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scarica la brochure - Tenuta della Torre

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8<br />

LA TENUTA DELLA TORRE E IL SUO TERRITORIO<br />

La <strong>Tenuta</strong> del<strong>la</strong> <strong>Torre</strong> si sviluppa in un territorio baricentrico rispetto<br />

a diverse località.<br />

A pochi chilometri da Fiumicino, su un territorio verdeggiante e<br />

orograficamente molto vario, c’è l’abitato di Aranova, situato<br />

su un crinale sul<strong>la</strong> strada principale, Via Michele Rosi. Questa<br />

zona è stata interessata nel corso dei secoli da insediamenti<br />

abitativi, sono stati infatti rinvenuti reperti archeologici e storici<br />

che testimoniano il passaggio e <strong>la</strong> permanenza, sparsa nel<strong>la</strong><br />

campagna, di popo<strong>la</strong>zioni soprattutto agricole.<br />

L’Aranova moderna nasce attorno agli anni Sessanta, quando<br />

l’espansione abitativa delle giovani famiglie provenienti da<br />

Torrimpietra ha trovato tra queste colline amene <strong>la</strong> possibilità di<br />

uno sviluppo residenziale.<br />

Vicino al<strong>la</strong> <strong>Tenuta</strong> del<strong>la</strong> <strong>Torre</strong> troviamo il piccolo, caratteristico<br />

e antico borgo di Torrimpietra, molto conosciuto sia per i valori<br />

storici e architettonici che per i riferimenti al<strong>la</strong> grande qualità e<br />

naturalezza delle prelibate produzioni enogastronomiche. Dai<br />

vini pregiati come il “Rosso Lazio IGT Terre di Breccia”, allo<br />

“Chardonnay Lazio IGT”, al “Tarquinia Rosato” o “Bianco” fino<br />

al “Pagliaccetto”, un fresco novello che porta lo stesso nome<br />

del<strong>la</strong> <strong>Torre</strong> del<strong>la</strong> <strong>Tenuta</strong>. I prodotti tipici del<strong>la</strong> zona, oltre al vino,<br />

sono l’olio extravergine di oliva, il miele, in partico<strong>la</strong>re quello di<br />

Eucaliptus, il farro ed i ceci. Famosi i formaggi ed i vari <strong>la</strong>tticini,<br />

dallo yogurt al provolone fino al tipico gustosissimo cacio-ricotta.<br />

L’impatto con Torrimpietra, il suo aspetto di vil<strong>la</strong>ggio fortificato<br />

dotato di torri di avvistamento, del fossato e delle mura di cinta,<br />

ne testimonia l’origine medioevale.<br />

Per <strong>la</strong> felice collocazione venne acquistato dal<strong>la</strong> famiglia di Papa<br />

Benedetto XIII Falconieri, che lo trasformò in breve tempo in una<br />

elegante residenza, con una vil<strong>la</strong> e un giardino rialzato per le<br />

vacanze estive del Pontefice.<br />

Nel 1254 viene citato tra i possedimenti del<strong>la</strong> nobile famiglia<br />

Normanni Alberteschi, poi passa nelle mani degli Anguil<strong>la</strong>ra, dei<br />

Massimo, dei Peretti. All’inizio del XVII secolo il Principe Michele<br />

Peretti, nipote di Sisto V, fa costruire una nuova, grande e sfarzosa<br />

residenza signorile. Nel 1639 <strong>la</strong> tenuta e il castello vengono<br />

venduti ai Principi Falconieri, tra le più ricche famiglie del<strong>la</strong> Roma<br />

barocca. Essi chiamano a Torrimpietra due geni del loro tempo:<br />

l’architetto Ferdinando Fuga che realizza <strong>la</strong> chiesa e il nuovo<br />

scalone di accesso al piano nobile, e il pittore Pier Leone Ghezzi<br />

cui viene affidata <strong>la</strong> decorazione degli interni.<br />

Torrimpietra conosce un’epoca di decadenza proprio con<br />

l’estinzione del<strong>la</strong> famiglia Falconieri. Nel 1926 però viene acquisita<br />

dal Senatore Luigi Albertini che, assieme al figlio Leonardo e al<br />

genero Nicolò Carandini, si impegna in una imponente opera<br />

di bonifica del<strong>la</strong> tenuta agrico<strong>la</strong> e di restauro del castello, del<strong>la</strong><br />

chiesa e di tutto il borgo. Oggi il complesso di Torrimpietra è<br />

considerato una meta importante dei percorsi culturali e storici<br />

ma anche una piacevole tappa per gustare e acquistare i prodotti<br />

tipici locali.

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