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IL SENTIERO RUSCA - Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco

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Il Sentiero Rusca:dal progetto all’attuazioneAll’elaborazione di un progetto, prima preliminare, e poi definitivo- esecutivo è seguita un’azione sistematica e coordinata attaa concretizzare gli obiettivi dell’iniziativa: l’identificazione teoricadi un itinerario sulla base della documentazione storica e la conseguentetrasposizione dello stesso su supporti cartografici; ilconfronto del percorso virtuale con l’attuale situazione territorialeattraverso la verifica diretta dei luoghi interessati dal tragitto; l’individuazionedi natura, tipologia, caratteristiche e costi economicidelle opere ritenute essenziali per il ripristino, la ridefinizione,la sistemazione, la pulizia generale e la fruizione del percorso;la segnalazione dettagliata del Sentiero Rusca, a lavori strutturalicompiuti, con cartelli indicatori, pannelli di orientamento edillustrativi. Il complesso di opere da attuare risultava ripartito indefiniti settori di intervento rapportati a tratti specifici dell’itinerario.In sintesi si procedeva con le operazioni puntuali previste nelprogetto correlandole alla specifica localizzazione territoriale.L’area di sostarealizzataal Giovellodialoga conil versanteopposto delleattuali cave(foto Marzio Negrinimaggio 2007)I lavori per la “Realizzazione del percorso storico della montagnada denominare Sentiero Rusca nei comuni di <strong>Sondrio</strong> e della <strong>Valmalenco</strong>”approvati con delibera del Consiglio Direttivo dellaComunità Montana Valtellina di <strong>Sondrio</strong>, n. 158 del 7 ottobre 2004a seguito delle conferenze dei servizi tenutesì in data 29 luglio e 22settembre 2004, venivano appaltati il 28 gennaio 2005 all’impresaPiantoni Severo S.r.l. con sede in Schilpario (BG), via Nazionalen. 31 ed iniziavano il 29 marzo 2005. La prima fase cantieristicainteressava il territorio dei Comuni di <strong>Sondrio</strong> e Torre di SantaMaria, con operazioni mirate alla rimozione di materiale detritico,la pulitura ed il decespugliamento di arbusti ed essenze vegetaliaccumulatesi e prosperate negli anni di incuria e di abbandono deltracciato. In seguito, si avviavano i lavori di ricostruzione dei trattidanneggiati o cancellati a causa di movimenti franosi e valanghividi modesta entità: interventi a Chiesa in <strong>Valmalenco</strong> in localitàGiovello e Valle Fura. Contestualmente, nel comune di Torre diSanta Maria, nella frazione Sant’Anna, si realizzava la pavimenta-63


64Cartageografica diriferimentoambitoterritorialetratto <strong>Sondrio</strong>- Torre diSanta Maria(Sant’Anna),conevidenziato,in rosso,lo sviluppo delSentiero Rusca.


Cartageografica diriferimentoambitoterritorialetratto Torre diSanta Maria(Sant’Anna)- Chiareggio,conevidenziato,in rosso,lo sviluppo delSentiero Rusca.65


zione in acciottolato in sostituzione della terra battuta preesistente.In tempi successivi, si operava sulla piana coltivata dei fondiprivati per completare il collegamento fra le località Sant’Anna eCa’ De Risc. Questo, realizzato fino a giungere in prossimità dell’areadi sosta e dell’attigua passerella sul torrente Mallero, formatocon la tecnica delle “terre stabilizzate” nel tratto di attraversamentodei prati stabili e ridefinito, per la restante parte, mediantela rimozione di arbusti e rovi presenti a margine della boscaglia,consente la visione di un paesaggio agricolo solo parzialmentecompromesso dall’edificazione e, nel contempo, la fruizione dell’ambitofluviale del corso d’acqua.I lavori rimanevano sospesi, per la risoluzione di alcuni aspettiburocratici e per sopraggiunte avverse condizioni climatichein quota, nel periodo compreso fra il 17 maggio 2005 ed il 10aprile 2006. A seguito della redazione di una perizia suppletivae di variante presentata in data 18 agosto 2006 ed approvatacon determinazione n° 286 del 1 settembre 2006, il termine perla definitiva consegna dei lavori veniva posticipato al 17 ottobre2006. Con questo provvedimento era possibile completare gliinterventi in località Giovello e Valle Fura, con opere indifferibilinecessarie alla rimozione del materiale franoso scivolato a valle(fino a ricoprire parte del percorso esistente), alla realizzazionedi barriere protettive contro eventuali cadute di detriti lapidei dimodeste dimensioni, ed, alla ricostruzione, in località Sant’ Anna,di un tratto di muratura di sostegno in pietrame a secco particolarmentedegradata.In relazione agli aspetti sopra esposti e dopo l’entrata in vigoredella normativa regionale (D.G.R. Lombardia del 16.04.2004 n° 7/17173) che disciplina la segnaletica sentieristica, si è reso necessarioimplementare la cartellonistica prevista in progetto con delletabelle segnavia contenenti informazioni dettagliate di carattereescursionistico. Detti cartelli venivano collocati in corrispondenzadi incroci con la rete viaria principale e di intersezioni fra la retesentieristica esistente ed il Sentiero Rusca. A Chiesa in <strong>Valmalenco</strong>,località Castellaccio, in attesa della definizione degli interventi diriqualificazione dell’area industriale privata, il percorso venivadeviato sul camminamento pedonale Ponte del Curlo – contradaCosti, per poi ricongiungersi alla strada comunale per Chiareggio.La fase cantieristica si concludeva nel mese di ottobre 2006con la posa, lungo tutto il tracciato, della segnaletica verticale66


(bacheche, pannelli indicatori, tabelle segnavia), riportanti leindicazioni di carattere storico ed escursionistico che accompagnerannoi fruitori lungo gli oltre trenta chilometri del Sentiero Rusca,da <strong>Sondrio</strong> fino al Passo del Muretto.Carta geografica di riferimento ambito territoriale tratto Chiareggio – Passo delMuretto, con evidenziato, in rosso, lo sviluppo del Sentiero Rusca.Gli interventi realizzati lungo l’itinerario identificato nel progettosono descritti nella sequenza di seguito indicata.<strong>Sondrio</strong>Collocazione, a lato del percorso, della cartellonistica verticale illustranteil tragitto all’interno del centro storico della città.67


