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Etiopia, un paese in bilico tra passato e futuro - Camera di ...

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mercati esteriSottosviluppo <strong>in</strong><strong>Etiopia</strong> significagravi problemisocio-economici,<strong>tra</strong> cui anchebasso livello<strong>di</strong> alfabetizzazione,e conseguentescarsa capacitàprofessionalealto ma la speranza <strong>di</strong> vita alla nascita è<strong>di</strong> soli 48 anni 3 . Di conseguenza gli etiopiformano <strong>un</strong> popolo giovanissimo: circail 64% della popolazione ha meno <strong>di</strong> 24anni 4 . Un numero elevato <strong>di</strong> figli, spiegato<strong>in</strong> parte dall’assenza <strong>di</strong> pianificazionefamiliare e dalla povertà culturale, rispondesoprattutto al bisogno <strong>di</strong> manodoperanella vita contad<strong>in</strong>a, come del resto storicamenteè avvenuto nelle famiglie de<strong>in</strong>ostri avi. In <strong>Etiopia</strong>, <strong>in</strong>fatti, l’85% dellapopolazione vive nelle campagne, facendone<strong>un</strong>o dei Paesi meno urbanizzati delmondo. La migrazione dalle aree rurali aicentri abitati tuttavia sta aumentando a <strong>un</strong>tasso 5 del 4,1%, creando nuova richiesta<strong>di</strong> abitazioni e <strong>di</strong> servizi nelle città.Il 47% della popolazione etiopevive sotto la soglia della povertàmercati esterilongevità e <strong>di</strong> benessere economico (PILpro capite), l’<strong>Etiopia</strong> si classifica solo al171° posto su 177 1 nazioni. Circa il 47%della popolazione vive sotto la l<strong>in</strong>ea dellapovertà e il red<strong>di</strong>to annuo pro capite, <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> parità d’acquisto, è <strong>di</strong> soli 720dollari americani 2 . Con <strong>un</strong>a popolazione<strong>di</strong> oltre 73 milioni <strong>di</strong> abitanti che cresceal tasso del 2,7% annuo, l’<strong>Etiopia</strong> è ilsecondo Stato più popoloso dell’Africa,dopo la Nigeria. Ogni famiglia, <strong>in</strong> me<strong>di</strong>a,ha il compito <strong>di</strong> sfamare quasi c<strong>in</strong>quepersone. Il tasso <strong>di</strong> fertilità rimane moltoUno dei maggiori problemi che ancoratengono questo Paese nel sottosviluppoè il basso livello <strong>di</strong> alfabetizzazione, specialmenteper le donne (26,6% contro il50% per gli uom<strong>in</strong>i) 6 . Nonostante i miglioramenticonseguiti negli ultimi anni, iltasso d’iscrizione alla scuola primaria alivello nazionale è del 74% circa, <strong>di</strong> molto<strong>in</strong>feriore alla me<strong>di</strong>a dei Paesi dell’AfricaSub-Sahariana (86%) 7 . L’istruzionetrova altri ostacoli quali <strong>un</strong>a bassa qualitàdell’<strong>in</strong>segnamento e la mancanza <strong>di</strong>strutture adeguate. Queste problemati-1 Human Development Index(HDI) pubblicato dall’UNDP –si veda http://hdrstats.<strong>un</strong>dp.org/en/2 Banca Mon<strong>di</strong>ale, Ethiopia: ACo<strong>un</strong>try Status Report on Healthand Poverty, Draft ReportNo28963-ET, 20043 Population ReferenceBureau: World Population DataSheet, 20044 Autorità Statistica Cen<strong>tra</strong>le(CSA): Ethiopia Demographicand Health Survey, Ad<strong>di</strong>sAbaba, 20005 Autorità Statistica Cen<strong>tra</strong>le(CSA), ibid6 M<strong>in</strong>istero dell’EducazioneEtiope: Education Statistics,Annual Abs<strong>tra</strong>ct, Ad<strong>di</strong>s Ababa,20047 Dati del M<strong>in</strong>istero dell’EducazioneEtiope, ibid69PARMA economica


mercati esteriche hanno <strong>un</strong> impatto negativo sia sullosviluppo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i professionali sia sullosviluppo <strong>di</strong> competenze generali, comead esempio la comprensione dell’importanza<strong>di</strong> <strong>un</strong>a corretta alimentazione e <strong>di</strong>buone pratiche igienico-sanitarie (adesempio l’uso <strong>di</strong> latr<strong>in</strong>e, servizi sanitarie d’acqua potabile, prevenzione <strong>di</strong> malattie<strong>tra</strong>smissibili come HIV/AIDS). Perquesti motivi, molte persone sono affetteda carenze nutrizionali, si ammalano omuoiono a causa <strong>di</strong> malattie <strong>in</strong>fettive chepotrebbero essere facilmente prevenutee curate 8 .mercati esteriPARMA economica70Il camm<strong>in</strong>o per lademocraziaI problemi del sottosviluppo non sonorecenti, ma affondano le loro ra<strong>di</strong>ci nellastoria del Paese, caratterizzata dal succedersi<strong>di</strong> governi che non hanno mai realmentesaputo fare fronte alle esigenzedella popolazione. Dopo <strong>un</strong> l<strong>un</strong>ghissimoimpero, <strong>di</strong> cui l’ultimo sovrano è stato HaileSelassie, nel 1974 <strong>un</strong>a rivolta popolarefece s<strong>tra</strong>da a <strong>un</strong> colpo <strong>di</strong> stato da partedei militari che <strong>di</strong>edero vita a <strong>un</strong> regime<strong>di</strong> tipo stal<strong>in</strong>ista (il Derg), guidato dal colonnelloMenghistu. Sebbene sia le autoritàdell’impero sia le autorità del Dergavessero tentato <strong>di</strong> ammodernare