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La villa di Enrico De Nicola - Vesuvioweb

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<strong>La</strong> <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>Enrico</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong><strong>di</strong>Mimmo Carratelli


S.A. per www.vesuvioweb.comAndammo, io e la mia amica, nella <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> altre due voltee il Presidente ci spiegò altri articoli del co<strong>di</strong>ce penale. Raccontò poco <strong>di</strong>sé, mentre sorseggiavamo il te. Era nato a Napoli il 7 novembre 1877. Suopadre Angelo, commerciante, era emigrato in Argentina costrettovi dalle<strong>di</strong>fficoltà economiche. Don <strong>Enrico</strong> rimase a Napoli con la mamma,Concetta Capranica, e la sorella Anna. <strong>La</strong>ureatosi a 19 anni, cominciò a farpratica nello stu<strong>di</strong>o dello zio Achille. Poche altre cose ci <strong>di</strong>sse.Sapevamo che, stabilitosi a Torre del Greco, quand’era già unavvocato affermatissimo, si recava ogni mattina a Napoli prendendo laCircumvesuviana delle 7,10 e rientrava a tarda sera, sempre in treno. Esapevamo del via-vai <strong>di</strong> autorità e amici a Torre del Greco nei giorni deisuoi scatti umorali quand’era stato prima capo provvisorio della Costituentee poi presidente della Repubblica per ventidue mesi, e <strong>di</strong> come fosse stato<strong>di</strong>fficile convincerlo ad accettare quegli incarichi. Si ritirava nella <strong>villa</strong> <strong>di</strong>Torre del Greco fra il dubbioso e lo sdegnato, staccava il telefono. In queitempi, Giovanni Porzio e Benedetto Croce furono tra i più assidui visitatoridella <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>.Mimmo Carratelli: <strong>La</strong> <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>Enrico</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>. 3


S.A. per www.vesuvioweb.comFrau Franziska ci regalò un paio <strong>di</strong> aneddoti su don <strong>Enrico</strong>. Glipiacevano molto i gelati, soprattutto la “coviglia” che <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> andava agustare nella pasticceria “Van Bool e Feste” in piazza della Borsa a Napoli.Un giorno, frau Franziska chiese al Presidente che cosa ne pensasse <strong>di</strong>Hitler. <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> rispose: “Hitler? Non lo conosco”.Fu accompagnando al cancello della <strong>villa</strong> l’onorevole Tambroni, inuna giornata fredda, che <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> si buscò la broncopolmonite che gli fufatale. E io tornai nella <strong>villa</strong> <strong>di</strong> Torre del Greco il giorno della morte delPresidente. Era il primo ottobre 1959. <strong>La</strong>voravo già nei giornali eaccompagnai tutti i cronisti a Torre del Greco. Fidavano nella miaconoscenza <strong>di</strong> frau Franziska per farli entrare nella <strong>villa</strong>.Frau Franziska ci sistemò a pianterreno visibilmente contrariata dalnostro <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne. Ci proibì <strong>di</strong> fumare. Qualcuno <strong>di</strong> noi buttò un mozziconeacceso in un vaso che prese fuoco. Dovetti faticare molto perché lagovernante non ci cacciasse tutti fuori. Mi ero fatto accompagnare dallamia amica Carmen perché tenesse buona frau Franziska.Passò il tempo, la governante se ne andò e la <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>,abbandonata, andò in rovina. Per cinquant’anni fu lasciata al degrado,rifugio <strong>di</strong> ospiti abusivi. Ricordo, in particolare, l’ultimo “inquilino”. Sichiamava Ciro <strong>La</strong>ngella, un alcolizzato. Si affacciava al balcone della <strong>villa</strong>e cantava serenate ai passanti.Cinque anni fa, la Provincia <strong>di</strong> Napoli è intervenuta per restituire<strong>di</strong>gnità e decoro alla <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>Enrico</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong> con uno stanziamento <strong>di</strong>seicento milioni per farne un Centro stu<strong>di</strong>. Il giar<strong>di</strong>no fu ripulito dallaerbacce. Per la verità, non so come siano andate successivamente le cose ese la <strong>villa</strong> del Presidente è stata sottratta completamente al degrado.MIMMO CARRATELLIMimmo Carratelli: <strong>La</strong> <strong>villa</strong> <strong>di</strong> <strong>Enrico</strong> <strong>De</strong> <strong>Nicola</strong>. 4

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