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risc-e-prest-sport-2 - Movimento e Percezione

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Gilles Cometti, Facolta diScienza dello <strong>sport</strong>, UFRSTAPS, Digione; 1Lucio Ongaro, Facolta di Scienze motorie, Univenita degliStudi di Milano;. ............................................ ..... . ..................................... . ........ .........................Giampiero Alberti, lstituto di Esercizio fisico, Salute edAttivita<strong>sport</strong>iva, Facolta diScienze motorie, Universitb deglistudidi Milano.... ............. .......................................... ......... . ...................... . ..... . ........... .....................Riscaldamento e <strong>prest</strong>i'lne r--1rtiva -I principi metodologici del <strong>risc</strong>aldamento per la <strong>prest</strong>azione <strong>sport</strong>iva[seconda parte: gli aspetti applicativi)Dopo avere esposto, nella prima parte (cfr. Sds-Scuola dello <strong>sport</strong> n. 64), gli effetti fisiologici legati alla fasedi <strong>risc</strong>aldamento, vengono qui presentate le relative conseguenze applicative, partendo dalla definizione edescrizione degli elementi fondamentali del <strong>risc</strong>aldamento (durata della competizione in vista della quale sieffettua il <strong>risc</strong>aldamento; durata della fase di <strong>risc</strong>aldamento; sua intensith; tempo intercorrente tra la fasedi <strong>risc</strong>aldamento e I'inizio della competizione). Successivamente si espongono alcune proposte concrete, cheriguardano i contenuti del <strong>risc</strong>aldamento, con i relativi esercizi per ciascuna delle due fasi in cui esso siarticola: una analitica, diretta all'innalzamento della temperatura muscolare. divisa in tre tappe; e una ,-globale, diretta all'innalzamento della temperatura centrale, che'prevede due tappe. Si tratta, inoltreil problema della pausa tra i tempi di una competizione nei giochi <strong>sport</strong>ivi e, infine, si fornisce un quadroriassuntivo delle diverse tappe e fasi del <strong>risc</strong>aldamento.-633 y(y*A&b?-*g2&%


Gli effetti fisiologici legati alla fase di<strong>risc</strong>aldamento sono stati esposti nellaprima parte dell'articolo. In questa secondaparte saranno presentate le relativeconseguenze applicative.Qll element1 fondamentali...................................................................................................della fase dl rbmldamentoQuesta fase di preparazione alla gara oall'allenamento dipende da molteplici fattori(figura 1):1. la durata della competizione per laquale si effettua il <strong>risc</strong>aldamento;2. la durata della stessa fase di <strong>risc</strong>aldarnento;3. la sua intensita;4. il tempo che intercorre fra la fine del<strong>risc</strong>aldamento e I'inizio della competizione;5. il suo contenuto (gli esercizi proposti).La durata della competizioneViene qui riproposta la gia citata classificazionedi Bishop (2003b) per suddivideregli sforzi in base alla durata, alla qualeabbiamo aggiunto gli sforzi di naturainterrnittente:breve durata, inferlore ai 10 s;durata breve compresa tra 10 s e 5 min;durata prolungata, superiore a 5 min;sforzi di tip0 intermittente trprci degli"<strong>sport</strong> di squadran.Gli sforzi brevi di dura to inferiorea 10sLe competizronr <strong>sport</strong>ive corr~spondenti aquesta durata dello sforzo si trovano tra lediscipline,dell'atletica leggera: sprint, saltie lanci. E stato dirnostrato da Bishop(2003a) che, per sforzi di questo tipo,basterebbe una fase di <strong>risc</strong>aldamento di 5min, in quanto e piu importante elevare latemperatura muxolare