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No ve mbr e 20 14 – Ann o XV – n° 27 1paesi arabinotizie economiche e commerciali


paesi arabiSommarioALGERIAIl FMI prevede una crescita economica del 4% nel 2015 / Importazioni di materiali da costruzione/ 3 miliardi di euro al settore agricolo nei prossimi cinque anni / Forte aumentodell’import di latte in polvere / Investimenti e progetti di Sonatrach nel periodo 2015-2019ARABIA SAUDITASettore delle costruzioni in forte crescita / Analisi del quadro socio-economico / Edilizia residenzialepresso Dahran / Nuove tariffe per lo sdoganamento della merce a destinoEGITTOCrescita del 2,2% nell’anno fiscale 2013/<strong>2014</strong> / Migliora il rating assegnato da Moody’s /Nuove opportunità per l’Italia / Rilancio del sodalizio economico culturale con l’Italia / Pagatala prima tranche del debito verso le compagnie petrolifere / Annunciata la costruzionedi una nuova città presso AlameinEMIRATI ARABI UNITINuovo piano per raggiungere gli obiettivi della strategia Vision 2021 / Dubai meta preferitaper la sede della seconda casa / Industria farmaceutica in espansione / Dubai nel 2030,megaprogetti in fase di realizzazioneGIORDANIALa Bers sosterrà progetti di energia rinnovabile / Accordo per la centrale elettrica alimentatada petrolio shale / Dall’UE 382 milioni di euro nei prossimi tre anniIRAQAggiornamento dei prodotti regolati con destinazione Kurdistan IrachenoLIBANOLa BM finanzia la costruzione della diga sul fiume Bisri / L’Italia si conferma primo fornitoretra i paesi europei / L’UE eroga 130 milioni di euro per progetti nel settore della giustiziaMAROCCOLa mega-centrale elettrica di Safi in funzione nel 2018 / Espansione dell’impianto solare diNoor-Ouarzazate / Interscambio con il resto dell'Africa in aumento / SACE investe 200 milionidi Euro nell’export italiano verso il Nord AfricaOMANNuovo progetto turisticoQATARPil previsto in crescita del 7.8% nel 2016PAESI GCCDomanda di elettricità in aumento / Inflazione nei paesi membri fra 0,6% e 3,1% / Espansionedei sistemi portuali / L’acqua resta una sfida per il GolfoPAESI ARABIIl Fmi prevede una crescita del 3,8% nel 2015 per l’area MENASEGNALAZIONIHalal Italia, l’ente italiano riconosciuto nei paesi del Golfo per la certificazione halal / Coproduzioneper la creazione di lavoroIn copertina, grattacieli di Abu Dhabi nei pressi di Marina beach2


paesi arabiAlgeria4L01.DZ.EFIl FMI prevede una crescita economica del 4% nel 2015Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita economica del 4% nel 2015 rispettoal 3,8% del <strong>2014</strong>, in un contesto in cui anche le previsioni di crescita mondiale sono stateriviste in calo a causa dei rischi di stagnazione dei paesi avanzati, del rallentamento dellacrescita nei paesi emergenti e delle tensioni geopolitiche.La disoccupazione è prevista in aumento rispetto al + 9,8% del 2013, rispettivamente del10.8% nel <strong>2014</strong> e a <strong>11</strong>,4% nel 2015. L’inflazione invece è prevista in calo fino a raggiungerequota 3,2% nel <strong>2014</strong> ma in aumento fino al 4% nel 2015.A livello mondiale il FMI ha rivisto al ribasso le sue previsioni: +3,3% nel <strong>2014</strong> e 3,8% nel2015, contro un Pil mondiale in crescita del 3% nel 2013.Principali indicatori economici ($)20<strong>11</strong> 2012 2013 <strong>2014</strong> 2015PIL (mld $) 199,1 204,3 212,6 232,0 256,8PIL pro‐capite (US$ PPA) 8.289 8.460 8.671 8.927 9.183Crescita del PIL reale (var %) 2,4 2,5 3,1 3,4 3,2Consumi privati 6,0 5,0 5,1 7,6 3,7Debito pubblico (% PIL) 8,4 8,3 8,7 9,2 9,3Bilancia commerciale (mld $) +25.961 +21.499 +<strong>11</strong>.065 +6.695 +8.351Rating OECD sul rischio Paese 3/7 3/7 3/7 3/7 3/7Riserve valutarie (mld $) 183,1 191,5 195,0 197,1 199,4Fonti: IMF, UNCTAD, EIU4L02.DZ.COMImportazioni di materiali da costruzioneNei primi otto mesi del <strong>2014</strong> l’import algerino di materiali da costruzione ha raggiunto i $2,25 miliardi, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lequantità importate di tali prodotti, soprattutto cemento, tondi per cemento armato e legno,sono aumentate del 13,7% passando dai 6,3 milioni di tonnellate dei primi otto mesi del2013 alle 7,1 milioni di tonnellate dello stesso periodo del <strong>2014</strong>.4L03.DZ.AGR3 miliardi di euro al settore agricolo nei prossimi cinque anniL'industria dell'agricoltura algerina riceverà 3 miliardi di euro nell'ambito del piano quinquennale2015-2019, per contribuire alla sicurezza alimentare del paese.Il settore agricolo contribuisce per il 9,8% alla formazione del PIL nazionale e impegna 2,5milioni di addetti in 1,2 milioni di aziende agricole e di allevamento. Il valore della produzioneè stato valutato nel 2013 a 1,6 miliardi di euro.Nel prossimo quinquennio lo stato favorirà una maggiore meccanizzazione del settore perovviare alla mancanza di manodopera e rispondere alle esigenze dell’agricoltura moderna.In particolare il governo favorirà lo sviluppo della meccanizzazione specializzata, ossial’utilizzo di trattori, macchine piantatrici, sradicatrici, polverizzatrici e mietitrebbiatrici.3


