centrale ENI POWER a Ferrera Erbognone a 5 Km da Lomello ...
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Atti Parlamentari — 4204 — Camera dei Deputati<br />
XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1 O MARZO 2007<br />
<strong>centrale</strong> <strong>ENI</strong> <strong>POWER</strong> a <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong> a 5 <strong>Km</strong> <strong>da</strong> <strong>Lomello</strong>;<br />
creazione di una cava (leggesi discarica)<br />
già autorizzata <strong>da</strong>lle Amministrazioni<br />
Regionali e Provinciali nel Comune<br />
di Galliavola a 3 km <strong>da</strong> <strong>Lomello</strong>;<br />
gli insediamenti di cui sopra comportano<br />
per l’abitato di <strong>Lomello</strong> il transito di<br />
circa 350 autotreni ogni giorno;<br />
la Regione ha ora intenzione di autorizzare<br />
l’insediamento produttivo sul<br />
territorio di <strong>Lomello</strong> di un’azien<strong>da</strong> lodigiana<br />
per la lavorazione dei fanghi derivanti<br />
<strong>da</strong>i depuratori;<br />
nel raggio di 10 km esistono già altre<br />
aziende che effettuano lo stesso tipo di<br />
lavorazione;<br />
<strong>Lomello</strong> è un borgo medioevale di<br />
notevole rilevanza culturale e nel quale<br />
sono presenti alcuni monumenti di grande<br />
interesse storico-architettonico quali la<br />
Basilica di Santa Maria Maggiore e il<br />
Battistero di S. Giovanni ad Fontes. Sono<br />
inoltre presenti alcuni importanti scavi<br />
archeologici effettuati in collaborazione<br />
con alcune università inglesi –:<br />
se non si ritenga di effettuare un<br />
monitoraggio sulla situazione ambientale<br />
delle zone come quella del Comune di<br />
<strong>Lomello</strong>, in cui insiste un elevato numero<br />
di impianti produttivi che potrebbero saturare<br />
e <strong>da</strong>nneggiare l’ambiente e – qualora<br />
risultino rischi concreti e immediati –<br />
quali misure di propria competenza inten<strong>da</strong><br />
urgentemente adottare;<br />
se risulti che gli impianti produttivi<br />
ivi presenti operino anche sulla base di<br />
autorizzazioni, concessioni, pareri ed altri<br />
atti di assenso comunque denominati rilasciati<br />
<strong>da</strong> amministrazioni centrali o periferiche<br />
del Governo e, in caso affermativo,<br />
quali cautele siano state assunte e<br />
quali valutazioni siano state fatte in sede<br />
di rilascio nonché se gli atti contengano<br />
prescrizioni volte alla tutela dell’ambiente<br />
e dei beni culturali. (4-02765)<br />
* * *<br />
B<strong>ENI</strong> E ATTIVITÀ CULTURALI<br />
Interrogazioni a risposta scritta:<br />
RAISI. — Al Ministro per i beni e le<br />
attività culturali. — Per sapere – premesso<br />
che:<br />
nel Comune di Pre<strong>da</strong>ppio (Forlì-Cesena),<br />
l’Ex Casa del Fascio è <strong>da</strong> circa 3<br />
anni ingabbiata in ponteggi che dovrebbero<br />
far presagire dei lavori di ristrutturazione<br />
dell’immobile ma purtroppo i lavori<br />
sono tutt’altro che iniziati nonostante<br />
la gigantesca impalcatura;<br />
il progetto per la realizzazione della<br />
Ex Casa del Fascio è opera dell’architetto<br />
Arnaldo Fuzzi che è stato uno dei massimi<br />
esponenti dell’architettura razionalista del<br />
ventennio e oggi è stata giustamente rivalutata<br />
ed è materia di studio delle più<br />
importanti facoltà di architettura e ingegneria<br />
delle più prestigiose Università<br />
quali Firenze e Bologna. L’opera, di inestimabile<br />
pregio e inaugurata il 21 aprile<br />
1937, prevedeva fra l’altro ambienti destinati<br />
all’accoglimento immediato di coloro<br />
che si sarebbero voluti recare nel Comune<br />
di Pre<strong>da</strong>ppio (che ricordiamo ad oggi non<br />
dispone di nessun albergo) oltre che a sale<br />
di lettura e scrittura nonché di un ristorante<br />
con servizio di bar, vari uffici, grandi<br />
sale per riunioni e congressi e annesso<br />
albergo diurno;<br />
la Soprintendenza ai Beni Architettonici<br />
culturali di Ravenna, autorità, competente<br />
per la Romagna e quindi anche<br />
per il Comune di Pre<strong>da</strong>ppio, avrebbe stipulato<br />
un contratto con l’impresa appaltatrice<br />
dei lavori;<br />
sarebbe molto più opportuno che il<br />
demanio civile cedesse al Comune di Pre<strong>da</strong>ppio,<br />
anche in como<strong>da</strong>to d’uso, l’immobile<br />
e che in questo caso si potrebbero<br />
prevedere iniziative di carattere storico,<br />
