aracche c’erano dei pezzi di legno o dellevecchie travi, che hanno fornito <strong>il</strong> sostegno.I primi due o tre giorni, prima di entrare davveroin azione, <strong>Laerte</strong> si isolava, era taciturno,dava da mangiare carne macinata aisuoi tre uccellini. Una sigaretta. Poi si è messoa fare uno schizzo su un foglio di carta.Ecco <strong>il</strong> progetto del nostro <strong>forno</strong>. Approviamoe sottoscriviamo, da lì iniziano i veri e propr<strong>il</strong>avori.A parte le pause caffè, pranzo e cena, nonci sono orari. Se <strong>Laerte</strong> si sente ispirato vaavanti fino a mezzanotte e oltre. Il valido cuginoYuri lo asseconda in ogni richiesta e seper un po’ non ha da fare, prende in manola chitarra e allieta giocando <strong>il</strong> mio bimbo piùpiccolo, Ghigo.Quarto giorno: <strong>il</strong> ripiano è quasi pronto,la nostra base d’appoggio è formata, èondulata, una forma sinuosa che segue laforma rotonda del <strong>forno</strong>, ma non ruba troppospazio al pozzo su cui siamo.Due giorni di sosta. Il cemento nella rete disostegno deve tirare. Ne approfittiamo perparlare, cenare insieme, ascoltare musica,conoscerci meglio dopo i dieci anni dal nostroprimo incontro. Si parla dei progetti per<strong>il</strong> futuro, di case e di viaggi.Settimo giorno: sbricioliamo l’arg<strong>il</strong>la,con <strong>il</strong> resto di un trave di circa 60 cm e duepezzi di legno come manici. è <strong>il</strong> lavoro di faticadi Yuri. Pesta a ritmo regolare. Tum TumTum... Sembra di stare in Africa.Ottavo giorno: la cupola! La cupola del<strong>forno</strong> inizia ad essere costruita, un cerchioperfetto è disegnato con un ferro verticale alcentro e un f<strong>il</strong>o con all’estremità un gesso.Viene fatta una cupoletta interna, che poiverrà tolta, con dei mattoni al centro e sabbiafuori, una dima di legno, ruotando attornoal ferro centrale, ne stab<strong>il</strong>isce la curvaturaesatta. La cupola di sabbia viene ricopertacon carta di giornale bagnata.Nono giorno: bagniamo l’arg<strong>il</strong>la e laimpastiamo con i piedi: che divertimentosoprattutto per gli adulti! Vengono dei nostrivicini e degli amici per provare l’esperienza.I bambini, nudi, non ci credono che questavolta possono sporcarsi davvero, con <strong>il</strong> permessodei genitori!188 Domus Aurea MagazineDomus Aurea Magazine189
Decimo giorno: è <strong>il</strong> compleanno di miofiglio, gli amici arriveranno nel pomeriggio!Sulla cupoletta di sabbia <strong>Laerte</strong> inseriscedei mattoncini di arg<strong>il</strong>la, andando semprepiù in alto seguendo una spirale. è intento,e ancora una volta non parla. Solo ogni tantosi ferma a fumarsi una sigaretta e a dareda mangiare a tortorina, che lo segue e loascolta, e forse gli dà qualche idea perchépred<strong>il</strong>ige posarsi sulla sua testa. Il buco inalto viene chiuso.Arrivano gli amici per festeggiare!La pizza non si può ancora fare, ma <strong>Laerte</strong>e una mamma iniziano un decoro floreale inarg<strong>il</strong>la su un lato, un bellissimo fiore.è anche tempo di fare la bocca del <strong>forno</strong>.E tutti gli inviati guardano curiosi i lavori.A sera, mentre Giacomo soffia le sue 6 candeline,<strong>il</strong> <strong>forno</strong> è finito: recuperiamo ancheun comignolo dimenticato in un cespugliodi lavanda da mettere in cima al camino. èbellissimo.di pasta, pane, pizze, torte, marmellate, passatadi pomodoro, ecc. Potrebbero davveromettere in piedi una "Parties Corporation".Il giorno prima della festa facciamo la primavera accensione. Le crepe sono state rimarginate,<strong>il</strong> pane (con farina biologica, pastamadre e quant’altro) è stato impastato e 20pagnottelle da 1 kg attenono <strong>il</strong> loro primobattesimo.Una pala da <strong>forno</strong> fatta a mano lì per lì e unosportelletto in legno temporaneo inventatoda <strong>Laerte</strong> completano la prima nostra miseraattrezzatura.Il pane dopo un’ora circa esce buonissimo.In alcuni punti sotto bruciacchiato, - ci dobbiamoprendere la mano - ma è un portento.Il giorno dopo, alla mia indimenticab<strong>il</strong>e festa,vengono sfornate 100 pizze e 20 calzonifarciti. Tutti finiti in un battibaleno!Grazie <strong>Laerte</strong>! Buena vida!E alla prossima festa!La notte, quando la festa è finita e i bimbisono andati a letto, <strong>Laerte</strong> svuota <strong>il</strong> <strong>forno</strong>dalla sabbia e dai mattoni. Ormai la voltadi arg<strong>il</strong>la si sostiene da sola. Avviene laprima accensione del <strong>forno</strong>. è un’emozionegrandissima, vedere <strong>il</strong> fumo girare in formasferica per la cappa del camino e poi usciredalla bocca. è veramente magico.Ora <strong>il</strong> <strong>forno</strong> ha bisogno di asciugarsi; per fortunaè estate e non è prevista pioggia."Tirerà delle crepe! Ma non preoccupatevi,"avvisa <strong>Laerte</strong>, "è tutto normale, arriveròper chiuderle, fra 15 giorni. Per l'altra festa.Promesso."Nota:<strong>Laerte</strong> è padre di due bambini, Lowe eDanielkuma. Con la sua compagna Sita vivono inuna casa di sasso, nei boschi dell'Alto Mugello,in provincia di Firenze..Info:Cellulare Sita: 333 8709964Circa 10 giorni di convivenza insieme, allafine ci lasciamo con le lacrime agli occhi.Il <strong>forno</strong> è bellissimo, i cugini l’hanno firmato"I cuggini". Yuri parte per <strong>il</strong> sud della Spagna.Lui e la sua chitarra e <strong>il</strong> suo sorriso, che calmava<strong>il</strong> mio figlio Ghigo.15 giorni dopo: è <strong>il</strong> mio compleanno, evisto che faccio 40, organizziamo una superfestona.Le crepe ci sono e anche profonde.<strong>Laerte</strong> arriva, come promesso, qualchegiorno prima, questa volta senza volat<strong>il</strong>i,ma con la famiglia. La moglie Sita col pancionee Lowe, <strong>il</strong> primo figlio.Ci aiutano tantissimo per la preparazione dellafesta: hanno una terrib<strong>il</strong>e esperienza in fatto190 Domus Aurea MagazineDomus Aurea Magazine191