<strong>Sondrio</strong>, via Nicolò Rusca, pannello indicatore dell’itinerario nel centro storico dellacittà (ottobre 2006).PonchieraL’ingresso alla frazione Ponchiera avviene attraverso un trattodell’antico percorso che fiancheggia la chiesa della SS. Trinità;dal nucleo abitato al distacco con la strada veicolare comunaledi via Fossati si è provveduto ad un intervento di pulizia accuratada arbusti e sterpaglie e di sistemazione generale con verifica delpiano di camminamento. Le medesime opere sono state effettuatenella parte dell’itinerario che dalla località Scherini, ex chiesa diSant’Andrea Avelino, si ricongiunge alla strada carrabile che daPonchiera porta ad Arquino.68


Illustrazione dell’itinerarioLa partenza del Sentiero Rusca da <strong>Sondrio</strong> è stabilita virtualmenteda via Nicolò Rusca, strada compresa tra la collegiata deiSanti Gervasio e Protasio e la casa arcipretale, luogo in cui furapito il prelato nel luglio 1618 e dove sono stati posizionati deipannelli illustrativi dell’itinerario (scheda A).Le tabelle descrittive del percorso posizionate in via Rusca (maggio 2007).Dalla casa arcipretaleil Sentiero Ruscasvolta su viaMaurizio Quadrio(maggio 2007).Le due estremitàdell’itinerario:la città di <strong>Sondrio</strong>ed il Passodel Muretto.89


Ripresa del nucleo di Scarpatetti e del centro città con la torre campanaria(maggio 2007).Immettendosi in via Maurizio Quadrio e percorrendola in direzioneoriente, si entra in piazza Quadrivio da dove si imbocca lascenografica via Scarpatetti che si insinua nel centro storico dellacittà risalendo fino alla località “Piazzo”, alla base del castelloMasegra (il tratto conclusivo della strada è identificato come viaDe Capitani di Masegra). Il luogo è raggiungibile con un tragittoalternativo da piazza Cavour (anticamente piazza Vecchia) attraversola scalinata denominata salita Ligari che si ricongiunge conla via Scarpatetti (scheda A).Scorciodella scalinatache collegapiazza Cavour(piazza Vecchia)a via Scarpatetti(maggio 2007).90


Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.91


Dal “Piazzo” il Sentiero Rusca condivide la propria sede con lastrada comunale veicolare che porta alla frazione Ponchiera (viaFossati) fino all’altezza del raccordo con l’antico percorso della“cavallera” che, definito da ambo i lati da murature in pietrame,risulta morfologicamente riconoscibile e coincidente con lo sviluppoplanimetrico rilevabile dalla documentazione storica.Cartelli indicatori del percorso collocati lungo la via che porta al “Piazzo” (maggio 2007).Attraversato il centro storico di <strong>Sondrio</strong>, l’itinerario prosegue su via Fossati in direzionePonchiera lasciando alle spalle il colle dominante ove è situato il Castello Masegra(maggio 2007).92


Il percorsosi discostada via Fossatiinoltrandosi tra iterrazzamenti vitatie dirigendosi versol’abitato di Ponchiera(maggio 2007).Portandosi nell’agglomerato edificato il percorso risale affiancandola chiesa della SS. Trinità e reimmettendosi nella stradaveicolare che si snoda lungo i nuclei storici di Morelli, Buglio,Pozzoni e Scherini (scheda A).Il Sentiero Ruscacorre in fregioalla chiesa dellaSS. Trinità,a Ponchiera,con portale lapideodatato 1594(gennaio 2004).In prossimità della chiesa di Sant’Andrea Avelino, in contradaScherini, l’itinerario riprende il tracciato della vecchia via (schedaA), recuperato funzionalmente per una fruibilità pedonale e ridefinitoin alcuni tratti, che si riconnette alla strada veicolare perArquino, frazione residenziale del comune di <strong>Sondrio</strong> dotata diservizio di trasporto pubblico e di un piazzale ampio adibito a parcheggio(scheda B).93


La chiesa diSant’Andrea Avelino,fronte ovest,edificio religioso,ora sconsacratoed adibitoa magazzino,risalenteal secolo XVIII(maggio 2007).Panoramica della parte alta di Ponchiera: contrada Scherini, con in evidenza, a sinistra,la facciata in pietra della chiesa di Sant’Andrea Avelino (maggio 2007).94


Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.95


Il trattoche ridiscendedalla chiesa diSant’Andrea Avelinoe si connettecon la stradaper Arquino(gennaio 2004).Il tragitto prosegue per l’abitato di Arquino in direzione dell’anticoponte ad arco in muratura di pietrame che solca il Malleroe raggiunge gli edifici sulla sponda destra ricadenti nel territoriocomunale di Torre di Santa Maria (scheda B).Ad Arquino,si procedein corrispondenzadel ponte ad arcoin muratura che solcail torrente Mallero(maggio 2007).96


Dopo il breve tratto iniziale da condividere con i veicoli motorizzati,l’itinerario continua sul percorso sterrato, costruito conle caratteristiche carrabili dell’epoca (1845), che risale il crinalesinistro del torrente Valdone compiendo numerosi tornanti e portandosialla quota della località Ceschina dove questo tortuosotracciato, conosciuto come “strada dei Turnichè” si interseca conla sede provinciale (scheda B).Vista panoramica della “strada dei Turnichè” che collega l’abitato di Arquino a Ca’Ceschina, con il sovrastante viadotto del Valdone (maggio 2007).Il Sentiero Rusca abbandona la direzione della rotabile in prossimitàdi uno slargo dal quale si riprende la sede della vecchia stradarealizzata su progetto Maffei che affianca, ad una quota inferiore,l’attuale carreggiata che porta in <strong>Valmalenco</strong>.Deviazionedel percorsodalla stradaprovincialeal tracciatosterratodell’antica viadella <strong>Valmalenco</strong>,in prossimità dellalocalità Valdone(maggio 2007).97


98Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.