e non la temperaturacentrale. E pur vero che gli atletihanno anche la necessita pratica diaggiungere esercizi tecnici e situazionioperative rnirate alla concentrazione delgesto.La cond~zione importante da rispettareresta, cornunque, quella di non consurnaretroppa energia e di non sviluppare tensioni(cosiddette nervose) eccessive per noncondizronare negativamente la competizione.LSi eviteranno altresi esercizi di allungarnentopassivo a carico dei muscoli estensori,Per questo tip0 di sforzi le procedureche favo<strong>risc</strong>ono il fenomeno della cosiddettapotentiation sono particolarmenteindicate.IGli sforzi di durata in termedia compresatm 10se5minLe indicazroni adatte al <strong>risc</strong>aldarnento pergli sforzi di breve durata restano valide. Laprinc~pale novita per questo tip0 di proveconsiste nella possibilith di avvalersi delprocedimento per elevare il livello di consumodi O, rispettando le regole enunciatenella lo parte: non piu di 5 minuti dirntervallo prima della competizione.Gli sforzi prolunga ti di lunga duratasuperiore a 5 minPer questo tipo di sforzi bisogna evitare difar salire troppo la ternperatura centrale. II<strong>risc</strong>aldamento non deve essere troppolungo e mirare ad elevare il livello di consumodi 0,.Gli <strong>sport</strong> di squodra, , . .Per la fase di <strong>risc</strong>aldarnento di questornodello di competizioni nell'articolo verraproposto, successivamente, uno "schematipo". Cornunque e possibile anticiparnealcune regole:si rispettano le strategie indicate per glisforzi di breve durata;ci si puo servire delle esercitazioni perI'elevazione del livello di consumo di 0,:rispettando cornunque le regole dertempi di esecuzione (5 rninuti tra la finedel <strong>risc</strong>aldamento e I'inizio della competizione);il procedirnento per sfruttare il fenomenodella PAP (Post Activation Potentotion)pub essere applicato vantaggiosamente indue modi, con sprint brevi (15 rn) o conesercizi dl rnuscolazione (mezzo-squatcon sovraccarichi elevati o leggeri sollevatiin rnodo estrernamente dinamicol.I,..... ....................WR MU], ML ................ ,, . . ...............................1 INTE-A DEL RELCAlDAMENTO... ................. -- I................................................j IrnRVrYO RI-m. -- . -. - i-. -I ckm-mL ---...... ___.--_ . !I nn, ,ilntermittenteen,,s,rs\; , ' :. , . :. , 'I . ..- . :,- - .IL a. ..: 8, 0,.,. -la pausa fra i tempi di gioco rappresentauna aspetto preponderante ed importantedel <strong>risc</strong>aldarnento; la regola base equella dr evitare un abbassamento dellatemperatura muscolare non rimanendoinattivi per piu di 3 min o, in caso contrario,procedendo ad una nuova fase di<strong>risc</strong>aldamento.La durata del <strong>risc</strong>aldamentoSecondo gli studi presenti in letteratura ladurata della fase di <strong>risc</strong>aldamento e variabile.Se si tiene conto di quanto afferrna Bishop,I'aumento della temperatura muscolarerichiede al massirno 5 min, ma per aurnentarela temperatura corporea di 2 "C sononecessari almeno 20 rnin (Joch, Uckert,20011, utilizzando uno sforzo progressivoche arrivi ad un'intensita quasi massirnale(figura 2).TemperaturamumlareI [Y eentrde -20 minutiQueste cifre costituiscono parametri diriferimento rninirni, in quanto e chiaro (ele ricerche citate non possono certo risolverela questione) che se nel corso del<strong>risc</strong>aldarnento gli atleti (soprattutto percerte discipline molto tecniche) devonosvolgere anche altri compiti questi fannocertamente aumentare la durata. Bisognacornunque sernpre insistere sulla necessitadi non sprecare troppa energia per noninfluire negativarnente sulla fase finaledella competizione.


