12.07.2015 Views

LO SCARPONE 10 - Club Alpino Italiano

LO SCARPONE 10 - Club Alpino Italiano

LO SCARPONE 10 - Club Alpino Italiano

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

UNICAI / Appuntamento al PalamontiNOTIZIARIO MENSILE OTTOBRE 2007ISSN 1590-7716Numero <strong>10</strong> - Ottobre 2007 - Mensile - Sped. in abbon. postale - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano - La Rivista del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> - Lo ScarponeSplendori delleAlpi Retiche: il PizCambrena, il VadretPers e il ghiacciaiodi Morteratsch.Tra lucie ombreQuale futuro per le Alpi? La risposta in unanuovissima iniziativa editoriale, il Grandedizionario enciclopedico realizzato da Priuli& Verlucca con la collaborazione del CAI


www.holeinone.itA solo € 2,50 in piùIL LIBRO INEDITO DIMARIO RIGONI STERNL’Altopiano nellaraccolta inedita degli scrittidel grande autore di AsiagoIN EDICOLALa cartina dell’Altopiano di Asiago8 itinerari di malga in malga a piedie in mountain bike; 8 gite di sciescursionismoe con le ciaspole;tutti i rifugi e i numeri utili.


SOMMARIO In questo numeroFondato nel 1931 - Numero <strong>10</strong> - Ottobre 2007Direttore responsabile: Pier Giorgio OlivetiDirettore editoriale: Gian Mario GiolitoCoordinamento redazionale: Roberto SerafinSegreteria di redazione: Giovanna Massinie-mail: redazione@cai.it oppure loscarpone@cai.itCAI Sede Sociale <strong>10</strong>131 Torino, Monte dei Cappuccini.CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19casella postale <strong>10</strong>001 - 201<strong>10</strong> MilanoTel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201CAI su Internet www.cai.itTeleg. CENTRALCAI MILANOC/c post. 15200207, intestato a: CAI<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> Servizio TesoreriaVia E. Petrella, 19 - 20124 MilanoAbbonamenti al mensile Lo ScarponeLa Rivista del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>:12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato:abbonamento soci familiari: € <strong>10</strong>,90; abbonamento soci giovani:€ 5,45; abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € <strong>10</strong>,90;abbonamento non soci in Italia: € 35,40;supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino delMediterraneo € 22,92 / Africa - Asia - Americhe € 26,70 / Oceania € 28,20Fascicoli sciolti, comprese spese postali:bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20;mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978:Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc,Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione.Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> - UfficioRedazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regolanon si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste.È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni,senza esplicita autorizzazione dell’Editore.Servizio Pubblicità: GNP sas, via Udine, 21/a 3<strong>10</strong>15 Conegliano, TV.Pubblicità Istituzionale: Susanna Gazzolatel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: s.gazzola@gnpsas.itServizi turistici: tel. 0438.313<strong>10</strong> - fax 0438.428707gns@serviziovacanze.itStampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC)Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG)Carta: bimestrale: 90 gr/mq patinata senza legno; mensile: 60 gr/mq riciclataSpedizione in abbonamento postale - 45% art. 2 comma 20/blegge 662/96 - Filiale di MilanoAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al RegistroNazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data <strong>10</strong>.5.1984Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare PasiniLa redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lospazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per postaelettronica o con supporti informatici, almeno quattro settimane prima della datadi uscita (che corrisponde al primo giorno di ogni mese).<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> fondato nel 1863Presidente generale: Annibale SalsaVicepresidenti generali:Francesco Bianchi, Valeriano Bistoletti, Umberto MartiniComponenti del Comitato direttivo centrale:Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo, Vincenzo TortiConsiglieri centrali: Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Luigi Brusadin, SergioChiappin, Onofrio Di Gennaro, Luca Frezzini, Cecilia Genisio, Umberto Giannini,Luigi Grossi, Claudio Malanchini, Gian Paolo Margonari, Francesco Maver,Vittorio Pacati, Elio Protto, Francesco Riccaboni, Francesco Romussi, EnricoSala, Luigi Trentini, Sergio Viatori.Revisori nazionali dei conti:Giovanni Polloniato (presidente), Oreste Malatesta (in rappresentanza delMinistero del Tesoro), Mirella Zanetti, Alberto Cerruti (supplente)Probiviri nazionali: Carlo Ancona, Silvio Beorchia, Giorgio Carattoni, TinoPalestra, Vincenzo ScarnatiPast president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Giacomo PriottoDirettore: Paola PeilaIl <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> è membro e socio fondatore di:Unione Internazionaledelle AssociazioniAlpinisticheAssociazionedei <strong>Club</strong> Alpinidelle Alpi4 EDITORIANasce il Grande dizionarioenciclopedico delle Alpi8 ESPERIENZEUn veterano all’infernodi Vittorino Mason<strong>10</strong> DIDATTICAUniCai, finalità e prospettiveAppuntamento a BergamoI titolati del CAI12 CELEBRAZIONIGorret a <strong>10</strong>0 anni dalla morte13 TURISMO ALPINOA passo di danza tra i forti14 MONTAGNE NOSTREMasino - Bregaglia,nella fortezza di granito18 RIFUGIGiornata culturale: l’alpinismotra passato e futuro19 GLI ESPERTI RISPONDONOQuando la cartina tradisce20 ARGOMENTIL’avanzata dei maratonetiTESTIMONIANZEIo, skyrunner per casodi Christian Roccati21 PROMOZIONE TURISTICAManca il coordinamentodi Oriana Pecchio22 EVENTITorino, esordio per Alpi365“Oltre levette” conJamesBridwella BellunoSondriofestival, emozioni e saporidi Maria Grazia Cicardi23 TESI DI LAUREA“Presenza” del <strong>Club</strong> alpino27 SERVIZIO VALANGHE ITALIANODue nuovi corsiTRENOTREKKING 2008Un invito alle sezioni28 PAGINE SCELTELa spada nella rocciadi Maurizio Giordani29 MINISTERO DELL’INTERNO“Sostegno al <strong>Club</strong> alpino”32 CAI REGIONIImportante intesa nel VenetoINCONTRIPareti rosa a CavaleseRUBRICHE16 FI<strong>LO</strong> DIRETTO24 VETRINA26 NEWS DALLE AZIENDE29 QUI CAI34 VITA DELLE SEZIONI38 LA POSTA DEL<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>39 PICCOLI ANNUNCI<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 3


EDITORIA Con la collaborazione del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>Nasce il Grande dizionarioL’autunno ci porta un eventostraordinario: la pubblicazionedell’opera “Le Alpi. Il Grandedizionario enciclopedico”:12 volumi di grande formato(cm 21,5x28) interamente a colori,di cui sette (1-7) dedicati alGrande dizionario (circa 1<strong>10</strong>0pagine, con 3400 voci e più di1200 illustrazioni) e cinque (8-12)alla Grande enciclopedia (circa800 pagine, con <strong>10</strong> grandi temi e92 sottotemi, e 800 illustrazioni).Ancora una volta il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><strong>Italiano</strong> è in prima linea in questaesperienza editoriale accanto aPriuli & Verlucca, così come eraavvenuto di recente con lasplendida collana dedicata aifotografi della montagna. In questepagine sfogliamo in anteprima, conil coordinatore Enrico Camanni(foto), la nuovissima pubblicazionerealizzata sulla scia dell’edizionerealizzata in Francia. E scopriamo,entrando nella “cabina di regia”,con quanta competenza e passioneuno staff di specialisti abbialavorato per fare di quest’operalo specchio fedele di unpatrimonio che il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><strong>Italiano</strong> è chiamato come semprea valorizzare, divulgare e tutelareper le generazioni che verranno.Conto alla rovescia per il battesimodi un’opera che non ha egualinella storia della divulgazionealpina. Il Grande Dizionario enciclopedicodelle Alpi sta subendo gli ultimiritocchi prima di andare in edicola inottobre.Ai lettori verrà offerto in un primotempo in abbinata con i quotidiani LaStampa e L’Adige nelle rispettive zone.Verrà poi distribuito in allegato conaltri quotidiani e approderà nel 2008 inlibreria. A Scarmagno, nell’atelier diPriuli & Verlucca, il coordinatore EnricoCamanni è impegnato in un vorticosocarosello di riscontri e ritocchi. L’operanasce da un progetto dell’editore Glénatdi Grenoble, un nome che nell’editoria dimontagna è una garanzia almeno quantolo è l’azienda di Ivrea. Una collaborazioneampiamente collaudata nella realizzazionedella rivista semestrale “L’Alpe”diretta dallo stesso Camanni, che inanellamonografie colte e aggiornatissime,corredate da immagini prestigiose in uncontesto grafico che non ha eguali nell’editoriadi montagna.Ai sette volumi del Grande dizionarioseguiranno (sempre in volumi separativenduti in un primo tempo in edicola) icinque volumi della Grande enciclopedia.“Il nostro impegno redazionale”, spiegaCamanni, “ha grandemente beneficiatodel lavoro svolto in precedenza per l’edizionefrancese, prima da André Lévy epoi da Sylvain Jouty. Occorre riconoscereai colleghi francesi lo sforzo (quasititanico) di creare un’opera di valenzainternazionale, allontanando nei limitidel possibile le cadute sciovinistiche e letentazioni partigiane. Ma è ovvio che ilpubblico francese è diverso da quello italiano,e dunque si rendeva indispensabileun’opera capillare di revisione, aggiustamento,aggiornamento e integrazione,che ha significato escludere centinaia divoci e scriverne altrettante. In questosiamo stati favoriti dal vantaggio di lavoraresu un impianto già definito e ormaisedimentato, su cui è stato più facilevisualizzare eventuali omissioni, imperfezioni,lacune, difformità”.Per prima cosa dunque sono state eliminatedal dizionario le “voci” - settecentoall’incirca - strettamente riservate allettore francese e quindi impossibili dasdoganare. Altrettante ne sono entrate,comprese quelle che riguardano la storiae la vita del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>. “Questariconversione era inevitabile”, osservaCamanni. “Per i francesi le Alpi comincianonelle Marittime e si concludonoirrimediabilmente sulle pendici delMonte Bianco. Evidentemente nonhanno tenuto conto nemmeno dellariclassificazione proposta nel recenteprogetto SOIUSA patrocinato dal CAIcon la partizione dell’arco alpino in dueblocchi anziché nei tradizionali tre.Detto questo, non resta che esprimere lamassima ammirazione per il lavoro svoltodai francesi. L’aspetto naturalisticodelle Alpi è stato messo perfettamente afuoco con approfondimenti su flora efauna dai quali io per primo ho appresomolti particolari che non conoscevo.Notevole anche la parte tecnica che havisto all’opera cartografi, ingegneri, specialistidi ogni genere”.C’è molta curiosità, occorre riconoscerlo,anche per la parte alpinistica.Con quali criteri sono stati selezionati irappresentanti italiani della fatidica“lotta con l’alpe”? “La scelta”, precisaCamanni, “è stata in sintonia con il carattereinnovativo dell’opera. Non si è tenutoconto della quantità di ascensioni esibitenel curriculum di ciascuno, ma dell’originalitàdella ricerca compiuta. Sonostate comunque scelte difficili, devoriconoscerlo. Tra i valdostani, per esempio,posso fare i nomi di Abele Blanc, deifratelli Squinobal, dei Barmasse padre efiglio, del grande Amilcare Cretier e diFirme illustriLa Grande enciclopedia delle Alpi (curatada Domique Vulliamy e Pascal Kober) sibasa su una raccolta di saggi in largamisura tradotti dall’edizione originalefrancese, comprendenti studiosi italianicome Laura e Giorgio Aliprandi, LorenzoBersezio, Enrico Camanni, Antonio DeRossi, Francesco Fedele, GiuseppeGarimoldi, Giuliano Gasca Queirazza S.J.(nuovo ingresso), Andrea Gherzi,Annibale Salsa (nuovo ingresso), TullioTelmon, Mirella Tenderini, Eugenio Turri,Ezio Vaccari e Piero Zanotto.


enciclopedico delle Alpialcuni altri. Mauro Corona s’inseriscecome fenomeno artistico e letterario piùche alpinistico. Dal canto loro i francesiavevano già provveduto a inserire d’autoritàil padre del cascatismo GiancarloGrassi, mentre non avevano assegnatoalcuno spazio al nostro Manolo, che èstato aggiunto con la dovuta evidenza.Di Messner non c’è stato bisogno diaggiungere nemmeno una virgola. DiBonatti si illustra il ruolo alpinisticonelle Alpi, mentre la vicenda del K2resta a margine in quanto himalayana. Eancora nella versione italiana sonoentrati - cito alla rinfusa - Comino,Cozzolino, De Donà, De Benedetti,Fazzini, Hainz, Huber: tutti alpinisti sceltiperché rappresentativi di una tendenza,di uno stile o di un’area geografica.Ma anche cronisti illustri della montagnacome Cassarà, Tonella, Varale.7 volumicon 3400 vocie 1200 illustrazionicui seguirannoi 5 della GrandeenciclopediaE poi, citando a memoria, i cineastiOlmi, Mariani e Zinneman. Tra i giovani,Maspes e Bole sono entrati per l’originalitàdelle loro ricerche e per le spiccatepersonalità. In qualche caso ci siamopreoccupati delle omissioni nella versionefrancese, come quelle che riguardavanoMila e Motti, ovviamente recuperatiall’attenzione del lettore italiano”.C’è da aspettarselo. Ogni pagina rappresenteràuna scoperta anche per i piùsmaliziati. Anche se è oggettivamenteimpossibile mettere d’accordo tutti, soddisfareogni aspettativa. “I criteri adottatisono stati di tipo tecnico e culturale,non certo affettivo”, conclude Camanniper mettere le cose in chiaro. E nessunosi sognerebbe di dubitarne. ■<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 5


Alpi. Il Grande dizionario enciclopedicoUn’opera che guarda al futuroRiscaldamento climatico, crisidelle stazioni di sport invernali dimedia altitudine, abbandono agricolo,rimboschimento, inselvatichimento,perdita di interesse economicoin molti settori: tutte queste constatazionie prosecuzioni di tendenze formanoun quadro inquietante, come spiegaEnrico Camanni in un saggio dellaGrande enciclopedia delle Alpi dedicatoal futuro della montagna. Ma fino a chepunto è giusto inquietarsi? Cerchiamo diaffinare l’analisi, è la risposta, e di valutarela capacità degli uomini e dellesocietà a variarne la forma e gli effetti.Ogni evoluzione può subire bruschiribaltamenti. E se il clima terrestreentrasse in una nuova fase di raffreddamento,come 240000 e 120000 anni fa?Dopotutto, il riscaldamento attualepotrebbe forse attenuarne gli effetti.Le domande si accavallano. E se i prezzidell’energia, che aumentano continuamenteda più di trent’anni, dovesseroveramente rimettere in causa le pratichecommerciali delle imprese e, in questomodo, l’aumento durevole dei flussi edelle distanze percorse? E se il modellodi concentramento nello spazio dellaproduzione agricola in Occidente fosserimesso in causa nel nome di questonuovo fattore energetico? L’economiaeuropea sarebbe capace di adattarsi atali rivolgimenti di tendenze? Nessuno losa davvero. Le evoluzioni osservate nelleAlpi, derivate dalla loro relativa emarginazioneeconomica da cinquant’anni aquesta parte, ne risulterebbero stravolte?Lo si sa ancora meno. Ma ciò restacomunque nel campo del possibile.“In realtà la cultura alpina è semprestata contaminata dalla cultura di pianura”,osserva Camanni che dell’opera èanche il coordinatore, “perché non sitiene conto che i montanari hanno sempreviaggiato più di quello che noi pensiamo:le emigrazioni stagionali o permanentihanno condizionato parecchio laloro cultura. Quindi la montagna non èmai stata un’enclave sorda a ogni influssoesterno”.“Oggi tuttavia”, continua Camanni,“quella che si definisce come culturaalpina tradizionale dobbiamo darla perfinita, persa, archiviata. Certo, rimangonotestimonianze importanti. Ma la culturadominante è quella globale”.È allora da escludere che le Alpi abbianola possibilità di sviluppare una culturaperlomeno complementare a quellaurbana?“Tutt’altro. E questo perché per chi vivenelle Alpi il limite è intrinseco: lassù nonUn’immagine d’attualità: il fronte sempre piùesiguo dei ghiacciai che si protendono dallependici della Weisskugel (Palla Bianca) nelle AlpiRetiche, meta ambita di tanti scialpinisti.Qui a fianco: modernità e tradizione in montagnanell’ardito accostamento tra la struttura delCentro visite di Trafoi (BZ) e la chiesa parrocchialeplacidamente immersa nei verdi pascoli.è possibile fare tutto quello che è possibilein pianura. Per ragioni ambientali,climatiche. Queste limitazioni sono, delresto, quelle che hanno caratterizzato eforgiato la cultura alpina tradizionale. Seguardiamo questi condizionamenti inchiave critica rispetto alla cultura consumistica,dobbiamo considerarli un presuppostoper fare delle Alpi un laboratoriodi sviluppo sostenibile”.La prospettiva è interessante e, diciamopure, allettante: le località alpine6 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


La cabina di regiadestinate a diventare laboratori avanzati,modelli anche per la pianura. Ed eccoquindi concretizzarsi la prospettiva di villaggicompletamente autonomi dal puntodi vista energetico come già avviene inAustria o in Svizzera.Nessun dubbio. La cultura alpina cheemerge dalle pagine di quest’opera si presentapiù avanzata rispetto a quella dellapianura. I conti poi vanno fatti con le anomalieclimatiche. “Le grandi stazioni turistichein quota sono certamente favoritein questo momento di crisi della neve”,dice Camanni. “Per esempio un’apprezzabileeredità delle Olimpiadi di Torinosono stati i bacini che hanno consentitodi regolamentare sia l’acqua potabilenelle valli sia il prelievo per l’innevamentoartificiale. Dunque la Via Lattea deglisciatori può rappresentare un futurosostenibile, almeno dal punto di vistaeconomico. Al contrario, la piccola stazionea quote modeste è destinata ariconvertisti a un turismo dolce, mapieno d’incognite”.Quale può essere il ruolo del <strong>Club</strong><strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>? “Apprezzo la volontà dell’attualepresidenza di cercare di mantenereil CAI non soltanto ancorato all’ambitoalpinistico ed escursionistico che glicompete ma anche di rafforzarne l’immaginein un contesto politico e sociale.Non vorrei peccare di ottimismo, ma misembra che il percorso sia facilitato dallapresenza di un fruitore medio più sensibilea certi stimoli. Resta inteso che attraversoi suoi rifugi il <strong>Club</strong> alpino è in gradodi convogliare masse di utenti verso unturismo più in sintonia con la natura. Emi piace questa idea delle giornate culturalinei rifugi, intesi come luoghi dove sidibatte, si creano contatti, si prendecoscienza di certe problematicheambientali”.“Una considerazione per concludere.Scorrendo trent’anni dopo le pagine dell’enciclopediadella De Agostini ‘La montagna’”,dice ancora Camanni, “ci siaccorge dei profondi cambiamenti subitidall’ottica con cui noi vediamo le Alpi.Non vorrei peccare di presunzione, mal’ideale sarebbe che fra trent’anni tuttoquello che noi oggi auspichiamo nellenostre pubblicazioni diventasse realtà. Esi potesse dire che città come Milano oInnsbruck hanno copiato gli stili di vitadelle località alpine”.■Sotto la guida di Enrico Camanni,86 sono gli autori che hanno realizzatole pagine dell’enciclopediae più di 200 gli autori del dizionario,ai quali vanno aggiunti per la realizzazionedi nuove voci e la cura dell’edizioneitaliana Federica Beux, FrancescaPanero e Pierangela Piazza. La traduzioneè di Anna Maria Foli. La revisioneredazionale è dello stesso Camanni,Gherardo Priuli e Gabriella Rinaldi.Cinquantenne torinese, storico e divulgatoredelle tematiche alpine, Camannidirige la rivista internazionale di culturaalpina “L’Alpe” (Priuli & Verlucca, in collaborazionecon il Musée Dauphinois diGrenoble) e collabora al quotidiano LaStampa. È stato redattore capo della“Rivista della Montagna” e nel 1985 hafondato il mensile “Alp”, che ha direttoper quasi quattordici anni. È autore dipubblicazioni prestigiose: uno studioantologico sulla letteratura dell’alpinismo(Zanichelli, 1985), un saggio sullegrandi guide alpine italiane (Priuli &Verlucca, 1985) e un libro-inchiesta suirifugi della Penisola (Zanichelli, 1987),l’antologia di scritti buzzatiani “Le montagnedi vetro” (Vivalda, 1989), l’aggiornamentodella “Storia dell’alpinismo” diGian Piero Motti (Vivalda, 1994), unostudio a tre mani sull’alpinismo delVentennio (“La stagionedegli eroi”, conDaniele Ribola ePietro Spirito,Vivalda, 1994) e unvolume divulgativosulla storia geologicadelle Alpi (“In principioera il mare”, conStefano Camanni,Priuli & Verlucca,1995).Sempre nel 1995 hapubblicato con MirtaDa Pra Pocchiesa unlibro-dossier sull’emergenzadel suicidioin Italia (“L’ultimomessaggio”, edizioniGruppo Abele). Nel1997 ha dato allestampe “Cieli di pietra,la vera storia di Amé Gorret”(Vivalda), la biografia di un prete ribelledell’Ottocento in Valle d’Aosta. Nel 1998ha pubblicato “La guerra di Joseph”(Vivalda), una storia di amicizia sulleDolomiti durante la Prima guerra mondiale,e “Nuovi Mattini” (Vivalda), un’antologiadi scritti sul Sessantotto deglialpinisti. Nel 2000 ha realizzato conVincenzo Pasquali il film “La montagnainventata” e l’antologia degli scritti diGian Piero Motti “I falliti” (Vivalda). Nel2002 ha pubblicato “La nuova vita delleAlpi” (Bollati Boringhieri), sulle tematichedello sviluppo sostenibile alpino.L’anno successivo è uscito il romanzo“La notte del Cervino” (Cda e Vivalda),seguito da “Mal di montagna” (2005), raccoltadi biografie e ritratti, e dal romanzogiallo “La sciatrice” (2006).Nel 2005 ha curato il progetto scientificodel nuovo Museo della Montagna diTorino. È stato membro del comitato perla progettazione del Museo delleMontagne cuneesi al Forte di Vinadio, inValle Stura (“Montagne in movimento”,2007). Dal 2004 si occupa del progettoscientifico per i musei del Forte di Bardin Valle d’Aosta: il primo spazio allestitivo,Museo delle Alpi, è stato inauguratonel gennaio 2006. Nel 2007 ha coordinatola progettazione culturale del nuovoSalone della Montagna di Torino(Regione Piemonte).■Il presidente generale del CAI Annibale Salsa(a sinistra) controlla con l’editore Luca Priulile ultime bozze di quest’opera monumentale<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 7


