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gennaio - Suore Serve dei Poveri del Beato Giacomo Cusmano

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1GENNAIO«LA PIU’ GRANDE PREDILEZIONE»«”Rabbì, dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”» (Gv 1,38)(DISEGNO)«Mi auguro che il Signore dilaterà sempre più il tuo cuoree ti farà conoscere l’altezza <strong>del</strong>la missionealla quale ti ha chiamata.Allora, fortunati noi se sapremo rispondere ai disegni di Dio!Se cammineremo sempre nella sua adorabile volontà!»(P. <strong>Giacomo</strong> <strong>Cusmano</strong>)


2La comunità bocconista è nata per ridestare nel mondo lo spirito <strong>del</strong>la carità<strong>dei</strong> primi cristiani. Desiderio <strong>del</strong> Fondatore era da tempo vedere sorgere una talecomunità che, informata alla carità di Gesù Cristo, tutta si dedicasse al servizio<strong>dei</strong> <strong>Poveri</strong>, nel «ministero di carità» che le è proprio. E’ la «gran sorte» a cui sonchiamati i Servi e le <strong>Serve</strong> <strong>dei</strong> <strong>Poveri</strong>; sono «le gioie <strong>del</strong> Paradiso sulla terra».Ma è una vocazione esigente: occorre distacco, abnegazione, vita diosservanza nella santa Volontà di Dio, nell’esercizio vigoroso <strong>del</strong>le virtù, nelsuperamento gioioso <strong>del</strong>le prove che Dio manda per irrobustire la vocazione.S’impone pertanto una scelta oculata degli aspiranti e <strong>del</strong>le aspiranti, nellarispondenza ai requisiti richiesti, una soda formazione e la preparazione adeguata<strong>del</strong>le <strong>Suore</strong>, in vista anche <strong>del</strong>la continuità <strong>del</strong>l'istituto, la «cura specialissima»<strong>del</strong>la comunità <strong>dei</strong> Frati e <strong>dei</strong> Missionari, vocati alla «missione apostolica dievangelizzare i <strong>Poveri</strong>».La preghiera per le vere vocazioni allora è costante e insistente: «La messe èmolta e gli operai sono pochi».Giorno 1


Le benedizioni <strong>del</strong> cielo per il novello annoAlle suore <strong>del</strong>la comunità di Girgenti,1-1-1884, LeA I/1, p. 516.3Prima di tutto per me e per tutte le comunità nostre io auguro a voi tutte lebenedizioni <strong>del</strong> cielo per il novello anno, perché, piene <strong>del</strong>lo spirito <strong>del</strong>la vostrasanta vocazione, possiate veramente imitare la vita di Gesù Cristo che è norma eregola <strong>del</strong>la vita vostra. Con questo, se Dio esaudisce i miei voti, io speso vedervifelici in terra e piene di tutte le perfezioni ed i meriti che un’anima osservante inquesta santa regola può meritarsi, anche nelle azioni che da se solesembrerebbero necessarie o indifferenti.Alle suore <strong>del</strong>la comunità di Girgenti,1-1-1884, LeA I/1, p. 516.Giorno 2L’anno nuovo sia principio di vita nuovaVoi l’avete visto nascere bambino, povero, esposto ad ogni miseria esofferenza; e par che vi abbia invitato dalla sua culla dicendovi: «Io fo questoper amor vostro, e voi, cosa farete per me?». Figlie mie, io vorrei che la vostrarisposta fosse pronta e di pieno amore: «Voi per me, mio caro Gesù, ed io perVoi, pronta ad incontrare ogni pena ed ogni soffrire, per corrispondere amoreper amore». E per questo ho pregato caldamente il Signore che l’anno nuovosia principio di vita nuova nella nostra comunità, vita di amore e di sacrificioper potere così ottenere la sorte di portare lo spirito <strong>del</strong>la santa vocazione.A P. Daniele da Bassano,19-5-1882, LeA II, p.2.Giorno 3Il desiderio di una comunità religiosaIl mio desiderio era di veder sorgere una comunità religiosa, la quale,informandosi alla carità di Nostro Signore Gesù Cristo, che fece sue tutte lemiserie <strong>del</strong>l’umanità, tutta si dedicasse al servizio <strong>dei</strong> <strong>Poveri</strong> nello scopo finaledi avviarli dagli stenti di questa vita ai gaudi <strong>del</strong> cielo.A Suor Lucina Imperati,30-8-1884, LeA I/1, pp. 603-604.Giorno 4Perché far parte di questa comunità


