:6.1 Termine per la presentazione<strong>del</strong>le offerte ore do<strong>di</strong>ci <strong>del</strong> giorno 18/05/2004;6.2 In<strong>di</strong>rizzo: COMUNE DI IGLE-SIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo5, 09016 IGLESIAS6.3 Modalità: secondo quanto previstoal punto 8 <strong>del</strong> bando <strong>di</strong> gara.6.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: sedutapubblica il giorno 19/05/2004 alle ore 09,00presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro DirezionaleAmministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLE-SIAS (CA).IL DIRIGENTESETTORE SERVIZISOCIO-ASSISTENZIALIF..to Dott. Paolo Carta


LavoroLA COMUNITA’ MONTANA 19^ “SULCIS IGLESIENTE”IMPEGNATA SUL FRONTE DEI SERVIZI AL TERRITORIOOltre quattromila visure catastalinei primi due mesi e mezzod’attività. E’ questo il primoriscontro <strong>del</strong>l’ufficio catastaledecentrato istituito presso la19^ Comunità Montana consede in Iglesias. Un servizio checonsente ai citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> territorio<strong>di</strong> non sottomettersi più al<strong>di</strong>sagio <strong>del</strong> viaggio a Cagliari,ma <strong>di</strong> poter ottenere i documentinecessari <strong>di</strong>rettamente negliuffici <strong>di</strong> Iglesias. “Si tratta <strong>di</strong> unservizio decentrato, ha spiegatoil Presidente <strong>del</strong>la 19^ ComunitàMontana Marco Marras,istituito in forma consortile conIglesias - <strong>di</strong>scarica Candriatzus (Zir)<strong>di</strong>versi Comuni <strong>del</strong> territorio eche s’ispira alle linee <strong>del</strong> decentramentodei servizi. Quest’iniziativaviene portata avanti colcoinvolgimento <strong>del</strong> ConsorzioGeoparco (Ati-Ifras-Intini) chevi ha inserito alcune unità lavorative,già stabilizzate come exLSU. Lo sportello catastale, gestitoin questa maniera, offre aiComuni e ai citta<strong>di</strong>ni un’utilitàpratica, ma nel contempo professionalizzamaestranze chevia via andranno ad inserirsi neiservizi che il territorio metteràin pie<strong>di</strong>”.Se lo sportello catastale dovessecontinuare col trend manifestatosifinora, non è da escludereche gli addetti dovranno essereraddoppiati, anche perché finoramancano le autorizzazioniall’erogazione <strong>di</strong> alcune certificazioni,sempre collegate al catasto.“E’ nostro preciso intento,ha spiegato il ResponsabileAmministrativo <strong>del</strong> ConsorzioGeoparco Mario Lilliu, <strong>di</strong> migliorarele professionalità affidatecidal varo <strong>del</strong> Parco Geominerario<strong>del</strong>la Sardegna, intornoal quale, in sintonia e collaborazionecon Igea, dovremocercare <strong>di</strong> attivare le linee e gliIMPIANTO DI TRATTAMENTODEI RIFIUTI URBANI NEL SULCISIl <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> è arrivato,quasi, alla saturazione degli spazi<strong>di</strong>sponibili per lo stoccaggio deirifiuti urbani. La <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>atzus<strong>di</strong> Iglesias è ormai colma,mentre quella <strong>di</strong> Carbonia potràcontare su spazi <strong>di</strong>sponibili persoli due anni ancora. La ComunitàMontana 19^ <strong>di</strong> Iglesias, titolare<strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> Carbonia, si stagià attivando per intervenire eprevenire il congestionamento <strong>del</strong>servizio nel territorio. “Dobbiamopartire da una considerazioneoggettiva, ha detto Marco MarrasPresidente <strong>del</strong>la Comunità Montana<strong>di</strong> Iglesias. Il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>con le due <strong>di</strong>scariche controllate<strong>di</strong> Can<strong>di</strong>atzus (Iglesias) e <strong>di</strong> Tuerredda(Carbonia), è l’unico territorioisolano ad essere già dotato<strong>di</strong> siti nei quali poter conferire irifiuti urbani. Ora, però, dobbiamoattrezzarci per intervenire al fine<strong>di</strong> evitare che il cumulo dei rifiutiabbia a congestionare gli spazi<strong>di</strong>sponibili. Il primo intervento dafare è relativo alla costruzione, a<strong>di</strong>retto contatto <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica<strong>di</strong> Can<strong>di</strong>atzus, <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong>trattamento dei rifiuti. Esso nonsarà in grado <strong>di</strong> termo<strong>di</strong>struggere irifiuti, ma servirà, me<strong>di</strong>ante anchela raccolta <strong>di</strong>fferenziata, a <strong>di</strong>mezzareil volume dei prodotti (fos)che potranno, in fase successiva,<strong>di</strong>ventare compost da destinareall’agricoltura. Allo stato <strong>di</strong> “fos”i rifiuti potranno servire per interventi<strong>di</strong> bonifica nei vari territoridegradati”.Per la realizzazione <strong>di</strong> quest’impianto<strong>di</strong> trattamento rifiuti, la 19^Comunità Montana ha ottenutodalla Regione un finanziamento <strong>di</strong>poco oltre 6 milioni <strong>di</strong> euro (86%Por-Regione e 14% ComunitàMontana). L’appalto per la realizzazionedovrebbe decollare quantoprima. Con quest’impianto, laraccolta dei rifiuti nei Comuni <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>dovrebbe trovare unaSergio Rombiinterventi <strong>di</strong> messa in sicurezzae <strong>di</strong> ripristino dei siti ed immobiliappartenuti alle <strong>di</strong>scioltesocietà minerarie. Quello <strong>del</strong>losportello catastale è solo uno deisettori nei quali abbiamo iniziatoad operare. Contiamo <strong>di</strong> coinvolgerein maniera crescente lenostre maestranze nei lavori eservizi dei Comuni ed altri entisovracomunali. Per proporci nei<strong>di</strong>versi settori <strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong><strong>di</strong>verse e qualificatissime professionalitàche collaborano connoi, per cui anche gli Enti Localipotranno beneficiare <strong>di</strong> questeopportunità”.Estratto <strong>del</strong> bando <strong>di</strong> gara a proceduraaperta (pubblico incanto)In esecuzione <strong>del</strong>la determinazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> gara n° 47 <strong>del</strong> 23.04.2004 assunta dal Coor<strong>di</strong>natoreGenerale <strong>del</strong>l’Ente intestato, il giorno21 maggio 2004 alle ore 10,30, presso la sedecomunitaria, sita in Iglesias via Roma 25, avràluogo una procedura aperta (pubblico incanto)per l’aggiu<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>laFORNITURA DI N° 15 GAZEBOMODULARIImporto a base d’appaltoL’importo a base d’appalto ammonta a43.038,07 + Iva.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Marco Marrasvalida soluzione, anche perché glialtri tipi <strong>di</strong> materiali verrebberocompattati e stoccati in manierapiù razionale, in attesa <strong>di</strong> nuovosmaltimento.Ma l’impegno <strong>del</strong>la ComunitàMontana 19^ interesserà anche,e soprattutto, la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> Tuerredda<strong>di</strong> Carbonia. La prima azioneche verrà avviata, prima <strong>del</strong>lasaturazione prevista tra due anni,riguarderà il “rimo<strong>del</strong>lamento”dei rifiuti finora stoccati. Il checonsentirà <strong>di</strong> recuperare spaziutili. “L’altro aspetto, ha detto ilPresidente <strong>del</strong>la 19^ ComunitàMontana Marco Marras, riguarderàla captazione <strong>del</strong> bio gas chela <strong>di</strong>scarica sprigiona nell’ariaammorbando il territorio circostante.Verrà installato un impianto<strong>di</strong> captazione e <strong>di</strong> trattamento,così da ricavarne energia elettricache potrà essere venduta all’Enelin cambio <strong>di</strong> altrettanta energiaper servizi pubblici <strong>del</strong>la città.Nell’eventualità che il risultato<strong>di</strong> quest’impianto dovesse dare imigliori risultati auspicati, saremoCriterio <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazioneSarà adottato il criterio <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione<strong>del</strong> prezzo più basso previsto dall’art. 19,c. 1 lett. a) <strong>del</strong> D. Lgs 24 luglio 1992 n°358, nonché dall’art. 26, c. 1 lett. a) <strong>del</strong>laDirettiva 93/36/CEE <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 14giugno 1993.Presentazione offertaIl termine <strong>di</strong> ricezione <strong>del</strong> plico contenentela documentazione necessaria perl’ammissione alla gara e la busta chiusa<strong>del</strong>l’offerta è fissato perentoriamente per ilgiorno 20 maggio 2004 alle ore 14.00Il plico predetto dovrà essere trasmesso al seguentein<strong>di</strong>rizzo: 19^ Comunità Montana <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>,via Roma 25-09016 Iglesias (CA).Accesso alla documentazione5pronti ad installarne un secondo,perché il bio gas tenderà, neltempo, ad aumentare. Ciò che cipreme sottolineare, in questo momento,è che siamo impegnati atrovare valide soluzioni per dotarela futura Provincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><strong>di</strong> servizi adeguati, in attesa chei preannunciati impianti <strong>di</strong> termovalorizzazionepossano entrarein esercizio e dare una soluzionedefinitiva al problema”.19^ COMUNITA’ MONTANA SULCIS IGLESIENTEvia Roma 25- 09016 IGLESIASTel. 0781.22881- Fax 0781.32517 E-mail: cm19@cm-sulcisiglesiente.itIl capitolato d’oneri e i documenti complementaripossono essere richiesti agli Uffici<strong>del</strong>l’Ente ai seguenti orari: lunedì 10-12/ 16-18; martedì 10-12; mercoledì 10-12/16-18;giovedì 10-12; venerdì 10-12.Il bando integrale <strong>di</strong> gara viene pubblicatoall’Albo Pretorio <strong>del</strong>la Comunità MontanaIl bando integrale e i relativi allegati verranno,altresì, pubblicati sul sito www.cmsulcisiglesiente.itResponsabile <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mentoAi sensi <strong>del</strong>la legge 241/90, si rende noto cheresponsabile <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento è la sig.ra SusannaBellu, Istruttore Amministrativo.IL COORDINATORE GENERALE(Dott.ssa Silvia Mocci)


6<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004SpecialeL’IMPEGNO AMBIENTALE DI CARBOSULCISL’impegno <strong>di</strong> Carbosulcis e l’attenzionenei confronti <strong>del</strong>le aspettiambientali connessi con le <strong>di</strong>verseattività è, è stato inquadrato a partiredal 2001, in un sistema organico<strong>di</strong> miglioramento continuo <strong>del</strong>leprestazioni ambientali. E’ stata fattal’Analisi Ambientale Iniziale,secondo le in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> RegolamentoComunitario, con l’obiettivo<strong>del</strong>la registrazione EMAS, me<strong>di</strong>antela formazione <strong>di</strong> personale qualificatoattraverso corsi finalizzati.L’Analisi Ambientale ha consentito<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e misurare tuttigli aspetti ambientali significativie gli obiettivi <strong>di</strong> miglioramento epertanto, definendo, già a partire daquell’anno, la politica ambientale <strong>di</strong>Carbosulcis impostando le procedureper la sua applicazione finalizzateal raggiungimento degli obiettiviprefissati.La realizzazione <strong>del</strong> Sistema <strong>di</strong> GestioneAmbientale (SGA) redatto inconformità al Regolamento Comunitario761/2001 (EMAS II) ed integratocon il sistema <strong>di</strong> qualità ISO9001: 2000 ed il Sistema Sicurezzagarantisce quin<strong>di</strong>, l’attuazione <strong>del</strong>laPolitica Ambientale aziendale.Carbosulcis formalizza attraverso laPolitica Ambientale, il proprio impegnoper il raggiungimento degliobiettivi <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>le prestazionie <strong>del</strong> mantenimento <strong>del</strong>laAurelio Fadda* Aurelio Faddaconformità alla normativa ambientale,elemento car<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong>gestione stesso.La registrazione <strong>del</strong>la Società nelSistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale eAu<strong>di</strong>t (EMAS), è il risultato deglisforzi compiuti in campo ambientalee <strong>del</strong>la sicurezza che hanno vistoil coinvolgimento <strong>di</strong> tutte le struttureaziendali e <strong>del</strong>le maestranze ancheattraverso un’opera capillare <strong>di</strong> sensibilizzazione.strutturato in modo da garantire:La miniera è una realtà complessa il mantenimento <strong>del</strong>la conformitàe articolata in molteplici attività, dal alla normativa ambientale vigente;sottosuolo alla consegna dei prodotti la definizione e l’aggiornamento degliobiettivi <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>leed inoltre è inserita in un contestoterritoriale fortemente con<strong>di</strong>zionato,dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>l’impatto dei programmi ambientali; l’appli-prestazioni ambientali; lo sviluppoambientale, dalla zona industriale cazione <strong>del</strong>le procedure documentate;il controllo sistematico <strong>del</strong>lelimitrofa. Anche in considerazione<strong>di</strong> ciò, si è operato per potenziareil rapporto con gli interlocutori aspetti ambientali, sia in con<strong>di</strong>zioniattività aziendali che influenzano gliistituzionali, e non, <strong>del</strong> territorio e normali sia in con<strong>di</strong>zioni anomaleregionali perché siano parte attiva e <strong>di</strong> emergenza ed il monitoraggionel processo <strong>di</strong> miglioramento, attraversocanali <strong>di</strong> comunicazione Il primo passo per il funzionamento<strong>del</strong>le prestazioni ambientali.bi<strong>di</strong>rezionali.<strong>del</strong> Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientaleè la realizzazione e l’attuazioneLa Società è pertanto aperta a tuttele osservazioni e ai suggerimenti che <strong>del</strong>le azioni <strong>di</strong> sensibilizzazione <strong>del</strong>possano contribuire al perseguimentodegli obiettivi <strong>del</strong>la propria polie la identificazione <strong>del</strong>le esigenzepersonale sulle tematiche ambientaliticaambientale, anche attraverso <strong>di</strong> formazione.l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> eventuali azioni A tale scopo, la Carbosulcis in<strong>di</strong>viduaannualmente nel “Piano <strong>di</strong> Ad-sinergiche con altri soggetti.destramento Personale” le esigenzeIl Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale è <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong> formazionee le rende esecutive attraverso corsi<strong>di</strong> formazione e seminari informativi.La Carbosulcis ha pre<strong>di</strong>sposto unastruttura documentale che spiega icompiti e le responsabilità per l’attuazione<strong>del</strong> Sistema <strong>di</strong> GestioneAmbientale. Dal Documento <strong>di</strong>Politica Ambientale <strong>di</strong>scendono gliObiettivi e Programmi ed i seguentidocumenti: Manuale <strong>di</strong> GestioneAmbientale, Procedure GeneraliAmbientali ed Integrate, ProcedureOperative Ambientali ed IntegrateIstruzioni <strong>di</strong> Lavoro, Modulistica- Piani - Documenti <strong>di</strong> supporto,Registrazioni <strong>del</strong>la Gestione Ambientale.* Responsabile GestioneAmbiente CarbosulcisDocumento <strong>di</strong> Politica AmbientaleLa Carbosulcis, con l’adesione alregolamento EMAS, intende darepiena attuazione alle azioni volte alrispetto e alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente attraversoil Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale<strong>di</strong> cui si è dotata, configurandosicome una moderna aziendain grado <strong>di</strong> perseguire gli obiettivi <strong>di</strong>produzione operando all’interno <strong>del</strong>lafilosofia <strong>del</strong>lo sviluppo sostenibile.A tal fine si è dotata, come previstodal Regolamento comunitario, <strong>di</strong> unaadeguata ed efficiente struttura cheopera per garantire il raggiungimentodegli obiettivi <strong>del</strong>la presente politicaambientale, primo fra tutti il costantemiglioramento <strong>del</strong>le prestazioni<strong>del</strong>le attività sensibili. Questa sceltaimpegnerà nei prossimi anni tutte lecomponenti aziendali e influenzerà lasua strategia industriale.Con il presente documento la Direzione<strong>del</strong>l’Azienda, con il supportoe la partecipazione attiva <strong>di</strong> tutto ilpersonale e attraverso la strutturaoperante allo scopo, si impegna a:1. Rispettare la legislazione ed i regolamentiambientali applicabili alleattività, ai processi e ai prodotti;2. Applicare un Sistema <strong>di</strong> GestioneAmbientale conforme al regolamentocomunitario n°761/2001,utilizzando, ove possibile, mo<strong>del</strong>liintegrati con i sistemi Qualità e Sicurezza.3. Ricercare ed attuare l’ottimizzazione<strong>del</strong>le prestazioni ambientali,attraverso un costantemiglioramento nella gestione <strong>del</strong>leattività produttive, per:1) il controllo e contenimento <strong>del</strong>leemissioni <strong>di</strong>ffuse in atmosfera2) la riduzione <strong>del</strong>le immissionisonore3) il controllo <strong>del</strong>la gestione dei rifiutiprodotti4) avviare processi commerciali peril recupero, come materia, degli steriliprodotti e dei rifiuti provenientida attività terze5) incrementare la risorsa idricaresa <strong>di</strong>sponile all’ambiente per usiirrigui, industriali e per il territorio6) controllare gli scarichi idrici7) prevenire i fenomeni <strong>di</strong> contaminazione<strong>del</strong> suolo8) prevenire ragionevoli situazioni<strong>di</strong> emergenza e attuare rispostepronte per ridurre gli impatti sull’ambiente9) analizzare preventivamente gliimpatti potenziali sull’ambiente e lagestione dei processi per migliorarele con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza, orientandole proprie scelte verso tecnologiepiù pulite, economicamente praticabili.10) fornire le risorse necessarie perla pianificazione e la realizzazione<strong>di</strong> programmi per il raggiungimentodegli obiettivi ambientali definiti.11) informare e sensibilizzare tutto ilpersonale sui principi <strong>di</strong> politica ambientalesottoscritti e sulle positivericadute che essa può avere, anche intermini <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> vita sul luogo <strong>di</strong>lavoro.12) sviluppare una collaborazionecon i fornitori e appaltatori inseritinel ciclo produttivo, per attivare rapportiimprontati sulla con<strong>di</strong>visione<strong>del</strong> controllo <strong>del</strong>l’impatto ambientaleconnesso alla gestione dei processi edei prodotti.13) verificare l’operato <strong>di</strong> fornitori eappaltatori in tema <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong>l’ambiente,al fine <strong>di</strong> poter operare scelteil più possibile rispondenti alla propriapolitica ambientale.14) attivare canali comunicativi siaper informare le parti interessateesterne ed interne, sia per raccoglierela loro sensibilità alle tematiche ambientalipresenti sul territorio.15) sviluppare azioni <strong>di</strong> collaborazionecon le associazioni <strong>di</strong> protezioneambientale, in particolare su progettimirati a stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> conoscenza e protezione<strong>del</strong> sottosuolo.16) organizzare con cadenza perio<strong>di</strong>ca,attraverso la propria strutturaspecifica, momenti <strong>di</strong> incontro con ilterritorio per la <strong>di</strong>ffusione dei risultati<strong>del</strong>le proprie attività ambientali e perconsolidare – o creare, laddove nonesista – un costante rapporto voltoanche alla in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> azionisinergiche con le altre realtà operantinella zona.Il raggiungimento degli obiettivi <strong>del</strong>lapolitica aziendale <strong>del</strong>la Carbosulcissi realizza attraverso un Sistema<strong>di</strong> Gestione Ambientale conformeal Regolamento comunitario n.761/2001 (EMAS II) “sull’adesionevolontaria <strong>del</strong>le organizzazioni a unsistema comunitario <strong>di</strong> ecogestionee au<strong>di</strong>t”.