ESPERIENZE Giuliano De Marchi entra nella storia del McKinleyUn veterano all’infernoProfilo che sembra disegnato da un artista della classicità,capelli ricci e per lo più bianchi, fisico muscoloso,sguardo da filosofo, Giuliano De Marchi racconta in questigiorni a Belluno, nel corso della rassegna “Oltre levette”, la sua grande avventura: il giro del McKinley con laprima salita italiana lungo il versante nord. Un’occasione preziosaper ascoltare dal vivo l’accademico nato a Conegliano mabellunese d’adozione, medico urologo, alpinista, accademicodel CAI, tecnico del Soccorso alpino. Giuliano ha al suo attivooltre 900 salite su Alpi e Dolomiti tra cui 70 vie nuove, invernalie solitarie. In questo ricco carnet l’attività extraeuropea è davveroimpressionante con spedizioni in ogni parte del mondo:Himalaya, Karakorum, Alaska, Africa, Ande, Groenlandia.Nel 50° anniversario della salita al K2 ha portato la squadraitaliana in vetta alla montagna degli italiani. Con l’Everest ilconto è invece rimasto aperto: nel 1980 dal Nepal ha sfiorato lacima, nel 1991 è salito da nord ma a quota 8400 ha rinunciatoper salvare il suo compagno Fausto De Stefani, subendo nellatremenda ritirata severe amputazioni. Due le rinunce anche alK2: nel 1983 sul versante cinese scalato per la cresta nord finoa 8300 m e nel 2004 dal Karakorum pakistano dove è statocostretto ad arrendersi a 7400 metri.Ed eccoci al 2007. Giuliano decide di festeggiare il sessantesimocompleanno sul McKinley, a 5000 metri, lungo l’impegnativaWest Buttres, realizzando in compagnia dell’aspirante guidaMichele Barbiero la prima italiana alla parete nord. La traversatada nord-est a sud-ovest si compie in 17 giorni, con temperaturefino a - 45 gradi, 120 km di sviluppo, 5700 m di dislivelloin salita e 4000 in discesa. E ancora una volta la montagna losegna vistosamente: al momento del nostro incontro De Marchizoppica in sandali, rassegnato a nuove amputazioni.“Com’è nata l’idea? Circa un anno fa”, racconta, “passo a trovareMichele e sopra un tavolo noto un libro, ‘Climbing Alaska’.Lo sfoglio e, visto che ero già stato sul McKinley nel 1982 lungola West Rib, gli propongo la Nord. Fissiamo la partenza per il 28marzo portando con noi l’essenziale, circa 35 chili di cibo emateriali a testa. Da Anchorage, via terra, ci portiamo aTalkeetna dove un Cessna ci preleva per scaricarci a nord delMcKinley. Con una piccola slitta, sci ai piedi, pelli di foca, partiamoquindi per la grande avventura. Risaliamo le CarstensRidge, le creste lungo il versante nord. Poi ci carichiamo ilmateriale in spalla, slitte comprese. I pendii somo ripidi (circa40-45 gradi), le creste affilate. E il Muldrow Glacier si confermauno dei ghiacciai più crepacciati del mondo…”Il momento più critico?“La sera che siamo arrivati sotto le Carstens Ridge il tempoera bello, ma durante la notte si è alzato un vento terribile. Nonavevamo fissato bene la tenda e le folate hanno cominciato apiegarla. Eravamo costretti a trattenerla dall’interno perchénon volasse via. A un certo punto uno dei paletti degli archi si èspezzato al centro lacerando il telo. Un momento drammatico:sarebbe stato impossibile scavare una truna nel ghiaccio”.E la salita delle Karstens Ridge?“Durissima per la lunghezza, il peso da trasportare e il terrenoche richiede una grande attenzione. Siamo partiti verso le <strong>10</strong> delmattino e ci siamo fermatisotto la BrownTower alle 2.30 di notte;eravamo sfiniti. Nel contempoabbiamo avuto lafortuna di ritrovarcisotto un incredibilecielo stellato e un’auroraboreale d’incomparabilebellezza”.Com’è andata il giornodella cima?“Siamo giunti al DenaliPass dopo la risalita delHarper Glacier: quiabbiamo lasciato laL’accademico belluneseracconta la traversatacompiuta con MicheleBarbiero. Con temperaturefino a -45 gradi,una prima salita assolutae...sessanta candelinetenda e il 13 aprilesiamo partiti per affrontarela lunga cresta nelfinale molto affilata enella parte centraleintervallata da avvallamenti,giungendo invetta nel primo pomeriggio”.Come hai festeggiatoil tuo compleanno?“La mattina del 16aprile, usciti dalla tenda, dovevamo fare i conti con l’impegnativadiscesa della West Buttres. E a quel punto mi è venutospontaneo un bilancio della mia vita. Cose che capitano a unacerta età…”.Che cosa ha significato per te questa esperienza?“È stato il coronamento della mia vita in montagna. Una riconfermadel mio stato di salute psico-fisica a sessant’anni, la consapevolezzadi potermi ancora esprimere con tutte le forze. Hocapito che cosa vuole dire l’esperienza accumulata in tanteavventure. Con temperature a meno 45, vento fortissimo, pericolioggettivi e totale isolamento non è facile trovare le motivazioniper andare avanti”.Claudicante, Giuliano torna a indossare il camice bianco all’ospedaledi San Martino. L’attenzione per i suoi pazienti non gliimpedisce di sbirciare di tanto in tanto dai vetri della finestra lecreste della Schiara ergersi nel blu: come i sogni che lo hannoguidato, passo dopo passo, fino alla vetta del McKinley.Vittorino Mason8 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


APPUNTAMENTO IN EDICOLACON IL GRANDE CINEMA DI MONTAGNADVD L’UOMO DI LEGNOREGIA FULVIO MARIANI - DURATA 42 MINUTICO<strong>LO</strong>RE - LINGUA ITALIANORitratto di Mauro Corona,il più amato scrittore di montagna di questi anni, scultore di grandeforza espressiva e alpinista. Artista sensibile nativo di Erto, il creatoredegli uomini di legno trae dalla natura stimoli per la sua arte che trasformagli alberi di un bosco in una moltitudine di figure, sempre originali,spesso poetiche.conGRANDI MONTAGNESICILIAPer l’acquisto diretto poteterichiedere informazioniinviando un’e-mail a:ordini@cdavivalda.it o telefonandoallo 011/7720.462 (ore 9-12).A OTTOBRE(DVD + RIVISTA)a soli 14 €DVD MONTAGNE IN FIAMME(Berge in Flammen)REGIA LUIS TRENKER - DURATA 98 MINUTICO<strong>LO</strong>RE - LINGUA ITALIAMontagne in Fiamme è il primo lungometraggio interpretatoe diretto da Luis Trenker. Uscito nel 1931, costituisce un documentocontro la guerra del 1915-1918 sul fronte italo-austriaco nelle Dolomiti.Arruolato nell’esercito austro-ungarico, l’altoatesino Florian Dimai(Trenker) si trova a combattere contro un suo amicoe compagno di cordata, il conte Arturo Franceschini.Al termine del conflitto, i due amici tornano a scalare insieme.con il bimestrale di escursionismo


DIDATTICA L’attività del Gruppo di lavoroUniCai, finalità e prospettiveL’attività iniziale del Gruppo di lavoroUniCai ha messo in luce unaserie di problematiche che devonoessere risolte attraverso una piùcompiuta informazione sulle finalità e imetodi del progetto. Come noto, UniCaiè stato costituito per introdurre la prassidel coordinamento paritetico tra le strutturetecniche dotate di figure titolate alfine di perseguire:• la valorizzazione dell’identità comune• il coordinamento dei percorsi formativi• la definizione della base tecnico/culturalecomune.Ciò sembra non essere sufficientementechiaro. Alcuni dubbi, espressirecentemente da una commissione tecnicainterregionale, hanno dato lospunto al Comitato tecnico culturale diUniCai per questa risposta di interessegenerale che, partendo dal doverosoringraziamento per i contributi apportati,per i concetti espressi e per la chiarezzadi esposizione della commissione,possa ulteriormente precisare lemotivazioni della costituzione e ilruolo, i compiti e le attività che UniCaiè chiamata a svolgere all’interno delsodalizio.Il “mercato della montagna”Negli ultimi anni all’interno del CAI sisono sviluppate e incrementate diversefigure di volontariato che operano nelcampo della didattica e della divulgazionedelle conoscenze fino a oggi acquisitenel campo alpinistico, intendendo questonel senso più ampio del termine; talefenomeno, cresciuto di pari passo con leesigenze della società odierna, ha portatoa uno sviluppo di diverse professionalitàche hanno interessato molti ed ampisettori nell’ambito del <strong>Club</strong> alpino, conla formazione di nuove commissioni onuove attività affiancate o complementaria quella ormai storica e consolidatadelle Scuole di alpinismo; conseguentementesi sono sviluppate attività formativenel campo dello sci-alpinismo, escursionismo,alpinismo giovanile, speleologia,sci-escursionismo, operatori scientifici,tutela ambiente ecc., e ognuna diqueste realtà ha portato avanti, in formaquasi sempre positiva e propositiva, lapropria disciplina, con la conseguenza,per certi aspetti negativa, di sovrapporsiQuesto nuovissimo tavolo di condivisione riguarda tuttele realtà che all’interno del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> operano nelcampo della didattica, formazione e divulgazionead ambiti operativi e competenze di altrisettori con conseguente sviluppo di conflittualità,scarsità di dialogo e di confrontoche non rendono certamentepositiva l’immagine del <strong>Club</strong> alpinoverso il mondo esterno o anche, più semplicemente,verso i soci che richiedonoformazione.Non solo. Lo sviluppo della professionalità,sempre più specializzata, semprepiù settoriale, e a volte sempre più rivoltaverso il tecnicismo, ha avuto comecontrappunto una mancanza di identità,di appartenenza; una carenza culturaleed etica dei valori che dovrebbero contraddistinguereil <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>nei confronti di altre associazioni checomunque promuovono il cosiddetto“mercato della montagna”.Identità nella diversitàDa qui la necessità e l’indirizzo di costituireUniCai, una forma di coordinamento,un tavolo di condivisione fra tutte lerealtà che all’interno del CAI operano nelVerso una certificazionecampo delle didattica, della formazionee della divulgazione. Al fine di:• ritrovare una identità nella diversità• formare ciascun titolato sulla base diuna visione culturale ed etica comune• definire ambiti e competenze• condividere percorsi formativi, manualistica,ecc.• eliminare e superare una controproducentesettorialità e sovrapposizione diazioni e competenze.UniCai non nasce dunque come gruppodi lavoro imposto dall’alto sulle realtàche nel CAI sviluppano attività, bensìquale risposta alla richiesta di coordinamentoe uniformità da parte di tutte lecommissioni tecniche che operano consoci titolati, siano essi istruttori, accompagnatorie operatori, poste su un livellodi pari dignità; perché ogni esperienzapositiva passata, presente e futura vengaresa disponibile sia per il superamentodelle barriere ideologiche e pregiudizialiposte fra commissione e commissione,sia, in un movimento sinergico di scam-L’uniformità didattica tra le discipline del CAI non dovrà limitarsi solo alcomunicare le stesse nozioni, con il medesimo linguaggio, rispettandoprogrammi anticipatamente condivisi. L’uniformità dovrà tenere in considerazioneanche la condivisione degli strumenti didattici: dalla manualisticaalle video-lezioni in “power-point”.Ecco che nel programma di UniCai si prospetta il vaglio di tutti i nuovi progettieditoriali didattici, al fine di portare alla condivisione i loro contenuti, garantendola trasversalità del loro impiego e la use-ability della loro costruzione graficae didattica.È così che tutte le pubblicazioni e tutti i lavori che otterranno tale assenso daivari OTC, potranno riportare il logo UniCai, quale segno della validazione e dellafruibilità trasversale dello strumento. Il logo sarà accompagnato da alcune righeche giustificano la sua presenza:Il presente manuale è certificato UniCai“Le Commissioni Tecniche Centrali riunite in UniCai hanno accertatoche i contenuti di questo lavoro sono multi disciplinari, quindididatticamente idonei ad essere impiegati nelle attività di formazionedel <strong>Club</strong> alpino italiano.Per le medesime motivazioni sarà possibile certificare non solo le pubblicazionima anche altri strumenti o materiali tecnici messi a disposizione dei titolati edei soci del <strong>Club</strong>.<strong>10</strong> - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


io ed integrazione, per il miglioramentoreciproco in termini di preparazione eformazione. Il grande patrimonio di professionalitàe di conoscenza deve essereda tutti condiviso, nel rispetto di ciascunsettore di appartenenza.Senso dell’appartenenzaOgni commissione è UniCai. Perchéognuna di esse, da regolamento, ne èparte: non esistono forme di dualismocon nessuna di esse. Detto regolamentoè stato discusso, condiviso e votato all’unanimitàda tutte le commissioni, ed inesso sono contenuti gli scopi e le modalitàoperative di UniCai. Eppure, il sensodell’appartenenza rischia di essere minatodal preconcetto e dal pregiudizio disentirsi una sorta di contro-parte, con laquale bisogna confrontarsi. È questo chefrena, oggi, lo sviluppo del progetto.UniCai è formata dagli otto presidentidelle commissioni che hanno al lorointerno figure titolate e da un Comitatotecnico culturale, nominato dalComitato centrale di indirizzo e controllo,composto da cinque componenti.Attualmente:• un istruttore nazionale di alpinismo• due istruttori di alpinismo di cui unoattivamente impegnato nel Soccorsoalpino• un istruttore nazionale di sci-escursionismo• un accompagnatore nazionale diAlpinismo giovanile.Pertanto figure qualificate e rappresentativedelle strutture che formanoUniCai. Che è l’unione delle realtà oggiesistenti, portatori ciascuna del propriobagaglio di esperienza, non è un’istituzioneimposta, né tanto meno un appesantimentoistituzionale di valenza politica.E’ un nuovo modo di pianificare l’attivitàformativa superando steccati,ambiguità, gelosie e contrapposizioniper migliorare la nostra attività e ilnostro servizio, per migliorare l’efficienzadel nostro operato, per garantire sicurezzae qualità.Saper comunicareQuesto inatteso “freno” ha comportatodibattiti, discussioni, anche incomprensioni.Certamente è mancata una formaadeguata di comunicazione, soprattuttonei confronti degli OTP, che forse perquesto non hanno compreso l’importanzadel progetto e gli obiettivi da perseguire.Essere in sintonia non significanecessariamente dire sempre di sì oessere sempre d’accordo. Essere in sintoniasignifica essere disponibili a dialogaree a mettersi in discussione; attraversoil metodo del confronto dialettico,saper superare difficoltà, superare criticità,sapersi confrontare con l’obiettivo eraggiungere un traguardo o la soluzioneai problemi. Anche tra noi è importantesaper comunicare e abbiamo ancoramolto da imparare. C’è da lavorare, c’èda ascoltare e approfondire, c’è da elaborare.Se fosse stato un percorso facileprobabilmente lo avremmo già completatocon dedizione, ma con costanza eperseveranza arriveremo alla fine di questopercorso, convinti della validità,della necessità e della portata del progettoUniCai e del mandato consiliare inesso racchiuso.Appuntamentoa BergamoSabato 20 ottobre. Sistemazione logisticadei partecipanti - Riunione UniCai.Domenica 21 ottobre. Accreditamento deipartecipanti - Saluto delle autorità - Aperturadei lavori - UniCai: la mission - I progetti diUniCai - Lo stato dell’arte dei settori didatticoformativi del Cai - Interventi e dibattito -Buffet offerto dall’organizzazione - Tavolarotonda tra i presidenti delle attività didattichedel <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> - Chiusura dei lavori.I titolati del CAIQuesto il quadro al 31 dicembre 2006:301 istruttori di alpinismo270 istruttori di sci alpinismo92 istruttori di arrampicata libera45 istruttori di speleologia26 istruttori di sci fondo escursionismo1<strong>10</strong> accompagnatori di alpinismo giovanile40 esperti naturalistici Comitato scientifico44 esperti tutela ambiente montano80 esperti valanghe Regionali832 istruttori di alpinismo702 istruttori di sci alpinismo99 istruttori di arrampicata libera139 istruttori di speleologia166 istruttori di sci fondo escursionismo602 accompagnatori di alpinismo giovanile775 accompagnatori di escursionismo117 operatori naturalistici Com. scientifico178 osservatori glaciologici Com. scientifico79 operatori tutela ambiente montano49 tecnici del distacco artificiale16 tecnici della neve49 osservatori neve e valanghePercorsi formativiAd oggi, senza nascondere le difficoltàincontrate nella raccolta del materialedalle singole Commissioni, è stata compiutauna attenta analisi di tutti i percorsiformativi di ciascun settore al fine diavviare un primo tavolo di confronto chepotrà evidenziare scelte vincenti, carenze,analogie, sovrapposizioni, ecc. Si stapredisponendo un documento sulla definizionedegli ambiti operativi e dellecompetenze delle discipline didattichedel CAI. Una traccia di lavoro è stata presentatain occasione della riunione del26 maggio: non un documento ufficiale,né un testo completo ma un semplicespunto su cui lavorare, su cui discutere,su cui apportare modifiche. Si sono studiatealcune ipotesi degli elementi comuniche potranno caratterizzare l’immaginedel titolato, in proiezione al raggiungimentodegli obiettivi primari di UniCai.Si è proposta e approvata la certificazioneUniCai degli strumenti didattici interdisciplinari.Abbiamo organizzato l’appuntamentodi Bergamo, il 21 ottobre:primo incontro nella storia del CAI fratutti i titolati appartenenti a ciascun settoredi attività per presentare proprioqueste idee e questi intenti; titolati che,nel loro insieme, ammontano a quasi5000 persone. Sarà un incontro ristrettoe limitato alle rappresentanze di OTC,OTP e di Scuole centrali, regionali esezionali, questo per problemi logisticied operativi e non certo per cattivavolontà; sarà anche il momento in cuirendere chiari gli intenti, per raccogliereidee, per individuare attraverso il dialogoe il dibattito il proseguimento del progetto;un momento importante rivoltoalla base per renderla il più possibileedotta sugli obiettivi da perseguire, perrenderla il più possibile coinvolta e partecipe.Ben vengano contributi e iniziative,idee, ed anche polemiche purchésiano migliorative e non distruttive, purchéguardino al futuro e non al passato,purché tese a superare i muri, purtroppooggi ancora esistenti, di ciascun settore.Serve collaborazione e voglia di crederci,altrimenti si rimarrà in una situazionedi errori e difficoltà generata in un passatonon tanto remoto, lasciando il <strong>Club</strong>alpino in balia delle improvvisazioni odei protagonismi.È una grande occasione per valorizzareulteriormente tutta l’esperienza, di cuisiamo così fieri, maturata in tanti anni datutti i settori, nessuno escluso. ■<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 11


CELEBRAZIONI Gorret a <strong>10</strong>0 anni dalla morteIl messaggio dell’abateLasciò per sempre i suoi amati monti della Valle d’Aosta il4 novembre 1907. Ora Amé Gorret, l’Orso della montagna,riposa nel cimitero di Saint-Pierre, al cospetto dellaGrivola e del Gran Paradiso. La sua storia terrena s’intrecciacon quella di un <strong>Club</strong> alpino ai primi passi. Sulla suatomba venne non a caso riportata la frase che aveva pronunciatoal Congresso CAI di Varallo ove i delegati lo avevano nominatosocio onorario: «Vi propongo un colloquio sulle montagne,dove l’uomo ha bisogno dell’uomo. Ci stringiamo la mano e contempliamoinsieme la grandezza della natura. E’ l’opera di Dio,ed è degna dell’uomo».Cent’anni dopo sono stati in tanti a rendere omaggio, in unconvegno organizzato il 18 agosto in Val d’Ayas, a questostraordinario abate ottocentesco che ha divulgato la culturanella Vallée battendosi fino all’ultimo istante di vita contro lepossibili devastazioni d’un turismo non ancora di massa mache già destava preoccupazioni con progetti dissennati: comeuna teleferica che avrebbe deturpato il Cervino. Niente dinuovo non solo sotto i cieli aostani: basta pensare alle polemicherecentemente innescate per il progetto svizzero di innalzarela piramide del PiccoloCervino. E a ricordarlo èstato nella sua testimonianzail presidente generale delCAI Annibale Salsa.“L’Abbé Gorret e il <strong>Club</strong>alpino delle origini: dallatradizione valligiana allamodernizzazione turisticanel segno dell’alpinismo” èil titolo della relazione cheil professor Salsa ha presentatoa Saint-Jacques, nelcorso del simposio dedicatoa Gorret (1836-1907).Sulla figura di questo pretegeneroso, lucido testimonedella grande epopea alpinache lo ha visto impegnato“L’Abbé Gorret e il <strong>Club</strong>alpino delle origini: dallatradizione valligiana allamodernizzazioneturistica nel segnodell’alpinismo”,è il titolo della relazioneche il presidentegenerale del CAI hadedicato al celeberrimoreligioso valdostanonella cordata italiana che nel 1865 salì per prima il Cervino sisono espressi - oltre al presidente del <strong>Club</strong> alpino e con il coordinamentodi Saverio Favre, alla presenza dei vescovi di Aostae di Ventimiglia - il ricercatore Vincenzo Réan del Politecnicodi Torino (Amé Gorret tra realtà e tradizione), il professore distoria ecclesiastica al Gran Seminario di Aosta Ivano Reboulaz(Les révérendissimes évêques du révérend abbé Amé Gorret),lo studioso di storia locale Alessandro Celi (Aimé Gorret e ilclero del suo tempo), il canonico Amé Chatrian (La riche personnalitéhumaine, chrétienne et culturelle du Grand Gorret),il presidente del Centro studi franco provenzale AlexisBétemps (Gorret in Oisans o della migrazione dell’orso), lo storicoMarco Cuaz (I preti alpinisti: alle origini dell’alpinismo cattolico),lo scrittore Enrico Camanni (Turismo sulle Alpi: unavisione profetica).“Ripercorrere le tappe della vita dell’Abbé Gorret”, ha spiegatoSalsa, “è come riesumare una cronaca delle origini del <strong>Club</strong><strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>. Dopo neanche due anni dalla nascita del CAI,Amé Gorret,“l’orso dellamontagna”,in una raraimmagine. Lafigura dell’abate,nominato dal CAIdi Aosta socioonorario nel 1870,è stata al centroil 18 agosto adAyas di unconvegno nelcentenario dellascomparsa.avvenuta il 23 ottobre 1863 ad iniziativa di quei signori cheGuido Rey definisce i ‘cospiratori del Valentino’, il Grand Gorretfirma una delle pagine più gloriose della storia dell’alpinismovaldostano e della nuova Italia: la conquista della Gran Beccadal versante di Valtournenche”.L’egemonia inglese nell’esplorazione delle Alpi è stata, secondoquanto ha riferito Salsa, la molla che ha fatto scattare conquesta impresa un legittimo desiderio di riscatto. A tal fine,giunse puntuale la pubblicazione, nel 1877, dell’importante“Guide de la Vallée d’Aoste” che il religioso compilò per alpinistie turisti in collaborazione con il barone Claude Bich e checolmò un grande vuoto di documentazione e di conoscenza.Nel 1869 un <strong>Club</strong> alpino formato allora da 191 iscritti acclamò,come si è accennato, Gorret quale membro onorario nell’ambitodel Congresso del CAI tenutosi a Varallo nei giorni 29e 30 agosto e al quale anche il prete-alpinista partecipò in qualitàdi relatore. Il messaggio del sacerdote fu ricco di stimoli eprovocazioni anche per quanto riguarda gli scopi istituzionalidel <strong>Club</strong> alpino.“E’ ben noto”, spiega ancora Salsa, “quanto, fin dalle originidell’Alpine <strong>Club</strong> di Londra, il pensiero associativo alpinistico sitrovasse combattuto tra due anime in perenne confronto dialettico.Da una parte, gli emuli di Lesley Stephen impegnati a difenderela tesi di un alpinismo ‘sportivo’ a vocazione ludica e ricreativa,dall’altra i sostenitori di un alpinismo come forma di conoscenzadei territori montani a prevalente vocazione scientificoculturale.Non dimentichiamo che John Tyndall si dimisedall’Alpine <strong>Club</strong> proprio per protesta nei confronti di queste particolarifinalità a suo avviso disattese. Spesso i fautori dell’alpinismoconoscitivo/esplorativo sono stati denigrati dagli altri conl’affermazione che il ricorso alle misurazioni barometriche fossesolo un pretesto per giustificare, con argomentazioni nobili esuperiori, un bisogno di divertimento dall’apparente inutilità. Aparte gli eccessi di certi comportamenti troppo seriosi (scientismo),non vi è dubbio che la nozione di alpinismo, posta allabase della nascita dei club alpini, avesse ed abbia ‘finalità allar-12 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


gate dell’andar-per-monti’ (rapporto fra ‘mezzi tecnici’ e ‘fini metatecnici’),non riducibili alla sola prestazione fisica(tecnicismo)…Anche oggi, in un’epoca che si caratterizza per un’esasperata‘sportivizzazione’, ‘pulsione agonistica’, ‘libidine performativa’- tutti atteggiamenti catalogabili sotto la rubrica antropologicadella ‘cultura dell’eccesso’ ma da non confondere con la spintaad una naturale sana competizione (la prima salita al Cervino e lastoria dell’alpinismo insegnano!) - le motivazioni conoscitive e culturalisono e devono restare la linfa ideologica del <strong>Club</strong> alpino”.“La vera novità del messaggio dell’Abbé”, ha concluso il presidenteSalsa, “consiste nell’aver indicato, fra i compiti relativi allaconoscenza e allo studio delle montagne, non soltanto gli aspettinaturalistici legati alla geologia, alla botanica, alla meteorologia mal’approfondimento degli aspetti comportamentali, sociali, etnograficie linguistici delle popolazioni alpine”.Quale sigillo al suo intervento, in qualità di presidente generaledel <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> oltre che di studioso di cultura alpina,Salsa ha dedicato un atto di riconoscenza al grande personaggio,restituendogli l’onore di quella sua parlata francofona che gli erastata improvvidamente negata all’epoca dal Comitato redattore delBollettino CAI: «Merçi, Ours de la Montagne, pour le témoignaged’amour vers tes montagnes et tes montagnards; merçi du côté du<strong>Club</strong> alpin italien que Tu a représenté selon la plus authentique denos traditions!».■Turismo alpinoA passo di danza tra i fortiPer celebrare l’anno dedicato a Vauban (1633-1707),insigne ingegnere militare artefice di fortezze e cittàfortificate, nella cittadina francese di Briançon è stataorganizzata con successo nel corso dell’estate laseconda edizione di “Forts et danse”: un’occasione per accostaresuggestivamente le massicce fortificazioni del passatoal gesto leggero ed effimero dei danzatori contemporanei,come si legge nel programma della manifestazione curata daPierre Osella, specialista della comunicazione, creatore dellarassegna umoristica di Chamrousse e del primo salone europeodedicato agli sport outdoor. Oggi Briançon è membro dei14 “sites Vauban” candidati a diventare patrimoni mondialidell’Unesco. Da segnalare che tra le 300 fortezze a cui lavoròVauban figurano anche alcune fortificazioni italiane aFenestrelle, Vercelli, Torino e Verruca. Nella foto di J.S. Faureun’esibizione sugli spalti della città fortificata.