ISforzi lunghl di debole intenNi4-5 rnln a 130 W (70-80 airi rnin)ISforzi brevi ad alta intensita5rninalOOW+300 W a 130 g~riimin a esaurirnento- -1IIAumento delta T°C = 0,7"C-4urnento della T C = 0,s-1,3"C1 1Sfoni progressivi di durata media Aurnento aella I -ti = z'tiI primi cinque minuti dopo la fine dell"-sercizi~ 13 ~ka~k$armenta m o dwmque ipiQ importan'ti e, come ricordato nellaprima parte del lavoro, giP nd lontano19W Masf&~mi aveva notaits che dopoa m We rninud ki circokbne pxifericasi ridwe e dunque sconsigliava di restareinattivi per pi0 di tre minuti, A maggiorragiane questa regola deve gpplicani ognivalta ,che lo sforzo vienle inEm0 per piudi 5 min, che 5 il esattamente cib chec~pitq mlla pausa tra i tempi di un incontro[figura 5).1~ 3 - L a t n ~ ~ d B s a L , U c k s r t ( e a s i l p a l a ~ ~ 6 1~eg$611WLIUII~eaWa.Jock, Uckert (2001) hanno valutato, alcicloergometro, tre diverse procedure perottenere un aurnenb ottimale della temperaturacorporrra:men& signifimthe: dop~ 5 rnin di preparazionead intemiW di I ~ Fpari O a tWwasi richiese uno sforzo massirnale (130girilminuto a circa 300 watt) fino all'esaurimento.0- O,&l minuti per gli uominj e0,28 per le donna la temperatura mnmkaumentb di 1,TC per gli uomini (37,4' aitermine) e 08°C per le donne (37,V).Nella provit di media durata (20 min) a200 wan, la pr~grossione utilizzata fu taseguenk: 10 minuti ad 80 girilrninuts, poi10 minuti a ZQO girilminuto seguiti da unawnento rapid@ fino a 188 girilrrrinuta perbreve lasso daerlape. La Wmperatura centraleal ter@nei%i 10 mjRs kee regktrare38,2'C, e 313,3~&d~$@mine bi 20 Mn. Lakmperatuca +en@@& 39°C fy @q&#ernl ,Tra l r-Ihfase finale condotta quasi alCa massimaintensit4 d dieel& qhsM pih &am, &toche aveva provoeato un auml?to di PCdelka temperatura centnk &ura 3).La pusa tra la finedel rimIdamento c SinMQuesto period0 d m wnto di due Iesiaenze contraddittsri.e; &wwerare le-risehe energetiche utflIiaW ~'e#fso del Iuno sforzo lungo condotto a bassa <strong>risc</strong>aldamento ed evitare ma &inuzioneintensith;eccessiva della temperatura muscarare.@ uno sforzo intenso di breve durata;uno sfom progrcssivo di media durata..-Nel corm deila prova della durata di 4-5rnin e mdatta a 130 Watt, la tern mhratxntrale wn'b da 36,I0c a 36r l per le rsiwi E: mob &!me g &%%& m menodanne; a & 3'@RC a 37,m ,p~@~mini. di 5 mtn [Da.wm E! W, Harris efa ti &im sjtoll. 1§rn]*Krustrup e CQII. (2003) hanno &mostrat0che la temperatun mumE;tn che un testdi endurance aveva fatta salire fino a40,6"C, dopo 5 minuti di riploso si eraabbassata di un grad0 e di 2,2T dopo 15min,(figura 43.fhepma 5 rnin. ., Abbassamento, di 1°CEsercizi3er mantenel wla temperaturamuscotareUn altro elemento, che deve esere presoin conside-razione per determinarc iltempo tm fs fie del <strong>risc</strong>aldamerko e lacsmpetikkmel & qwllo del IEwcllo di wnsu-mo di 0,. Andre in el-o cam, se Wiettivoe qmllo di elevare il consumo I Q,,non bisogna superare i 5 mln di r i p trala fine del <strong>risc</strong>aldamento e I'inizio ddlacompetizione, altrimenti si perde I'effettoricercato.I contenuti del <strong>risc</strong>zlldamento:proposte concrete, le due fasi ele cinque tappe dd rimldamentaIn riferimento a auanto descritto nella 1"parte (s~s-~cuola tkfk 3port, n @ proponiamouna struttufa pr i3 rimm*to che prevede due grand M:una fase rivoita alt'incrementa drttla temperaturamuscd~re usiando detei movimentidi tip0 "anal'ltkoa, i~ gaIparte da quello che, in Fmcia,m~tochiamatom<strong>risc</strong>atbamento atla m wuna hse destinaa ad im&are Iki ternperaturacenerale mdionte sitwapisnipiu 'globali" riferite esplicitamente alladisciplina <strong>sport</strong>Eva (situazioni relative alcalcio per i calciatori, alla pallacanestroper i cestisti ....) (figura 6).-