PoliticaL’INCONCLUDENTE CLASSE POLITICA SARDADI FRONTE ALLA GRANDE SFIDA EUROPEAUno <strong>di</strong> questi anni, all’inaugurazione<strong>del</strong>la Fiera Internazionale <strong>di</strong> Cagliari,vorrei poter parlare solo <strong>di</strong> successi, <strong>di</strong>risultati positivi, <strong>di</strong> prospettive incoraggianti.Ma non quest’anno: non èpossibile. Quest’anno devo dare voce,ancora una volta, alla rabbia <strong>di</strong> chi lavorae continua a trascinare la zavorra<strong>di</strong> una Regione che si affanna perapprovare a fine aprile una Finanziariainefficace, che scontenta quasitutti.Possiamo permetterci <strong>di</strong> continuarecosì? Possiamo permetterci il lusso<strong>di</strong> una politica e <strong>di</strong> una PubblicaAmministrazione a bassissima produttività,che frenano piuttosto chespingere assieme alle imprese e ailavoratori?L’economia <strong>del</strong>la Sardegna è fotografatadall’Istat con un dato impietoso:tre quarti <strong>del</strong>le nostre importazionisono petrolio greggio. E trequarti <strong>di</strong> ciò che esportiamo sonoprodotti petroliferiraffinati. Con questo sistema produttivosempre più vulnerabile, e con livelli<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione ancora inaccettabili,la politica <strong>di</strong> casa nostra continua a <strong>di</strong>scutere<strong>del</strong> nulla e a concludere assaipoco.A marzo l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> fiducia degli impren<strong>di</strong>tori<strong>del</strong>l’industria era a meno20, dopo l’abisso <strong>del</strong> meno 47 toccatoa febbraio. È passata un’altra legislaturae ancora la Sardegna - ultima in Italia- non ha una legge che le permetta<strong>di</strong> adeguarsi alla riforma nazionale <strong>del</strong>commercio. Il decreto Bersani è <strong>del</strong>1998. Il termine imposto alle Regioniper l’attuazione <strong>del</strong>le nuove norme èscaduto esattamente cinque anni fa, adaprile <strong>del</strong> 1999. Non vi sembra un problemaurgente? Dobbiamo attendereuna legge sul commercio a sanatoria,dopo altri anni <strong>di</strong> anarchia, improvvisazionee fallimenti?È passata un’altra legislatura e nonsono riusciti ad approvare la legge sultrasporto pubblico locale, attesa dal1997. Neppure questa era urgente?Fra una crisi e un’emergenza, non si ètrovato il tempo per <strong>di</strong>scutere e votarel’ormai mitico Testo unico per le imprese<strong>del</strong>l’industria.C’erano altre battaglie da combattere,evidentemente. Ma dove sono levittorie? Ci scopriamo ostaggi <strong>di</strong> unfederalismo fiscale che taglia le risorsee scarica le responsabilità sulleAmministrazioni Locali, in <strong>di</strong>fficoltàormai anche nell’assicurare i serviziessenziali.Ci siamo accontentati <strong>di</strong> una continuitàterritoriale a senso unico: tariffe ridotteper i Sar<strong>di</strong> che volano a spendere i propridenari altrove, ma tariffe piene pertutti gli altri che potrebbero venire aspendere in Sardegna. E la continuitàterritoriale per le merci - che per tanteimpresesignificherebbe ridurre l’han<strong>di</strong>cap<strong>del</strong>l’insularità - è lontana. In compensoscopriamo <strong>di</strong> essere bravissimia spendere i denari che arrivano daBruxelles. Ho visto scatti d’orgoglioalla notizia che -nell’utilizzo dei fon<strong>di</strong> strutturali europei- la Sardegna è la seconda fra leregioni <strong>del</strong> Sud, preceduta solo dallaCOMUNE DI CARBONIASELEZIONE PUBBLICA DI PERSONALEL’Amministrazione comunale <strong>di</strong> Carbonia ha indetto tre selezioni pubbliche per l’assunzione complessiva <strong>di</strong> 4 personeche lavoreranno a 3 progetti:- Progetto 1 Formazione ruoli coattivi canoni acqua, depurazione e fognatura degli anni 1995-1996-1997 e 1° semestre 1998. Durata sei mesi; <strong>di</strong>ploma scuola me<strong>di</strong>a superiore;compenso euro 1.000,00 mensili; rapporto <strong>di</strong> lavoro Co.Co.Co.- Progetto 2 Coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>la revisione <strong>del</strong>l’Albo <strong>del</strong>le imprese artigiane e costituzione <strong>di</strong>una banca dati comunale <strong>del</strong>le imprese e costituzione <strong>di</strong> un osservatorio sui prezzi.Durata sei mesi; <strong>di</strong>ploma scuola me<strong>di</strong>a superiore; compenso euro 1.000,00 mensili;rapporto <strong>di</strong> lavoro Co.Co.Co.- Progetto 3 Revisione <strong>del</strong>l’Albo <strong>del</strong>le imprese artigiane e costituzione <strong>di</strong> una banca daticomunale <strong>del</strong>le imprese. Durata non fissata; <strong>di</strong>ploma scuola me<strong>di</strong>a superiore;compenso euro 2,00 per ogni questionario completato e caricamento sistemainformatico; rapporto <strong>di</strong> lavoro Co.Co.Co.I ban<strong>di</strong> sono <strong>di</strong>sponibili anche sul sito internet <strong>del</strong> Comune all’in<strong>di</strong>rizzo: www.comune.carbonia.ca.itLe domande devono essere presentate entro il giorno 14 maggio 2004. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgereall’Ufficio Personale in orario d’apertura al pubblico, o anche telefonicamente ai numeri 0781.694229 oppure 0781.694230.CARBONIALAVORI INTEGRATIVI PER MIGLIORAREIL RACCORDO TRA LA CITTA’ E LA S.S. 126La Giunta municipale <strong>di</strong> Carbonia ha approvatola perizia <strong>di</strong> variante dei lavori per ilcollegamento <strong>del</strong>la strada statale 126 con ilPiano degli Inse<strong>di</strong>amenti Produttivi (PIP), laZona Archeologica, il Parco Geominerario, ilCentro Urbano e i Mercati Generali. La varianteè stata redatta dagli ingegneri SalvatoreMaxia e Mauro Cuccu. La perizia prevedemaggiori lavori rispetto al contratto principale<strong>di</strong> euro 14.606,63. E’ stata pre<strong>di</strong>spostain quanto sono necessari interventi integrativiper dare alla strada maggiore funzionalitàed assicurare migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezzanella circolazione stradale. L’opera verrà finanziatacon fon<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Regione.Romano MambriniRomano MambriniBasilicata. Faccio osservare che spessola velocità non è tutto. Vogliamoverificare come utilizziamo questerisorse? Siamo capaci <strong>di</strong> spendere infretta. Ma sappiamo investire? Stiamocostruendo qualcosa che rimarrà anchequando non avremo più <strong>di</strong>rittoalle risorse <strong>del</strong>l’Obiettivo Uno? Oppureseguitiamo a sprecare occasioni?Non sono l’unico ad avere qualchedubbio. Il vicepresidente <strong>di</strong> Confindustria,Guidalberto Gui<strong>di</strong>, in un recenteconvegno a Nuoro hacitato uno stu<strong>di</strong>o sullo stato <strong>di</strong> attuazionedei programmi regionali, che denuncia- ripeto testualmente -“rilevantisegnali <strong>di</strong> preoccupazione sull’efficienza<strong>del</strong>la macchina amministrativae sulla qualità <strong>del</strong>la spesa”.Quando vado a Bruxelles come Presidente<strong>del</strong>l’Insuleur, a riven<strong>di</strong>careattenzione per i problemi e i ritar<strong>di</strong>epocali <strong>del</strong>le isole, mi sento l’avanguar<strong>di</strong>a<strong>di</strong> un esercito che non arrivamai. Però la Rete <strong>del</strong>le Camere <strong>di</strong>Commercio <strong>del</strong>le isole d’Europanon può da sola sostituire l’inerziadei governi nazionali e regionali.In una Europa a 25, la lotta per lasopravvivenza fra le aree deboli <strong>di</strong>venteràaccanita. L’Unione Europeavuole imprese più competitivein un mercato pienamente integrato:più ricerca e sviluppo tecnologico;gran<strong>di</strong> reti <strong>di</strong> trasporto transnazionali;istruzione e formazione semprepiù efficaci; <strong>di</strong>alogo sociale perla gestione <strong>di</strong> cambiamenti storici.Saremo in grado <strong>di</strong> raccogliere lasfida? O rischiamo <strong>di</strong> essere emarginatiulteriormente? Il terzo Rapportoeuropeo sulla coesione segnala chela Sardegna è al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>anazionale per la fascia <strong>di</strong> istruzioneme<strong>di</strong>o- alta. È una conferma <strong>del</strong>leimpressioni negative sul <strong>di</strong>sagio <strong>del</strong>lenostre scuole e <strong>del</strong>le nostre università.Ma se l’istruzione e la formazione nonfunzionano, si ferma tutto. Le idee nonsbocciano nel deserto.In tutta Italia nel 2003 sono state presentatequasi ottomila domande <strong>di</strong> brevettoper invenzioni. In Sardegna? 19domande. Il dato sui marchi depositatidalle imprese sarde non raggiunge lo0,7 per cento <strong>del</strong> totale nazionale. Mipreoccupo <strong>di</strong> questi numeri, perchénon si fa impresa e non sicresce senza capacità <strong>di</strong> sognare, <strong>di</strong> inventare.Il 10 maggio l’Unioncamerecelebrerà in tutta Italia la Giornata<strong>del</strong>l’economia e anche la Camera <strong>di</strong>Commercio <strong>di</strong> Cagliari parteciperàalla manifestazione. In un incontropresenteremo dati aggiornati sullasituazione economica <strong>del</strong>la nostraProvincia, in aree e settori <strong>di</strong>versi.Discuteremo sui numeri, per in<strong>di</strong>viduarei problemi eipotizzare soluzioni. Spero che le forzeeconomiche e sociali raccolgano ilnostro invito eaccettino <strong>di</strong> partecipare al <strong>di</strong>battito. Evorrei invitare anche i rappresentanti<strong>del</strong>le forze politiche che fra pochesettimane chiederanno ai Sar<strong>di</strong> unvoto per il prossimo governo <strong>del</strong>laRegione.Venite ad ascoltare. Non vi offriamouna tribuna o una passerella. Ma scopriretecifre che - mentre concedonoancora spiragli <strong>di</strong> speranza - fannosquillare nuovi allarmi.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004tel. 0781.260047-59fax 0781.260058ATTIVITA’ DELLA GIUNTA COMUNALEDI CARBONIA7- Approvazione <strong>del</strong> progetto definitivo dei lavori <strong>di</strong> manutenzionestraor<strong>di</strong>naria e realizzazione <strong>di</strong> un campo polivalente negli impiantisportivi <strong>di</strong> Cortoghiana, redatto dal geom. Filippo Casti. La spesaè <strong>di</strong> euro 110.000 e l’opera verrà realizzata con mutuo <strong>del</strong>la CassaDepositi e Prestiti- Approvazione <strong>del</strong> progetto preliminare-definitivo dei lavori <strong>di</strong> restauro<strong>del</strong>la chiesa S.Ponziano- 2° lotto, redatto dall’arch. AngeloMarongiu. La spesa è <strong>di</strong> euro 142.000 e si farà con fon<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’AssessoratoRegionale Lavori Pubblici e mutuo <strong>del</strong>la Cassa Depositi ePrestiti- Concessione <strong>del</strong> patrocinio legale, per risarcimento <strong>del</strong>le spese sostenuteda un <strong>di</strong>pendente, per proce<strong>di</strong>mento penale per fatti connessicon l’attività svolta in compiti d’ufficio. L’incarico <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa èstato assunto dall’avv. Pasquale Ramazzotti <strong>di</strong> Cagliari e la spesa è<strong>di</strong> euro 4.774- Autorizzazione <strong>di</strong> resistenza in giu<strong>di</strong>zio contro i ricorsi presentatida alcuni citta<strong>di</strong>ni alla Commissione Tributaria Provinciale <strong>di</strong> Cagliariper l’annullamento o la rettifica degli avvisi <strong>di</strong> pagamento<strong>del</strong>l’ICI per gli anni 98-99-2000. La <strong>di</strong>fesa sarà assicurata dai funzionari<strong>del</strong> Comune.


IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...... E ANCHE CITTA’Si da avvio alla prima fase <strong>di</strong> un più ampioprossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastaleDal 16 FEBBRAIO 2004non sarà più necessariorecarsi a Cagliari per richiedereVISURE ECERTIFICATI CATASTALIGrazie al nuovo servizio attivo pressoil locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANAubicati in IGLESIAS via Roma 25IL CATASTO E’ MOLTOPIU’ VICINO AI CITTADINITutti gli interessati possono recarsipresso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881Il Servizio è erogato in collaborazione conGEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALIServizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano <strong>di</strong> stabilizzazione ex LSUIl Presidente<strong>del</strong>la 19 a Comunità MontanaMarco Marras


saluteASL 7L’ISPETTORATO MICOLOGICO A DISPOSIZIONEPER PREVENIRE I PERICOLI DEI FUNGHIDa anni, nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, le precipitazioninon erano così abbondanti: un fattopositivo, quanto meno per le scorte idriche,ma anche per il vasto mondo degli appassionati<strong>del</strong>la raccolta <strong>di</strong> funghi. La combinazionefra umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> boschi e campagnee il clima temperato, tutt’altro che caldorispetto alle aride primavere degli annipassati, ha, infatti, dato vita ad una nuovastagione <strong>di</strong> raccolta dei prodotti eduli, maanche ad un rinnovato impegno <strong>del</strong> Dipartimento<strong>di</strong> Prevenzione <strong>del</strong>l’Azienda ASL7, al fine <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re le spiacevoli, talvolta,purtroppo, perfino letali, conseguenze <strong>di</strong>un consumo meno che consapevole <strong>del</strong>lespecie micologiche.In conseguenza, quin<strong>di</strong>, <strong>del</strong> ritorno sullepen<strong>di</strong>ci <strong>del</strong>le alture alberate, alla ricerca<strong>del</strong> pregiatissimo Boletus edulis, o neiprati bagnati dalle piogge, per la raccolta<strong>del</strong>l’Agaricus campestris o <strong>del</strong> Pleurotus,il Servizio d’Ispettorato Micologicocomunica la rinnovata <strong>di</strong>sponibilità aprendere visione <strong>di</strong> porcini, prataiolie gallinacci e quant’altri funghi sianostati raccolti, per garantirne la commestibilità.“Proprio nei giorni scorsi, ha precisato FlavioCani Ispettore <strong>del</strong> Servizio Micologico,un appassionato ha mostrato all’esperto<strong>del</strong>l’Azienda Sanitaria un Entolomalividum, specie che presenta una certasomiglianza con il cosiddetto “Cordolin’epezza”, ma che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> questo, èvelenoso. La primavera è tra l’altro il periodoin cui, sotto i castagni e le querce,spunta dal terreno l’Amanita verna, menoconosciuta <strong>del</strong>la tristemente nota Amanitaphalloides, ma velenosa quanto la famigerata“parente” e, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> questa, piùsimile a specie eduli, quali il prataiolo, peril colore bianco.Il Servizio <strong>di</strong> Ispettorato Micologico,istituito nel 1998 e organizzato tecnicamentenel febbraio 2000, è articolato neimaggiori Comuni <strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> competenza:in autunno, si può contattare all’internodei mercati civici <strong>di</strong> Carbonia eIglesias, e <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong> ambulatoriali,in accordo con le strutture Distrettuali.Il personale + adesso <strong>di</strong>sponibile nelleseguenti se<strong>di</strong>:- a Carbonia, presso il Dipartimento <strong>di</strong>Prevenzione, via Costituente, è a <strong>di</strong>sposizionel’Ispettore Flavio Cani (numerotel. 0781.6683938);- a Iglesias, presso il Servizio <strong>di</strong> Igienedegli Alimenti, nello spazio <strong>del</strong> Presi<strong>di</strong>oOspedaliero S.Barbara, è a <strong>di</strong>sposizioneinvece l’Ispettore MassimoSanna (numero tel. 0781.3922392-0781.3922377).Vi è inoltre la <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong> personalea<strong>di</strong>bito al Servizio per l’attuazionedei corsi finalizzati al conseguimento<strong>del</strong>l’autorizzazione comunale allaven<strong>di</strong>ta e alla somministrazione deifunghi epigei freschi spontanei. Aquesta importante funzione <strong>di</strong>dattica,si aggiunge quella relativa allospecifico supporto fornito ai Presi<strong>di</strong>Ospedalieri, per la quale gli IspettoriMicologi hanno un obbligo generico<strong>di</strong> reperibilità.IL PRESIDIO OSPEDALIERO SIRAIRECUPERA CREDIBILITA’ SANITARIAIn tempi <strong>di</strong> sanità che non sempreriesce a <strong>di</strong>mostrare la suavali<strong>di</strong>tà e la sua efficienza, ilpresi<strong>di</strong>o ospedaliero Sirai <strong>di</strong> Carbonia,il più grosso nosocomio<strong>del</strong>la ASL 7, ha avviato la lenta,ma costante, azione <strong>di</strong> recupero<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità sanitaria presso lepopolazioni <strong>del</strong> territorio.Pino PirasIn tre anni, dal 2000 al 2003,ha aumentato il numero <strong>del</strong>ledegenze, passando da 10.320a 11.995. Un segno <strong>di</strong> ritrovatacre<strong>di</strong>bilità, che và proprio in<strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>la politica avviataalcuni anni fa dall’attuale DirettoreGenerale Emilio Simeone.“Avevamo sempre sostenuto, hacommentato il Direttore Simeone,che occorreva riportare neinostri nosocomi le tante personeche finora si erano abituate arivolgersi fuori ASL. Tutto ciò,ne sono certo, per una insufficienteo non corretta informazione,perché i nostri ospedalio presi<strong>di</strong> poliambulatoriali presentanonotevoli professionalità.Oggi possiamo affermare che inparte questa politica <strong>del</strong> recuperosta dando i risultati. Circa500 degenze in più ogni annorappresentano certamente unsintomo <strong>di</strong> grande fiducia versola nostra sanità”.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004L’Assessore <strong>del</strong>le Politiche Sociali <strong>del</strong> Comune<strong>di</strong> Carbonia PierFranco Gaviano informa lepersone con problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità e le loro famiglieche per l’anno 2005 sono aperti i terminiper la presentazione dei progetti personalizzati,ai sensi <strong>del</strong>le Leggi n° 104/92 e n° 162/98, finalizzatial sostegno <strong>di</strong> persone con han<strong>di</strong>capgrave.Si tratta d’interventi mirati a sgravare il carico<strong>di</strong> coloro che assistono portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap,che vivono presso il nucleo familiare e che9PRESENTAZIONE PROGETTIASSISTENZA HANDICAPPATInecessitano d’assistenza continua; oppure interventi<strong>di</strong> natura educativa e ricreativa, oppure<strong>di</strong> tipo lu<strong>di</strong>co o extrascolastico, o, infine, <strong>di</strong> temporaneoinserimento in strutture <strong>di</strong> ricovero.Per ogni chiarimento e per la pre<strong>di</strong>sposizionedei progetti, occorrerà rivolgersi all’UfficioServizi Sociali <strong>del</strong> Comune (Centro Anziani),agli Assistenti Sociali Gabriella Fadda e/oGiuseppe Murru.Il termine per la presentazione dei progettiscadrà il 31 maggio 2004.Sirai - Carbonia