4I santi hanno detto: «O patire o morire!». Ed anche si sono spinti più avanti:«Patire e non morire!». E voi, se non sentite questo gran desiderio di patire emorire pel vostro Gesù, servendolo nei suoi Poverelli, non so capire perchésiete venute a far parte di questa Comunità, che è nata appunto per questo:per ridestare nel mondo lo spirito <strong>del</strong>la vera carità <strong>dei</strong> primi cristiani, che siamavano l’un l’altro, con tutto lo spirito <strong>del</strong> sacrifizio.A Suor Lucina Imperati,11-7-1885, LeA I/2, pp. 83-84Giorno 5Anime fortunate quelle chiamate alla nostra regolaIo chiamo sempre anime fortunate quelle che comprendono lo spirito <strong>del</strong>la lorovocazione e procurano di rispondere con ogni fe<strong>del</strong>tà; ma molto più fortunatequelle che sono chiamate a praticare la nostra regola, perché avranno unparadiso anticipato, servendo Gesù nei suoi Poverelli. Resto contento di tutti ene ho lodato e ringraziato il Signore, che ha voluto accordarci tanto favore.Alle suore <strong>del</strong>la comunità di Valguarnera,24-4-1883, LeA I/1, p. 350.Giorno 5La sorte di seguire l’AgnelloOh! questa certezza, questa realtà ha tanto di sublime e di amore, che mi famancare la parola e mi rende impotente a manifestarvene le gioie, che amodo di viatori uguagliano quelle <strong>del</strong> paradiso, quando, elevate dal lume <strong>del</strong>lagloria, le anime pure e verginali avranno la sorte di seguire l’Agnelloimmacolato ovunque andrà, cantando un cantico che non sarà dato a tutti dicapire! Questo cantico è il vostro amore verso i Poverelli.Giorno natale di M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>: Palermo, 1826.Anniversario <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>la Casa di Agrigento, 1882.Alle suore <strong>del</strong>la comunità di Valguarnera,24-4-1883, LeA I/1, p. 349.Giorno 6Chiamate al ministero <strong>del</strong>la caritàChiamate come siete al ministero <strong>del</strong>la carità di Gesù Cristo, vostra vita evostro unico amore, ho ragione di credere che voi siate qui venute cosìstaccate da ogni affetto terreno e così piene <strong>del</strong>lo spirito di abnegazione di voi


A Suor Maddalena <strong>Cusmano</strong>,30-10-1882, LeA I/1, p. 268.6La più grande predilezioneIddio ti benedica sempre più, figlia mia, e ti faccia sempre tirar maggior fruttodi quello che ti dico per mezzo <strong>del</strong>la fredda e morta parola. Se io potessirendervi quello che il Signore mi fa sentire per voi e per la vostra gran sorte,voi ne sareste liete sino all’entusiasmo, e non ci sarebbe una fra voi che nonbruciasse ad un tempo di un grande amore per Gesù Cristo e per lo spirito<strong>del</strong>la santa e privilegiata vocazione, alla quale, chiamandovi, vi ha mostrato lapiù grande predilezione.A una suora,19-7-1884, LeF II, p. 91.Giorno 11Corrispondente alla grazia <strong>del</strong>la vocazioneQuando il Signore chiama un’anima a vivere in una comunità, infonde in essail desiderio di quella tale osservanza, che forma lo spirito di quella Regola; eallora quell’anima sarà corrispondente alla grazia <strong>del</strong>la vocazione, quandovive veramente di quello spirito.A Suor Lucina Imperati,30-9-1884, LeA I/1, p. 602.Giorno 12Quanto è dolce e soave vivere in comunità!Oh! quanto dolce e soave sarà il vivere in comunità, quando, per lo spirito<strong>del</strong>la vera osservanza, ogni oggetto che la compone sarà un membro di quellaunità che forma il mistico corpo di Gesù Cristo! Io ho accettato con verasperanza le vostre promesse, e le ho offerte al Signore perché le avvalori conl’aiuto <strong>del</strong>la grazia sua e vi faccia perseverare in essa sino all’ultimo respiro<strong>del</strong>la vostra vita. Ma se voi per esperienza non proverete la dolcezza <strong>del</strong>la vitacomune nella santa osservanza interna ed esterna, non potrete mai arrivare aA M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,7-1-1883, LeA II, pp. 132-133.Giorno 13Con quest’abito, quello di cristiano


