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Alfredo Oriani - Liceo Scientifico "A.Oriani"

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ESPERIENZA • TRADIZIONE • INNOVAZIONEIl <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> “A. <strong>Oriani</strong>”ha più di 80 anni...ma non li dimostraFu il Consiglio Provinciale nel 1923 a decidere che il neonato <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> dovesse essere intitolato ad<strong>Alfredo</strong> <strong>Oriani</strong>. I primi 12 alunni, divisi in due classi, risultarono tutti promossi “con molto onore” e questoconvinse le autorità che il <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> da provinciale dovesse diventare statale. Le prime aule furonosistemate nel grandioso edificio del reale Istituto Magistrale e consegnate al primo Preside del <strong>Liceo</strong>, prof.Umberto Bozzi. Quegli anni non potevano non risentire del particolare clima dell’epoca e forse interesseràsapere che gli insegnanti erano tenuti a dedicare ogni settimana due minuti per ricordare come praticarel’autarchia. Il <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> doveva, inoltre, rivendicare una sua autonomia essendo da una parte tropposimile al <strong>Liceo</strong> Classico, dall’altra all’Istituto Tecnico. Il periodo “aureo” risale comunque agli anni trenta,sotto la presidenza del prof. Torre che introduce, controcorrente, l’uso di organizzare gite a cui sono ammessimaschi e femmine. Sorvoliamo rapidamente sugli anni ‘40, senza però tacere i disastrosi effetti delle bombeche sventrarono la scuola, uccidendo Cesare Baldisserri, un bidello molto amato dagli studenti. In questigiorni bui si cerca di salvare il salvabile dalla furia predatrice degli sciacalli: preside, professori e bidelli presidiavanola scuola anche di notte. Parecchi strumenti scientifici furono salvati e così anche l’EnciclopediaTreccani che ancora fa bella mostra di sé in Presidenza. Negli anni dell’immediato dopoguerra, quando ilnostro Paese stava incamminandosi verso quel fenomeno irripetibile che fu il boom economico, il <strong>Liceo</strong> scientifico“A. <strong>Oriani</strong>” inaugurò la sua nuovissima sede di via C. Battisti, primo esempio in città di una scuolaconcepita secondo i moderni criteri della didattica: dieci aule per gli studenti (a quei tempi, infatti, esistevanosolamente la sezione “A” e “B”!), aule speciali di fisica e scienze coi banchi disposti a tribuna, aula di disegno,bar, biblioteca e soprattutto una moderna palestra staccata dal corpo dell’edificio. Oggi, cinquant’anni dopo,il <strong>Liceo</strong> sembra accogliere la sfida del Duemila proponendouna nuova e radicale ristrutturazione che fa del nostro liceouna delle scuole più moderne della città.Franco GabiciVicepresidente dell’Associazione “<strong>Oriani</strong>” 1996LICEO SCIENTIFICOALFREDO ORIANIL’edificioLa sede ampliata e rinnovata nel 2000, da cinque anni è insufficiente per accogliere tutte le classi: illiceo quindi utilizza temporaneamente una succursale in via Marconi. L’amministrazione provincialeinfatti ha acquistato il contiguo edificio dei Cappuccini per destinarlo all’ampliamento del liceo.L’appartenenzaNel 1996 un gruppo di amici ex studenti ha inteso celebrare i 70 anni del <strong>Liceo</strong> con una Festa alPala De André. Il successo è stato grande e ben 1000 ex liceali hanno voluto festeggiare come segnotangibile del loro attaccamento alla scuola. Ne è nata una Associazione di cui è Presidente l’OnorevoleAntonio Patuelli e di cui fanno parte nomi e volti di Ravennati che hanno raggiunto traguardiprestigiosi in varie attività.2

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