10<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004PoliticaNEL POTENZIALE DEI SITI SOTTERRANEI E IN SUPERFICIELA SVOLTA EPOCALE DEL FUTURO NON SOLO DI IGLESIASLo hanno detto a chiare lettere e senzaparole <strong>di</strong> circostanza: Monteponi<strong>di</strong> Iglesias potrebbe <strong>di</strong>ventare uno deiPoli <strong>di</strong> ricerca scientifica più importantid’Italia, con valenza straeuropea. Lohanno detto stu<strong>di</strong>osi e scienziati, nonchédocenti universitari <strong>di</strong> chiara famainternazionale che hanno preso partealle due giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sul “ProgettoRasetti”, che prevede la realizzazione,nella miniera <strong>di</strong> Monteponi, <strong>di</strong> un CentroAnalitico Sotterraneo <strong>di</strong> Archeometriae <strong>di</strong> Bassa Ra<strong>di</strong>oattività.I lavori si sono svolti nell’Aula Magna<strong>del</strong>la Citta<strong>del</strong>la Scientifica e Tecnologica<strong>del</strong>la Miniera <strong>di</strong> Monteponi <strong>di</strong>Iglesias, sede <strong>del</strong>la sezione staccata<strong>del</strong>l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cagliari.All’iniziativa hanno dato il propriocontributo scientifico ed organizzativol’Igea (Società Interventi Geo Ambientalispa), il Comune <strong>di</strong> Iglesias, l’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cagliari, l’INFN(Istituto Nazionale <strong>di</strong> Fisica Nucleare),il Dipartimento <strong>di</strong> Geoingegneria eTecnologie Ambientali, l’AUSI (AssociazioneUniversità <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>),il CNR (Consiglio nazionale <strong>del</strong>leRicerche), l’Università degli Stu<strong>di</strong> “Bicocca”<strong>di</strong> Milano, il Dipartimento <strong>di</strong>Scienza dei Materiali, l’AssociazioneItaliana <strong>di</strong> Archeometria, il PROMEA(Prodotti e processi Metallurgici Avanzati)l’Istituto Nazionale per la Fisica<strong>del</strong>la Materia.Le finalità <strong>del</strong>l’importante appuntamentoscientifico sono state ben racchiusenell’intervento <strong>di</strong> Sandro Tocco<strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari. “”Il “ProgettoRasetti” si è posto come obiettivoprincipale la realizzazione <strong>di</strong> un CentroAnalitico Sotterraneo per misure <strong>di</strong> bassara<strong>di</strong>oattività, o meglio, come “Centro<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>, Misure Archeometriche eMisure <strong>di</strong> Bassa Ra<strong>di</strong>oattività”. Essoavrà sede ufficiale nell’area <strong>del</strong>l’exconcessione mineraria <strong>di</strong> Monteponi,utilizzando sia le strutture sotterranee esia parte <strong>di</strong> quelle in superficie. La sua<strong>di</strong>mensione avrà carattere regionale,nazione ed internazionale”.Il costituendo Centro Stu<strong>di</strong>, oltre sfruttareal meglio i siti sotterranei e quelli,in parte, <strong>di</strong> superficie, avrà il supporto<strong>del</strong> vicino Polo Universitario <strong>di</strong> Monteponi,dei Laboratori <strong>di</strong> Igea, <strong>del</strong>l’Ausi,<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Iglesias (ed altri chevorranno contribuire e prendervi parte),nonché <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari.Esso potrà costituire, soprattutto per igiovani ricercatori locali, una base professionale<strong>di</strong> alto valore internazionale.Tali concetti sono stati riba<strong>di</strong>ti, inapertura dei lavori, dal Presidente IgeaIlio Salvatori, dal Sindaco <strong>di</strong> IglesiasPaolo Collu, da Giorgio Piccaluga inrappresentanza <strong>del</strong> Magnifico Rettore<strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari PasqualeIL SINDACO DI IGLESIAS PAOLO COLLUL’utilizzo <strong>del</strong>le strutturesotterranee <strong>del</strong>la miniera <strong>di</strong>Monteponi, per realizzarviun Centro Stu<strong>di</strong> MisureArcheometriche e Misure <strong>di</strong>Bassa Ra<strong>di</strong>oattività relativealla Sardegna, potrebbe rappresentareuna nuova sfidaprogettuale e scientifica siaper il consolidamento <strong>del</strong>labase universitaria locale e siaper la valorizzazione, in terminidecisamente più attuali,<strong>del</strong>l’Ausi (Associazione Università<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>), <strong>del</strong>patrimonio professionale Igeae <strong>di</strong> quanto ere<strong>di</strong>tato dalle <strong>di</strong>scioltesocietà minerarie, cheoggi rientra in quella eccezionaleoccasione rappresentatadal Parco Geominerario<strong>del</strong>la Sardegna.Convinti <strong>di</strong> tutto ciò, l’Amministrazionecomunale <strong>di</strong>Iglesias ha aderito, assiemeall’Università <strong>di</strong> Cagliari,alla Regione, all’Igea, agliIstituti nazionali <strong>di</strong> Geofisica eVulcanologia nonché <strong>di</strong> Fisica<strong>del</strong>la Materia, all’Ausi ed adaltre istituzioni, all’iniziativa“Progetto Rasetti”, convintache da essa possano venir fuorinuove opportunità per la città,per il territorio e per i giovaniche, con crescente interesse,guardano al polo universitario<strong>di</strong> Monteponi.In questa sede, confermiamol’interesse a dare al territorioMassimo CartaMistretta, dal Soprintendente regionaledei Beni Culturali Paolo Scalpellini.Nella prima fase dei lavori hanno portatoil loro saluto anche il Deputato on.Antonello Mereu, e Michele Agus <strong>del</strong>CNR. Dal canto suo Franco Todde haportato una testimonianza personalesu Franco Rasetti cui è stato deciso <strong>di</strong>intestare il progetto sottoposto all’attenzione.Gli interventi <strong>di</strong> natura scientifica etecnica hanno visto alternarsi: EnricoContini <strong>del</strong>la società Igea, PaoloRandaccio <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari,Marco Martini <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Milano,Ernest Pernicka <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Freiberg, Salvatore D’Agostino <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Napoli, Lorenzo Giuntini<strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Firenze, RobertoValera <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari, ValerioBenzi <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Bologna,Gaetano Ranieri <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Cagliari,Sandro Tocco <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong>Cagliari, Ulrico Sanna <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Cagliari, Francesca Lo Schiavo <strong>del</strong>CNR <strong>di</strong> Roma.La seconda giornata <strong>di</strong> lavori ha vistocome relatori: Alberto Anedda <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Cagliari, SebastianoPolizza <strong>del</strong> Politecnico <strong>di</strong> Teorico,Pier Paolo Manca <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong>Cagliari, Roberto Sarritzu <strong>del</strong>la societàIgea, Alessandra Salvatori <strong>del</strong>la societàProgemisa.Paolo Colluuna valenza culturale e scientifica,certi <strong>del</strong> fatto che attraversola valorizzazione <strong>del</strong>le“unicità” comprese nel potenziale<strong>del</strong> Parco Geominerario,potranno trovare spazio anchele altre iniziative complementari.Il “Progetto Rasetti” potràessere considerato “battistrada”e pienamente coerente conle nostre aspirazioni.Provincia <strong>di</strong> CagliariASSESSORATO SERVIZI SOCIALI EPROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIACentralino 0704092897 – 4092899Fax 070521034Assessore Pinello Cossu 0704092700Dirigente Dott.ssa Enrica Ambrosini 0704092773Segretaria Assessore 0704092736Biblioteca 0704092702Servizio Minorati Sensoriali 0704092703Servizio Minori 0704092820Servizio Minori 0704092804Servizio Minori 0704092715Servizio Minori 0704092704Servizio Minori 0704092788Ufficio Ni<strong>di</strong> 07040922792Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050Servizio Informa Donna 0704092728-2706Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735Servizio Protocollo 0704092733AUSPICATA LA NASCITA DI UN POLO DI RICERCAPER ARCHEOMETRIA E BASSA RADIOATTIVITA’Il “Progetto Rasetti” s’inseriscenell’ottica <strong>di</strong> un’attenta utilizzazione<strong>del</strong>le strutture sotterranee <strong>di</strong>smesse,da riconvertire a finalità tecnico-scientificheche, nello specifico,riportano alla possibilità <strong>di</strong> allocazionein sotterraneo <strong>di</strong> una strutturalaboratoristica de<strong>di</strong>cata, almenonella prima fase, a misure <strong>di</strong> bassara<strong>di</strong>oattività.Tale ipotesi progettuale trova giustificatofondamento in una perfetta e<strong>di</strong>nscin<strong>di</strong>bile integrazione tra strutturetecniche <strong>del</strong> sottosuolo, ed altrettantestrutture laboratoristiche e <strong>di</strong> formazione<strong>del</strong> soprasuolo, laddove essetrovano baricentro qualificato nellasezione staccata <strong>del</strong>l’Università degliStu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cagliari attraverso i suoicorsi <strong>di</strong> laurea, masters, laboratori <strong>di</strong>fisica ed informatica, sostenuti dall’AUSI(Associazione Università <strong>Sulcis</strong><strong>Iglesiente</strong>) nei locali <strong>del</strong>la palazzinaBellavista, già sede <strong>del</strong>la DirezioneGenerale <strong>del</strong>la Società Monteponi.Tale prestigiosa sede è ora area <strong>di</strong> proprietà<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Iglesias che l’haaffidata in concordato gratuito all’AU-SI, oltrechè nei laboratori chimico-fisici<strong>del</strong>l’Igea spa.La complementarietà <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>versificatema sinergiche possibilità, che puòannoverare ben pochi similari riscontri<strong>del</strong>lo steso tipo in Italia, sarà in grado <strong>di</strong>apportare all’area scientifica e tecnologica<strong>di</strong> Monteponi una massa critica <strong>di</strong>singolare valenza ed opportunità.L’accentramento, infatti, <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sponibilitàpotrebbe venire ulteriormentepotenziata con la localizzazione nelsito, <strong>del</strong> quinto polo <strong>di</strong> Polaris, <strong>del</strong>l’unitàPromea, <strong>del</strong>l’Università degli Stu<strong>di</strong><strong>di</strong> Milano, <strong>del</strong>l’Università degli Stu<strong>di</strong><strong>di</strong> Bologna, <strong>del</strong>l’Enea, <strong>del</strong>l’Istituto Nazionale<strong>di</strong> Fisica <strong>del</strong>la Materia, <strong>del</strong>laAssociazione Italiana <strong>di</strong> Archeometria,<strong>del</strong>le Soprintendenze Archeologiche<strong>del</strong>la Sardegna, costituendo senzaalcun dubbio un elemento vincente afavore <strong>del</strong> sito “Monteponi”, giacchéle strutture <strong>del</strong> sottosuolo sarebberofacilmente e velocemente interconnessee supportate, attraverso il pozzo VittorioEmanuele, dalle citate strutture <strong>del</strong>soprasuolo.L’analisi critica dei punti <strong>di</strong> forzae, per altro verso, degli eventualipunti <strong>di</strong> debolezza <strong>del</strong> progetto, e <strong>di</strong>conseguenza il grado <strong>di</strong> fattibilità eopportunità <strong>di</strong> concretizzazione <strong>del</strong>l’iniziativa,trae origine da alcuneconsiderazioni basilari sulle realicapacità operative <strong>del</strong> panorama<strong>di</strong>agnostico italiano.Da un lato i tre principali centro sotterraneiitaliani (Gran Sasso, MonteBianco, Frejus), risentono le <strong>di</strong>fficoltà<strong>di</strong> carattere logistico <strong>del</strong> contesto<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento, risultando conseguentementefortemente con<strong>di</strong>zionatinella capacità operativa anche perun venuto meno grado <strong>di</strong> accettabilitàda parte <strong>del</strong>le popolazioni locali.Né, allo stato attuale, appare realisticoperseguire l’attivazione <strong>di</strong> nuoviinse<strong>di</strong>amenti sotterranei che, siasotto il profilo economico che quellologistico (mancata in<strong>di</strong>viduazione e/o<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> siti idonei) costituisceun’eventualità ancora ad uno sta<strong>di</strong>odecisionale indefinito.Per contro, anche a seguito <strong>del</strong>l’incalzare<strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>sposizioni comunitarienel settore ambientale e <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong>lasalute, emergono urgenti necessità persingoli stati membri nell’attivazione <strong>di</strong>centri analitici che, pur nella loro multi<strong>di</strong>sciplinarietà,possano operare nelcampo <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività abassa intensità e tecniche collaterali.A tali purtroppo concrete <strong>di</strong>fficoltàsi affiancano peraltro impellentiurgenze che riguardano le indaginimirate al controllo ra<strong>di</strong>ometrico deimateriali da costruzione, siano essitrattarsi <strong>di</strong> materie prime naturali e/ocomunque, prodotti <strong>di</strong> trasformazione;al contrario <strong>di</strong> altri Stati membri(la Germani rappresenta sicuramenteun eloquente esempio) l’Italia manifestacarenze e ritar<strong>di</strong> in tale campoche rischiano <strong>di</strong> innescare scelte rime<strong>di</strong>aticiaffrettate e poco ponderate,penalizzanti Regioni periferichecome la Sardegna, che vantandocomunque lusinghiere produzioni <strong>di</strong>materie prime, contribuiscono significativamenteal PIL.E’ altrettanto evidente come un’oculatavalorizzazione e conseguentefruibilità <strong>del</strong> patrimonio culturaleisolano nella sua interezza, inseritonel più ampio contesto <strong>di</strong> nobilitazione<strong>del</strong>le peculiarità ambientali <strong>del</strong>l’Isola,non può che rappresentaree costituire una <strong>del</strong>le più promettenti<strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> sviluppo già nel breveperiodo.L’esigenza <strong>di</strong> dare compiuta valorizzazionee tutela al Patrimonio Culturaleitaliano ha così portato allosviluppo <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o checoinvolgono Enti <strong>di</strong> Ricerca, Impresepubbliche e private con la partecipazionedei Ministeri interessati, primotra tutti il Ministero per i Beni e leAttività Culturali ed il Ministero perl’Istruzione e l’Università; tra le molteiniziative progettuali nel campo, merita<strong>di</strong> essere menzionato il Progetto FinalizzatoBeni Culturali <strong>del</strong> ConsiglioNazionale <strong>del</strong>le Ricerche.In Sardegna, a tutt’oggi, v’è ancora dalamentare la costituzione <strong>di</strong> una validocoor<strong>di</strong>namento per lo sviluppo <strong>di</strong> iniziative<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e ricerca nel campodei beni culturali, attraverso l’impiego<strong>del</strong>la nuove tecnologie.Non può essere sottovalutato, inoltre,l’effetto trainante che tali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>sviluppo potrebbero avere sulla formazione<strong>di</strong> tecnici specializzati ed occupazionestabile ai vari livelli; figureprofessionali emergenti quali il Fisicoper l’Ambiente e lo Scienziato per i beniCulturali, potrebbero trovare in questoambito giusta allocazione ed ottimepossibilità do crescita e sviluppo.In relazione a tutto ciò appare comeopportunità assolutamente da nontrascurare quella <strong>di</strong> attivare, pressol’area mineraria <strong>di</strong> Monteponi <strong>di</strong>Iglesias, il Centro <strong>di</strong>agnostico in sotterraneo,grazie alla facilissima facilitàe fruibilità <strong>del</strong>le aree sotterranee,da un lato, ed altrettanti contestualistrutture <strong>di</strong> superficie, per altro verso,proprio in quest’area potrebberotrovare <strong>del</strong>le straor<strong>di</strong>narie e vincentisinergie applicative.Tra le ipotesi avanzate c’è quella<strong>del</strong>la realizzazione <strong>di</strong> un Centro perlo sviluppo <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong>agnosticasotterranea. La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>un tale Centro è fondamentale pertutte le misure <strong>di</strong> bassa attività lequali, a loro volta, sono necessarieper la certificazione e qualificazionedei prodotti <strong>di</strong> grande interesse perl’economia nazionale e regionale.Altro obiettivo portante <strong>del</strong> progetto,sarà la realizzazione <strong>del</strong> Centro<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Misure Archeometricheche costituirà il nucleo iniziale <strong>di</strong>una struttura da svilupparsi per fasisuccessive, una volta collaudata einserita nel contesto operativo laprima fase <strong>del</strong> progetto. Tale attivitàrientrerebbe in quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticada svilupparsi in superficie.ASSESSORATO SERVIZI SOCIALIE PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIACAGLIARI VIA CADELLO 9


