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1Padiglione francese53. Esposizione Internationale d’ArteLa Biennale di Venezia7 giugno - 22 novembre 2009Le Grand SoirClaude Lévêque<strong>Cartella</strong> <strong>stampa</strong>


Somario2 1p.5 Le grand soirTesto del Padiglione francesep.6 Le grand soirOrigini e defizioniClaude Lévêquep.7 Biografiap.8 Mostre personalip.10 Collezioni pubbliche della StatoChristian Bernard, il curatorep.12 Biografiap.14 L’opera di riferimento del Padiglione francesep.16 Gli operatori del Padiglione francesep.18 Partenariatip.20 Coordinamento generalep.21 Informazioni pratiche e contattip.22 Elenco delle immagini disponibili per la <strong>stampa</strong>


2 3Fotografia di :Léo Carbonnier


Le Grand Soirdi Claude LévêqueTesto di Christian Bernard, il curatore del Padiglione franceseper il catalogo generale della Biennale di Venezia4 5Eccovi di fronte al Padiglione francese. Un’aria da catafalco.Dietro il peristilio si innalza una parete nera, cieca, muta,inaccogliente. Anche la facciata concava è dipinta di nero. (...)Spostamenti limitati, senso di costrizione, lo sguardo scivolatra le sbarre. Qui la luce è intensa, i muri madreperlacei laraffreddano e la diffrangono. Là regna la penombra, l’oscurità,dove i riflessi si annichiliscono. Giorno, notte. Ora, laggiù.Quei tendaggi neri che fremono in lontananza si solleverannosull’immagine di una speranza radicale, di un possibile mondoaltro? Da dove parte questa barca che passa tra noi? Siamoi fantasmi di un futuro anteriore? Sarà domani la «GrandeSera»?L’essenziale dell’opera di Claude Lévêque si concretizzain installazioni che articolano oggetti, suoni e luci e ches’impadroniscono potentemente di luoghi e spettatori.L’artista sviluppa così, sin dall’inizio degli anni ottanta, ununiverso di emozioni, a metà strada fra coercizione ed estasi.Ricordo traumatizzato o nostalgico degli stupori dell’infanzia,ambivalenza dei segni e degli affetti, rabbia del desiderio,rivolta di fronte alla difficoltà dell’essere e alla violenza delmondo, l’universo di Lévêque trova materiale e focalizza ilproprio oggetto nella distruzione. Il disagio o l’inquietudineessenziali scaturiti dalle sue messinscene e l’ambiguità deisentimenti suscitati dai propri congegni emblematizzano leforme contemporanee del controllo sociale e dell’oppressione,volontaria o involontaria schiavitù. « Vogliamo finirla conquesto mondo irreale» proclama un neon dell’artista, conuna scrittura a mano le cui lettere tremolanti e febbricitantisimboleggiano la condizione dominata e/o ribelle. Si trattadi una frase di Florence Rey, affascinante icona francesedella violenza nichilista. Questo enunciato radicale dà il tonodell’opera spesso teatrale, spettacolare e impressionantedi Lévêque. Eppure utilizza soltanto l’asimmetrica forzadei deboli. Arte totale e arte povera, arte del reale nellasua crudeltà e arte del sogno nei suoi inquietanti labirinti,arte dell‘aberrazione, tra il panico e il meraviglioso. Eccol’installazione Le Grand Soir. Il titolo è un leitmotiv del discorsorivoluzionario: grande sera del «vecchio mondo», degli «antichiregimi». La civetta della libertà vola solo, se vola, a nottefonda.www.claudeleveque.comFotografia di :Marc Domage