e <strong>di</strong> farprogre<strong>di</strong>re il Paese, durante quegli annil’<strong>Etiopia</strong> fu soggetta a devastanti siccitàe carestie e si accumularono tensioni conle conf<strong>in</strong>anti Eritrea e Somalia. Il regimedel Derg fu rovesciato nel 1991 da nuoveforze politiche <strong>di</strong> natura democratica,nate da potenti movimenti <strong>di</strong> opposizioneal regime sviluppatesi su base regionale.Il nuovo Governo, guidato dal leaderMeles Zenawi, fu confermato at<strong>tra</strong>versolibere elezioni che, nel 1995, <strong>di</strong>edero vitaalla Repubblica Federale Democratica <strong>di</strong><strong>Etiopia</strong>. A oggi Meles Zenawi è ancora<strong>in</strong> carica, dopo le elezioni recentementesvoltesi con gran<strong>di</strong> <strong>in</strong>terrogativi sulla democraticitàdel loro svolgimento.Nell’ultimo decennio il Governo ha messo<strong>in</strong> atto ampi programmi <strong>di</strong> riforma enuove misure economiche per lanciare<strong>un</strong>a libera economia <strong>di</strong> mercato e sviluppare<strong>in</strong>terventi pubblici nel campo socialee <strong>in</strong>frastrutturale. Grazie al supportodei donatori <strong>in</strong>ternazionali e agli <strong>in</strong>teressi<strong>di</strong> nuovi <strong>in</strong>vestitori esteri, è stata postaparticolare attenzione alla riforma del settoresanitario e scolastico, allo sviluppo<strong>di</strong> <strong>in</strong>frastrutture viarie, elettriche e perla <strong>di</strong>stribuzione dell’acqua 9 . Purtroppo,molto spesso sono gran<strong>di</strong> imprese s<strong>tra</strong>niere(C<strong>in</strong>a <strong>in</strong> primis) a spartirsi i profittidelle gran<strong>di</strong> opere pubbliche, che se da<strong>un</strong> lato a volte creano altri <strong>di</strong>sagi alle popolazioni,com<strong>un</strong>que non costituisconoper le stesse vere opport<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> lavoroe sviluppo. Il Governo ha pre<strong>di</strong>sposto ilProgramma per lo Sviluppo Sostenibilee la Riduzione della Povertà che rappresentail documento fondamentale per realizzare<strong>in</strong> <strong>Etiopia</strong> parametri <strong>di</strong> sviluppo<strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli Obiettivi Del Millennio 10pre<strong>di</strong>sposti dalle Nazioni Unite.


mercati esteriNegli ultimi ann<strong>in</strong>ell’economiaetiope si avvertonosegnali <strong>di</strong> crescita,anche se con pocaricaduta sullecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vitadelle popolazioniNonostante gli sforzi e i risultati raggi<strong>un</strong>ti,il percorso verso il progresso risulta lentoe <strong>di</strong>fficile, lasciando <strong>di</strong> fatto la nazionenella situazione che abbiamo descrittoprecedentemente. In particolare, anchela guerra con l’Eritrea (negli anni 1998 -2000), il conflitto storico con la Somaliae alc<strong>un</strong>e forti siccità hanno segnato negativamentel’economia e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>vita della popolazione.Negli ultimi anni l’<strong>Etiopia</strong> è <strong>di</strong>ventato <strong>un</strong>odei Paesi africani più rilevanti nel contestogeopolitico attuale e nella lotta al terrorismoportata avanti dagli Stati Uniti, <strong>in</strong>quanto vic<strong>in</strong>a alla Somalia, ritenuta <strong>un</strong>apossibile base per i militanti dell’estremismoislamico. Questa sua posizione le hagarantito <strong>un</strong> crescente supporto da partedei Paesi occidentali, anche dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong>vista f<strong>in</strong>anziario, ma ha anche portato <strong>un</strong>aumento dell’<strong>in</strong>gerenza e del controlloda parte del Governo sulla società civile,sulle organizzazioni umanitarie o sulle fazioni<strong>di</strong> opposizione.Contesto macroeconomicoNell’anno fiscale 2008-2009 l’<strong>Etiopia</strong> haregis<strong>tra</strong>to <strong>un</strong> tasso <strong>di</strong> crescita del PILpari al 6,8%. Dopo quattro anni <strong>di</strong> crescitasuperiore all’11% annuo e l’annofiscale 2007-2008 al 6,5%, questa è <strong>un</strong>adelle economie più performanti dell’AfricaSub-Sahariana 11 . La crescita, <strong>in</strong> particolare,è dovuta all’espansione <strong>di</strong> tutti isettori: <strong>in</strong> <strong>un</strong> Paese dove i mercati sonoliberi da sovraffollamento, il bisogno <strong>di</strong><strong>in</strong>frastrutture è elevato, l’offerta è <strong>di</strong> qualitàabbastanza ridotta, c’è spazio per en<strong>tra</strong>resul mercato ed essere competitivi.Nel 2007-2008, il settore primario è cresciutodel 7,5%, grazie all’ammodernamento<strong>di</strong> tecniche e tecnologie agricolee all’aumento dei terreni coltivabili, <strong>di</strong> cuihanno soprattutto beneficiato il compartodei cereali, dei legumi e dei semi oleosi.Anche qui, tuttavia, spesso imprese s<strong>tra</strong>nieresi accaparrano i terreni migliori. Ilsettore secondario ha visto <strong>un</strong>’espansionepari al 10,4%, legata per lo più allecostruzioni d’<strong>in</strong>frastrutture (ad esempioacqua e energia