PoliticaRecentemente Walter Piscedda, su in<strong>di</strong>cazione<strong>del</strong> decimo congresso regionale<strong>del</strong>l’Associazione, è stato eletto alla Presidenza<strong>del</strong>le Acli sarde, il MovimentoCristiano dei Lavoratori.35 anni, funzionario <strong>di</strong> banca, impegnatonella vita politica nel Comune<strong>di</strong> Elmas, Walter Piscedda è succedutonella Presidenza regionale <strong>del</strong>le Acli aTonino Tidu. “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” haintervistato il neo Presidente <strong>del</strong>le Aclisarde.D) Sessant’anni <strong>di</strong> Acli: qual’è statofinora il suo ruolo?R) Una società strutturata e complessacome quella italiana, ed in particolaresarda, impe<strong>di</strong>sce spesso una relazione<strong>di</strong>retta tra citta<strong>di</strong>ni ed istituzioni. Eccoallora che vi è la necessità <strong>di</strong> soggettiinterme<strong>di</strong>, che consentano <strong>di</strong> trasferiresulle istituzioni, in termini progettualiattivi, le istanze forti che vengono dal“popolo”, al quale altresì restituiscono,traducendole, le scelte politiche sottostantigli atti amministrativi. Questo èstato, ed è tuttora, il ruolo <strong>del</strong>le Aclinella società.D) Dopo gli anni <strong>di</strong> grande entusiasmo,le Acli sarde hanno perduto quelruolo sociale attivo per trasformarsiin un carrozzone <strong>di</strong> formazione professionalefinanziato dalla Regione edall’Unione Europea, oppure <strong>di</strong> rarimomenti <strong>di</strong> promozione sportiva.R) Le Acli sarde, patrimonio <strong>di</strong> unastoria associativa <strong>del</strong> cattolicesimodemocratico isolano più avanzato,hanno avuto, attraverso alterne vicende,un trend <strong>di</strong> crescita a <strong>di</strong>r pocoimpressionante nell’ultimo decennio.L’Enaip, primo ente <strong>di</strong> formazioneprofessionale in Sardegna certificatoIso 9001, è il più importante ente <strong>di</strong>formazione professionale <strong>del</strong>l’Isola,con circa 110.000 ore <strong>di</strong> formazioneerogate nel solo 2003.WALTER PISCEDDA PRESENTA LE ACLI SARDEIN UN’INTERVISTA A “GAZZETTA DEL SULCIS”L’Unione Sportiva conta in Sardegnacirca 30.000 iscritti, ed essendo ente<strong>di</strong> promozione sportiva garantisce lapratica <strong>del</strong>lo sport anche e soprattuttoai più deboli, inserendoli in un circolovirtuoso <strong>di</strong> crescita integrale <strong>del</strong>lapersona.Il Patronato si rivolge a chi, lasciatonelle mani <strong>del</strong>la burocrazia, non riescead accedere neppure ai <strong>di</strong>ritti piùbasilari. Mi sembra che non si possaparlare <strong>di</strong> staticità, o <strong>del</strong> venir meno <strong>di</strong>un impegno. Mi sembra invece che lalungimiranza politica <strong>di</strong> un’intera classe<strong>di</strong>rigente abbia mirato soprattuttoad un consolidamento <strong>del</strong>l’esistente,ponendo così le basi per un futuro ricco<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni e <strong>di</strong> risultati.D) Autocritica?R) Probabilmente potevamo fare <strong>di</strong>più, e meglio, ma la caparbietà <strong>di</strong> unastrategia basata sullo spirito <strong>di</strong> squadra,ci ha portato a rallentare il passo,in modo <strong>di</strong> arrivare tutti alla meta, seppurein termini maggiori. Certamentedovremo migliorare la nostra capacità<strong>di</strong> comunicare ciò che siamo e ciò chefacciamo; siamo probabilmente troppomodesti e osiamo poco.D) Quale sarà la linea operativa <strong>del</strong>suo mandato presidenziale?R) A me spetta il gravoso compito,da una parte, <strong>di</strong> non <strong>di</strong>sperdere il preziosopatrimonio <strong>di</strong> persone, opere emezzi, accumulato fin qui; e, dall’altra,<strong>di</strong> proiettare l’Associazione oltrei confini <strong>del</strong> proprio impegno, sullerotte <strong>di</strong> una società mutevole, con unamplificarsi <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> esclusionesociale che talvolta spaventano, macon la certezza <strong>di</strong> assolvere prima <strong>di</strong>LA FIERA INTERNAZIONALE APREA 21 COMUNI DELLA SARDEGNAAlla 56^ e<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>la FieraInternazionale <strong>del</strong>la Sardegna,che ha aperto i battentiil 29 aprile scorso, hannotrovato posto per una mostraine<strong>di</strong>ta, FierAnci, anche21 Comuni sar<strong>di</strong>. L’iniziativaè stata promossa dallaFiera in collaborazione conl’Anci Sardegna, durante unincontro nei locali <strong>del</strong>la Fierain viale Diaz, dove hannomesso a punto gli ultimidettagli organizzativi.L’obiettivo era <strong>di</strong> valorizzaree far conoscere l’operativitàdei piccoli Comunisar<strong>di</strong>, dai beni storico - culturali,al recupero dei monumentie alle loro tra<strong>di</strong>zioni.E’ stato possibile assisterea proiezioni filmate e visionareil materiale fotograficopiù significativo, <strong>del</strong>le singolerealtà comunali.“Questa prima mostra – hariba<strong>di</strong>to il Presidente <strong>del</strong>laFiera Raffaele Garzia- è l’inizio <strong>di</strong> una fruttuosacollaborazione con l’AnciSardegna e con i Comunisar<strong>di</strong>, che nel tempo si consoliderà,forte degli ottimirisultati”.Anche il presidente <strong>del</strong>l’AnciSardegna, Linetta Serri,ha sottolineato l’importanza<strong>del</strong>l’iniziativa che segna unanovità assoluta nella rivalutazione<strong>del</strong> ricco patrimoniointerno <strong>di</strong> ogni singolo Comune.Un’occasione per leAmministrazioni comunali<strong>del</strong>le Province <strong>di</strong> Sassari,Nuoro, Oristano e Cagliari.In Fiera sono stati presenti iseguenti comuni:Provincia <strong>di</strong> Sassari : Padria,Perfugas, Luogosanto,Padru, Chiaramonti.Provincia <strong>di</strong> Nuoro: Orune,Laconi, Orroli, Osidda, MamoiadaProvincia <strong>di</strong> Oristano: Seneghe,Nurachi, Norbello,Pau, BadessaProvincia <strong>di</strong> Cagliari: Santa<strong>di</strong>,Villasor, Siliqua, Silius,Villamassargia, GoniPortoscusoSalviamo la Tonnaratutto ad un dovere morale, ra<strong>di</strong>cato nelnostro essere chiesa.D) Con tanto associazionismo ingiro, c’è ancora spazio e volontà <strong>di</strong>veicolare i principi e le finalità istituzionali<strong>del</strong>le Acli? Come?R) Le Acli, nel tempo, sono cambiate,ma sempre attuali sono i fondamentaliprincipi sui quali sono nate. La fe<strong>del</strong>tàalla chiesa, alla democrazia ed allaclasse operaia, declinati in questo terzomillennio europeo e globalizzato,sono ancora il porto sicuro <strong>di</strong> partenzae <strong>di</strong> approdo <strong>di</strong> un nuovo quadriennioche mi accingo a solcare.D) La scelta politica <strong>del</strong>le Acli hasempre privilegiato l’area <strong>di</strong> sinistra,quasi che le altre formazioni nonavessero eguale sensibilità.R) Non abbiamo mai guardato in casad’altri, abbiamo sempre fatto sceltecoerenti con la nostra coscienza <strong>di</strong>uomini e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti, in aderenzaalla vocazione <strong>del</strong>le Acli ad essereAssociazione <strong>di</strong> frontiera. Più che glischieramenti, noi abbiamo seguito gliuomini politici, più che ai proclami,noi abbiamo guardato ai programmi<strong>di</strong> governo.La maturità <strong>di</strong> un’Associazione comeMassimo Cartala nostra, non sta nel fermarsi a guardarequale area politica sostenere,quanto invece nel guardare, all’interno<strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse appartenenze, qualisono i programmi e gli uomini chemeritano <strong>di</strong> essere sostenuti in quantomaggiormente si avvicinano allanostra idea <strong>di</strong> uomo, <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no, <strong>di</strong>Stato, <strong>di</strong> giustizia sociale.D) Per le prossime regionali avetegià fatto una scelta <strong>di</strong> campo: conSoru?R) La nostra scelta, per <strong>di</strong>rla conuno slogan, è <strong>di</strong> essere autonomamenteschierati. Non possiamo peròesimerci dall’essere profondamentecritici con la Regione, che ha lasciatoandare la Sardegna verso una derivadalla quale sarà veramente <strong>di</strong>fficileuscire. La <strong>di</strong>soccupazione, se nonè aumentata in termini percentuali,si è tuttavia aggravata in termini <strong>di</strong>aumento dalla precarietà <strong>di</strong> lavori; iltasso <strong>di</strong> indebitamento è a livelli spaventosi;la capacità <strong>di</strong> spen<strong>di</strong>ta è ad unlivello bassissimo. Siamo nel pieno<strong>di</strong> una crisi istituzionale e sociale. Seil Dott. Soru, nonostante tutto questo,saprà far rivivere la speranza dei Sar<strong>di</strong>,facendosi fattivo costruttore <strong>di</strong> un<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Walter Pisceddaprogetto <strong>di</strong> vera e propria “Rinascita”<strong>del</strong>la Sardegna, noi saremo col Dott.Soru. Ma se egli si farà avvinghiaredai cosiddetti giochi <strong>di</strong> palazzo, nontenendo in debito conto la gente, i11partiti, le associazioni, la Chiesa, chesono il vero ed unico retroterra su cuidovrebbe crescere il futuro Governatore<strong>del</strong>l’Isola, noi saremo con lui deigiu<strong>di</strong>ci severi.