Le grand soirOrigini e definizioniClaude LévêqueBiografia6 7La «Grande Sera» è un concetto francese che si riferisce a unmomento di rottura sociale.E’ uno degli ultimi grandi miti rivoluzionari in Francia, untermine per cui non esiste una vera e propria traduzione.Storicamente, l’idea di una Grande Sera, che vedrebbespegnersi l’ordine stabilito, è condivisa da marxisti e anarchiciin attesa di un giorno nuovo.Ed è stata in particolare ripresa durante gli eventi dellaComune di Parigi.La Grande Sera rimanda alla speranza di un ideale, allarivoluzione, a un radicale cambiamento della società.Il tema ritorna nei periodi di incertezza sociale, quando gliuomini sognano di insorgere perché la nefandezza dellapropria esistenza è divenuta troppo crudele.La notte cristallizza le speranze; la Grande Sera è l’istante dioscillazione di una società immersa nell’oscurità, che spera chel’alba porti con sé un mondo nuovo.Nasce a Nevers (Francia) nel 1953;vive e lavora tra Montreuil e Pèteloup (Francia).Frequentava l’Ecole des Beaux-Arts quando scopri l’artemoderna, ma fu a Parigi, in occasione di una mostra diChristian Boltanski presso il Centre national des artsplastiques (Rue Berryer), che avvenne il suo incontro con l’artecontemporanea.Per assorbire nuovi influssi artistici, era solito recarsi a Parigidove poteva assistere ad «uno spettacolo di avanguardia (...)ideato da Serge Krügger, disegnato dal gruppo di grafistiBazooka, dipinto da Kiki Picasso, musicato da artisti qualiEdith Nylon, gli Stinky Toys e i Taxi Girl, che annovera trale sue fila diversi personaggi famosi (Jacno, Marie-France,Elli Medeiros, Alain Pacadis...), che ha un proprio quartiergenerale: il Palazzo di Fabrice Emaer(...), e che è scandito dalcontinuo susseguirsi di concerti e feste, creando in questomodo un’estetica di rottura» che avrebbe poi rappresentatol’essenza delle sue opere.La sua prima esposizione risale al 1982 in occasione di unamostra collettiva organizzata presso la Maison des Arts diCréteil, dove presentò un’installazione intitolata Grand Hôtel(opera che Lévêque conserva ancora).Amante delle culture alternative e della musica punk, ClaudeLévêque ha imperniato il suo lavoro sull’uso di immagini,suoni e luci. L’artista è affascinato dall’universo adolescenzialedel quale vorrebbe «conservare il senso di stupore, intesoforse come rifugio mentale». Dichiara di avere un “approcciotradizionale” all’arte, concepita come riflesso della società.Claude Lévêque osserva obiettivamente ciò che lo circondae non cerca di negare né tantomeno di abbellire la realtà:vuole esserne solo testimone e la presenta nuda e cruda allospettatore che diventa a suo volta anche attore. «Quandonon ha scopi di lucro, l’arte aiuta a non cadere nella banalitàe contribuisce all’evoluzione della società. Ma la probabilitàche ciò avvenga è quasi nulla. L’artista ha un raggio diazione molto limitato e ricopre un ruolo debole, per quantoessenziale. Il mondo dell’arte, parossismo del sistema liberale,è impietoso e l’artista che ne è coinvolto deve spesso limitarsia fare folklore»Da oltre vent’anni, le sue opere vengono esposte presso istitutiprestigiosi: dal PS 1 di New-York al MAMCO di Ginevra,dall’Hamburger Bahnhof di Berlino al Museo di Arte Modernadella città di Parigi... Ma si rivolge con lo stesso entusiasmoanche alle comunità più alternative, investendo in abitazioniabbandonate e a basso canone di locazione a Bourges, incollaborazione con l’associazione Emmetrop, o a Uckangein uno degli ultimi altiforni perfettamente conservati dellaLorena: «Amo le zone industriali abbandonate così come lerovine, perché amo la distruzione». Affrontando i temi dellasottomissione dei corpi, del culto della performance e dellasicurezza diffusa, Claude Lévêque solleva con aggressività iltema del malessere che affligge la società odierna. «Quandosi vive in un contesto precario e vulnerabile, consumare artenon è una priorità ma può aiutare a riprendere il contatto conla vita e a non rimanere invischiato in uno stato di sofferenza.E’ questo che salverà l’arte; al contrario, la stessa è destinata asoccombere rapidamente se non riuscirà ad uscire dai circuitipropri del commercio»Le opere di Lévêque sono state esposte anche in diversi centrid’arte, sia francesi che esteri; nel 2008, la galleria KamelMennour, che massimamente lo rappresenta, gli ha dedicatouna personale dal tema «Welcome to suicide park»; fino allafine dell’anno, diversi luoghi, da Parigi a Séoul, passando perRouen, Tolouse e Béthune, ospiteranno le sue opere.