culturale e turistico di grande importanza<br />
per la realtà Pre<strong>da</strong>ppiese anche sotto il<br />
profilo economico finanziario;
Atti Parlamentari — 4205 — Camera dei Deputati<br />
XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1 O MARZO 2007<br />
l’attuale stato di degrado in cui versa<br />
l’immobile è motivo di viva preoccupazione<br />
sia <strong>da</strong> parte dei cittadini che della<br />
stessa amministrazione Comunale di Pre<strong>da</strong>ppio<br />
in quanto si sta perdendo una<br />
importante possibilità di rilancio per il<br />
Comune dell’Appennino forlivese –:<br />
se sia a conoscenza della situazione<br />
suesposta e in caso affermativo quale<br />
giudizio si dia;<br />
se non si ritenga di prevedere un<br />
piano che ve<strong>da</strong> interessata la Regione,<br />
l’Amministrazione Comunale di Pre<strong>da</strong>ppio<br />
e la Provincia di Forlì-Cesena, per una<br />
rivalutazione della Ex Casa del Fascio ed<br />
un conseguente utilizzo per iniziative culturali<br />
e storiche previa la doverosa ristrutturazione<br />
dell’immobile che potrebbe divenire<br />
un’importante contenitore storico<br />
scientifico;<br />
quali siano fino ad oggi i costi sostenuti<br />
<strong>da</strong>lla sovrintendenza di Ravenna per<br />
i ponteggi che sono stati montati e mai<br />
utilizzati;<br />
se sia possibile prendere visione del<br />
contratto stipulato fra sovrintendenza e<br />
beni culturali di Ravenna e ditta appaltatrice<br />
(articolo 9 legge 241/90 e decreto del<br />
Presidente della Repubblica 814/60);<br />
se non si ritenga, in accordo con gli<br />
enti locali interessati, necessario attivarsi<br />
perché il Comune di Pre<strong>da</strong>ppio possa<br />
avere in uso l’Ex Casa del Fascio e se<br />
non sia possibile prevedere un finanziamento<br />
<strong>da</strong> parte del Ministero per il<br />
recupero e la valorizzazione di questa<br />
struttura. (4-02762)<br />
SMERIGLIO. — Al Ministro per i beni e<br />
le attività culturali. — Per sapere – premesso<br />
che:<br />
a Roma in via Del Podere Fiume –<br />
Zona Quartaccio – nel settembre del 2006,<br />
a seguito di son<strong>da</strong>ggi archeologici commissionati<br />
e supervisionati <strong>da</strong>lla Soprintendenza<br />
ai Beni Storici ed Archeologici di<br />
Roma e del Lazio, è stato rinvenuto un<br />
tratto di stra<strong>da</strong> di epoca romana di circa<br />
100 metri di lunghezza risalente con tutta<br />
probabilità al III secolo a.C., con annesse<br />
alcune tombe della medesima epoca di cui<br />
una « a camera »;<br />
l’area interessata <strong>da</strong>i ritrovamenti ricade<br />
nella zona del Programma di Recupero<br />
Urbano Primavalle-Torrevecchia (articolo<br />
11 legge 433/93), ed è prevista in<br />
detta porzione la costruzione di dodici<br />
palazzine ad uso abitativo e di edifici ad<br />
uso commerciale;<br />
gli edifici ad uso commerciale verrebbero<br />
costruiti nell’area dove è stata<br />
rinvenuta la stra<strong>da</strong> romana;<br />
a fronte di questo i cittadini della<br />
zona costituitisi in comitato di tutela insieme<br />
alle associazioni operanti nel quartiere,<br />
in <strong>da</strong>ta 26 settembre 2006 hanno<br />
<strong>da</strong>to vita ad un incontro pubblico, molto<br />
partecipato, nel quale hanno espresso la<br />
propria contrarietà al progetto di inglobare<br />
la stra<strong>da</strong> all’interno del nascente<br />
centro commerciale, facendo presente la<br />
necessità di una riqualificazione culturale<br />
di una periferia degra<strong>da</strong>ta come quella del<br />
Quartaccio;<br />
i cittadini della zona chiedono la<br />
creazione di un parco archeologico nella<br />
zona dei ritrovamenti, che possa essere<br />
integrato all’interno del parco pubblico in<br />
fase di realizzazione nell’area tra Via del<br />
Podere Fiume, Via Valle dei Fontanili, Via<br />
Andersen, facente parte del PdZ Quartaccio<br />
II, parco non ancora terminato e del<br />
quale chiedono la pronta realizzazione e<br />
l’apertura al pubblico;<br />
a seguito dell’incontro pubblico del<br />
26 settembre, il Consigliere Municipale<br />
Claudio Ortale presentava, nella seduta del<br />
5 ottobre 2006, un O.d.G. nel quale si<br />
impegnava, tra l’altro, il Presidente del<br />
Municipio XIX a promuovere ogni iniziativa,<br />
di concerto con le altre autorità<br />
competenti, necessaria alla tutela integrale<br />
del sito ed alla valorizzazione dello stesso<br />
affinché possa essere fruito in modo pieno<br />