Dissi (alle suore) come tutta la vita cristiana si riduce a dare a Dio la nostravolontà per fare in tutto l’adorabilissima volontà di Dio, nella quale è tutto ilparadiso e la pace <strong>dei</strong> viatori; e chi non si fida di fare questo, farà benissimo didomandarmi di svestirsi, calcolando che con quest’abito svestono ancoraquello di cristiano. Ma chi vuole continuare, deve veramente risolversi a dare aDio la propria volontà e vivere di osservanza alla santa Regola. […]Preghiamo il Signore che tutti ne profittino e possano fare la buona risoluzionee mantenerla per tutta la vita; ma quelle che non risolvono andranno fuori.7A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,25-7-1883, LeA II, p. 102.Giorno 14L’essenziale bisogno <strong>del</strong>le vere vocazioniOh! Sorella e figlia mia in Gesù Cristo, non posso io manifestare la forza <strong>del</strong>desiderio che sente l’anima mia per questo essenziale bisogno <strong>del</strong>le verevocazioni, perché lo spirito <strong>del</strong>la vera osservanza formi la nostra Comunità.Questo è il più gran regalo che le suore, figlie mie carissime, potrebbero farmiper vedere in loro l’immagine di Gesù Cristo e vedere ad un tempo assicuratala loro eterna salute e la perpetuità <strong>del</strong>l’Opera.A una suora,7-11-1882, LeA I/1, p. 304.Giorno 15Confermandovi Dio nella grazia <strong>del</strong>la vocazioneTutto, figlia mia, serve al Signore per compire l’importantissimo fatto <strong>del</strong>lanostra salute! Confermandovi Dio nella grazia immensa <strong>del</strong>la vostra santavocazione, avete il bisogno di molta virtù ed accorgimento per sapervi benregolare in tutte le vicende, che incontrerete per sostenere l’onore e la gloria<strong>del</strong> Signore; e questi ammaestramenti vi saranno salutari, per non perderemai più la calma <strong>del</strong>lo spirito in simili occasioni.A Suor Amalia Sesti,23-7-1885, LeA I/1, p. 100.Giorno 16Aiutare quelle che hanno la vera vocazioneIo vorrei aiutare tutte le vocazioni e vorrei che divenisse perfetta quella cheappena è iniziata; vorrei aiutare anche quelle che, avendo la vera vocazione emancando di mezzi, non potrebbero raggiungerla; e per questo si è creato


questo posto di aspiranti perché abbiano questo titolo dai parenti. Ma riempirela casa d’anime senza vocazione, o senza nemmeno questo titolo è proprio undistruggere l’opera senza conchiudere nulla di buono.8A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,12-5-1882, LeA II, p. 69.Giorno 17Ho bisogno di sorelle secondo il cuore di DioMa ho bisogno di sorelle e di sorelle secondo il cuore di Dio. Per questo do unvoto di fiducia a te, cara sorella, perché sai scegliere le più adatte tra quelleche si presentano, prese le debite informazioni <strong>del</strong>l’onestà <strong>del</strong>la famiglia allaquale appartengono, esaminata la vocazione e le virtù che adornano lepostulanti, mettendole alle strette per la vita di sacrificio che debbonoabbracciare, ove incontreranno lavori e sofferenze senza misura, e non altrocompenso che quello di potere soffrire e morire per amore di servire a GesùCristo nei suoi Poverelli, facendo sempre e ad ogni costo la santa ubbidienza.A una suora,24-10-1882, LeA I/1, p. 265.Giorno 18Quando il Signore ci chiama…Figlia mia, sono sicuro che il buon Gesù vi ha scelto per sua sposa e vi hachiamato al ministero <strong>del</strong> suo apostolato, perché nel vostro cuore nonpenetrasse altro amore fuori <strong>del</strong> suo, e gli interessi e le premure vostre nonfossero altre che quelli <strong>del</strong>la sua gloria, nell’interesse <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>le anime.Quando però il Signore ci chiama, è necessario che l’anima sia pronta arispondere coll’adesione <strong>del</strong>la sua volontà; e come Dio si dà tutto a lei, cosìl’anima si dia tutta a Dio, in maniera che non abbia più propria volontà, propridesideri, ma la volontà stessa di Dio.A una suora,27-9-1885, LeA I/2, p.125.Giorno 19La prova <strong>del</strong>la vocazioneLa sua letterina mi ha addolorato moltissimo, non per la prova in cui trovasil’anima sua, perché la tribolazione visita sempre le anime da Dio predilette,ma per il falso indirizzo che lei piglia. Deputato da Dio alla direzione <strong>del</strong>l’anima


