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eco bongas - Certened

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EcoBongasManuale tecnico per il progettistaModuli termici abasamento acondensazione


Indice1 Teoria e tecnica della condensazione 41.1 Risparmio energetico e protezione dell’ambiente 41.2 La tecnica della condensazione 41.3 Riduzione del CO 2con la tecnica della condensazione 41.4 Impianti di riscaldamento adatti per gli apparecchia condensazione 41.5 Rendimenti superiori al 100% con la tecnica dellacondensazione 51.6 I vantaggi del combustibile gassoso nellosfruttamento del potere calorifico superiore 61.7 Fattori che influenzano lo sfruttamento dellatecnica della condensazione 71.8 Importanza del valore di eccesso di aria 71.9 Produzione di acqua di condensa 71.10 Lo scarico dell’acqua di condensa 71.11 L’evacuazione dei gas di scarico 82 Descrizione prodotto 93 Testo per capitolato 104 Dati tecnici 115 Quote e dimensioni 126 Distanze minime d’installazione 137 Schema di funzionamento 138 Descrizione funzionamento 149 Pompa di carico riscaldamento 1510 Produzione acqua calda sanitaria 1411 Termoregolazione 1512 Montaggio di EcoBongas all’esterno: EcoCasing 1512.1 Caratteristiche costruttive 1512.2 Accessori a richiesta 1513 Scarico dei prodotti della combustione 1613.1 Generalità 1613.2 Apparecchio tipo B 23(camera aperta) 1613.3 Apparecchio tipo C 63(camera stagna) 1613.4 Esempio 1614 Collettori idraulici 1714.1 Gamma prodotti 1714.2 Caratteristiche funzionali 1714.3 Caratteristiche tecniche e costruttive 1714.4 Caratteristiche tecniche coibentazione(fornita solo sui modelli flangiati) 1714.5 Dimensioni 1814.6 Principio di funzionamento 1814.7 Particolarità costruttive 1914.8 Caratteristiche idrauliche 1915 Schemi di collegamento idraulico con bollitore/centralinedi Termoregolazione 20Esempio 1 20Esempio 2 20Esempio 3 21Esempio 4 21Certificazioni 22


1 Teoria e tecnica dellacondensazione1.1 Risparmio energetico e protezione dell’ambienteIn tutti i settori della tecnica, si stanno facendo i massimi sforzi perridurre sensibilmente le emissioni di sostanze nocive.Questo vale anche per il campo del riscaldamento degli edifici edella preparazione dell’acqua calda.Le emissioni in questo campo sono soprattutto ossidi di azoto NO x,monossido di carbonio CO e anidride carbonica CO 2.L’anidride carbonica è considerata uno dei responsabili principalidell’effetto serra globale.Ma anche gli ossidi di azoto esercitano un’influenza dannosa sull’ambiente:essi contribuiscono per esempio alla formazione dellosmog, sono dannosi per le vie respiratorie di uomini ed animali esono tossici per molte piante.Il monossido di carbonio inodore è particolarmente pericolosoessendo tossico già alle basse concentrazioni se, attraverso le vierespiratorie, arriva nel sistema di circolazione del sangue.Impiegando le tecnologie che consentono una riduzione del consumoenergetico, si ottiene automaticamente una minore emissione disostanze nocive.Nel contesto di questo quadro generale la tecnica della condensazioneè diventata di crescente importanza negli ultimi anni, permettendola riduzione del consumo energetico in media di circa il15% rispetto ai moderni generatori di calore a bassa temperatura,con simultanea sensibile diminuzione delle emissioni di NO x.Già molti paesi hanno percepito l’utilità e i vantaggi della tecnicadella condensazione e hanno avviato numerosi programmi di finanziamentoa favore degli utilizzatori.Questi vantaggi compensano, in breve tempo, i costi supplementariche si devono affrontare rispetto ai generatori di calore tradizionali.Con lo sviluppo della tecnica della condensazione si è fatto un passoimportante verso il massimo sfruttamento del combustibile conemissione di sostanze nocive minime.1.2 La tecnica della condensazioneNei generatori di calore tradizionali i fumi attraversano uno scambiatore,cedendo calore all’acqua di riscaldamento; i gas di scaricovengono pertanto raffreddati fino a un certa temperatura (peresempio circa 120°C).Il calore recuperato in questo modo, viene chiamato anche caloresensibile.I gas di scarico di un generatore di calore contengono però, oltre alcalore sensibile, anche il cosiddetto calore latente (vale a dire calorenascosto).Esso è legato al vapore acqueo che si genera nella combustione.Nei generatori di calore tradizionali, il calore contenuto nel vaporeacqueo dei gas di scarico non viene recuperato.Negli apparecchi a condensazione lo scambiatore di calore primarioha superfici particolarmente elevate oppure viene collegato in serieun s<strong>eco</strong>ndo scambiatore/recuperatore di calore.Questo consente di recuperare il calore sensibile dai gas di scaricocon un ulteriore successivo raffreddamento degli stessi.In questo processo le temperature dei gas di scarico scendono finoal di sotto della cosiddetta temperatura del punto di rugiada, favorendola condensazione del vapore acqueo.L’energia termica recuperata viene ceduta all’acqua di riscaldamento.Con la tecnica della condensazione è diventato possibile il massimosfruttamento del calore prodotto da un combustibile.La maggiore tecnologia applicata agli scambiatori primari (superfici,materiali) permette il trasferimento del calore latente all’acquadi riscaldamento, consentendo il raggiungimento di rendimentimaggiori rispetto ai generatori di calore tradizionali.1.3 Riduzione del CO 2con la tecnica della condensazioneL’esempio di calcolo riportato di seguito, illustra la possibile riduzionedell’emissione del CO 2con l’impiego di un apparecchio a condensazionerispetto ad un moderno generatore di calore a bassatemperatura.Per il gas metano: 1000 kwh/anno emettono 0,2 tonnellate/anno diCO 2.EsempioIl fabbisogno di calore annuo per una media villetta monofamiliareè di 17.000 kwh/a.Le emissioni di CO 2con l’impiego di una caldaia a bassa temperaturacorrispondono a:CO 2=(17.000 x 0,2)/1000 = 3,4 t/aInstallando una caldaia a condensazione le emissioni di CO 2si riduconoa:CO 2=(17.000 x 0,2)/1000 x 90%/108% = 2,8 t/avale a dire 600 kg/a di CO 2in meno grazie all’utilizzo della tecnicadella condensazione.1.4 Impianti di riscaldamento adatti per gli apparecchi acondensazioneGli apparecchi a condensazione possono essere impiegati in linea diprincipio per qualsiasi impianto di riscaldamento ad acqua calda.Quale parte del funzionamento annuo globale di un impianto diriscaldamento possa avvenire in regime di condensazione, dipendeessenzialmente dalle temperature di mandata e di ritorno dell’impiantodi riscaldamento.Quanto più basse sono queste temperature, tanto maggiore è lapercentuale del funzionamento annuo in stato di condensazione,maggiore è il grado di rendimento e quindi l’<strong>eco</strong>nomicità di eserciziodell’impianto.Con il riscaldamento a pannelli dove le temperature di ritorno siaggirano al di sotto dei 40°C, si ottiene il maggiore grado di rendimentoannuale, in quanto a queste temperature il funzionamentodel riscaldamento consente per tutto l’anno lo sfruttamento dellatecnica della condensazione.4


