La vita dei giovani - Liceo Giulio Cesare
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L’INSTITUTIO ORATORIA DI QUINTILIANOLibro I.I primi passi dell'allievo1.dopo che gli è stato affidato il fanciullo,ilmaestro in primo luogo esamini a fondo la sua intelligenza e ilsuo carattere. Il segno piu' evidente dell'intelligenza <strong>dei</strong> piccoliallievi è la memoria: due sono i suoi meriti,apprendere facilmentee ricordare esattamente. L'indizio piu' vicino è la capacitàimitativa: infatti anche questa è proprio di una natura bendisposta ad imparare,però a condizione che imiti ciò che imparanon per avventura,l'aspetto,il modo di incedere e qualunqueatteggiamento si presti ad essere caricaturato. 2.non mi fara'credere di avere un buon carattere chi cerchera',attraverso lapassione dell'imitazione, di ottenere che si rida;infatti il fanciulloveramente dotato di ingegno sara' anche soprattutto buono.Altrimenti l'essere di ingegno tardivo lo considererei nonpeggiore dell'essere di malvagia; ma l'allievo onesto sarà moltodiverso da quello pigro e inerte.3.questo mio(discepolo) riceveràgli insegnamenti che gli verranno impartiti,non con difficoltà, faràanche delle domande; seguirà il maestro piuttosto che precederlo.Quella categoria di ingegni per cosi' dire precoci non pervienemai facilmente a maturazione.. 4Essi sono quelli che compionofacilmente le cose di poca importanza e spinti dall'audaciamettono subito in mostra quel poco che possono, e possonosolamente quello che è a portata di mano; pronunciano le parolesenza interruzione, le pronunciano con il volto intrepido, nonfrenati da nessun impiccio:non fanno molto ma (quel che fanno)lo fanno presto.5. Non vi è in loro una vera capacità ,né (quellache hanno) poggia su radici profonde (profondamenteinfisse),come i semi che sono stati sparsi in superficiegermogliano piu' in fretta e divenuti erbacce simili a biadebiondeggiano con le loro vuote spighe prima della mietitura.