sua, ne sento tutto lo zelo caritatevole, e lei per la grazia <strong>del</strong>la vocazione nondovrebbe né potrebbe rimanere tranquilla standomi tanto lontana.9A una suora,27-8-1885, LeA I/2, p. 126.Giorno 20Come l’oro al fuocoDa questa inversione alle disposizioni <strong>del</strong>l’adorabile volontà di Dio e allospirito <strong>del</strong>la vocazione, in cui il Signore si è degnato chiamarla, origina ildisturbo che lei soffre, perché dà retta al suo cuore; e Dio permette questo,perché vuol purgarla come l’oro al fuoco.Alle suore <strong>del</strong>la comunità di Girgenti,1-1- 1884, LeA I/1, p. 517.Giorno 21I rapporti d’amore con GesùQuanto sarete fortunate, figlie carissime, se entrerete in questi rapporti diamore con Gesù Cristo, vita nostra. Voi avrete il Paradiso anche in terra,perché sarete sempre unite al Signore e, con esso, sarete nel patire, lo sareteancora nel gaudio eterno <strong>del</strong> cielo. Di questi momenti preziosi io ve ne augurotanti quanti saranno quelli cella vostra vita, perché non vada perduto unrespiro <strong>del</strong> vostro petto, un palpito <strong>del</strong> vostro cuore che non sia pel vostroGesù.Alle suore <strong>del</strong>la comunità di Girgenti,1-1-1884, LeA I/1, p. 517.Giorno 22Innamorate di tanto beneHo scritto mentre ho dovuto sentire e parlare con altri; e, per conseguenza,prego il Signore che vi dia quello che io non so darvi, il suo santo amore. Io misento struggere di questo desiderio di vedervi innamorate di tanto bene e nonpotrò essere tranquillo, finché non potrò vedervi così. […] Le tante fatichefurono accresciute da quelle <strong>del</strong> santo Ritiro con 25 aspiranti, <strong>del</strong>le quali 19pigliarono l’abito e colla fondazione di questa casa in Monreale. […]Superiora, figlia mia, va avanti sempre a procurare la gloria di Dio e la salute<strong>del</strong>le anime, operando sempre pel suo santo amore e per la sua maggiorgloria, quando non puoi riuscire ad avere le risposte che ti bisognano.


10A P. Salvatore Boscarini,18-6-1883, LeA I/1, p. 397.Giorno 23Ad un unico tipo, secondo le proprie capacitàLe fondazioni che si domandano sono senza fine ed io mi confondo,mancando di soggetti. […] Con la mia gita a Girgenti spero far scendere unaltro buon numero di postulanti che vi attendono. Se la Signoria Vostramandasse un buon contingente, da qui a poco si aprirebbe un altro santoRitiro per equilibrare le forze di queste attuali case e fornire al più prestoquella di Monreale e poi, nucleata la casa <strong>dei</strong> Sacerdoti, spero far durare unanno le aspiranti pria di entrare nel santo Ritiro per avere il tempo di istruirleed educarle ad unico tipo e per tutto, secondo le proprie capacità.A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,[29-1- senza anno], LeA II, p. 497.Giorno 24Quel tipo salesiano che studiammoCome è bello questo giorno destinato a solennizzare la memoria di quel Santoch’ebbe la sorte d’imitare Gesù Cristo nella santa mitezza ed umiltà <strong>del</strong> cuore!Quante reminiscenze care non ridesta nelle anime nostre per quel tiposalesiano che noi studiammo tanto da vicino, e <strong>del</strong> quale abbiamo la gransorte di essere indirizzati alla vera vita, all’amore dolcissimo di Gesù Cristo,Vita nostra! Oh! preghiamolo, sorella e figlia mia, questo santo glorioso edolcissimo, perché c’impetri la grazia di seguire il suo esempio, perseverandonelle norme che il padre nostro ci diede, e così acquistando la santa mitezza el’umiltà <strong>del</strong> cuore, poterci fare tutti a tutti e guadagnare tutti a Gesù Cristo.A un aspirante al sacerdozio,10-7-1882, LeF I, p. 507.Giorno 25Al servizio <strong>dei</strong> PoverelliIo non mi stanco di pregare per te il Signore a ciò ti faccia sacerdote secondoil suo cuore e disponga di te come egli vuole. Dirai al P. Filippello che io pregosempre il Signore, perché gli conservi questo desiderio di dedicarsi al servizio<strong>dei</strong> Poverelli di Gesù Cristo, e confido nel Signore che saprà trovare i mezzi difarlo ordinare presto. Si faccia però sempre la di lui SS. Volontà.