Sfruttamento calore di condensazione a bassa temperatura (40/30°C)100100Funzionamento annualeriscaldamento %80604020Sfruttamento del caloredi condensazione inpercentuale 100%8060403020Temperatura acqua diriscaldamento °C0-15 -10 -5 0 5 10 15020Temperatura aria esterna °CAnche negli impianti di riscaldamento progettati per 90/70°C, sipuò lavorare in regime di condensazione per il 30% del tempo totaledi funzionamento della caldaia.Sfruttamento calore di condensazione ad alta temperatura (90/70°C)Funzionamento annualeriscaldamento %10080604020Sfruttamento del caloredi condensazione inpercentuale 31%00-15 -10 -5 0 5 10 15 20Temperatura aria esterna °C100908070604020Temperatura acqua diriscaldamento °CGli impianti di riscaldamento di vecchia data a 90/70°C presentanodi norma superfici riscaldanti sovradimensionate che funzionano,perfino nelle giornate più fredde, con temperature di mandata< 70°C. In questi impianti le temperature di ritorno sono abbastanzabasse per permettere la condensazione dei fumi durante lamaggior parte del funzionamento del riscaldamento.Nelle ristrutturazioni di vecchi edifici si applicano spesso rivestimentiisolanti alle facciate esterne e le nuove finestre sono a doppivetri. In questi casi necessitano temperature di mandata inferiori aquelle originariamente calcolate, consentendo l’impiego della tecnicadella condensazione con successo.Sfruttamento calore di condensazione a media temperatura (75/60°C)Funzionamento annualeriscaldamento %10080604020Sfruttamento del caloredi condensazione inpercentuale 58%00-15 -10 -5 0 5 10 15 20Temperatura aria esterna °C1008075402060Temperatura acqua diriscaldamento °C1.5 Rendimenti superiori al 100% con la tecnica dellacondensazioneNei combustibili si distinguono il potere calorifico superiore e ilpotere calorifico inferiore.Il potere calorifico superiore comprende l’intera quantità di caloreche si sprigiona dalla combustione, inclusa la parte di calore contenutanel vapore acqueo dei gas di scarico.Il potere calorifico inferiore invece indica solo la quantità di caloreutilizzabile senza la condensazione dei gas di scarico.I generatori di calore tradizionali consentono, per la concezion<strong>eco</strong>struttiva dei loro scambiatori di calore, solo lo sfruttamento delpotere calorifico inferiore. Il P.C.I. serve quindi quale valore baseper il calcolo del rendimento del generatore.Essendo tecnicamente impossibile trasferire il 100% del poterecalorifico inferiore all’acqua di riscaldamento (si verificano sempreperdite di calore attraverso i gas di scarico e per irraggiamento), ilrendimento dei generatori di calore tradizionali è obbligatoriamentesempre < 100%. Poichè il potere calorifico superiore è maggioredi quello inferiore, nelle caldaie a condensazione viene quindi trasferitopiù calore all’acqua di riscaldamento.MetanoP.C.S./P.C.I.=1,11Per poter fare un confronto con i generatori di calore tradizionali,il rendimento degli apparecchi a condensazione viene indicato sullabase del “potere calorifico inferiore ”.Oltre al recupero del calore latente, i generatori a condensazioneassorbono meglio anche il calore sensibile, permettendo di arrivarea rendimenti fino al 108%, mediamente superiori del 18% rispettoalle moderne caldaie tradizionali a bassa temperatura, dove il rendimentosi aggira attorno al 90%.La percentuale di rendimento dipende notevolmente dalle temperaturedi esercizio dell’impianto di riscaldamento: quanto minore è latemperatura del sistema, tanto maggiore è il grado di rendimento.Si noti come la tecnica della condensazione sia conveniente ancheper sistemi ad alta temperatura, perchè rispetto ad una modernacaldaia avente rendimento pari al 90%, il vantaggio è comunque del18%. Questa percentuale corrisponde circa anche al risparmio energeticoequivalente.5


Impianto a bassa temperatura 40/30°CN = 108,2%111% energiafornita dalcombustibile(riferita al p.c.i.)Rapporto potere calorifico superiore/inferiore di vari combustibiliGas metano GPL Olio(G20) (G30) combustibilePotere calorifico superiore(p.c.s.) 37,78 (MJ/m 3 ) 125,81 (MJ/m 3 ) 38,12 (NJ/I)Potere calorifico inferiore(p.c.i.) 34,02 (MJ/m 3 ) 116,09 (MJ/m 3 ) 35,85 (MJ/m 3 )(p.c.s.)/(p.c.i.) 1,11 1,08 1,06Lo smaltimento dell’acqua di condensa risulta quindi molto menoproblematico rispetto a generatori a gasolio.1% perdite ai fumiper irraggiamentoe calore sensibile9,2% caloredi condensazioneutilizzato11% vaporeacqueoIl contenuto di zolfo nell’acqua di condensa costituisce un maggiorerischio di corrosione delle tubazioni di scarico.Inoltre le temperature del punto di rugiada del gas metano sonomaggiori di quelle dell’olio combustibile.1,8% caloredi condensazionenon utilizzatoRendimento nominale della caldaia EcoBongas con temperature del sistema diriscaldamento 40/30°CQuesto significa che, nelle caldaie a gasolio, la condensazione iniziacon temperature di ritorno più basse.Con l’olio combustibile la percentuale dell’attività di riscaldamentoove si sfrutta la condensazione risulta quindi sensibilmente inferiore.Impianto a media temperatura 75/60°CRaffronto tra gas di scarico di vari combustibili11% vaporeacqueo111% energiafornita dalcombustibile(riferita al p.c.i.)11% caloredi condensazioneutilizzato100%potere calorificoinferiore10% perdite ai fumiper irraggiamentoe calore sensibileN = 90%6050403020100Temperatura del punto di rugiada in °CMetanoCO 2 10%P.o.l. 15,865 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20Contenuto d'acqua H 2 O vap % in volumeRendimento nominale di moderni generatori di calore con temperature del sistemadi riscaldamento 75/60°C1.6 I vantaggi del combustibile gassoso nello sfruttamento delpotere calorifico superioreCome si può rilevare dalla tabella, il rapporto tra il potere calorificosuperiore e quello inferiore è particolarmente elevato nei gas.Nel gas metano, per esempio, il rapporto è del 11%, nell’olio combustibilesolo del 6%.Già per questo motivo lo sfruttamento del potere calorifico superioreè particolarmente redditizio con il gas metano perchè consenteun elevato recupero di calore.Un altro vantaggio del gas metano rispetto all’olio combustibile è ilridottissimo contenuto di zolfo.46810121416Contenuto CO2% in volumeCokeCO 2 max=20,6%p.c.i.=7,91 kWh/kgGas cittàCO 2 max=11,8%p.c.i.=4,42 kWh/m3MetanoCO 2 max=12%p.c.i.=10,40 kWh/m3Olio CombustibileCO 2 max=15,3%p.c.i.=11,86 kWh/kgTemperatura del punto di rugiada del vapore acqueo e percentuale d’acqua neigas di scarico di vari combustibili.6