12<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004PoliticaS.ANTIOCONESSUN’ATTENZIONE PER LE CATEGORIE PIU’ DEBOLILE TASSE SARANNO UGUALI PER BENESTANTI E POVERI“Oggi si paga, domani no”. Così hannorisposto, anche quest’anno, l’Assessore<strong>del</strong>le Finanze <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong>S.Antioco Mario Esu, nonché il SindacoEusebio Baghino. Una risposta<strong>del</strong> genere è stata data al Capo <strong>del</strong>laLega Pensionati Cisl Angelo Locciche aveva riproposto la riduzione <strong>del</strong>lealiquote Irpef, Tarsu e Ici, facendoleabbassare <strong>di</strong> un punto, giacchè esserisultano le più alte <strong>del</strong>la Sardegna efanno a pugni con quelle vigenti nelcircondario.Gli Amministratori hanno impe<strong>di</strong>toad Angelo Locci <strong>di</strong> esporre, in fase<strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione ed approvazione <strong>del</strong>Bilancio <strong>di</strong> previsione 2004, all’interoConsiglio comunale le argomentazioniche ispiravano la richiesta <strong>di</strong> riduzione<strong>del</strong>le tasse.Angelo Locci c’è rimasto malissimo…haprotestato, ma gli è stato dettoche la categoria da lui rappresentatanon aveva alcun <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere sentitain quella sede, anche se <strong>di</strong>versealtre categorie <strong>di</strong> lavoratori (pescatori,cacciatori, ambientalisti, operatori turistici…)tempo prima, avevano avutodagli stessi Amministratori ben altrotrattamento, avendo potuto esporre iloro pareri all’interno <strong>del</strong> Consigliocomunale.Tutto ciò, malgrado a S.Antioco ipensionati siano oltre duemila e sianol’unica ricchezza <strong>di</strong> questa citta<strong>di</strong>na,afflitta da una crisi che neppure nel periodonero bellico aveva conosciuto.Le aliquote, quin<strong>di</strong>, resteranno quellestabilite dalla Giunta precedente chesi era accanita ad applicare “tariffe <strong>di</strong>legge” previste, senza minimamenteporsi il problema <strong>del</strong>lo stato comatosoin cui versa il centro abitato, senzapiù alcuna voce economica <strong>di</strong> rilievodopo la soppressione <strong>del</strong>le industrie,lo sfascio <strong>del</strong>le Saline <strong>di</strong> Stato, l’oblio<strong>del</strong>la carenza <strong>di</strong> infrastrutture portualie ferroviarie che obbligano costi altissiminel commercio, ma soprattutto lacancellazione <strong>del</strong>le attività ed occupazioneche offriva il porto con carattereterritoriale.Oltre, quin<strong>di</strong>, il balzello <strong>del</strong>le strisceblu chilometriche che vanno dallaUNDICI SINDACI E DUE COMMISSARI PREFETTIZINON CAPACI D’APRIRE IL MUSEO ARCHEOLOGICOS. Antioco - Museo ArcheologicoGian Paolo PirasBasilica <strong>del</strong> Santo fino al chilometro3 <strong>del</strong>l’ancora nominata Via Nazionale,la precedente Amministrazione siera <strong>di</strong>stinta anche nell’accanimentosulle varie tasse, facendo venire degliesperti dal Bresciano che avevanogettato nel panico l’intera popolazioneconvocata a più riprese in via Gialeto,per documentare ogni millimetro <strong>di</strong>suolo tassabile, portando alle stellele aliquote varie per i servizi erogatinel territorio comunale. Quasi cheS.Antioco avesse tutte le como<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>Continente, dove queste tasse sonocompensate dal tenore <strong>di</strong> vita certamentemigliore in tutti i sensi: sanitari,scolastici, logistici <strong>di</strong> trasferimento etrasporto.S.Antioco, insomma, era ancora l’Eldoradoe non il Bangladesh o uno <strong>di</strong>quei Paesi africani dove i Missionarisulcitani hanno aperto chiese e comunitàde<strong>di</strong>cati al nostro Santo Patronosuscitano e che vengono ogni tantoper raccogliere fon<strong>di</strong> per quei Paesi<strong>di</strong>sastrati. Invece, maggiori attenzionisono state riservate agli intrattenimentiper strozzare l’apatia <strong>del</strong>lacitta<strong>di</strong>na senza più alcuna risorsaeconomica <strong>di</strong> rilievo e conun’emigrazione giovanile spaventosa.Angelo Locci non si èdato per vinto e, spulciando nelbilancio approvato, ha trovatopersino la copertura finanziariaper accontentare questi pensionatiche certamente figurano trai più tartassati d’Italia.PERCHE’ L’ALBERGO CENTRALE DI CARBONIATARDA AD ESSERE VENDUTO AI RICHIEDENTI ?L’inconcluso capitolo, relativo alla destinazione<strong>del</strong>l’ex albergo Centrale <strong>di</strong> Carbonia,sta alimentando ipotesi e sospetti che vannomolto al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ciò che comunemente lecronache riportano. Finora, infatti, le astepromosse dall’Istituto Autonomo per le CasePopolari <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Cagliari, proprietario<strong>del</strong>l’immobile che sorge in pieno centrostorico a Carbonia, sono andate deserte,perché il prezzo base sarebbe stato giu<strong>di</strong>catoEusebio Baghino“troppo alto”.Al primo bando ha fatto seguito il secondo,quin<strong>di</strong> altri ancora nel tempo. La considerazioneche è stata fatta dai potenziali acquirentisi è sempre concentrata sul fatto che la struttura,da mantenere come albergo, debba esseresottoposta a ra<strong>di</strong>cale rinnovo prima <strong>di</strong> poterriaprire i battenti ed ospitare i nuovi clienti.Peraltro, trattandosi <strong>di</strong> un immobile costruitooltre 65 anni fa in pietra e cemento, presenterebbenon pochi problemi per la ristrutturazionee la messa a norma.Valutati tutti questi elementi, e tenuto conto<strong>del</strong> valore dato all’immobile dall’UTE (UfficioTecnico Erariale), l’IACP <strong>di</strong> Cagliari continuaa lasciare inconcluso il capitolo ven<strong>di</strong>ta<strong>del</strong>l’albergo Centrale. Il sospetto nasce dalfatto che da qualche tempo non vengono piùPino Piraspubblicati ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta; né che non si tengaconto <strong>del</strong>le offerte pervenute (ci sono state)alla Direzione IACP <strong>di</strong> Cagliari che avrebbetutto l’interesse ad alienare l’immobile in argomento.Appare più che evidente che l’Istituto CasePopolari non abbia alcun interesse a mantenerein proprietà simile costruzione. Né, però,appare giustificabile che le aste siano statebloccate. Nel frattempo, sono state inviateall’IACP offerte alle quali non sono state daterisposte. Di qui qualche malcelata considerazione<strong>di</strong> sospetto. Pur essendo troppo stranoche possa concretizzarsi una qualche ipotesispeculativa, resta evidente la necessità chel’albergo Centrale <strong>di</strong> Carbonia venga sottrattoall’abbandono ed avviato, me<strong>di</strong>ante ven<strong>di</strong>ta,al suo completo e funzionale recupero.Se S.Antioco potrà vantare unprimato, questo sarà legato,senza dubbio, al tempo intercorsotra l’inizio dei lavori e ilnon ancora concluso iter perl’apertura <strong>del</strong> museo archeologico.Iniziato circa trent’anni fa,il museo non ha ancora apertoi battenti. Tutto ciò, scandalosamente,malgrado l’antica<strong>Sulcis</strong> abbia, nel patrimonioarcheologico, la sua miglioreprerogativa prenuragica, nuragica,fenicio-punica, romana eme<strong>di</strong>oevale.Ancora oggi, buona parte deireperti ritrovati nell’isola <strong>di</strong>S.Antioco, costituiscono il migliorbiglietto <strong>di</strong> visita <strong>del</strong> museoarcheologico <strong>di</strong> Cagliari.L’apertura <strong>del</strong> museo sembravacosa fatta qualche anno fa conl’allora Sindaco Virginio Locci.Però, anche in quel caso, nonsi ebbe sufficiente forza politicae culturale per dare l’ultimaspallata alle tante resistenzeimposte, per <strong>di</strong>versi lustri, dallaSoprintendenza archeologica,forse perché si sarebbe andatiad impoverire il museo <strong>del</strong> Capoluogoal quale si legano tantiesperti <strong>del</strong>l’archeologia.L’ultimo atto, per vincere leresidue resistenze all’apertura<strong>del</strong> nuovo museo archeologico<strong>di</strong> S.Antioco, ci hanno pensatoalcuni citta<strong>di</strong>ni che hannoissato una tenda davanti allospiazzo museale, con l’intento<strong>di</strong> richiamare l’attenzione degliAmministratori locali che evidentementenon hanno ancoracompreso quale importanzapotrà avere il museo per il futuroturistico, ancorché culturale,<strong>di</strong> S.Antioco. 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14<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Realtà LocaleSEMPRE PIU’ STRETTI RAPPORTI TRA IGLESIASE IL MINISTERO DELL’EDUCAZIONE BIELORUSSOL’attiva partecipazione all’accoglienzadei bambini bielorussi, chearrivano ogni anno in Sardegna perun breve periodo <strong>di</strong> salutare vacanza,ha fatto sì che il Centro per le RelazioniInternazionali <strong>del</strong> Ministero<strong>del</strong>l’Educazione <strong>del</strong>la RepubblicaBielorussa prendesse contatto colComune <strong>di</strong> Iglesias per uno scambiosempre più stretto <strong>di</strong> rapporti sia culturaliche umanitari.“Valutiamo con grande stima e rispettol’attività <strong>del</strong>la vostra Amministrazionecomunale legata al nostroPaese, scrive il Direttore <strong>del</strong> Ministero<strong>del</strong>l’Educazione. Allo scopo<strong>di</strong> un ulteriore sviluppo <strong>del</strong>la nostracollaborazione invitiamo il SindacoPaolo Collu e l’Assessore al Turismoe Spettacolo Vito Didaci a visitare laBielorussia in qualità <strong>di</strong> rappresentantiufficiali <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Iglesias.Tale visita, continua la lettera <strong>del</strong> Direttore<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’EducazioneBielorusso, potrà in misura significativacontribuire allo sviluppo e ampliamento<strong>del</strong>la nostra collaborazionein campo sociale, culturale, turistico edegli eventi <strong>di</strong> spettacolo”.L’invito è stato raccolto dall’AssessoreVito Didaci che, assieme al Dirigentedei Servizi Sociali <strong>del</strong> Comune<strong>di</strong> Iglesias Paolo Carta, ha fatto visitaalle autorità <strong>di</strong> quel Paese. “Siamostati accolti a livello <strong>di</strong> Ministri edalti Dirigenti. Le visite e sopralluoghieffettuati, ha detto l’AssessoreVito Didaci, ci hanno resi ancor piùg sbrottaanta<strong>di</strong>arbaraloc.San Giovanni - IGLESIAS (CA)portoflaviamasuaconsapevoli <strong>di</strong> quale <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>collaborazione potrà svilupparsi traIglesias, compreso il territorio <strong>del</strong>laneo Provincia, e la Biolorussia. Potrannoessere rapporti culturali e <strong>di</strong>spettacolo, gemellaggi tra scuole,fiere e mostre <strong>di</strong> prodotti locali, soggiorni-vacanza”.Gli incontri, <strong>di</strong> carattere umanitarioe culturale, hanno consentito <strong>di</strong> stabilirepiù profon<strong>di</strong> legami per quantoriguarda l’ospitalità dei bambini biolorussiin vacanza ad Iglesias. Sonobambini, in buona parte, che portanosulla loro pelle le conseguenze <strong>del</strong>l’esplosionenucleare <strong>di</strong> Chernobyl, oil cui tenore sociale non consente <strong>di</strong>far godere a questi ragazzi alcuna vacanza.“Abbiamo appreso dagli stessiGovernanti bielorussi, ha spiegatol’Assessore Vito Didaci, che i bambinisoggiornanti in Sardegna hanno unbeneficio superiore rispetto a quelloriscontrato nelle altre Regioni, checomunque offrono altrettanta validaassistenza e solidarietà. Per questoci siamo impegnati ad intensificarel’azione umanitaria, col concorso<strong>del</strong>la Chiesa locale Ortodossa, perchéquesto genere <strong>di</strong> solidarietà abbia a<strong>di</strong>ncrementarsi, coinvolgendo un numerocrescente <strong>di</strong> famiglie. E’ anchebello sapere che <strong>di</strong> anno in anno lerelazioni che si stabiliscono durantele vacanze tra bambini bielorussi ele loro famiglie vengano mantenutidurante il resto <strong>del</strong>l’anno, stabilendoveri e propri gemellaggi tra fami-Alfio Gessaglie”.Ma la missione <strong>del</strong>l’Assessore VitoDidaci e <strong>del</strong> Dirigente Paolo Cartaè servita anche a stabilire un ponte<strong>di</strong> collaborazione per valorizzaresoprattutto danza e musica <strong>di</strong> quellaNazione. “Il problema <strong>di</strong> fondo,ha spiegato l’Assessore Didaci, è la<strong>di</strong>stanza geografica. Un gruppo chearrivi in Sardegna deve affrontareenormi spese, per cui noi ci dobbiamoattivare a mettere in pie<strong>di</strong> una sorta<strong>di</strong> tour estivo, così da consentirci <strong>di</strong>ospitare compagnie e gruppi bielorussiche sono <strong>di</strong> altissima preparazionee <strong>di</strong> grande professionalità”. Già dallaprossima estate, comunque, Iglesiascercherà <strong>di</strong> dare una prima rispostaa questi scambi culturali e artistici,certa <strong>di</strong> poter contare su prestazioni<strong>di</strong> sicuro successo.Per le prenotazionitelefonare al servizio visite:tel. 0781.491300fax 0781.491395o via e-mail:segr.igea@virgilio.itg h enryalleriaBUGGERRU (CA)(località Masua) NEBIDA - IGLESIAS (CA)ILLUSTRATO A VILLAMAR IL PROGETTOPER ARGINARE LE “DIPENDENZE” GIOVANILIMercoledì 21 aprile scorso, presso lasede <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Villamar si è tenutoun incontro per la presentazione<strong>del</strong> Progetto sulle Alcol Tossico<strong>di</strong>pendenze,legge 309/90, finanziatodall’Assessorato regionale <strong>del</strong>la Sanità.Alla presentazione <strong>del</strong> progettohanno presenziato l’Assessore deiServizi Sociali e Problematiche <strong>del</strong>laFamiglia <strong>del</strong>l’Amministrazioneprovinciale Pinello Cossu, i Sindaci<strong>di</strong> Villamar, Comune capofila<strong>del</strong>l’Accordo <strong>di</strong> Programma,Segariu, Las Plassas, Barumini,Villanovafranca e Furti. Presenti,Bielorussia - Ass. Didaci con autorità Bielorussieperché particolarmente interessati,anche il Dirigente scolastico GiancarloVinci, il Responsabile <strong>del</strong>la ASL6 Angelo Fois e gli operatori sociali <strong>del</strong>territorio. In quella sede è stato illustratoil progetto triennale che prevede, comeobiettivo principale, un programmad’interventi capillari d’informazione,formazione e prevenzione sul territorioche, gli operatori <strong>di</strong> strada, selezionatidalla Provincia in collaborazione conle Amministrazioni comunali, le Istituzioniscolastiche, la ASL e il terzoSettore, rivolgeranno alla popolazionein generale, ma soprattutto ai giovani,al fine <strong>di</strong> favorire la più ampia conoscenza<strong>del</strong>la problematica per contrastareil <strong>di</strong>lagante fenomeno <strong>del</strong>l’abuso<strong>di</strong> sostanze, da cui scaturiscono le varieforme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza.CONVEGNO SU INFORMAZIONE RADIOTELEVISIVAE SOGGETTI DEBOLI. IL PREMIO “MILVIO ATZORI”ALLE EMITTENTI TELEVISIVE VIDEOLINA E TCSCon l’obiettivo <strong>di</strong> avvicinare ilmondo <strong>del</strong>l’informazione non soloai soggetti che subiscono le conseguenzedei propri “stati <strong>di</strong> debolezza”,siano essi soggettivi odoggettivi, siano <strong>di</strong>retti o derivati,ma anche <strong>di</strong> creare un utile canale<strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> notizie da parte<strong>di</strong> chi al settore de<strong>di</strong>ca stu<strong>di</strong> edattenzione particolari, il ComitatoRegionale per il Servizio Ra<strong>di</strong>otelevisivo<strong>del</strong>la Sardegna (Corerat)ha istituito un anno fa il premioannuale “Milvio Atzori”. La cerimonia<strong>di</strong> premiazione <strong>del</strong>la primae<strong>di</strong>zione è stata inserita all’interno<strong>di</strong> un convegno dal titolo “Informazionera<strong>di</strong>otelevisiva e soggettideboli”, che ha avuto luogo nellagiornata <strong>di</strong> oggi presso il SaloneTransatlantico <strong>del</strong> Consiglio Regionale<strong>del</strong>la Sardegna.La cerimonia <strong>di</strong> consegna dei premi,coor<strong>di</strong>nata dal Prof. Bruno Anatra,Presidente <strong>del</strong> Corerat Sardegna èstata preceduta dagli interventi deirelatori Giuseppe Scarcia, Presidente<strong>del</strong>la Conferenza Nazionale<strong>del</strong> Corecom Corerat, <strong>di</strong> CeciliaSechi, Responsabile <strong>del</strong>la RedazioneRivista AREE, <strong>di</strong> CarmeloMasala, Docente <strong>di</strong> Psicologia<strong>del</strong>l’Han<strong>di</strong>cap presso l’Università<strong>di</strong> Cagliari e <strong>di</strong> Riziero Zucchi,Docente <strong>di</strong> Pedagogia e <strong>di</strong>Forma e Generi <strong>del</strong>lo SpettacoloRa<strong>di</strong>otelevisivo all’Università <strong>di</strong>Torino.“Il ruolo <strong>del</strong>le emittenti locali,ha detto Scarcia, è importanteperché può arrivare in ambiti irraggiungibiliper altri”.“E’ stato avviato un tavolo <strong>di</strong>lavoro tra organizzazioni che sioccupano <strong>di</strong> soggetti deboli e igiornalisti, ha detto Sechi, che ciconsente per un verso <strong>di</strong> capiremeglio il lavoro <strong>del</strong> giornalistae per altro ci dà la possibilità <strong>di</strong>fornire loro elementi importanti,che possono aiutarli, quando devonooccuparsi <strong>di</strong> argomenti chehanno come soggetto i minori”.Riguardo a questa sinergia tragiornalisti e operatori, Anatraha precisato che “è necessariosviluppare una cultura <strong>del</strong>laRa<strong>di</strong>o IglesiasPinello Cossuinformazione, che preveda che ilgiornalista che si occupa <strong>di</strong> questitemi, sia sempre in <strong>di</strong>retto contattocon gli operatori <strong>del</strong> settore”.Comunicazione, <strong>di</strong>versa abilità eidentità sono stati gli argomenti trattatida Zucchi. “L’identità è azionesociale e i minori non sono soggettideboli, ma soggetti forti. Corecom eCorerat devono occuparsi <strong>del</strong> rapportocon la scuola, che è un luogoimportante dove realizzare la comunicazione.La scuola non può essereemarginata, bisogna darle soggettività,per esempio mettendola incon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> potere realizzare spotpubblicitari <strong>di</strong> comunicazione sociale,che creano così identità”.Gherardo Gherar<strong>di</strong>ni, Dirigente <strong>del</strong>Corerat Sardegna ha letto le motivazioni<strong>del</strong>la Giuria <strong>del</strong> Premio“Milvio Atzori”. Nella motivazioneemerge che le opere inviate alconcorso da parte <strong>di</strong> Videolina eTCS, uniche emittenti in gara, sonoun’encomiabile prova <strong>di</strong> sensibilitàverso le tematiche dei cosiddettisoggetti “deboli” e <strong>di</strong> comprensione<strong>del</strong>le finalità <strong>del</strong> Premio. Lagiuria ha stabilito <strong>di</strong> assegnare ilPremio “Milvio Attori” per l’anno2003 a entrambe le emittenti partecipanti,attribuendo un ex equo.A ciascuna <strong>del</strong>le emittenti è andatoil premio <strong>di</strong> 2000 euro, utilizzandoanche la somma destinata alla sezionera<strong>di</strong>ofonica, rimasta senzapartecipanti.“L’aspetto importante, ha dettoAntonello Lai <strong>di</strong> TCS, è che si parli<strong>di</strong> questi temi. Ringrazio tutti quelliche si occupano dei problemi <strong>del</strong>lepersone più deboli”.“Un pensiero speciale a Milvio Atzori,con il quale ho condotto i mieiprimi passi da giornalista” ha dettoGiorgio Ariu, autore <strong>del</strong>la operapremiata “Ci ve<strong>di</strong>amo a casa”,dopo avere ritirato il premio perconto <strong>del</strong>l’emittente Videolina.La seconda parte <strong>del</strong> convegnoha dato ampio spazio al confronto<strong>di</strong>battito fra i rappresentanti <strong>del</strong>leemittenti ra<strong>di</strong>otelevisivi presenti, leorganizzazioni che si occupano deisoggetti deboli e relatori.


Realtà LocaleIGLESIASL’UNIVERSITA’ CONTINUA A CRESCERENUOVE LAUREE IN SCIENZA DEI MATERIALIL’Università <strong>di</strong> Iglesias continua aconsolidare le sue basi formative neiconfronti dei giovani, che hanno finorascelto <strong>di</strong> seguire i corsi accademici inquel <strong>di</strong> Monteponi. Anche nelle scorsesettimane tre giovani <strong>di</strong> Iglesias hannoconseguito, con votazione molto alta,la laurea in Scienza dei Materiali, lecui <strong>di</strong>scussioni sono state seguite daun folto pubblico <strong>di</strong> professori, tecnici,familiari e amici dei neo dottori. Si ètrattato <strong>di</strong> Giovanni Floris (“Materiali<strong>di</strong> consolidamento <strong>del</strong>le volte <strong>del</strong>lamonumentale chiesa <strong>di</strong> S.Francesco <strong>di</strong>Oristano”), <strong>di</strong> Stefano Contini (“Adeguamentosistema qualità”) e <strong>di</strong> MariaCristina Sanna (“Interazione <strong>del</strong>leacque meteoriche ed aree minerarie<strong>di</strong>smesse: rio S.Giorgio <strong>di</strong> Iglesias e rioIrvi Montevecchio”).L’appuntamento ha rappresentato unanuova tappa <strong>di</strong> quel cammino accademicoiniziato otto anni fa e che haconferito ad Iglesias il titolo <strong>di</strong> cittàuniversitaria. Finora sono state decinee decine i giovani che a Monteponihanno conseguito la laurea in Scienzadei Materiali e che, per loro meritoformativo, hanno già trovato occupazione.In quest’eccezionale e straor<strong>di</strong>narioprogetto, gran merito ha avuto l’AUSIche, col coinvolgimento <strong>di</strong> istituzionipubbliche e private, ha saputo far recepireil valore che ne sarebbe potutoderivare al territorio dall’istituzione <strong>del</strong>polo universitario <strong>di</strong> Monteponi.Anche le ultime lauree sono state la <strong>di</strong>mostrazione<strong>del</strong>la vali<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’iniziativache, nata con Scienza dei Materiali,si è irrobustita con Informatica e, <strong>di</strong> recente,con Ingegneria Ambientale. Tuttociò testimonia il crescente interessedei giovani che, proprio qui, hannotrovato un ambiente meno <strong>di</strong>spersivo,servizi adeguati, corpo docente fortementemotivato e impegnato a consolidarel’iniziativa.Taluno ha definito il polo universitario<strong>di</strong> Monteponi il migliore tra quellidecentrati nell’Isola. Certo è chel’impegno <strong>del</strong>l’Amministrazionecomunale e <strong>di</strong> tutte le altre istituzionipubbliche e private che hanno datoimpulso iniziale e continuano a sostenerel’iniziativa tramite l’AUSI,è <strong>di</strong> tradurre concretamente Monteponiin Università <strong>del</strong>la nascenteProvincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.“In quest’impegno, ha detto il Sindaco<strong>di</strong> Iglesias Paolo Collu, non possonon ricordare quello profuso dall’alloraSindaco <strong>di</strong> questa città MauroPili il quale, grazie alla sensibilità <strong>del</strong>Magnifico Rettore Pasquale Ristrettae <strong>del</strong> Senato Accademico <strong>del</strong>l’Uni-Sergio Rombiversità <strong>di</strong> Cagliari, pose l’istituzione<strong>del</strong> polo universitario ad Iglesias comeuno dei punti più qualificanti <strong>del</strong>la sualegislatura. E che tenesse a tale istituzione,l’on. Mauro Pili l’ha confermatoda Presidente <strong>del</strong>la Giunta o dasemplice Consigliere <strong>del</strong>l’Assemblearegionale”.La presenza <strong>di</strong> autorevoli docenti<strong>del</strong>l’Università cagliaritana e <strong>di</strong> rappresentanti<strong>di</strong> varie istituzioni, in occasione<strong>del</strong>le ultime lauree, testimonial’attaccamento che via via si è formatoalla creatura che in pochi anni si è ritagliatauno spazio <strong>di</strong> tutta considerazionenel mondo giovanile impegnato allaformazione, in vista <strong>del</strong> proprio futuroprofessionale per far crescere questaSardegna.“Con questi presupposti, ha aggiunto ilSindaco <strong>di</strong> Iglesias, voglio rivolgere unplauso ai nuovi dottori in Scienza deiMateriali, augurando loro ogni più roseofuturo. Ad essi, tuttavia, mi sento <strong>di</strong>chiedere un piccolo impegno: almenouna parte <strong>del</strong> vostro futuro professionalede<strong>di</strong>catelo a far crescere la nostraIsola. Abbiamo bisogno <strong>di</strong> energienuove, capaci <strong>di</strong> sentirsi al passo coitempi, ma soprattutto impegnate a far<strong>del</strong>la cultura un nuovo filone socio economicocui possano far riferimento lefuture generazioni”.Monteponi - <strong>di</strong>scussione Tesi<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 200415I CACCIATORI SARDI CHIEDONO AL GOVERNOLA MODIFICA DELLA LEGGE VENATORIAManifestazione cacciatoriFLUMINIMAGGIORE,…peccato non conoscerloI cacciatori sar<strong>di</strong>, con un’imponentemanifestazione pubblicaguastata in parte dalmaltempo, hanno chiesto alPresidente <strong>del</strong> Consiglio deiMinistri l’attuazione <strong>del</strong>la volontàpopolare espressa con19 referendum, relativamenteall’esercizio venatorio in Sardegna.In particolare, i cacciatoriisolani hanno richiamato lepromesse preelettorali <strong>del</strong>laCasa <strong>del</strong>le Libertà che avevaassicurato un occhio <strong>di</strong> attenzioneall’autonomia <strong>del</strong>laSardegna in fatto <strong>di</strong> caccia.Per questo, è stato chiesto “ <strong>di</strong>non essere <strong>di</strong>scriminati rispettoagli altri cacciatori europei;<strong>di</strong> essere protagonisti nellescelte in materia <strong>di</strong> ambiente,ecosistema, ripopolamento,salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> territorio;che vengano riconosciuti queivalori lu<strong>di</strong>co-sociali che dasempre hanno contrad<strong>di</strong>stintoi cacciatori; che venga, prima<strong>del</strong>le votazioni, approvata lamo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la legge 157/92tale da permettere un calendariovenatorio più consono alleaspettative <strong>del</strong>la categoria”.La proposta dei cacciatorisar<strong>di</strong> è stata più esplicita.Essi hanno chiesto la mo<strong>di</strong>fica<strong>del</strong>l’articolo 18 comma 1e comma 2. Essi pretendonola mo<strong>di</strong>fica con la seguente<strong>di</strong>citura “ Le specie cacciabili<strong>del</strong>la prima giornata <strong>di</strong> agostoall’ultima giornata <strong>di</strong> febbraio:quaglia, tortora, tortoradal colare, gallinella d’acqua,storno, cesena, tordo bottaccio,tordo sassello, fagiano,germano reale, folaga, alzavola,canapiglia, porciglione,fischione, codone, marzaiola,mestolone, moriglione, moretta,beccaccino, beccaccia,volte” (art. 18 comma 1 lett.B).Inoltre “I termini <strong>di</strong> cui alcomma 1- possono esseremo<strong>di</strong>ficati per determinatespecie in relazione alle situazioniambientali <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verserealtà territoriali. Le Regioniautorizzano le mo<strong>di</strong>fiche previoparere <strong>del</strong>l’Istituto RegionaleFaunistico o <strong>di</strong> chi lo sostituisce.I termini devono esserecomunque contenuti trala prima giornata <strong>di</strong> agosto el’ultima giornata <strong>di</strong> febbraio.La stessa <strong>di</strong>sciplina potrà essereapplicata anche per lacaccia <strong>di</strong> selezione degli ugulatie per la Regione Sardegnae Sicilia anche per il conigliosulla base <strong>di</strong> abbattimentoselettivo approvato dalle Regioni.La caccia <strong>di</strong> selezioneagli ugulati e al coniglio potràessere autorizzata a far tempodal primo <strong>di</strong> agosto al 29 febbraio”(art. 18 comma 2).Manifestazione cacciatoristoria, ambiente, tra<strong>di</strong>zionimare e naturaculturabuon ciboe tanta ospitalitàINFO: TEL. 0781- 5850212 E - MAIL FLUMINIMAGGIORE,SUAP@TISCALI.IT