!TFase analiticaFigwa 6- Le due fad del <strong>risc</strong>aldunento.A) La fase cosiddetta analiticaProponiamo di dividerla in tre tappe (figura7):una prima tappa analitica ad effettovascolariuante, effettuata con esercizi amodalith di contrazione rnuscolare concentrica;una seconda tappa sempre analitica,con sollecitazioni rnuscolari specifichealla competizione che seguirh: peresempio, i muscoli ischio-crurali si esercitanoin modalita eccentrica se I'atletadeve correre e soprattutto sprintare;una terza tappa mirata alla ricerca del-I'ampiezza articolare con movimenti dislancio scelti in mod0 da richiarnare davicino le esigenze della competizione: ilcalciatore, per esernpio, effettuera deglislanci delle gambe verso I'avanti e versoI'alto per prepararsi alle azioni tipichedella competizione. Le circonduzioni delbacino e dell'anca, aumentando progressivamenteI'arnpiezza dei rnovimenti,rappresentano un ulteriore esernpio. Pergli arti superiori, gli slanci delle braccia(sui piani laterale, frontale e sagittale)preparano all'azione del colpire o di tirareuna palla (pallavolo, pallamano...).R 1) Tappa no 1 per la vascoloriuazionein modalita concentrico"Fase Analitica" "Fase Analin 'Facie dimarnica"vascolariuazione vascolariuazione arnpieua eTticolarelavom concentrico rnovirnsnti specifici esercizi dinarniciPer il muscolo quadricipiteMuscolazione: semipiegamento di un art0inferiore (fotol).Per il tricipite suraleMuscolazione: estensione (flessione plantare)della caviglia (foto 2).0Per gli ischio-cruraliSono il gruppo muscolare piu importanteda sollecitare in questa fase di <strong>risc</strong>aldamentoe si utiliizano due condizioni di lavoro.Ischio-cruroli 1 (foto 3): muscolazioneanalitica (articolazione del ginocchio) inconcentrico: il partner frena I'azione del-I'atleta opponendo una debole resistenza.Ischio-crurali 2 (foto 4): muscolazioneanalitica (articolazione dell'anca) in azioneconcentrica.gQuesta tappa si ispira direttamente allametodologia suggerita da Masterovoi nel1964:II protocollo di MasterovoiSi esercitano i differenti gruppi rnuscolariper sollecitarli in modalita concentrica,8confro una resistenza e con rilasciamento4dopo ogni contrazione, per sollecitare ilmuscolo ad esercitare il suoquolo dipompa, al fine di aumentare la vascolariz-1 zazione.iEcco un esempio di esercizi di <strong>risc</strong>aldarnentodegli arti inferiori effettuati in regimedi lavoro concentrico:


Per lo psoos iliacoMuscolazione in azione concentrica (foto 5).7 - Esedzio di IisePMamanto dei mudi addM delk spalb.Per gli <strong>sport</strong> di squadra e necessarioagg i ungere esercizi pergli adduttori.,' 1, 7,5>:1q ' 1; 2 r ,l~uscotdzione in concenttico (2 arti) (foto 6).posizione inizialeposizione finaleII fatto che gli esercizi proposti devonoessere esequiti a coppie pub diventare unproblema. E cosi possibile trovare (come egia stato proposto da Cometti) delle soluzionisimilari con identico effetto anche sesi opera individualmente.Per la muscolatura del tronco (addomin&e lombari) bkagna seguire lo stesso schema:in tal cam t sufficiente un solo escizio con circa venti ripetizioni di un mmento che, nello stesso tempo, sollecimuscolatura del troncoe arti inferiori.Per alcune discipline (pallavola, pallamam:rugby, <strong>sport</strong> di combattimento ...) bisognasollecitare anche la parteQlta del corpo:t.e)foto da 7 a 13 ne sono un esempio.In tutti gli esercizi indicati il partner esmcita una contro-resistenza di media inten+sita che obblighi I'atleta a lavorareuna intensita di contrazione sufficientmsenza alcun <strong>risc</strong>hio di cattiva esecuzimFato 8 - Esarddo di rlscddamento dei d i abduttd della 8palla.