paesi arabiPer aumentare la produttività agricola il paese dovrà ovviare alla sua dipendenza dalleprecipitazioni atmosferiche sviluppando un sistema d’irrigazione adeguato. Secondo leprevisioni, entro il 2019 la superficie irrigata sarà di due milioni di ettari contro gli 1,1 milionidi ettari attuali. La superficie irrigata destinata ai cereali raggiungerà i 600.000 ettaricontro i 200.000 attuali.La crisi alimentare degli anni 2007 e 2008 ha spinto i poteri pubblici a rivolgere maggioreattenzione al settore agricolo adottando, nel 2009, una politica di rinnovo agricolo e ruraleda 1,9 miliardi di euro l’anno. Nel periodo 2015-2019 l’ammontare dei sussidi raggiungerà i2,8 miliardi annui destinati sia al sostegno alla produzione che alla sovvenzione di prodottidi base come latte e cereali. L’adozione di tali misure è valsa all’Algeria il riconoscimentoda parte della FAO per aver raggiunto in anticipo il primo degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio,relativo all’eliminazione della povertà estrema.4L04.DZ.COMForte aumento dell’import di latte in polvereLe importazioni algerine di latte in polvere hanno registrato un deciso aumento nei primiotto mesi del <strong>2014</strong>, superando il totale registrato nell’intero 2013. Il paese ha importato nelperiodo considerato $ 1,45 miliardi di latte in polvere, più del doppio rispetto allo stessoperiodo del 2013. Le quantità importate sono aumentate più del 50%.Secondo l’Ufficio nazionale del latte e dei prodotti lattieri (ONIL) il paese ha importato laquantità necessaria di latte in polvere a coprire i bisogni della popolazione fino al mesesacro del ramadan che inizierà a luglio 2015. Il paese produce circa 3,5 miliardi di litri dilatte fresco ogni anno e importa l’equivalente di 1,5/ 2 miliardi di litri. Lo stato algerino concedeogni anno una sovvenzione di oltre 400 milioni di euro per sostenere la filiera del lattee incoraggiare la produzione domestica al fine di ridurre la fattura dell’importazione.4L05.DZ.ENEInvestimenti e progetti di Sonatrach nel periodo 2015-2019Nell’ambito del piano quinquennale 2015-2019, Sonatrach prevede investimenti di $ 3,5miliardi per la realizzazione di nuove pipeline e per migliorare la capacità e la sicurezza di4


paesi arabiquelle esistenti. Di questi, circa 1 miliardo è destinato ad interventi nella prevenzione, sicurezzae protezione dell’ambiente, anche in applicazione delle nuove disposizioni della leggesugli idrocarburi emendata nel 2013. La compagnia di stato algerina prevede di iniziarela produzione di gas di scisto nel 2022.Arabia Saudita4L06.SA.CITSettore delle costruzioni in forte crescitaNegli ultimi anni l'Arabia Saudita ha avviato importanti progetti nel settore aeroportuale siaper tenere il passo di fronte a un forte e costante aumento del turismo religioso sia per diversificarela propria economia.Nel mese di maggio un consorzio guidato dalla tedesca Hochtief si è aggiudicato il progettodi espansione dell’aeroporto internazionale King Khaled di Riad con un’offerta di circa2.9 miliardi di dollari. I lavori di espansione permetteranno di aumentare la capacità annuadell’aeroporto dagli attuali 14 a 24 milioni di passeggeri l'anno.Inoltre, la General Authority for Civil Aviation (Gaca) nel mese di maggio ha assegnato adun consorzio locale la costruzione del nuovo aeroporto King Abdullah bin Abdulaziz a Jizan.Il consorzio, formato da Salmoc (Saudi Lebanese Modern Construction Company), daSafari e da Al-Subaie costruirà un terminal passeggeri di tre piani, una torre di controllo,zone per il trasporto aereo di merci e altre strutture.In febbraio la locale Al Jaber ha presentato l’offerta migliore per la costruzione del nuovoaeroporto di Abha. Il terminal coprirà una superficie totale di 80.000 mq e disporrà di 21uscite passeggeri.5


paesi arabiIn marzo, la General Authority for Civil Aviation ha emesso due gare d'appalto per la progettazionedi sette aeroporti nazionali come parte della continua espansione degli aeroportiregionali in tutto il Regno.4L07.SA.AOAnalisi del quadro socio-economicoGli immensi giacimenti di petrolio e gas e la presenza dei principali luoghi sacri dell’Islamconferiscono al paese un peso economico, politico e morale senza pari nel mondo musulmano.La staticità del sistema politico, le incertezze legate alla successione al trono e l'elevatadisoccupazione giovanile costituiscono le principali sfide alla stabilità di lungo periododel Paese.L’Arabia Saudita vive uno straordinario momento di prosperità economica e finanziaria,anche grazie a una politica fiscale espansiva, con particolare attenzione a sanità, educazionee infrastrutture. Le Autorità stanno perseguendo una strategia di diversificazionedell'economia storicamente dipendente dalle risorse energetiche non rinnovabili di cui ilPaese è ricco.Dopo anni di crescita costante la popolazione saudita ha raggiunto, nel 2012, i 29,2 milionicon un tasso di crescita del 2.9%. Si tratta di una popolazione molto giovane: circa il 75%degli abitanti ha meno di 25 anni. Il tasso di fertilità è stimato al 2.6%.Principali indicatori economici(in dollari) 20<strong>11</strong> 2012 2013 <strong>2014</strong> 2015PIL (mln) 669.5 734.0 745.3 756.6 799.7PIL pro-capite 29.499 30.775 32.252 33.255 34.442Crescita del PIL reale (var %) 8,6 5,8 3,8 4,0 4,4Consumi privati (var %) 4,1 5,8 4,9 3,8 4,1Debito pubblico (% PIL) <strong>11</strong>,2 10,1 9,9 9,7 8,5Investimenti diretti stranieri 16 12 17 18 18Bilancia commerciale (MLD) 244,8 246,6 230,1 200,2 196,3Rating OECD sul rischio Paese 2 2 2 2 2Fonti: Economist Intelligence Unit); OCSE (Historical Country Risk Classification)4L08.SA.CITEdilizia residenziale presso DahranSaudi Aramco ha in programma la costruzione di 2500 ville nella città di Dahran, nella provinciaorientale del paese. I costruttori che si aggiudicheranno il contratto realizzerannonella stessa area infrastrutture, strade e moschee.La compagnia petrolifera è altresì il committente del programma di sviluppo di undici stadisportivi nel paese, di un costo totale di $ 4,4 miliardi. Le strutture saranno realizzate presso:Medina, Al-Qassim, la Provincia Orientale, Asir, Tabuk, Hail, il confine settentrionale,Jizan, Najran, Baha e Al-Jouf.4L09.SA.COMNuove tariffe per lo sdoganamento della merce a destinoIl Regno dell'Arabia Saudita richiede che tutte le spedizioni di prodotti esportati nel paesesiano accompagnate da un certificato di conformità (CdC). Tale certificato serve a garantirela loro conformità agli standard e ai regolamenti tecnici applicabili. A partire dal 22 Agosto<strong>2014</strong> sono cambiate le tariffe stabilite dalle Autorità Saudite, come da tabella seguente:6