<strong>da</strong>lla cittadinanza ed a farsi promotore di<br />
un tavolo istituzionale partecipato, aperto<br />
alle associazioni ed ai comitati di quar-
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XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1 O MARZO 2007<br />
tiere, circa le scelte <strong>da</strong> intraprendere per<br />
la migliore tutela del sito archeologico;<br />
successivamente i cittadini della zona<br />
<strong>da</strong>vano vita ad un nuovo incontro pubblico<br />
in <strong>da</strong>ta 12 ottobre 2006 nel quale l’Archeologo<br />
Leonardo Schifi, che ha curato<br />
gli scavi per conto della Soprintendenza,<br />
spiegava ai cittadini il significato ed il<br />
valore dei ritrovamenti concludendo però,<br />
che era sua convinzione che non vi fosse<br />
alternativa all’incorporazione della stra<strong>da</strong><br />
all’interno del centro commerciale, anche<br />
perché la stessa era particolarmente deteriorabile<br />
e non avrebbe retto all’aria<br />
aperta;<br />
a seguito di questo incontro i cittadini<br />
hanno più volte richiesto un incontro<br />
con la dottoressa Santolini, responsabile<br />
per la Sopraintendenza del Municipio<br />
XIX, che non lo ha mai concesso;<br />
in <strong>da</strong>ta 17 gennaio 2007 si riuniva la<br />
Commissione Urbanistica del Municipio<br />
XIX alla presenza della Dottoressa Santolini,<br />
che esprimeva il proprio parere circa<br />
le sorti dei ritrovamenti affermando che<br />
era sua intenzione accettare una progetto<br />
della ditta costruttrice che prevede che<br />
metà circa della stra<strong>da</strong> resti all’aria aperta<br />
con la copertura di una tettoia, mentre<br />
l’altra metà verrebbe inglobata nel centro<br />
commerciale dove verrebbero poste delle<br />
bacheche per mostrare gli oggetti rinvenuti,<br />
come richiesto <strong>da</strong>lla Soprintendente<br />
in una nota inviata alla Immobiliare Podere<br />
Fiume prot. n. 29846 del 12 ottobre<br />
2006;<br />
i cittadini in quella <strong>da</strong>ta venivano in<br />
possesso della nota di cui sopra e di altra<br />
nota inviata al Soprintendente <strong>da</strong>lla Dottoressa<br />
Santolini in <strong>da</strong>ta 6 novembre 2006<br />
nella quale l’impegno dei cittadini per la<br />
realizzazione di un parco archeologico<br />
pubblico viene definito una « crociata »<br />
demagogica e destinata al fallimento;<br />
il tavolo istituzionale partecipato di<br />
cui all’O.d.G. del 5 ottobre 2006 non è<br />
stato a tutt’oggi costituito –:<br />
se non si ritenga necessario, nell’ambito<br />
delle proprie competenze, intervenire<br />
al fine di favorire l’avvio di un tavolo<br />
istituzionale che tenga conto delle richieste<br />
degli abitanti della zona;<br />
se non si ritenga opportuno intervenire<br />
presso la Soprintendenza per i Beni<br />
Storici ed Archeologici di Roma e del<br />
Lazio al fine di verificare la possibilità di<br />
evitare l’incorporazione della stra<strong>da</strong> romana<br />
all’interno del centro commerciale;<br />
se si inten<strong>da</strong> ed in quale modo intervenire<br />
al fine di consentire la predisposizione<br />
di un progetto di parco archeologico<br />
pubblico all’interno dell’area in oggetto;<br />
se si inten<strong>da</strong> porre in essere tutte le<br />
attività necessarie affinché venga terminato<br />
ed aperto al pubblico il parco insistente<br />
nell’area del PdZ Quartaccio II nel<br />
più breve termine possibile onde evitarne<br />
il totale degrado ancor prima della sua<br />
apertura ufficiale al pubblico. (4-02767)<br />
* * *<br />
ECONOMIA E FINANZE<br />
Interrogazione a risposta in Commissione:<br />
MANCUSO. — Al Ministro dell’economia<br />
e delle finanze. — Per sapere – premesso<br />
che:<br />
con la Legge Finanziaria del 2007 il<br />
Ministero dell’economia ha previsto la cosiddetta<br />
« armonizzazione » con cui ha<br />
rivisto i livelli di reddito e gli importi degli<br />
assegni famigliari;<br />
tale « armonizzazione » ha l’intento di<br />
ridurre gli intervalli fra i diversi scaglioni<br />
in modo <strong>da</strong> evitare che un aumento anche<br />
minimo delle entrate famigliari provocasse<br />
la riduzione o la perdita della prestazione;<br />
tale « armonizzazione » prevede che<br />
« gli importi dell’assegno per le famiglie in<br />
cui sia presente, oltre ai genitori, almeno<br />
un minore e non vi siano componenti<br />
inabili, diminuiscono adesso gradualmente<br />
per ogni 100 euro di aumento di reddito »;