elettrica +15,9%) e civili(+11,8%), seguito dal manifatturiero(7,1%) e dal m<strong>in</strong>erario-es<strong>tra</strong>ttivo (6,8%).Il settore terziario ha giocato “la parte delleone”, crescendo del 17% per il fortesviluppo <strong>di</strong> commercio all’<strong>in</strong>grosso e aldettaglio, <strong>di</strong> servizi immobiliari e affitti,<strong>tra</strong>sporti, com<strong>un</strong>icazioni e <strong>di</strong> servizi legatiall’istruzione 12 .La struttura dell’economia etiope manifestale caratteristiche <strong>di</strong> <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> sottosviluppo su cui si sono <strong>in</strong>nescatimeccanismi <strong>di</strong> crescita, rimanendo dom<strong>in</strong>atadal settore primario, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong>occupati che <strong>di</strong> peso sul PIL (44,1%),con <strong>un</strong>a forte espansione del terziario abasso <strong>in</strong>vestimento (42,9% del PIL) econ <strong>un</strong> settore <strong>in</strong>dustriale ancora limitato(solo il 13% del PIL) 13 .Negli anni precedenti al 2008 l’<strong>in</strong>flazionenel Paese si è attestata <strong>in</strong>torno al 12%circa, ma nell’ultimo anno le pressionimercati esteri8 M<strong>in</strong>istero della Salute Etiope:Plann<strong>in</strong>g and programm<strong>in</strong>gDepartment: HSDP-III 2005/6– 2009/10, Ad<strong>di</strong>s Abeba,20059 M<strong>in</strong>istero della Salute Etiope(2004/05): ibid10 Millennium DevelopmentGoals (MDGs) – si veda http://www.<strong>un</strong>dp.org/mdg11 Rapporto Paese congi<strong>un</strong>toAmbasciata/Ufficio ICE estero– 1 semestre 2009, http://www.ice.it/paesi/pdf/etiopia.pdf12 Dati dell’Autorità StatisticaCen<strong>tra</strong>le (CSA), 200913 Dati dell’Autorità StatisticaCen<strong>tra</strong>le (CSA), 200971PARMA economica


mercati esteriPARMA economica mercati esteri<strong>in</strong>flazionistiche derivanti dall’esterno (<strong>in</strong>particolare crescita dei prezzi <strong>di</strong> petrolio,fertilizzanti, metalli, beni alimentari) hannofatto lievitare anche i prezzi <strong>in</strong>terni ereso più costosi i beni importati, facendoregis<strong>tra</strong>re <strong>un</strong>’<strong>in</strong>flazione me<strong>di</strong>a annuaper il 2008-2009 <strong>in</strong>torno al 37% 14 , macon l’aspettativa <strong>di</strong> <strong>un</strong>a <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione. Inogni caso, per <strong>un</strong> europeo, i prezzi deibeni e il costo della vita risultano <strong>di</strong> granl<strong>un</strong>ga <strong>in</strong>feriori a quelli dei nostri mercati.La moneta locale, il Birr, è mantenuta sostanzialmentestabile dalle azioni e dallacre<strong>di</strong>bilità delle autorità monetarie.La recente crisi f<strong>in</strong>anziaria globale ha colpitoe colpirà l’economia etiope complessivamente<strong>in</strong> modo marg<strong>in</strong>ale, pr<strong>in</strong>cipalmenteat<strong>tra</strong>verso m<strong>in</strong>ori futuri <strong>in</strong>vestimenti<strong>di</strong>retti esteri e aiuti allo sviluppo (ODI) 15da parte <strong>di</strong> Paesi terzi, oltre alla <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzionedei prezzi dei pr<strong>in</strong>cipali beni esportatia causa della m<strong>in</strong>ore domanda suimercati esteri (ad esempio fiori e caffè).At<strong>tra</strong>ttività e rapporti conl’esteroDal gennaio 2007 l’<strong>Etiopia</strong> sta procedendoalle negoziazioni per l’adesione all’OrganizzazioneMon<strong>di</strong>ale per il Commercio16. Questo implica <strong>un</strong> crescente impegno72verso l’adeguamento agli standard <strong>in</strong>ternazionali<strong>di</strong> <strong>tra</strong>sparenza e liberalizzazione,la ristrutturazione del mercato f<strong>in</strong>anziarioe il conseguimento <strong>di</strong> <strong>un</strong>a politicacommerciale aperta. Per questo motivoil Governo sta privatizzando, at<strong>tra</strong>versogare de<strong>di</strong>cate, molte imprese pubbliche(ad esempio nei settore del caffè, materiali<strong>di</strong> costruzione, pellame, farmaceuticoe nel turismo). Un altro aspetto su cuiè stata posta molta attenzione è la tuteladella proprietà <strong>in</strong>tellettuale, at<strong>tra</strong>versol’adesione dal 1998 all’Organizzazionedella Proprietà Intellettuale del Mondo(WIPO) e l’attuazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse leggi<strong>di</strong> tutela dei marchi e del copyright. Ilmercato del cre<strong>di</strong>to risulta ancora moltocontrollato dal Governo ed eccessiva-14 Rapporto Paese congi<strong>un</strong>toAmbasciata/Ufficio ICE estero,ibid15 Banca Nazionale d’<strong>Etiopia</strong>,Annual Report 2007/200816 http://www.wto.org/english/thewto_e/acc_e/a1_ethiopia_e.htm