Attraverso un tragitto comodo, caratterizzato altresì dal passaggioin corrispondenza di un traliccio metallico dell’alta tensione,si giunge in una zona di discontinuità in cui il percorso originarioè stato rimosso in conseguenza delle opere di sistemazioneed adeguamento della strada provinciale. In tale area sono incorso di realizzazione le opere connesse al condotto interrato perla deviazione delle acque del torrente Mallero e sono stati edificatigli stabili funzionali al depuratore consortile della <strong>Valmalenco</strong>(scheda C).L’interferenzacon le strutturedel nuovo depuratore,impone l’aggiramentodell’area delimitataportandosi sullasottostante stradadi servizio, in origineil percorso viabilePrato - Arquino(maggio 2007).Non potendo, al momento, ipotizzare l’assetto definitivo dellazona, la soluzione adottata per ricucire l’itinerario si limita a collegareil tracciato finora descritto, attraverso la formazione di unsentiero ricavato sul terreno naturale, con il vecchio percorso di“Caparè”, coincidente con il tracciato seicentesco della “cavallera”.Su tale stradina, ora utilizzata come pista di accesso ai cantieri, siprosegue fino al raccordo con la strada provinciale, alle porte dellalocalità Prato, prima del ponte di Spriana.Per conferire carattere di continuità al Sentiero Rusca e consentirneun immediato utilizzo si è stabilito di superare quelle possibiliinterferenze con gli effetti e le trasformazioni territoriali derivantidagli imponenti interventi in corso prediligendo, nel tratto aseguire Prato - Tornadù, una condivisione promiscua della strada99


provinciale fra traffico motorizzato e transito pedonale. Un collegamentosimilmente ininterrotto, che contestualmente si discostidalle arterie del traffico veicolare, sarebbe auspicabile tramite larealizzazione di un passaggio pedonale parallelo alla strada provinciale,in aggetto alla muratura arginale del torrente Mallero;tale opera, incisiva, ma attualmente non sostenibile con le risorsefinanziarie stanziate potrà essere comunque valutata a conclusionedei lavori infrastrutturali in atto.Il percorso raggiunge il nucleo di Tornadù (scheda C) ove sidistacca dalla sede veicolare, lambisce l’agglomerato edificatoportandosi verso il Mallero e si reinnesta nel flusso motorizzato amonte del tessuto costruito continuando sino all’imbocco del pontesul torrente della strada provinciale per Caspoggio (scheda D). Inversante destro idrografico si stacca un percorso sterrato checosteggia l’alveo del Mallero; attraverso questo l’itinerario giungenei pressi di un edificio che ospitava una cabina di trasformazionedi energia elettrica e si dirige verso la passerella in legno lamellareche solca il torrente Torreggio, realizzata recentemente a serviziodel collettore fognario della <strong>Valmalenco</strong> e che mette in comunicazionecon le vie del centro edificato di Torre di Santa Maria.Il percorso sterrato sul versante destro del Mallero a valle dell’abitato di Torre di SantaMaria (maggio 2007).Il torrenteMallero a valledel ponteveicolare che losolca nel centroabitato di Torredi Santa Maria;a sinistra siintravede lapasserellalignea sulTorreggiopercorsa dalSentiero Rusca(foto MarzioNegrini, maggio2007).100


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Attraversamento supasserella lignea deltorrente Torreggio inprossimità del centrodi Torre di SantaMaria (maggio 2007).Da qui prosegue, oltrepassando il crocevia, in direzione di Chiesain <strong>Valmalenco</strong>, sviluppandosi sul camminamento pedonale chefiancheggia la sede provinciale ed innestandosi nella stradina chesi immette nel centro storico della contrada Sant’Anna (scheda D).Il Sentiero Rusca siaddentra nel nucleostorico di Sant’Anna(maggio 2007).102


Nell’agglomerato edificato, con un intervento di riqualificazionedel percorso, coordinato con il contesto architettonico, si è provvedutoalla sistemazione superficiale di un tratto del SentieroRusca collocando pietrame tondeggiante (acciottolato).La superficiepavimentata conciottoli nella frazionedi Sant’Anna(maggio 2007).Il sentiero inprossimità dei terreniprativi a monte dellafrazione di Sant’Anna(maggio 2007).103


104Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.


Da questo punto l’itinerario, in conformità al documentatotracciato storico (non più riscontrabile), cerca di ristabilire il collegamento,agendo compatibilmente con l’attuale destinazionecolturale dei fondi privati, con la località Cà de Risc, situata pocooltre, dove si distingue un edificio destinato in origine a torre disegnalazione (scheda D). A tal fine l’itinerario, ad eccezione dellaparte iniziale che penetra negli appezzamenti prativi, si assestae conforma sul tracciato del collettore fognario, avendo rilevatoun’affinità tra la direzione dello stesso e quella dell’antica strada“cavallera” e prendendo atto che, in corrispondenza della condutturainterrata, potrà facilmente materializzarsi un passaggio per ilservizio manutentivo dell’opera. Il tratto che attraversa gli appezzamenticoltivati a foraggio è connotato da un piano di passaggioformato da conglomerato ecologico che consente l’immediataindividuazione del percorso. I lavori per l’impianto fognario della<strong>Valmalenco</strong>, nell’ambito interessato, ad oggi, sono stati completatie l’assetto morfologico del suolo risulta ripristinato.La parte finale delpianoro prativoche si estendefra il nucleo diSant’Anna e lalocalità Cà de Risc,in prossimitàdell’area di sosta(maggio 2007).105


Località Cà de Risc, iltratto inizialedella passerellametallicaove transitail Sentiero Rusca(maggio 2007).Dalla località Cà de Risc, verificata la problematicità idrogeologicadel versante, non essendo ipotizzabile proseguire in direzionedella località Basci ricostruendo il segmento completamente cancellatoche consentirebbe di congiungersi con un breve tratto distrada “cavallera” ancora riconoscibile, si è stabilito di progredireusufruendo prima, del viadotto su piloni in cemento armato dotatodi passerella metallica di transito, e poi, della piattaforma carrabile,entrambe opere funzionali all’intervento di collettamento,anche se in questa rotta il passaggio si discosta dalla via storica(scheda D).Il passaggioaereo pedonabile,percorso suviadotto realizzatocontestualmenteal collettore fognario(maggio 2004).106