16<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Realtà LocalePier Giuseppe MassaFLUMINIMAGGIOREL’INTERA COMUNITA’ IN FESTA PER I TRECENTO ANNICELEBRAZIONI UFFICIALI PER LA FELICE RICORRENZATrecento anni <strong>di</strong> vita. Un beltraguardo per l’abitato <strong>di</strong> Fluminimaggiore,che il 22 aprilescorso, stringendosi attorno alSindaco Pier Giuseppe Massa eall’intero Consiglio comunale,ha voluto celebrare la ricorrenzacon una seduta solenne cuihanno presenziato il Sindaco<strong>di</strong> Buggerru Gianni Degortes,<strong>di</strong> Iglesias Paolo Collu e il viceSindaco <strong>di</strong> Terralba (da cui provenivanoi primi abitanti <strong>del</strong>lacostituenda Fluminimaggiore<strong>del</strong> 1704) Rinaldo Casu. Presenti,in Aula consiliare, il Presidente<strong>del</strong>le celebrazioni GiovanniViarengo già ProcuratoreGenerale <strong>del</strong>la Repubblica(nativo <strong>di</strong> Fluminimaggiore),gli ex Sindaci, le scolaresche,autorità militari locali e molticitta<strong>di</strong>ni.“La ricorrenza, ha detto il SindacoPier Giuseppe Massa, costituisceun momento <strong>di</strong> riflessioneper analizzare il passato e,sull’esperienza <strong>di</strong> esso, cercare<strong>di</strong> impostare il nostro futuro,non più legato all’attività mineraria.Malgrado, però, le minierenon facciano più parte <strong>del</strong>lanostra realtà, è quasi naturaleche si continui a parlare <strong>di</strong> esse,perché la cultura e quanto abbiamoere<strong>di</strong>tato costituiscono,se saremo capaci, un potenzialeda cui poter ripartire, sia pure subasi nuove.Fluminimaggiore, ha aggiuntoil Sindaco Massa, guarda al suofuturo con una certa preoccupazione,ma anche con fiducia,perché possiede nella sua popolazionela gran voglia <strong>di</strong> fare, <strong>di</strong>progre<strong>di</strong>re, <strong>di</strong> impegnarsi in altrisettori economici, le cui con<strong>di</strong>zionied in<strong>di</strong>rizzi non sonoAlessandro Cartapiù monoculturali, come lo erala miniera. L’impegno maggioredobbiamo metterlo in camposubito e tutti, se vorremo arrestarel’emigrazione <strong>del</strong>la forzemigliori”.Un <strong>di</strong>scorso, quello <strong>del</strong> SindacoPier Giuseppe Massa, assai realistico,ma non <strong>di</strong> rassegnazione.“Non dobbiamo piangerciaddosso. La miglior risorsa stain noi stessi e dobbiamo sfruttarla”.Al Sindaco Massa ha fatto ecoil vice Sindaco <strong>di</strong> Terralba RinaldoCasu che ha ricordatocoloro che tre secoli ad<strong>di</strong>etrodettero origine alla comunità<strong>di</strong> Fluminimaggiore. Il suo èstato un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> simpatia, <strong>di</strong>elogio, ma anche <strong>di</strong> rinnovatoinvito a lavorare insieme. Perquesto tra Terralba e Fluminimaggioreè stato stabilito il gemellaggio.Un saluto doverosoè arrivato anche dal Sindaco <strong>di</strong>Iglesias Paolo Collu che ha ricordatoil comune impegno perfar uscire il territorio dal dopominiere, anche me<strong>di</strong>ante le opportunitàche il Parco Geominerariopotrà mettere a <strong>di</strong>sposizione.Non meno sentito è statoil saluto e l’augurio <strong>del</strong> Sindaco<strong>di</strong> Buggerru Gianni Degortes.Per la circostanza il SindacoDegortes ha ricordato che Buggerru,fino al 1961, era frazione<strong>di</strong> Fluminimaggiore. “Tra i dueComuni, adesso, ha evidenziatoDegortes, si stanno gettando lebasi per lavorare insieme e trovareun comune denominatoreper la gestione dei servizi, perla programmazione <strong>del</strong> territorioe per sviluppare nuove opportunitàoccupative”.Subito dopo la cerimonia inMunicipio, l’intera <strong>del</strong>egazionesi è riunita in corteo per recarsinello spiazzo <strong>del</strong>la scuole dovedon Massimiliano Congia haofficiato la Messa.UN PARTICOLARE RICORDO PER GLI EMIGRATIIl Sindaco Pier Giuseppe Massal’aveva già fatto in Aula consiliare.Però che gli alunni, alla preghiera deife<strong>del</strong>i <strong>di</strong> metà Messa, iniziassero proprioda loro, ha un po’ sorpreso tutti.Il primo ricordo, nella preghiera, èstato per gli emigrati Fluminesi lontani,che hanno dovuto, loro malgrado,abbandonare il Paese per il lavoro.Tuttavia nella giornata <strong>del</strong>le celebrazioniufficiali, gli emigrati sono statisimbolicamente presenti e ricordati,“perché costituiscono, ha detto il SindacoMassa, la migliore parte <strong>del</strong>lacomunità. Non importa che fisicamentein questo momento non sianoqui. Siamo vicini noi a loro”.Analoghe e commosse parole d’attaccamentoa Fluminimaggiore sonostate pronunciate, dopo la Messa, daGiovanni Viarengo, il quale ha testimoniato,in maniera sentita e commossa,la sua appartenenza a questacomunità, “dove, tra l’altro, riposanoi miei affetti più cari”.I SUPERMERCATI ITALIANISUPERMARKETSIRIGUVia Veneto, 65 - Via Isonzo, 15Via Musio, 18 - IGLESIASVia Asproni, 8 - GONNESANuova apertura a IGLESIASlocale ampliato e ristrutturatoin Via <strong>del</strong>la Regione- CONSEGNE A DOMICILIO - PAGAMENTO CON CARTE DI CREDITO e BANCOMATReparto Carni e Reparto OrtofruttaCARNI - ALIMENTARI - DROGHERIA - FRUTTA E VERDURA


Pagina <strong>di</strong> StoriaIL VISCONTE GESSA CITTADINO E NEMICO DI IGLESIASIl 6 febbraio <strong>del</strong>l’anno 1421il Visconte Gessa, in qualità <strong>di</strong>Sindaco, e cioè rappresentante<strong>del</strong>la Città d’Iglesias <strong>del</strong>laquale era citta<strong>di</strong>no, ottenevadal Re Alfonso la conferma <strong>di</strong>tutti i privilegi antichi <strong>di</strong> cuigodeva la Città.In particolare venivano confermatile giuris<strong>di</strong>zioni e iconfini in<strong>di</strong>cati al Libro Primo,capitolo XVII°, ed al LibroQuarto, capitolo VIII° <strong>del</strong>Breve, il Co<strong>di</strong>ce che fissava leleggi sia penali che civili <strong>del</strong>l’anticaVilla <strong>di</strong> Chiesa..Nella stessa data 6 febbraio1421, il Visconte Gessa ricevevadal Re Alfonso l’infeudazione,per sé e per i suoisuccessori, dei salti <strong>di</strong> Solse <strong>del</strong>la Montagna, situati inCanadonega, Antas e Flumenmajor,nonché <strong>del</strong>le ville <strong>di</strong>Gonnesa e Gulbisa poste nellaCuratoria <strong>del</strong> Sigerro.Territori sui quali ricevevala potestà <strong>di</strong> esercitare la giuris<strong>di</strong>zionecivile e criminale“mero e mixto imperio”, cioècon potere <strong>di</strong> applicare anchele sanzioni più gravi, compresala pena <strong>di</strong> morte. Pertrecento anni l’infeudamentoebbe però titolo onorifico enulla più, in quanto si trattava<strong>di</strong> territori spopolati, dovenon c’era occasione <strong>di</strong> porrein essere l’autorità giuris<strong>di</strong>zionale.Lui territori infeudati al VisconteGessa la Città d’Iglesiascontinuò però ad esercitarela giuris<strong>di</strong>zione sia civileche criminale “mero e mixtoimperio”, senza che dai Viscontisi opponessero <strong>di</strong>fficoltào lamentele.Non solo, ma quando il 18ottobre 1436 il Vicerè DonGiovanni <strong>di</strong> Besora vendettecon facoltà <strong>di</strong> riscatto Villa<strong>di</strong> Chiesa, il suo castello e<strong>di</strong>l suo territorio alla ContessaEleonora <strong>di</strong> Quirra, il VisconteGessa non si oppose per laparte <strong>di</strong> proprietà da lui ottenutacon l’infeudamento.Ad<strong>di</strong>rittura il suo figlio Eliassottoscrisse e partecipò, comeConsigliere <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Chiesa,al pagamento <strong>del</strong>le rate <strong>di</strong> riscatto<strong>del</strong> 6 maggio 1452 e 10maggio 1455.Il 23 gennaio 1678 morivain Iglesias il Visconte LuigiGessa, ultimo maschio <strong>del</strong>lacasata, nato a Cagliari. Nelsuo testamento designava ere<strong>di</strong>le figlie Eleonora ed Elena,lasciando alla prima <strong>del</strong>le duei territori <strong>di</strong> Flumini Major, isalti <strong>del</strong>la Montagna situatinel salto <strong>di</strong> Gessa, Conesy,Riu de Anguiddas e Seguris. Ilsuo corpo, in ossequio alla suaultima volontà, venne sepoltonella Cappella <strong>di</strong> famiglia<strong>del</strong>la Chiesa <strong>di</strong> San Francescod’Iglesias, Cappella detta <strong>di</strong>San Diego oggi non più identificabile.Donna Eleonora Gessa, andatasposa a Don IgnazioAsquer, il 21 marzo 1702 davantial Notaio Pilu, stipulavaun accordo con alcuni “particolari”per ripopolare la villa<strong>di</strong>strutta <strong>di</strong> Conesi. A quelladata risultavano già costruite52 abitazioni ed il testimoneStefano Crucas, interrogato il5 <strong>di</strong>cembre 1702 , <strong>di</strong>chiarava<strong>di</strong> abitare a Conesi da ben cinqueanni mentre si procedevaalla costruzione <strong>del</strong>le case, curandoil pagamento dei materialie dei maestri ed operai.La conferma <strong>di</strong> questa testimonianzaè certificata nel Librodei Morti <strong>del</strong>la Parrocchia<strong>di</strong> Santa Chiara d’Iglesias, dalquale si apprende che il 24agosto 1699 moriva AntonioAngel Saqueddu, nativo <strong>del</strong>laVilla de Drugali (Dorgali),nella “nueva Villa de Conesi”il quale stava lavorandonella “fabrica de <strong>di</strong>ta Villa”.Il Saqueddu fu sepolto nellaChiesa <strong>di</strong> S. Andrea <strong>di</strong> Conesiİl 3 agosto 1702 i coniugiAsquer avevano citato ingiu<strong>di</strong>zio gli iglesienti DonAntioco Despinosa e DonnaGiovanna Maria Despinosaperché <strong>di</strong>smettessero le loroIL SALTO DI GESSASTORIA DI UNA LITE DURATA 68 ANNIIl salto Gessa, così chiamatodal nome <strong>del</strong> feudatarioche ne ebbe l’investitura il 6febbraio 1421, prima <strong>di</strong> quell’epocanon era così denominato,e costituiva una parte<strong>del</strong> più vasto salto o regionechiamata Sigerro, che dallerive <strong>del</strong> Flumentepido e RioCanonica o Canadoniga, siestendeva fino ai monti <strong>di</strong>Guspini, e formava con l’altrosalto o regione detta <strong>del</strong><strong>Sulcis</strong>, la <strong>di</strong>ocesi d’Iglesias.Così scrive il Fara nella sua“Corografia Sar<strong>di</strong>niae”.Al centro <strong>del</strong> salto <strong>del</strong> Sigerroera posta Villa <strong>di</strong> Chiesa,che perciò si chiamava“Villa <strong>di</strong> Chiesa <strong>di</strong> Sigerro”.Attorno ad essa le frazionio villaggi <strong>di</strong> Bareca, Baratuli,Bagnargia, Segulis, Anthas eGhian<strong>di</strong>li formavano la cosìdetta “Rectoria” o “Capitania<strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Chiesa <strong>di</strong> Sigerro”,ovvero quella vastazona <strong>di</strong> territorio sul quale ilRectore o Capitano <strong>di</strong> Villa<strong>di</strong> Chiesa sempre esercitò lapiena giuris<strong>di</strong>zione politicaed amministrativa, civile ecriminale, come risulta dalBreve.CONVERSIONI A PAGAMENTODel periodo aragonese <strong>del</strong>lastoria d’Iglesias si ritrovanomolti documenti relativi alleincursioni dei mori, che furonola causa <strong>del</strong>lo spopolamento<strong>del</strong>l’isola <strong>di</strong> S. Antioco e <strong>del</strong><strong>Sulcis</strong>.Il più <strong>del</strong>le volte a subire ledeportazioni e la prigioniaerano le popolazioni sarde, ela schiavitù dei carlofortinine è la prova più nota.Non sempre, però, le coseandavano bene per l’incursore,che spesso a sua volta<strong>di</strong>ventava preda.Troviamo perciò schiavi <strong>di</strong>“proprietà” <strong>del</strong> nobile donJoseph Corria, <strong>del</strong> nobileJuan Maria Savona, <strong>del</strong>lanobile Doña Eleonora Gessae <strong>del</strong>la Doña Antonia Despinosa,la cui provenienzacomune è “ la naçion mauritanao maumetana”.Risulta che uno schiavo siastato comprato dalla Cittàd’Iglesias per svolgere lemansioni <strong>di</strong> monatto in occasione<strong>del</strong>la peste <strong>del</strong> 1656, pagandolo350 lire al mercanteGonnesagenovese Joan Baptista Glori.La sorte comune degli schiaviera quella <strong>del</strong>la conversione(chi sa quanto spontanea) allareligione cattolica, con conseguentebattesimo ed acquisizione<strong>del</strong> nome <strong>del</strong> padrone.Ma non tutti gli incursori chesi convertivano erano schiavie potevano così godere almeno<strong>del</strong> vitto e <strong>del</strong>l’alloggio.Due <strong>di</strong> questi, Francisco eJoan Batista, “turchi convertitialla Santa Fede Cattolica”andavano <strong>di</strong> porta in porta(ostiatim) per la città “por<strong>di</strong>osando”(chiedendo l’elemosinain nome <strong>di</strong> Dio) persopravvivere.Mossi a compassione, i Consiglierid’Iglesias, con mandato<strong>del</strong> 23 maggio 1632,davano incarico al nobileAntiogo Serra, che tenendole chiavi <strong>del</strong>la cassa comunaleera il clavario <strong>del</strong>lacittà (cioè l’attuale assessorealle finanze), <strong>di</strong> versare lorola somma <strong>di</strong> 5 lire “come asimili turchi convertiti si èsoliti fare dalla Città”.IglesiasFrancesco Cherchiterre possedute nel territorio<strong>di</strong> Conesi.Mentre i Despinosa venivanocondannati alla <strong>di</strong>smissione, iGiurati quarto e quinto SisinioAngelo Sulas e Giò Maria Piras,invece, cedevano le loroterre alla Città d’Iglesias perchéle <strong>di</strong>fendesse in giu<strong>di</strong>zioin base agli antichi privilegi.Ma la Città rimase contumaceed i coniugi Asquer <strong>di</strong>venneroproprietari anche <strong>di</strong> quelleterre e proseguirono nella ricostruzione<strong>del</strong> villaggio.La controversia fra i coniugiAsquer ed Iglesias vennecomposta transattivamentecon un accordo stipulato il 19maggio 1705.In base all’accordo transattivogli Asquer rinunciavanoall’intrapreso ripopolamento<strong>del</strong>la villa <strong>di</strong> Conesi, ed incambio la Città d’Iglesias riconoscevala loro signoria suisalti <strong>di</strong> Gessa, Fluminimaggiore,Montagna, Conesi, RiuAnguiddas e Casas, ma senzail potere <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zionecivile e penale, compensandola spesa sostenuta per lacostruzione <strong>del</strong>le 52 casecon la somma <strong>di</strong> 3.000 scu<strong>di</strong>contro i 5.000 spesi.La transazione fu forseraggiunta per due motivi:sia per l’accusa che il VisconteGessa avesse ottenutol’infeudamento inmodo surrettizio, giocandocioè sulla poca conoscenzadei luoghi da parte <strong>del</strong> ReAlfonso e traendolo in ingannotacendo intenzionalmenteil fatto che il feudoassegnatogli facesse parte<strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la Città cherappresentava, e per la qualenello stesso giorno avevaDelle ville citate, le primetre erano poste a sud esud ovest <strong>del</strong>la Città, mentreGhian<strong>di</strong>li, Segulis e Anthaserano a nord.Nessun dubbio sul luogoove sorgeva Anthas, ed a ponente<strong>di</strong> questo era posto Seguliso Seguris.Nessuna traccia, invece<strong>del</strong> villaggio <strong>di</strong> Ghian<strong>di</strong>li, maanche questo era posto a nord<strong>del</strong>la Città, e probabilmentenella zona oggi denominataBaueddu, che è la più vicinaa Villa <strong>di</strong> Chiesa e confina adest col salto Oridda in territorio<strong>di</strong> Domusnovas. In tuttii documenti nei quali sonocitati i villaggi sopra ricordati,il primo ad essere citatoè sempre Ghian<strong>di</strong>li, o Gian<strong>del</strong>lio Gin<strong>di</strong>li, la qual cosa faritenere che fosse il più vicinoalla Città. La convinzioneviene supportata dal fatto chenel 1322 il villaggio <strong>di</strong> Ghian<strong>di</strong>liintentò lite per questioni <strong>di</strong>confini al villaggio <strong>di</strong> Domusnovas,come si apprende daun documento riportato nelCo<strong>di</strong>ce Diplomatico <strong>Iglesiente</strong>,lite che gli Anziani <strong>del</strong> PopoloPisano, con una <strong>del</strong>iberazione<strong>del</strong> 3 aprile 1322, <strong>di</strong>sponevanoche fosse definita dai Castellani<strong>di</strong> Castello <strong>di</strong> Castro che dovevanovenire in Sardegna.Anche in tempi a noi più vicinila conversione al cattolicesimovenne premiata conl’esborso <strong>di</strong> somme dallecasse comunali.Il 2 aprile 1866, nella cappella<strong>del</strong>l’Episcopio, il VescovoMonsignor Gio. BattistaMontixi battezzò solennemente,e secondo il RitualeRomano per gli adulti, ilgiovane Isacco Levi, <strong>di</strong> religioneisraelita, figlio <strong>di</strong>Moise e <strong>di</strong> Rita Sacerdote,nato a Mondovì nel 1827.Gli fu imposto il nome Carlo,ed imme<strong>di</strong>atamente dopogli venne impartito anche ilsacramento <strong>del</strong>la confermazionedallo stesso MonsignorMontixi.Furono padrini <strong>di</strong> battesimoil Direttore <strong>del</strong>le Poste signorAngelo Nobilioni e la moglieAnna Atzeni, e <strong>di</strong> cresima ilnegoziante Antonio Piras.Sotto la data <strong>del</strong> 17 maggio1866 risulta registrata l’erogazione<strong>di</strong> “100 lire qualesussi<strong>di</strong>o a Levi Carlo peraver abbracciato la religionecattolica”.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004Iglesias17ottenuto la conferma <strong>di</strong> tuttigli antichi privilegi, sia perchémorto Don Luigi Gessa senzaere<strong>di</strong> maschi, venne oppostala successione legittima.Ma con <strong>di</strong>ploma <strong>del</strong> 14 settembre1747 don FrancescoAsquer, figlio <strong>di</strong> don Ignazio edonna Eleonora Gessa, ottennea sua volta l’infeudamentodal Re Carlo Emanuele III°.Impugnò quin<strong>di</strong> la transazioneraggiunta il 19 maggio1705 dai suoi genitori e consentenza <strong>del</strong> 9 marzo 1774,pronunciata dalla Regia Delegazionecontro la Cittàd’Iglesias, il Convento deiPadri Claustrali <strong>di</strong> S. Francesco,il Canonico FrancescoDiana e don Giuseppe edonna Maria Chiara CanellesAngioi, ottenne l’autorizzazione<strong>di</strong> riprendere la costruzione<strong>del</strong>la Villa <strong>di</strong> Conesi,utile per i nuovi signori <strong>del</strong>laCasa Savoia, che avendo piùcentri abitati e quin<strong>di</strong> più vassalli,ottenevano più entrate <strong>di</strong>quante ne potevano otteneredalle cussorge a<strong>di</strong>bite ad agricolturae pascolo <strong>di</strong> bestiame.Il Visconte Asquer, in conseguenza<strong>del</strong>la sentenza, dovevaprovvedere alla restituzionedei 3.000 scu<strong>di</strong> percepiti daisuoi antenati in pagamento<strong>del</strong>le case già costruite.Ma l’inerzia <strong>del</strong>la Città, chenon si adoperò per ottenerneil rimborso, comportò l’eccezione<strong>del</strong>la prescrizione,confermata in tutti i gra<strong>di</strong><strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio fino alla Cassazione.In tempi più recenti, ed aseguito <strong>del</strong>la costituzione<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Carbonia,con Regio Decreto Legge<strong>del</strong> 12 febbraio 1940 n. 152il Comune <strong>di</strong> Gonnesa venneaggregato a quello <strong>del</strong>lanuova Città, riottenendo la<strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> Comune autonomosolo al finire <strong>del</strong>l’anno1944.Alfa GTV 2.0TS LIMITED EDITION KM. 0 2001Alfa 166 2.4 JTD DISTINCTIVE GRIGIA F.O. 1999Alfa 156 1.8 TS F.O.1998Alfa SPORTWAGON 1.8 TS KM. 0 F.O. 2002Alfa SPORTWAGON 1.9 JTD DISTINCTIVE 2001Alfa 146 1.4 TS L F.O. 1998Alfa 146 1.9 JTD F.O. 1999FIAT MAREA WEEKEND JTD 110 CV F.O. 2001FIAT PUNTO 1.2 ELX 5P AZIENDALE F.O. 2002OPEL TIGRA 1.4 16V CLIMA, CERCHI LEGA 1997OPEL CORSA 1.7 DI F.O. 2001Alfa 147 1.6 TS DISTINCTIVE F.O. 2001


