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Codice di Comportamento - Comune di Lucera

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all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, re<strong>di</strong>gendo verbale scritto <strong>di</strong> taleastensione da conservare agli atti dell'ufficio.3. Il <strong>di</strong>pendente che conclude accor<strong>di</strong> o negozi ovvero stipula contratti a titolo privato, ad eccezione <strong>di</strong> quelli conclusiai sensi dell'articolo 1342 del co<strong>di</strong>ce civile, con persone fisiche o giuri<strong>di</strong>che private con le quali abbia concluso, nelbiennio precedente, contratti <strong>di</strong> appalto, fornitura, servizio, finanziamento ed assicurazione, per contodell'amministrazione, ne informa per iscritto il <strong>di</strong>rigente dell'ufficio.4. Se nelle situazioni <strong>di</strong> cui ai commi 2 e 3 si trova il <strong>di</strong>rigente, questi informa per iscritto il <strong>di</strong>rigente apicaleresponsabile della gestione del personale.5. Il <strong>di</strong>pendente che riceva, da persone fisiche o giuri<strong>di</strong>che partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia partel'amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio o su quello dei propri collaboratori, ne informaimme<strong>di</strong>atamente, <strong>di</strong> regola per iscritto, il proprio superiore gerarchico o funzionale.Art. 15Vigilanza, monitoraggio e attività formative1. Ai sensi dell'articolo 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull'applicazione delpresente <strong>Co<strong>di</strong>ce</strong> e dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamento adottati dalle singole amministrazioni, i <strong>di</strong>rigenti responsabili <strong>di</strong>ciascuna struttura, le strutture <strong>di</strong> controllo interno e gli uffici etici e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina.2. Ai fini dell'attività <strong>di</strong> vigilanza e monitoraggio prevista dal presente articolo, le amministrazioni si avvalgonodell'ufficio proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari istituito ai sensi dell'articolo 55-bis, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del2001 che svolge, altresì, le funzioni dei comitati o uffici etici eventualmente già istituiti.3. Le attività svolte ai sensi del presente articolo dall'ufficio proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari si conformano alle eventualiprevisioni contenute nei piani <strong>di</strong> prevenzione della corruzione adottati dalle amministrazioni ai sensi dell'articolo 1,comma 2, della legge 6 novembre 2012, n. 190. L'ufficio proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari, oltre alle funzioni <strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong> cuiall'articolo 55-bis e seguenti del decreto legislativo n. 165 del 2001, cura l'aggiornamento del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>comportamento dell'amministrazione, l'esame delle segnalazioni <strong>di</strong> violazione dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamento, laraccolta delle condotte illecite accertate e sanzionate, assicurando le garanzie <strong>di</strong> cui all'articolo 54-bis del decretolegislativo n. 165 del 2001. Il responsabile della prevenzione della corruzione cura la <strong>di</strong>ffusione della conoscenza deico<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamento nell'amministrazione, il monitoraggio annuale sulla loro attuazione, ai sensi dell'articolo 54,comma 7, del decreto legislativo n. 165 del 2001, la pubblicazione sul sito istituzionale e della comunicazioneall'Autorità nazionale anticorruzione, <strong>di</strong> cui all'articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n. 190, dei risultatidel monitoraggio. Ai fini dello svolgimento delle attività previste dal presente articolo, l'ufficio proce<strong>di</strong>menti<strong>di</strong>sciplinari opera in raccordo con il responsabile della prevenzione <strong>di</strong> cui all'articolo 1, comma 7, della legge n. 190 del2012.4. Ai fini dell'attivazione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare per violazione dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamento, l'ufficioproce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione parere facoltativo secondo quantostabilito dall'articolo 1, comma 2, lettera d), della legge n. 190 del 2012.5. Al personale delle pubbliche amministrazioni sono rivolte attività formative in materia <strong>di</strong> trasparenza e integrità,che consentano ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> conseguire una piena conoscenza dei contenuti del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comportamento, nonchéun aggiornamento annuale e sistematico sulle misure e sulle <strong>di</strong>sposizioni applicabili in tali ambiti.6. Le Regioni e gli enti locali, definiscono, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, le linee guida necessarieper l'attuazione dei principi <strong>di</strong> cui al presente articolo.7. Dall'attuazione delle <strong>di</strong>sposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico dellafinanza pubblica. Le amministrazioni provvedono agli adempimenti previsti nell'ambito delle risorse umane,finanziarie, e strumentali <strong>di</strong>sponibili a legislazione vigente.Art. 16Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del co<strong>di</strong>ce1. La violazione degli obblighi previsti dal presente <strong>Co<strong>di</strong>ce</strong> integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio. Fermerestando le ipotesi in cui la violazione delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nel presente <strong>Co<strong>di</strong>ce</strong>, nonché dei doveri e degliobblighi previsti dal piano <strong>di</strong> prevenzione della corruzione, dà luogo anche a responsabilità penale, civile,amministrativa o contabile del pubblico <strong>di</strong>pendente, essa è fonte <strong>di</strong> responsabilità <strong>di</strong>sciplinare accertata all'esito delproce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare, nel rispetto dei principi <strong>di</strong> gradualità e proporzionalità delle sanzioni.2. Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione <strong>di</strong>sciplinare concretamente applicabile, la violazioneè valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiu<strong>di</strong>zio, anche morale,derivatone al decoro o al prestigio dell'amministrazione <strong>di</strong> appartenenza. Le sanzioni applicabili sono quelle previstedalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi, incluse quelle espulsive che possono essere applicateesclusivamente nei casi, da valutare in relazione alla gravità, <strong>di</strong> violazione delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui agli articoli 4,qualora concorrano la non mo<strong>di</strong>cità del valore del regalo o delle altre utilità e l'imme<strong>di</strong>ata correlazione <strong>di</strong> questi ultimicon il compimento <strong>di</strong> un atto o <strong>di</strong> un'attività tipici dell'ufficio, 5, comma 2, 14, comma 2, primo periodo, valutata ai

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