1.7 Fattori che influenzano lo sfruttamento della tecnica dellacondensazioneUn fattore di importanza essenziale per lo sfruttamento del caloredella condensazione per il sistema di riscaldamento è il valore ditemperatura dell’acqua di ritorno alla caldaia.Quanto più bassa è la temperatura dell’acqua di ritorno, tanto piùcalore può essere trasferito dai gas di scarico all’acqua stessa.Solo scendendo al di sotto della temperatura di rugiada si arrivaalla condensazione dei gas di scarico e quindi allo sfruttamento delcalore latente contenuto nel vapore acqueo dei fumi.Acqua di condensa / rendimento in funzione della temperatura di ritornoAcqua di condensa (g/kWh)120906030Acqua di condensa020 25 30 35 40 45 50 55Temperatura di ritorno °CRendimento110105100959060 65 70Quanto più vapore acqueo condensa, tanto maggiore sarà il rendimentodell’apparecchio. La figura precedente illustra il rendimentoin funzione della temperatura di ritorno dell’impianto.Per ottenere rendimenti elevati, nella progettazione di impiantinuovi si dovrebbero prevedere temperature di sistema possibilmentebasse, per esempio 40/30°C (pannelli sotto pavimento).In questo modo si garantisce la condensazione dei fumi per l’interoperiodo di funzionamento del generatore.Tuttavia, anche con impianti di riscaldamento di vecchia concezione,progettati per funzionare con temperature di 90/70°c, è convenienteinstallare, in caso di ammodernamenti, apparecchi a condensazione,perchè anche in questi casi si lavora in regime di condensazioneper circa il 30% del tempo di funzionamento del bruciatore.1.8 Importanza del valore di eccesso di ariaUn parametro importante nella combustione è il valore di eccessod’aria. In linea di principio, quanto minore è l’eccesso d’aria, tantomaggiore è la possibilità di sfruttare la condensazione dei gas combusti.Con basso eccesso d’aria la temperatura del punto di rugiada sale;questo significa che la condensazione dei gas di scarico inizia contemperature di ritorno più alte.Negli apparecchi a condensazione vengono utilizzati di preferenzabruciatori ad aria soffiata a premiscelazione, in quanto lavoranocon un minore eccesso d’aria.Nei bruciatori a gas esiste un rapporto diretto tra l’eccesso d’aria eil contenuto di CO 2nei gas di scarico.Rendimento %Quanto minore è l’eccesso d’aria, tanto maggiore il contenuto diCO 2.Questo rapporto consente di determinare il grado di sfruttamentodella condensazione mediante la misurazione del CO 2.Temperatura punto di rugiada vapore acqueo in funzione dell'eccesso d'ariaTemperatura del punto di rugiada in °C65605550451 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 1,8 1,9 2,0 2,1 2,2λ = 1,321.9 Produzione di acqua di condensaPressione aria: 1,013 barUmidità relativa: 50%Gas metanoEccesso d'aria λL’acqua di condensa prodotta dalle apparecchiature a gas a condensazioneè lievemente acida.Nell’impiego pratico il valore del pH si aggira circa tra 3,5 e 5,5.Con lo sfruttamento completo delle condensazione la quantità diacqua di condensa massima teorica può essere calcolata con laseguente formula:V k=V bx H sx 0,12V k-quantità massima acqua di condensa (l/anno)V b-consumo annuo di gas (m 3 /anno)H s-potere calorifico superiore (kWh/m 3 )0,12 -Portata acqua di condensa (l/kWh)Applicando questa equazione risulta, per esempio, per una villettamonofamiliare con un consumo annuo di gas metano di 1700 metricubi una quantità teorica di acqua di condensa V k=1700 x 11,46 x0,12 =2337 l/a.In realtà, a causa delle differenti condizioni di funzionamento,risultano quantità di acqua di condensa che si aggirano in media acirca 50-60% della quantità massima.Nel nostro caso risulterebbero quindi circa 1200 l/a.1.10 Lo scarico dell’acqua di condensaDeterminanti per l’immissione dell’acqua di condensa nella rete dicanalizzazione pubblica sono le prescrizioni comunali sulle acquereflue.A livello nazionale, per quanto riguarda lo scarico delle condenseacide, non esiste una normativa specifica in materia; il decreto legislativo11.05.99 N.152 che ha abrogato la Legge Merli, definiscetutta la disciplina per la tutela delle acque dall’inquinamento e trattamentodegli scarichi.Di interesse è l’art.28 sulla regolamentazione degli scarichi.l’allegato 5 citato nell’art.28 contiene i valori limite per lo scaricodelle acque reflue nella fognatura.7


Confronto dei valori del pH di varie sostanzeAcqua di condensacon caldaie a condensazioneOliocombus tibile Gas Acque reflue dome stichepH12 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13Acido Neutro BasicopH1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13Acido batteriaAcido gastricoAceto di vinoAcqua piovananon inquinataAcqua diacquedottoAmmoniacaAcido citrico Acqua piovana Acqua distillata Acqua marinal’unico punto di interesse riguarda il valore del pH: la tabella infattirichiede che tutti gli scarichi fognari abbiano valori di pH compresitra 5,5 e 9,5; nello stesso articolo viene definito che la misurazioneva effettuata subito a monte del punto di immissione delcondotto fognario dello stabile nella rete fognaria comunale.Il ridotto quantitativo di acque acide prodotte dalla condensa dellacaldaia viene miscelato con le acque di scarico domestiche, variandoil valore del pH.Si può supporre che le acque di scarico siano in misura preponderantedi natura basica, il valore di pH aumenta e si stabilizzerà finoal momento dell’immissione nella rete di canalizzazione pubblicaintorno a circa 6,5.1.11 L’evacuazione dei gas di scaricoPer la necessaria resistenza all’acidità dell’acqua di condensa possonoessere utilizzati solo determinati materiali, quali per esempioacciaio inox, alluminio, materiali ceramici o sintetici.I condotti dei gas di scarico possono essere installati ad esempio incamini esistenti.Questo tipo di installazione è particolarmente conveniente in casodi ristrutturazioni rispettando distanze ed aerazione cosìcome da normativa vigente. Intorno al condotto di scarico deverimanere uno spazio libero per la circolazione dell’aria.Ad ogni condotto di scarico può essere collegato un unico apparecchioa condensazione.In certe situazioni si possono comunque installare più condotti dievacuazione in un camino, per esempio quando gli apparecchi sonoinstallati nello stesso stabile.Poichè per ragioni tecniche ed <strong>eco</strong>nomiche non è possibile costruirescambiatori di calore tanto grandi da recuperare l’intero calore dicondensazione dai gas di scarico, nell’esercizio pratico arriva allacondensazione in media solo il 50-60% del vapore acqueo.Una certa quantità può essere condensata lungo il percorso di evacuazionedei fumi stessi.I gas di scarico raffreddati presentano, a causa della loro bassatemperatura, una spinta statica ridotta e devono quindi essere evacuaticon l’aiuto di un ventilatore.L’impiego di apparecchi a condensazione richiede pertanto particolariaccorgimenti nella scelta degli impianti di evacuazione dei gasdi scarico.Vengono utilizzati sistemi di tubazioni resistenti alla corrosione edalla pressione.La tenuta deve essere tale che non si possano verificare perdite digas di scarico o di acqua di condensa.8


2 Descrizione prodotto- Categoria gas: I 2h- Modello: EcoBongas- Certificazione ce: n° 0063BR3332- Apparecchio di tipo: B 23, C 63Modelli EcoBongasModelliPotenza termica nominalein kW (40/30°C)BCC 80/2-2 12,5 - 83,5BCC 120/3-2 12,5 - 125,0BCC 160/4-2 12,5 - 167,0BCC 200/5-2 12,5 - 209,0BCC 240/6-2 12,5 - 251,0BCC 280/7-2 12,5 - 292,0Ogni modulo quindi è in grado di fornire in modo calibrato ognipotenza richiesta al momento giusto, assicurando i migliori rendimenti,consumi contenuti e da ultimo minimo impatto ambiental<strong>eco</strong>n emissioni di gas nocivi estremamente contenuti.E’ prevista la possibilità di affiancamento in cascata di 2 o più gruppitermici. La configurazione in cascata di più moduli è estremamentesemplice da installare, richiede poca manutenzione e fornisc<strong>eco</strong>stantemente le più alte prestazioni.A completamento si aggiunge poi l’estrema compattezza del prodotto.La gestione del generatore EcoBongas risulta quindi particolarmente<strong>eco</strong>nomica. Risulta inoltre estremamente silenzioso (< 50dBA) alla massima potenza.Il gruppo termico EcoBongas è indicato per impianti di riscaldamentocentralizzati, di palazzine, scuole, aziende ed uffici.Con lo sviluppo delle caldaie della serie EcoBongas vengono introdottenella gamma delle caldaie a basamento Bongioanni generatoridi calore che per tipologia si distinguono dagli altri modellifinora commercializzati.Le EcoBongas sono caldaie del tipo a condensazione Low NO x, acamera stagna e tiraggio forzato, costituite da moduli termici a gaspreassemblati.Risultano particolarmente adatte per funzionamento a temperaturascorrevole.Uniche nel loro genere, queste caldaie di grossa potenza sono ingrado di operare con ottimi risultati anche nelle condizioni di utilizzoa ridotta potenza.Ciascun modulo, in pressofusione di alluminio/magnesio/silicio, ècostituito da camera di combustione con bruciatore, ventilatoremodulante, valvola gas, dispositivo di accensione e controllo fiamma,sensore NTC di controllo temperatura e termostato di sicurezzalocali.L’intero gruppo termico dispone di sensori NTC di controllo temperaturaglobali sui collettori di mandata e ritorno.Il bruciatore è di tipo a premiscelazione totale, modulante, contestata metallica, ad irraggiamento.La premiscelazione avviene in anticamera di combustione.Gli apparecchi sono dotati inoltre di otturatore antiriflusso gascombusti per la separazione dalla camera di combustione.Nel funzionamento in riscaldamento la determinazione della potenzaistantanea avviene mediante microprocessore di comando, conpreimpostazione di parametri di confronto tra temperatura richiestae temperatura di mandata.L’aria comburente necessaria al funzionamento ottimale del generatorepuò essere prelevata all’esterno o direttamente presso illocale di installazione dell’apparecchio.La potenza massima utile nominale erogata da ciascun modulo è di40 kW; la minima è di 12 kW.9