paesi arabiValore dichiarato delle merci ($) inclusi icosti di trasporto e assicurazione (Fob)Tariffa applicata ($)0 – 10.000 20010.001 – 60.000 35060.001 – 100.000 450100.001 – 200.000 900200.001 – 500.000 1800Oltre 500.001 2500Le tariffe riportate coprono la verifica dei documenti, l’ispezione del caricoe il rilascio del Certificato di Conformità. Fonte: SGSEgitto4L10.EG.EFCrescita del 2,2% nell’anno fiscale 2013/<strong>2014</strong>Il Pil dell’Egitto è aumentato del 2,2% nell’anno fiscale 2013/<strong>2014</strong>. La crescita nell’ultimotrimestre è stata del 3,7% grazie soprattutto alla maggiore stabilità e sicurezza del paese.L’aumento degli investimenti totali (+13%), equivalenti a 31 miliardi di euro nell’anno fiscaleconsiderato, dimostra il miglioramento del clima degli affari del paese. La distribuzionedegli investimenti per settore è la seguente: privato 62%, governativo 19%, pubblico 10%,istituzioni finanziarie 9%.4L<strong>11</strong>.EG.AOMigliora il rating assegnato da Moody’sL’Agenzia di rating Moody’s ha elevato la classificazione dell’Egitto da negativa a stabile,grazie alla percezione del miglioramento della situazione politica e di sicurezza del paese,anche a seguito dell’elezione del Presidente Abdul Fattah al-Sisi.L’economia del paese registra segnali di ripresa fra i quali risalta la crescita del Pil del3,7% nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2013/<strong>2014</strong>, rispetto al +2,5% del trimestre precedente.La realizzazione del Canale di Suez è un altro elemento in grado di generarecrescita economica e dell’occupazione nei prossimi anni.La stabilità dell’Egitto è stata sostenuta dai paesi del Golfo attraverso l’erogazione di finanziamentidi varie forme per un totale di $ 17 miliardi nell’anno fiscale 2013/<strong>2014</strong>.4L12.EG.AONuove opportunità per l’ItaliaLa ritrovata stabilità politica e sociale dell'Egitto sembra consentire un ritorno al suo ruolodi riferimento per la Regione. Dal punto di vista commerciale il paese offre notevoli opportunitàgrazie al mercato interno di notevoli proporzioni e alla possibilità di presentarsi comepiattaforma per la distribuzione nel resto della regione e del continente.7


paesi arabiIl paese ha in programma nuovi progetti infrastrutturali in settori di interesse per le impreseitaliane. Oltre alle maggiori imprese e gruppi italiani come: Intesa San Paolo; ItalCementi,il Gruppo Caltagirone; Eni, Edison; Pirelli, è significativa la presenza nel paese delle a-ziende italiane medie e piccole, in settori che spaziano dalle macchine per conceria allaproduzione casearia, dalla fabbricazione di mobili alle macchine per l'imballaggio, dai servizituristici alla formazione.L'Italia, con un interscambio di circa 6 miliardi di euro, è il primo partner commercialedell'Egitto tra i paesi europei (terzo in assoluto, dopo Cina e Stati Uniti) ed è il primo cliente,acquistando circa un decimo dell'intero export egiziano.Nel primo semestre <strong>2014</strong> l'Italia ha esportato in Egitto Euro 375 milioni di macchine industriali(pari al 28% del totale), Euro 96 milioni di prodotti chimici (7% del totale), Euro 90milioni di motori e trasformatori elettrici (6,8% del totale). Di pari importanza sono le nostreimportazioni: nel primo semestre <strong>2014</strong> l'Italia ha importato Euro 146 milioni di prodotti chimici(<strong>11</strong>% del totale), Euro <strong>11</strong>3 milioni di prodotti in metallo (8,5% del totale), Euro 60 milionidi prodotti agricoli (4,5% del totale).4L13.EG.VARRilancio del sodalizio economico culturale con l’ItaliaNei prossimi anni è in programma un’intensa collaborazione culturale fra Italia ed Egittoche potrà schiudere importanti opportunità anche per gli operatori economici.Nel 2015 e 2016 saranno celebrati rispettivamente l’anno dell'Egitto in Italia e quello dell'Italiain Egitto. Sono in preparazione un Memorandum d'intesa tra i due paesi el’organizzazione nei prossimi due anni di una serie di eventi, incontri, mostre, seminari.A novembre una delegazione di imprenditori egiziani guidata dal ministro dell'Industria edel Commercio estero, Mounir Abdel Noor, parteciperà all'Italian-Egyptian Business Councildove saranno presentate le possibilità offerte dai nuovi progetti infrastrutturali egiziani,come il raddoppio del Canale di Suez, e dallo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'agroindustria.4L14.EG.EFPagata la prima tranche del debito verso le compagnie petrolifereLa compagnia petrolifera di stato Egyptian General Petroleum Company (EGCP) ha ripagato$ 1,5 miliardi alle compagnie petrolifere straniere. La rata riguarda i $ 6,4 miliardi diindebitamento contratti dalla società negli ultimi anni. Il pagamento è stato reso possibiledal prestito concesso da 4 istituti bancari egiziani e dalla Qatar National Bank. Tale intervento,insieme al taglio ai sussidi energetici deciso dal governo, si propone di rassicurarele compagnie petrolifere e attirare nuovi investimenti nel settore. Stime recenti indicanouna crescita economica media del 6% nei prossimi 3 anni.4L15.EG.CITAnnunciata la costruzione di una nuova città presso AlameinNuovi progetti sono in preparazione nella Costa Settentrionale, da Alessandria a MarsaMatruh, inclusa la creazione di una nuova città presso Alamein. L’obiettivo è di sviluppareinfrastrutture per l’edilizia abitativa e il turismo.Ad Alamein, la prima fase del progetto inizierà secondo le previsioni all’inizio del 2015 econsisterà nella realizzazione di 3-4 milioni di nuove abitazioni. La nuova città presenteràinfrastrutture ecocompatibili e impianti per la produzione di energie rinnovabili e acqua desalinizzata.Nella fascia settentrionale sono in corso i lavori di costruzione di resort e strutturealberghiere, l’ultima delle quali, l’Alamein Rexus Hotel, è stata inaugurata di recente.8