A.2) tappa no 2 per /a vascolarizzazionecon sollecitarlone muscokre specificsSi prosegue utiliuando esercizi adatti afavorire la gia ricordata azione di "pompa"del rnuscolo, ma si scelgono rnovirnentisirnili o comunque vicini alle modalith dicontrazione che sono tipiche della competizioneche seguirh. L'esempio piO semplice6 quello relativo ai rnuscoli ischio-cruraliper le attivita <strong>sport</strong>ive chs cornportino lacorsa. Questi rnuscoli intervengono, inrealth con rnodalith eccentrica, per frenarebruscarnente la coscia e la gamba alrnomento dell'impatto del piede avanti.Diventa necessario pr.eparare la muscdaturain questione con delle azioni di Qpoeccen trico.Ischio-crurali 1 (foto 14): rnuscolazioneanalitica in rnodalita eecentrica.dell1ese&aia s&?gx%% Gikctine mm%razionedeve essere seguita & m tpp~mpletd rilasckrnentoper &iEt;$re ma buona wmlarlzzazione.II numero &llz ,hptwmideve essere da sette a nam? 1 wna solaserie di movirnenti. Per i w~MRM diaddudone delta spalta, I'Mea wrca diriportare le braccia lungo il corpo, rnentre111 partner oppme una resistenza al rnovimentodi disw delie braccia.I m.avimenfi illustrati sooo i xglaenti:dh&w ed rlevaziom MkrAe dali artis&teriori (museoli sddutfarl ht obduttori@la qp* f e amdtnrnti avanti-diem$figure 8 e rQla @&~kzI(o movirnenti)mzione ddk qmlk @Ha 1 'I) einfine si pu6 cornpletare la gamma di esercizicon dei 'pullover" (foto 12). Pub essere Ischio-crurali 2 (foto 15): rnuscolazioneInecemrb a&e preparare i muscoli M- analitica (articolazione dell'anca) conI'avarnbraccio (foto 13). modalita eccentrics. &.A


La resistenza applicata non oltrepassa il fleso: esercizio che i calciatori normal- - -50% delba %m mimale. 5i aggjungono wmte eseguono in mu& 7itmEco.poi dei movimenti qslancio-blocco" (foto Per gli arti supeW& & gl5. idegli artimovimenti superiori lateraii o,I Irr *m ik@MImura.1 /..dei tiri in term temp4 i p8mlkktiOqm la PdX df infiaim&Mla tempe- ranna in wccessione d&ni e~ahhm&&$muwolare, ci4 oe3rupC& deila tern- mentre i calciatori alternana i tiri in pwtaperatura centrale. Gli esenizi proposti con sequenze ridotte di gioao.., H pr.tn&pi@generale da ossemre t qdlo diaumtbre, prag~~mente, YinW;tiu&lk admiper arrivart! Ud urr Iivelb mko vkim d~ ~ ~ k f ~ q l e r n nmassimslc,tipicodeilaeom~ti~mc.d oeciflcj &/lo <strong>sport</strong>s ,r 3 ' Spesso, neg ti <strong>sport</strong> di squadra, questa;tWrisulta treppo tunga, rnentre sad&Le diverse propciste fanno rifwimento ai&&mentt+ll~ klle di~ipIf~.@qmtive: i&d alterneranm ai.9ir-i in sspmsioneopportuno limitarla a circa 10 mind pernon consumare tmppa mrrgia a qit@delle Fdsi finali della competirione.A3JTaprre3~b~ .Mfmpim mkoiore 4I .sono tipici della ~mrrrmrim pw prepmaremuscoli c relathe araid~,alle~roll&R;1~zioni che li attendann Sir-~no dunquve


8.2) tappa nu 5 (facolrativa) di attivazionedello "PAP"Nella versione originale, questa tappadovrebbe effettuarsi con esercizi dirnuscolazione collocati alla fine della fasedi <strong>risc</strong>aldarnento. La peculiarita di questiesercizi & quella di sviluppare stimoliintensi di durata molto breve. Per esernpio,si potrebbero effettuare tre contrazioniisornetriche di 4 s al 90% del rnassirnalecon una leg-press con un rninuto di pausafra le ripetizioni, e questo a circa 5-15 mindalla competizione.Gli studi condotti da Gullich, Schrnitbleicher(1996) sono stati realiuati in questecondizioni utiliuando la procedura descritta.Un altro esempio, adatto ad atleti espertinel sollevare sovraccarichi e quindi abituatial lavoro di potenziarnento rnuscolare,potrebbe utilizzare da 2 a 4 serie di 1-3ripetizioni di semi-squat al 70-90% delrnassirnale. Negli <strong>sport</strong> di squadra sipotrebbero effettuare, probabilrnente conrisultati equivalenti, degli sprint brevi (da 3a 6 ripetizioni di circa 20 m).II principio che sta alla base di questa fasedi I;rtoro e quello di incidere sulla cosiddetta"esplosivita rnuscolare" del soggetto all'iniziodella competizione. Negli <strong>sport</strong> disquadra, si pub iniziare la partita avendoattivato in mod0 rnassirnale le