Raggiunta la contrada Basci, sul fondovalle prativo, il percorsoabbandona le orme della condotta fognaria per immettersi direttamentenel nucleo edificato e risalire lungo la via pedonale, portarsisulla sede veicolare che congiunge la frazione e raccordarsi infinealla strada provinciale (scheda E).Le strutture residuali di un fabbricato rurale in disuso in contrada Basci (maggio 2007).La situazione di dissesto ed il forte declivio dell’area a montedell’abitato di Basci, che si estende fino all’alveo del torrente Giumellini,ha dissuaso dalla realizzazione di una bretella pedonaleidonea a connettere il percorso a valle con la pista carrabile giàcostruita a monte che rasenta l’alveo del Mallero e funzionalesempre all’intervento di depurazione delle acque reflue della <strong>Valmalenco</strong>.Questa ipotesi, che era stata indicata nella propostapreliminare del maggio 2002, è stata accantonata per l’impervietàdi un tracciato che avrebbe assunto un profilo altimetricoeccessivamente discontinuo e disagevole. Tale scelta, inoltre, nonsi sarebbe configurata come itinerario corrispondente al tragittostorico, sia per conformazione che per logistica di raccordo con lalocalità di destinazione, il centro abitato di Chiesa in <strong>Valmalenco</strong>.107


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La progressione del Sentiero Rusca è stata determinata, perciò,orientandosi in analogia allo sviluppo storico del percorso anchese distorto dalla situazione contingente che impone il camminamentosul nastro di asfalto della strada provinciale in concorsocon il flusso veicolare nel tratto che parte dal raccordo con la viacomunale dei Basci, nel territorio del comune di Torre di SantaMaria, fino al centro di Chiesa in <strong>Valmalenco</strong> (scheda E).La condivisione con il traffico motorizzato di questa specificaparte del tragitto era condizione necessaria per assicurarne lacontinuità che, altrimenti, avrebbe subito una troncatura nellevicinanze della località “Luna” per cause ostative alla realizzazionedi opere strutturali in quel critico ambito territoriale che, pernatura geomorfologica, non consentiva la formazione di passaggialternativi; conseguentemente ne è derivata una scelta aderenteall’evoluzione storica del tracciato che, pur non corrispondendoper caratteristiche fisiche (dimensioni, materiali, sviluppo), nellosvolgersi della carreggiata contemporanea risale il versante versol’abitato di Chiesa conformemente all’antica strada di valle.Potrebbe configurarsi come prossima ed alternativa soluzione aquesto tratto di itinerario e soprattutto per una fruizione ancheciclabile, il tracciato del collettore fognario che, costeggiandol’asta torrentizia del Mallero, dalla contrada Basci consentirebbe digiungere nei pressi del cimitero di Chiesa in <strong>Valmalenco</strong> e da quiproseguire lungo la nuova strada veicolare, recentemente realizzatadall’amministrazione comunale (via Giovanni Paolo II), chesi riconnette sulla via Rusca riprendendo la direzione del sentierostorico; in questa ipotesi necessiterebbe integrare con passerelleaeree e ciclopedonali i due attraversamenti del corso d’acqua giàrealizzati per connettere la condotta interrata e localizzati in corrispondenzadella commutazione dei versanti.Risorse naturalie razionaleutilizzo siconiugano inun manufattofunzionale edelementare:piccolo lavatoioin contradaBasci (fotoMarzio Negrini,maggio 2007).109


110Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.


Si può affermare che da Chiesa in <strong>Valmalenco</strong> si delinea quellaparte di Sentiero Rusca che, percorrendo tutta la valle del Mallerofino al passo del Muretto, ridefinita e rivalutata dal complesso diopere eseguite in attuazione degli interventi progettuali (sistemazione,ripristino, manutenzione straordinaria, dotazione diattrezzature complementari), si connota per la fedeltà storica dell’itinerarioattuale rispetto al tragitto seicentesco.Porta di accesso alla centrale via Roma di Chiesa in <strong>Valmalenco</strong>, in piazza SantiGiacomo e Filippo (giugno 2005).Raggiunto il nucleo edificato del centro turistico, si percorre lasede veicolare che, seppure convertita allo scorrimento motorizzato,rappresenta la via storica di transito che attraversava ilpaese e portava al piazzale antistante la chiesa dei Santi Giacomoe Filippo. Dall’ampio slargo, si transita per la via principale (viaRoma), recentemente oggetto di un pregevole intervento di riqualificazione,poi, per un tratto a risalire, per via Bernina; quindi siimbocca la via Rusca (intitolata in memoria dell’arciprete Nicolò)arrivando all’incrocio con via Funivia e proseguendo fino al tornantestradale (scheda E) da cui si stacca il raccordo veicolare che portaalla contrada Curlo (scheda F).111


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Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.A fianco:La centrale eriqualificata viaRoma a Chiesain <strong>Valmalenco</strong>(foto MarzioNegrini,maggio 2007).113


Da questo punto, nell’elaborazione delle proposte di intervento,era stata considerata la possibilità di riprendere il tragittodella vecchia strada carrabile, coincidente con la “cavallera” chesaliva verso la località Castellaccio, ancora selciata e sorretta damurature in pietrame che testimoniano le opere di adeguamentoeseguite dopo il 1845 dai “giovellai” per creare una sede adeguatafinalizzata al trasporto delle piode; sono tuttora evidenti i solchi,ricavati nelle lastre lapidee, in cui scorrevano le ruote dei carritrainati dai cavalli.Alcune pietre che lastricano il percorso nel tratto che risaliva al Castellaccio risultavanosagomate per agevolare il transito dei carri (giugno 2003).114