paesi arabiEmirati Arabi Uniti4L16.AE.GLNuovo piano per raggiungere gli obiettivi della strategia Vision 2021La nuova strategia per il prossimo settennio lanciata dallo Sceicco Mohammed bin RashidAl Maktoum, vice Presidente e Primo Ministro degli EAU, riguarda in particolare i settoridell’energia rinnovabile, trasporti, educazione, salute, tecnologia, acqua e spazio.L’obiettivo del governo è di rendere gli Emirati una delle nazioni più innovative del mondo.La prima fase include lo sviluppo di 30 iniziative che dovranno essere concluse entro iprossimi 3 anni e riguardano: aggiornamento della legislazione, incubatori perl’innovazione, investimenti in competenze specialistiche, incentivi al settore privato, partenariatiinternazionali per la ricerca e una spinta all’innovazione a livello governativo.Tale strategia per l’innovazione è uno degli strumenti principali per il raggiungimento degliobiettivi posti dal Programma Vision 2021 oltre che un motore per lo sviluppo di capacità ecompetenze avanzate nella nazione.La strategia segue quattro indirizzi paralleli. Il primo consiste nel creare un quadro istituzionaleche faciliti l’innovazione attraverso istituzioni e leggi ad esso dedicate, ad esempioriguardo la protezione della proprietà intellettuale e la creazione di brevetti; il secondo èteso alla diffusione di pratiche innovative a livello governativo supportate da strumenti moderni;il terzo percorso riguarda il settore privato e consiste nella creazione di centri di ricercascientifica e per l’innovazione, l’adozione di nuove tecnologie e lo sviluppo di prodottie servizi innovativi; il quarto mira alla creazione di materiale educativo per le scuole e leuniversità e al riconoscimento delle qualifiche avanzate dei lavoratori, soprattutto se riguardano:scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.4L17.AE.AODubai meta preferita per la sede della seconda casaSecondo la ricerca di New World Wealth, Dubai è la quinta meta preferita dai multimilionariper l’acquisto della seconda casa. Con 8.200 seconde case acquistate da tale segmentodella popolazione, la città degli Emirati precede Parigi, Zurigo, Ginevra, Rio de Janeiro,Monaco e Miami. Al comando della classifica c’è Londra, con 22.300 abitazioni acquistateda multimilionari, seguita da New York, Hong Kong e Singapore.4L18.AE.COMIndustria farmaceutica in espansioneEntro il 2018 gli Emirati avranno 33 stabilimenti farmaceutici, oltre il doppio rispetto ai 15attuali. Il paese ad oggi importa l’85% dei prodotti farmaceutici di cui ha bisogno, ma circamille medicinali sono prodotti a livello locale. Nel 2013 il mercato dei medicinali degli EAUvaleva $ 1,4 miliardi, dei quali il 66% costituito da farmaci brevettati, il 16% costituito dafarmaci generici e il 18% da farmaci da banco (senza prescrizione).4L19.AE.CITDubai nel 2030, megaprogetti in fase di realizzazioneDubai è una città in costante cambiamento, con una skyline in continua crescita. Di seguitoi principali progetti inaugurati in vista dell’EXPO 2020.9


paesi arabiSixth Crossing. L’incrocio Sheikh Rashid bin Saeed, anche noto come “Sesto Incrocio”,una volta completato diventerà il più lungo ponte ad arco del mondo, di una misura di 667metri. La lunghezza totale del ponte sarà di 1,6 km, sarà largo 64 metri e alto 15 metri sullivello mare. Il costo è di 540 milioni di euro.Bluewaters Island Project. Il progetto di isola artificiale Bluewaters sulla costa di Dubai,che include una ruota panoramica alta 210 metri, rappresenta una delle attrazioni principalidell’area. L’isola ospiterà strutture per il tempo libero compresi un mercato, diverse passeggiatee un albergo a cinque stelle.10


paesi arabiDubai Design District (D3). Il Distretto del Design di Dubai (D3) ospiterà appartamenti,istituti per l’educazione, alberghi e una via per lo shopping. L’area diventerà sede di organizzazionie marchi legati all’industria del design oltre a società in ambito retail, commerciale,residenziale e del tempo libero.MBR District One / Mohammad Bin Rashid City. La Città Mohammad Bin Rashid, a 3km dal grattacielo Burj Khalifa, è pianificata come una mero agglomerato urbano all’internodi Dubai. La città ospiterà strutture residenziali e commerciali, la piscina più grande delmondo e un parco in grado di ospitare 35 milioni di visitatori l’anno.Dubai Frame. Secondo le attese, la “Cornice” di Dubai diventerà uno dei punti di riferimentodella città. Con i suoi 150 metri di altezza e 93 metri di larghezza, la struttura somiglieràa una grande cornice con alla base un grande museo dedicato allo sviluppo della<strong>11</strong>