caratteristichedi "esplosivita", ma cosi facendo si pubcorrere il <strong>risc</strong>hio di "bruciare" un po' troppaenergia con un conseguente <strong>risc</strong>hio di affiticamentopiu rnarcato alla fine del match.Per questa ragione consideriarno questafase una sorta di scornrnessa tattica per"entnre" rapidamente in partita. Tuttavia enostra convinzione che questa rnodalitacornplernentare e supplementare alla fasedi <strong>risc</strong>aldarnento sia estremarnente interessantee ci permettiarno di suggerirla.Gullich, Schrnidtbleicher (1996) nel loroesperirnento di potenziarnento rnuscolare,effettuato alla pressa con rnodaliti isornetriche,ottennero un rnigliorarnento dellaperformance. II protocollo prevedeva lamisura della forza esplosiva del tricipite. Irelativi grafici dirnostrano chiararnente(figura 11) I'efficacia del rnetodo. Gli Autorisuggerirono che I'effetto della cosiddetta"potentation" sarebbe dovuto al rnigliorarnentodell'eccitabilita dei rnotoneuroni.PAP e procedure upplicutiveLa figura 12 illustra I'eficacia della "potentationnperatleti di alto livello e per soggettinon atleti. Come si pub notare questo fenomenoriguarda solarnente soggetti <strong>sport</strong>iviallenati. Questa constatazione e irnportantee rappresenta una regola da rispettare qualorasi decidesse di utiliuare la rnuscolazionealla fine della fase di <strong>risc</strong>aldamento.Forzaesplosiva--5 0 5 10-15Tempo (min)Ampieva .del rifiesso H,,.Y" 1,Tempo (min)Filpra 12-~deR~daslnatonsMnia~di~eonbukdIsomeche d 5 s (90%) eon atletl di alto Ihda e sogeati sadenbrb L'efMh d presante sobnenb neisoggEtts-.A condizione che sia applicata con lanecessaria cornpetenza, I'elettrastimolazionepotrebbe rappresentare una terzaalternativa per attivare la PAP.II problema della pausa fra i tempidi una partitaNella prrma parte dell'articolo (Cornetti,Qngaro, Alberti 2005) abbiarno citato lericerche di Mohr e coll. (2004) nelle quali sie dimostrato che, durante la pausa fra i duetempi di una partita di calcio, la temperaturasi abbassa anche di 2°C. Questo calo diternperatura provoca una dirninuzione dellaperformance di velocita sui 30 rn di circaun decimo di secondo. Diventa necessario,qurndi, assumere degli accorgirnentr perevitare questo calo di rendimemto.Si applicheranno delle strategie rnoltosemplici.Come rallentore il pili possibileI'abbassomento dello temperaturnsur<strong>risc</strong>aldando la tuta;rivestendo i giocatori nella pausa con unabbigliamento che rnantiene il calore;per esempio, i calciatori devono coprirsile garnbe con abbigliarnento tecnicoadatto (tute particolari da sci, piurnini ...).Evitare di mantenere la posizione sedutaper piu di 5 rninuti, in quanto si tratta di


una postura che non favo<strong>risc</strong>e una buonacircolazione del sangue (soprattutto per igruppi muscolari dei glutei e degli ischiocrurali)e particolarmente negativa per lafunzione tonica di tutto il corpo.Tenendo conto dr queste considerazionisono possibili due soluzioni:opzione 1: evitare I'abbassamento dellatemperatura muscolare; e questa rimaneper noi la soluzione migliore;opzione 2: effettuare sette minuti di riposocompletr e sette minuti di nuovo <strong>risc</strong>aldamento.Risulta difficile tenere in movimentoi giocatori per tutta la pausa, anchein considerazione del fatto che gli allenatorihanno bisogno di molto tempo perfornire le consegne tatticheImto~r-mema~~Opzione 7I giocatorr impiegano qualche m!nuto perraggiungere gli spogliatoi. E invecermportante che non perdano troppotempo o lo facciano correndo lentamente.Immediatamente, dopo devono seguireuna delle tre seguenti procedure:lo soluzione: effettuare attivita fisicaogni tre minuti. Se i giocatori si mettonoseduti per <strong>prest</strong>are attenzione alleconsegne dell'allenatore, devono restarecoperti ed eseguire, ogni tre minuti,second0 i principi del <strong>risc</strong>aldamentorusso, esercizi per mantenere alta latemperatura muscolare. Gli eserciziproposti come esempio alla foto 17vanno eseguiti con 6-10 ripetizioni oper un minuto-un minuto e trenta ciascuno.Questa successione