MONTAGNE NOSTRE Sotto le stelle del MasinoNella fortezzadi granitoPiccola, compatta, densa di pagine edi idee, la nuova guida “MasinoBregaglia regno del granito” suggeriscefin dal primo approccio l’ideadi una Bibbia dedicata in realtà a unmondo in miniatura, racchiuso tra vallisolitarie e picchi granitici dall’aspetto spessoinquietante. E’ comprensibile l’orgogliocon cui l’autore, il giovane leccheseAndrea Gaddi, la presenta fin dalle primepagine senza nascondere l’aspetto piùambizioso del progetto che lo ha impegnatoper diversi anni: emulare l’impegno profusoda Rossi e Bonacossa nei due leggendarivolumi della loro Guida dei montid’Italia dedicata a questi graniti. E gli si puòdare pieno credito: la guida di Gaddi puòconsiderarsi oggi la più completa in circolazione.Ne è convinto anche Giuseppe“Popi” Miotti, veterano del MasinoBregaglia, a sua volta autore di guide rinomate.In veste di coordinatore Miotti haseguito passo passo il lavoro del giovaneautore, aggiungendo di suo un tocco crepuscolarelà dove rievoca i trascorsi alpinistici nel “suo”Masino. “È stato un lampo”, scrive Miotti, “giusto il tempo divedere i vecchi nomi mitici arrancare alla volta della nuovaimpresa. Tutto si è esaurito in fretta e già dieci anni dopo la fortezzadi granito, attaccata in ogni sua piega da un pur comprensibileassalto organizzato e metodico, perdeva per semprequella sua magica, misteriosa atmosfera che descrivere èimpossibile, ma che forse potrete trovare oggi nelle terre patagoniche”.“La guida”, puntualizza Gaddi, “tratta la grande maggioranzadi itinerari su roccia del gruppo, da quelli moderni alle grandiclassiche, alle vie in artificiale alle grandi vie in arrampicatalibera, alle vie a spit a vie che sono oggi dimenticate per il normaledecorso del tempo. Alcune di queste sono state riscopertegrazie all’aiuto di nostalgici ripetitori”.Una guida di AndreaGaddi ci conduce trale meraviglie non soloalpinistiche del gruppoMasino-Bregaglia.Ripercorrendo conspirito critico itinerarivecchi e nuoviLo spigolo nord del Badile emerge imponente dalle nebbie della valleBondasca. Nella foto in basso Andre Gaddi, autore della nuova guidadel gruppo Masino - Bregaglia, con il veterano Ezio Scetti, deus exmachina del Soccorso alpino in Val Masino.Quale è stato l’impegno più gravoso?“Sono stati corretti grossi errori che si trascinavano dagli anni70 su ogni pubblicazione, poiché nessuno si è preso la briga dieffettuare un necessario lavoro di revisione. Copiare pedissequamenteuna relazione dalle guide precedenti senza compiereopportune e spesso laboriose verifiche porta al perpetuarsi dierrori anche madornali”.Quindi questa volta nessun errore…“In tutta coscienza ho svolto un accurato lavoro di revisione edi aggiustamento, per questo ho impiegato tanto nella stesuradel libro. È anche chiaro tuttavia che nessuna guida è indenneda errori. E il discorso vale anche per la mia. Ma almeno ho lapiena consapevolezza di non avere compiuto alcuni sbaglimadornali di certi miei predecessori”.Quali alpinisti hanno particolarmente collaborato allariuscita del volume?“Per garantire una maggiore attendibilità, mi sono rivolto perla revisione a Renata Rossi per la Val Bondasca, GualtieroColzada per la val Codera e Val dei Ratti, Simone Pedeferri perla Val Torrone, Val Cameraccio e Val Qualido, una valle quest’ultimache necessitava di un’accurata revisione trattandosi diun gigantesco calderone di tiri dimenticati e gradi sbagliati”.Fatto insolito per una guida, viene ceduta la parola aglialpinisti, quasi in presa diretta. Con quale intento?“Per dare all’opera un carattere non solo tecnico ma anchestorico-culturale ho dedicato un’ampia rassegna storica, laprima così completa circa l’evoluzione alpinistica del gruppo.In queste pagine i protagonisti dell’alpinismo di tutti i tempi e14 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


Il libro“Masino Bregaglia regno delGranito” di Andrea Gaddi (gaddiandrea@virgilio.it)offre, in circa 500pagine in formato 17x12 cm (prezzodi copertina 24 euro) con schizzie numerose foto a colori, lerelazioni delle scalate alpinistichenel rinomato gruppo delle AlpiRetiche suddivise per aree: ValMerdarola, Val dell’Orto, ValCodera, Val dei Ratti, ValPorcellizzo, Val Bondasca, Valdel Ferro, Val Qualido, Val di Zocca, Val Torrone,Val Cameraccio, Val Predarossa. La parte escursionistica riguarda ilceleberrimo Sentiero Roma e i molti passi e forcelle che costituisconotalvolta mete impegnative per il comune camminatore.Utilissimo l’indice dei luoghi ed esauriente l’introduzione tecnica,mentre la storia alpinistica è minuziosamente ricostruita dalla primasalita del monte Disgrazia nel 1862 alle straordinarie, innovative salitecompiute nell’inverno 2007 da Fabio Valseschini, StefanoPizzagalli e Pietro Bertera. Il volume è pubblicato dalle EdizioniPolaris (via Vanoni, 79 - 23<strong>10</strong>0 Sondrio).di varie generazioni ricordano con gioia i momenti trascorsi traquesti monti. Tra questi vorrei ricordare Riccardo Cassin, ClaudioCorti, Nando Nusdeo, Vasco Taldo, Dino Fiorelli, Igor Koller,Alessandro Gogna, Ottavio Fazzini, Gianni Rusconi, Ivan Guerini,Paolo Vitali, Josve Aiazzi, Giovanni Pirana, Renata Rossi, SimonePedeferri, Rossano Libera, Teo Colzada, Giuseppe Miotti, VeraCenini. Ma li avrò davvero citati tutti?”.■Dalla roccia alla pagina scrittaLe montagne di Valmasino, di Francesco Lurani Cernuschi,Milano 1883Guida dei Monti d’Italia, Alpi Retiche Occidentali, di LuigiBrasca, CAI 1911Guida dei Monti d’Italia, Masino-Bregaglia-Disgrazia, di AldoBonacossa, CAI/TCI 1936Guida dei Monti d’Italia, Masino-Bregaglia-Disgrazia Vol. I, diA.Bonacossa e G.Rossi, CAI/TCI 1977Guida dei Monti d’Italia, Masino-Bregaglia-Disgrazia Vol. II, diA.Bonacossa e G.Rossi, CAI/TCI 1975Sul granito della Val Masino di G. Miotti e L. Mottarella,Melograno, Milano 1979,1983, 1987.Badile sogno nel granito, di Renata Rossi, Albatros, Milano 1989Masino Bregaglia granito DOC, di P .Vitali e P. Corti, Lecco 1993Masino - Bregaglia - Disgrazia di Giuseppe Miotti e GianlucaMaspes, Sondrio 1996La Val Masino e la sua gente, di M. Songini, Comune di ValMasino (SO), 2006Sotto le stelle del Masino, di I. Marchetti, Associazione Kima(SO), 2006Masino Bregaglia regno del granito, di A.Gaddi, Sondrio, 2007Badile, cattedrale di granito di M. Volken, Bellavite, Missaglia(LC), 2007Solo granito, di Mario Sertori e Guido Lisignoli, Versante Sud,Milano, 2007NON SMETTERAI MAI DImodello: 425 Explore EasySALIRESCENDERESALIRESCENDERESALIRESCENDERESALIRESCENDERESALIRESCENDEREDistribuito:Amorini Srl - Via del Rame, 44 - 06134 Ponte Felcino - PGTel. 075/691193 - Fax 075/5913624 - www.amorini.it - amorini@amorini.it


FI<strong>LO</strong> DIRETTOEchi e notizie dal mondo della montagnaCoprire i ghiacciai: funziona!L’efficacia della coperturadei ghiacciai durantel’estate si è dimostratadeterminante per laloro conservazione e le societàfuniviarie nei Grigioni e nelVallese hanno deciso diestendere tali interventi. ALaax, sul ghiacciaio Vorab,complessivamente 20.000 mqdi ghiaccio sono stati ricoperticon materiale tessile, 8.000mq in più rispetto all’estate2006. Anche nel Vallese ilComune di Wiler ha deciso diproteggere il ghiacciaioMilibach con alcune migliaiadi metri quadrati di tessuto.Le associazioni alpine eambientaliste aderenti allaCIPRA Svizzera chiedono tuttaviauna regolamentazioneunitaria a livello federale perl’autorizzazione a questogenere d’interventi.Strutture■ Nelle Alpi Retiche, percelebrare il decennale delTrofeo Kima, è stato realizzatoun bivacco a 2700 m in ValCameraccio, una valle tributariadella Val Masino(Sondrio), lungo il celebresentiero Roma. Il BivaccoKima, dedicato alla guidaPierangelo Marchetti mortonel 1994 in un’operazione disoccorso alpino, offre seiposti letto, più due di emergenza.Realizzato grazie allagenerosità degli sponsor eall’opera dei volontari dell’associazione,la struttura èstata terminata in ogni suaparte durante l’estate e ora èin grado di offrire un ottimopunto d’appoggio.Riconoscimenti■ La Francia si è aggiudicatail Gran Premio Lessinia2007 e la Lessinia d’Oro alXIII Festival della Lessiniacon il film “Un Noël au Tibet”(Un Natale in Tibet) di Jean-Baptiste Warluzel, Falk vanGaver e Constantin deSlizewicz. Lessinia d’Argentoal film del tedesco JosefCertificazioniDolomiticert accreditato UIAAL’istituto per la certificazione dell’attrezzatura sportivadi montagna Dolomiticert di Longarone ha acquisitol’accreditamento dell’UIAA, Unione internazionaledelle associazioni alpinistiche, diventando l’unicolaboratorio in Italia a fregiarsi di questo titolo.Un traguardo importante. Per emettere la certificazioneche i prodotti siano conformi a standard definiti, l’UIAA siavvale infatti di una ristretta cerchia di laboratori, in zonestrategiche del mondo, in grado di rilasciare test ufficialmentericonosciuti. Il Dolomiticert è stato accreditato dopoil verdetto favorevole di Jean-Franck Charlet, presidentedella Commissione sicurezza, e Renato Moro, presidentedella Commissione spedizioni. I leader di mercato in Italiapotranno rivolgersi al laboratorio per il rilascio del marchioUIAA e avranno un supporto d’eccellenza nella fase diprova, ma anche di ricerca e sviluppo del prodotto.L’UIAA potrà appoggiarsi a Dolomiticert per eseguiretest specifici sui materiali utilizzati nelle spedizioni e perl’elaborazione di protocolli tecnici di verifica degli equipaggiamenti.Info: www.dolomiticert.itSchwellensattl, “Das Kalb inder Kuh und das Korn in derKist” (Il vitello nella mucca eil grano nella cassa). Più chesoddisfatto il direttore artisticoAlessandro Anderloni perla riuscita dell’iniziativa. Info:www.filmfestivallessinia.itPersone■ Graziano Bianchi, guidaalpina di Erba (Como), haraccontato in giugno sulloScarpone alcuni particolaridella sua attività di disgaggistasu pareti, torri e grattacieli.Notevole l’interesse suscitatodal servizio (firmato daEmilio Magni), tanto che successivamentesono statededicate a Bianchi intervisteapparse su vari quotidianilocali e sul Corriere dellasera, nonché su diffusi settimanalicome Oggi e FamigliaCristiana. Anche sul teleschermo,a “Uno mattina”,Graziano ha avuto l’occasionedi promuovere la sua professione.Complimenti vivissimi!Ecco qui sopra “nonno”Graziano nelle pagine diFamiglia Cristiana.■ Kurt Diemberger saràtestimonial dell’associazioneALCASE (www.alcase.it) perla lotta al cancro al polmoneil <strong>10</strong>/11. L’iniziativa si terrà aSavigliano (CN) presso l’AlaPolifunzionale di Piazza delPopolo (ingresso libero).• Giancarlo Riva è statorieletto presidente del gruppoalpinistico lecchese Gamma.Consiglieri sono MarcoArigoni, Robi Chiappa, GigiMazzoleni, Manuele Panzeri,Corrado Valsecchi, DaniloValsecchi, revisori dei contiRenato Frigerio e PieroMaccarinelli.Vite in quota■ Quattro ragazzi, Davide,Luca, Chiara e Teresa, gestisconoil rifugio Garibaldi, a2230 metri sul Gran Sasso. Liha incontrati il giornalistaPiergiorgio Greco in un interessantereportage nelle paginedi “Avvenire” sui “nuovi”montanari, in cui raccontaanche la storia di DanieleBaccichet, il giovane papàche con la sua famiglia gestisceil rifugio “Tia Barba” sulleDolomiti: non più una vita inquota come destino dettatodalla nascita, ma una sceltaconvinta.Quattro zampe■ Stambecchi in Marmolada.Il corpo di polizia provincialedi Belluno ha liberatocinque stambecchi nell’areadella Marmolada. Gliesemplari sono stati catturatisui monti di Tarvisio. Il rilasciocompleta il programmadi ripopolamento avviato nel2005 dalla Provincia diBelluno in collaborazionecon la Regione Friuli VeneziaGiulia, le università di Torinoe Padova, il Corpo forestaledello Stato.■ Conc-Orso. All’Aprica(SO) è stato lanciato un concorso(anzi, un Conc-Orso)per dare un nome all’orsoarrivato dal Trentino, ospitedell’Osservatorio eco-faunisticodel Parco delle Orobievaltellinesi. Tra i nomi propo-16 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


sti O-Roby, Orobrick,Orobrigo e Prico, anticonome dell’Aprica.■ “Adotta una mucca”.Presso l’agriturismo Crampioloall’Alpe Devero (VB) èpossibile “adottare” una bovinadi razza Bruna Alpina perl’anno 2007/2008. Coloro cheaderiscono all’iniziativa possonoassistere alla nascita diun vitello o alla mungitura ealla trasformazione del lattein formaggio, ad assaggi diformaggi d’alpe (tra cui ilrinomato Bettelmatt), buonipasto. Contattare il numero347.8179494.Appesi■ A Bardonecchia in Valledi Susa è stata proposta aituristi nel corso dell’estateuna cena “sospesa”, con l’opportunitàdi pranzare in unacabina a quattro posti degliimpianti di risalita. De gustibus…Futuro■ Un seminario sul tema“Servizi alla popolazionenelle regioni alpine rurali:partecipazione, mutualità,innovazione” è organizzatodalla CIPRA il 4 e 5 ottobre aSaint André les Alpes (nelleAlpes de Haute-Provence, inFrancia). L’iniziativa, cherientra nel progetto “Futurodelle Alpi”, si rivolge a tecnicidello sviluppo territoriale,amministratori, rappresentantidi associazioni, operatori,ricercatori universitari. Perinformazioni rivolgersi a:www.cipra.org/futuro,Alexandre Mignotte (alexandre.mignotte@cipra.org).Vite buttate■ Senza giustificazioni.L’estate sscorsa, il 3 luglio,,cinque polacchi di vent’anni,ignorando le previsioni deltempo, sono stati sopraffattidalla bufera nella discesa dalMonte Bianco. Tre di lorosono morti. Tra il 23 e il 24luglio, sempre sul Bianco,sono morti assiderati quattrocoetanei di Grenoble. Ancheloro erano male attrezzati ehanno trascurato le previsionimeteorologiche. “Vite buttatevia con un’incoscienzache non ha giustificazioni” haannotato Andrea Casalegnosul Sole 24 Ore.Solidarietà• Chun Yang, agente forestaledella contea di Dali aiconfini con il Tibet, è l’annualecampione della solidarietàalpina. Lo ha deciso a Pinzoloil comitato presieduto dalMessicoOttomilaEdurne e Nives, sfida in rosaIn vetta al Broad Peak c’erano il 12 luglio due delle candidatepiù probabili a diventare la prima donna almondo ad aver salito i 14 ottomila: la spagnola EdurnePasaban e l’austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. Delle due,Gerlinde ora ha lo stesso numero di ottomila, dieci, scalatidall’italiana Nives Meroi che dopo aver guidato da solala classifica femminile di questa particolare corsa è ripartitaalla fine di agosto per l’Himalaya per impegnarsi nellascalata al Kanchenjunga. Edurne è invece indietro solo diun passo rispetto alle due colleghe, avendo scalato novemontagne oltre gli ottomila metri. Tutte e tre, va precisato,hanno sempre arrampicato senza ossigeno.Ma davvero la collezione dei 14 ottomila è la cosa chepiù sta a cuore alla Meroi? In agosto, rispondendo alledomande dello Scarpone, Nives ha dichiarato: “Dal miopunto di vista le classifiche sono ingannevoli e l’alpinismonon può essere considerato una gara. Perché nelle competizioniregole e condizioni devono essere uguali per tuttii concorrenti e quindi, per poter fare un ‘campionato delmondo’ in Himalaya, tutti gli alpinisti dovrebbero radunarsialla base di ciascuna montagna e da lì partire ‘in linea’:tutti lungo lo stesso itinerario e con le stesse condizionimeteo…”. La qual cosa è ovviamente impossibile.cavalier Angiolino Binelli,anima e ideatore del premio.L’onorificenza gli è stata consegnatasabato 22 settembre.■ “To Africa for Love” è ilviaggio che “Lauretta” delCAI Aosta, trekker e alpinista,sta per intraprendere conil compagno Claudio. La loroavventura durerà un anno e liNella grotta dei cristalli gigantiHa operato l’estate scorsa in Messico la prima spedizioneufficiale alla miniera di Naica, dove a 300m di profondità si apre la Cueva de los Cristales, lagrotta dei cristalli giganti: la più straordinaria grottadel mondo. La missione è stata organizzata dallaAssociazione geografica La Venta (www.laventa.it) e dallasocietà messicana Speleoresearch & Film(www.naica.com.mx) e fa parte di un vasto progetto diricerca che ha per oggetto l’esplorazione e lo studio dialcune importantissime grotte scoperte alcuni anni orsono all’interno di una miniera d’argento, nel nord delMessico. La Cueva de los Cristales ospita una foresta dimacrocristalli (sembra oltre <strong>10</strong>0) di selenite (gesso) lunghioltre 12 metri. Unico, gravissimo inconveniente: la cavitàha un clima mortale con +50 gradi di temperatura e un’umiditàvicina al <strong>10</strong>0%, che la rendono una sorta di forno avapore all’interno del quale è possibile sopravvivere solocon speciali tute termiche.porterà attraverso l’Africaper portare aiuti umanitari.Sarà possibile seguire le loroavventure mediante il sitowww.2africa4love.comChiunque volesse può anchepartecipare con contributi odonazioni.Portali■ Itineracharta. Nell’ambitodel progetto Interreg“Itineracharta” il Parco VegliaDevero, in qualità di partner,ha realizzato il sitowww.vcoapiedi.it che presentale possibilità di fruizioneturistico-escursionistica delterritorio del Verbano CusioOssola. Il sito rappresentauno strumento innovativoper l’esplorazione interattivadel territorio alla ricerca diinformazioni turistiche, inquanto raccoglie in macrocategorienotizie e approfondimentirelativi al comprensoriocon immagini e propostedi itinerari escursionistici. Icontenuti, georeferenziati,vengono presentati su unamappa.■<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 17


RIFUGIGiornata culturale agli Spalti di ToroConquistatori dell’utileSul tema“Utilitàdell’alpinismotra passato efuturo” si sonoespressiprotagonisticome FaustoDe Stefani eTone Valeruz erappresentantidel mondoaccademicoL’intervento diTone Valeruz sotto losguardo divertito diFausto De Stefani.Al rifugio Padova, nell’incomparabilecornice degli Spalti di Toroin Cadore, alla presenza di unnumeroso e qualificato pubblico,si è svolta sabato 30 giugno unatavola rotonda su “Utilità dell’alpinismotra passato e futuro”, che ha riunito personalitàdell’alpinismo e dirigenti del<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> italiano. L’evento è statoorganizzato dalla Commissione centralerifugi e opere alpine congiuntamentecon la Sezione di Domegge di Cadorecon il patrocinio e il sostegno dellaPresidenza generale e del gruppo dilavoro UniCai, con la collaborazionedel CAI Veneto, del <strong>Club</strong> alpino accademicoitaliano, della Commissione centraleper le pubblicazioni, dellaCommissione centrale alpinismo giovanile,della Commissione nazionalescuole di alpinismo e sci alpinismo edel Gruppo italiano scrittori di montagna(GISM).Alla tavola rotonda si sono avvicendatepersonalità dell’alpinismo e delmondo accademico, come Fausto DeStefani, Tone Valeruz, Spiro Dalla PortaXydias, Dante Colli, Massimo Giulibertie dirigenti CAI come il vicepresidentegenerale Valeriano Bistoletti, il presidentedella Commissione nazionalescuole di alpinismo e sci alpinismoMaurizio Dalla Libera, il presidentedella Commissione centrale alpinismogiovanile Aldo Scorsoglio.I lavori si sono aperti con gli interventidi saluto del presidente della Sezionedi Domegge di Cadore Fioretto De Bone delle autorità: il sindaco di DomeggeLino Paolo Fedon, l’assessore allaProtezione civile della Provincia diBelluno Angelo Costola, l’assessoredella Comunità montana del CentroCadore Armando Maroldo.Il vicepresidente generale FrancescoBianchi ha portato i saluti del presidentegenerale Annibale Salsa; FrancescoCarrer, componente del Comitato direttivocentrale, si è soffermato sugliaspetti organizzativi di UniCai. Il temainteressante e coinvolgente è stato presentatocon un’appassionata introduzionedal coordinatore centrale per leattività culturali nei rifugi VinicioVatteroni e la tavola rotonda, sapientementecondotta da Piergiorgio Repetto,si è rivelata un incontro ricco di contenuti,caratterizzato da un serrato dibattitoche ha coinvolto i partecipanti e incui si sono confrontati i relatori contesi a volte provocatorie, a volte contrapposte,in un caleidoscopio culturalesul grande tema dell’alpinismo nellastoria passata e dell’oggi.Uno dei leitmotiv è stata la citazione,seguita da vari commenti e da un’accesadiscussione sul famoso libro delcelebre alpinista francese Lionel Terray“I conquistatori dell’inutile”, lucida analisidel credo alpinistico dell’autore,che ha fatto riflettere generazioni dialpinisti e intellettuali sul grande temadella montagna.Si è sottolineata l’esigenza di diffonderel’amore per la montagna e più ingenerale per la natura sin dalla piùtenera età: le emozioni che si provanonell’infanzia creano infatti nell’animouna sensibilità più difficile da instillarenei ragazzi più grandi.Altro tema molto dibattuto ha riguardatola formazione dei giovani che siavvicinano alle tecniche dell’alpinismoe l’importanza della gradualità neimetodi di insegnamento. “La lotta conl’alpe, utile come il lavoro, nobile comeun’arte e bella come una fede”, famosaespressione di Guido Rey, è certamenteecheggiata tra i partecipanti. Da segnalare,tra i molti, la partecipazione deiconsiglieri centrali Ettore Borsetti,Francesco Romussi e Luigi Trentini; delpresidente del CAI Veneto EmilioBertan; del presidente del CAI FriuliVenezia Giulia Paolo Lombardo; diRoberto Paneghel e Carlo dalla Torredella Commissione centrale rifugi; diGiancarlo Berchi, Lucio Le Donne,Barbara Serrani, Sara Nespoli dellaCommissione centrale alpinismo giovanile,di Giuseppe Cappelletto del CAIVeneto, del presidente dellaCommissione regionale veneta sentieriBruno Zannantonio; dell’editore BeppePellegrinon; di Armando Scandellariredattore del periodico Le Alpi Venete edei giornalisti Luciano Santin e RinaBarnabò. Si ringraziano i soci dellasezione che si sono prodigati contribuendoalla riuscita della manifestazionee in particolare, per la squisita ospitalitàe disponibilità, Paolo De Lorenzo,cordiale gestore del rifugio, che hacurato il ricco buffet della pausa pranzoa base di prodotti tipici e specialitàcadorine.Coordinamento centraleper le attività culturali nei rifugigiornate.culturali@yahoo.it18 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


