OGGI - Morra Art & Design

Rossano di Cicco Morra
MORRA ART
& DESIGN
BREVE STORIA
DI UN RESTAURO

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S t o r i a d i u n r e s t a u r o
“Un piccolo casale
nobiliare di campagna
con un nucleo originale
antecedente al ‘600
trasformato nei secoli
a grande casale per
l’alloggio di tre famiglie
contadine. Già a fine ‘800
il casale si presentava
imponente
con oltre 550 metri di
superficie coperta, oggi
dopo il restauro, con
l’aggiunta della mansarda
e del garage con cantina,
ne ha 800.”
I E R I
Un casale che è un pezzo di storia della contrada in
cui è situato.
È stato inizialmente una piccola residenza di campa-
gna di una nobile famiglia del Teatino che pos-sedeva
innumerevoli terreni confinanti. Nell’ottocento la fami-
glia costruì un nuovo casale dalle fat-tezze più eleganti
e lasciò il vecchio in abitazione alla famiglia del fatto-
re. Nel corso dell’800 ha subito vari ampliamenti per
ospitare sia le stalle che l’abitazione della numerosa
famiglia del fattore. La struttura è composta da corpi di
varie epoche, dal ‘600 all’800, e l’intervento di restauro
durato dal 1995 al 1997, ha valorizzato queste diffe-
renze destinando a diversi usi domestici le varie aree.
La parte più antica è situata tra due rifacimenti del 700
e una parte integralmente ricostruita con le moderne

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S t o r i a d i u n r e s t a u r o
O G G I
tecniche ma con il materiale originale crollato e na-
scosto dal tempo.
Le parti settecentesche sono state ampliate e moder-
nizzate a fine ‘800 quando due grandi volte a crociera
sono state sostituite da voltine con mattoni e putrelle.
Nel ‘900, dopo gli anni sessanta la famiglia del fattore
costruisce un nuovo nucleo abitativo lasciando il vec-
chio casale ad uso stalle e deposito mantenendolo
comunque in discrete condizioni grazie al manteni-
mento ottimale del tetto che, se permette alle piogge
di insinuarsi all’interno delle mura, è spesso la causa
della rovina dei muri realizzati a sacco.

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L’intervento di restauro e ristrutturazione
Il restauro fondamentalmente ha mirato al man-
tenimento di tutto ciò che poteva essere res-
taurato senza futuri problemi strutturali e alla
costruzione delle parti crollate utilizzando tutti
i materiali rimasti a terra delle vecchie mura,
mattoni e pietre arenarie del luogo.
L’articolazione è stata suddivisa in tre fasi:
consolidamento e isolamento delle fondazioni;
consolidamento delle mura e riaggancio
dei solai per evitare che le mura rimanessero
come semplici elementi di sostegno;
rifacimento del tetto a causa della
fatiscenza di tutte le travi che erano in condizioni
di collasso.

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Lo stato di fatto prima del restauro
piano terra e primo piano

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sezione e fronte lato sud

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sezione e fronte lato ovest

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Le piante dopo il restauro

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Le fondazioni
Il consolidamento delle fondazioni è stato fatto in modo da vincolarle e nello
stesso tempo isolarle dall’umidità del terreno in modo definitivo. Intorno al fabbri-
cato è stato creato un anello di calce-struzzo alto mediamente un metro e mezzo
che, con una paziente operazione di “cuci e scuci”, è stato agganciato a solette
interne travate e armate nei perimetri. In questo modo sono rimaste sospese dal
terreno e rese sicure a qualsiasi slittamento orizzontale. Nella parte antica, a 12
anni dal restauro, non c’è la minima traccia di umidità.

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I solai
Per i solai del primo piano è stata utilizzata la
tecnica della pulitura di tutto il materiale ter-
roso che si trovava sulle voltine e sulle volte
stendendo reti metalliche chiodate. Per bloc-
care le mura nella parte superiore ed evitare
lo scollamento dei solai in caso di scosse
sismiche sono invece state utilizzate travi a
perimetro tutte collegate tra loro evitando
così l’uso di incatenature a vista.

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Il tetto
Del tetto non si è potuto salvare nulla a
parte le pianelle poi utilizzate per il pa-
vimento del piano terra. Le travi piegate
dal tempo ed i travetti erano al collasso
e quindi si è deciso di creare una coper-
tura in calcestruzzo alleggerito. La scelta
è dovuta fondamentalmente dal fatto che
il progettista è contrario per principio ad
ogni falso rifacimento: o si restaura o si
ricostruisce in modo contemporaneo. Per
la sua copertura sono stati riutilizzati tutti i
vecchi coppi già esistenti.