paesi arabicittà. A seconda dei punti di vista la cornice inquadrerà i principali luoghi di riferimento diDubai: da un lato le Emirates Towers e il grattacielo Burj Khalifa, dall’altro la parte menorecente della città che include Deira, Umm Harair e Karama.Aladdin City. Sono in corso i lavori di realizzazione della Città di Aladino presso Al Rigganel canale di Dubai. Il progetto prevede la realizzazione di tre edifici principali, allineati econ una distanza di circa 200 metri fra loro, che ospiteranno uffici commerciali e alberghi.12


paesi arabiDubai Opera District and Opera House. La società immobiliare Emaar realizzerà un Teatrodell’opera da 2000 posti e di una forma che riprende quella delle tradizionali imbarcazionia vela del Golfo Arabico, come parte del progetto “Distretto dell’Opera”. La sede delteatro sarà utilizzata anche per concerti, esibizioni e mostre d’arte, cinema, eventi sportivie programmi stagionali.Nakheel Mall. Il Centro Commerciale Nakheel, in fase di realizzazione e con termine deilavori previsto nel 2016, sarà il fulcro del complesso Palm Jumeirah. Esso presenta oltre100.000 m 2 di spazi per negozi, tre piani di parcheggi con 4000 posti, 22 negozi, un cinemaa nove sale, centri medici, un complesso per il fitness e nove ristoranti.Dubai Adventure Studios. Il parco divertimenti e per il tempo libero, “World of Adventure”,il più grande al mondo, aprirà il prossimo anno presso Dubailand. La società di investimentiimmobiliari Meraas ha annunciato investimenti di $ 2,16 miliardi per la realizzazionedi quattro parchi a tema collegati.13


paesi arabiGiordania4L20.JO. ENELa Bers sosterrà progetti di energia rinnovabileLa Bancaa Europea per la Ricostruzionee lo Sviluppo (BERS) sosterrà la realizzazione diprogetti di energia rinnovabile, in particolare per losviluppo di energia solare ed eolica, in-coraggiando la partecipazionee di privati.La Giordania è diventata un membro della Bers nel 2012 e fino ad oggi ha ricevuto dallaabanca 206milioni di euro per finanziare 12 progetti in diversi settori. La Bers ha anche av-viato 65 programmi per il sostegno tecnico alle piccole imprese.4L21.JO. MINAccordo per la centrale elettrica alimentata da petrolio shaleIl governoo giordano ha approvato il progetto di costruzione di una centrale elettrica alimen-tata da petrolio shale per un investimento di $ 2,22 miliardi. Secondo lestime, il nuovo im-pianto, di una capacità di 470MW, farà risparmiare al paese circa $ 500 milioni l’anno,contribuiràalla creazione di 3000 posti di lavoro, dei quali 2300 nella fase di realizzazionee 700 nella fase operativa. Secondo i programmi del governo l’import di energia del paeseecalerà dal97% del fabbisognoo attuale al 60% entroil 2020.4L22.JO. MINDall’UE 382 milioni di euro nei prossimi tre anniIl Ministero giordanoo dell’Acqua e dell’Irrigazioneha firmatoun accordo con l’UE per il fi-nanziamento di progetti da ealizzare nei prossimi tre anni, per un totale di 382milioni diEuro. In precedenza l’UE aveva concluso un’intesa con la Giordaniaa che prevede un fi-nanziamento di 60 milioni di euro a sostegno del processo di democratizzazione del Re-gno Hascemita e della gestione dei rifugiati e profughi siriani e palestinesi.Iraq4L23.IQ.GLAggiornamento dei prodotti regolati con destinazione Kurdistan IrachenoDal prossimo 2 gennaio 2015anche i generatori elettrici saranno soggetti a Verifica diConformità per lo sdoganamento all’arrivo nel Kurdistan Iracheno. Gli standard di riferi-mento saranno ISO 8528-5 e ISO 8528-8.I punti d’ingresso presso i quali è richiesto il Certificato di Conformità sono: gli aeroporti diErbil e Suleymaniae i confini di: Ibrahim Khalil, Sairanband, Tawella, Kell, Parviz Khan,Bashmakh, Haji Omran e Sartak.14