18<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 2004CulturaALLA PROFESSORESSA MARIA PERDIXIIL “LIONS D’ARGENTO” DI IGLESIASAlessandro Carta“Con straor<strong>di</strong>naria carica comunicativa,ha saputo far apprezzaree conoscere ai suoi molti allievi leScienze Naturali, la Geologia e la Mineralogia,unendovi le sue particolaridoti educative, fondate su principi evalori etici universali”. Con questamotivazione il Lions Club <strong>di</strong> Iglesiasha conferito alla professoressa MariaPer<strong>di</strong>xi il primo “Lions d’argento”,un riconoscimento che l’associazionelionistica iglesiente da deciso <strong>di</strong> attribuireogni anno ad una persona che sisia particolarmente <strong>di</strong>stinta nel camposociale e professionale.La cerimonia si è svolta in Aula consiliarealla presenza <strong>di</strong> numerose autoritàcitta<strong>di</strong>ne e rappresentanti <strong>di</strong> altriClub Lions <strong>del</strong>la provincia <strong>di</strong> Cagliari.I lavori, coor<strong>di</strong>nati da GiampieroPed<strong>di</strong>s, hanno visto inizialmente l’intervento<strong>del</strong> Presidente Filippo Perrache ha spiegato gli scopi le finalità<strong>del</strong>l’attestato, rappresentato da un’artisticatarga d’argento realizzata da unargentiere iglesiente, ex allievo <strong>del</strong>laprofessoressa Maria Per<strong>di</strong>xi. La ricostruzione<strong>del</strong>la carriera <strong>del</strong>la docentepremiata è stata fatta da Antonio Serraprossimo Presidente <strong>del</strong> Club nell’annosociale 2004-2005.“Maria Per<strong>di</strong>xi, ha detto AntonioSerra, iniziò la sua lunga carriera <strong>di</strong>insegnante presso la scuola me<strong>di</strong>a<strong>di</strong> Teulada. Seguì a Gonnosfana<strong>di</strong>gaper rientrare ad Iglesias con la cattedra<strong>di</strong> scienze naturali da prima nelleScuole Me<strong>di</strong>e e successivamente alLETTERA AL DIRETTORECarissimo MassimoNella “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” n° 287<strong>del</strong> 10.02.2004, lessi il tuo bell’articolosu l’ing. Giorgio Carta, chetanto caro mi fu, e il cui ricordo èsempre vivo in me. Sono anche riportatele “testimonianze” <strong>di</strong> alcunitecnici e personalità. “Non sonomancate, trascrivo, le parole <strong>del</strong>Vescovo mons. Tarcisio Pillolla, cheha voluto guardare a Giorgio Cartacome uomo, professionista, tecnico,artista, sportivo”.Nella medesima pagina noto l’ottimoservizio che mette in evidenza lecapacità <strong>di</strong> Giorgio Carta “manager<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> intuiti <strong>del</strong>la industriamoderna <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”.Se fossi stato ancora tra voi, io,che fui il primo parroco, nonchéCappellano <strong>del</strong> Lavoro, dal 1947al 1958, come tu stesso annoti nell’interessantevolumetto “Cortoghiana”,certamente non avrei fattomancare la mia testimonianza, <strong>di</strong>tutt’altro genere s’intende, ma nonmeno preziosa, credo, a dare lustroad un figlio così esimio <strong>del</strong>la nostraIsola. Ti sarei grato se, quanto stoper ricordare circa i rapporti cheebbi con l’Ingegnere, potesse trovareun posticino su “<strong>Gazzetta</strong>”.Erano i tempi bui <strong>del</strong>l’imme<strong>di</strong>atodopo guerra, in un ambiente <strong>di</strong> operai(allora !), dove una era la propaganda<strong>del</strong>l’unico partito, con la suaCamera <strong>del</strong> Lavoro; uno il giornale,che i lavoratori prendevano, quasicostretti da attivisti <strong>di</strong> professione,e il prete non era guardato <strong>di</strong> buonocchio.Quando arrivai, per il culto c’era una<strong>di</strong> quelle casette, mi <strong>di</strong>cevano, allestitein tempo <strong>di</strong> guerra, per i prigionieri;un’altra simile, priva <strong>di</strong> tutto il necessario,fu la mia abitazione. Mi tornò inmente il verso <strong>del</strong> poeta “e il deserto,<strong>di</strong>sse, regno <strong>di</strong> Dio”.Dopo pochi giorni ricevetti la visita<strong>di</strong> un <strong>di</strong>stinto signore: era l’ing.Giorgio Carta. “Vengo a darle ilbenvenuto. Sono il Direttore <strong>del</strong>laminiera <strong>di</strong> Seruci. Finalmente abbiamoun sacerdote che stia vicinoagli operai e alle loro famiglie. Malei qui vive come fosse un prigioniero.Abbia un po’ <strong>di</strong> pazienza, ci penseròio”. Fu <strong>di</strong> parola. La Direzione<strong>del</strong>la Carbosarda mi assegnò prestouno degli appartamenti destinatiagli impiegati. Ci vedevamo spesso,a volte anche a casa sua.Un bel giorno mi condusse a Seruci:mi fece indossare tuta e scarponi,mi adattò in fronte una lanterna, egiù in miniera a farmi toccare conmano la dura fatica dei minatori.Tra l’altro mi mostrò la modernaarmatura in centine, da lui volutaper l’incolumità dei minatori. “Talesicurezza, mi <strong>di</strong>sse, non esiste neglialtri pozzi <strong>del</strong>la Carbosarda !”.Prima <strong>di</strong> risalire concluse: “Questocarbone viene purificato nella laveria,e da quei carrelli in teleferica,che le mostrai prima <strong>di</strong> scendere,verrà trasportato alla Supercentrale<strong>di</strong> Portovesme”. A sera tar<strong>di</strong>, solo incasa, me<strong>di</strong>tavo: “ Si, è bello stu<strong>di</strong>are,ma è necessario anche toccarecon mano”. Sentivo un amore piùforte verso i minatori e verso miopadre, poverino, che per 14 anniaveva lavorato in miniera, nellelontane Americhe (Lansford-N.Y.),e non avevo mai immaginato, finoIglesias - Premiazione Prof.ssa Maria Per<strong>di</strong>xiMinerario. In quest’ultima scuola insegnòscienze per un decennio. Successivamente,l’allora Preside <strong>del</strong>laFacoltà <strong>di</strong> Ingegneria <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Cagliari Mario Carta la invitò atenere lezioni <strong>di</strong> mineralogia agli allievi<strong>di</strong> ingegneria mineraria. Il Rettore<strong>del</strong>l’Università Giuseppe Peretti leconferì l’incarico che tenne per alcunianni. A quest’esperienza <strong>di</strong> docenzauniversitaria fece seguito il rientro adIglesias presso il Liceo Scientificodove insegnò per ben <strong>di</strong>ciotto anni.Dal 1966 al 1972 <strong>di</strong>venne Preside <strong>del</strong>Liceo Scientifico Asproni <strong>di</strong> Iglesiase <strong>del</strong>la sezione staccata <strong>di</strong> S.Antioco.Ha lasciato il mondo <strong>del</strong>la scuola, perla meritata pensione, nel 1982. Tuttavia,ha precisato Antonio Serra, MariaPer<strong>di</strong>xi non ha mai abbandonato ilmondo <strong>del</strong>la scuola, ma ha continuatoe continua ancora oggi a consultarelibri, ad approfon<strong>di</strong>re argomenti e soprattuttomantiene ottimi rapporti conex studenti e colleghi docenti”.Non sono mancati gli attestati <strong>di</strong> un’excollega (Flora Iovine Sanna) e <strong>di</strong> unex allievo (Pier Luigi Carta). Hannofatto seguito gli interventi <strong>del</strong> SindacoPaolo Collu, <strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>laCultura e Pubblica Istruzione DanielePani e <strong>del</strong> Preside <strong>del</strong> Minerario PietroSerio. In conclusione il Dirigente<strong>del</strong>la Scuola Me<strong>di</strong>a Canelles-LamarmoraGianni Riu ha consegnato allaprofessoressa Maria Per<strong>di</strong>xi copia <strong>del</strong>registro <strong>del</strong> 1930-31 in cui comparel’intera classe <strong>del</strong>la premiata.La consegna <strong>del</strong> “Lions d’argento”è stata fatta dal Presidente <strong>del</strong> LionsClub <strong>di</strong> Iglesias Filippo Perra. Nelringraziare tutto per le “esagerate attestazioniricevute”, la professoressaMaria Per<strong>di</strong>xi si è limitata a <strong>di</strong>re “ho compiuto semplicemente il miodovere”.ad allora, che aveva sofferto tanto.“Grazie, Ingegner Carta !”Ormai era nata la nostra relazionepiù che amichevole, e questo contribuìmolto a stabilire tra me e il popolo,quella comprensione e familiarità,senza le quali è impossibile fare<strong>del</strong> bene. Così potei realizzare il mio<strong>di</strong>segno: creare le associazioni <strong>del</strong>l’AzioneCattolica. Alla bene<strong>di</strong>zione<strong>del</strong>la grande ban<strong>di</strong>era l’ing. Cartaci onorò <strong>del</strong>la sua presenza.A questo punto, vorrei ricordare una<strong>del</strong>le giovani più zelanti, Rina Farigu,<strong>del</strong>la quale bene<strong>di</strong>ssi le nozzein quel 5.2.1956. Nella sua vastaproduzione letteraria, in prosae in versi, Rina Farigu, oltre adonorare le nobili tra<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong>laSardegna, quali l’amicizia e lafamiglia, non manca <strong>di</strong> risvegliarenei lettori quella fede limpida,trasparente e senza compromessi,nella quale lei e le altre giovani <strong>di</strong>Azione Cattolica <strong>di</strong> Cortoghianavenivano educate e con semplicitàprofessavano.Grazie all’appoggio morale <strong>del</strong>l’ing.Carta, mi fu facile fondareil Circolo ACLI: l’on. Efisio Corriasmi <strong>di</strong>ceva che il nostro era ilpiù efficiente <strong>di</strong> tutta la Provincia.Onore al Presidente (attuale)Bruno Rigato che volle celebraresolennemente il 50° <strong>di</strong> fondazionedue anni or sono: 1952-2002.Accennai alla impossibilità <strong>di</strong> celebraree <strong>di</strong> riunire i fe<strong>del</strong>i, in unamisera stanzetta. Fu provvidenzialel’intervento <strong>del</strong> carissimo Ingegnere.In piazza Venezia c’era un vastolocale, occupato dalla Upim, che sirese libero. Lo richiesi alla Direzione<strong>del</strong>la Carbosarda, che me lo negò,<strong>di</strong>cendo che era adatto per negozi, eCARBONIAL’EROICA FIGURA DI DON VITO SGUOTTIRIEVOCATA NEL CORSO DI UNA ASSEMBLEAArmando CusaCome tutte le figure che hanno vissutoparticolari momenti storici, incui contrasti e scelte sono semprestati <strong>di</strong>fficili, così ancora oggi Carboniasi trova a <strong>di</strong>battere le qualità<strong>di</strong> uomo e <strong>di</strong> sacerdote <strong>di</strong> don VitoSguotti che fu primo parroco <strong>del</strong>lanascente capitale nazionale <strong>del</strong>carbone. Sulla sua eroica figuranessuno eccepisce eccezioni, tantopiù che sono ancora tante le personeviventi che possono testimoniarela vita <strong>di</strong> questo sacerdote che nonrigettò mai la causa <strong>del</strong> minatoreateo-comunista, ma ne con<strong>di</strong>visela causa sociale, anche quando lachiesa locale si trovava <strong>di</strong>retta dall’intransigentevescovo mons. GiovanniPirastru.A riproporre all’attenzione la figura<strong>di</strong> don Vito Sguotti, che molti vedono<strong>di</strong> elette virtù, tanto da invocarlocome santo, è stata l’AssociazioneCulturale “Storia e Ra<strong>di</strong>ci <strong>del</strong>laCittà <strong>di</strong> Carbonia” guidata dal PresidenteGiulio Ravot.Alla partecipata assemblea hannopreso parte, tra gli altri, il vescovomons. Tarcisio Pillolla, il quale haraccolto le testimonianze che sonostate rievocate e portate all’attenzione<strong>del</strong> nutrito u<strong>di</strong>torio, convinto <strong>di</strong>Il 23 aprile scorso si è svolta aCortoghiana, presso la sede <strong>del</strong>laCircoscrizione, l’inaugurazione<strong>del</strong>l’Associazione Culturale “SardegnaNuragica” la quale, a termine<strong>di</strong> statuto, svilupperà l’azionein campo <strong>di</strong> “ricerca scientifica,culturale, turistica, artistica, storica<strong>del</strong> territorio locale e <strong>di</strong> quellosardo in generale”.Alla cerimonia ha presenziato unnumeroso pubblico, tra i quali ilPresidente <strong>del</strong>la CircoscrizioneAntonello Vargiu, l’on. AntonelloMereu e l’on. Giorgio Oppi, l’Assessoreprovinciale Pinello Cossu eil Consigliere provinciale AntonioCarta, l’Assessore <strong>del</strong>la ComunitàMontana 19^ Giampaolo Puddu,i Sindaco <strong>di</strong> S.Anna Arresi PaoloDessì, <strong>di</strong> Narcao Gianni Melis, <strong>di</strong>Domusnovas Antonello Steri. Eranopoter accelerare l’iter, già iniziato datempo, per valutare la possibilità <strong>di</strong>avviare la causa <strong>di</strong> venerazione ufficiale<strong>di</strong> questo prete, al cui funerale(22 settembre 1952) prese parte tuttaCarbonia: quella cristiana e quellalaica, esponenti <strong>di</strong> partito e semplicimamme <strong>di</strong> famiglia. Intorno allabara portata a mano, c’erano oltremille minatori con la lampada <strong>del</strong>casco accesa.All’assemblea, la relazione sullavita, ma soprattutto sull’eroica vicendaterrena, <strong>di</strong> don Vito Sguottiè stata svolta da Eugenio Ledda ilquale, nella sua articolata rievocazione,ha sempre tenuto conto <strong>del</strong>presenti, per l’occasione, ancherappresentanti <strong>del</strong>le altre Associazioniculturali e sportive <strong>di</strong> Cortoghiana.Un momento particolarmentetoccante si è avuto quando il Presidente<strong>del</strong>la “Sardegna Nuragica”Sandra Mameli ha premiatoruolo <strong>di</strong> sacerdote e <strong>di</strong> uomo allaluce <strong>del</strong> Vangelo.Non meno importante è stata la testimonianza<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l’EnapGiovanni Maria Lai che all’epoca <strong>di</strong>don Sguotti era un giovane che visse,in maniera <strong>di</strong>retta e vicina, le vicende<strong>di</strong> questo prete, arrivato comecappellano dal Padovano e col qualecollaborò l’in<strong>di</strong>menticato e giovanesacerdote don Nazareno Mocellin.Giovanni Maria Lai ha concluso ilsuo intervento rivolgendosi <strong>di</strong>rettamenteal vescovo Pillolla ed invitandoloa farsi carico <strong>di</strong>retto <strong>del</strong>lacausa che la fede popolare vuoledon Sgotti già santo.AVVIATA L’ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE“SARDEGNA NURAGICA” A CORTOGHIANAgià c’era più <strong>di</strong> una richiesta. Riferiila cosa all’ing. Carta che, con unacerta stizza, mi <strong>di</strong>sse: “Per negozisì, ma per chiesa no. Adesso si rendaconto, anche lei, con che genere <strong>di</strong>persone io devo trattare”. Così <strong>di</strong>cendo,preso un foglietto, vi scrissenome e in<strong>di</strong>rizzo (che non ricordo),<strong>di</strong>cendomi: ”Si rivolga a Roma”.Così feci e il locale fu concesso.L’Ingegnere pensò lui a ridurlo achiesa: pulitura, altare, illuminazione,banchi. Fece alzare tre pilastriad uso campanile. Ricordo la gioia<strong>di</strong> mons. Pirastru, quando venne abene<strong>di</strong>re per l’inaugurazione.Gentilissimi signori, non vi meravigliate,se affermo che al nostro in<strong>di</strong>menticatoIngegner Giorgio Carta siad<strong>di</strong>ca l’antico adagio: “Tanto nomininullum par elogium”. Grazie.Don Guido CattiveraColle <strong>di</strong> Roio (L’Aquila)Carbonia - ricordo <strong>di</strong> Don SguottiCortoghianaCaro don GuidoLa lettera mi giunge in occasione<strong>del</strong> Tuo novantesimo compleanno.Felicitazioni ed auguri da parte<strong>del</strong>la famiglia <strong>di</strong> “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong><strong>Sulcis</strong>” che so con quale premural’atten<strong>di</strong>, ma soprattutto mi confortail fatto che leggi il giornale alquale affi<strong>di</strong> il compito, testuali Tueparole, per tenerTi legato a quelpiccolo centro <strong>di</strong> Cortoghiana, eal <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, dove approdasticome primo parroco.Tu non hai <strong>di</strong>menticato Cortoghiana,ma neppure i Cortoghianesihanno <strong>di</strong>menticato Te che sei rimastoe rimani nel cuore <strong>di</strong> chi ebbe ilgrande privilegio <strong>di</strong> conoscerTi, <strong>di</strong>apprezzarne gli insegnamenti e lastessa formazione cristiana.Ma la lettera, che mi ha riportatoin<strong>di</strong>etro nel tempo, era ed è una testimonianzaverso l’ere<strong>di</strong>tà moralela Comunità <strong>del</strong>le Suore Orsolineche operano a Cortoghiana da oltremezzo secolo, e due ex minatoriottantenni Adolfo Soddu e LinoPerboni che, nel tempo, si sono <strong>di</strong>stintisia in campo culturale che inquello sportivo e sociale a favoredei giovani locali.Foto <strong>di</strong> gruppo Cortoghiana anni 50 con ing. Giorgio Cartae <strong>di</strong> manager, quale fu l’in<strong>di</strong>menticatoIngegner Giorgio Carta. Nonmi sento <strong>di</strong> aggiungere una solaparola alle Tue semplici, ma concrete,espressioni che riportanoalla quoti<strong>di</strong>anità <strong>del</strong>l’Ingegnere,cui molte persone, non solo donGuido, debbono riconoscenza. Inpiù <strong>di</strong> un’occasione, “<strong>Gazzetta</strong><strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” ha scritto <strong>di</strong> quest’uomoe tecnico, tra i più vali<strong>di</strong> che laSardegna contemporanea abbiaavuto.La sorpresa <strong>del</strong>la Tua lettera,caro don Guido, assieme a qualcheamico, ho voluto ricambiarlacon la riproduzione, nel giornale,<strong>del</strong>la fotografia relativa alla bene<strong>di</strong>zione<strong>del</strong>la ban<strong>di</strong>era <strong>del</strong>l’AzioneCattolica <strong>di</strong> Cortoghiana, cui preseparte l’Ingegnere Giorgio Cartae la Sua Signora. Un abbracciofraterno. (m.c.)