3 Testo per capitolato• Gruppo termico compatto a gas a condensazione Low NO xcostituito da moduli preassemblati adatto per funzionamento intemperatura scorrevole• Tipo scarico fumi B23 e C63• Rendimenti: 97% al 100% del carico (80/60 °C) e 108,2 al 30%del carico• Rendimento energetico (Dir.92/42/CEE) ★★★★• Base emissioni NO x< 60 mg/kWh (classe 5 EN483)• Ciascun modulo, in pressofusione di alluminio/magnesio/silicio,è costituito da camera di combustione con bruciatore,ventilatore modulante, valvola gas, dispositivo di accensione <strong>eco</strong>ntrollo fiamma, sensore NTC di controllo temperatura etermostato di sicurezza locali• L’intero gruppo termico dispone di sensori NTC di controllotemperatura globali sui collettori di mandata e ritorno• Bruciatore a premiscelazione totale, modulante, con testatametallica, ad irraggiamento• Premiscelazione in anticamera di combustione. Diaframmaautomatico antiriflusso di separazione dalla camera dicombustione• Sistema di aspirazione dell’aria comburente dal locale caldaia odirettamente dall’esterno (bruciatore a camera stagna)• Potenza massima utile nominale erogata per ciascun modulo40 kW, minima 12 kW• Livello di silenziosità alla massima potenza inferiore a 50 dBA• Possibilità di affiancamento in cascata di 2 o più gruppi termici• Funzionamento in riscaldamento: determinazione della potenzaistantanea mediante microprocessore di comando,conpreimpostazione di parametri di confronto tra temperaturarichiesta (o calcolata dalla termoregolazione) e temperaturaglobale di mandata• Logica di funzionamento:A) Ripartizione della potenza sul numero maggiore di modulipossibile al carico minimo possibile (fino a 12 kW) perl’ottenimento dei massimo rendimentoB) Sistema di ripartizione delle ore di lavoro automatico perciascun modulo al fine di garantire lo sfruttamento omogeneoottimaleC) Produzione di A.C.S. mediante sonda di priorità opzionaleche, mediante l’apposita scheda elettronica AM4, consente dipilotare una specifica pompa di carico oppure una valvoladeviatrice a 3 vie. Possibilità di impostare la potenza erogabilesul circuito sanitario.Il bollitore è optional.D) Possibilità di controllo della potenza dei singoli moduli pereventuali tarature e/o assistenza con codice di accessoriservato.• Pannello di comando con display alfanumerico e pulsanti diprogrammazione• Visualizzazioni: Temperature di Mandata e Ritorno globali,Temperatura ACS, Temperatura Esterna• Regolazioni: Temperatura di Mandata, Velocità ventilatori,Potenza % totale/parziale• Accesso a tutti i parametri di controllo e programmazione deisingoli moduli• Test funzionamento, ore funzionamento, memoria guasti/errori,protezione antigelo della caldaia da 7°C, antibloccaggiocircolatore• Mantello facilmente removibile con pannelli in acciaio verniciatia fuoco• Vasca raccolta condensa con sifone di scarico e cappa fumo inacciaio inox• Disareatore incorporato• Programma di pulizia automatica dei bruciatori ogni 24 ore• Pesi e dimensioni contenuti per installazioni altrimentiinaccessibili• Approvazioni CE, RAL-UZ 61, AMBURGO, Gaskeur HR 107• Possibilità di gestione di pompe modulanti sul circuito primariotramite apposita scheda elettronica (opzionale)• Ventilatori ad alta prevalenza (per elevate lunghezze di condottiintubati nei vecchi camini)• Possibilità d’installazione all’esterno tramite apposita copertura(EcoCasing) in acciaio inox AISI 304• Predisposizione per telegestione on-line• Garanzia 2 anni; 5 anni sullo scambiatoreOttimizzazione riscaldamento attraverso il campo di modulazione potenzaPortata termica al focolare in kW280240200160120801210010010085,0 90,0 92,5 94,0 95,0 95,880 kW 120 kW 160 kW 200 kW 240 kW 280 kWPotenza10010010015 10 7,5 6 5 4,2Campo di modulazione in %10


Dati tecnici caldaieModello BCC 80/2-2 BCC 120/3-2 BCC 160/4-2 BCC 200/5-2 BCC 240/6-2 BCC 280/7-2Codice 00B002560 00B002561 00B002562 00B002563 00B002564 00B002565Tipo scarico fumi B23/C63 B23/C63 B23/C63 B23/C63 B23/C63 B23/C63Categoria I2H I2H I2H I2H I2H I2HNumero moduli 2 3 4 5 6 7Tipo combustibile Metano Metano Metano Metano Metano MetanoPortata termica nominale in riscaldamento (P.C.I.) kW 80,0 115,0 160,0 200,0 240,0 280,0Portata termica ridotta in riscaldamento ( P.C.I.) kW 12,0 12,0 12,0 12,0 12,0 12,0Potenza termica ridotta-nominale (40/30°C) kW 12,5 – 83,5 12,5 – 125,0 12,5 – 167,0 12,5 – 209,0 12,5 – 251,0 12,5 – 292,0Potenza termica ridotta-nominale (60/40°C) kW 12,0 – 80,0 12,0 – 120,0 12,0 – 160,0 12,0 – 200,0 12,0 – 240,0 12,0 – 280,0Potenza termica ridotta-nominale (80/60°C) kW 11,6 – 77,4 11,6 – 114,0 11,6 – 155,9 11,6 – 195,5 11,6 – 235,4 11,6 – 275,5Campo di modulazione % 15 – 100 10 – 100 7,4 – 100 5,9 – 100 4,9 – 100 4,2 – 100Accensione Iono Iono Iono Iono Iono IonoCertificazione CE PIN 0063BR3332 0063BR3332 0063BR3332 0063BR3332 0063BR3332 0063BR3332Rendimenti energetici (Dir. 92/42/CEE – Legge 10/91 – DPR 412/93)Classificazione caldaia (Dir. 92/42/CEE) Condensazione Condensazione Condensazione Condensazione Condensazione CondensazioneRend. termico utile a potenza nominale (40/30°C) % 104,4 104,4 104,4 104,4 104,4 104,4Rend. termico utile a potenza nominale (60/40°C) % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0Rend. termico utile a potenza nominale (80/60°C) % 97,0 97,0 97,0 97,0 97,0 97,0Rend. termico utile al 30% del carico nominale % 108,2 108,2 108,2 108,2 108,2 108,2Rendimento stagionale (1) (40/30°C) % 110,5 110,5 110,5 110,5 110,5 110,5Rendimento stagionale (1) (75/60°C) % 105,0 105,0 105,0 105,0 105,0 105,0Rendimento energetico min. ammesso (DPR 412/93) % 87,8 88,1 88,4 88,6 88,7 88,9Rendimento energetico (Dir. 92/42/CEE) ★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★★Perdita al mantello (ΔT = 50°C) Pd % 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4Perdita ai fumi a bruciatore acceso Pf % 2,36 2,36 2,36 2,36 2,36 2,36Perdita ai fumi a bruciatore spento Pfbs % 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08Dimensionamento camino (Legge 46/90 - UNI9615 - UNI10640 - UNI10641)Temp. fumi potenza nomin. - Tamb=20°C (80/60°C) °C 80 80 80 80 80 80Temperatura fumi (40/30°C) °C 35 35 35 35 35 35Portata massica fumi potenza nominale min/max g/s 12 - 41 12 - 61 12 - 84 12 - 93 12 - 112 12 - 131Ø Attacco tubo fumi - Ø Attacco presa aria mm 150 - 150 150 - 150 150 - 150 200 - 150 200 - 150 200 - 150Prevalenza residua del ventilatore Pa 90 90 90 70 70 70Dati combustione / gasConsumo a potenza nominale – Metano G20(15°C, 1013 mbar) m 3 /h 8,5 12,7 16,9 21,2 25,4 29,6Livello max di emissione CO O2%=0 Metano mg/kWh < 20 < 20 < 20 < 20 < 20 < 20Livello max di emissione NO xO2%=0 Metano mg/kWh < 60 < 60 < 60 < 60 < 60 < 60Classe NO x(s<strong>eco</strong>ndo EN656) 5 5 5 5 5 5Pressione dinamica gas in ingresso – Metano G20 mbar 20 20 20 20 20 20Attacco gas “ 1” 1/2 1” 1/2 1” 1/2 1” 1/2 1” 1/2 1” 1/2Dati idrauliciTemperatura minima in mandata °C 30 30 30 30 30 30Temperatura massima in mandata °C 90 90 90 90 90 90Contenuto d’acqua del generatore l 10,1 14,2 18,3 22,4 26,5 30,6Pressione massima d’esercizio bar 6 6 6 6 6 6Ø Andata – Ritorno impianto “ 2 2 2 2 2 2Ø Raccordo scarico condensa mm 40 40 40 40 40 40ΔT Massimo Mandata – Ritorno °C 20 20 20 20 20 20Perdita di carico lato acqua (ΔT=20°C) mbar 106 117 125 132 138 143Portata acqua a potenza nominale (ΔT=20°C) l/h 3500 5200 6900 8600 10400 12100Quantità massima di condensa (40/30°C) l/h 13 20 27 34 40 47pH condensa pH 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4Dati dimensionaliMisure ingombro (H x L x P) mm 1069x695x995 1069x695x995 1069x695x1325 1069x695x1325 1069x695x1605 1069x695x1605Peso Kg 166 193 249 288 334 365Dati elettriciAlimentazione elettrica Vac/Hz 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50Potenza elettrica assorbita totale W 110 150 200 240 290 330Potenza elettrica in stand-by W 35 40 45 50 55 60Grado di protezione IP 20 20 20 20 20 20(1) S<strong>eco</strong>ndo norma DIN470211