di lavorodovrebbe essere ripetuta ogni tre minutidi inattivita.2"soluzrone: esercizr al cicloergometro(foto 18). Si dovrebbe d~sporre di uncicloergometro per ciascun atleta. In talrnodo, pedalando, i giocatori sono ingrado di seguire le indicazioni dell'allenatore.La resrstenza dell'attreno (intensitadella pedalata) deve essere blanda eil ritmo di esecuzione piuttosto lento: loscopo di questo lavoro e quello mantenereuna buona vascolarizzazione e farcontrarre i muscoli secondo il concettodi "pompa". I giocatori dovrebbero, alternandoogni minuto I'attivita al riposo,pedalare per un minuto e recuperarealtrettanto.3" soluzione: ricorso all'elettrostimolazione,utilizzando il progrtmma per lavascolarizzazione (di solito quello impostatodall'apparecchio a bassa frequenzada 1 a 5 hertz). Anche in quest0 caso igiocatori possono restare seduti, copertie attenti alle istruzioni dello staff tecnim.Con un elettrostimolatore, utilizzando 2grandi elettrodi per ogni gruppo musco-'1.r, 19-wmm~*Ta~.IIsI del gruppi mwcdari con qyalcheFMO I~-II-'-~-deh-a~p~m-b"artmhmakthnda.temmhatwtA1Auacddalpdproelia_-_ _- _-lare, e possibile "vascolarrmre" quadric~- necessarro che gli ult~m~ cinque minutrpiti e rschio-crurali (foto 19). Con glr siano destinati alla fase di "ritorno allaapparecchi che dispongono di quattro competizione": e corretto elevare o mancanali,non sara possibile stirnolare anche tenere elevata la temperatura muscolare,il tricipite: si chiedera allora agli atleti di ma e necessario riprendere le ultime tappeeffettuare 5-6 movimenti di estensione del rrscaldamento: movimenti specifici perdelle caviglie ogni due minuti.le gambe (skip lenti dietro e avanti), mobilizzazionedell'anca e slanci degli arti eIn ogni caso, indipendentemente dalla infine due accelerazioni progressive di 15scelta fra le tre soluzioni proposte, e m (figura 13).10 minuti 5 minutiA - 4 e---- --. . Eserc~zi ogni 3 minutiEsercizi di "richiamo"I_I.---- dei mimenti di gartoppWre-. .Lavoro blando a1 cicloergometrornobiliioneI-- --- -- -I . ;skip e calciateOPPUreaccelerazioni- -, --Elettrostimolaz~one. -.. --- .. . --- - -13 - b sokaladcklP~1: lOmindlatthtt&permantenereattabntmpemturn e 5 min di aff&/ta spednca per bn compd&m.L


1'RecuperoOpzione 2In questo caso i giocatori restano coperti esi lasciano riposare per 7-8 min (figura14). La temperatura si abbassera cosi dicirca 1 "C e mezzo - 2 "C: diventa quindinecessario <strong>risc</strong>aldire di nuovo la muscolatura.Per questo si riprende il protocolloam:;,*->?F.--ne-Mame-nrnovimenti a W irnobllita artidare(iavoro in anapiena)esercizi specifid5-*~coeter~zioni , ,L -- I+&&,?'t- idell'inizio, ma in forma ridotta: sara piufacile ripristinare lo stato funzionale precedente.Possono bastare 7 min per ripeterela fase analitica mirata ai principaligruppi muscolari (ischio-crurali, quadricipiti,psoas e tricipiti) effettuando una solaserie di 6 ripetizioni (si possono utiliuare itre esercizi proposti nella foto 17).iRlepllogo e schemaslnottlco delle diverse tappe.. del .................................................................................................rlscaldamentoNella figura 15 sono rappresentate le cinquetappe proposte per la fase di <strong>risc</strong>aldamento.Le due prime sequenze si eseguono con latuta. Le durate indicate non sono che deipunti di riferimento di massima; quando silavora con la parte alta del corpo, i tempiindicati possono essere aumentati, mabisogna sempre tener presente di nonconsumare troppa energia. La durata totaledovrebbe essere compresa tra 30 e 40min di lavoro.Per quanto concerne gli sforzi di brevedurata la traccia sinottica delta figura 16viene rnodificata anche per le seguentiragioni:--Fase anah-Fase globale,Fase analitica Fase analit~ca Fase dinamica Globale ~ U I I PAPVascolariuazione Vascolariuazione Ampieua articolare Attivith spec~f~ca +.I-> T ,Lavoro concentric0 Movimenti spec~fici Esercizi dinamici _--CI , -I-__/------di slancio-blocco--.----- -- - - --3x4 dl ~sometnemassimaleelettmtimolaz~onecirconduzion~a- tUso di indumenti specifiii(tute, calzamaglie, ecc.)