mercati esteriPARMA economica mercati esteriRegolamentazione per gli <strong>in</strong>vestimenti esteriIl Governo etiope ha attuato negliultimi anni <strong>un</strong>’ampia mo<strong>di</strong>fica delquadro legislativo con l’obiettivo<strong>di</strong> facilitare gli <strong>in</strong>vestimenti esteri esembra che gli <strong>in</strong>vestitori abbianocrescente <strong>in</strong>teresse verso il Paese.La Legge 280/2002 e il Regolamento84/2003 hanno mo<strong>di</strong>ficatoalc<strong>un</strong>e <strong>di</strong>sposizioni precedentie <strong>in</strong>trodotto <strong>di</strong>versi <strong>in</strong>centivi perfavorire gli <strong>in</strong>vestimenti, <strong>tra</strong> cui <strong>un</strong>anotevole semplificazione e accelerazionenei tempi <strong>di</strong> rilascio dellelicenze e dei permessi <strong>di</strong> <strong>in</strong>vestimento,esenzioni fiscali (ad esempiola possibilità <strong>di</strong> rimpatrio deicapitali e <strong>in</strong> alc<strong>un</strong>i casi l’esenzionedell’imposta sul red<strong>di</strong>to) e doganali(come la riduzione dei dazi el’esenzione sulle importazioni <strong>di</strong>materiali per la realizzazione dell’<strong>in</strong>vestimentoo <strong>di</strong> beni per l’esportazione).Un aspetto molto apprezzabileè la possibilità <strong>di</strong> svolgeretutte le pratiche per l’ottenimentodei documenti necessari presso(Common Market for East and SouthAfrica) a cui appartengono 20 Stati con<strong>un</strong>a popolazione <strong>di</strong> circa 374 milioni <strong>di</strong>persone. Inoltre, <strong>in</strong> base agli accor<strong>di</strong>AGOA (African Growth and Opport<strong>un</strong>ityAct) il Paese beneficia dell’esenzione doganaleper il mercato USA, <strong>in</strong> particolarenel settore calzaturiero e tessile.I p<strong>un</strong>ti più critici riguardano la mancanza<strong>di</strong> <strong>in</strong>frastrutture adeguate (s<strong>tra</strong>de, aeroporti,irrigazione, energia, telecom<strong>un</strong>icazioni)e il grado <strong>di</strong> efficienza e affidabilitàdel sistema legale che <strong>in</strong>cide sull’ottenimento<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, sulla possibilità <strong>di</strong> otteneregiustizia e sulla regis<strong>tra</strong>zione dellaproprietà 22 .Rapporti con l’ItaliaL’<strong>Etiopia</strong> e l’Italia sono legate da relazionistoriche <strong>di</strong> tipo politico, economico eculturale e, nonostante le sofferenze e gliattriti generati nel <strong>passato</strong> dall’approcciocoloniale, oggi la presenza italiana è moltoapprezzata. Il nostro Paese ha confermatonell’anno fiscale 2008/2009 la primaposizione <strong>tra</strong> gli Stati Europei comefornitore dell’<strong>Etiopia</strong> e la terza posizionecome acquirente. Tra i due Paesi esiste<strong>un</strong> accordo bilaterale <strong>di</strong> mutua assistenzaamm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>tiva <strong>in</strong> materia doganale enon si segnalano problemi particolari <strong>in</strong>74l’Ethiopian Investment Agency chef<strong>un</strong>ge da sportello <strong>un</strong>ico per gli <strong>in</strong>vestitori.Alc<strong>un</strong>i aspetti negativi che permangonosono la richiesta <strong>di</strong> <strong>un</strong>capitale m<strong>in</strong>imo abbastanza significativoper gli <strong>in</strong>vestimenti(100.000 dollari americani senza<strong>un</strong> partner locale; 60.000 dollariamericani per jo<strong>in</strong>t venture con<strong>un</strong> partner locale; 25.000-50.000dollari americani per <strong>in</strong>vestimenti,autonomi o con partner locale, <strong>in</strong>alc<strong>un</strong>i specifici settori <strong>di</strong> consulenza23 ) e la presenza <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i settoririservati al Governo, a cittad<strong>in</strong>ietiopici o ai “domestic <strong>in</strong>vestors”(cittad<strong>in</strong>i etiopici o s<strong>tra</strong>nieri permanentementeresidenti nel Paese).Sono, <strong>in</strong>fatti, riservati al Governoi servizi <strong>di</strong> <strong>tra</strong>smissione e fornitura<strong>di</strong> energia elettrica e il servizio postale(ad eccezione dei servizi corrieri),mentre gli <strong>in</strong>vestitori privatipossono operare nella produzione<strong>di</strong> armi e m<strong>un</strong>izioni e nei servizi perle telecom<strong>un</strong>icazioni solo dopoaver creato <strong>un</strong>a jo<strong>in</strong>t-venture con ilGoverno.È <strong>in</strong>vece riservata esclusivamentea cittad<strong>in</strong>i etiopici la realizzazione<strong>di</strong> servizi bancari, <strong>di</strong> microcre<strong>di</strong>to erisparmio, assicurativi, <strong>di</strong> <strong>tra</strong>sportoaereo (f<strong>in</strong>o a 20 passeggeri) e marittimo,ra<strong>di</strong>o e telecom<strong>un</strong>icazioni.Inf<strong>in</strong>e i 18 settori riservati ai “domestic<strong>in</strong>vestors”, elencati nel Regolamentodel 2003, comprendonoattività come il commercio all’<strong>in</strong>grossoe al m<strong>in</strong>uto, l’importazionee l’esportazione <strong>di</strong> caffè crudo e <strong>di</strong>altri prodotti agricoli, le costruzioni,l’attività alberghiera (ad esclusione<strong>di</strong> hotel <strong>di</strong> alta categoria) e turistica(agenzie <strong>di</strong> viaggio, noleggio autoveicoli),etc.Secondo l’Ethiopian InvestmentAgency i settori beneficiari dellapresenza estera saranno il manifatturieroe l’agricoltura, seguiti dacostruzioni, energia, educazione esalute 24 .