5 Quote e dimensioniQuote e dimensioni caldaia EcoBongas695A1069CB1 - Raccordo mandata caldaia R 2”2 - Raccordo ritorno caldaia R 2”3 - Raccordo gas R 1"1/24 - Ingresso aria 150 mm5 - Condotto d’evacuazionedell’acqua di condensa 40 mm6 - Raccordo condotto fumi Ø C7 - Canali di cablaggio 230V/24V8 - Piedi amovibili caldaia 0-20 mm140365621863Dati dimensionaliTipo caldaia BCC 80/2-2 BCC 120/3-2 BCC 160/4-2 BCC 200/5-2 BCC 240/6-2 BCC 280/7-2A 995 995 1325 1325 1605 1605B 142 142 142 167 167 167C 150 150 150 200 200 20012


6 Distanze minime d’installazioneDistanze minime, in mm, raccomandate per il montaggio e la manutenzione500Al fine di poter garantire un’agevoleprocedura durante le fasidi manutenzione dell’apparecchio,è necessario in sede diprogetto della centrale termicatenere conto delle seguentidistanze minime dalle pareti dellocale centrale termica.5008008007 Schema di funzionamentoElementi funzionali29282726252423222120191812345678910111213141516171 Pressostato2 Apparecchiatura valvola gas3 Valvola gas4 Otturatore fumi (in camera dicombustione - non rappresentato)5 Condotto adduzione gas6 Mantello caldaia7 Telaio caldaia8 Valvola jolly9 NTC mandata caldaia10 Collettore mandata11 NTC ritorno caldaia12 Collettore ritorno13 Rubinetto di carico/scarico caldaia14 Raccordo scarico fumi15 Cassetta raccogli condensa16 Deflettore (nella vasca di recuperocondensa - non rappresentato)17 Piede amovibile caldaia18 Drenaggio della condensa19 Punto di misura analisi fumi20 Scambiatore termico compattoalta prestazione21 Termostato (STB)22 NTC mandata locale23 Elettrodo di ionizzazione24 Elettrodo d’accensione25 Bruciatore26 Coperchio bruciatore27 Diaframma calibrato aria28 Ingresso aria29 Ventilatore13


8 Descrizione funzionamentoIl principio della caldaia a gas modulare EcoBongas viene quidescritto sull’esempio del modello più potente BCC 280/7-2.La caldaia è composta di 7 moduli.Ogni modulo è dotato di un bruciatore modulante da 12 a 40 kW.La regolazione e la modulazione del bruciatore sono armonizzate inmodo tale che alla richiesta di calore funzioni il maggior numeropossibile di moduli bruciatori a ridotta potenza.L’ampio campo di modulazione si dimostra particolarmente favorevolenelle stagioni intermedie.A basso fabbisogno di calore una potenza termica ridotta (adatta alfabbisogno di calore) viene trasferita sull’intera superficie riscaldantedella caldaia.Ne risulta una corrispondente bassa temperatura dei gas combusti.I singoli moduli vengono sempre comandati in modo da ottenere unutilizzo possibilmente uniforme nel funzionamento della caldaia,tenendo conto dei tempi di funzionamento dei singoli moduli.Principio di funzionamento del generatore a condensazione (es. BCC 280/7-2)9 Pompa di carico riscaldamentoLa pompa di carico riscaldamento non è parte integrante della caldaia.Al fine di ottenere un funzionamento corretto del generatoreè necessario che venga sempre garantita, in ogni momento, una circolazioneminima di acqua in caldaia come illustrato nella tabella afondo pagina. Le curve di resistenza della acqua in caldaia sonorappresentate nella figura sotto riportata.Curve di resistenza dell’acqua in caldaiaPerdite di carico (m c.a.)3,02,52,01,51,080 kW120 kW160 kW200 kWValori nominali240 kW280 kW0,50,00,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0Portata (m3/h)Nel caso si volesse installare nel circuito primario una pompa a portatavariabile (pompa modulante), al fine di non surriscaldare ilgeneratore di calore, è necessario inserire all’interno dello stessouna piccola scheda elettronica (cod. 00B115262) che, tramitesoftware dedicato,è in grado di gestire la caldaia in condizioni dimassima efficienza.I circolatori devono essere sempre dimensionati dal progettistatermotecnico in funzione dei dati di caldaia e di impianto.10 Produzione acqua calda sanitariaPRINCIPIO DI FUNZIONAMENTOEsempio pratico: Generatore EcoBongas 280/7-2 (7 moduli)La caldaia a potenza massima “lavorerà” al 700% (40 kW x 7 moduli= 280 kW = 700%). Qualora si debba fornire un carico calcolatodel 280% grazie alla ripartizione della potenza su 7 moduli, essafarà funzionare ciascuno di essi al 40% ossia:280% : 7 moduli = 40% corrispondente a 112 kW totali ossia16 kW per ciascun moduloIl tempo impiegato dalla caldaia dal momento della richiesta dicalore ad arrivare alla potenza richiesta è:7x30 + 1x15 = 225 s<strong>eco</strong>ndi(30 s = tempo impiegato per la procedura di avviamento perciascun modulo15 s = modulazione dalla velocità di accensione fino allapotenza max)La caldaia si adatta perfettamente al carico richiesto garantendorendimenti sempre ottimali nettamente superiori a quelli in uso neisistemi in cascata tradizionali.La produzione dell’acqua calda sanitaria per mezzo di un bollitoreesterno collegato ad una caldaia può essere ottenuta o tramite unavalvola deviatrice alimentata elettricamente o attraverso unapompa dedicata al carico del bollitore stesso.Su ogni caldaia viene montato un modulo AM-4 necessario per lagestione dell’accumulo esterno.Tale dispositivo, in caso di richiesta di calore, provvede a controllarela pompa di carico bollitore o, in alternativa la valvola deviatrice.La massima potenza resa disponibile ed utilizzabile (considerandouna caldaia da 280 kW) per l’abbinamento ad un bollitore ècompresa tra 40 kW e 160 kW.Durante il funzionamento in sanitario si ha l’accensione del/deibruciatore/i pari al numero dei moduli selezionati (preimpostati)mediante appositi dipswitches. Ad esempio se si ha una caldaia da280 kW e si opta per l’utilizzo di 2 moduli (pari ad 80 kW), si posizionerannoi dipswitches in posizione 1(on) e 0 (off) e, di conseguenza,saranno utilizzati solo due moduli.E’ possibile controllare un bollitore esterno per acqua calda sanitaria,semplicemente connettendo alla caldaia una sonda bollitore(codice accessorio 00B037602).Alcuni schemi esemplificativi di collegamento idraulico vengonoriportati nelle pagine 20 e 21.Tabella portata minima/nominalePotenza generatore - Tipologia modello BCC 80/2 BCC 120/3 BCC 160/4 BCC 200/5 BCC 240/6 BCC 280/7Portata minima richiesta l/h 2300 3400 4600 5700 6900 8000Portata nominale richiesta l/h 3500 5200 6900 8600 10400 1210014