Il percorso originario, ancora rilevabile, si interrompe in prossimitàdell’area destinata ad un insediamento industriale localizzatonella zona del Castellaccio. La proposta progettuale, anche in sededi progetto definitivo - esecutivo, individuava il collegamento checonsentiva di ricongiungersi alla strada veicolare a monte (stradaper Chiareggio) recuperando un camminamento che si sviluppasul costone di roccia della “Scalugen”, adeguandolo nella parteesistente e realizzando un passaggio meglio definito, compiutoe riconoscibile nel tratto finale. Un’irrisolta disquisizione per stabilirele modalità di transito sull’area privata ha comportato,in via transitoria, la rinuncia al passaggio lungo il sentiero chevalicava il suggestivo promontorio roccioso; in alternativa l’itinerarioriprende un camminamento pedonale ad uso pubblico chesi addentra nella contrada Costi ricongiungendosi con la stradadiretta a Chiareggio, non evidenziandosi tracciati più diretti dapercorrere (scheda F). Lungo la medesima carreggiata si arriva allabase della pendice destra orografica del Giovello, la zona delleantiche cave di serpentino.Ripresa panoramica dell’area di cava abbandonata del Giovello, “intagliata” dalcamminamento risagomato del Sentiero Rusca (maggio 2007).115


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Si abbandona il tracciato stradale imboccando il tratto inizialedella pista di servizio di una cava e si riprende l’itinerario antico chelambisce il “sasso delle croci” e si sviluppa sul versante pietrosocostellato di tettoie - laboratorio dismesse e di imbocchi di gallerieche conducevano all’interno della montagna (scheda F).Ingresso di un cunicolo ipogeo per l’estrazione del serpentino nell’area del Giovello,coronato dal passaggio pedonale (maggio 2007).L’attraversamento dell’area del Giovello ha implicato delle scelted’intervento compatibili con la complessa situazione morfologicadella pendice; la ricostruzione necessaria del piano calpestabiledel sentiero con caratteristiche idonee a garantirne la stabilità e laconservazione ha rappresentato un aspetto progettuale delicato invirtù della specificità e dell’unicità del luogo. L’intervento di ricomposizionedel sentiero prevedeva l’impiego delle medesime pietredi cui è costituita l’area e che ne connotano l’aspetto formale ematerico: il sistema di posa a secco, la tessitura e l’accostamentodei blocchi, la tipologia dei manufatti, mirano a replicare le struttureesistenti che testimoniano un mirabile esempio di architetturaambientale spontanea.Nelle pagineprecedenti:Il suggestivoe surrealemicrocosmodel Giovellosegnatodal percorsorinominatoSentiero Rusca(foto MarzioNegrini,maggio 2007).118


La ridefinizione del sinuoso percorso con lo stesso materiale lapideo che copre la zona(maggio 2007).L’accostamento dell’area di sosta ai ruderi disseminati lungo il versante (maggio 2007).119


120Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.


Dal Giovello l’itinerario continua seguendo l’antico percorso, congiungendosicon il sentiero Primolo - San Giuseppe, solcando iltorrente Mallero nei dintorni dell’antico Ponte Alto e risalendo lasponda che porta nel nucleo abitato (scheda G).Tratto selciatodell’itinerario Ruscacoincidente con ilsentiero Primolo - SanGiuseppe(maggio 2003).Attraversamento sul torrente Mallero per connessione percorso in direzione SanGiuseppe, sulla sponda opposta (maggio 2003).121


Da San Giuseppe alla località Sabbionaccio si continua lungo lasede veicolare, non essendo stato proponibile ripristinare il trattooriginario per la presenza della discarica di scarti lapidei, ricollegandosiin prossimità della piana omonima al tratto del sentieroantico meno compromesso e tuttora chiaramente leggibile, varcatosaltuariamente dai passaggi della pista per lo sci di fondo, realizzatanel 2003 (scheda G).Uno dei tratti immutati dell’antica “cavallera” in località Sabbionaccio, ricompresinell’itinerario (ottobre 2005).L’itinerario, abbandonato il tracciato antico, si connette con l’infrastrutturasportiva di recente potenziata ed attraversa il corsod’acqua Entovasco riprendendo poco avanti la vecchia strada checonduce alla località Carotto (scheda G).Da qui il Sentiero Rusca continua mantenendosi contiguo alladirezione della “cavallera” che, seppure riscontrabile a trattidiscontinui, è stata manomessa in occasione dei lavori di realizzazionedella pista di fondo, la cui piattaforma funge anche datransito pedonale (scheda H).122


Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.123


L’ambito territoriale in prossimità della località Carotto (maggio 2007).Il percorso della pista viene abbandonato per risalire e riprenderel’antica via, ancora riconoscibile per la delimitazione di cordoli inpietrame, che si raccorda, poco oltre, con la sede veicolare perChiareggio; da questo punto l’itinerario si riconnette con un trattodi “cavallera” che nuovamente si blocca in prossimità dell’intercettazionecon una recente strada veicolare a servizio di una centraleidroelettrica localizzata nei pressi della confluenza fra i torrentiForasco e Mallero (scheda H).Il distaccodel Sentiero Ruscadal tracciato dellapista di fondo,dopo la zonadel Carotto,in direzionedella stradacarrozzabileper Chiareggio(maggio 2004).124


Ripristinato, in prossimità della scarpata scoscesa, il tratto dicongiunzione tra sentiero e sede carrabile il tragitto proseguefino al raccordo con il segmento di pista di fondo che consente disuperare l’alveo del Forasco con un ponte a struttura metallica e,dopo il recuperato dislivello affrontato con ampi tornanti sostenutida imponenti murature, di ricongiungersi con lo spianamento artificialeche ricopre la condotta forzata dell’impianto idroelettricorealizzato sul Mallero, anch’esso riconvertito all’impiego sportivo(scheda H).Il superamento dell’alveo del torrente Forasco con il nuovo viadotto su cui transita ilSentiero Rusca (maggio 2004).L’itinerario si conforma morfologicamente all’infrastrutturasportiva che per linearità di sviluppo sostituisce il sentiero originario,ancora frammentariamente riscontrabile ma interrottoe danneggiato irreparabilmente in conseguenza dei lavori effettuatinell’area, e giunge in prossimità della località Ponte delNevasco (scheda H), prima dell’ingresso all’abitato di Chiareggio,dove riprende la strada veicolare che, per andamento e tracciato,coincide con l’antica “cavallera” (scheda I).125