Claude LévêqueMostre personali(selezione)8 92009Venezia, « Le Grand Soir », 53rd Venice Biennale, French Pavilion.2008Béthune, « La rumeur des batailles », ancienne Banque deFrance, Lab-Labanque.Tolossa, « Rendez-vous d’automne », Maison éclusière,Printemps de septembreBruxelles, « Hymne », IselpSotteville-Lès-Rouen, « Down the street », Trafic, FracHaute-NormandieParigi, « Welcome to Suicide Park », Galerie Kamel Mennour2007Uckange (France), « Tous les soleils », public commissionBarcellona, « La Guerre du chocolat », Kültur Büro Barcelona(KBB)Roma, « Le Rôdeur », exposition Luce di pietra, galerie desCarrache, Palais FarnèseAlbi, « Le Crépuscule du jaguar », LAIT, centre d’art contemporain2006Lussemburgo, « Scentens apprentice », Nosbaum & RedingArt contemporainBerlino, « Hymne », Hamburger BahnhofMarsiglia, « La Maison des mensonges », Musée d’artcontemporain (Mac)Vitry-sur-Seine, « Le Grand Sommeil », Musée d’artcontemporain du Val-de-Marne (Mac/Val)2005Vassivière, « 1000 plateaux », centre d’art contemporainParigi, « Herr monde » for Minevent de Merce Cunningham,Opéra Garnier2004Parigi, « Vinaigre », Galerie Yvon LambertGrenoble, « Kurt Cobain, 8 avril 1994 », La Nouvelle Galerie2003Ginevra, « Albatros », Musée d’art moderne et contemporain(Mamco)2002Mito (Giappone), « Double manège », Contemporary ArtCenter, Art Tower MitoBerlino, « D’Évian », Galerie Arndt and PartnerStrasburgo, « City Strass », Musée d’art moderne etcontemporainTokyo, « Reconstruire la fenêtre », Rice Gallery2001Parigi, « Ende », Galerie Yvon LambertBarcellona, « Let’s dance », Fondation MiróBrest, « Le Meilleur des mondes », Passerelle, centre d’artcontemporain2000New York, « Stigmata », PS1 MuseumLussemburgo, « Le Droit du plus fort », Agence d’ArtStéphane AckermannThiers, « Herr monde », Le Creux de l’Enfer, centre d’artcontemporainMonaco di Baviera, Haüsler Kunst ProjekteNantes, « Sentier Lumineux », Le Lieu Unique1999Chicago, « Oscillations », State Street Bridge GalleryNew York, « Stigmata », PS1 MuseumDigione, « Kollaps », Le Consortium, centre d’artcontemporain1998Nizza, « Plus de lumière », Villa Arson, centre national d’artcontemporainParigi, « Game’s Over », Galerie du Jour – agnès b.1997Kassel, « Troubles », Kasseler KunstvereinFriborgo (Svizzera), Fri-Art, centre d’art contemporain1996Parigi, « My Way », ARC / Musée d’art moderne de la Ville deParisBruxelles, « I Wanna Be Your Dog », Atelier Sainte-AnneLussemburgo, Galerie Toxic New Art1995Laval, « La Piscine », FRAC des Pays-de-la-LoirePoitiers, « Chambre 321 », Le Confort Moderne1994Parigi, Galerie de ParisColonia, Galerie Hiltrud Jordan1993Bourges, « Appartement occupé », Emmetrop1992Nevers, « Jour de chance », APAC, centre d’art contemporain1991Parigi, Galerie de Paris1990Meymac, Abbaye Saint-André, centre d’art contemporain1988Parigi, Galerie de Paris1987Hertogenbosch (Paesi Bassi), « La Chambre de Vincent »,Museum voor Hedendaagse Kunst « Het Kruithuis »1984Parigi, Galerie Éric Fabre