11 TermoregolazioneAl fine di poter ottimizzare al meglio il riscaldamento degli ambienti,le caldaie della serie EcoBongas sono predisposte ad accoglierele centraline di termoregolazione dell’ultima generazione.Le EcoBongas sono predisposte per il funzionamento a temperaturascorrevole. Con la semplice aggiunta di una sonda esterna (codiceaccessorio B700322) è possibile effettuare la termoregolazioneclimatica.12 Montaggio di EcoBongasall’esterno: EcoCasingUn'innovativa soluzione applicativa è rappresentata dalla possibilitàdi installare la caldaia EcoBongas direttamente all'esterno dell'edificioda riscaldare, inserendola in un'apposita copertura stagnain acciaio Inox AISI 304 di facile montaggio e con tutte lepredisposizioni per i collegamenti idraulici, gas, fumi ed elettrici.Questa soluzione evita la costruzione di un apposito locale caldaiaaumentando la sicurezza grazie alla collocazione esterna.12.1 Caratteristiche costruttiveDimensioni (mm)EcoCasing• Montaggio estremamente semplice e rapido (meno di 15 minuti)• Fornitura completa di tubi scarico fumi• Porte laterali dotate di nervatura verticale di irrobustimento• Oblò rettangolare sul fronte per la visualizzazione del display• Dima per il corretto posizionamento della caldaia all'interno delcasing• Copertura superiore sagomata a 'diamante' per evitare ilristagno di acqua• Parete posteriore predisposta per collegamenti idraulici,elettrici, gas e fumi (con guarnizioni per evitare infiltrazionid'acqua)• Illuminazione interna per agevolare le operazioni dimanutenzione• Chiave quadra di chiusura porta (a richiesta possibilità dimontare normali serrature a cilindro)• Pannello posteriore amovibile, per mezzo di viti, per agevolarele operazioni di collegamento idraulico• Copertura dotata di fermi anti-chiusura accidentale• Griglie di aerazione esterne con contro griglia internaantintrusione insettiDati tecnici EcoCasing12.2 Accessori a richiesta• Terminale tronco conico per scarico fumi• Prolunghe e curve utili per l'imbocco in canne fumarieDescrizione Codice Dimensioni (mm)L P HEcoCasing per modelli BCC 80/2-2 - 120/3-2 - 160/4-2 00B300801 1.000 1.350 1.300EcoCasing per modelli BCC 200/5-2 - 240/6-2 - 280/7-2 00B300802 1.000 1.800 1.30015


13 Scarico dei prodotti dellacombustione13.1 GeneralitàIl generatore di calore EcoBongas è omologato tipo B 23(cameraaperta tiraggio forzato) e tipo C 63( camera stagna).Le caldaie devono essere installate ai sensi delle normative tecnichedi sicurezza attualmente in vigore. I canali da fumo devonoessere costruiti, a causa della formazione di condensa acida, in alluminio,acciaio inox o materiale plastico idoneo.Al fine di evitare corrosione di tipo galvanica si raccomanda di nonutilizzare materiali con caratteristiche diverse.I canali da fumo devono essere installati con pendenza positivadalla caldaia verso il condotto fumario. Gli eventuali rivestimentiisolanti applicati ai condotti di scarico devono essere anch’essiconformi alle normative nazionali e locali vigenti.13.2 Apparecchio tipo B 23(camera aperta)L’aria necessaria per la corretta combustione viene prelevata direttamentedall’ambiente di installazione del generatore.Le aperture di aerazione ed il relativo dimensionamento del caminodevono essere stabilite in conformità alle norme nazionali e localiattualmente vigenti (DM 12/04/1996 per le aperture di aerazione eUNI 9615 per il relativo dimensionamento della canna fumaria).Tabella perdite di carico specifiche scarico fumiDiametro Perdite di carico specifiche scarico fumi Tipo di apparecchio(mm) BCC 80/2-2 BCC 120/3-2 BCC 160/4-2 BCC 200/5-2 BCC 240/6-2 BCC 280/7-2150 Resistenza in (PA/metro) per tratto lineare 0,5 1,0 1,7 - - -180 Resistenza in (PA/metro) per tratto lineare - 0,4 0,7 1,0 1,4 -200 Resistenza in (PA/metro) per tratto lineare - - - 0,6 0,8 1,1150 Resistenza in (PA) per curva a 90° 1,5 3,0 5,0 - - -180 Resistenza in (PA) per curva a 90° - 1,5 2,3 3,2 4,2 -200 Resistenza in (PA) per curva a 90° - - - 2,4 3,0 3,7150 Resistenza in (PA) per curva a 45° 1,2 2,4 4,0 - - -180 Resistenza in (PA) per curva a 45° - 1,2 1,9 2,6 3,4 -200 Resistenza in (PA) per curva a 45° - - - 1,9 2,4 3,0Tabella perdite di carico specifiche aspirazione ariaDiametro Perdite di carico specifiche aspirazione aria Tipo di apparecchio(mm) BCC 80/2-2 BCC 120/3-2 BCC 160/4-2 BCC 200/5-2 BCC 240/6-2 BCC 280/7-2150 Resistenza in (PA/metro) aspirazione aria 0,4 0,8 1,4 - - -180 Resistenza in (PA/metro) aspirazione aria - 0,3 0,5 0,8 1,1 -200 Resistenza in (PA/metro) aspirazione aria - - - 0,5 0,7 0,9150 Resistenza in (PA) per curva a 90° 1,3 2,3 4,2 - - -180 Resistenza in (PA) per curva a 90° - 1,3 1,9 2,7 3,5 -200 Resistenza in (PA) per curva a 90° - - - 1,9 2,3 3,1150 Resistenza in (PA) per curva a 45° 1,0 1,8 3,4 - - -180 Resistenza in (PA) per curva a 45° - 1,0 1,5 2,2 2,8 -200 Resistenza in (PA) per curva a 45° - - - 1,5 1,8 2,5Dati medi per tubazioni in acciaio per il calcolo della lunghezza dei tubi di aspirazione aria e scarico fumi13.3 Apparecchio tipo C 63(camera stagna)Questa tipologia di installazione prevede l’utilizzo di un sistema diaspirazione/scarico gas combusti sdoppiato idoneo e certificato perquesto tipo di installazione e disponibile sul mercato. Si raccomandadi prevedere che il sistema di scarico dei prodotti della combustionesia adatto per un funzionamento in pressione e ad umido.Per determinare le lunghezze massime del canale da fumo sia latoaspirazione aria comburente, sia lato scarico dei prodotti della combustione(inclusi eventuali curve e per il dimensionamento delcamino), riferirsi alle tabelle riportate sopra che illustrano i datiindicativi per valori medi di canali da fumo in acciaio.N.B. La massima perdita di carico ammessa è la seguente:- EcoBongas BCC 80/2-2; BCC 120/3-2; BCC 160/4-2 = 90 Pa- EcoBongas BCC 200/5-2; BCC 240/6-2; BCC 280/7-2 = 70 Pa13.4 EsempioModello di caldaia: EcoBongas 120/3-2 (120 kW)Aspirazione aria: somma tratti lineari: 5 metri + 2 gomiti 90°Scarico fumi: somma tratti lineari: 10 metri + 2 gomiti 90°Terminale: perdita di carico pari a 15 Pa (dai dati delcostruttore del terminale, alla portata fumicorrispondente alla portata termica massimadel modello di caldaia scelto)Verifica per un diametro di 150 mm• Calcolo della perdita di carico totale del sistema di aspirazionearia: 5m x 0,8 Pa/m + 2 x 2,3 Pa = 8,6 Pa• Calcolo della perdita di carico totale del sistema di scarico fumi:10m x 1,0 Pa/m + 2 x 3,0 Pa = 16,0 Pa• Calcolo della perdita di carico totale del sistema diaspirazione/scarico/terminale: 8,6 Pa + 16,0 Pa + 15 Pa = 39,6 Pa(che risulta dunque < 90 Pa, perdita di carico massimaammessa). Le tubazioni da 150 mm sono dunque utilizzabili.Attenzione! Se la perdita di carico totale del sistema di aspirazione/scarico/terminalecalcolata dovesse essere maggiore della perditadi carico massima ammessa, la verifica va ripetuta con il diametromaggiore successivo, finchè la verifica non abbia esito positivo.16


