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Trilobiti - Università dell'Insubria

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31/05/2011Ad esclusione dei <strong>Trilobiti</strong>, che si ritrovanonumerosissimi allo stato fossile nel Paleozoicoinferiore, le altre classi di Artropodi sonopiuttosto rare allo stato fossile; la piùrappresentata è ovviamente quella acquaticadei Crostacei.Le classi di Artropodi contano rappresentanti nelladocumentazione fossile sono le seguenti:Arachnida: ragni e scorpioniMerostomata: i limuli e gli Euripteridi (estinti)Miriapoda: centogambe e millepiediInsecta: gli InsettiCrustacea Ostracodi, gamberi e granchiTrilobita: <strong>Trilobiti</strong>.3


31/05/2011I <strong>Trilobiti</strong> furono un gruppo esclusivamentemarino, adattato a vivere in acque basse. Eranoanimali di piccole dimensioni, generalmente nonsuperavano i 10 cm di lunghezza, ma alcuni generi“giganti” raggiunsero i 70 cm. La loro abbondanzae diversità durante il Paleozoico Inferiore ne fautili fossili guida per la stratigrafia di quel periodo.L’esoscheletro è la parte che solitamente si conserva allostato fossile. Esso era costituito da chitina, unpolisaccaride, impregnata da sali di calcio.L’esoscheletro racchiudeva e sosteneva il corpo molle,offriva superfici per l’inserzione di muscoli, isolaval’animale dall’ambiente esterno e lo difendeva daipredatori.5


31/05/2011I <strong>Trilobiti</strong>, come molti altriArtropodi, mutavano spessol’esoscheletro, così che un singoloindividuo nella sua vita producevaed abbandonava molte exuvie,ciascuna delle quali potevafossilizzarsi.La parte di esoscheletro che solitamente si ritrova allo stato fossile èquella, più robusta, che rivestiva la superficie dorsale e una piccolaparte di quella ventrale.6


31/05/2011La maggior parte della regioneventrale era però ricoperta dauna membrana molle e gli arti,che si conservano solo in casieccezionali, erano ricoperti daun sottile strato di chitina noncalcificata.7


31/05/2011L’esoscheletro dorsale formava una specie di scudo appiattito o leggermenteconvesso, i cui margini si ripiegavano al di sotto del corpo a formare unaduplicatura. Due solchi assiali lo incidevano longitudinalmente, separando laregione centrale o asse dalle regioni laterali dette pleure.Sia all’estremità anteriore che a quella posteriore si verificava lafusione di alcuni segmenti che formavano rispettivamente lo scudocefalico o cephalon e la piastra caudale o pigidio.8


31/05/2011Tra queste due strutture vi era la zona toracica o thorax, formato dasegmenti che si articolavano fra loro permettendo una certa mobilitàreciproca, tanto che alcuni <strong>Trilobiti</strong> erano in grado di arrotolarsi su sestessi probabilmente a scopo difensivo.9


31/05/2011Il cephalon di solito aveva una forma a mezzaluna ed erasuddiviso in varie parti:1) regione assiale: glabella, distinta dalle 2) regionilaterali: guance per mezzo dei solchi assiali.2 1 210


31/05/2011La glabella era a sua volta suddivisa trasversalmente da solchi glabellari cheriflettevano le linee lungo le quali si erano fusi i segmenti costituenti il cephalon.L’ultimo di questi, il solco occipitale individua l’ultimo segmento del cephalon,l’anello occipitale.Le guance potevano unirsi davanti alla glabella od essere separate. Nellamaggior parte dei <strong>Trilobiti</strong> ciascuna guancia era divisa in una guancia fissa(fixigena) solidale con la glabella, con cui formava il cranidio o cranidium,ed in una guancia libera, o mobile (librigena).11


31/05/2011Le guance mobili si staccavano dal cranidio durante lamuta. La linea di separazione è detta sutura facciale.Le guance libere terminavano formando un angolo, l’angolo genale epotevano prolungarsi a formare spine genali più o meno lunghe12


31/05/2011La maggior parte dei <strong>Trilobiti</strong> possiede occhi composti, formati da un grannumero di ocelli. Gli occhi sono situati fra il margine interno della guancialibera e una sporgenza della guancia fissa detta lobo palpebrale. In alcune formei due occhi si riuniscono anteriormente, mentre altri <strong>Trilobiti</strong> sono del tuttociechi.PhacopsAulacopleura14


31/05/2011Il numero dei segmenti del thorax varia enormemente secondo le famiglie:da 2 a 40 e più, ma è relativamente costante nei generi affini. I solchiassiali dividono un anello assiale molto convesso da due pleure lateraliappiattite. Queste ultime possono terminare lateralmente con punteacuminate o margini arrotondatiIl pigidio forma uno scudo semicircolare o triangolare costituito daalcuni segmenti fusi. Questi sono individuabili dalle tracce rimastedei solchi trasversali, ma in alcuni generi questi scompaiono oquasi.15


31/05/2011Il rapporto fra ledimensioni delpigidio e quelle delcephalon è un utilestrumento per laclassificazione,distinguiamo formeMicropigie pigidiomolto più piccolodel cephalonMesopigie pigidiodi dimensioni similia quelle delcephalonMacropigie pigidiomolto più grandedel cephalon.I <strong>Trilobiti</strong> sono presenti in numero considerevole nelle rocce Cambriane.Raggiungono il massimo dell’abbondanza nell’Ordoviciano Medio edeclinano durante il Siluriano ed il Devoniano, alla fine di questo periodosopravvivono poche famiglie. Sono rari nel Carbonifero e scompaiono nelPermiano.La loro abbondanza e alta diversità già nel Cambriano, fa supporre unalunga storia evolutiva nel Precambriano.I <strong>Trilobiti</strong> si rinvengono per lo più in sedimenti di mare basso, scoglierecomprese.16


31/05/2011La distribuzione temporale delle singole specie è breve,quindi importante per la stratigrafia, specialmente in rocceCambriane, dove altri fossili guida sono rari e poco diffusi.Nel Cambriano Inferiore Olenellus è uno dei generi piùdiffusi; nel cambriano Medio abbondano Paradoxides edAgnostus.Una delle forme importanti dell’ Ordoviciano è Asaphus.Altre forme caratteristiche sono Cyclopyge e Ilaenus.Nel Siluriano sono importanti forme proparie comePhacops.HarpesAsaphus17


31/05/2011Le Cruziane sonocaratteristiche tracceche vengono attribuiteai trilobiti; sarebberotracce di nutrizione,ossia prodottedall’animale mentrevagava rovistando ilfondo alla ricerca dicibo18

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