A P. Salvatore Boscarini,21-5-1883, LeA I/1, pp. 385-386.11Giorno 26Il Signore benedice l’istituzioneSon lieto nel vedere come il Signore benedice l’istituzione sin dal principio <strong>del</strong>suo avvicinamento, ed anche pria che le iniziali S.d.P. si fossero aggiunte allaonorevole e riverita sua firma. […] E’ appena nata cotesta casa, e già vi sonodue sacerdoti, che gareggiano nello spirito <strong>del</strong>la carità per la missioneapostolica di evangelizzare i <strong>Poveri</strong>; e va a trovare quanti se neaggiungeranno! Come vuole che io non festeggi questo tenerissimoavvenimento? Si faccia sempre più santo, carissimo Padre Salvatore, e ci attirisempre più le benedizioni <strong>del</strong> Signore in quest’opera nostra nascente, laquale, se avrà soggetti che diranno davvero, farà gran bene per la gloria diDio e la salute <strong>del</strong>le anime.A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,2-7-1877, LeA I/1, p. 158Giorno 27Per questo, sorella mia, il Signore ci ha unitiGuarda Gesù che pende dalla croce per la salute <strong>del</strong>le anime, senti la seteardentissima che ha per la salute <strong>del</strong>le stesse, e supera ogni ostacolo percooperarti a salvarle. Per questo, sorella mia, il Signore ci ha uniti; e quandonoi consumeremo la nostra vita per sì santo fine, avremo fatto il miglioreaffare, saremo sicuri <strong>del</strong>la vita eterna.Introduzione <strong>del</strong>la Causa di Beatificazione di M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>: Palermo, 1997.A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,7-3-1884, LeA II, pp. 211-212.Giorno 28La nascente comunità <strong>dei</strong> frati e sacerdotiSono in questa casa per ordinare il servizio <strong>dei</strong> Poverelli ed avviare lanascente comunità <strong>dei</strong> frati e sacerdoti. Il Signore sembra che volessebenedire anche questa altra parte <strong>del</strong>la santa Istituzione, oltremodointeressante. E già abbiamo 7 Sacerdoti: P. <strong>Cusmano</strong>, P. Gambino, P. Amato,P. Luzio, P. Filippello, P. Boscarini, P. Indorante, Ch. Cacioppo, Ch.Cangelosi, e più 12 Frati, tra i quali uno è <strong>del</strong> continente. Vedi benissimo,quanto è necessario che io attenda un poco ad ordinare questa nascentecomunità, la quale ha bisogno di una cura specialissima, perché trattasi


12<strong>del</strong>l’elemento più interessante, non solo, ma perché nasce ora ed ha bisognodi essere bene avviata.Giorno 29Un buon numero di frati ascenda al sacerdozioAlla comunità <strong>dei</strong> Missionari e Frati Servi <strong>dei</strong> <strong>Poveri</strong>,21-5-1883, LeA I/2, pp. 34-35.Bisogna lavorare seriamente sulla comunità <strong>dei</strong> frati; e lo spirito <strong>del</strong>la santaosservanza è oltre ogni credere necessaria, perché questo corpointeressantissimo sia da Dio prosperato e benedetto, colla misura che sarànecessaria allo sviluppo <strong>del</strong>le opere <strong>del</strong>la maggior gloria di Dio. In breve ioritengo che saranno molte le fondazioni a farsi e bisogna che vi fossero unbuon numero di frati, capaci per la scuola e per le arti; per questo miraccomando molto alla carità <strong>dei</strong> PP. Missionari, non perdendo di mira quelpiccolo nucleo, che fra essi frati possono preparasi per ascendere alsacerdozio.A M. Vincenzina <strong>Cusmano</strong>,18-11-1875, LeA I/1, p. 117.Giorno 30Il Signore mandi operai in questa vignaVogliono l’impianto <strong>del</strong> Boccone <strong>del</strong> Povero; ma io penso rimetterlo a tempimigliori, quando avremo soggetti nostri da inviare e non deve affidarsi l’operaa persone di altro spirito. Prega tu il Signore, sorella mia carissima, che mandigli operai in questa sua vigna, giacché molta è la messe e gli operai sonopochi.A Suor Maddalena <strong>Cusmano</strong>,8-6-1885, LeA I/2, p. 51.Giorno 31La preghiera per lo spirito <strong>del</strong>la vocazioneBenedissi il Signore e ringraziai la Mamma Santissima per la scampatacatastrofe <strong>del</strong>la casa nostra; desidero che giornalmente si faccia preghiera perlo spirito <strong>del</strong>la vocazione, per ottenere operai nella vigna <strong>del</strong> Signore e per lacustodia <strong>del</strong>le case nostre dai mali di contagio di ogni genere.

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