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Attraversato Chiareggio, ove è situato l’edificio (ora ristrutturato)che ospitava l’osteria del Bosco in cui sostò l’arciprete NicolòRusca durante il tragitto verso Coira, si prosegue per il Pian delLupo e si inizia la salita per il passo del Muretto (scheda I).Il percorso, dopo l’abitato di Chiareggio in direzione del Passo (giugno 2003).Nelle pagineprecedenti:Un punto di sosta lungo l’itinerario, dopo il Pian del Lupo e prima della salita verso ilpasso (maggio 2007).Il pittorescoborgo diChiareggionella suascenograficacornicepaesaggistica(foto MarzioNegrini,maggio 2007).128


Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.129


Il tratto del Sentiero Rusca che da Chiareggio arriva al valico (schedeI - L - M) è stato oggetto, a metà degli anni novanta, di un recenteintervento di ristrutturazione da parte della Comunità Montana Valtellinadi <strong>Sondrio</strong> che ha consentito di recuperare e consolidare lastrada militare carrabile che prosegue oltre l’Alpe dell’Oro nonché diripristinare la parte finale della mulattiera (il cui tracciato è probabilmenteancora corrispondente alla via originaria).La strada carrabilesistemata,parzialmenteselciatain pietrame,che raggiungel’Alpe dell’Oro(maggio 2002).Un edificiotipico dell’areamontana malenca,all’Alpe dell’Oro,completamente inpietrame a secco(maggio 2002).130


Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.131


132Sviluppodell’itinerariosu estrattodella CartaTecnicaRegionale.


Il fondaledel gruppodel Disgraziain corrispondenzadell’interruzionedel tratto di stradacon la sede carrabile(giugno 2003).Questa parte del percorso, già in quell’occasione, era stata dotatadi piazzole di sosta panoramiche e corredata di cartelli indicatori.Gli interventi eseguiti per il tratto conclusivo, in particolare quellooltre l’Alpe dell’Oro (schede L – M), si sono limitati alla pulizia delpiano di scorrimento, allo sgombero del materiale smottato ed allaridefinizione del percorso in prossimità del passo mentre l’adeguamentodella segnaletica, che è stata integrata, uniformataed armonizzata all’itinerario complessivo, ha interessato l’interotronco Chiareggio, Passo del Muretto.Un escursionista sulvalico, ripreso dalterritorio elvetico(giugno 2003).Le sorgenti d’acqua della valle del Muretto che contribuisconoalla formazione del torrente Mallero, fiancheggiate dalSentiero Rusca (settembre 2006).133


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Descrizione sintetica del Sentiero RuscaImmagine delpannello chevisualizza gliambiti antropizzatilungo l’itinerario.Fra i recenti interventi sulla sentieristica, promossi dallaComunità Montana Valtellina di <strong>Sondrio</strong>, quello relativo alla ridefinizionedell’itinerario Sentiero Rusca ha richiesto un particolaree prolungato impegno in considerazione della molteplicità degliaspetti implicati nella concretizzazione dell’esemplare iniziativa.La denominazione Sentiero Rusca è stata attribuita all’anticopercorso di fondovalle che, partendo da <strong>Sondrio</strong> risaliva l’intera<strong>Valmalenco</strong> fino al valico del Passo del Muretto; l’itinerario è intitolatoalla memoria dell’arciprete Nicolò Rusca (1563-1618).Il progetto di recupero del tracciato storico, proposto e realizzatodalla Comunità Montana Valtellina di <strong>Sondrio</strong> con il contributodella Regione Lombardia, della Provincia, del comune di <strong>Sondrio</strong>e dei comuni della <strong>Valmalenco</strong>, ha restituito praticabile e fruibile,attraverso l’esecuzione di alcuni interventi strutturali di adeguamentoe sistemazione di tratte pedonali in disuso e la posa di unaadeguata segnaletica, un interessante e significativo percorsoescursionistico lungo la valle del Mallero.Per ragioni connesse ai dissesti presenti nel tratto interessatodalla storica frana di Spriana, non è possibile attualmente riproporrefedelmente alla forma originaria il tratto Arquino - Prato;inoltre, su alcune parti del percorso (per una lunghezza complessivadi circa 2 km), l’itinerario si sviluppa lungo la stradacarrozzabile provinciale.Il Sentiero Rusca si sviluppa su un tracciato di una lunghezza,da <strong>Sondrio</strong> al passo del Muretto, pari a circa 32 chilometri; essidiventano circa 45 se da <strong>Sondrio</strong> si oltrepassa il valico e si raggiungeMaloja, nella Confederazione Elvetica. La distanza fra ilcapoluogo ed il confine di stato viene sostanzialmente aggravatadal notevole dislivello che supera i 2200 metri. La difficoltà di percorrenzadel tragitto è comunque limitata; ad eccezione del trattofinale in prossimità del passo la pendenza non risulta elevata edi passaggi in situazioni particolari non richiedono specifiche precauzioni.Il percorso, considerato le sue reminescenze storiche, parte da135