GLI ESPERTI RISPONDONO Prima regola: camminare aggiornati!Quando la cartina tradisceCari amici dello Scarpone, sono socio CAI da molti anni, eda molti anni frequento i nostri monti. Voglio rifarmi airichiami alla prudenza espressi nella pagina dedicata alSoccorso alpino nello Scarpone di agosto per denunciare“l’altro lato della medaglia”. Ovvero: chi va in montagna devecertamente evitare di mettersi nei pericoli, ma chi gestisce sentierie rifugi deve valutare realisticamente e informare adeguatamentegli escursionisti sulle vere condizioni dei sentieri.A tale riguardo, mi sono trovato in serie difficoltà (purtroppocon il figlio adolescente) lunedì 6 agosto nel percorrere il sentieroche collega il rifugio Laghi Gemelli al Calvi nelle AlpiOrobie; in particolare mi riferisco al sentiero tracciato colsegnavia 236 che scende dal passo d’Aviasco alla diga del lagoVal dei Frati. Avevo fatto diversi anni fa (almeno <strong>10</strong>) lo stessopercorso senza trovare particolari difficoltà e di conseguenzaho pianificato l’itinerario senza alcun dubbio sulla pericolosità.Quest’anno però ho notato che il sentiero seguiva una lineatotalmente diversa, scendendo sul lato orografico destro dellaVal dei Frati anziché sul sinistro come è riportato in tutta la cartografia,sia Kompass sia quella distribuita dalla Pro Loco delComune di Carona basata sulle tavolette IGM al 25000. Fin quiniente di male, se non che dopo circa un quarto del percorso ilsentiero assume una pendenza mostruosa ed essendo costituitoda un sottile strato di ghiaietto fine su un fondo più duro èveramente scivoloso anche con condizioni di tempo ottime;inoltre rimane di tale pendenza per un tratto lunghissimo rendendoeventuali cadute molto rischiose. Il vecchio itinerarioscendeva su un classico ghiaione dove ci si poteva “lasciare”sprofondare, anche con un certo divertimento ed in sicurezza.Certo, posso capire che la montagna sia “padrona” di cancellareun itinerario e obbligare l’uomo a seguire vie alternative, inquesto caso più complicate, però credo sia necessario avvisare(per esempio presso i rifugi sopracitati) gli escursionisti che siapprestano a seguire un certo itinerario delle difficoltà che essopresenta, in modo che chi nonvuole mettersineiguai possaevitarlo, operlomenosia informatodi ciò che loaspetta.Una cartina chenon tradisce èquella pubblicatanel 2002 dallaSezione diBergamo.Qui a fiancoun particolare:segnato con iln. 236 il nuovotracciato delsentiero chescende dal passodi Aviasco.Giusto quindi il richiamo a “non dare niente per scontato”, mala “prudenza” (nel valutare le difficoltà di un tracciato e fornireutili avvisi) dovrebbe stare anche dall’altra parte!Gianluca AranciSezione di Cassano d’AddaDocumentarsi con guide, cartine e manuali è il primo passoper individuare i luoghi di montagna dove si vorrebbe andare,e questa conoscenza deve essere integrata possibilmentecon le informazioni più aggiornate possibili, magari da coloroche vivono quotidianamente la montagna: gestori di rifugi,guide alpine, responsabili di commissioni sentieri e rifugiCAI locali, istruttori e accompagnatori delle scuole CAIpresenti sul territorio. Nello specifico problema della traccia edella segnaletica del sentiero CAI n° 236 - Baita Ca’ Bianca -Val dei Frati - Passo Aviasco, vorrei dire che la montagna èsempre “in tempo reale” e più aggiornata di diversa documentazionevirtuale e, anche, di alcuni ricordi personali.Le cartine topografiche citate dal socio Aranci potrebbero,purtroppo, non essere le più recenti rispetto alle nuove condizionidel territorio della bella Valle dei Frati. Infatti la cartinaKompass n° <strong>10</strong>4 - Foppolo/Valle Seriana è una pubblicazionedel 1985, la tavoletta IGM al 25000-Pizzo del Diavolo-F.18-II S.E. ha un rilievo del 1935 con aggiornamento del1971 e la cartina distribuita della Pro Loco del Comune diCarona probabilmente riprende queste due fonti.E’ vero, il precedente tracciato passava sulla sinistra orograficacome riportato dalla documentazione citata, ma, permotivi legati al fatto che anche le montagne sono “vive e simuovono”, il nuovo sentiero n° 236 passa sulla destra orograficada almeno 15 anni. La Commissione sentieri del CAIdi Bergamo, presieduta con qualificata competenza daGiandomenico Frosio e attiva grazie alla infaticabile volontàdi tutti i suoi componenti, aveva già fatto, alla finedi giugno, un sopralluogo di verifica e sistemazionedel nuovo sentiero n° 236 ritenendolo adeguatoal tracciato segnato sulla cartografia più recentepubblicata nel 2002 (AIM) dalla Sezione CAI diBergamo, “Alpi Orobie Centro Occidentali - zone1/2”), e in particolare alla sua nuova classificazione:“EE” per Escursionisti Esperti, come disponibileoggi on line nell’interattivo strumentoinformativo sui sentieri delle Orobie all’indirizzoweb: http://www.caibergamo.it/sentieri.phpSi dice che l’errore sia il massimo della conoscenza.La segnalazione del socio può essere unabuona opportunità per conoscere, capire eimparare ad andare in montagna con grandesoddisfazione e in massima sicurezza, masoprattutto con il grande valore aggiunto divoler trasmettere il sano desiderio della montagnaai nostri figli, ragazzi e giovani: unaresponsabilità per ogni genitore ed educatore euna missione fondamentale per il CAI.Con stima e amicizia montanara,Paolo ValotiPresidente Sezione di Bergamo<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 19


ARGOMENTI Lo sky running all’esame degli espertiL’avanzata dei maratonetiSette competizioni in quota nel girodi due mesi: l’estate 2007 sembraavere segnato, soprattutto sullevette lombarde, un boom dellecorse, con centinaia di partecipanti. Ilclassico Trofeo Kima che si corre daundici anni tra i graniti della Val Masinoè stato il 26 agosto come la ciliegina sulbudino. Si è cominciato infatti in giugnocon la Skyrace Val Poschiavo-ValMalenco, seguita dalla maratona sulSentiero 4 luglio sulle cime dell’Aprica edalla Stralivigno. In agosto migliaia diappassionati si sono ritrovati lungo ilSentiero delle Orobie per l’Orobie SkyRaid, un percorso a staffetta su 84 chilometrie 5000 m di dislivello. Infine il RedRock di Vezza d’Oglio e il Kima, che perle bizze di un’estate altalenante fra calureafricane e nevicate precoci è statodisputato su un percorso più sicuro e“ragionevole” dopo che il direttore digara Fabio Meraldi (un mito della corsain montagna) ha giudicato tropporischioso per presenza di neve il tracciatodi 48 chilometri lungo il SentieroRoma.Come sempre l’appuntamento in ValMasino è stato un’occasione d’incontro:con la regia di Ilde Marchetti sui prati diTestimonianzeLa Val Masino (Sondrio)ha ospitato in occasione delTrofeo Kima una riflessionecorale sul moltiplicarsidei “corridori del cielo”Filorera al cospetto d’un Qualido insolitamenteimbiancato si è celebrato il settantennaledella scalata di Cassin e compagnial Pizzo Badile. C’erano la “signoradei graniti” Vera Cenini, il grande KurtDiemberger, gli indomiti Luigino Airoldie Tino Albani, il figlio di Cassin, Guido,presidente della fondazione dedicataall’illustre genitore. E si è premiatoStanislao Fiorelli, gran patriarca di unagenerazione di guide alpine che hannocontribuito a fare di questa splendidavallata un’autentica “università dell’alpinismo”.Poi via tutti (si fa per dire) ariflettere sul fenomeno del moltiplicarsidei corridori del cielo che a detta delloro profeta Marino Giacometti sarebberooggi 5 mila, molti dei quali aderentialla Federazione degli sport d’altitudine.“Sicurezza a confronto in montagna:velocità ed etica” è stato il tema del simposiocoordinato da Cesare CesaIo, skyrunner per casoAccanto allo storico trofeo scialpinistico “Mezzalama” che si corre ad anni alterni esiste inValle d’Aosta anche il trofeo “Mezzalama Skyrace”, una corsa di circa 15 km, e 1400 m didislivello che si svolge nella Val d’Ayas. Nel mese di luglio ero in Valle d’Aosta per ripercorreregli itinerari della guida sulla Vallée che sto scrivendo. Quale migliore occasione per andarea vedere da vicino la manifestazione che si disputava il 22? Ma ecco la “malsana” idea: perchéandarlo solo a vedere? Già che ci sono… Con il senno di poi sono molto contento dellascelta. Il Mezzalana Skyrace è davvero un appuntamento da non mancare per chi si ritiene“un corridore del cielo”. Si parte nell’antico borgo di St Jacques a 1689 m. Un passo dopol’altro, valicati il torrente Verra e lo splendido bosco di conifere, s’aprono alla vista i ghiacciaidel Monte Rosa. Si continua sulla destra orografica e su fino al lago Blu la cui bellezza vi lasciasenza fiato. Arrivate al piano di Verra superiore e siete sulla morena la cui cresta percorretesino ai 3036 m del rifugio che da il nome alla manifestazione. Qui c’è il primo “cancello”. Sietesolo a metà, ora inizia la picchiata verso St Jacques e nemmeno i gracchi vi stanno dietro.Quest’anno hanno vinto Dennis Brunod (1ora 35’53”) per la categoria maschile e GlorianaPelissier (1ora 58’49”) per quella femminile. Un plauso a tutti i partecipanti, dai giovani concorrentiai corridori di età avanzata. Il Mezzalama è tutt’altro che una corsa di agonisti invasati.Ho visto atleti che mentre correvano trovavano il tempo di salutare gli escursionisti cheincontravano, sorridevano a chi li incoraggava, incitavano durante la discesa i corridori attardatiche stavano salendo.Christian Roccatiwww.christian-roccati.comGli skyrunner, ovvero corridori del cielo,riescono a effettuare da 700 a 1300 metri didislivello in salita all’ora a seconda deltracciato (tipologia o lunghezza). Per unescursionista medio 300 metri orari è inveceda considerare una buona prestazione.Bianchi, guida alpina, con il presidentenazionale delle guide Erminio Sertorelli,il presidente delle scuole di alpinismodel CAI Maurizio Dalla Libera, l’espertodel CAI in materiali e tecniche VittorioBedogni, il presidente delle sezioni lombardeGuido Bellesini, il past presidentegenerale Gabriele Bianchi e GiancarloMorandi in veste di responsabile delCentro per la gestione delle montagnedell’Università degli studi di Milano.Inevitabilmente si sono confrontate inquesto contesto le due anime di chi vaper montagne e, nella fattispecie, del<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>: c’è chi ritiene lacompetizione solo un aspetto dell’andarein montagna, fin dai tempi del duellotra Whymper e Carrel per la conquistadel Cervino, e c’è invece chi giudica unabuso il voler trasformare la montagnain una palestra e i sentieri in piste di atletica.E’ stato preso comunque atto (DallaLibera) che progressi sono stati compiutinel mettere in sicurezza sentieri e tracciatiinvernali in occasione delle gare,con la raccomandazione di evitare d’includeretratti con difficoltà alpinistiche.20 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


Sertorelli ha sottolineato come per moltigiovani la corsa in altura rappresenti unagrande attrattiva e un “sano” divertimento.Bellesini si è preoccupato che il messaggiodi queste corse giunga in modochiaro, Bedogni ha raccomandato che lasicurezza nasca anche da una competenzadelle tecniche e dei materiali che lescuole del CAI divulgano abitualmente,Morandi ha invitato a consultare il sitowww.sicurezzainmontagna.it sottolineandoche sport non significa soltantoagonismo ma anche svolgere un’attivitàche ha per scopo la propria personaleremunerazione. A sua volta Bianchi haricordato, come co-autore nel 1995 dellastesura di una fondamentale mozionedel CAI sulle competizioni, che la “velocitàè legata a impulsi primordiali” manon è fine a se stessa e talvolta può rivelarsiun toccasana quando di affrontanodei rischi in montagna. Infine, tutti d’accordo:è necessario che sui problemiconnessi con le corse in montagna si facciafronte comune evitando sterili demonizzazioni.Citando l’ecologista americanoAl Gore, Morandi non a caso ha ricordatoche “da soli si va veloci, ma in grupposi va lontano”.■Tra le Orobie vola il presidente ValotiPromotrice dello storico Trofeo Parravicini sulle nevi della Val Brembana, laSezione di Bergamo del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> ha deciso di scendere incampo anche nelle grandi prove di corsa in montagna “adottando” il 5agosto l’Orobie skyraid 2007. Cinquanta erano le squadre che hannocorso in staffetta lungo gli 84 km (e 5.000 m di dislivello) del Sentiero delle Orobie.In gara c’era anche il presidente del sodalizio Paolo Valoti. “Gli skyrunner”, haspiegato, “sono i migliori promotori di questo splendido itinerario servito da seistorici rifugi del CAI”. E una soddisfazione ha voluto togliersela anche Valoti:accompagnato dalla sua cagnetta (nella foto) ha corso i 42 km della prima frazioneclassificandosi decimo in 5 ore19’48’’.Non contento, ha realizzato dieci giorni dopo un grande sogno: percorrere ingiornata l’itinerario di cresta delle “Sei sorelle” (pizzo Redorta, punta di Scais,pizzo Porola, Dente di Coca, cima d’Arigna, Pizzo di Coca) con 3500 m di dislivelloe passaggi di terzo grado. Una cavalcata solitaria senza precedenti. E senzasupporti, senza sponsor, nel più puro stile alpino.Promozione turisticaMolte idee, manca il coordinamentoIl turismo alpino cambia e si diversifica. Se ne è parlatoal convegno “Il turismo diffuso in montagna: quali prospettive?”promosso dalla Fondazione Courmayeur incollaborazione con l’Osservatorio sul sistema montagna“Laurent Ferretti” presso la Biblioteca regionale di Aosta. Ilturismo montano, come ha sottolineato Luigi Gaido, codirettoredel Master in economia del turismo di montagnadell’Università di Aosta, ritorna alle origini: il turismo diffuso,caratterizzato da una crescente diversificazione dell’offerta,ne sarebbe infatti il modello arcaico, antecedente larealizzazione dei primi impianti sciistici.Al centro dell’attenzione lo studio curato da EliseChampvillair, giovane segretaria della FondazioneCourmayeur. Attraverso un’analisi svolta sul campo tra glioperatori turistici locali, sono state messe in luce le tantepotenzialità del territorio valdostano. Secondo lo studio,parte del flusso turistico potrebbe infatti essere orientatoverso mete alternative, soprattutto in ambito artistico-culturale,rurale ed enogastronomico, verso il turismo del benesseree la promozione eco-sostenibile del territorio. Localitàminori, seppure meno conosciute, potrebbero così goderedi un’immagine attraente e ben definita. Lo stesso studio hapoi evidenziato momenti di criticità del sistema turisticoregionale, come il basso livello di coinvolgimento e imprenditorialitàdegli operatori turistici locali.Uno dei nodi del problema, evidenziato dal presidente deltour operator Eurotravel Cleto Benin, risiede nella mancanzadi corrispondenza tra la comunicazione del prodotto turisticoe l’effettivo adeguamento del territorio all’offerta.Un esempio della conversione dal turismo dello sci a quelloculturale è stato portato da Massimo Tamone, sindaco diEtroubles, comune che si sta riqualificando come galleriad’arte a “cielo aperto” grazie a una collaborazione con laFondation Gianadda di Martigny. Le opportunità non mancano,ma secondo molti relatori sarebbe necessaria unacabina di regia comune.Oriana PecchioMolti sono, come si legge in questa corrispondenza dallaValle d’Aosta, i rimedi proposti per rivitalizzare il turismo alpino.Peccato che i dati non siano stati incoraggianti nemmenonella stagione estiva appena conclusa. SecondoTrademark Italia, società di consulenza e marketing per ilturismo e l’ospitalità, si parla di un calo del 4,2% del turismoalpino rispetto al 2006. Si sarebbe salvato soltanto il Sudtirol- Alto Adige. Stazionari il Piemonte e la Lombardia, alti ebassi in Trentino e Veneto, decisamente male la Valled’Aosta, afflitta da “uno sconsiderato aumento dei prezzi”come riportava il Corriere della sera del 21 agosto.<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 21


EVENTI“Alpi 365” al Lingotto dal 4 al 7 ottobreTorino prende quotaUn progetto triennale e un nuovoSalone biennale della montagnadel dopo Olimpiadi: questo in sintesil’evento “Alpi365” che si terràdal 4 al 7 ottobre al Lingotto Fiere diTorino con un intenso programma di iniziativededicate alla conoscenza e allavalorizzazione della montagna e dellesue risorse. “La montagna”, spiega lapresidente della Regione PiemonteMercedes Bresso, “è un interesse collettivo:protagonisti del salone sono le suegenti, il suo ambiente, la sua culturamateriale. Un’occasione strategica chearriva puntuale dopo i Giochi olimpici diTorino 2006, sulla scia del progetto“Torino Città delle Alpi”, rafforzata dallarecente nascita dell’EuroRegione-AlpiMediterraneo che cinque regioni hannocostituito”.Il progetto è suddiviso in tre macroareecostituite da una spina centrale, due areelaterali e un perimetro. Il layout espositivoverrà sfruttato per descrivere unasorta di “viaggio” tra le suggestioni e lerisorse della montagna, declinando iltema centrale “Montagna e città in dialogo”per macro aree tematiche qualiCultura, Abitabilità, Produzioni e Sapori.A ciascun tema sarà destinato uno spazioall’interno della spina centrale in uncostante dialogo tra città e montagna, trapassato, presente e futuro. “Expo Alpi365, oltre a offrire una vetrina di aziendeSondriofestival, emozioni e saporiSondriofestival 2007, gestito da Assomidop, associazione fondata dal CAI e dalComune di Sondrio, si svolgerà dal 15 al 20 ottobre: sarà la 21° edizione di unamostra che ha un carattere e una risonanza senza confini. Alla segreteria dellamanifestazione sono arrivati 81 documentari che, per casa di produzione, rappresentanoi cinque continenti e 21 diverse nazioni. Anche le aree protette descritte dalle bellissimeimmagini di registi specializzati nel documentare la natura sono localizzate in tuttele aree geografiche della terra. La giuria di preselezione ha deliberato di ammettere alconcorso 14 documentari che saranno presentati alla giuria internazionale durante lasettimana del festival e proiettati al pubblico.Sullo schermo scorreranno immagini che descrivono luoghi affascinanti di tutto ilmondo: dalle cascate dell'Igaucu alla Mongolia, dalle riserve delle tigri in India ai fondalimarini del Mediterraneo, dalle impressionanti pareti rocciose del deserto di Israele allecoste della Carolina del Nord, dall'Ecuador alla Finlandia e altri ancora...Quest'anno Sondriofestival fa registrare una novità: i premi assegnati saranno in denaroe più numerosi. Infatti anche Regione Lombardia e Sondrio Città alpina 2007 hannovoluto dedicare un premio speciale a questa vetrina dei migliori documentari di tutto ilmondo. Il premio Regione Lombardia è da assegnare al miglior documentario italiano traquelli in concorso; Sondrio Città alpina premia invece il miglior documentario di una specialeselezione sulle tematiche dell'ambiente, della cultura e delle tradizioni alpine.Ma le novità non si fermano qui: l'avere superato il traguardo dei vent'anni ha stimolatolo staff organizzativo a cercare nuove forme di comunicazione e nuovi modi per ilcoinvolgimento del pubblico. Una grande tensostruttura sarà posizionata in Garberia, nelcentro di Sondrio, e rappresenterà il cuore della manifestazione, con proiezioni che sisvolgeranno, oltre che di sera, anche il mattino per le scuole alla presenza dei registi, eil pomeriggio per adulti e bambini.Al termine delle proiezioni serali sono previste, in collaborazione con i ristoratori diSondrio, degustazioni di menù etnici dei paesi rappresentati sullo schermo. Tutta la cittàsarà coinvolta con punti informativi e momenti di partecipazione a eventi di musica edanza. Sabato 20 ottobre la città sarà animata da laboratori, visite guidate, attività di sperimentazionee ricerca sui temi della natura, del cinema, dello scambio culturale fra lenazioni.E ancora la musica e la danza saranno i fili conduttori che guideranno fino al tendone perla degustazione di prodotti etnici, che precederà la grande serata di premiazione dei documentarivincitori.Maria Grazia CicardiPresidente Comitato scientifico MIDOPVerranno ricreate in modospettacolare le tappe di unipotetico viaggio che dallapianura conduce inmontagna e da questanuovamente in pianuraoperanti in ambiente alpino”, spiegaEnrico Camanni ideatore e coordinatoredel progetto con Federica Beux,Francesca Panero e Pierangela Piazza,“si arricchisce di apparati storico-culturalie di layout espositivi, di volta in voltada definire a seconda del tema dell’edizione.Da qui la necessità di dotare ogniedizione di un fil rouge dal quale partireper declinare la pianificazione e l’organizzazionedegli eventi e delle manifestazioniche andranno a realizzarsi sul territorioalpino occidentale nei sei mesi precedentie in quelli successivi il cuoredella manifestazione”.La scommessa del nuovo salone consistesecondo gli ideatori nel rovesciare lavecchia logica che vede la montagnacome merce o come palcoscenico digesta spettacolari. Certo non mancherannole emozioni, e neppure gli aspettifieristici, ma tutto sarà diretto e mediatoda una “precedenza culturale” per rappresentarele Alpi nella loro complessità,luogo di lavoro e di vacanza, crocevia digenti e serbatoio di natura.Di grande impatto si annuncia l’allestimentocon un tunnel centrale dove verrannoricreate le tappe di un ipoteticoviaggio che dalla pianura conduce inmontagna e da questa nuovamente inpianura; il racconto si svilupperà a partiredalla testimonianza di un “reinsediato”che lascia la città per salire tra imonti in cerca di nuove opportunitàlavorative e migliori condizioni di vita.Sullo schermo al fondo del tunnel scorreràun video raffigurante un giovane inpiedi che, compiendo un giro a 360 gradi,vedrà cambiare intorno a sé il paesaggio,da quello proprio di una realtà urbana ometropolitana a quello tipico di unambiente alpino. La riflessione che sivuole stimolare è la concreta possibilitàdi oggi di poter scegliere dove spenderela propria esistenza, svincolati come si è,rispetto al passato, dai forti condizionamentioggettivi un tempo legati alla montagna.Consultare il programma aggiornatosul sito www.alpi365.it ■22 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


A Bellunol’Americadi BridwellL’America fa da leitmotiv, a Belluno,all’undicesima edizionedi “Oltre le vette”(dal 29 settembre al 14 ottobre),la rassegna di “metafore,uomini e luoghi dellamontagna” diretta da FlavioFaoro. E non solo perché laYosemite Valley, che già fu alcentro dell’attenzione in primaveraal Trentofilmfestivalirrompe sabato 29 settembrecon i suoi spettacolarigraniti sul palcoscenico del teatro Comunale nel racconto delgrande californiano James Bridwell (foto qui sopra).Ma anche perché al Comunale il pubblico potrà ascoltare perla prima volta sabato 6 ottobre il resoconto di una straordinariaavventura al McKinley attrraverso le parole di Giuliano DeMarchi, l’alpinista accademico bellunese che di recente (comeviene riferito in altra parte del giornale, ndr) ha portato a terminela traversata integrale da nord a sud dei ghiacciai e dellacima del gigante di ghiaccio che svetta in Alaska. Nel calendariofitto di appuntamenti, fra serate al teatro Comunale, mostredi pittura e fotografia, spiccano anche due eventi cinematograficirealizzati in collaborazione con il Filmfestival di Trento econ il Museo nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” diTorino; la proiezione di Nanook of the North, dell’americano R.J. Flaherty, il capolavoro del 1922 che sarà proiettato con commentomusicale dal vivo, e il recentissimo Am limit, una straordinariamega produzione tedesca dedicata alle imprese dei fratelliHuber in Yosemite. Le presentazioni di libri costituiranno,come di consueto, un importante appuntamento.In diversi luoghi della città saranno allestite mostre di pitturae fotografia: da citare quelle dedicate all’alpinista e studiosoGino Buscaini e ai pittori Mario Solazzo e Riccarda de Eccher.Il festival è organizzato dall’Assessorato alla cultura delComune di Belluno. Sponsor principale è anche quest’anno laCassa di Risparmio di Bolzano - Sparkasse, ma va sottolineatoche altre realtà economiche private hanno voluto sostenereOltre le vette. Da segnalare ancora il convegno di studio organizzatoin collaborazione con il Corpo nazionale soccorso alpinoe speleologico dedicato all’elisoccorso notturno (sabato 6ottobre alla sala Dal Pont di viale Fantuzzi 11), e, nello stessoluogo, il convegno dedicato alla medicina di montagna, sabato13 in collaborazione con il CAI di Belluno, l’Ordine dei medicidella provincia, la Società medico chirurgica bellunese. Il titoloè “Montagna per tutti: anemici, broncopatici e cardiopaticiin quota”. Il programma aggiornato su www.oltrelevette.it ■Tesi di laurea“Presenza” del <strong>Club</strong> alpinoNon è mai troppo tardi. Dopo una vita dedicata allavoro, alla famiglia e al CAI, il consigliere centraleFrancesco Riccaboni ha deciso di affrontare unascalata particolarmente impegnativa. Iscrittosi allanon più tenera età di 60 anni alla Facoltà di lettere e filosofiadell'Università degli studi di Milano, ha completato ilcorso di laurea triennale in scienze umane dell'ambiente,del territorio e del paesaggio. E ora eccolo nella foto stringeretra le mani - fresca di stampa, copertina rossa conimpressioni in oro - la sua tesi di laurea. Che ha per tema“la presenza del <strong>Club</strong> alpino <strong>Italiano</strong> nell'ambiente montano”e in particolare “la sua influenza sul paesaggio, la culturae lo sviluppo turistico nella Valtellina Retica”.E' giustamente raggianteRiccaboni, il dottorRiccaboni, mentreripercorre le tappe diquesta avventura conclusasiil 23 marzo conla laurea e un più chelusinghiero <strong>10</strong>8/1<strong>10</strong> sulsuo libretto di studente.Anzi, ormai di ex studenteoltre che di exdirigente della direzionevendite per l'Italia di unamultinazionale italotedesca.“Raggiunta nel 2003l'età della pensione”,racconta, “ho trovatofinalmente il tempo ditogliermi questa grandissimasoddisfazione.Preziosi sono stati i contributidella mia relatrice,professoressa MariaChiara Zerbi, e dell'amicoconsigliere centrale Enrico Sala del Dipartimento di biologiadell'Università degli studi di Milano. Ma un ringraziamentolo devo anche, sia chiaro, a mia moglie Annalisa emia figlia Elena per avermi sostenuto e talvolta...sopportatoin questi tre anni di studi”.E' comprensibile la soddisfazione di Riccaboni che nellavita ha conosciuto più salite che discese. Nato adAgnadello in provincia di Cremona, orfano in giovane età,ha lavorato fin dai tempi in cui era iscritto alle scuole tecniche.Poi la famiglia, il lavoro, l'impegno per il <strong>Club</strong> alpino.E non ci si deve stupire se nella sua tesi il CAI giganteggiacon la sua storia e la sua realtà. “Oggi la presenza del <strong>Club</strong><strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> sul territorio nazionale”, scrive Riccaboni, “ela sua influenza sul paesaggio, sulla cultura e sullo sviluppoturistico va ben oltre i numeri dell'associazione. Si puòipotizzare che il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> italiano con gli oltre 300 milasoci, le sue strutture, l'attività degli organi tecnici, le scuole,la ricerca, la divulgazione scientifica, coinvolga in mododiretto o indiretto milioni di persone, presumibilmente il 6-8% della popolazione italiana”.<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 23