mercati esteri22 ICE, 2007, ibid.23 Rapporto Paese congi<strong>un</strong>to Ambasciate/UfficiICE estero, ibid.24 Ethiopian Investment Agency,Investment Review, http://www.<strong>in</strong>vestethiopia.org25 Tutti i dati presentati dalRapporto Paese congi<strong>un</strong>toAmbasciate/Uffici ICE estero,ibid.26 Rapporto Paese congi<strong>un</strong>toAmbasciate/Uffici ICE estero,ibid.questo campo. I prodotti italiani vengonoriconosciuti come qualitativamente superioriad altri, con <strong>un</strong> vantaggio nel campoalimentare, dei macch<strong>in</strong>ari e prodottialtamente specializzati per costruzioni e<strong>in</strong>dustria, elettrici, elettronici e me<strong>di</strong>cali.I pr<strong>in</strong>cipali prodotti che il nostro Paeseesporta sono <strong>in</strong>fatti macch<strong>in</strong>ari <strong>in</strong>dustriali,apparecchiature meccaniche e parti <strong>di</strong>ricambio, macch<strong>in</strong>ari e attrezzature elettriche,ad alta def<strong>in</strong>izione, elettroniche edelettromeccaniche, autoveicoli e veicoli<strong>in</strong>dustriali e parti <strong>di</strong> ricambio, lavorati esemilavorati <strong>in</strong> metallo e ferro, ghisa eacciaio, materiali per costruzione e arredamento.La <strong>di</strong>scrim<strong>in</strong>ante <strong>di</strong> prezzo riveste ancoragrande importanza per accedereal mercato locale dei beni <strong>di</strong> consumo,e qui l’Italia subisce la competitività deiprodotti provenienti da Paesi del Me<strong>di</strong>oe Estremo Oriente (specialmente C<strong>in</strong>a,Arabia Sau<strong>di</strong>ta, In<strong>di</strong>a e Emirati Arabi Uniti,Giappone e Pakistan), da FederazioneRussa e Turchia. I beni alimentari tipiciitaliani, come v<strong>in</strong>o e olio, sono ancorascarsamente presenti, a causa delle <strong>di</strong>fferentiabitud<strong>in</strong>i alimentari e dei prezzi,ma si stimano ampi marg<strong>in</strong>i <strong>di</strong> crescita.I prodotti che vengono importati <strong>in</strong> Italia<strong>in</strong>vece sono pelle e cuoio, caffè e spezievarie, calzature e materiali accessori,prodotti ortofrutticoli e manufatti tessili 25 .Nell’anno fiscale 2007-2008 sono staterilasciate 48 licenze a progetti italiani autonomio <strong>in</strong> partnership con imprese localio s<strong>tra</strong>niere, il 30% <strong>in</strong> più rispetto all’annoprecedente, soprattutto nei settori alberghiero,costruzioni e <strong>in</strong>frastrutture 26 . TraItalia e <strong>Etiopia</strong> è attivo l’Accordo sullaProtezione e Promozione degli Investimenti,che assicura che gli <strong>in</strong>vestiment<strong>in</strong>on vengano colpiti da misure <strong>in</strong>giustificateo <strong>di</strong>scrim<strong>in</strong>atorie <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i legali,fiscali e operativi, e la convenzione perevitare la doppia imposizione <strong>in</strong> materia<strong>di</strong> imposte sul red<strong>di</strong>to e per prevenire leevasioni fiscali. Si segnala che l’<strong>Etiopia</strong>non beneficia della garanzia assicurativaSACE, se non nei casi eccezionali <strong>di</strong>ban<strong>di</strong> f<strong>in</strong>anziati da organismi <strong>in</strong>ternazionali.È possibile però trovare strumenti<strong>di</strong> garanzia alternativi, offerti <strong>in</strong> seno al“Programma Africa” istituito da SACE aseguito della cancellazione totale del debito<strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i Paesi africani verso f<strong>in</strong>anziatori<strong>in</strong>ternazionali. A livello <strong>di</strong> supportof<strong>in</strong>anziario è possibile accedere ad alc<strong>un</strong>if<strong>in</strong>anziamenti agevolati offerti ex art. 7della Legge 49/87 dalla Cooperazioneallo Sviluppo del M<strong>in</strong>istero Affari Esteri.Si possono contare circa 200 operatoriitaliani residenti <strong>in</strong> loco, attivi at<strong>tra</strong>versopiccole e me<strong>di</strong>e imprese <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto etiopiconei settori più <strong>di</strong>sparati (si veda box).Attualmente circa 65 impren<strong>di</strong>tori, sia italianiche etiopici, appartengono all’IBCA– Italian Bus<strong>in</strong>ess Comm<strong>un</strong>ity Association,<strong>un</strong>’associazione con sede ad Ad<strong>di</strong>sAbeba che costituisce, <strong>in</strong>sieme all’ambasciata,<strong>un</strong> importante p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> riferimentoper <strong>un</strong> primo contatto o per l’ottenimento<strong>di</strong> <strong>in</strong>formazioni sul Paese.Le aziende italiane<strong>in</strong> <strong>Etiopia</strong>In <strong>Etiopia</strong> sono attive sia tante piccole eme<strong>di</strong>e imprese italiane che alc<strong>un</strong>e aziende<strong>di</strong> me<strong>di</strong>o-gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> cui sene elencano brevemente alc<strong>un</strong>e con <strong>un</strong>giro d’affari significativo.La Sal<strong>in</strong>i Costruzioni che si occupa <strong>di</strong>opere pubbliche, ha ottenuto importantiappalti per la realizzazione <strong>di</strong> tre impiantiidroelettrici (Gilgel Gibe). La <strong>di</strong>rezionedei lavori nella costruzione del secondo<strong>di</strong> questi impianti è stata gestita dall’Elettroconsult.Il consorzio Consta ha v<strong>in</strong>to75mercati esteriPARMA economica


