La particella "mu" - Atlante Sintattico dell'Italia Settentrionale

La particella mub. Vinni ma ti viju.Venni ma ti vedo‘Sono venuto per vederti.’c. E' megghiu pe mu fai.è meglio pe m+lo fai‘E' meglio che tu lo faccia.’Una distribuzione identica si ha anche nella varietà di Seminara, dove la forma ‘piena’della particella è mi (Manzini e Savoia 2005, 654 e 660). Si può presumere che inqueste varietà la vocale cada anche davanti a un verbo che inizia per vocale, ma questocontesto manca negli esempi forniti dagli autori.Possiamo dunque concludere che esistono schemi diversi di variazione dellaparticella in dialetti diversi. Lasciando un'analisi più approfondita per la prossimasezione, i diversi schemi che abbiamo descritto in questa sezione possono essereclassificati in quattro tipi: 1) la particella è invariabile; 2) la particella perde la vocaledavanti a un'altra vocale; 3) la particella presenta due forme in alternanza; 3a) la formavocalica u/i, usata davanti a consonante, e la forma consonantica m, usata davanti avocale; oppure 3b) la forma vocalica u, usata davanti a consonante, e la forma‘complessa’ u m, usata davanti a vocale. Questa classificazione è meglio illustrata nellatabella seguente:Tabella 2 - Schemi di variazione della particella ‘mu’1234ParticellaCaduta dellaAlternanzaAlternanzainvariabilevocalecomplessaDialettiConflenti,Sorbo SanLocri, Gerace,MonasteraceDavGizzeriaBasile,Sant'Agata deloliSeminaraBiancoForma piena dellaparticellamu ma/mi ?? ??Distribuzione dellaInvariata inma/mi + Cu + Cu + Cparticellatutti i contestim + Vm + Vu m + V111