VETRINA Leggere, sfogliare, guardare: le novità del meseArrampicare e capirsiRockwarrior’s wayProgredire nell’arrampicataattraverso un percorsopsico-fisico ed emozionaledi Arno Ilgner, Performa,Versante Sud, 143 pagine,22,90 euro.Consapevolezza di sé,responsabilità, rischio, paura.Sono alcune delle parolechiave che ricorrono in questosecondo volume dellanuova collana “Performa”dedicata a chi vuole superarei propri limiti in verticale. Untrattato a metà fra psicologiadello sport e filosofia esperienzialeamericana, mutuatada maestri delle arti marzialicome Bruce Lee e filosoficome Carlos Castaneda eDan Millman, che hanno ispiratoquesto metodo di “pensieropositivo” messo a puntoAnteprimadall’autore in dieci anni diricerche e corsi di arrampicata.Un metodo per imparare afare sempre scelte consapevoli,a non essere frustrati, ead utilizzare l’arrampicataper capire qualcosa di più dise stessi e della propriapotenzialità.Spaesamento e disagioesistenziale nelle AlpiLa rassegna “Alpi365” di Torino ospiteràdomenica 7 ottobre alle ore 17la presentazione in anteprima dellibro di Annibale Salsa, docente diantropologia filosofica e culturaleall’Università di Genova, presidentegenerale del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, “Iltramonto delle identità tradizionali.Spaesamento e disagio esistenzialenelle Alpi” in uscita per i tipi diPriuli & Verlucca editore. Nel saggio(192 pagine formato 14x21,5cm, 14,50 euro) lo studioso analizzale trasformazioni socio-economiche che hanno determinatola progressiva marginalizzazione dello spazio alpino inducendorisposte culturali quali la folklorizzazione, l’esasperazione localistica,l’esasperazione etica. Un libro appassionato, non solo di denuncia,ma anche di grande speranza. Interverranno con l’autore GiovanniGiusto (psichiatra. direttore della Comunità terapeutica per pazientipsichiatrici “La Redancia”), Sandro Carpineta (psichiatra dell’ASL diRiva del Garda, responsabile del progetto “Montagnaterapia”),Enrico Camanni (direttore de “L’Alpe”), Marco Albino Ferrari (giornalistae scrittore, direttore di “Meridiani Montagne”), Enrico Borghi(presidente dell’Unione nazionale comuni ed enti montani).Impararea respiraredi Andy Cave, I Rampicanti,Versante Sud, 332 pagine,17,80 euro.Classe 1968, l’inglese AndyCave è noto soprattutto perla tragica spedizione allanord del Changabang nel1997. Leggendo questa suaautobiografia scopriamo unavita contrassegnata dastraordinaria forza di volontà.Come ha scritto il suobuon amico e mentore letterarioJoe Simpson nell’introduzione:“Dagli infernali abissidi una miniera delloYorkshire del sud agli abbacinantie algidi panorami di unacima himalayana è più che unviaggio. Andy ha vissuto questopassaggio con una facilitàapparentemente naturale eha scritto questa sua esperienzacol tocco di un narratorenato”. E’ la storia di ungracile ragazzino pieno dicomplessi che, per non essereda meno, affronta a sedicianni il lavoro in miniera, frarubizzi omaccioni dalle faccenere di carbone. E, sempreper non essere da meno,passa i fine settimana con ilclub alpino. Sono anni dilotte, anche sindacali, che locondurranno a cercare nell’ariasottile delle “montagne diluce” la propria affermazionepersonale, e allo stessotempo a prendere in mano ilproprio destino migliorandola formazione scolasticafino a laurearsi.Cime, ferratee sentierialpinisticiattrezzati inPiccole Dolomitie Pasubiodi Bepi Magrin,Edizioni Cip, Cierregrafrica(www.cierrenet.it),112 pagine, <strong>10</strong> euro.Dedicato a Italo Soldà(1916-2002), “amico indimenticabilee grande maestro dimontagna e di vita”, questoprezioso libretto illustra <strong>10</strong>itinerari attrezzati e otto salitealla cima. Nata dall’esperienzadi uno scrittore e alpinistache conosce a fondo i“monti pallidi” della provinciadi Vicenza, la guida offrenon pochi approfondimentistorici e una serie di ritrattidegli alpinisti che hanno datofama a questi gruppi montuosisplendidi e appartati.Notevole anche la documentazionefotografica che rendealla perfezione l’idea dell’asprezzadi cenge, “vaj” e tracciatiextraverticali.Sul limitedell’ombraCesare Giulio fotografoA cura di Pierangelo Cavanna.Cahier Museomontagna,188 pagine, 20 euro.Una storia tutta torinese,iniziata in ambito alpinisticonei primi del Novecento,24 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


quella che portò CesareGiulio (1890-1946) a esporrele sue stampe in ozobromia,sempre in bilico tra ispirazionepittorialista e sintesimodernista, in mezzo mondo.Protagonista ricorrente è “laNube… ora leggera, vaporosa,ora cavalcante attraversoi cieli in un maestoso cumulo,aralda di tempesta, cara ame come ai sognatori romanticidi un tempo”.La guerra di Kugydi Enrico Mazzoli.Mladika, Trieste(uprava@mladika.com),157 pagine, 14 euro.Alpinista, musicista e scrittore,il carinziano Julius Kugy(1858-1944) viene consideratoun padre dell’alpinismonelle Alpi Giulie e insieme ilsimbolo di un modo romanticodi andare in montagna.Alla sua nobile figura si accostacon devozione l’autore,triestino, raccontandoci di unKugy combattente dellaGrande guerra, ma in realtàpiuttosto spaesato tra bombee reticolati e forse antimiltarista.Qualcuno insinua peròche non volle mai sparare uncolpo perché, miope com’era,avrebbe rimediato soltantouna figuraccia.Valle Sessera.La naturaa ruota liberaA cura di Marcello Vaudanocon la collaborazione del CAIValsessera. Comunità montanae ASCOM Biellese, www.vallessessera.it,125 pagine.La Valsessera si fa scopriresolo da chi ha la pazienza dicercare, ma oltre alla pazienzaè bene disporre anche diquesto elegante e accuratolibretto dedicato ai viaggiatoricuriosi, ai quali si richiedecomunque di “lasciare daparte smanie di grandezza edi emozioni forti”.Girovagando fra paesiniinfrattati sulle pendici prealpine,per boschi e alpeggi, sipossono incontrare i segnidella prima rivoluzione industriale,di personaggi dellastoria come San CarloBorromeo (ma Fra’ Dolcinocome mai non è citato?), ogodersi le specialità gastronomichedella valle.Escursionismod’autore nellaterra deglietruschi:Maremma toscanadi Giovanni Menichino.Ed Laurum, Pitigliano (GR),info@editricelaurum.it, 191pagine, 12 euro.Accompagnatore di escursionismodel <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><strong>Italiano</strong>, l’autore si aggira trastoria, arte, affascinanti rovinee splendori naturali dellaMaremma toscana realizzandoun documentatissimoinvito al viaggio. Numerosi isuggerimenti, perfetti gliinserimenti di curiosità eamenità: come il fantasmagorico“giardino dei tarocchi” diCapalbio dove s’incontranoserpenti e maghi, angeli…Escursionismod’autore nellaterra deglietruschi:Maremma lazialedi Giovanni Menichino.Ed Laurum, Pitigliano (GR),info@editricelaurum.it, 159pagine, 12 euro.Dopo avere esplorato laMaremma toscana, l’autoreci conduce alla scoperta diquella laziale, un’immensaSegnalibroNella tana dell’“Orco”Nel 2007 ricorre il cinquantesimo anniversario della tragediadell’Eiger avvenuta nell’agosto del 1957, quando perirono tre deiquattro alpinisti impegnati nella scalata della parete nord: il leccheseStefano Longhi compagno di cordata diClaudio Corti nonché i tedeschi Nothdurft eMeyer i cui corpi furono rinvenuti tre anni dopo.La tragedia è stata raccontata nell’ormai classico“Arrampicarsi all’inferno” di Jack Olsenripubblicato in una recente collana. Ma perfarsi un’idea di quanto è successo vale la penadi leggere anche un affascinante libro in cuiquei fatti sono rivissuti con gli occhi di unoscrittore di oggi dallo stile disinvolto e coloritoe con una certa vocazione al grottesco.In “Cacciatore di valanghe. Herr Eiger”, orariedito, l’udinese Lino Leggio si avvicina inpunta di piedi al temibile “orco”dell’Oberland bernese, intrecciando i destinidi alcuni personaggi un anno dopo la tragica scalata della cordatalecchese, mentre infuriano le polemiche per il recupero delcorpo di Longhi alla cui memoria il libro è dedicato. Il libro pubblicatoda La Nuova Base Editrice di Udine (tel 0432.512649,email prasingel@liberto.it) è in vendita al prezzo di copertina di12 euro. I diritti d’autore andranno in beneficenza, spiega Leggio,“a chi ha troppa dignità per tendere una mano a palmo aperta”.riserva naturale a tratti spopolata.Il viaggio segue ipecorsi della memoria conun dovizioso corredo d’immagini,in una veste graficaparticolarmente accurata.Un catalogo didesideri. Viaggioin Bretagnadi Rosa Anna Diemma. Collana“Le Tracce” diretta da MirellaTenderini. Cda&Vivalda.128 pagine, 12 euro.Il tema è il viaggio reale eallo stesso tempo metaforicoche ha portato l’autrice acompilare un vero catalogodi desideri. Casa privilegiatadi questi desideri è laBretagna, e più precisamentel’Armorica o “lato del mare”,quella parte cioè che abbracciala costa settentrionale diquella regione.L’autrice l’ha visitata di personae attraverso letture e viè ritornata più volte eleggendolaa luogo dell’anima.Il libro guida il lettore in unpercorso attraverso paesaggiancora incontaminati, fattodi evocazioni, riflessioni ericordi che si intrecciano percomporre l’affresco di un territorioideale per ulteriorivisite o per vere e propriescelte di vita.■<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 25


NEWS DALLE AZIENDEInformazioni commerciali a cura del Servizio pubblicità istituzionaleINNOVAZIONE LAFUMACON LA TECNO<strong>LO</strong>GIAOUTDRY®OutDry® rivoluziona l'attuale e classicatecnica di costruzione della membranaLafuma sta mettendo a punto una nuovatecnologia denominata OutDry® nella produzionedella gamma di calzature tecnicheper l'Inverno 2007/2008. Questa tecnologiainnovativa modifica il procedimento dicostruzione della scarpa e migliora considerevolmentel'impermeabilità e la traspirabilitàrispetto alle classiche membraneattualmente utilizzate. Inventata e brevettatada una società italiana, la Nextec, lanuova tecnologia OutDry® non è un marchioulteriore di membrane sul mercato,ma rappresenta una vera e propria costruzioneinnovativa nel mercato delle calzaturetecniche per gli sport e le attività outdoors.Oggi tutte le calzature tecniche edimpermeabili presenti sul mercato sonocostruite con il sistema a “bootie”.Questa “calza” interna, costituita dauna membrane impermeabile e traspirante,si trova dentro alla scarpa. La“bootie” è separata dall'esterno. Questotipo di costruzione crea uno spazio vuototra la tomaia e la “bootie”.Quando piove o nevica, il piede rimaneasciutto e la sudorazione evapora graziealla membrana. Anche se l'acqua non raggiungeil piede, rimane tra la “bootie” e latomaia. La scarpa inzuppata pesa il 50% inpiù del normale. La traspirabilità standarddella membrane viene estremamente ridottadallo strato di acqua presente nello spaziovuoto. Una volta inzuppata ci voglionoparecchie ore prima che la scarpa si asciughicompletamente e ciò è problematico elimitativo durante uscite di trekking di piùgiorni o di adventure racing. Per far fronteai limiti della “bootie” la società Nextec halavorato diversi anni prima di trovare il procedimentogiusto che soddisferà tutte leaspettative degli sportivi.Con l'unione della tecnologia OutDry® e l'esperienzadi Lafuma nasce una nuovagamma di calzature invernali specificatamenteprogettate per gli sportivi autentici.Neve e pioggia non sono più una barriera.Diversi modelli delle linee ACTIVE e TREK-KING offrono questa nuova tecnologia chegarantisce il massimo comfort. L'ActiveRaid OT (OT per OutDry®) è il primo modellodisponibile per l'Autunno Inverno 07/08.Questo nuovo prodotto offre la miglior soluzionetecnica Invernale per l'AdventureRacing. Lafuma applicherà la tecnologiaOutDry® su tutte le sue scarpe tecnicheper trail running, adventure racing, hiking etrekking dalla Primavere Estate 08.Per informazioni: Lafuma Italiatel 0423/648281BATURA,PER OGNIFORMA DISCALATANuova scarpa tecnica per l'alpinismo invernaleadatta per ogni forma di scalata: ghiaccio,misto, alpinismo classico, escursionismosu ghiacciaio. Grazie alla sua strutturaisolante a sei strati, garantisce un'eccellentetermicità testata anche in condizioniestreme sulle cime Himalayane, pur nonricorrendo ad una costruzione con scarpettainterna estraibile.La ghetta a chiusura trasversale assicuraun'ottima fasciatura del piede e crea un'ulteriorebarriera contro il freddo. Si contraddistingueper la sua leggerezza mantenendoun peso inferiore ai <strong>10</strong>00 grammi e volumicontenuti.Sottopiede IBI-Thermo isolante. Nuovasuola Vibram® esclusiva con l'innovativatecnologia Impact Brake System che assorbel'impatto, aiuta in trazione e trattiene infrenata. Adatta per le guide alpine e ancheper utilizzi lavorativi nel periodo invernale.Per informazioni: LaSportiva,tel. 0462/571800 - www.lasportiva.comSNAP-<strong>LO</strong>CK,LA TECNO<strong>LO</strong>GIADI KOMPERDELLAL SERVIZIODELLASICUREZZACon il sistema SNAP-<strong>LO</strong>CK, Komperdell presentauna straordinariainnovazione nel settoredei bastoncini da escursionismo.Il nuovo meccanismo permetteinfatti all'escursionistadi regolare in pochisecondi e con una solamano la lunghezza delbastoncino, garantendo inquesto modo una maggiorstabilità e sicurezza inqualsiasi situazione.Komperdell impiegamateriali della migliorequalità comecarbonio e titanio,utilizzando particolaritecnologie altamentespecializzate.SNAP-<strong>LO</strong>CK è un'innovazionepresentatain esclusiva daKomperdell,Austria.Per informazioni:www.komperdell.com26 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


SVI I prossimi corsiMeteorologia in montagnaIl Servizio valanghe italiano organizza l’8° Corsodi meteorologia in montagna, direttore DonatellaMossenta. Due le sessioni: 27-28 ottobre e 24-25novembre presso il rifugio “Capanna Tassone” aOspitale di Fanano (MO); tel 0536.68364. Gestore328.3642409 - capannatassone@lalumaca.orgObbligatoria attrezzatura da escursionismo.La domanda su modulo interamente compilato,corredato dalla copia del bonifico dell’avvenutoversamento della quota di iscrizione, va inviataallo SVI-CAI - Sede Legale - via Petrella, 19 - 20124Milano o per fax al n° 02.20572.201, entro il 12ottobre. Il modulo è reperibile presso il sito webdello SVI oppure può essere richiesto agli indirizzisottoindicati. La quota per entrambe le sessioniè fissata in 130 euro (soci CAI) e 160 (non soci).È possibile la partecipazione a una sola sessione;in questo caso la quota è fissata in 70 euro(soci CAI) e 85 (non soci). Il pagamento potràessere fatto a mezzo bonifico bancario sul contointestato a <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> presso BancaCARIP<strong>LO</strong> - Sede Tesoreria Enti - Milano - C/C n°419922- ABI 03069 - CAB 09400, con causale “8°Corso di Meteorologia in Montagna 2007 - SVI”.Per altre informazioni: www.capannatassone.orgInfo: Donatella Mossenta 0472.835225 - e-mail:mossenta.d@rolmail.net - CAI-SVI tel02.205723205 (sig.ra Emanuela). Internet al sito:www.cai-svi.it - e-mail: info@cai-svi.iTopografia e orientamentoIl corso di topografia e orientamento diretto daLuciano Filippi è rivolto a coloro che intendonoapprendere ed esercitarsi all’uso delle carte topografiche.Le lezioni si terranno il <strong>10</strong> e l’11 novembrea Passo Rolle (TN) presso la Scuola alpinadella Guardia di finanza. L’alloggio, a cura dell’interessato,è al Passo Rolle presso l’albergoMezzana o Alperose. L’equipaggiamento è quellonormale per gite escursionistiche facili; si consigliadi munirsi di bussola e altimetro e cartinadella zona. Quota di partecipazione 50 euro (sociCAI) e 60 (non soci) quale contributo per le speseorganizzative. Il pagamento dovrà essere fatto amezzo bonifico bancario sul conto n. 419/9 intestatoa <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> presso Banca IntesaBCI - Sede Tesoreria Enti - Milano n. C/C 419922 -ABI 3069 - CAB 09400. Il modulo di iscrizione,reperibile agli indirizzi sottoindicati, deve essereinviato esclusivamente al direttore del corso, viaTaramelli, 35-39<strong>10</strong>0 Bolzano entro martedì 6novembre ed essere accompagnato dalla fotocopiadell’avvenuto versamento.Potranno essere accettate soltanto le prime 30iscrizioni. Info: www.cai-svi.it / e-mail: info@caisvi.it- Luciano Filippi. tel 0471.288.579 - e-mail:lumafi@tin.it■TRENOTREKKING 2008Le proposte delle sezioniAnche per il 2008 la Commissione centrale per l’escursionismo intende promuovere,a beneficio di tutti gli appassionati di sentieri e binari, l’ormai tradizionaleprogramma nazionale di trenoescursionismo organizzato in collaborazionecon le Sezioni e le Sottosezioni e con il supporto di Trenitalia.Le sezioni e le sottosezioni che intendono partecipare alla manifestazione sonopertanto pregate di segnalare le proprie proposte di trenoescursioni, entro e nonoltre il 20 dicembre, al coordinatore del Programma Gianfranco Garuzzo - ViaMonteverde 22 - 15<strong>10</strong>0 Alessandria (tel/fax 0131.225379 - E-mail:garuzzo.gfr@inwind.it), utilizzando la scheda qui riprodotta.TRENOTREKKING 2008Scheda da compilare a cura della Sezione o Sottosezione organizzatrice edinoltrare al coordinatore del Programma Nazionale di TrenoescursionismoGianfranco Garuzzo - Via Monteverde 22 - 15<strong>10</strong>0 Alessandria tel/fax0131.225379 - E-mail: garuzzo.gfr@inwind.it entro e non oltre il 20/12/2007.Sezione o sottosezione organizzatrice:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Responsabile/i: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . .Data prevista: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Regione/i interessata/e: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Linea ferroviaria interessata:- FS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .- in concessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .- turistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .- disattivata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .- abbandonata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Treno utilizzato: ❏ ordinario ❏ a vapore ❏ storicoTrenoescursione proposta:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Descrizione dell’itinerario: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Difficoltà: . . . . . . . . . . . . . Tempo di percorrenza: ore . . . . . . . . . . . . . . . . . .Dislivelli: Salita m. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Discesa m. . . . . . . . . . . . . . . . . .data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .firma presidente/reggente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


PAGINE SCELTE “Marmolada, Parete Sud”La spada nella rocciaSono trascorsi vent’annidall’ultima guida della parete Suddella Marmolada, e quasi ottantavie si sono aggiunte al centinaioallora presentate da MaurizioGiordani, guida alpina di Rovereto,alpinista di eccellenza, scrittoreraffinato. “L’alpinismo”, spiegaGiordani, “non si è fermato; non siè arreso al timore di spazi ormailimitati, di possibilità non piùdisponibili. L’alpinista non haesaurito né motivazioni néentusiasmo. Ha esplorato ancora”.Evidente quindi l’esigenza di unanuova opera, “Marmolada PareteSud” (vedere la scheda in questapagina), su questo versanteroccioso della “regina delleDolomiti”. Giordani è intervenutocon criteri più moderni, condisegni precisi e fotografie digitaliultra dettagliate. Per gentileconcessione presentiamo un branoriguardante la via Excalibur, 450metri con difficoltà 7°+/R3/IIIED+: uno scritto in cui Giordaniesprime efficacemente, ispirandosialla leggendaria spada di Re Artù,la magia che questa pareteesercita sugli scalatori.Buona lettura.Alla Marmolada, alla sua pareteSud, ho dedicato gran parte deltempo che ho speso per soddisfareIe mie ambizioni, i miei progettidi alpinista, ma Ie motivazioni che mihanno spinto, nel corso degli anni, a scalarneIe sue rocce, oggi non sono piùcosì insistenti come un tempo anche sela mia mente torna spesso oltre i pratidella Valle Ombretta e con i ricordi miriaffaccio di frequente davanti alla muraglia.Com’è logico, finito il tempo di intereestati passate a esplorare ogni minimapiega della grande parete oggi preferiscodedicarvi dei ritagli di tempo, di tanto intanto, perché la passione non si è ancoraassopita, anche se non invade più la miamente.È curioso, ma non ho mai fatto unbilancio della mia attività in Marmolada,28 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007“Per estrarla ci vuolepassione, dedizione, esoprattutto amore”,spiega Maurizio Giordanirelazionando nella sua nuovaguida su “Excalibur”, unadelle più belle vie tracciatedall’alpinista roveretanoforse perché non I’ho mai considerataconclusa; se mi si chiede quante volte ioabbia raggiunto la cresta di vetta, quantevie io abbia ripetuto, aperto, scalato, dasolo o in cordata, d’estate o d’inverno,giuro che non Io so. So che sono molte,moltissime forse, ma I’orgoglio che derivadalla quantità, da una mera somma dinumeri, non ha mai prevalso e Ie miesoddisfazioni derivano soprattutto dauna grande consapevolezza; quella diaver vissuto, su quelle rocce, alcuni deimomenti più appaganti per la mia ricercadi bellezza e più importanti per la miacrescita di alpinista e di uomo. Momentiirripetibili!Ma perché la Marmolada? Perché fratante rocce proprio la sua ha animato inme la passione e I’ha ravvivata neltempo?Forse perché il mio modo di intendereI’arrampicata vi si adatta in modo ideale,come i pezzi di un puzzle che s’incastranoperfettamente fra di loro.Non mi sono mai dedicato ad allenamentiintensi e il mio tempo libero hopreferito spenderlo curiosando un po’qua e un po’ la invece di soffermarmi alungo per arrivare a un unico obiettivo;questa scelta mi ha permesso di coltivareinteressi differenti e variegati, ha allargatoil campo delle mie esperienze ma hapure ostacolato la via per raggiungere emantenere nel tempo una forma fisicaideale, per poter puntare alle massimedifficoltà in arrampicata. Ho quindidovuto adattarmi a sfruttare in pareteI’agilità, anziché la forza; meno strapiombie più placche quindi, dove potersostituire il lavoro prepotente deimuscoli con quello più gentile ma altrettantoefficace del movimento delicato ecoordinato dei piedi e di tutte il corpo.Nemmeno ho mai accettato con disinvolturala possibilità di “volare”, essenzialein arrampicata sportiva per toccaree superare i propri limiti; pure in falesia,con lo spit a pochi centimetri dalla pancia,I’idea di cadere non I’ho mai presa inseria considerazione e questo mi ha permessodi mantenere nel tempo un ampiomargine fra la difficoltà che normalmentesalgo e quella che potenzialmentepotrei salire.A queste mie predisposizioni laMarmolada ha offerto un terreno digioco ideale e illimitato; pochi strapiombima immense lavagne di roccia compatta,all’apparenza inaccessibile oltreche difficilmente chiodabile, dove laforza pura non sempre è un aiuto e dovela capacità di concentrazione e il controllodei movimenti vincono su tutto.Un terreno di gioco vasto, ancora pergran parte inesplorato, dove poter liberarela fantasia per carpire i segreti piùreconditi della grande muraglia, infinitoparadiso per chi ama incognita e avventura…Eccoperché “Excalibur”: perestrarre la spada dalla roccia non bastala pura forza, i muscoli che vibranopotenti, e prepotenti. Per estrarre laspada dalla roccia ci vuole passione,dedizione, e soprattutto amore.Maurizio Giordanida “Marmolada. Parete sud”© Edizioni Versante SudIl libro“Marmolada Parete Sud” di MaurizioGiordani, formato 15 x 21, 288 pagine acolori. Edizioni Versante Sud, www.versantesud.it.Prezzo: 27,50 euro.