mercati esteriPARMA economica mercati ester<strong>in</strong>el 2008 l’appalto della CommissioneEuropea per la riabilitazione <strong>di</strong> 115 kmdella l<strong>in</strong>ea ferroviaria Gibuti - Dire Dawa.La Siemens Italia si è aggiu<strong>di</strong>cata duecon<strong>tra</strong>tti per la costruzione <strong>di</strong> sotto-stazionielettriche per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energiaelettrica <strong>tra</strong> l’<strong>Etiopia</strong> e Gibuti. In ambito<strong>di</strong> <strong>tra</strong>sporto aereo, nel 2008 la Selexè stata scelta per la fornitura <strong>di</strong> <strong>un</strong> radar<strong>di</strong> controllo per l’aeroporto <strong>in</strong>ternazionale<strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>s Abeba, mentre l’azienda Geom.Luigi Varnero si è aggiu<strong>di</strong>cata l’appaltoper l’ampliamento dell’aeroporto <strong>di</strong> Jimma.Nel campo delle telecom<strong>un</strong>icazioni,Alcatel Italia ha compiuto lavori per ampliaree migliorare l<strong>in</strong>ee telefoniche <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>ecittà del Paese e per <strong>in</strong>stallare cavi<strong>in</strong> fibra ottica l<strong>un</strong>go le l<strong>in</strong>ee Ad<strong>di</strong>s Abeba-Gibuti e Ad<strong>di</strong>s Abeba- Shashamene; laEurotel ha <strong>in</strong>vece conseguito, nel 2009,l’appalto per la fornitura e l’<strong>in</strong>stallazione<strong>di</strong> stazioni <strong>di</strong> <strong>tra</strong>smissione televisiva, ra<strong>di</strong>oFM e <strong>un</strong>a ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong>gitale. La EndecoEng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g, <strong>in</strong> jo<strong>in</strong>t venture con la IcomEng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g ha realizzato <strong>un</strong> progetto,f<strong>in</strong>anziato dalla Commissione Europea,per la parziale copertura e manutenzionedelle chiese scavate nella roccia <strong>di</strong>Lalibela, nel Nord del Paese. In ambito76<strong>in</strong>novativo, la Fri-El Green Power ha rilevatonel 2008 <strong>un</strong>’azienda governativa peravviare <strong>un</strong>a produzione <strong>di</strong> bio-carburantecon piantagioni <strong>di</strong> jatropha e palma daolio. L’Iveco è stata presente nel Paeseat<strong>tra</strong>verso l’AMCE – Automotive Manufactur<strong>in</strong>gCompany of Ethiopia, <strong>un</strong>a jo<strong>in</strong>tventure <strong>tra</strong> la FIAT e il governo etiopicoper l’assemblaggio <strong>in</strong> loco <strong>di</strong> veicoli <strong>in</strong>dustrialie per il <strong>tra</strong>sporto pubblico, ma nelcorso del 2009 ha <strong>in</strong>terrotto le attività.Perché <strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> <strong>Etiopia</strong>L’<strong>Etiopia</strong> è, <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva, <strong>un</strong> Paese dest<strong>in</strong>atoa crescere enormemente nel prossimo<strong>futuro</strong>, se le con<strong>di</strong>zioni politiche e socialicont<strong>in</strong>ueranno a mantenersi calme efavorevoli come nello stato attuale.Tuttavia va riconosciuto che lo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong>sviluppo può risultare ancora arre<strong>tra</strong>toper <strong>un</strong> <strong>in</strong>vestitore abituato a lavorare <strong>in</strong>Paesi già aperti all’economia <strong>in</strong>ternazionale,come quelli dell’Est Asiatico o delbac<strong>in</strong>o del Me<strong>di</strong>terraneo. Infatti le attualiopport<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> affari si rilevano <strong>in</strong> settoriquali <strong>tra</strong>sporti e <strong>in</strong>frastrutture, telecom<strong>un</strong>icazioni,<strong>tra</strong>ttamento delle acquee ICT, dove verranno ban<strong>di</strong>te <strong>in</strong> <strong>futuro</strong>gare d’appalto pubbliche (es. f<strong>in</strong>anziateIl nostro Paeseha confermatonell’anno fiscale2008/2009 laprima posizione<strong>tra</strong> gli StatiEuropei comefornitoredell’<strong>Etiopia</strong> ela terza comeacquirente