paesi arabiLibano4L24.LB.GLLa BM finanzia la costruzione della diga sul fiume BisriLa Banca Mondiale (BM) concederà un prestito di $ 474 milioni per la realizzazione del“Water Supply Augmentation Project” il cui scopo è di aumentare la capacità di rifornimentiidrici nei Governatorati di Beirut e del Monte Libano e nelle municipalità vicine.Il progetto prevede la costruzione di una diga sul fiume Bisri, a sud del Libano, di una capacitàdi 125 milioni di m 3 di acqua. Sulla base del progetto l’acqua verrà condotta pergravità, senza ricorrere a stazioni di pompaggio, attraverso un tunnel sotterraneo di 26 kme sarà trattata in un impianto situato lungo il percorso.Si tratta del più grande progetto finanziato dalla BM in Libano, cui partecipano la Banca I-slamica di Sviluppo e il Governo libanese per un finanziamento totale di $ 617 milioni.4L25.LB.COML’Italia si conferma primo fornitore tra i paesi europeiNei primi otto mesi del <strong>2014</strong> il disavanzo della bilancia commerciale libanese ha raggiunto$ <strong>11</strong>,9 miliardi. Il dato è frutto soprattutto del calo delle esportazioni, (- 22,5%) rispetto allostesso periodo del 2013, superiore al lieve calo dell’import (-1,7%). Il valore delle importazioniè stato di $ 14,1 miliardi mentre quello delle esportazioni è stato di $ 2,32 miliardi. Iprimi mercati di sbocco dei prodotti libanesi sono l’Arabia Saudita, il Sud Africa e gli EmiratiArabi. Gli articoli di gioielleria e oreficeria hanno rappresentato la prima voce dell’exportlibanese con il 17,9% del totale, seguiti da prodotti alimentari e bevande (15,3%) e macchineed apparecchi meccanici (13.3%).Tra i fornitori, la Cina è al primo posto con $ 1,64 miliardi e una quota di mercato del<strong>11</strong>,7%. L’Italia è in seconda posizione (primo fornitore tra i paesi europei) con $ 1,2 miliardidi export e una quota di mercato pari all’8,5%, seguita da: Francia con $ 935 milioni(6,6%); USA con $ 874,5 milioni (6,2%) e Germania con 829 milioni (5,9%).I prodotti petroliferi raffinati sono la principale voce dell’import libanese con $ 3,56 miliardi(25% del totale), seguiti da macchine ed apparecchi meccanici con $ 1,5 miliardi (<strong>11</strong>%) eprodotti chimici con $ 1,4 miliardi (10%).Principali paesi esportatori in LibanoValore in Miliardi di $ Quota dell’import totale libaneseCina 1,64 <strong>11</strong>,7%.ITALIA 1,2 8,5%Francia 0,93 6,6%Usa 0,9 6,2%Germania 0,83 5,9%4L26.LB.EFL’UE eroga 130 milioni di euro per progetti nel settore della giustiziaNei prossimi due anni l’UE finanzierà progetti nel campo della giustizia libanese per 130milioni di euro. Particolare attenzione sarà rivolta al miglioramento delle condizioni carcerarie,della sicurezza, della coesione sociale e della gestione sostenibile delle risorse natu-15


paesi arabirali. Il paese si trova ad affrontare straordinarie sfide di sicurezza, politiche, umanitarie,sociali ed economiche visto che ospita oltre un milione di profughi, ossia più del 25% dellasua popolazione.Marocco4L27.MA.ENELa mega-centrale elettrica di Safi in funzione nel 2018La nuova centrale termoelettrica a carbone pulito di Safi, città sull’Oceano Atlantico a 150chilometri da Marrakech e di un costo complessivo di $ 2,6 miliardi, inizierà la produzionedi energia nei primi mesi del 2018. La sua capacità è stimata in 1.386 MW, pari al 25 %del fabbisogno nazionale marocchino che cresce di circa l'8% annuo.La centrale sarà dotata di un sistema di filtraggio elettronico per la cattura di polveri sottili,di un impianto di desolforizzazione dei gas di combustione per la cattura della diossina, edi un sistema di riscaldamento dei gas di combustione. Per l'approvvigionamento dellacentrale saranno costruiti un porto e una banchina carbonifera.4L28.MA.ENEEspansione dell’impianto solare di Noor-OuarzazateLa prima fase di costruzione dell’impianto solare da 160 MW di Noor-Ouarzazate è attualmentein corso. Nel frattempo la Banca Mondiale ha approvato il progetto da $ 519 milioniper la seconda fase di espansione dell’impianto che prevede l’installazione di collettori parabolicilineari. La capacità totale dell’impianto raggiungerà i 510 MW e una volta completato,nel 2018, fornirà energia elettrica a 1,1 milioni di cittadini marocchini. L’impianto solarecontribuirà alla formazione di posti di lavoro, all’export di energia e alla riduzione di circa700 mila tonnellate l’anno delle emissioni di carbone.4L29.MA.ICInterscambio con il resto dell'Africa in aumentoNel periodo 2003-2013 l’interscambio con i paesi del continente africano è aumentato adun tasso medio annuo del 13 % raggiungendo nel 2013 i 3,2 miliardi di euro.Le esportazioni marocchine sono aumentate nel periodo in media del 16% annuo, registrandoun valore di 1,5 miliardi di euro nel 2013. La quota delle esportazioni marocchinedestinata al continente africano è più che raddoppiata, passando dal 4,2% del 2003 all’8,8% del 2013. I principali prodotti esportati dal Marocco nei paesi africani sono stati: prodottialimentari, bevande e tabacchi, semilavorati, attrezzature industriali, prodotti di consumo,energia e lubrificanti.L’import marocchino dal resto dell’Africa è aumentato ad un tasso medio annuo del 12 %per raggiungere un valore di 1,8 miliardi di euro nel 2013. La quota dell’Africa nell’importtotale del paese è arrivata al 5,2 %. I principali prodotti importati sono: materie prime energetiche,semilavorati e prodotti alimentari, bevande e tabacchi.A dimostrazione delle strette relazioni fra Marocco e il resto del continente vi sono la grandequantità di IDE verso tali paesi (51% del totale del Marocco) favorita dalla presenza difiliali di banche marocchine in 9 paesi africani e la conclusione di oltre 90 accordi di parte-16


paesi arabinariato economico e sociale con Mali, Costa d’Avorio, Guinea e Gabon avvenuta in occasionedella recente visita in tali paesi del Presidente Mohammed VI.4L30.MA.EFSACE investe 200 milioni di Euro nell’export italiano verso il Nord AfricaL’Agenzia di Credito all’export SACE investirà 200 milioni di euro per nuove iniziative inMarocco a sostegno delle imprese italiane in cerca di opportunità e contratti. SACE intendesostenere in particolare le esportazioni di macchinari e attrezzature necessari ad unsettore delle costruzioni e delle infrastrutture in espansione. Altri due settori d’interessesono quelli navale e dell’aeronautica. Le esportazioni totali italiane verso il Marocco sonoaumentate del 12% nel 2013 ed hanno superato i $ 1,5 miliardi.Oman4L31.OM.AONuovo progetto turisticoIl committente locale Omagine realizzerà il progetto di sviluppo immobiliare turistico “OmagineProject” da $ 2,5 miliardi.Il progetto intende integrare gli aspetti culturali, d’intrattenimento e residenziale, sviluppandoun’area sul lungomare che presenterà sette grandi strutture a forma di perla oltre aedifici commerciali, alberghi, negozi e oltre 2000 residenze.Il progetto sarà realizzato su un’area di 1 milione di m² sul lungomare a ovest di Mascate,nel golfo dell’Oman, a circa 9,5 chilometri dall’aeroporto internazionale della capitale.17