QUI CAIAttività, idee, proposteROMAIl CAI e l’Anno del Pianeta TerraL’Assemblea generale delle Nazioni unite ha proclamato il2008 “Anno internazionale del Pianeta Terra: le scienze dellaTerra per la società”. L’evento è promosso e sostenutodall’Unione internazionale di scienze geologiche (IUGS) edall’UNESCO con il sostegno politico di 191 stati membridell’ONU. La commissione istituita dal Ministro dell’ambienteha intanto annunciato un progetto - con un possibile coinvolgimentodel CAI ora in via di definizione - sul tema “geologia esocietà” che prevede escursioni attraverso siti di interesse geologicoo itinerari geoturistici nelle Alpi, avente come target gliappassionati di montagna, ma anche il pubblico in generale.Info: www.annodelpianetaterra.it, segreteria generale pressoAPAT, tel 06.50074114, email: annodelpianetaterra@apat.itMONCENISIONotte degli scrittori, premiato MarchisioRiportare nelle scuole di confine Italia-Francia l’obbligo dell’insegnamentodella lingua francese? La proposta è emersa il21 e 22 luglio al Colle del Moncenisio in occasione dell’Incontroeuropeo del libro di montagna, dove si sono formati gruppi distudio tra insegnanti italiani e francesi ed è stata formulata larichiesta di gemellaggio fra località confinanti dei due Paesi.L’importante appuntamento ha preso il via con l’assembleagenerale dell’AASAA (Autori associati della Savoia e dell’Arcoalpino) ed è proseguito con una conferenza sulle minoranzelinguistiche. Fra gli intervenuti Francis Buffille presidentedell’AASAA, il sindaco di Lansleburg Jean Pierre Jorcin, ValterGiuliano assessore alla Cultura della Provincia di Torino,Matteo Ghiotto assessore alla Cultura di Novalesa, che si èespresso in franco-provenzale e ha portato il saluto del sindacodi Novalesa, e Renèe Constantin presidente dell’AssociazioneDante Alighieri di Chambéry.Nella “Notte degli scrittori” il momento più importante hariguardato la premiazione dell’Atelier d’écriture ove i 70 e piùscrittori presenti dovevano improvvisare un tema poetico. Duei vincitori: per la Francia Yannick Barbe di Albertville e perl’Italia il torinese Lodovico Marchisio, scrittore accademico dimontagna.VAL MASINO (SO)Vera e Riccardo cittadini onorariSono trascorsi vent’anni da“Badile 87”, il progetto realizzatonel cinquantesimo anniversariodella prima scalata della paretenord est della meravigliosa pala digranito che divide la Val Masinodalla Bregaglia. Al centro deifesteggiamenti c’era RiccardoCassin con il fido Ginetto Esposito,ora scomparso. E c’erano ReinholdMessner e Claudio Corti e tantialpinisti più o meno celebri che sisono misurati con quelle vertiginosepareti di granito. Ancora una“Collaborazione esostegno all’attivitàdel <strong>Club</strong> alpino”Una circolare del Ministero dell'InternoImportante riconoscimento del Governo al <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><strong>Italiano</strong>. Il 7 agosto con circolare del ministero dell'Internoè stata segnalata all'attenzione dei prefetti dellaRepubblica, dei commissari di Governo per le provinceautonome di Trento e Bolzano e del presidente della Giuntaregionale della Valle d'Aosta, al fine di favorirne il sostegnoe la collaborazione, la proficua opera che il CAI svolge daoltre centoquarant'anni per la conoscenza e lo studio dellamontagna, soprattutto nel territorio nazionale, operando adifesa dell'ambiente naturale montano. Questo il testo deldocumento firmato dal capo di Gabinetto De Gennaro:Il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, costituito a Torino il 23 ottobre1863, svolge da oltre centoquaranta anni la sua proficuaattività per la conoscenza e lo studio della montagna,soprattutto nel territorio nazionale, operando a difesa dell'ambientenaturale montano, delle sue bellezze, risorse evalori. Il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> assolve anche a un ruolo formativo,in particolare nei confronti delle giovani generazioni,educando con impegno civile e morale al rispetto dell'ambientee all'amore per la natura.Numerose sono le attività e le iniziative, ampiamente diffusesul territorio nazionale, avviate e seguite dall'associazione,che ha natura di ente pubblico non economico.Si segnala quanto sopra all'attenzione delle SS.LL. perla collaborazione e il sostegno che vorranno prestareall'attività del <strong>Club</strong> alpino, nell'ambito delle competenzeistituzionali e con riferimento alle peculiarità dei territoridelle rispettive province.volta questa estate, il 28 luglio, in Val Masino, si è voluto ricordare,settant’anni dopo, la scalata grandiosa e tragica (per lamorte di Molteni e Valsecchi) compiuta nel 1937 da Cassin,Ratti ed Esposito. Mancava il principale festeggiato, il grandeRiccardo, che non se l’è sentita di affrontare la trasferta con gliinevitabili acciacchi delle sue 98 primavere. L’incontro è statorealizzato grazie alla volontà di Vera Cenini, la “Signora delMasino”, per molti anni punto di riferimento per gli scalatoriche visitavano queste valli, per iniziativa di Giuseppe Miotti,della Fondazione Cassin, del Soccorso alpino locale edell’Amministrazione comunale di Valmasino. Tra i relatori l’economistaMarco Vitale, la docente di geofilosofia LuisaBonesio, il presidente del CAI Milano Carlo Lucioni, StefanoMayr di Mountain Wilderness Italia, Alberto Maraffio alpinista edocente alla Scuola centrale di Coira, Paolo Nastasio dirigenteErsaf Lombardia, Ettore Togni presidente delle guide alpinelombarde. E’ stata formulata la proposta di creare una➔<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 29


QUI CAI➔riserva naturale nella bella Val di Mello, meritevole dellalusinghiera bandiera verde di Legambiente. Walter Bonatti haespresso la gioia di trovarsi ancora una volta a rendere omaggioa Cassin, rappresentato dal figlio Guido e dalla nipoteMonica che guidano la fondazione omonima. All’albergo-ristoranteMiramonti, stazione del Soccorso alpino, Ezio Scetti haaccolto celebrità dell’alpinismo come Luigi Airoldi, GiovanniRusconi, Rossano Libera, Renata Rossi, Felice Bottani, SimonePedeferri, Mario Conti e altri ancora. Per iniziativa dell’amministrazionecomunale sono state infine consegnate le cittadinanzeonorarie a Cassin e alla Cenini. Nella foto della pagina precedente,Riccardo e Vera in occasione di un recente incontro.30 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007Attività, idee, proposteIncontriMilano: Gogna ospite della SEMSin dal primo momento in cui l'uomoha lasciato sui monti le tracce del propriopassaggio, quelle immote e silentipareti hanno assistito a ogni genere diesperienze. Primi fra tutti, pastori ocacciatori. In seguito, provenienti dalontani paesi, studiosi desiderosi discoprire i segreti racchiusi fra rocce eforeste. Più recentemente ecco giungerespiriti arditi in cerca di gloria eavventura, e a seguire ancora schieredi viaggiatori, sportivi, appassionati,curiosi… E quelle rocce si sono mutatein una sorta di gigantesco parco deidivertimenti.Per fortuna molti sono coloro che tuttora credono allaforza delle montagne, sostenendo e ravvedendo coloro cherischiano di smarrire la strada del cuore. Fra questiAlessandro Gogna, un uomo che per le montagne vive e havissuto, dalla loro immensa ricchezza assumendo insegnamentipreziosi per il proprio percorso di vita, esempio e stimoloin un mondo oggi purtroppo seriamente e gravementeminacciato. E il messaggio di Alessandro, alpinista, scrittoree fotografo, recente vincitore del prestigioso premioPelmo d'oro, è ispirato a un modo diverso di vivere le montagne,attraverso una lucida analisi di limiti e pericoli dellapratica alpinistica ed escursionistica.Ma è tuttora possibile andare in montagna conciliandoconcretamente il rispetto per la natura e l'ambiente con lanostra libertà individuale? E'proprio questo il tema venerdì19 ottobre trattato da questo “messaggero” davvero speciale,gradito ospite della Società Escursionisti Milanesi (viaVolta 22, ore 21) in una serata - evento da non perdere: la suaè anche la voce struggente e meravigliosa delle nostreamate montagne.Dolores De-FeliceSARZANABrilla il CAI al “festival della mente”Nell’ambito dell’ottava edizione del Festival della mente unparticolare riconoscimento ha riguardato il CAI. David LeBreton, insegnante di sociologia all’Università di Strasburgo eautore di autorevoli pubblicazioni tra cui “Il mondo a piedi.Elogio della marcia”, ha voluto percorrere un tratto del percorsodella Francigena, segnato dalla locale Sezione del CAI, evisitare gli scavi archeologici in corso al castello dellaBrina, manifestando la sua approvazione nell’ambito dell’interventoal festival su "Il mondo a piedi. Viaggio nellapercezione dell’ambiente".TORINOIl Museo cerca un paio di sci storiciIn occasione della mostra “Whinter OlympicStars” dedicata al cinema dei campioni in programmadall’11 dicembre al Monte deiCappuccini, il Museo della montagna “Ducadegli Abruzzi” (via G. Giardino, 39 -<strong>10</strong>131Torino- tel 011.6604<strong>10</strong>4, fax 011.6604622) cerca indonazione un paio di sci Dynastar modello“Gustavo Thöni” come quelli qui riprodotti.GENOVAInvito all’alpinismo giovanileGiovedì 11 ottobre alle ore 21, nella sede del CAI Bolzaneto aGenova in Via Reta 16 R, sarà inaugurata la mostra fotografica"Invito all’alpinismo giovanile" con la proiezione di videosull’AG realizzati dagli accompagnatori Claudio Larosa edEnrico Scala e dagli aquilotti bolzanetesi. Seguirà rinfresco.L’inaugurazione sarà ripetuta per i giovani sabato 13 alleore 15,30. La mostra, curata dall’Anag Piero Bordo, rimarràesposta nella sala del Museo della montagna sino a giovedì21 novembre. Su appuntamento, le classi che lo desidererannosaranno guidate nella visita di mostra e museo.APUANEMeeting sulla meteorologia al rifugio CarraraIl 9 giugno al rifugio Carrara si è parlato di meteorologia:una nuova importante tappa del percorso attraverso i rifugidel CAI, intesi come imprescindibili “presidi culturali”. Ilmeeting è stato organizzato dalla Sezione di Carrara con ilsupporto tecnico progettuale del coordinatore centrale perle attività culturali nei rifugi Vinicio Vatteroni, il patrocinioe sostegno della Presidenza generale e di UniCai, la collaborazionedel Gruppo regionale Toscana, della Commissionecentrale rifugi e opere alpine, del Servizio valanghe, delComitato scientifico centrale e della Commissione centraleescursionismo. Si è parlato del clima, della pericolosità pluviometricadel territorio, dell’influenza della meteorologia sulmanto nevoso e sul pericolo di valanga, della prevenzione, dellagestione del rischio meteorologico nella frequentazione dellamontagna, delle previsioni meteo. Relatori sono stati MaurizioRatti, direttore dell’Osservatorio storico di Pontremoli; FrancoRapetti, docente al Dipartimento di Scienze della Terradell’Università di Pisa; Umberto Biagiola del Servizio valanghe;Valeriano Bistoletti, vicepresidente generale; Gian Carlo Nardi,coordinatore di UniCai, e Luigi Cavallaro, presidente dellaCommissione centrale escursionismo. Interessante è stato l’interventodi Fabio Azzaroli, accompagnatore nazionale diAlpinismo giovanile che ha trattato l’originale argomento“Storia e clima”.SALUZZO (CN)Celebrato dal CAI il Buco di VisoPer ricordare il lavoro e il grande impegno che i nostri predecessorihanno speso per la montagna e le loro opere, la Sezionedi Saluzzo ha organizzato in agosto un’escursione al Buco di


Attività, idee, proposteQUI CAIViso, dove sono stati ricordati i lavori del lontano 1905 e quellisuccessivi per la riapertura del traforo tra Italia e Francia.APRICA (SO)Tino Albani,un accademico tra le dunePresentato da Gabriele Bianchi,past presidente generale del <strong>Club</strong><strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>, ha realizzato unapprezzabile tutto esaurito nellastagione delle vacanze in Valtellinal’accademico Tino Albani,ospite in agosto delle Sezionidel’Aprica e di Teglio del CAI.Argomento delle conferenze iviaggi nel deserto dell’amabileTino, 76 primavere, istruttorenazionale di alpinismo. La proiezionedei dvd predisposto per l’occasione si è rivelata di estremogradimento non meno delle caratteristiche esternazioni indialetto brianzolo di Albani. “E’ sorprendente”, osserva Bianchi,“come Tino sia riuscito a trasmettere l’essenza delle pulsioniche governano il suo modo di essere: la capacità di sognare, ildesiderio di conoscere e di scoprire, la chiara e professionaleattenzione organizzativa, la gioia nel vivere un’avventura”.VIOZENE (CN)Consegnata la bandiera occitanaLa bandiera occitana è stata consegnata ai rappresentantidella Terra Brigasca il 2 settembre a Viozene (CN) dal presidentegenerale del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> Annibale Salsa. Il vessilloera stato ricevuto a suo tempo dalle mani del presidentedel Parco regionale del Bosco di Salbertrand, alla presenza delprefetto di Torino Goffredo Sottile.La Terra Brigasca degli antichi pastori transumanti del monteSaccarello e del Marguareis, è costituita dall’insieme di ottoinsediamenti che facevano parte del Comune di BrigaMarittima, smembrato nel ‘47 a seguito dei trattati di pace traItalia e Francia. Oggi tra Liguria (Imperia), Piemonte (Cuneo) eil Dipartimento francese Alpi Marittime è stata costituita un’entitàsovranazionale che ricomprende Viozene, Carnino, Upega ePiaggia in provincia di Cuneo, Realdo e Verdeggia in provinciadi Imperia, Briga centro e Morignolo in Francia-DipartimentoAlpi Marittime. L’iniziativa è nata in ottemperanza della leggenazionale 482/99, grazie all’impegno della Provincia di Torino -Assessorato cultura e delle altre aree liguri-piemontesi in provinciadi Cuneo e Imperia a favore delle minoranze linguistichestoriche, la lingua d’oc, la lingua francoprovenzale e il francese.progetto verrà presentato in anteprima ad Alpi365 Expo, pressolo stand CAI dal 4 al 7 ottobre a Torino, Lingotto Fiere.BARD (AO)Nella vecchia fortezza con il <strong>Club</strong> accademicoSabato 6 ottobre, nel forte di Bard in Valle d’Aosta recentementerestaurato e diventato sede di mostre temporanee e permanenti,si terrà il convegno nazionale del CAAI sul tema"Apritori a confronto", con riferimento all’apertura spesso problematicadelle nuove vie in montagna. Quali testimoni sonoprevisti Alessandro Gogna e Guido Magnone, glorie dell’alpinismo.L’organizzazione è stata assunta dal Gruppo occidentaledell’Accademico presieduto da Massimo Giuliberti.OROBIESerena sulle vie del gustoUn aspetto importante nel bilancio della Sottosezione Falc(Milano), sottoscritto dal reggente Alberto Ronzetti, riguarda ilrifugio Falc, 2120 m nelle Orobie, la cui gestione è affidata aSerena Sironi. “Nonostantel’andamento climatico nonproprio favorevole”, annota ilreggente, “grazie a Serena ilnumero dei pernottamenti epassaggi è aumentato”.Dal bollettino della FALC(acronimo di “Ferant AlpesLaetitiam Cordibus”) siapprende che Serena è statauna delle speranze dell’atleticalecchese nella specialitàdel salto con l’asta e chedurante i tre anni trascorsi alrifugio è anche riuscita a laurearsiin architettura.In maggio la bellissima rivista “Orobie” ha dedicato alla ragazzalecchese addirittura un servizio in cui Pino Capellini rendeomaggio a un aspetto particolare dell’attività di Serena: la passioneper i fornelli.La giovane rifugista ha recuperato infatti con successo i piattidella tradizione dei montanari: una cucina povera ma ricca difantasia. Nella foto Serena Sironi in una suggestiva immagine diMarco Mazzoleni (da “Orobie”, per gentile concessione). ➔TORINOIl nuovo rifugio alla Rocca SbaruaCome è stato anticipato in luglio e agosto nelle pagine delloScarpone da uno scritto in due puntate di Andrea Mellano, laRocca Sbarua, da ottant’anni meta di alpinisti, disporrà di unanuova struttura idonea sia a valorizzare la bellezza dei luoghisia a ospitare adeguatamente i molteplici visitatori che lungotutto l’anno vi accedono. Messa a disposizione dalla provinciacanadese del British Columbia, il cui capoluogo Vancouverospiterà i Giochi invernali nel 20<strong>10</strong>, tale struttura è statacostruita per i Giochi invernali del 2006 dalla Sitka Log Homesin pino canadese sfruttando conifere ammalate e reca al centroun enorme tronco di cedro, trovato sulle rive dell’Oceano. Il<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 31


➔QUI CAIAttività, idee, proposteRIVARO<strong>LO</strong> CANAVESE (TO)Una campana sulla cima del RocSulla cima del Roc (4026 m), la più alta del Canavese, è statasistemata una piccola campana e rinnovata la scatola del librodi vetta sul quale i rari alpinisti di passaggio potranno lasciareuna testimonianza della propria salita. Ne da notizia la sezionedi Rivarolo Canadese “con l’invito, qualora si passasse da quelleparti, di suonare alcuni rintocchi della campana, dedicandoliai compagni di scalate che ci hanno lasciati”.Bergamo” con Alberto Testa tecnico faunistico e GaetanoGentili ittiologo, in collaborazione con l’Amministrazione provinciale,infine il 3/11 un incontro del Gruppo centrale del <strong>Club</strong><strong>Alpino</strong> Accademico <strong>Italiano</strong>.CAVALESE (TN)Pareti rosa in Val di FiemmeBERGAMOAutunno al PalamontiDal 1 al 14 ottobre al Palamonti di Bergamo, nell’ambito diBergamoScienza e in collaborazione con l’Università di Milanoe il prof. Iuri Frosi, si svolgerà una mostra su “Analisi del movimentoin montagna”. L’iniziativa fa parte del progetto “AMICA”(autunno tra montanari e cultura”) che prevede inoltre: dal 16al 31/<strong>10</strong> una mostra di foto di Giuseppe Pirola, il 19/<strong>10</strong> unincontro con Giovanni Capra autore di “Due cordate per unaparete”, il 21/<strong>10</strong> il primo Convegno nazionale di UniCai - Unitàformativa di base delle strutture didattiche del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong><strong>Italiano</strong> al Ceberg Teatro Bergamo, il 26/<strong>10</strong> una conferenza su“Gli ambienti acquatici e l’ittiofauna della provincia diGruppi regionaliTavolo di concertazione nel VenetoUna “santa alleanza” per la montagna. Così è stata definital'intesa siglata l'estate scorsa fra tre grandi realtà della montagnaveneta: il raggruppamento regionale delle sezioni delCAI, il Soccorso alpino e il Collegio delle guide alpine. Scopo:chiedere attenzione, leggi adeguate e finanziamenti certi allaRegione e soprattutto una presa di coscienza della realtà chele tre organizzazioni rappresentano. “Lo stato non sarebbe ingrado di sostenere le spese per il lavoro che noi facciamocome volontari”, ha affermato il vicepresidente generaleUmberto Martini. “Il CAI per il lavoro di formazione e di informazionericeve dalla regione 70.000 euro, ma questo nonsempre avviene”, gli ha fatto eco Bruno Zannantonio, presidentedella Commissione veneta sentieri. “Siamo tra i maggiorioperatori turistici d'alta quota”, ha spiegato a sua voltaEmilio Bertan, presidente regionale del CAI. E ha aggiunto:“In Veneto gestiamo 46 rifugi e diversi bivacchi per un totaledi circa 3 mila posti letto. Ogni domenica con il CAI vanno inmontagna dalle 5 alle 8 mila persone”.Cifre eloquenti che giustificano anche l'impegno del Corponazionale soccorso alpino e speleologico. “Svolgiamo unafunzione di presidio e di pubblica utilità riconosciuta dallalegge”, spiega Fabio Bristot, capo della Delegazione bellunesedel CNSAS, “eppure da tempo siamo in attesa di unalegge che dia certezza di finanziamenti e riconoscimenti”.Infine Mario Dibona, presidente del Collegio veneto delleguide alpine, ha sottolineato l'impegno delle guide che sonoanche tour operator “e i clienti se li vanno a cercare”. “Non èfacile”, ha detto Di Bona, “salvaguardare la nostra professionee i nostri 150 anni di storia”.Dal tavolo di concertazione che si è venuto a formare ènato un primo impegno, il convegno sul tema “Veneto terradi montagna: per un turismo in sicurezza”, che si è svoltosabato 29 settembre a Longarone Fiere.Picchi, ghiacci e pareti rosa in Val di Fiemme grazie a unariuscita iniziativa della Società Alpinisti Tridentini. KrzysztofWielicki, il polacco delle invernali, l’uomo che corre sugli ottomila,è stato tra i protagonisti in agosto della rassegna “In montagnacon la SAT” abilmente orchestrata dai “satini” con unaserie di eventi affidati alla simpatia e comunicatività di noti personaggidell’alpinismo. La serie, coordinata da Ruggero Vaia, siè conclusa con una serata tutta al femminile. L’apertura è toccata,il 27 agosto, a Mario Corradini, alpinista e autore di libri eguide tra cui “Lagorai Cima d’Asta” della collana delle Guide deimonti d’Italia. All’eclettico Corradini e al simpaticissimoKrzysztof, l’uomo che per primo ha salito l’Everest in inverno, èseguito venerdì 31 Fausto De Stefani, socio onorario del CAI,che ha raccontato l’esperienza di un bambino della scuola da luistesso realizzata in Nepal con contributi di benefattori italiani.Infine domenica 2 settembre sulla rassegna è stato posto unprezioso sigillo con un confronto tra alpiniste di tre generazionicoordinato da Roberto Serafin e organizzato da MelaniaRebonato. Con immagini e filmati si sono disinvoltamente alternatealla ribalta le trentine Laura Fusi Maffei, Palma Baldo eNancy Paoletto. E se Laura, compagna di cordata e sposa dell’indimenticabileClemente “Gueret” Maffei di Pinzolo ha raccontatodelle sue esplorazioni in terre remote, Palma, protagonistadi un alpinismo “di transizione”, si è soffermata sulla suascalata al Capitan (California) dove la gigantesca parete si ètinta di rosa quando ha realizzato la prima femminile europeacon il marito Giovanni Groaz e il vicentino Franco Perlotto.Infine Nancy Paoletto ha offerto (sullo schermo) eloquentisaggi della sua tecnica di scalata in stile alpino e in velocità concui ha affrontato - con la “regia” del veterano Maurizio Giordani- gli ottomila metri del Broad Peak e più di recente un impegnativosettemila in Pakistan. Nella foto Nancy, Laura e Palmacon Alfredo Zorzi, presidente del sodalizio di Cavalese che comprende380 iscritti e svolge un’intensa attività per la promozionedel turismo alpino nella vallata dove ogni anno, anche graziea questi volontari, si svolge la leggendaria Marcialonga.CASTELFRANCO VENETO (TV)La voce dei montiIl Gruppo naturalistico Le Tracce propone la dodicesima edizionedella rassegna “La voce dei monti” a Treville di32 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