mercati esteri27 Rapporto Paese congi<strong>un</strong>toAmbasciate/Uffici ICE estero,ibid.dall’Unione Europea, dalla Banca Mon<strong>di</strong>ale,dalla Banca Africana <strong>di</strong> Sviluppo).Interessanti opport<strong>un</strong>ità si possonoesprimere anche nei settori dell’agricolturae agro-alimentare, dell’allevamentoe pellame, dell’attività <strong>in</strong>dustriale e del turismo.Scendendo nel dettaglio, nel settoreagricolo e agro-alimentare c’è ampiomarg<strong>in</strong>e <strong>di</strong> crescita at<strong>tra</strong>verso il miglioramentotecnico e tecnologico, l’aumentodell’irrigazione, l’ampliamento delle zonecoltivate (attualmente solo il 23% delleterre coltivabili sono utilizzate 27 ) e la for-mazione della manodopera. Si rileva <strong>un</strong>acrescente domanda <strong>di</strong> macch<strong>in</strong>ari, strumentie attrezzature agricole e <strong>di</strong> servizicollegati ( come manutenzione e formazione).Le caratteristiche fisico-biologiche delterritorio etiope sono estremamente variegatee consentono la coltivazione <strong>di</strong>più <strong>di</strong> 146 varietà <strong>di</strong> frutta e verdura. Inparticolare, i prodotti maggiormente <strong>di</strong>ffusisono caffè, cereali (<strong>tra</strong> cui preponderanteil teff - usato preparazione dell’<strong>in</strong>jera,il pane locale - seguito da mais, orzo,grano, sorgo, miglio), cotone, tabacco,canna da zucchero, the, spezie, semioleosi (colza, l<strong>in</strong>o, arachi<strong>di</strong>, girasole, sesamo,ric<strong>in</strong>o, niger), chat, frutta (arance,banane, mango, mele, pesche, papaia,avocado, uva, ananas, frutto della passione,limoni) e ortaggi (carote, pomodori,cavoli, legumi, fagiol<strong>in</strong>i).La maggior parte della produzione vieneconsumata sul mercato locale, ma leesportazioni sono aumentate velocementenegli ultimi anni, soprattutto per quelmercati esteri77PARMA economica


mercati esteriPARMA economica mercati esteriraggiati dal Governo.Carne e latte devono essere commercializzatisul mercato <strong>in</strong>terno o dei Paesilimitrofi, <strong>in</strong> quanto non si possono ottenerele certificazioni necessarie per l’esportazioneverso l’Unione Europea. Per quelche riguarda la produzione <strong>di</strong> pellame, sistima che attualmente il patrimonio bov<strong>in</strong>o,ov<strong>in</strong>o e capr<strong>in</strong>o sia sottoutilizzato (rispettivamenteimpiegato solo per il 7%,il 33% e il 37%). I pr<strong>in</strong>cipali manufattirealizzati <strong>in</strong> loco, da aziende operanti adAd<strong>di</strong>s Abeba, sono calzature e abbigliamento<strong>in</strong> pelle.Nel febbraio 2008 il Governo etiopico ha<strong>in</strong>trodotto dazi e tasse per scoraggiarel’esportazione <strong>di</strong> prodotti grezzi o semilavorati,che ha penalizzato i rapporti conil nostro Paese <strong>in</strong> quanto l’<strong>in</strong>dustria dellapelle italiana importa oltre il 90% dellamateria prima dall’estero.Bisognerebbe d<strong>un</strong>que esplorare possibilitàimpren<strong>di</strong>toriali at<strong>tra</strong>verso l’<strong>in</strong>se<strong>di</strong>amentoo l’associazione con impreselocali, <strong>in</strong>vestendo nella qualità e nella formazionedel personale. La Cooperazioneallo Sviluppo sostiene alc<strong>un</strong>i progetti <strong>in</strong>questo senso 28 .Sempre <strong>in</strong> tema <strong>di</strong> allevamento animale,anche l’itticoltura presenta <strong>in</strong>teressantiopport<strong>un</strong>ità sul mercato <strong>in</strong>terno (<strong>in</strong> quancheriguarda prodotti selezionati e <strong>di</strong> altaqualità. Le opport<strong>un</strong>ità sono ampie ancheper l’<strong>in</strong>dustria alimentare, sia nellaproduzione che nel confezionamento, imballaggio,conservazione e <strong>di</strong>stribuzione.Altro settore d’<strong>in</strong>teresse è l’apicoltura, <strong>in</strong>quanto le potenzialità produttive (miele,cera e propoli) sono significativamentesuperiori rispetto a quanto ottenuto attualmente.Infatti, oggi l’uso <strong>di</strong> tecniche<strong>tra</strong><strong>di</strong>zionali, la mancanza <strong>di</strong> conoscenze,<strong>di</strong> attrezzature e manodopera qualificatarendono la produttività delle api moltobassa. Altrettanto <strong>in</strong> futura espansione èla silvicoltura, dest<strong>in</strong>ata alla produzione ecommercializzazione <strong>di</strong> legname, prodottida alberi della gomma, res<strong>in</strong>a e <strong>in</strong>censoe all’impianto d’<strong>in</strong>dustrie collegate, comela polpa, la carta e il legno ricostituito.Una menzione particolare va riservata allafloricoltura che cont<strong>in</strong>ua a crescere e adat<strong>tra</strong>rre capitali esteri ( rose, crisantemi,gerani e nebbiol<strong>in</strong>a), grazie a favorevolifattori naturali, manodopera a basso costoe <strong>in</strong>centivi da parte del Governo.Un secondo settore <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse è quellodell’allevamento e delle attività a essocollegate. Gli <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> allevamentiper la produzione <strong>di</strong> carne, latte e uova,stabilimenti per la produzione <strong>di</strong> mangimie la lavorazione del pellame sono <strong>in</strong>co-78Opport<strong>un</strong>ità <strong>di</strong>affari <strong>in</strong>teressanti<strong>in</strong> settori quali<strong>tra</strong>sporti e<strong>in</strong>frastrutture,telecom<strong>un</strong>icazioni,<strong>tra</strong>ttamento delleacque e ICT:anchenell’agricoltura eagro-alimentaresi <strong>in</strong><strong>tra</strong>vvedenoprospettive28 Tra le <strong>in</strong>iziative si segnala larealizzazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>o dei maggioricentri <strong>di</strong> formazione per lalavorazione della pelle (LLPTI- Leather and Leather ProductsTechnology Institute) e <strong>un</strong> progettod’assistenza tecnica peril rafforzamento dell’<strong>in</strong>dustriadel pellame avviato nel corsodel 2009.


mercati esterimercati esterito l’<strong>Etiopia</strong> non può ancora esportarepesce verso l’UE) at<strong>tra</strong>verso <strong>in</strong>vestiment<strong>in</strong>ella catena <strong>di</strong> lavorazione, stoccaggio e<strong>tra</strong>sporto <strong>in</strong> ambienti refrigerati.Un terzo settore da esplorare è quello<strong>in</strong>dustriale, poco sviluppato e per lo più<strong>in</strong> mano a imprese governative che sarannoprivatizzate e a imprese private <strong>di</strong>piccola <strong>di</strong>mensione. Come già visto <strong>in</strong>precedenza, <strong>in</strong>sistendo sui p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> forzao sulle necessità del Paese, i settori<strong>in</strong> cui <strong>in</strong>vestire potrebbero essere quelliagro-<strong>in</strong>dustriale, tessile, pellame, chimico,metalmeccanico e metallurgico.Un ultimo ambito che presenta favorevolipossibilità è quello del turismo, <strong>in</strong>quanto si regis<strong>tra</strong>no afflussi sempre piùconsistenti <strong>di</strong> visitatori da Africa, Europa,America, Me<strong>di</strong>o Oriente e Asia. Le meteturistiche sono variegate e <strong>di</strong>rette a target<strong>di</strong>versi, dal turismo culturale/storicoa quello sportivo a quello naturalistico. Sirileva il bisogno <strong>di</strong> aumentare la quantitàe la qualità degli alloggi, delle agenzie <strong>di</strong>viaggio e degli operatori turistici.In <strong>Etiopia</strong> per profitto oper lo sviluppo?Nel contesto dell’attuale economia mon<strong>di</strong>ale,sempre più veloce e tesa verso larealizzazione <strong>di</strong> profitti basati sul contenimentodei costi, l’esistenza <strong>di</strong> Paesi an-cora da scoprire come l’<strong>Etiopia</strong> può sp<strong>in</strong>gereverso l’ennesima corsa allo sfruttamento.Purtroppo, per aprirsi ai mercati eagli <strong>in</strong>vestitori <strong>in</strong>ternazionali e far fronte aesigenze <strong>di</strong> crescita che <strong>di</strong>fficilmente sarebberoriuscite a sod<strong>di</strong>sfare autonomamente,le economie <strong>di</strong> troppi Paesi sonostate predate da imprese e capitali localie s<strong>tra</strong>nieri, per poi essere abbandonate<strong>un</strong>a volta trovate alternative più competitive.Questo sistema non ha tenuto e nontiene <strong>in</strong> considerazione il prezzo socialee umano <strong>di</strong> questa corsa al profitto, cheleggiamo oggi nelle crescenti tensioni<strong>in</strong>terne e <strong>in</strong>ternazionali, nell’ampliarsi del<strong>di</strong>vario <strong>tra</strong> ricchi e poveri e nell’<strong>in</strong>stabilitàdel lavoro e delle prospettive future.Sarebbe bello e auspicabile poter mettere<strong>in</strong> pratica, per Paesi ancora segreticome l’<strong>Etiopia</strong> e per altri che già conosciamo,<strong>un</strong> modello economico e d’impren<strong>di</strong>torialitàpiù orientata a generarebenessere <strong>di</strong>ffuso, che assicuri ai lavoratorila realizzazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a vita <strong>di</strong>gnitosaper sé e per la propria famiglia, allasocietà <strong>un</strong> ambiente produttivo e pulito,ai consumatori prodotti e servizi sicuri e<strong>di</strong> qualità e agli impren<strong>di</strong>tori il riconoscimentoeconomico e sociale per lo svolgimento<strong>di</strong> <strong>un</strong>’attività fondamentale per losviluppo.79PARMA economica

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