Claude LévêqueCollezioni pubblichedello Stato10 11Collection Centre national des arts plastiques(Fonds national d’art contemporain)- Sans titre (la peur du vide), 1987- Sans titre, 1991- Game’s over, 1998- Ende, 2001- Paco, 2002- Kurt Cobain 8 avril 1994, 2004- Ligne blanche, 2004Collection Musée d’Art moderne de la Ville de ParisAppalto pubblico- Tous les soleils, 2007- Vie en chemin, 2007- Mon Repos aux Tuileries, 2007- Tchaïkovsky, 2006- Manifesto, 2002Collection Mobilier national,Manufacture de la Savonnerie- Soleil noir, 2007Collection des Abattoirs, Toulouse- Sans titre (autour de la maison), 1987- Pulsions, 2008Collection FRAC Aquitaine- Sans titre, 1993Collection FRAC Provence-Alpes-Côte d’AzurCollection FRAC Pays de la Loire- La Nuit, 1984- Sans titre, 1992- Sans titre, 1997Collection FRAC Poitou-Charentes- Sans titre, 1996- Sans titre, 1997- Nous sommes heureux, 1997- Sans titre (asile), 1988- Sans titre, 1990- Sans titre, 2001- En finir avec ce monde irréel, 2006Collection Musée national d’art moderne-Centre Georges PompidouCollection FRAC Haute-Normandie- Prêts à crever ?, 1994- Sans titre (rumeur), 1996- Sans titre (troubles), 1997- Neurosis, 2003- Asthma Attack, 2004- Game’s over, 1998- Plus de lumière, 1998Collection FRAC Auvergne- Novicio en la noche, 2003Collection Mudam Luxembourg- Le conquérant, 1984- Sans titre (la fontaine d’argent, le château d’eau, le cheminde fer), 1986- Sans titre, 1990- Sans titre (arbeit macht frei), 1992- Sans titre, 2000- Valstar Barbie, 2003Collection FRAC BourgogneCollection Musée d’art contemporain du Val-de-Marne- Anniversaire, 1983- Datapanik, 2004- Amertume, 2005Collection FRAC Alsace- Sans titre (le trou dans la tête), 1986Collection MAC Strasbourg- City Strass, 2002


Christian BernardBiografia12 13Nasce a Strasburgo nel 1950. Dopo aver insegnato lettere,scienze umane e filosofia in Alsazia, Christian Bernardviene nominato Consigliere per le arti plastiche pressol’Ufficio Regionale degli Affari Culturali di Rhône-Alpes.Dal 1982 al 1985, ha contribuito significativamente allacreazione del Fondo Regionale di Arte Contemporanea(FRAC) di quell’area e ha stimolato importanti commessepubbliche (Richard Serra a Bourg-en-Bresse, il progetto Jean-Pierre Raynaud nel quartiere Minguettes, ecc.). Inoltre, hasostenuto l’implementazione di grandi infrastrutture perl’arte contemporanea (musei e centri d’arte a Saint-Étienne,Grenoble, Lione, Villeurbanne, ecc.).Nel 1986, ha assunto la direzione di Villa Arson a Nizza, cheriunisce un Centro Nazionale di Arte Contemporanea, unistituto d’arte e diverse residenze di artisti, da dove sarebberousciti, qualche anno più tardi, talenti del calibro di PhilippeRamette, Jean-Luc Verna, Natacha Lesueur e Tatiana Trouvé.Da quattordici anni è direttore del Mamco di Ginevra.Altri titoli:Conferenziere all’Università di Ginevra (2005 -2008).Conferenziere per il Master Seminario all’Ensba (la scuola diBelle Arti) Parigi (2002 -2008).Membro di A.I.C.A (l’associazione internazionale di critici diArte).Membro di IKT (Organizatione internazionale dei curatori).Presidente dell’Associazione Genève art contemporain.Direttore artistico del Printemps de septembre di Toulouse,Francia (2008 -2009).Direttore artistico del progetto pubblico per la Parigi linea ditranviaria di distretto Orientale (2008 -2012).Esperto della Comunità Urbana in Strasbourg per i progettidi mostra di arte pubblici sulla linea tranviaria solca B (1998-2000).Membro del comitato tecnico di FRAC Bretagne.Membro del comitato scientifico del Galleria Civica il d’ArteModerna di Torino.Membro di D.C.A. (l’associazione francese di direttori di centridi Arte).Membro del Cymbalum PataphysicumPrimo vicepresidente dell’istituto di Arte contemporaneo diVilleurbanne (FRAC Rhône-Alpes + Nouveau Musée).Primo membro della Commissione Nazionale del F.I.A.C.R.E.(Delegazione delle Arti Visuali, Ministro della Cultura) edanche il primo membro del Consiglio Artistico del CentroGeorges Pompidou.