Attività, idee, proposteQUI CAIAlpinismo giovanileVidimazione accompagnatorie accompagnatori nazionaliNella riunione della CCAG del 5 maggio è stata approvata laCircolare 1/2007 relativa alla vidimazione degli AAG ed ANAG.L'aggiornamento apportato alla vecchia circolare è scaturitodalle richieste fatte nell'Assemblea nazionale degli accompagnatorisvoltasi ad Ancona e, una volta elaborata, è stata condivisanel convegno degli ANAG e con i presidenti degli OTP ele Scuole di AG a Piacenza in marzo. Le modifiche apportateriguardano sia la circolare sia, ovviamente, il modulo“Relazione attività”. Alcuni aspetti derivano semplicementedalle modifiche di secondo livello e dalla nascita delle Scuoledi AG interregionali/regionali/sezionali.Modifica essenziale è, invece, la nuova normativa sugliaggiornamenti che vede la necessità di partecipazione a uncorso di aggiornamento nel biennio precedente con l'alternanzaobbligatoria di quelli di natura teorico-didattica con quelli ditecnica alpinistica. Questa decisione è stata ritenuta fondamentaleper poter rimanere sempre accompagnatori al passocon i tempi visto che il nostro lavoro si svolge con i giovaniappartenenti ad una società in rapido, anzi rapidissimo, sviluppoe crescita. Sono infatti proprio i ragazzi a recepire in primisquesta rapida evoluzione.Nel modulo “Relazione attività”, oltre agli adeguamenti di cuisopra, è stato inserito un riquadro riservato esclusivamenteagli “Istruttori neve e valanghe” per evidenziare la loro attività;un altro riquadro riguarda il riepilogo degli aggiornamenti svoltinegli ultimi anni per avere la situazione immediata di ognisingolo accompagnatore.A chiusura del nuovo modulo sono stati inseriti altri dueriquadri dove andranno descritte le attività personali al di fuoridell'alpinismo giovanile relative sia alla formazione e didatticache all'attività pratica in montagna. Questo non interessa lavidimazione del libretto/tesserino ma serve semplicemente adavere un quadro più completo dell'attività che gli accompagnatorisvolgono in e per la montagna con la possibilità di evidenziarealcune professionalità specifiche utili all'organizzazionedi corsi o altre attività nell'ambito dell'AG.Si comunica, inoltre, che i moduli “Relazione attività” sonostati già inviati presso gli OTP che provvederanno a distribuirlia tutti i titolati. Per qualsiasi altra informazione è possibilerivolgersi al responsabile del progetto Lucio Le Donne (333-9971138 - e-mail lucioledonne@katamail.com).La Commissione centrale di alpinismo giovanileCastelfranco Veneto. Venerdì 7/11 "Cime e pareti delle AlpiFeltrine" diapositive di Denis Maoret; 14/11 "Garibaldi sulle AlpiVenete" di Giorgio Madinelli; 16/11 "Ho parlato con i lupi" 2000km in sci attraverso la grande Alaska selvaggia di Ario Sciolari;23/11 "Sogni verticali" di Marino Babudri e Ariella Sain; 30/11 "Ilsegreto dei monti" di Vittorino Mason.BERGAMOMedicina di montagna al PalamontiQuattro eventi di medicina di montagna sono in cartellone alPalamonti di Bergamo. Il 19 settembre si è discusso di"Medicina e alpinismo” in collaborazione con le ClinicheGavazzeni di Bergamo, con l’intervento del professor Parati,Nadia Tiraboschi e del dottor Sileo.Nell’ambito di BergamoScienza giovedì 11 ottobre seratasulla fisiopatologia dell’alta quota; interverranno AnnalisaCogo, Claudio Marconi e Sergio Roi. Venerdì 12 ottobre seratadedicata agli aspetti medici e biomeccanici dell’arrampicata:interverranno il fisiologo F. Schena, il ricercatore Yuri Frosiodell’università di Milano Bicocca e altri ricercatori dell’universitàdi Padova. Venerdì 30 novembre infine il professorGianfranco Picchi della facoltà di medicina di Padova parleràdegli aspetti medici dei congelamenti. Gli eventi sono promossie organizzati dalla Commissione Medica del CAI di Bergamo.COSENZALa montagna si difende anche con le poesieLa Sezione “G. Barracco” di Cosenza, nell’ambito dellaGiornata mondiale della poesia, ha collaborato alla realizzazionedi “La montagna” (a cura di Anna Lauria, 135 pagine, <strong>10</strong> euro,editore Ferrari di Rossano), un’antologia di liriche e di fotografiesulle montagne della provincia, che è stata presentata pressola Casa delle culture dall’editore Settimio Ferrari e dall’autriceAnna Lauria. Sono intervenuti Stefania Covello assessorealla Pubblica istruzione e cultura e il presidente della sezionedel CAI Marco Noci che ha invitato i giovani a vivere e frequentarela montagna ricordando il motto “Camminare per conoscere,conoscere per tutelare”.Sono state lette diverse opere scritte da poeti calabresi e daglistudenti che hanno partecipato alla creazione dell’antologia.Oltre all’esibizione del Coro della Sila diretto dal maestroMarino Sorriso Valvo, sono state proiettate suggestive immaginia cura di Luigi Patitucci del CAI di Cosenza.PERUGIAUna domenica tra cielo e mareL'immagine è indubbiamente singolare. Ne è autore GiovanniGaletti della Sezione di Perugia e riguarda un'escursione montano-marinanel territorio marchigiano. Il gruppo di soci pesaresi,in escursione sul monte Conero, posa sul Passo del Lupo,ripido terrazzo sul mare Adriatico. La foto è stata scattata conil teleobiettivo da Galetti appostato al Belvedere Sud.Complimenti vivissimi.■<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 33


QUI CAIVita delle sezioniMILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/0<strong>10</strong>2.86463516Fax 08056971www.caimilano.itinfo@caimilano.itSegreteria: Lu, Ma, Gv: 14-19Me, Ve: <strong>10</strong>-19Sa e festivi: chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca:Ma, Gv: <strong>10</strong>-12,30 e 14-19;Apertura serale: Ma 21-22,30■ RIFUGIO PAYER: INAGIBILEIL <strong>LO</strong>CALE INVERNALE. LaCommissione rifugi informa cheil locale invernale sito nelleimmediate adiacenze del rifugioJulius Payer (3029 m) all’Ortlesè inagibile a causa di alcunivistosi cedimenti della strutturache ne pregiudicano la stabilità.Per sicurezza ne è stata decisala chiusura cautelativa dandonelocalmente informazione.■ PARLANDO DI MONTAGNA…5-6-7/<strong>10</strong> (venerdì, sabato edomenica) Der Berg Ruft: ilmito della montagna nel cinematedesco 1920-1940. Rassegnaorganizzata nel quadro delle iniziativeculturali 2007dell’Ortlerkreis; 2/<strong>10</strong> Genti eluoghi di Valgrande di DanieleBarbaglio; 19/<strong>10</strong> In viaggio conDarwin: Patagonia e terra delFuoco di Luca Novelli; 26/<strong>10</strong> Unistriano sul tetto del mondo diGiorgio Poretti. Serata conAssociazione nazionale VeneziaGiulia-Dalmazia - Comitato diMilano; 9/11 Urali: 4000 km diignoto di Eliana e NemoCanetta; 16/11 Le Dolomiti lucanein bicicletta di MariaGabriella Berti; 22/11 JozePlenik architetto di Peter Krecice Janez Donno. Serata organizzatacon l’Associazione Slovenia Milano - Sloveni v Milano.■ OTTAGONO SPAZIOMONTA-GNA: LE MOSTRE AL CAIMILANO. 9-27/<strong>10</strong> Un mondo dianimali. Tavole naturalistichedella fauna europea e nordamericanadi Alberto Mauri.■ ESCURSIONISMO. 7/<strong>10</strong>Monte Cadelle (Alpi Orobie);14/<strong>10</strong> Monte Pancherot (Gruppodel Cervino); 21/<strong>10</strong> Cima Tonale(Gruppo Adamello); 28/<strong>10</strong>Monte Aiona (Prealpi Lecchesi);1-4/11 trekking Crete Senesi.■ SCI DI FONDO ESCURSIO-NISTICO. Corso base da ottobrea dicembre: 23 lezioni di ginnastica,4 di teoria, 1 di topografiae orientamento con provapratica, 2 di impostazione, 5 ditecnica su neve di cui 3 aLivigno. In omaggio ‘L’agendadel fondista 2007-08’ con oltre80 foto di momenti magici dellapassata stagione. Noleggio disci, bastoncini e scarpe gratuito.Ginnastica presciistica extracorso da ottobre a dicembrecon 23 lezioni al martedì e giovedì.Corso di introduzione estage di pattinato in gennaio(lezioni il sabato). Corso in febbraio(4 uscite compreso unweek-end). Settimana biancadidattica in febbraio in ValPusteria. Da novembre a marzogite riservate ai soci con 14uscite giornaliere più 4 weekend.■ ATTIVITA’ GIOVANILIALPES. 27-28/<strong>10</strong> notturna alrifugio Rosalba (Grigne).FAMILY. 14/<strong>10</strong> rifugio Porta(Resinelli).■ GRUPPO ANZIANI. 3/<strong>10</strong>Lago Sruer (Formazza); 6/<strong>10</strong>Morcote-Figino-Parco Scherrer(Ticino, mezzi propri); <strong>10</strong>/<strong>10</strong>Colle del Limbo (PrealpiBiellesi); 17/<strong>10</strong> Sentiero Walser(Gressoney St.Jean); 24/<strong>10</strong>Cime di Muschiada (Valsassina);31/<strong>10</strong> Monte Zatta (Liguriadi Levante). Ritrovo in sede ilmartedì dalle 14,30 alle 17.EDISONVia Cola Montano 20 - 1°piano20159 Milanotel 0262227778-7686fax 0262223141Da lunedì a giovedì dalle 9 alle12.00 e dalle 13 alle 16 (soloper contatti telefonici 9-12 e 13-17) Venerdì chiuso (solo percontatti telefonici 9-12)■ 7/<strong>10</strong> Cima delle Guardie(Prealpi Biellesi); 14/<strong>10</strong>Mesenzana Medioevale e MonteSan Martino (Prealpi Varesine);28/<strong>10</strong>/2007 La Val Sarmassa e iluoghi di Davide Lajolo (CollineArtigiane).EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax 02/55191581Lun. 18-20 Merc. 18-22,30www.edelweisscai.ite-mail:edwcai@tiscalinet.itrecapiti tel. 02/89072380■ CORSO SCI FONDO ESCUR-SIONISMO. 32° corso rivolto acoloro che vogliono iniziareun'attività sportiva salutare,adatta a persone di qualsiasi età,ed a coloro che, avendo già frequentatoun corso principianti,desiderino migliorare il propriolivello tecnico. Sono ammessi ibambini di età non inferiore ai 6anni, purché accompagnati da ungenitore o familiare adulto. 16/<strong>10</strong>present.; 28/<strong>10</strong> uscita a secco;11/11 topogr. e orientamento.Lez. teoriche 25/<strong>10</strong>-7-13-14/11.Uscite 18-25/11, 2-9-15-16/12.■ SCI FONDO ESCURSIONI-SMO. 18/11 Pontresina; 25/11Silvaplana; 2/12 Sils Maria; 6-9/12 Livigno; 9/12 Pragelato; 15-16/12 W.E. in Engadina; 26/12-1/1 Bonneval sur Arc.■ ESCURSIONISMO. 30/9 Vald'Aosta, Alpe Loasche Sup.;7/<strong>10</strong> Veneto ferrata e cimaCarena; 14/<strong>10</strong> Lombardia, M.Muggio; 21/<strong>10</strong> Emilia, meandridel Trebbia; 28/<strong>10</strong> Liguria, via delSale e del Ferro; 4/11 Piemonte,val Borbera; 17/11 gita culturalgastronomica.■ MOUNTAIN BIKE. 28-30/9Lago di Garda Occidentale; 13/<strong>10</strong>Arcumeggia il paese dipinto.■ PROIEZIONI. <strong>10</strong>/<strong>10</strong> Trek inBolivia (F. Bertella G. D'Eufemia);24/<strong>10</strong> Etna a tallone libero (C.Guida); 21/11 TrentoFilmFestival.■ GINNASTICA PRESCIISTICA.Alla palestra dell'Arena Civicaaperte le iscrizioni. Martedì e giovedì18,30-19,30, o 19,30-20,30I partecipanti sono copertida assicurazione infortuniF.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 MilanoTel. 339 4898952www.falc.netinfo@falc.netGio 21,15 -23■ PROGRAMMA ESCURS.“PATRIZIA PAGANI” 12-13/<strong>10</strong>rifugio FALC (2120 m)Tradizionale gita di chiusura rifugio;diversi itinerari di escursionismofacile; disl. da 650 m a1<strong>10</strong>0 m; E (G.Motta).■ RIFUGIO FALC. Info: SerenaSironi 333 8496661.■ PALESTRA DI ARRAMPICA-TA. Martedì e giovedì 19 - 23.Info: Roberto 328 6869581.GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel. 02.799178fax 02.76022402gam@gam.milano.itwww.gam.milano.itMar e giov 21-23■ ESCURSIONISMO. 14/<strong>10</strong> daCarona (1132 m) a Roncobello(1130 m) passando per il rifugioai Laghi Gemelli (1960 m) e ilcolle (2140 m); 28/<strong>10</strong> sentieridella Riviera di Levante; 11/11lago di Como (e di Lugano): Vald’Intelvi, Porlezza, Menaggio.GESAvia Kant, 820151 MilanoMartedì dalle 21gesacai@katamail.comhttp://it.geocities.com/gesacaiTel. 0238008844 /0238008663■ 14/<strong>10</strong> castagnata; 28/<strong>10</strong>monte Capezzone.SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02-653842Fax. 1786040543C.Post. 1166 20<strong>10</strong>1 Milanosegreteria@caisem.orgwww.caisem.orgMerc. 15-19 Gio. 21-23.Segr. e Biblioteca: gio 21-22,30.■ GITE SOCIALI. 6/<strong>10</strong> MonteSan Zeno (m.<strong>10</strong>25, Vald'Intelvi). E. Dir. Foglia eCuriosi; 14/<strong>10</strong> Pavia cittàmedievale con guida di esperto.C. M.Del Vecchio; 20/<strong>10</strong> Girodel M. Barigazzo (m. 1284)nell'Appennino Parmense inuna zona poco frequentata daimilanesi. EE. Meroni eSacilotto.34 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


Vita delle sezioniQUI CAI■ SERATA IN SEDE. 19/<strong>10</strong> ore.21 “Vivere la montagna:Alessandro Gogna racconta”. Lemontagne possono ancora insegnarciqualcosa o sono ormaisolo un parco divertimenti? Èpossibile conciliare il rispettoper la natura e l'ambiente con lanostra libertà individuale?■ NEWSLETTER. Chi vuolericeverla, mandi una e-mail a:caisem.news@fastwebnet.itBOVISIO MASCIAGOPiazza San Martino, 4Tel. e Fax O362.593163Merc. e ven. 21 - 23www.clubalpino.nete-mail: caibm@tin.it■ PRANZO SOCIALE il 14/<strong>10</strong> aBarni, ristorante “La Madonnina”.Distintivi d'oro per i Soci venticinquennaliDelmati Alessandro,Mancini Renzo, MarcariniBattista, Monti Gianpaolo,Rigamonti Anna, Strada Stefano.■ CORO. Sabato 20/<strong>10</strong> ore 21rassegna presso il Cineteatro “LaCampanella” con i cori CAI eKwadunia di Bovisio M. e la partecipazionedel coro sardoIddanoa di Sassari.■ PRESCIISTICA. Da metà ottobre,tutti i martedì e venerdì dalle21 alle 22, ciclo di 20 lezioni.■ CASTAGNATA IN SEDE. Comeogni anno il cimitero verrà apertola sera del 2 novembre per lacommemorazione dei Socidefunti. Al termine castagnata.CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax 0362.992364e-mail: cai.carate@libero.ithttp://caicarateb.netsons.orgMar. e ven.21-22,30■ ESCURSIONISMO. 7/<strong>10</strong>Traversata Varigotti/Noli (SV);21/<strong>10</strong> Marcia non competitiva“Carate tra il verde e l'antico”;28/<strong>10</strong> Santa Messa in suffragioc/o Capanna Mara; 11/11 PranzoSociale a Chiavenna.CINISEL<strong>LO</strong> BALSAMOVia G. Marconi, 5020092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. e fax 02 66594376Mobile 3383708523direzione@caicinisellobalsamo.itwww.caicinisello-balsamo.itMerc. e Ven. 21 - 23■ ESCURSIONI. 7/<strong>10</strong> Valle delDrogo - Vallespluga (SO)■ INCONTRI. Sala dei Paesaggidella Villa Ghirlanda-Silva ViaFrova 12,ingr.libero. 9/11 La scaladei sogni di Marco Anghileri;16/11 ANDE '89. Prima traversataintegrale. A cura di DavidBellatalla; 23/11 Due cordate peruna parete. 1962, la prima italianasulla Nord dell'Eiger. A cura diGiovanni Capra; 30/11 Nepal diEnrico Elia. Nel corso della seratapremiazioni e riconoscimenti.■ PARETE DI ARRAMPICATAaperta ogni giovedì dalle ore 21alle 23 in Via Paisiello 2.CORSICOVia 24 Maggio, 51 - CorsicoTel. 02 45<strong>10</strong>1500www.caicorsico.itcaicorsico@lycos.itGio. 21-23■ ESCURSIONISMO AUTUNNA-LE. 7/<strong>10</strong> Sentiero della collina.Alto Verbano. Mp. Burgazzi02339<strong>10</strong>342; 14/<strong>10</strong> Laghi diMeugliano (Canavese).Castagnata e pranzo sociale.Pullman. Pedrotti 024582443;21/<strong>10</strong> Laghi di Palasina da Estoul- Brusson. Mp. Concardi0248402472; 28/<strong>10</strong> Sant'Ulderico.Luoghi appartati dellaValsassina. Treno e bus.Matelloni 0269015485; 3-4/11Framura (Liguria). Escursionirivierasche e ottima cucina. Mp.Concardi 3393336000; 11/11 ViaRegia. Colori autunnali nelTriangolo Lariano. Treno e bus.Matelloni 0269015485; 18/11Valli Varesine. Tra Valtravaglia eValcuvia per San Michele, SanMartino e Arcumeggia. Mp.Concardi 0248402472.■ TECNICHE DI GHIACCIO.13/<strong>10</strong> Ghiacciaio Morteratsch(Bernina). Aggiornamento. Mp.■ SCI FONDO ESCURS.Apertura iscrizioni al 19° stage07/ 08 da giovedì 4/<strong>10</strong>.Presentazione attività invernalevenerdì 16/11 (ore 21 sede).Uscite gen-feb 08. Info: ISFE I.Bergamaschini 3288523090.■ MONTAGNA IN SETTIMANA.3/<strong>10</strong> Laghi di Paione (ValBognanco - auto); 17/<strong>10</strong> Giro delMagnodeno (Prealpi lecchesi -Treno ); 7/11 Alpe Sorbella(Valsesia - auto); 21/11 Giro delCornizzolo (Triangolo lariano -Treno). Uscite il mercoledì. Org:Enzo Concardi 3393336000.■ PIANETA TERRA. 12/<strong>10</strong>Quell'estate del 2007 (Concardi,Casè, Nerini); 9/11 Abruzzomagico (Concardi). Ore 21, sede.■ SA<strong>LO</strong>NCINO LA PIANTA.26/<strong>10</strong> Uganda (Franchi); 23/11Ecuador. Galapagos (Failla). Ore21. Via Leopardi. Ingresso libero.DESIOVia Lampugnani, 7820033 Desio (MI)Tel. e Fax 0362 621668Mercoledì e Venerdìdalle ore 21 alle ore 22.30Gruppo MALTRAINSEMMartedì ore 17.30www.caidesio.nete-mail: caidesio@caidesio.net■ EVENTI. 11/<strong>10</strong> durante la Fieraartigianato industria e commercio(p.zza Don Giussani) nellasala Pertini serata su Pio XI e lamontagna con Teresio Valsesia.■ ESCURSIONISMO GIOV. Inottobre castagnata.■ GRUPPO “MALTRAINSEM”.3/<strong>10</strong> madonnina di Tremezzo;<strong>10</strong>/<strong>10</strong> passo Coe; 17/<strong>10</strong> castagnata;24/<strong>10</strong> rifugio Azzoni;31/<strong>10</strong> Cinque Terre; 7/11 rifugioAzzoni; 14/11 Val di Susa; 21/11traversata bassa; 28/11 MonteSan Primo; 5/12 Arona-Orta.■ PALESTRA DI ARRAMPICA-TA. Martedì e i giovedì dalle19.30 alle 22 è aperta pressol'ITIS “E. Fermi” in via Agnesi(lato PalaDesio).COLICOVia Campione, 723823 Colico (LC)tel.0341 940516mail: caicolico@virgilio.itVenerdi 21-22,30tel. rif. Scoggione 0343 63034■ ALPINISMO 21/<strong>10</strong> ferrata alMonte Grona m 1736.■ ALPINISMO GIOV. 23/9 sentieroviandante (Colico-Dorio).■ ARGENTO VIVO. Uscite tutti igiovedì. Anche quest'anno lafesta alla capanna sociale rifugioScoggione ha visto la partecipazionedi molti soci e simpatizzanti,alcuni hanno utilizzato l'elicotteroma la maggior parte haaffrontato la salita con le proprieforze. Un grazie a tutti dal presidentee dal consiglio.GALLARATEVia C. Battisti n. 12<strong>10</strong>13 GALLARATE (VA)tel. e fax 0331-797564www.caigallarate.itcaigallarate@gallarate.itMar. e Ven. 21-23■ ESCURSIONI. 13-14/<strong>10</strong>Malesco - Premosello (Valgrande),EE, dir F. Zaro, B. Ravasio;21/<strong>10</strong> Val d'Otro, Passo Foric,m 2432, da Alagna m 1726,disl m 706, h 2,30, E, dir C.Besani, L. Chiarello; 28/<strong>10</strong>castagnata. Escursioni anchenelle domeniche non in calendario:contatti in sede specialmenteil venerdì sera.■ GRUPPO MOUNTAIN BIKE.21/<strong>10</strong> Monte Cornaggia, AltoVergante, da Invorio per laCappella del Vago. MC/MC;disl. <strong>10</strong>00; 50 km; IG.■ ATTIVITÀ CULTURALI. Lasezione partecipa all'annuale“Fiera del libro” con interventidi S. Mondinelli sabato 13/<strong>10</strong>alle ore 16,30 e L. Mercallisabato 20/<strong>10</strong> alle ore 15.■ RIFUGI. Enrico Castiglioniall'Alpe Devero, 1640 m,gestore Michele Galmarini, tel0324 619126; Pietro Crostaall'Alpe Solcio, 1750 m, gestoriGiovanni e Cinzia, tel3333426624.VIMERCATEvia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Mer. e Ven. 21 - 23www.caivimercate.brianzaest.itcaivimercate@tin.it■ PROIEZIONI. 2/<strong>10</strong>, ore 21 allaBiblioteca Civica “Scialpinismo inMarocco” a cura di StefanoPriano e Filippo Passoni.■ GITE ESCURSIONISTICHE. 7/<strong>10</strong> Lavagna - Monte Capenardo -Sestri Levante; 21/<strong>10</strong> castagnataa Uschione.■ PENSIONATI AMICI DELLAMONTAGNA E DELLA NATURA.3/<strong>10</strong> Forte di Fenestrelle (ValChisone); 17/<strong>10</strong> rif. Passo ➔<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 35