paesi arabiQatar4L32.QA.EFPil previsto in crescita del 7.8% nel 2016La crescita del Pil del paese è prevista in aumento nel breve periodo e passerà dal 6,8%del <strong>2014</strong> al 7,8% nel 2015.Il contributo del settore non idrocarburi alla formazione del Pil è previsto in crescita dal49% del <strong>2014</strong> al 57% del 2016 grazie agli ingenti investimenti in progetti infrastrutturali edalla forte crescita della popolazione.Il processo di diversificazione economica del paese dal tradizionale ruolo di esportatore diidrocarburi a quello di hub finanziario e dei servizi è in corso.Il settore dei servizi finanziari, immobiliari e business è quello che registra la crescita maggiore.Segue il settore del commercio, alberghi e ristorazione grazie alla crescita della popolazionee dell’attività turistica.Anche l’attività di costruzione di infrastrutture è in espansione (+14% annuale) grazie aigrandi progetti della nuova metro di Doha, i progetti immobiliari a Msheireb e Lusail, lenuove strade e autostrade e l’espansione del nuovo aeroporto internazionale Hamad.18


paesi arabiPaesiCcg4L33.GCC.ENEDomandaa di elettricità in aumentoLa domanda di energia elettrica nei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC)aumenterà del 43%nei prossimi cinqueanni. Gli investimenti in progetti del settore ener-gia in taleperiodo aumenteranno in media del 8,3% annuo, al fine di produrre ulteriori 156GW di elettricità, in aggiunta agli attuali 234 GW.Un forte impulso all’aumento dei consumi è dato dagli ingenti investimenti industriali e im-mobiliari.4L34.GCC.EFInflazionenei paesi membri fra 0,6% e 3,1%I prezzi alconsumo nei paesi del GCC hanno registrato un aumento da Luglio 2013 a Lu-glio <strong>2014</strong>. Il dato più alto è stato registrato in Qatar con un+3,1%, seguito daKuwait eBahrain con +2,6%, Arabia Saudita con 2,6%, Emirati Arabi con 2,3% e Oman con 0,6%.In generale il rincaromaggioreè stato registrato per i prodotti alimentari, le bevande e perle abitazioni; in quest’ultimo settore i prezzi sono cresciuti del 7,6% in Qatar e del 5,4% inBahrain.4L35.GCC.CITEspansione dei sistemi portualiI paesi del Golfo possiedonoalmeno 35grandi porti ma sono in corso ambiziosi piani diespansione delle strutture logistiche, compreso lo sviluppodi sistemi intermodali di tra-sporto, per soddisfare le esigenze di un traffico non oil in forte crescita. L’obiettivo è quellodi incontrare la fortedomandaa di strutture attrezzate e posizionarsi come fulcro dei trafficiitra Europa, Africa e Asia.Secondo una classificazione dei paesi del mondo in base all’offerta di condizionii logistichefavorevoli alla conclusione degli affari, gli stati del Golfo insieme allaa Giordania, sono aiprimi posti. L’Arabiaa Saudita si classificaa al terzo posto, gli Emirati Arabi al sesto, il Qataral dodicesimo, l’Oman al tredicesimo, il Kuwait al diciottesimmo e il Bahrein al ventiduesimo.Nella regione, oltre agli scambi di prodotti petrolchimici, si intensificano quelli relativi a: o-ro, automotive, pietre preziose, hardware per le telecomunicazioni, alluminio grezzo, pro-dotti di rame e rottami di ferro.4L36.GCC.ENEL’acqua resta una sfida per il GolfoIl problema della scarsità d’acqua in una regione arida come il Golfo e la forte concentra-zione della popolazione in grandi centri urbani rappresentano un forte elemento di pres-sione sullosfruttamento di talerisorsa.Il Bahrein ne è un esempio. L’isola è stata dipendente dall’acqua freatica per il soddisfaci-mento dei propri bisogni, ma oggi, considerati la popolazionecrescentee e il rapido sviluppodell’industria petrolifera, il 90%dei bisogni della popolazionne è coperto dall’acqua desali-nizzata. Tuttavia il suo consumo è moltoo rapido e la nuova sfida per il Bahrein, come deglialtri paesidel GCC,è la creazione di riserve d’acqua. Il Qatar ad esempio ha incorso un19


paesi arabiprogetto del costo di $ 3 miliardi, per lacostruzione di cinque grandi riserve d’ ’acqua nelpaese.Abu Dhabi punta invece al riempimentodelle faldeacquiferee esaurite con acqua desaliniz-zata per sfruttare la maggiore capacità rispetto alleriserve artificiali. Un progettoo del gene-re è stato avviato nel 2010 nella regionee Occidentale dell’Emirato e potrebbe essere segui-to da altri governi della regione.Paesi arabi4L37.ARA.EFIl Fmi prevede unacrescita del 3,8% nel 2015 per l’area MENAIl rallentamento della crescita economica globale stimato dal Fondo Monetario internazio-nale (Fmi) riguarda, in modo parziale, anche la regione del Medio Oriente e Nord Africa(Mena) indebolita dafocolai diinstabilità, ad eccezione delle monarchiepetrolifere.L'ultimo rapporto sull'economia mondiale prevedee che la regione si attesterà nel <strong>2014</strong> suuna crescita complessiva del 2,6%. La stima per il 2015 è del 3,8%.Il paese più colpitoo è l'Iraq la cui crescita economica è stata rivistadal 5,9%di aprileall’attuale stima del 3,2%.Rimane solida invece la crescita dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo conuna mediadel 4,5%nel <strong>2014</strong> e 2015. Sono state riviste in positivo le proiezioni per ArabiaaSaudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.20


