12.07.2015 Views

Ricordo di Mons. Antonio Lamedica a 20 anni dalla ... - dauniacom.it

Ricordo di Mons. Antonio Lamedica a 20 anni dalla ... - dauniacom.it

Ricordo di Mons. Antonio Lamedica a 20 anni dalla ... - dauniacom.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Ricordo</strong> <strong>di</strong> <strong>Mons</strong>. <strong>Antonio</strong> Lame<strong>di</strong>caa <strong>20</strong> <strong>anni</strong> <strong>dalla</strong> morteAll’inizio del viale centrale del Parco Comunale “R. Baden Powell”, la pineta<strong>di</strong> Torremaggiore, vi è un monumento de<strong>di</strong>cato a don <strong>Antonio</strong> Lame<strong>di</strong>ca fattoerigere, a perenne e grato ricordo dagli Scouts e dalle Guide locali. Nellaparrocchia de<strong>di</strong>cata a San Nicola, nella Chiesa del Carmine e sulla facciata delCentro Sociale Pio XII, sede delle Suore Ancelle <strong>di</strong> Gesù Agonizzante, vi sonodelle lapi<strong>di</strong> che ricordano alcune delle opere realizzate da don <strong>Antonio</strong>.Ma chi era questo benemer<strong>it</strong>o c<strong>it</strong>ta<strong>di</strong>no e sacerdote <strong>di</strong> Torremaggiore?<strong>Antonio</strong>, figlio <strong>di</strong> Vincenzo e Lucia Pensato, nacque nella nostra C<strong>it</strong>tà il 25febbraio 1904. Già da bambino serviva messa al Canonico don DomenicoLipart<strong>it</strong>i che gli fu, poi, padre spir<strong>it</strong>uale. Il piccolo <strong>Antonio</strong> svolgeva con tantaumiltà e partecipazione spir<strong>it</strong>uale il suo servizio <strong>di</strong> accol<strong>it</strong>o che un giorno ilpredetto Canonico gli chiese <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare sacerdote. <strong>Antonio</strong> rispose, senzaalcun tentennamento, <strong>di</strong> “si” pur sapendo che in famiglia avrebbe incontratoqualche <strong>di</strong>fficoltà perché lo avevano destinato alla carriera mil<strong>it</strong>are.Fu accolto presso il Collegio dei Salesiani in San Severo e proseguendo neglistu<strong>di</strong> fu inviato nel Collegio Salesiano del Vomero a Napoli. Qui, nella Chiesadel “Sacro Cuore” venne or<strong>di</strong>nato sacerdote dal Car<strong>di</strong>nale Alessio Ascalesi il 25aprile 1931.Sempre a Napoli fu allievo pre<strong>di</strong>letto del maestro <strong>di</strong> musica De Bonis, anchelui salesiano, che tanto lo aveva in considerazione da far nominare, il giovanedon <strong>Antonio</strong>, organista ufficiale dei Salesiani in Napoli. In occasione dellacanonizzazione <strong>di</strong> San Giov<strong>anni</strong> Bosco suonò all’organo la Messa solennecomposta per l'occasione dal De Bonis ricevendo i complimenti del Car<strong>di</strong>naleAscalesi che lo definì “musico eccellente”. Il Principe Umberto <strong>di</strong> Savoia,presente in rappresentanza dello Stato, ammirato e colp<strong>it</strong>o <strong>dalla</strong> bravuradell’”organista” gli fece avere il t<strong>it</strong>olo <strong>di</strong> Cavaliere dell'Or<strong>di</strong>ne della Coronad'Italia.Fu inviato in <strong>di</strong>verse Case salesiane <strong>di</strong> Francia ove ebbe modo e tempo <strong>di</strong>laurearsi in Lingua e Letteratura francese. Tornò in Italia e fu professore nelCollegio salesiano “Redentore” <strong>di</strong> Bari.La Provvidenza gli aveva riservato altre vie da seguire! Per motivi famigliari,suo malgrado, dovette tornare a Torremaggiore. Non <strong>di</strong>menticò mai le sueesperienze nelle comun<strong>it</strong>à salesiane tanto che spesso, quando ne parlava,traspariva tutta la sua nostalgia per quella v<strong>it</strong>a.Nel 1940 fondò la Scuola Me<strong>di</strong>a parificata e ne fu preside e professore <strong>di</strong>francese; nel 1945 venne, come docente <strong>di</strong> lettere, presso la predetta scuola ilprof. Michele Antenore già scout e propugnatore del metodo <strong>di</strong> Baden Powellche fece conoscere a don <strong>Antonio</strong>, al quale sembrava <strong>di</strong> rivivere la v<strong>it</strong>a


salesiana in mezzo ai ragazzi. Insieme fondarono il Gruppo ScoutTorremaggiore 1°.Fondò la “Schola Cantorum” e fu uno dei promotori della Scuola Musicale“Luigi Rossi”. Nelle sue vene, oltre al sangue scorreva anche la musica. È statoautore <strong>di</strong> tante composizioni; fra tutte basta ricordare quelle esegu<strong>it</strong>e dal coroe della banda musicale in occasione della processione del Venerdì Santo cheLui amava <strong>di</strong>rigere.Cappellano della Chiesa del Carmine, a prezzo <strong>di</strong> enormi sacrifici, restauròquesto bel tempio barocco riportandolo ai suoi antichi splendori.In questo periodo, senza volerlo, fu l’ispiratore del romanzo “Il prete inpericolo” della scr<strong>it</strong>trice Angela Pensato.Parroco della parrocchia San Nicola, ristrutturò e restaurò questa chiesamatrice e ne costruì la canonica. Fu nominato Canonico Primicerio dellaCattedrale <strong>di</strong> San Severo che è la seconda carica <strong>di</strong>ocesana dopo il Vescovo.Quando le Ancelle del Sacro Cuore vennero sfrattate dall’Asilo “de’ Sangro”si preoccupò che le suore potessero essere r<strong>it</strong>irate da Torremaggiore, in cuiavevano fatto tanto bene, e a sue spese acquisto l'ex asilo “Pio XII”ristrutturando il preesistente fabbricato ed ampliandolo e poi lo donò alleSuore.Per ogni decisione importante si consultava col suo fraterno amico econsigliere Padre Pio da Pietrelcina, ora San Pio. Di questa amicizia ricordo unaneddoto perché presente: “Don <strong>Antonio</strong> aveva portato con sé un cordonenuovo per regalarlo a Padre Pio in sost<strong>it</strong>uzione <strong>di</strong> quello vecchio che il SantoFrate indossava <strong>di</strong>cendoGli che dopo lavato gliele avrebbe rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o. Padre Pio,battendogli affettuosamente la mano guantata sulla spalla rispose «Guagliò, jeso’ nato primma ‘e te!» intuendo che don <strong>Antonio</strong>, col cordone, ne voleva fareuna reliquia”.Don <strong>Antonio</strong>, Cameriere segreto del Papa, morì amorevolmente assist<strong>it</strong>o daisuoi Scouts e dalle suore Ancelle il 5 aprile 1993 all'inizio della SettimanaSanta in attesa della Resurrezione.Prof.Giuseppe Guerra

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!