QUI CAI➔Croce di Zone.■ GINNASTICA PRESCIISTICAdal 24/9 alla palestra di Ruginellolunedi e giovedi 1° turno 19,15-20,15; 2° turno 20,15-21,15.Palestra Mascagni lunedi e giovedi19,45-20,15.SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mart. ven. 21-22,30Tel.039/6012956www.gxg.it/ceacea-arcore@libero.it■ 14/<strong>10</strong> pranzo sociale.SOTTOSEZIONEDI BURAGOMOLGORACascina Abate d’AddaLun.21-23■ 7/<strong>10</strong> rif. Albani; 28/<strong>10</strong> sentieroStockalper (CH); 18/11 rif. Bosio.Rifugi fioritiVita delle sezioniSOTTOSEZIONEDI CAVENAGOVilla Stucchi, via Mazzini, 29Gio 21-23■ 14/<strong>10</strong> Corno Mara (SO); 11/11pranzo sociale.SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2Ven. 21-23■ 14/<strong>10</strong> castagnata e pranzosociale; 11/11 Val di Cama (CH).COMOVia Volta 56/5822<strong>10</strong>0 COMO - C.P. 309tel. e fax 031.264177c/c post. n. 18216226caicomo@libero.itwww.caicomo.it■ ALPINISMO GIOVANILE. 7/<strong>10</strong>Passo Passit (S. Bernardino);21/<strong>10</strong> Traversata Brunate - MontePiatto (aperta a tutti).Nell'aria sottile dei 2796 metri di quota del rifugio“Oberto-Maroli” al Passo del Moro (Macugnaga, VB)dovrebbero resistere soltanto le stelle alpine. Che infattiilleggiadriscono questo balcone insieme con cascate difiori talmente belli da sembrare finti. Una chiara dimostrazioneche l’ambiente severo dell’alta quota non frena la curae la passione dei giovani gestori Daniela Cortellazzi e FabioBettineschi impegnati quassù con il piccolo Filippo, tuttiiscritti alla Sezione CAI di Macugnaga. D'obbligo dunquel'inserimento dell’”Oberto-Maroli” in questa rassegna di“rifugi fioriti” che allieta le pagine dello Scarpone.■ ESCURSIONISMO. 7/<strong>10</strong> ValTartano; 21/<strong>10</strong> castagnata alla cap.Gireglio.SOTTOSEZIONEDI BIZZARONE■ 1/<strong>10</strong> inizio ginnastica di mantenimento;14/<strong>10</strong> rif. Gherardi,val Taleggio; 21/<strong>10</strong> pranzosociale e castagnata.SOTTOSEZIONEDI MASLIANICO■ 14/<strong>10</strong> castagnata.SOTTOSEZIONEDI MONTE OLIMPINO■ 14/<strong>10</strong> Pazolastock (Oberalppass).SOTTOSEZIONEDI OLGIATE COMASCO■ 7/<strong>10</strong> rif. Riva (Grigna); 21/<strong>10</strong>castagnata nella pineta di Olgiate.LANZO TORINESEVia Don Bosco, 33<strong>10</strong>074 Lanzo (To)Gio. 21-23tel. 0123.320117cailanzo@libero.itwww.cailanzo.itSOTTOSEZIONEVALLE DI VIÚV. Roma, 32 - <strong>10</strong>070 VIÚ (TO)Sabato 21 - 22.30■ CENA SOCIALE. 20/<strong>10</strong> alle ore20.30 presso il Polivalente di Viù;prenotazioni in sede (3396604024). Partecipate numerosi!MONCALIERIPiazza Marconi 1<strong>10</strong>027 Moncalieri(Fraz. Testona)Tel e Fax 011 6812727Cell. 333 6486885moncalieri@cai.itwww.cai.itLun 18-19 e mer 21-23■ ESCURSIONI E TAM. 7/<strong>10</strong>TAM Intersezionale Assietta:Gran Serin, disl. <strong>10</strong>83 m, E;21/<strong>10</strong> Certosa di MonteBenedetto e Punta Salancia(2088 m), disl. 904 m, E; 11/11Forte di Bard e anello dei vigneti.Disl. 495 m, E.■ MOUNTAIN BIKE. 30/9 Iltempo del fiume IX ediz. In collaborazionecon il Parco del Poe Bici e dintorni. Percorso adanello “Corona di delizie” cheunisce le residenze sabaude.■ ALPINISMO GIOV. 21/<strong>10</strong> ColBione (1474 m). Gita di finecorso aperta anche ai genitori;29/<strong>10</strong> ore 21 chiusura corso.■ VARIE. 14/<strong>10</strong> XVII Festa deisentieri. Al pomeriggio castagne,torte e vin brulè e spettacoloalla Cappella delRocciamelone; 4/11 pranzosociale. Rifugio Serafin,Bourcet.DO<strong>LO</strong>Via C.Frasio30031 Dolo (VE) – c.p. 87Mer. 21-23www.caidolo.itVia C.Frasio - DO<strong>LO</strong>30031 Dolo (VE) - c.p. 87Mercoledì ore 21-23http://www.caidolo.it■ ESCURSIONI. 30/9 GrottaMartina Cucchi (Val Rosandra)speleologia; 30/9 Ortigara(Asiago); 7/<strong>10</strong> Col Cornier(Piancavallo-Pn) escursioneTAM; 14/<strong>10</strong> marronata conviviale;21/<strong>10</strong> Passo Manghen-F.llaMontalon (Lagorai); 28/<strong>10</strong>Monte Pizzoc (Cansiglio); 11/11in Cansiglio in difesa dell'anticaforesta; 18/11 M. Avena (Feltre).■ TAM. 26/<strong>10</strong> Dolo, Villa Angeli.De Savorgnani: Alpago eCansiglio, quale futuro?■ ASSEMBLEA il 28/11.MIRANOSezione «Alberto Azzolini»Via Belvedere, 630035 Mirano - VE C.P. 56Cell.338 6<strong>10</strong>0694-3401820277Fax 049 616031www.caimirano.ite-mail: mirano@cai.itGiovedì 21-22.30■ ESCURSIONI. 7/<strong>10</strong> Riva delGarda - Val di Ledro: Cima Papi.M.Venturini, auto proprie; 14/<strong>10</strong>ottobrata al rifugio Lefre(1300m), M.Venturini, auto proprie;27-28/<strong>10</strong> ForesteCasentinesi: dall'eremo diCamaldoli alla Foresta integraledi Montefortino, ref. U.Scortegagna, auto proprie.Iscrizioni entro l'ultimo giovedìin sede con pagamento quota.■ SERATE CULTURALI 26/<strong>10</strong>ore 21 TAM CAI Dolo, serata36 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


Vita delle sezioniQUI CAIcon Toio De Savorgnani:“Consiglio e Alpago”. VillaAngeli.■ PALESTRA VILLAFRANCA,muro di arrampicata dalle 19.30alle 22.30 ma-me-gio; palestrascuola media Mazzini ma, gio18.30 -20.30; presciistica: martedìe giovedì 18.30 e 19.30.■ AVVISO. Si raccolgono articoliper El Masegno. Inviare a:ugoscorte@yahoo.itS. DONÀ DI PIAVEVia Guerrato, 3Tel./fax 0421-33 22 88www.caisandona.itMar. e Ven. 19-20Gio. 21-22■ ALP. GIOV. 14/<strong>10</strong> Giornatadell'ambiente presso casermettaVuerich in Val Dogna.■ ESCURSIONISMO. 14/<strong>10</strong>Prealpi Venete- anello del MonteVallina. Diff. E.■ CENTRO DI ARRAMPICATA.14/<strong>10</strong> Circuito Macroregione NEUnder 14-open Gara di difficoltà■ OTTOBRATA. 21/<strong>10</strong> consuetafesta di chiusura attività estiva.■ GINNASTICA PRESCIISTICA.Sono aperte le iscrizioni.AMATRICEVia L. Spinosi 4602012 AMATRICE (RI)tel/fax 0746 826468Parco Nazionale Gran Sassoe Monti della Lagawww.amatrice.netcai@amatrice.itMar. e ven. 21-23■ ESCURSIONISMO. 7/<strong>10</strong>Monti Sibillini: Cima delRedentore 2459m da Forca diPresta (EE);14/<strong>10</strong> Monti dellaLaga: Monte di Mezzo attraversoil Coppo e Peschio Menicone;28/<strong>10</strong> Gruppo del Terminillo:Monte di Cambio da Albaneto(EE). In bacheca avviso escursioniweek end.■ PALESTA DI ARRAMPICATAal coperto mer. e ven. ore 21.SPOLETOPiazzale Polvani, 806049 SPOLETO (PG)C.P. 52 - Spoleto Centrotel e fax 0743.22.04.33Venerdì 18-20infocai@caispoleto.itwww.caispoleto.it■ ALPINISMO. 29/9 - 20/<strong>10</strong>Valle dell'Everest. Dir. V.Vantaggi, S. Maturi.■ PALESTRA “PIL<strong>LO</strong> MONINI”.Corso di introduzione alla arrampicataper le scuole. Info:Fortuna, Maturi, Morfei.■ ESCURSIONISMO. 30/9Monti Martini. G. Ottaviani-D.Damiani; 13-14/<strong>10</strong> I colori dell'autunnoda Spoleto a Casaledel Piano. Pernottamento alrifugio. C. Vallini, L. Zannoli;14/<strong>10</strong> Sentiero della transumanzaa) Poggiodomo - Scheggino;b) Poggiodomo-Gavelli. L.Ciucarilli, F. Bonacci; 4/11 Lapiana a piedi e in bicicletta. M.Silvioli, F. Martinelli; 11/11Monti Val Serra. Castagnata acasa Laureti. M. Laureti, E.Cori; 8-9/12 Napoli sotterraneae i presepi di S. GregorioArmeno. L. Zannoli, C. Vallini.■ I NOSTRI TREKKING.29/9 - 20/<strong>10</strong> Nepal. Maturi,Vantaggi; 27/<strong>10</strong> - 3/11Aspromonte alla scoperta dellaMagna Grecia. L. Piernera, E.Enrico.■ SITO WEB. È possibile consultaretutti i programmi e inviarearticoli o foto all'indirizzoredazione@caispoleto.it■ “IL MONTELUCO”.Il caporedattore Graziano Bocciricorda di contribuire con articoli,suggerimenti o foto, previiaccordi con il Comitato di redazione.■ FILMFESTIVAL DELLA MON-TAGNA. 17-24 febbraio 2008 incollaborazione con il Trento-Filmfestival.Regolamento e modalità di partecipazionesul sito www.caispoleto.itTrenotrekking 2007Autunno per sentieri e binariIl trenoescursionismo, promosso dalla Commissionecentrale per l'escursionismo in collaborazione conTrenitalia e realizzato sul territorio con il concorso dinumerose sezioni e sottosezioni CAI, offre anche in autunnonotevoli occasioni agli appassionati di sentieri e binari.Per informazioni consultare www.trenotrekking.it6/<strong>10</strong> ABRUZZO. Linea Roccasecca-Avezzano. CUPONE-CAPISTREL<strong>LO</strong>-CANISTRO. CAI Sora. G. Lucarelli0776.830330, G. Marsella 0776.831276.13-14/<strong>10</strong> CAMPANIA. Linee Caserta-Napoli, S. MariaCV-Piedimonte Matese (MetroCampania NordEst). 13)Maddaloni Inf. - Caserta Vecchia - M. Virgo - Casola, 14)Casola - M. Tifata - S. Angelo in Formis. CAI Caserta. G.Spina 333.3838602.21/<strong>10</strong> EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Vignola (FBV)+ Bus ATC. BADIA-M. PASTORE. Sagra delle caldarroste.CAI Bologna. Info: cai-bo@iperbole.bologna.it21/<strong>10</strong> TOSCANA. Linee Parma-La Spezia e Aulla-Lucca.MONZONE - VINCA - EQUI TERME. CAI Parma. R.Delmonte 339.1617826.CATANIAPiazza Scammacca,195131 CataniaLun. merc. ven. 18-21Tel. 095.7153515Fax 095.7153052caicatania@caicatania.itwww.caicatania.it■ TREKKING DELL’ETNA. Varatoil programma 2008. 15-19/4;22-26/4; 13-17/5; 27-31/5; <strong>10</strong>-14/6; 1-5/7; 30/9-4/<strong>10</strong>; 7-11/<strong>10</strong>.■ TREKKING DELLE ISOLE DIEO<strong>LO</strong>. Varato programma 2008.16-24/3; 19-25/4; 27-4/3-5; 4-<strong>10</strong>/5; 18-24/5; 1-7/6; 22-28/6;31/8-6/09.■ ATTIVITÀ INTERSEZ. Islanda2008: dal 23/7 al 17/8, in nave,minibus e tenda; dal 30/7 al14/8 in aereo minibus e tenda.Capodanno 2008 in Sicilia: dal27-12 al 2-1 (Piazza Armerina,Agrigento, Corleone, Selinunte,Erice, Segesta, Zingaro,Monreale, Etna), cenone S.Silvestro in sede. Chiederedepliant.■ ESCURSIONI. 5-7/<strong>10</strong> (A)Vulcano & Salina (Eolie); 7/<strong>10</strong> (B)Rocca Mammona (Peloritani);14/<strong>10</strong> Giornata della Sezione; 19-21/<strong>10</strong> (A) Weekend Natura(Zingaro); 21/<strong>10</strong> (B) M.te Walter(Etna); 27-28/<strong>10</strong> (A) Etna Ronda;28/<strong>10</strong> M.te Cassia (Iblei). ■28/<strong>10</strong> PIEMONTE. LineaMilano - Domodossola +Bus. OMEGNA - MOTTA-RONE - BAVENO. CAIBaveno. F. Gallarotti0323.922473, W. Paracchini 0323.925288.28/<strong>10</strong> MARCHE. Linea Civitanova Marche - Albacina.CRISPIERO E CASTAGNE / 12. CAI Ancona. Info:info@caiancona.it30/<strong>10</strong> CALABRIA. Linea Cosenza - S. Giovanni in Fiore(FC). S. NICOLA SILVANA MANSIO - M. VOLPINTE-STA. CAI Cosenza. A. Ghionna 0984.464976, V.Scarnati 0984.395137.4/11 TOSCANA / EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Ancona + Bus ATC. PIANCALDOLI-CASTEL DEL RIO.CAI Bologna, info: cai-bo@iperbole.bologna.it11/11 EMILIA-ROMAGNA / TOSCANA. Linea Bologna-Pistoia + Bus ATC. PONTE DELLA VENTURINA - SAM-BUCA PISTOIESE - MOLINO DEL PAL<strong>LO</strong>NE. CAIBologna. Info: cai-bo@iperbole.bologna.it<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 37


LA POSTA DEL<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong> La parola ai lettoriCaro Reinhold…Ètriste e imbarazzantedover verificare fino ache punto le tensioniideali e gli orizzonti culturalidi amici nei quali si erariposta una grande fiducia sisiano rattrappiti, mettendo anudo un substrato caratterialeche avremmo preferitoignorare. Per questo motivoho esitato a lungo prima didecidermi a rispondere allevelenose frecciate cheReinhold Messner da un po’ ditempo a questa parte si divertea lanciare contro MountainWilderness: un’associazionedi cui per quasi vent’anni hafatto parte, come garanteinternazionale e prestigioso“testimonial”. NaturalmenteMessner ha tutto il diritto disostenere la bontà delle scelteche a poco a poco hanno resoincompatibile la sua permanenzaall’interno di MountainWilderness. E non è esclusoche qualche superfluo malintesoabbia contribuito a radicalizzareun “divorzio” cheavrebbe dovuto fondarsi sulrispetto delle reciproche posizioni.Dunque l’amarezza diMessner può essere compresa,anzi, potrebbe essere addiritturain parte condivisa.Tuttavia si resta sorpresi nelconstatare la presuntuosagenericità delle sue attualiaffermazioni e la loro palesemancanza di fondamento. Seil grande alpinista che tuttiabbiamo ammirato avesseavuto la pazienza di informarsi,anche superficialmente,sulle nostre attività, forse ciavrebbe pensato su due volteprima di affibbiarci la patentedi “talebani”, di “integralisti”,di “ambientalisti da salotto”.Si tratta di accuse-boomerangalle quali in ogni caso un personaggiodella sua levaturadovrebbe sempre evitareaccuratamente di ricorrere,perché rappresentano l’estremarisorsa polemica di chi sitrova sprovvisto di argomentipiù solidi e documentati.Tanto per fare un esempio:Mountain WildernessInternational opera inAfghanistan da oltre cinqueanni allo scopo di offrire aipoverissimi montanaridell’Hindu Kush la speranzadi un futuro pacifico ed economicamentemigliore, libero,guarda caso, proprio dall’incubodel ritorno dei talebani.Ad oggi abbiamo formatopiù di trenta operatori di turismod’avventura, organizzatoridi trekking, guide di mediamontagna,ranger di parchinazionali.Molti di costoro erano exmujaheddini quali, grazie ainostri corsi, hanno potutoabbandonare il kalashnikovper brandire la piccozza.Tra gli allievi erano presentianche alcune coraggioseragazze. Solo pochi giorni fa iCon i giovani dell'UIAAsul Sentiero RomaA conclusione del Trekking giovanile dell'UIAA, propostodal <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong> e organizzato dalle sezioniValtellinese e Valmalenco sul Sentiero Roma, desidero inviareun sentito ringraziamento ai gestori dei rifugi Omio,Gianetti, Allievi-Bonacossa. Ponti e Bosio per l'accoglienzae il trattamento riservatoci.Giampaolo Covelli referente CAI alla YC-UIAAsette allievi migliori, provenientidai corsi afghani del2005 e 2006 (quattro ragazzi etre ragazze) hanno lasciatol’Italia, dopo aver seguito esuperato brillantemente untriplice corso di specializzazione,gestito di volta in voltadalle guide della Valled’Aosta, dall’Ente ParcoNazionale del Gran Paradiso,delle scuole di alpinismo del<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> <strong>Italiano</strong>. Il nostroimpegno in Afghanistan e perl’Afghanistan rappresenta, nesiamo ben consapevoli, unagoccia nel mare. Ma riveste -di ciò abbiamo la certezza - unimportante significato anchesul versante simbolico.Inoltre dimostra che qualcuno,dalle nostre parti, non silimita a fare insulse chiacchieresalottiere.Messner, nelle sue ultimeesternazioni (Lo Scarpone diluglio e La Stampa del 19luglio) sembra sostenere cheun’efficace difesa dell’ambientemontano possa esseretentata solo da chi posseggauna concreta dimestichezza…con le mucche da latte.Se decidessimo di seguire ilsuo consiglio, non avremmoproblemi: apprenderemmo isegreti della mungitura direttamenteda Fausto De Stefani,presidente di MountainWilderness Italia, e noto“ambientalista da salotto” ilquale da bambino si alzavaalle quattro del mattino peraiutare il padre contadino amungere le vacche.Carlo Alberto PinelliResponsabile dell’AsianDesk di MountainWilderness InternationalUN MAESTROHo conosciuto Guido Sala il25 novembre 1984 al convegnoAG di Valenza Po (AL) efin dal primo momento ne hoapprezzato la bonomia e laqualità di pater familias.Erano tempi di proselitismo ea Valenza toccò a me, frescodegli insegnamenti del primocorso di formazione AAG delConvegno LPV, chiedere notiziesulla copertura assicurativadegli accompagnatori e dalui ricevere, con comprensionee benevolenza, la rispostachissà quante volte già ad altridata. Guido Sala, padreGiovanni Gallino e Luigi GinoGeninatti sono stati coloroche, tra i miei primi maestri,hanno maggiormente influenzatoil mio operarenell’Alpinismo giovanile. DiGino ho apprezzato l’acutezza,la caparbietà e la solarità.Con padre Gallino ho condivisogli sforzi per convincere lacommissione AG LPV a dare,tra gli argomenti dei corsi diformazione AAG, un’importanzamaggiore all’insegnamentodella psicologia dell’etàevolutiva. Sala lo cito tuttele volte che illustro il Progettoeducativo del CAI: nel sottoli-38 - <strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007


neare l’estrema importanzadell’affiatamento del gruppodegli accompagnatori nellarealtà sezionale se si vuoleessere sicuri di ottenere ottimirisultati, nel rimarcarecome la diversità tra gliaccompagnatori sia ricchezzada ricercare e valorizzare, ecome la capacità di trasmettereaffetto, per fare un esempio,sia una qualità che staalla pari dell’abilità tecnica.Ricordo, usando parole mie,un insegnamento di Salaappreso proprio a Valenza Po:“Il gruppo degli accompagnatorisezionali deve esserecome il mazzo di chiavi delmeccanico: come ciascunachiave è adatta a un particolarebullone, ogni accompagnatoreè più adatto di un altro inuna determinata situazione,un certo problema, un particolaregiovane. Se avere tantechiavi agevola il lavoro delmeccanico, avere tantiaccompagnatori con conoscenze,capacità, abilità diversecostituisce una ricchezzaper il gruppo di AG”.Piero Bordo, AnagSezione di Bolzaneto (GE)NESSUN DEGRADOSono rimasta sconcertata daquanto afferma il signorOttolina nella lettera“Progressivo degrado?” (LS7/07). Abito da sempre aPremeno (Novara) e frequentogiornalmente i boschi chelo circondano e la frazione diPian di Sole, sovente accompagnatada mio padre con ilquale condivido l’iscrizione alCAI. Posso testimoniare che isentieri sono mantenuti inbuono stato e che, oltre ai tradizionalisegnali bianchi erossi, con la collaborazionedell’Amministrazione comunaleè stata apposta in moltipunti una segnaletica contenenteindicazioni di percorsoe tempi di percorrenza.PICCOLI ANNUNCIGuide alpineFabio SaliniVal di Mello the best of 3358122922Luca Valentina Biagini21-27 ottobre Selvaggio Blu1-4 Novembre Arrampicata in SupramonteCorsi di arrampicata su rocciainfo@guidealpine.mi.it3498364119www.globalmountain.itSci alpinismo: Grandi tours alpini - Isole SvalbardViaggi: AconcaguaCascate di ghiaccioRichiedere catalogo invernale 335 6726008AccompagnatoriTrekking in NepalShiva Ram BasnetEsperta guida locale, ottimo inglesewww.allnepaltreks.comVarieInoltre la pulizia dei sentieri èaffidata a persone che hannoa cuore la sorte dei nostriboschi, tra i quali i volontariAIB che più volte all’anno (esempre nel fine settimana)dedicano a ciò giornate intere,occupandosi anche diripristinare le condizioni disicurezza di un percorso qualorasia stata compromessada eventi accidentali.Gli “alberi tagliati e buttatinel sottobosco” non sonoabbandonati come sembra.Probabilmente il socio diVarese è stato in una dellearee dove il taglio è organizzatodalla Guardia forestale permantenere la vitalità delbosco. La legna viene solitamentedivisa in lotti e poi vendutamediante asta pubblica,quindi difficilmente rimaneabbandonata sul territorio,dato che per noi la legna è unbene prezioso durante il freddoinverno.Posso quindi consigliare atutti i soci di frequentare tranquillamentei sentieri diPremeno, come anche quellidi Manegra, Piacavallo eColle, che sono competenzadi altri comuni (ma la situazioneè identica). E se capitadi trovare qualche fogliasecca, un po’ di ricci o unalbero abbattuto dal temporale...ebbene, fortunatamenteciò sta a significare che sitratta di un ambiente naturaledove esistono ancora gli eventiatmosferici!Sara Bosottisara.bosotti@inwind.itI NOSTRI ERRORIAlcune osservazioni sullanotizia riportata nel numerodi agosto nella rubrica QuiCAI dal titolo “L’alpinismogiovanile si rinnova”:1) il Convegno AAG di cui sifa menzione è quello dinovembre 2006, e mi sembrache la notizia non sia più frescae attuale.2) A suo tempo, a mezzoLucio Le Donne della CCAG,era stato inviato un testo piùcompleto, evidentementeeccessivo per lo spazio anostra disposizione, ma cheevidenziava l’importanza e loscopo dell’incontro al qualeera presente la CCAG e laSCAG oltre ovviamente aFrancesco Carrer delwww.vivimontviaggi.itorganizza trekking e salite alpinistiche in tutto l’arcoalpino, viaggi sulle montagne europee e oltre.Trekking Spedizioni Viaggi AvventuraAlpinismo-sci -snowboard-canyoning- MTBrafting-orientamento GPS. Programmi standardo su misura. Stages, weekend. Prezzi specialiper sezioni CAI e soci. www.avalcotravel.com- Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per postaelettronica a s.gazzola@gnpsas.it, fax 011/9916208 oppureinviata per posta a GNP Sas, via Udine 21/a, 3<strong>10</strong>15Conegliano, Tv.- Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima delladata di uscita (il primo di ogni mese).- Tariffa. € 0.5 a battuta, IVA inclusa.- Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario intestato aGNP Sas su Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi –c/c38973 - ABI 8904/5 - CAB 883<strong>10</strong>/8- oppure inviando assegnobancario non trasferibile intestato a GNP Sas di Nenzi Giorgio& C. La pubblicazione sarà effettuata a incasso avvenuto. Perinformazioni tel. n.011.9961533.- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa vocedevono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio diappartenenza loro personale o della scuola o associazione.Comitato di presidenza comeda voi indicato. Forse duerighe in più per dire che cosaè stato fatto nel corso delConvegno non sarebberostate di troppo.3) Il convegno non riguardavasolo gli accompagnatoridel Veneto ma anche quellidei Friuli Venezia Giulia, inquanto l’OTP di AG riunisce ilVeneto e Friuli Venezia Giulia.Una rettifica in tal senso misembra d’obbligo.Valentino MeneghiniPresidente OTP VFG AGAlcuni anni fa, accanto ainomi di alpinisti più o menonoti, appariva di sovente sulloScarpone l’aggettivo “mitico”.Scomparso il “mitico” fannocapolino adesso altri e benpiù numerosi aggettivi comeillustre, prestigioso, prezioso,insigne, elegante, caloroso,stupefacente, autorevole,grande, brillante, ecc. Nonsarebbe il caso di riflettere unpo’ di più, di non esagerare eusare gli aggettivi con un po’più di parsimonia?Angelo GambaSezione di Bergamo<strong>LO</strong> <strong>SCARPONE</strong>, OTTOBRE 2007 - 39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!