paesi arabiSEGNALAZIONISelezione di articoli relativi ai recenti sviluppi economico-politici dei paesi arabi4L38.IT.SGLHalal Italia, l’ente italiano riconosciuto nei paesi del Golfo per la certificazione halalRettifica della notizia pubblicata su “Paesi Arabi” n.270, ottobre <strong>2014</strong>La distinzione tra ciò che è lecito (halal) e ciò che non lo è secondo la legislazione islamicanon riguarda solo il settore alimentare, ma anche quelli cosmetico, sanitario, farmaceutico,finanziario e assicurativo.La certificazione halal rappresenta un attestato di qualità di filiera e di prodotto, conformealle leggi italiane ed europee in materia di igiene e sicurezza alimentare. L'iter di certificazioneinclude: un'ispezione preliminare in azienda per effettuare un'analisi documentale eun prelievo di campioni per l'analisi. Viene in seguito preparato un rapporto che segnala leeventuali non conformità e in tal caso vengono formulate delle raccomandazioni alle qualil'azienda deve adeguarsi. Infine il comitato etico della comunità religiosa islamica disponeil certificato halal che ha validità triennale. Tale certificazione è di fondamentale importanzaper le aziende che intendono esportare in particolare nei Paesi del Golfo e del Sud EstAsiatico, luoghi dove vengono imposte rigorose barriere in entrata.La certificazione Halal Italia viene rilasciata dall’ente italiano per la certificazione islamicaHalal Italia sotto la supervisione dell’autorità religiosa della Comunità Religiosa IslamicaItaliana (COREIS). Il Comitato Etico di Certificazione della COREIS è un organo indipendentee senza scopo di lucro che rilascia i certificati in seguito alle attività di controllo effettuateda Halal Italia nelle strutture che richiedono la certificazione.Halal Italia è l’unico ente italiano ad aver ottenuto il riconoscimento dei propri certificati halalnegli Emirati Arabi Uniti e negli altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo: ArabiaSaudita, Kuwait, Qatar, Oman e Bahrain.4L39.IT.SGLCoproduzione per la creazione di lavoroL’area del Mediterraneo è caratterizzata da alcuni fenomeni di instabilità come: la crisi e-conomica in Europa e in particolare nei paesi del Sud, i movimenti rivoluzionari nel Mediterraneoorientale e i molteplici sommovimenti politici e sociali in altri paesi del Nord Africa.In generale ne è risultata l’amplificazione del malcontento dei cittadini, soprattutto dellapopolazione più giovane, con conseguenze dirette sulla sicurezza e la stabilità di entrambele sponde del mediterraneo. La soluzione a tali sfide appare sempre più la predisposizionedelle condizioni idonee a garantire una crescita sostenibile e inclusiva che crei lavoro.La disoccupazione nell’UE a giugno <strong>2014</strong> è stata del 10,2%. In alcuni paesi arabi del Mediterraneola percentuale di giovani disoccupati è del 20-25%, quota che risulta ancora piùalta per i laureati e le donne.L’uscita dalla crisi presuppone una visione di medio termine che promuova l’apertura comunedelle economie, basata sugli interessi e i destini del Nord e del Sud del Mediterraneo.Le strategie regionali e nazionali dovrebbero puntare alla coproduzione nel settoreindustriale e nei settori che creano valore aggiunto, con il coinvolgimento del settore privato.I partenariati di produzione fra imprese del Nord e del Sud possono contribuire a raggiungerelo scopo, ma questi dipendono dal clima degli affari e dalle garanzie di sicurezzadegli investimenti.21


paesi arabiIn questo momento di crisi e profonde trasformazioni sono necessari investimenti attraversonuove forme di partenariato fra le imprese della regione, inclusa la forma del cosourcing,alternativa all’outsourcing, caratterizzata dalla combinazione di servizi prodottiall’interno e all’esterno di un’azienda per il raggiungimento dello stesso fine e per coprire lelacune di esperienza professionale, tempo, denaro e manodopera.In generale la coproduzione è un partenariato di produzione tra paesi a diverso livello disviluppo dove il paese che fornisce gli ordini impiega una forza di lavoro qualificata mameno costosa nel paese economicamente meno sviluppato per produrre componenti industrialiintermedi ad alto valore aggiunto. Si tratta di condividere la catena del valore e ditrovare un partenariato equilibrato fra Nord/Sud, Sud/Nord e Sud/Sud. Esso può coinvolgereanche altri paesi del Mediterraneo allargato come gli Stati del Consiglio di Cooperazionedel Golfo.Il tipo di partenariato è basato su una strategia che comporti benefici per tutte le parti coinvolte.L’impresa che fornisce gli ordini riscontra benefici in termini di lavoro e competitività,consentendole di conquistare quote di mercato, realizzare investimenti e creare posti di lavoro.I principali vantaggi per il paese che riceve gli ordini sono: la formazione, l’incentivoalla professionalizzazione della forza lavoro e un avanzamento nei canali industriali grazieai trasferimenti di tecnologia messi in atto.La coproduzione richiede un alto livello di fiducia tra partner, una logistica efficiente e areededicate, come i cluster. È necessario altresì l’intervento dello Stato per garantire un supportopermanente agli investitori. Le regioni svolgono un ruolo importante nella sensibilizzazionedell’esigenza di partenariato verso le entità interessate nel Nord e nel Sud e quindinell’accelerazione dell’integrazione dei paesi mediterranei.Numerosi studi dell’IPEMED hanno identificato settori e industrie idonei a sfruttare le potenzialitàdella coproduzione fra le due sponde del Mediterraneo, in particolare: agricolturae industria dell’alimentazione, industria digitale, salute, farmaceutica e energia.22

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