L’opera di riferimentodel Padiglione francese14 15Una monografia verrà coeditata da Culturesfrance,Flammarion e il Centre national des arts plastiques(CNAP).Il lavoro, diretto da Christian Bernard, è un percorso visivoattraverso l’opera di Claude Lévêque che parte dal progettodel Padiglione francese (2009) per risalire agli interventi piùdatati, quali La Nuit (1984), Grand Hôtel (1982) …Questo percorso visivo è accompagnato da testi di autorifrancesi o stranieri, di diverso orizzonte: scrittori, critici efilosofi che posano il proprio sguardo su una o più opereemblematiche dell’artista, dando vita così a un vero e propriocaleidoscopio.Direzione dei lavori:Christian BernardCorpus testi:Intervista a Claude Lévêque, di Christian BernardTesti: Antonia Birnbaum, Bruce Benderson, Eliane Burnet,Jean-Max Colard, Thierry Davila, Xavier Douroux, NathalieErgino, Léa Gauthier, Michel Gauthier, Horst Griese, Heinz-Norbert Jocks, François Jonquet, Emmanuelle Lequeux, JoaoFernandes, Catherine Malabou, Michel Nuridsany, CatherinePerret, Aaron Schuster, Olivier Scheffer, Eric Troncy.Intervista a Claude Lévêque e Daniel Buren, di PhilippeRégnierIntervista a Claude Lévêque, di Frédéric Bouglé.Formato 22 x 28 cm240 pagine - Illustrazioni: 140Prezzo di vendita al pubblico: 49 euroUscita ufficiale del 3 giugnoOpera pubblicata in francese e in ingleseContatto <strong>stampa</strong>:Béatrice Mocquart, Flammarionbmocquard@flammarion.frT. +33 (0)1 40 51 31 35Postfazione: Christian Bernard


Gli operatori delPadiglione francese16 17In occasione delle Biennali di arte contemporanea e diarchitettura di Venezia, Culturesfrance è l’operatore dirappresentanza nel Padiglione francese.Dopo Pierre Huyghe nel 2001, Jean-Marc Bustamante nel2003, Annette Messager nel 2005 e Sophie Calle nel 2007,Claude Lévêque rappresenta la Francia in occasione dellaBiennale di Venezia 2009.Il Ministero della Cultura e della Comunicazione (Delegaalle Arti Plastiche) e il relativo operatore, il Centre nationaldes arts plastiques (CNAP), apportano il proprio contributomediante appalto pubblico, un supporto destinato allaproduzione delle opere presentate nel Padiglione e allacondizione che l’accompagna. La partecipazione del CNAPalla produzione del progetto del Padiglione francese consentead alcune delle opere così realizzate di diventare parte dellecollezioni pubbliche dello Stato.La collaborazione fra Culturesfrance, la Delega alleArti Plastiche (DAP) e il Centre national des artsplastiques (CNAP) è imperniata su 3 assi principali:- valorizzazione della scena franceseOltre al sostegno ad artisti francesi mediante programmi diresidenze, quali la Rijksakademie ad Amsterdam e gli Ateliernewyorchesi, vengono stanziati aiuti a istituzioni straniere chepresentano grandi monografie di artisti francesi o nell’ambitodei Fondi franco-americani «Étant Donnés».- programmi di diffusione internazionaledelle collezioni pubbliche del Centre national des artsplastiques (fondo nazionale per l’arte contemporanea),dei Fondi Regionali per l’Arte Contemporanea (FRAC) edei centri d’arteCulturesfrance e la DAP forniscono il proprio sostegno acoproduzioni e corealizzazioni nell’ambito degli scambi diFRAC (nel 2009 negli Stati Uniti) con istituzioni straniere.Una politica di diffusione attiva delle collezioni del CNAP,condotta in partnership con Culturesfrance, consente inoltredi presentare all’estero, ogni anno, numerose opere acquisite,ordinate o prodotte dal CNAP stesso.Il Centre national des arts plastiques (CNAP) partecipaalla produzione del progetto attuato per il Padiglione francesea titolo dell’appalto pubblico. Una parte dell’opera di ClaudeLévêque verrà successivamente iscritta sugli inventari delfondo nazionale per l’arte contemporanea di cui garantisce lacustodia e la gestione per conto dello Stato. Il CNAP coedita lamonografia di Claude Lévêque, in collaborazione con ÉditionsFlammarion e Culturesfrance.Nell’ambito della propria missione di sostegno alla creazione,il CNAP assegna, ogni anno, stanziamenti per la ricerca eil soggiorno all’estero, consentendo così ad alcuni artistidi arricchire e confrontare la propria esperienza con nuoviterritori.Per quanto concerne invece la politica di deposito nei museiall’estero, il CNAP, in partnership con Culturesfrance, proponead alcuni musei di arte contemporanea nel mondo il depositodi opere contemporanee appartenenti alle proprie collezioni.Culturesfrance e la DAP sviluppano inoltre azioni dicooperazione fra le scuole d’arte, contribuendo così afavorire la mobilità degli artisti e degli studenti grazieall’organizzazione di laboratori, tavole rotonde, esposizioni eviaggi di studio. Dal lancio del programma «Entr’Ecoles», nel2000, sono stati sostenuti un centinaio di importanti progetti,con il coinvolgimento di tutti i continenti. Questi numerosiscambi saranno oggetto di una pubblicazione nel 2009.- accoglienza di professionisti stranieri durantele grandi manifestazioni in Francia, in occasione degliIncontri Internazionali di Fotografia ad Arles, del Printempsde Septembre (Primavera di Settembre) a Tolosa, della FIAC,ecc. Viene prestata una particolare attenzione, quest’anno, alleoperazioni «Focus», che permettono di ospitare professionistiinternazionali nella scena artistica francese, in occasione dellaForce de l’Art 02 (Forza dell’Arte 02) al Grand Palais di Parigi edella Biennale di arte contemporanea di Lione.