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Le mura e le arcate
Le mura sono state pulite e, per non appiattire l’ambiente e dar risalto alle
volte, si è scelto di rinforzarle con reti e intonacarle di bianco con miscele
speciali. Le travi sopra le porte sono state rinforzate superiormente per alleg-
gerire il lavoro dei vecchi mattoni e delle tavole di quercia.
Il piano superiore è stato adibito a zona notte e quindi è stato trattato in modo
differente dal piano terra: il pavimento è in iroko e gli intonaci lisciati per motivi
igienici e pratici.

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La pavimentazione
La pavimentazione del piano terra
ha richiesto più di un mese di lavo-
razione: la prima fase e stata la pu-
lizia delle pianelle e la loro divisione
cromatica; la seconda nella posa
a toppa (calce e cemento) ed infi-
ne un trattamento antimacchia ed
un’eccellente inceratura. La zona
del salone ha una pavimentazione
paglierina (più tenera) omogenea
mentre la zona di soggiorno e cu-
cina ha pianelle rossiccie e mecca-
nicamente più resistenti. Le pianelle
sono state disposte a correre, data
la naturale differenza di calibro, con
cornici semplici create con pose
trasversali. Tutto crea una natura-
le sensazione di semplicità che al
tempo stesso fa però emergere visi-
vamente l’amore per il dettaglio che
tutto il restauro mette in luce.

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Gli infissi e le nuove vetrate
Gli infissi erano in condizioni da non poter essere restaurati e quindi
sono stati sostituiti da nuovi in abete e senza ridimensionamenti ec-
cessivi per non alterare le proporzioni tra pieno e vuoto che le vec-
chie case avevano per motivi strutturali. Nelle parti ricostruite sono
state usate ampie aperture in cristallo per aumentare maggiormente
la luce all’interno e per ridurre il peso visivo di queste nuove mura
cercando di far concentrare lo sguardo sui vecchi mattoni della strut-
tura originale.

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Gli impianti che in realtà non esistevano
poiché la casa negli ultimi trenta anni
era rimasta disabitata, si è provveduto
a realizzarli in modo invisibile per non
rovinare le mura usando traccie a pavi-
mento e creando le salite singolarmen-
te per le esigenze di ogni ambiente.
Non si è badato a spese per la com-
plessità: ne per la qualità dell’impianto
elettrico ne per i termosifoni d’arredo
che con le loro morbidezze si integrano
perfettamente nell’ambiente.
Ci sono due potenti caldaie e un gran-
de serbatoio con autoclave per l’uso
dell’acqua potabile.
Ogni camera è cablata con prese tv,
telefono e lan.
All’esterno è stato realizzato un pozzo
che fornisce in abbondanza l’acqua per
l’impianto automatico di irrigazione.

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Garage/cantina e portico
Durante il consolidamento delle fondazioni si è colta l’opportunità di realizzare un
garage interrato e la cantina sul lato alto del terreno Questo ha isolato maggior-
mente la casa dal flusso delle acque sfruttando lo scavo di consolidamento del
lato sud. Il garage e la cantina risultano così invisibilì ma collegati con l’interno
della casa, con lo stenditoio e l’ampio portico che poggia sulla facciata ovest della
cucina soggiorno.
Nel portico è stato ricostruito un forno con mattoni e creta per il pane, con barbe-
cue e un lavello sfruttando vecchie tavole di quercia e pietre del ‘500 provenienti
da una vecchia cisterna. È il luogo ideale per pranzare all’esterno in famiglia e con
amici.

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i l g i a r d i n o i n f a s e d i p r e p a r a z i o n e
i l g i a r d i n o
d o p o u n
a n n o
Il piccolo parco
Data la posizione in collina della casa vicina a
vallette piene di querce, lecci, frassini, pini, gi-
nestre e tutte le altre piante del clima collinare
mediterraneo del centro Italia, la preoccupazione
fondamentale è stata quella di creare un ambien-
te più naturale possibile, come se ci si trovasse
immersi nella vegetazione spontanea. Sono state
bandite tutte le piante che non appartenessero
all’ambiente della zona e si è cercato negli anni
di controllare continuamente il piantato e lo spon-
taneo creando una miscela che da un aspetto to-
talmente naturale al piccolo parco nel quale c’è
un ampio spazio per il parcheggio e un piccolo
campo da gioco. La piscina in progetto sfrutterà
il declivio nord, e contenuta da un muraglione in
pietra che con il tempo verrà ricoperto dal verde
della vegetazione.

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Immagini dell’esterno

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Immagini dell’interno

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Il piccolo parco e le sue essenze

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