via Rusca, nel centro del capoluogo, in prossimità della casa arcipretalee della collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, compartocittadino facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria. L’itinerariorisale la via Scarpatetti fino al Piazzo e da qui, lungo lastrada veicolare di via Fossati, si porta alle soglie della frazionePonchiera dove è visibile il raccordo, già segnalato, con l’antica“cavallera” (strada vegia).Oltrepassati Ponchiera e contrada Scherini, l’antico tracciatoè ben riconoscibile oltre la chiesa di Sant’Andrea Avelino finoal successivo raccordo con la carrabile per Arquino. RaggiuntaArquino si varca il torrente Mallero tramite il vecchio ponte adarco e subito dopo si sale il versante compreso tra il Mallero edil Valdone, attraverso i vigneti, lungo la serpeggiante “strada deiTurniché”.Intersecata la provinciale della <strong>Valmalenco</strong> in località CàCeschina, la si segue per circa 120 metri, poi, di fronte al bivioper Cagnoletti, si imbocca la vecchia strada che corre a valle dellacarrozzabile con andamento parallelo. Superata l’area del depuratoree del by - pass del Mallero si ritorna nuovamente sullacarreggiata provinciale e la si segue fino a Tornadù. Attraversatoil nucleo edificato si riprende la via veicolare procedendo fino alponte sul Mallero; quindi si continua lungo una pista sterrata indestra idrografica e si raggiunge una passerella che attraversa iltorrente Torreggio, all’uscita dell’abitato di Torre di Santa Maria.Arrivati alla frazione Sant’Anna, fruendo del marciapiede chefiancheggia la strada provinciale, ci si immette nella contradae si prosegue lungo un tracciato, allestito per garantire la continuitàdel Sentiero Rusca, fino a Cà de Risc ed in seguito allacontrada Basci. Di nuovo ci si raccorda alla strada provinciale ela si percorre fino a Chiesa in <strong>Valmalenco</strong> (questo tratto stradalerisulta il più esteso di tutto l’itinerario).Si attraversa il centro turistico transitando lungo la via Ruscafino al ponte del Curlo dove si trova la traccia dell’antica “cavallera”che saliva alla località Castellaccio, reimmettendosi nellacontrada Costi fino al raccordo con la sede veicolare (ove è attualmenteinsediata la ditta “Nuova Serpentino d’Italia”).Il percorso continua per circa 880 metri lungo la sede motorizzataper San Giuseppe e Chiareggio fino al bivio del Giovellodove la via storica rimontava il ripido versante coperto dai residuilapidei provenienti dall’antica attività estrattiva di lastre di serpentino(piode); superata questa interessante e suggestiva areasi prosegue fino a San Giuseppe lungo una valida mulattiera. DaSan Giuseppe si viaggia sulla strada asfaltata per circa 1200 metri136


giungendo in prossimità del bivio che porta alla piana di Sabbionaccio,da dove il tracciato si sviluppa in parte lungo le piste di scidi fondo fino a Carotto e, in progressione, a Senevedo e a Chiareggio.Da Chiareggio non necessitano ulteriori specificazioni in quantosi transita per la strada carrabile realizzata dal genio militare neiprimi anni del ‘900, e, per gli ultimi trecento metri di dislivello,per il sentiero che presumibilmente ricalca l’antico tracciato finoal Passo del Muretto.Il percorso si presenta come un’asse pedonale percorribile (daMaloja a <strong>Sondrio</strong> e viceversa) in due o più tappe, facilmenteabbinabile ai numerosi tracciati presenti in <strong>Valmalenco</strong> che sicaratterizzano per la grande varietà di elementi di interesse: dalParco Geologico di Chiareggio al Sentiero Glaciologico del Ventina,dai sentieri che formano l’Alta Via della <strong>Valmalenco</strong> alla visitaall’ex miniera della Bagnada di cui è in corso la riconversione afini museali in collaborazione con l’Unione della <strong>Valmalenco</strong>, dallecave di serpentinite e di pietra ollare all’area turistica del lagoPalù.Pertanto, nell’ambito della valorizzazione dei percorsi storici, ilSentiero Rusca si configura come percorso proponibile singolarmente,ma anche come possibile asse di collegamento tra la fittarete sentieristica della <strong>Valmalenco</strong> ed il fondovalle valtellineselungo il quale insiste ed in futuro sarà una realtà ininterrotta, ladorsale del Sentiero Valtellina.Tabella riepilogativa:caratteristiche e modalità di percorrenza dell’itinerarioLOCALITA’DISTANZEPARZIALIDISTANZEPROGRESSIVETEMPI DIPERCORRENZADISLIVELLOSONDRIO(306 metri.s.l.m.)ARQUINO3,7 Km0,00 Km3,70 Km1.00 h. 179 m.PERCORRENZAARQUINO(485 metri s.l.m.)TORRE S. MARIATORRE S. MARIA(m.780 s.l.m)CHIESA IN VALMALENCOCHIESA IN VALMALENCO(m.965 s.l.m)CHIAREGGIO5,9 Km4,0 Km10,9 Km3,70 Km9,60 Km9,60 Km13,60 Km13,60 Km24,60 Km1.40 h. 295 m.1.00 h. 185 m.3.20 h. 645 m.CHIAREGGIO(m.1.610 s.l.m)PASSO DEL MURETTO(2.562 metri s.l.m.)7,9 Km24,60 Km32,40 Km3.30 h. 952 m.TOTALE 32,40 km 10.30 h. 2256 m.137


138


BibliografiaBeni culturali della Comunità Montana Valtellina di <strong>Sondrio</strong>,Bonazzi Grafica srl., 2004.Nicolai Rusca - Positio Super Martyrio, Tipolitografia De Magistris,Grottaferrata, 2002.L. ARZUFFI, <strong>Valmalenco</strong> - Le più belle escursioni, Lyasis Edizioni,<strong>Sondrio</strong>, 2006.G. BAIACCA, Vita e morte di Nicolò Rusca, Tipografia Mattei,Morbegno, 1939.G. BALATTI, Aspetti dello sfruttamento in Valtellina da parte deiGrigioni, in B.S.S.V., n° 14 (1969), pp. 116-123.G. BELLESINI, S. TIRINZONI (a cura di), Manuale operativo per lasegnaletica degli itinerari escursionistici della Provincia di <strong>Sondrio</strong>,Tipografia Bettini, <strong>Sondrio</strong>, 2006.E. BERTOLINA, G. BETTINI, I. FASSIN, Case rurali e territorio inValtellina e Valchiavenna, Litografia Bonazzi, <strong>Sondrio</strong>, 1979N. CANETTA, Osservazioni sulle conseguenze storico economichedella “piccola glaciazione” in Valtellina, con particolare riguardoalla <strong>Valmalenco</strong>, in B.S.S.V., n° 36, (1983),pp. 201 – 213.N. CANETTA, L’importanza strategica della strada del Muretto dalXIII al XVII secolo e le fortificazioni ad essa collegate, in B.S.S.V.,n° 31, (1978), pp. 37 – 40.N. CANETTA, G. CORBELLINI, <strong>Valmalenco</strong>. Guide storiche etnografiche,naturalistiche, Tamari Editori, Bologna, 1976.G. CORBELLINI, Il castello di Malenco, in B.S.S.V., n° 31, (1978),pp. 41 – 44.G. DA PRADA, L’Arciprete Nicolò Rusca e i cattolici del suo tempo,Ed. Tipografia Poletti, Villa di Tirano, 1994.L. DE BERNARDI, <strong>Valmalenco</strong> – Una storia che viene da lontano unpresente che guarda al futuro, Lyasis Edizioni, <strong>Sondrio</strong>, 1999.Rappresentazioneschematicadell’itinerarioattraverso la<strong>Valmalenco</strong>.L. DE BERNARDI, <strong>Valmalenco</strong>: una lunga storia - Quasi una antologiasulla valle del Mallero, Litografia Mitta, <strong>Sondrio</strong>, 1986.G. DE SIMONI, La strada del Muretto, in “La voce benefica”, n° 9(1938).139