Partenariati18 19Il commissariato generale del Padiglione francese è assuntoda Culturesfrance, in collaborazione con il Ministero dellacultura e della comunicazione (Delega alle arti plastiche)e con il Centre national des arts plastiques.Con le sostegno di Kamel Mennour e la partecipazionedi Klinger Favre, Weiss Engineering, HOMATHERM,Philips e Velodyne.Klinger Favre Audio, ideazione e fabbricazione artigianale diimpianti stereo di altissima fedeltà.Operiamo in questo settore dal 1975, offrendo unariproduzione sonora della più elevata qualità. Dal designalle finiture, il nostro è un lavoro di ricerca permanente checi consente di essere sempre al vertice tecnologico nellaspecializzazione audio. Per tale ragione annoveriamo trai nostri utenti il Teatro dei Champs Elysées, la ComédieFrançaise, la FEMIS, Arte, One Soul Studio e numerosiprofessionisti e amanti del suono, in Francia e nel mondo.Weiss Engineering Ltd., con sede in Svizzera, è un’aziendache produce apparecchiature audio per professionisti delsettore, quali studi di registrazione e masterizzazione, eappassionati di Hi-Fi di alta gamma. Il portafoglio prodottiaudio professionali comprende equalizzatori, processoridinamici, convertitori A/D e D/A, convertitori di velocità dicampionamento, riduttori di rumore/crepitii, ecc., mentrei prodotti Hi-Fi di alta gamma includono convertitoriD/A, dispositivi di trasporto CD, amplificatori di potenza eun’interfaccia Firewire per la riproduzione da computer. Weissè attiva sin dal 1985 e, nel tempo, ha ottenuto un’eccellentereputazione nel settore audio professionale e amatoriale.Una novità da HOMATHERMNuovi pannelli isolanti e resistenti alla compressionedisponibili dalla primavera 2009: la soluzione intelligente pertutte le applicazioni.A partire dalla primavera 2009, HOMATHERM propone unanuova gamma di pannelli isolanti altamente resistenti allacompressione. Prodotti secondo un innovativo procedimentoa risparmio energetico, i nuovi pannelli coniugano miglioreconducibilità termica, peso ridotto e forte resistenza allacompressione, il tutto per garantire un lavoro agevole e operedi alta qualità.Philips e Claude Lévêque uniti per un’opera … luminosaPhilips è onorata di partecipare alla «grande serata» di ClaudeLévêque, rappresentante francese alla 53esima Biennale diVenezia.Per tale installazione sono state utilizzate 200 lampadine abasso consumo.Realizzando prodotti e servizi all’avanguardia, di sempliceutilizzo ed ecologici, Philips è in grado di soddisfare lesoluzioni di illuminazione dirette al grande pubblico e aiprofessionisti, nel monitoraggio medico, nel settore dellacardiologia d’intervento; inoltre è la prima marca del mercatonei piccoli elettrodomestici, consacrando1,6 miliardi di euroalla Ricerca e allo Sviluppo per migliorare ogni giorno laqualità di vita di ciascuno di noi.Nati come esperti di misurazioni industriali, i dirigentiVelodyne hanno saputo sposare la propria professionalitàalla passione per la riproduzione del suono e, nell’arco di 25anni, hanno trasformato l’azienda in un leader internazionalenel settore dei subwoofer.Tuttavia, Velodyne non ha mai perso di vista il toccoartistico, componente essenziale di ogni creazione destinataa essere utilizzata (e guardata) quotidianamente.Velodyne ritiene pertanto un onore, nonché motivo digrande orgoglio, l’opportunità di partecipare al progettoespositivo di Claude Lévêque in rappresentanza della Franciaalla 53° Biennale di Venezia.