Fase analitica Fase anal~tica Amplena articolare Globale PAPVascolariuaz~one Vascolariuaz~one Esercizi dlnarnlcl Anivlth speclflcaLavoro concentric0 Movimenti speciflclIIIAnk-.....gamk.Quadncip~D' 1x6 I Eccentnco tlp~che del gesto I 2x3 con 80-90%Isch~o-crurall 2x10 Movlmentl , dr gara con oppureGlutel. 1x63x20mTr~ctptt~. 1x6alla masslrnaPsoas 1x6acceleraz~oneAddom~naI~1x20 1x4ssi cerca essenzialmente di elevare latemperatura muscolare;si economizza al massimo I'energla;la fase globale ha come scopo quello diattivare tutto il corpo e richiamare ifondamentali tecnici.. Conclusioni. . . . . . . . . . . . . . . .. . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. .. Tenendo conto dei principi esposti nella 1"parte dell'articolo (cfr. SdS-Scuola delloSport, n. 64), abbiamo proposto in questaseconda parte, alcuni schemi generali peril <strong>risc</strong>aldamento: i principi metodologicisono costituiti da regole molto semplici:bisogna cominciare con attivita chefavo<strong>risc</strong>ano I'aumento della vascolarizzazione:la corsa lenta non si rivela perquesto una scelta particolarmente efficace.In seguito si ricercano delle sollecitazionimuscolari proprie della competizione(per esempio contrazione eccentrica pergli ischio-crurali), ma sempre effettuatea scopo di vascolarizzare.Gli esercizi di mobilita articolare sirichiamano ai movimenti propri dello<strong>sport</strong> in questione e sono effettuati inmodo dinamico (oscillazioni e slanci).Completato il lavoro per I'incrementodella temperatura muscolare e di mobilitaarticolare si possono effettuare igesti specifici tecnici della competizione.Infine, si utilizza la procedura che concludela fase di <strong>risc</strong>aldamento e utilizzasprint o alcuni esercizi tipici di muscolazione.II princ~pio che si evince dalla teoria e cheil <strong>risc</strong>aldamento ha come obiettivo primarioI'aumento della temperatura muscolareed e strettamente collegato alla circolazionedel sangue dei gruppi muscolari interessati.Dunque le soluzioni applicative,proposte all'inizio della fase del <strong>risc</strong>alda-mento, devono portare a un m~gl~oramentodella vascolarizzazione. Inoltre, I dat~relativi al <strong>risc</strong>aldamento passivo ci ind~canoche la temperatura amblentale rivesteun ruolo importante nel mantenimentodella temperatura muscolare. Per finire,per quanto riguarda i giochi <strong>sport</strong>ivi, efondamentale prendere in considerazloneil problema della pausa fra i tempi digioco: bisogna quindi utilizzare un abbigliamentoadatto e molto caldo per evitareuna perdita di calorelndiriuo degli Autori:G. Cometti, UFR STAPS, Digione, BP 27877,21078, Digione Cedex (Francia);L Ongaro, Facolta di Scienzc rnotorie, Universitadegli Studi di Milano. via Krarner 41A. 20129.Milano;G. Alberti, lstituto di Esercizio fisico. Salute eAttivita <strong>sport</strong>iva. Facolta di Scienze motorie.Universita degli Studi di Milano, via Krarner 4/A,201 29. Milano.


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