14 Collettori idrauliciAl fine di garantire al generatore di calore un funzionamento sempreregolare senza problemi legati a portate troppo esigue (dovutead esempio a radiatori chiusi od impurità di vario genere) è assolutamentenecessaria l’installazione di un disgiuntore o, in alternativa,di uno scambiatore di calore che separi il circuito idraulico.La scelta di un sistema di separazione piuttosto di un altro è dettataesclusivamente dalla tipologia dell’impianto.Nel caso di un impianto nuovo, o di una sostituzione del generatorein cui vi sia la possibilità di un lavaggio delle tubature, risultaconsigliabile l’installazione di un separatore idraulico dotato didefangatore.Nel caso in cui invece si sostituisse un generatore tradizionale in unvecchio impianto carico di impurità e vi fossero problematiche nellavaggio dell’impianto, al fine di non creare ostruzioni all’internodella caldaia e conseguente malfunzionamento, si consiglia l’installazionedi uno scambiatore di calore. Quest’ultimo, interfacciatra il circuito primario in cui vi è il generatore di calore ed il s<strong>eco</strong>ndario,garantisce l’effettiva separazione dei fluidi termovettori e diconseguenza, la salvaguardia del generatore.In questo caso, purtroppo, al vantaggio di una netta separazionedei fluidi, si accompagna una perdita effettiva di rendimento dell’impianto.14.1 Gamma prodotti• Separatore idraulico filettato misure 1 1/2” F a bocchettone• Separatore idraulico flangiato con coibentazione misure DN 50,DN 65, DN 80 e DN 10014.2 Caratteristiche funzionaliIl dispositivo è caratterizzato dalla presenza di differenti componentifunzionali, ciascuno dei quali soddisfa determinate esigenzetipiche dei circuiti al servizio degli impianti di climatizzazione.• Separatore idraulicoPer rendere indipendenti i circuiti idraulici collegati• DefangatorePer permettere la separazione e la raccolta delle impuritàpresenti nei circuiti. Dotato di collegamento intercettabile aduna tubazione di scarico• Disaeratore automaticoPer permettere l’evacuazione automatica dell’aria contenutanei circuiti. Dotato di collegamento intercettabile pereventuale manutenzione.14.3 Caratteristiche tecniche e costruttive(Vedi tabella a fondo pagina)14.4 Caratteristiche tecniche coibentazione (fornita solo suimodelli flangiati)Parte interna• Materiale: schiuma poliuretanica espansa rigida a celle chiuse• Spessore: 60 mm• Densità: 45 kg/m 3• Conducibilità termica (ISO 2581): 0,023 W/mK• Campo di temperatura: 0÷105°CPellicola esterna• Materiale: alluminio grezzo goffrato• Spessore: 0,7 mm• Reazione al fuoco (DIN 4102): classe 1Coperture di testa• Materiale termoformato: PSCaratteristiche tecniche e costruttiveMateriali Filettati FlangiatiCorpo separatore Acciaio verniciato con polveri epossidiche Acciaio verniciato con polveri epossidicheCorpo disaeratore Ottone UNI EN 12165 CW617N Ottone UNI EN 12165 CW617NCorpo valvole intercettazione e scarico Ottone UNI EN 12165 CW617N Ottone UNI EN 12165 CW617N cromatoTenute idrauliche disaeratore EPDM VITONGalleggiante disaeratore PP Acciaio inoxPrestazioni Filettati FlangiatiPressione max d’esercizio 10 bar 10 barCampo temperatura 0÷120°C 0÷120°CFluido d’impiego Acqua, soluzioni glicolate Acqua, soluzioni glicolatePercentuale massima di glicole 30% 50%Attacchi Filettati FlangiatiSeparatore 1” - 1 1/4” - 1 1/2” F a bocchettone DN 50 - DN 65 - DN 80 - DN 100 Flangiati PN 10Frontale (portatermometro) 1/2” F -Scarico disaeratore - 3/8” FValvola di scarico Portagomma 1 1/4” F17


14.5 DimensioniTabella dimensioniCodice a b c d e f kg8593014 1” 1/2 282 235 260 224 - 5,78593015 DN50 1” 1/4 330 341 398 350 338593017 DN65 1” 1/4 330 341 398 350 368593020 DN80 1” 1/4 450 389 440 466 4914.6 Principio di funzionamentoQuando nello stesso impianto coesistono un circuito primario diproduzione dotato di propria pompa e un circuito s<strong>eco</strong>ndario diutenza con una o più pompe di distribuzione, si possono evidenziaredelle condizioni di funzionamento dell’impianto per cui le pompeinteragiscono, creando variazioni anomale delle portate e delleprevalenze ai circuiti.Il separatore idraulico crea una zona a ridotta perdita di carico, chepermette di rendere idraulicamente indipendenti i circuiti primarioe s<strong>eco</strong>ndario ad esso collegati; il flusso in un circuito non creaflusso nell’altro se la perdita di carico nel tratto comune è trascurabile.In questo caso la portata che passa attraverso i rispettivi circuitidipende esclusivamente dalle caratteristiche di portata dellepompe, evitando la reciproca influenza dovuta al loro accoppiamentoin serie.Utilizzando, quindi, un dispositivo con queste caratteristiche, laportata nel circuito s<strong>eco</strong>ndario viene messa in circolazione soloquando la relativa pompa è accesa, permettendo all’impianto disoddisfare le specifiche esigenze di carico del momento.Quando la pompa del s<strong>eco</strong>ndario è spenta, non c’è circolazione nelcorrispondente circuito; tutta la portata spinta dalla pompa del primarioviene by-passata attraverso il separatore.Con il separatore idraulico si può così avere un circuito di produzionea portata costante ed un circuito di distribuzione a portatavariabile: condizioni di funzionamento tipicamente caratteristichedei moderni impianti di climatizzazione.Funzione separatore del collettore idraulicoGpGsPrimarioS<strong>eco</strong>ndarioEsempio di possibili situazioni di equilibrio idraulico18