CulturaIL VIAGGIO DI “POLDO E L’ASTRONAVE” DI RINA FARIGUIN UN MONDO IRREALE ALLA RICERCA DEL BENE E AMOREA fine mese d’aprile, alTeatro Le Saline <strong>di</strong> Cagliariè andato in scena unodei classici <strong>del</strong>la drammaturgiamon<strong>di</strong>ale: L’I<strong>di</strong>ota<strong>di</strong> Feodor Dostoevskij.L’opera è stata presentatadalla Compagnia PiccoloParallelo conla riscrittura,scene, costumi, luci eregia <strong>di</strong> Enzo G. Cecchi.Con Marco Zappalaglio- Parfen Rogozin, EnzoG. Cecchi - il PrincipeMiskin. Consulenza musicaleGiovanni EmanueleMan<strong>del</strong>li. Musiche <strong>di</strong>Genesis, The Cure, BandaIonica, Garbarek, Ver<strong>di</strong>.La trama. L’I<strong>di</strong>ota è unromanzo-culto <strong>del</strong>la letteraturamon<strong>di</strong>ale. Dueviaggiatori sul trenoVarsavia-Pietroburgo, affascinatiuno dall’altro,iniziano a parlare. Allaconclusione <strong>del</strong> loro <strong>di</strong>alogoe <strong>del</strong> viaggio, la frase<strong>di</strong> Rogozin: “Tu sei uno <strong>di</strong>quei folli che Dio li ama”.Uno, il principe Myskin(l’i<strong>di</strong>ota) torna a Pietroburgodopo un lungo soggiornoin Svizzera doveveniva curato per unamalattia “simile” alla epilessia.Senza nulla e senzapunti <strong>di</strong> riferimento seRina FariguMassimo CartaPuò esserci un mondo irrealeche riesce a vivere laquoti<strong>di</strong>anità reale? Potràmai il bene e l’amore arginaree prevalere sul male el’o<strong>di</strong>o? Rina Farigu è convinta<strong>di</strong> sì ed ha affidato, perquest’ammirevole spaccato<strong>di</strong> metafisica, il compito all’adolescentePoldo, il quale,servendosi <strong>di</strong> astronavie <strong>di</strong>schi volanti, testimoniaquanto sia importante e bellola ricerca <strong>del</strong> bene comunee <strong>del</strong> rispetto <strong>del</strong>le leggi<strong>di</strong> natura.Si tratta <strong>di</strong> un giovane giapponeseche “dopo una catastrofe,spinto da un generosoimpulso <strong>di</strong> vita, và costantementealla ricerca <strong>del</strong> vero,<strong>di</strong> quella verità suprema chegià fu oggetto <strong>di</strong> speculazionenel pensiero greco e per laquale ogni altra verità <strong>di</strong>vieneintelligibile e persuasiva”.E’ una ricerca, quella <strong>di</strong>Poldo, che trova stimolo edesaltazione nella sua familiare<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> mezziper navigare lo spazio, finoad utilizzare l’astronave perspostarsi nel mondo, atterrareall’aeroporto <strong>di</strong> Cagliari,<strong>di</strong> Roma e <strong>di</strong> tanti altre cittànote <strong>di</strong> tutti i Continenti.“La regione dove Poldoviveva con i suoi genitoriapparteneva, un tempo,ad una grande nazione. Lacorsa pazza agli armamentinucleari la rovinò per sempre.Per un banale errore,un forte getto <strong>di</strong> mici<strong>di</strong>alira<strong>di</strong>azioni uscì dai tubi unitoad altri gas venefici, inquinandol’aria per miglia e migliaintorno. Pochi superstititrovarono scampo nei rifugiantiatomici e quando tornaronoallo scoperto ebbero lasgra<strong>di</strong>ta sorpresa <strong>di</strong> trovarela loro terra completamentetrasformata. Non c’eraun filo d’erba, un fiore, unalbero, tutto <strong>di</strong>strutto comese la terra avesse subito uncapovolgimento totale. Quelche colpì maggiormente isopravvissuti era il vedere lazona, in precedenza pianeggiante,ora tutta collinosa..Le colline maggiori erano <strong>di</strong>venutese<strong>di</strong> <strong>di</strong> circoli e serredove, col passare <strong>del</strong> tempo,erano riusciti a farvi crescere<strong>di</strong> tutto: frutta, verdure, leguminosericche <strong>di</strong> proteineche compensavano egregiamentealla totale mancanza<strong>di</strong> proteine animali”.Poiché “l’uomo onesto amala vita, e guardando ai rifugiantiatomici, decisero <strong>di</strong> usarele colline come abitazione”.In questo contesto si muovela trama <strong>del</strong> libro <strong>di</strong> RinaFarigu “Poldo e l’astronave”(Gabrieli E<strong>di</strong>tore-Roma).Ciò che fa muovere i personaggi,ma principalmentePoldo, è la ricerca <strong>di</strong> “valori”per tenere unita la sopravvissutaumanità, dopo ilcataclisma nucleare. Il libropuò essere visto, anche, sottoil profilo fantascientifico.Però, qui, anche l’irrealeviene animato da sentimentiveri, da amore verso la vita eda costante ricerca <strong>del</strong> benesupremo rappresentato, malgradotutto, dal Dio Padre <strong>di</strong>tutto e <strong>di</strong> tutti.Per Rina Farigu l’obiettivo,come sostiene Rino Pompeia proposito <strong>del</strong> mondo nellaprefazione, “è necessariosoltanto trovare quella veritàche lo tiene in grembo ednon un fagotto e una letterain tasca. L’altro, Rogozinappunto, fuggito perle ire <strong>del</strong> padre e per unamore che gli ha sconvoltola vita. Anche lui tornaa Pietroburgo febbricitantee senza nulla. Ha saputoche il padre è morto datempo e ritorna per recuperareil proprio ruolo, lapropria parte <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà eil folle amore. Rogozin,per amore e per carattere,inizia il proprio viaggio intutti gli eccessi <strong>del</strong>la vita.Il principe Myskin va allaricerca <strong>di</strong> una propriaidentità fino a perderladefinitivamente. Nel propriopercorso Myskin conoscee frequenta la riccafamiglia degli Epàncin ela bella Aglaja <strong>di</strong> cui forseè innamorato. E c’è un’altradonna, evocata in trenoda Rogozin: è la bellissima,esagerata e fragileNastasja. Per Lei Rogozinè impegnato a perdersitutto, per lei il mondo <strong>di</strong>Pietroburgo impazzisce,per lei Myskin <strong>di</strong>viderà ilproprio amore.La compagnia. PICCO-LO PARALLELO è statofondato nel 1981 a Bolognada Enzo G. Cecchi,assecondarla per darlo allaluce”.Poldo “incontrerà nuovimon<strong>di</strong>, nuovi pericoli (duranteil suo lungo viaggio nelpianeta Terra), strani pianetidove il bene e il male si contrastano;ma alla fine il suoimmenso desiderio <strong>di</strong> conoscerela verità viene appagato”.Forse sta proprio qui lacarica positiva <strong>del</strong>l’Autrice<strong>di</strong> “Poldo e l’astronave”: allafine il personaggio principaleviene appagato nel desiderio<strong>di</strong> conoscere la verità.“In tutta la narrazione <strong>del</strong>lastraor<strong>di</strong>naria ed originale vicenda,si avverte la <strong>del</strong>icatasensibilità umana e spirituale<strong>del</strong>l’Autrice, <strong>del</strong>la scrittriceRina Farigu Mancosu, laquale ci rivela altresì le sueprofonde capacità d’indaginiscientifiche, filosofiche,umane e spirituali trasportandocicon essere nello spazio-tempoche, per quantofantastico, resta pur sempremeta agognata d’ogni essereumano spiritualmente operantein fiati d’amore”.In questa trama, che vede inprimo piano il personaggioPoldo, appena adolescentema capace <strong>di</strong> navigarein astronave (il padre glieneaveva comprata una piùgrande e sicura per poter fareLa compagnia Piccolo Parallelo alle SalineL’I<strong>di</strong>ota, una storia d’amore e folliadrammaturgo e regista, eGian Marco Zappalaglioattore e <strong>di</strong>rettore artistico.In 20 anni <strong>di</strong> attivitàha prodotto 31 spettacolirappresentati in 150 cittàin Italia e in Europa. Dal1999 ha sede a Romanengoin Provincia <strong>di</strong> Cremona.E’ attivo da venti anninell’ambito <strong>del</strong> Teatro <strong>di</strong>ricerca ed ha come attivitàprimaria la produzione e<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> spettacoli.Promuove ed organizzamanifestazioni culturali,eventi teatrali ed iniziative<strong>di</strong>dattiche per <strong>di</strong>vulgaree valorizzare il Teatrod’Arte Contemporaneo.Per queste finalità ritienefondamentale un rapportocon il territorio, con lesue Istituzioni, con le sueistanze culturali e le forzeartistiche. “L’I<strong>di</strong>ota” è lospettacolo conclusivo <strong>del</strong>latrilogia su Feodor DostoevskjiSCANDALOSIEROI. Il progetto ideato e<strong>di</strong>retto da Enzo G. Cecchicomprendeva, oltre a“L’i<strong>di</strong>ota”, la riscrittura ela messa in scena dei romanzi“Umiliati e Offesi”(2000), “Un Uomo - Ilmen<strong>di</strong>cante nudo” (2002),tratto da Il Sosia.Grazie per l’attenzione.viaggi su orizzonti intercontinentali),viene vissuta unadoppia valenza giovanile: dauna parte la famiglia agiata<strong>di</strong> Poldo, capace, pur inpresenza <strong>del</strong>la quasi totalecancellazione <strong>del</strong>la naturadopo l’esplosione atomica,<strong>di</strong> cambiare un’astronave alfiglio (come cambiare il motorino,data l’età <strong>di</strong> Poldo);dall’altra, una voglia <strong>di</strong> faraffermare il bene e la “veritàsuprema”, quasi fossequalcosa <strong>di</strong> raggiungibile.Forse, un percorso in<strong>di</strong>rizzatosemplicemente “allaricerca” <strong>del</strong>la verità supremaavrebbe dato maggioree più appropriato spessoreal messaggio <strong>di</strong> Rina Farigu.Poldo vive “tra la realtà,scrive Flavia Lepre, la fantasiae la fantascienza”. Forseè tutta fantascienza. L’unicacosa vera e concreta sono isentimenti, più o meno reali,che animano il personaggioprincipale. Sono sentimentinei quali Rina Farigu credefermamente e che finoral’hanno animata nel suoinarrestabile cammino letterario.Un mondo che habisogno <strong>di</strong> testimoni forti ecapaci <strong>di</strong> portare all’esternoquella vita interiore che può<strong>di</strong>ventare stimolo anche peraltri. Rina Farigu è questa.<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>n°293 <strong>del</strong> 10 Maggio 200419CONCORSI PUBBLICIa cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 <strong>di</strong> <strong>iglesias</strong>


Via Su Pranu, 1209010 Santa<strong>di</strong> (CA)tel. 0781.950127fax 0781.950012www.cantinasanta<strong>di</strong>.it

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