M. GIANASSO, Guida turistica della Provincia di <strong>Sondrio</strong>, EdizioniBanca Popolare di <strong>Sondrio</strong>, Bonazzi Grafica, <strong>Sondrio</strong>, 2000.S. GUICCIARDI, La strada transorobica Bergamo - <strong>Sondrio</strong> e la<strong>Valmalenco</strong>, in R.E.P.S., aprile 1953, pp. 10.R. JENNI, I valichi alpini dei grigioni e la loro importanza economicanella storia, Meneghini, Poschiavo, 1965.A. LEVI, L’arciprete di <strong>Sondrio</strong> Nicolò Rusca, Credito Valtellinese,<strong>Sondrio</strong>, giugno 1993.A. MASA, A Chiesa, un tempo,’si andava a Giovello’…- Le piodedella <strong>Valmalenco</strong> dal 1300 ad oggi, Grafica Mevio, <strong>Sondrio</strong>, 1994.A. MASA, G. DE SIMONI, Inventario dei toponimi valtellinese evalchiavennaschi. Territorio comunale di Chiesa in <strong>Valmalenco</strong>,S.S.V., n° 8, (1976).S. MASA, La “Strada Cavallera” del Muretto (<strong>Valmalenco</strong>):Transito e commerci su una via retica fra Valtellina e Grigioni inepoca moderna – Tesi di Laurea, Università degli Studi di Milano –Facoltà di lettere e filosofia, Anno Accademico 1992/93.S. MASSERA, Le principali vie di comunicazione fra la Repubblicadi Venezia e i Cantoni svizzeri attraverso la Valtellina e i Grigioninel sec. XVII, in R.E.P.S., n° 4, (1983), pp. 15 – 26.F. MONTEFORTE, C’è una strada nel parco, in “Contract”, n° 14,(1992), pp. 40 – 41.E. PAVESI, Val Malenco, Cappelli Editore, Rocca San Casciano,1969.L. REVOJERA, P. CARLESI, C. LUCIONI, E. PESCI, Milano e le suemontagne, Galli Thierry, Milano, 2002.G. SCARAMELLINI, I valichi delle Alpi Retiche. Cenni di geografiastorica, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1971, vol. IV.B.S. VALERI, Al di là del Muretto. Impressioni di viaggio, in “LaValtellina”, 05.09.1981.140


Appendice DocumentariaLE BASI CARTOGRAFICHE TERRITORIALI CHE CORREDANOLA PRESENTE APPENDICE SI RIFERISCONO ALLE MAPPECATASTALI DEPOSITATE PRESSO L’ARCHIVIO DI STATODI SONDRIO, RISALENTI ALL’IMPIANTO ORIGINARIODELL’ANNO 1853, SUCCESSIVAMENTE AGGIORNATE.141


COMUNE DI SONDRIO ESTRATTO FOGLIO N. 4VISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Collegiata dei SS. Gervasio e ProtasioCasa Arcipretale - <strong>Sondrio</strong>IAPPENDICE DOCUMENTARIA


COMUNE DI SONDRIO ESTRATTO FOGLIO N. 4VISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Castello Masegra <strong>Sondrio</strong>APPENDICE DOCUMENTARIAII


COMUNE DI COLDA ESTRATTO FOGLIO N. 16ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Chiesa della SS. Trinità<strong>Sondrio</strong> – frazione PonchieraIIIAPPENDICE DOCUMENTARIA


COMUNE DI COLDA ESTRATTO FOGLIO N. 2ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Ponte sul torrente AntognascoComune di <strong>Sondrio</strong> – frazione ArquinoAPPENDICE DOCUMENTARIAIV


COMUNE DI TORRE DI ESTRATTO FOGLIO N. 29BONDOLEDO ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEChiesa di Santa MariaTorre di Santa MariaVAPPENDICE DOCUMENTARIA


COMUNE DI CAMPO ESTRATTO FOGLIO N. 27ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Chiesa di Sant’AnnaTorre di S. Maria - località Sant’AnnaAPPENDICE DOCUMENTARIAVI


COMUNE DI CAMPO ESTRATTO FOGLIO N. 25ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Torre di segnalazioneTorre di Santa Maria - località Ca’ de RiscVIIAPPENDICE DOCUMENTARIA


COMUNE DI CHIESA ESTRATTO FOGLIO N. 14ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEChiesa dei SS. Giacomo e FilippoChiesa in <strong>Valmalenco</strong>APPENDICE DOCUMENTARIAVIII


COMUNE DI BRACCIA ESTRATTO FOGLIO N. 25VISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEINDIVIDUAZIONE DEI TRATTI DI PERCORSO RICONOSCIB<strong>IL</strong>I E R<strong>IL</strong>EVAB<strong>IL</strong>I(PERIODO MAGGIO 2002)Chiesa di San GiuseppeChiesa in <strong>Valmalenco</strong> – località S. GiuseppeIXAPPENDICE DOCUMENTARIA


COMUNE DI CHIAREGGIO ESTRATTO FOGLIO N. 29ED UNITOVISUALIZZAZIONE TRAGITTO ANTICA STRADA DI VALLEChiesa di Sant’AnnaChiesa in <strong>Valmalenco</strong> – località ChiareggioAPPENDICE DOCUMENTARIAX

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