Il Padiglione Francesecoordinamento generaleinformazioni pratichee contatti20 21ArtistaClaude LévêqueCuratoreChristian BernardCommissarioCulturesfrance1bis, avenue de Villars75007 Parigiwww.culturesfrance.comJacques Blot, PresidenteOlivier Poivre d’Arvor, DirettoreAldo Herlaut, Segretario GeneraleSophie Renaud, Direttrice del Dipartimento degli scambi edelle cooperazioni artisticheAlain Reinaudo, Consulente per le Arti visive e l’Architettura,Vice Direttore del dipartimento degli scambi e dellecooperazioni artistichePaul de Sinety, Direttore del dipartemento degli publicazioneLucie Touya, Addetta alle Arti visiveIn collaborazione conLa Délégation aux arts plastiques62, rue Beaubourg75003 Parigiwww.culture.gouv.frOlivier Kaeppelin, Delegato alle arti plastichePhilippe Hardy, Ispettore generale della creazione artistica&Centre national des arts plastiquesTour Atlantique1, place de la Pyramide92911 Paris-La-Défensewww.cnap.frAnne-Marie Charbonneaux, PresidenteRichard Lagrange, DirettoreBiennale di VeneziaVenise, Giardini della Biennale – Arsenalewww.labiennale.orgGiornate Professionali4, 5 e 6 giugno 2009, dalle ore 10 alle ore 20Inaugurazione del Padiglione franceseIn presenza del Ministro della Cultura francese ChristineAlbanel, 5 Giugno dalle ore 11Apertura al pubblicoDal 7 giugno al 22 novembre 2009CommunicazioneCulturesfranceFanny Aubert Malaurie , DirettriceT. + 33 (0)6 75 55 61 26fam@culturesfrance.comMarion Napoly, Addetta alla comunicazioneT. + 33 (0)1 53 69 32 25mn@culturesfrance.comDélégation aux arts plastiques(Delegazione alle arti plastiche)Marie-Christine Hergott, Responsabile della comunicazioneT. + 33 (0)1 40 15 75 23marie-christine.hergott@culture.gouv.frCentre national des arts plastiquesPerrine Martin, Responsabile del servizio comunicazioneT. + 33 (0) 1 46 93 99 55perrine.martin@culture.gouv.frStampa nazionale e internazionaleHeymann, Renoult AssociéesT. + 33 (1) 44 61 76 76Agnès Renoulta.renoult@heymann-renoult.comT. +33 (0)6 804 888 26Stampa nazionale:Sophie Flèches.fleche@heymann-renoult.comT. +33 (0)6 48 12 57 43Stampa internazionale:Marie Bauerm.bauer@heymann-renoult.comT.+ 33 (0)6 84 29 52 83


Elenco delle immaginiesenti diritti, disponibiliper la <strong>stampa</strong>22 23Immaginni disponibili:www.heymann-renoult.com1Fotografie di :Marc Domage1Fotografie di :Léo CarbonnierClaude LévêqueLe Grand Soir, 2009Installazione in loco. Padiglione francese.53. Esposizione Internazionale d’Arte© ADAGP Claude Lévêque.Courtesy l’artista e kamel mennour, Parigi23 23 45467


26Il commissariato generale del Padiglione francese è assunto da Culturesfrance,in collaborazione con il Ministero della cultura e della comunicazione (Delega alle arti plastiche)e con il Centre national des arts plastiques.Con la partecipazione di Klinger Favre, Weiss Engineering, HOMATHERM, Philips e Velodyne.Con le sostegno di

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