14.7 Particolarità costruttiveCoibentazioneI separatori flangiati sono forniti completi di coibentazione aguscio preformata a caldo.Tale sistema garantisce un perfetto isolamento termico.La presenza della pellicola esterna in alluminio, inoltre, rende ilseparatore completamente ermetico anche rispetto al passaggio divapore acqueo dall’ambiente esterno verso l’interno.Per questi motivi, questo tipo di coibentazione è utilizzabile anchein circuiti ad acqua refrigerata in quanto impedisce il formarsi dellacondensa sulla superficie del corpo valvola.14.8 Caratteristiche idraulicheIl separatore idraulico viene dimensionato con riferimento al valoredi portata massima consigliata all’imbocco.Il valore scelto deve essere il maggiore tra quello del circuito primarioe quello del s<strong>eco</strong>ndario.Di seguito viene riportata una tabella di abbinamento tra caldaie eseparatori idraulici, in funzione del ΔT di progetto.Gli abbinamenti sotto riportati sono da ritenersi indicativi e nonpossono sostituirsi al progetto.Intercettazione valvola sfogo aria / elemento defangatoreNei separatori flangiati, l’intercettazione del disaeratore vieneeffettuata manualmente attraverso la valvola a sfera.Nei separatori filettati, invece, la valvola di sfogo aria è intercettataautomaticamente dal rubinetto che si chiude nel momento in cuila valvola viene asportata.Tabella di abbinamento caldaie e separatori idrauliciΔT = 5°c Δt = 10°c Δt = 15°c Δt = 20°cEcoBongas BCC 80/2 DN50 1” 1/2 1” 1/2 1” 1/2EcoBongas BCC 120/3 DN65 DN50 DN50 1” 1/2EcoBongas BCC 160/4 DN65 DN65 DN50 DN50EcoBongas BCC 200/5 DN80 DN65 DN65 DN50EcoBongas BCC 240/6 DN80 DN65 DN65 DN50EcoBongas BCC 280/7 DN80 DN65 DN65 DN65E’ possibile effettuare il dimensionamento del separatore idraulicoanche utilizzando il diagramma sotto riportato.Diagramma per la scelta del collettore di bilanciamentoUna funzione fondamentale del separatore idraulico è svolta dall’elementodefangatore presente all’interno del dispositivo.Esso permette la separazione e la raccolta delle impurità presentinell’impianto.L’eliminazione di queste ultime viene effettuata grazie alla valvola,collegabile ad una tubazione di scarico, posta nella parte inferiore.Funzione disaeratoreFunzione defangatorePortata m3/h30252015105ΔT = 5 KΔT = 10 KΔT = 15 KΔT = 20 K00 50 100 150 200 250 300Potenza riscaldamento in kW19


15 Schemi collegamento idraulico bollitore/centraline di termoregolazioneAvvertenza. Gli schemi sotto riportati sono da ritenersi indicativi e non possono sostituirsi al progetto.Esempio 1: caldaia singola in impianto a 2 zone di cui 1 miscelata e bollitore sanitario16230 V13 21a 21b103017a19525243046230 V2b2c313043152712a45Legenda1 Caldaia EcoBongas2a Pompa carico riscaldamento*2b pompa carico riscaldamento(zona alta temperaturaradiatori)2c Pompa carico riscaldamento(zona con valvolamiscelatrice)5 Bollitore ad accumuloindiretto10 Valvola termostatica13 Centralina ditermoregolazione* Se modulante inserire in caldaia la scheda elettronica (codice 00B115262)15 Valvola miscelatrice a tre vie16 Sonda esterna17a Sonda di temperatura(mandata) per pannelliradianti19 Termostato limite21a/b Sonda ambiente24 Sonda temperatura bollitore27 Pompa carico bollitore30 Valvola di non ritorno31 By-pass43 Gruppo di sicurezza45 Collettore di bilanciamento46 Pompa di ricircolo52 Termostato limite disicurezzaEsempio 2: caldaia singola in impianto a 2 zone miscelate di cui 1 ad alta temperatura e bollitore sanitario16230 V13 21a 21b1017a3017b19525243046230 V2b2c31304315a15b2712a45Legenda1 Caldaia EcoBongas2a Pompa carico riscaldamento*2b Pompa carico riscaldamento(zona con valvolamiscelatrice -radiatori)2c Pompa carico riscaldamento(zona con valvolamiscelatrice pannelliradianti)5 Bollitore ad accumuloindiretto10 Valvola termostatica13 Centralina ditermoregolazione* Se modulante inserire in caldaia la scheda elettronica (codice 00B115262)15a/b Valvola miscelatrice a tre vie16 Sonda esterna17a Sonda di temperatura(mandata) per altetemperature (radiatori)17b Sonda di temperatura(mandata) per pannelliradianti19 Termostato limite21a/b Sonda ambiente24 Sonda temperatura bollitore27 Pompa carico bollitore30 Valvola di non ritorno31 By-pass43 Gruppo di sicurezza45 Collettore di bilanciamento46 Pompa di ricircolo52 Termostato limite di sicurezza20


Esempio 3: caldaia singola in impianto a 4 zone (1 diretta, 1 miscelata ad alta temperatura e 2 miscelate a bassa temperatura) e bollitore sanitario16230 V13a21a230 V13b 21a 21b30 461052524352430302b17a302c17b19a2d3117c19b2e31230 V2715a15b15c12a45Legenda1 Caldaia EcoBongas2a Pompa caricoriscaldamento*2b Pompa caricoventilconvettori2c/d/e Pompa caricoriscaldamento(zone con valvolemiscelatrici)5 Bollitore ad accumuloindiretto10 Valvola termostatica13a Centralina ditermoregolazione13b Modulo controllo circuitimiscelati* Se modulante inserire in caldaia la scheda elettronica (codice 00B115262)15a/b/c Valvola miscelatrice a trevie16 Sonda esterna17a/b/c Sonde di temperatura(mandata)19a/b Termostato limite21a/b Sonda ambiente24 Sonda temperaturabollitore27 Pompa carico bollitore30 Valvola di non ritorno31 By-pass43 Gruppo di sicurezza45 Collettore di bilanciamento46 Pompa di ricircolo52 Termostato limite disicurezzaEsempio 4: 2 caldaie in batteria in impianto a 4 zone (1 diretta, 1 miscelata ad alta temperatura e 2 miscelate a bassa temp.) e bollitore sanitario16230 V13c21a230 V13d 21b 21c230 V13a13b4352430 4630302c1017a302d5217b19a2e315217c19b2f312715a15b15c1b2b2a45230 V1aLegenda1a/b2a/b2cCaldaia EcoBongasPompa carico riscaldamento*Pompa caricoventilconvettori2d/e/f Pompa caricoriscaldamento(zone con valvolemiscelatrici)5 Bollitore ad accumuloindiretto10 Valvola termostatica13a/b Modulo caldaia pergestione cascata13c Centralina ditermoregolazione percascata13d Modulo controllo circuitimiscelati15a/b/c Valvola miscelatrice a 3 vie16 Sonda esterna17a/b/c Sonda di temperatura(mandata)19a/b Termostato limite21a/b/c Sonda ambiente24 Sonda temperaturabollitore27 Pompa carico bollitore30 Valvola di non ritorno31 By-pass43 Gruppo di sicurezza45 Collettore di bilanciamento46 Pompa di ricircolo52 Termostato limite disicurezza* Se modulante inserire in caldaia la scheda elettronica (codice 00B115262)21


CertificazioneLe caldaie EcoBongas posseggono la certificazione CE e sono in linea con le normative 90/396/EEG e 92/42/EEG a riprova dell’attenzioneposta da Bongioanni alla sicurezza e all’affidabilità che si traducono, per l’utente, in tranquillità e risparmio.22


CertificazioneLe caldaie EcoBongas posseggono la certificazione CE e sono in linea con le normative 90/396/EEG e 92/42/EEG a riprova dell’attenzioneposta da Bongioanni alla sicurezza e all’affidabilità che si traducono, per l’utente, in tranquillità e risparmio.23


Bongioanni Caldaie srlStrada Provinciale 422, 2112010 S. Defendente di Cervasca (CN)Tel. +39 0171 687816Fax +39 0171 857008www.bongioannicaldaie.itinfo@bongioannicaldaie.itGennaio 2007

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