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TRENTINO EMERGENZA - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari

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UNA GIORNATA CON IL118<strong>TRENTINO</strong><strong>EMERGENZA</strong>DVDPER LE SCUOLESECONDARIEDI PRIMO GRADOProvincia autonoma di Trento1


CAPITOLO PRIMO LA CENTRALE OPERATIVA 6CAPITOLO SECONDO OPERATORI E MEZZIDI SOCCORSO 8CAPITOLO TERZO ARRIVA L’AMBULANZA 9CAPITOLO QUARTOCOME COMPORTARSINELL’ATTESA DEI SOCCORSI 10CAPITOLO QUINTO COME SI ALLERTA IL 118 12CAPITOLO SESTOCAPITOLO SETTIMOUNA TELEFONATAPUÒ SALVARE LA VITA 15ULTIMO AVVERTIMENTO:NIENTE SCHERZI! 17


118NON È SOLO UN NUMERO TELEFONICOQualcuno compone un numero telefonico.Squilla il telefono nella centrale o<strong>per</strong>ativa del 118 TrentinoEmergenzaO<strong>per</strong>atrice: 118, buongiornoBambina: Pronto. Aiuto! Mia mamma sta male.O<strong>per</strong>atrice: Dove sei, da dove chiami?Dall’altra parte silenzioO<strong>per</strong>atrice: Pronto... Pronto. Pronto.Dall’altra parte il telefono viene riagganciatoO<strong>per</strong>atrice: Pronto!RICORDAIl buon risultato di un intervento di emergenza sanitariadipende dal comportamento delle <strong>per</strong>sone presenti sulposto nei primi decisivi minuti.


CAPITOLO PRIMO LA CENTRALE OPERATIVAIl 118 nasce nel 1992 con DPR 27/3/1992 del 27 marzo con l’obiettivodi avere un numero telefonico unico <strong>per</strong> tutte le chiamate disoccorso sanitario.118 è un numero telefonico gratuito, che può essere composto daqualsiasi telefono.La legge prevede la presenza di un’unica centrale o<strong>per</strong>ativa cheraccoglie le chiamate dell’intera provincia.La centrale ha sede a Trento, vicino all’ospedale Santa Chiara.All’interno della centrale lavorano infermieri e medici, che si avvalgonodi tecnologie moderne quali il sistema telefonico, informaticoe radio.


Facciamo alcune domande a una infermiera della centrale o<strong>per</strong>ativa.QUAL È IL TUO LAVORO ALL’INTERNO DELLA CENTRALE?Il mio lavoro all’interno della centrale o<strong>per</strong>ativa è quello di raccoglierele chiamate di aiuto <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone che stanno male, hannofatto un incidente o che hanno avuto un malore. Per sa<strong>per</strong>e dovemandare l’ambulanza e con quale <strong>per</strong>sonale sanitario a bordo, hobisogno di tanta collaborazione da parte di chi chiama.COSA TI SERVE SAPERE?In particolare ho bisogno di sa<strong>per</strong>e il luogo dell’evento, cioè doveè successo l’incidente o il malore. Per esempio, se siete in casadevo conoscere il nome del paese o della città, la via, il numerocivico, il nome sul campanello. Se invece vi trovate in strada, è importanteavere dei punti di riferimento, come, <strong>per</strong> esempio, vicinoalla chiesa, vicino al campo sportivo, vicino alla fontana e così via.Inoltre, devo anche conoscere il numero delle <strong>per</strong>sone coinvoltee possibilmente le loro condizioni. Per esempio, se parlano, se rispondono,se <strong>per</strong>dono sangue, se hanno dolori da qualche parte.Una volta che ho tutte queste informazioni, posso inviare l’ambulanza,ma nello stesso tempo rimango anche al telefono con chi hachiamato <strong>per</strong> dargli ulteriori indicazioni su quello che può fare inattesa dell’arrivo dell’ambulanza.


CAPITOLO SECONDO OPERATORIE MEZZI DI SOCCORSOI mezzi che la centrale ha a disposizione sono, oltre all’ambulanza,l’auto sanitaria con <strong>per</strong>sonale sanitario, che fornisce competenzeavanzate, e l’elicottero, che, oltre all’infermiere professionale, ha abordo un medico rianimatore e un tecnico del soccorso alpino.Questi mezzi sono distribuiti sul territorio in modo da raggiungereil luogo del soccorso nel più breve tempo possibile.In provincia di Trento ci sono attualmente 53 postazioni di ambulanze,un’auto medica a Trento, un’auto sanitaria in Val di Fassa, in Primiero,in Folgaria e in Val di Sole, 2 elicotteri con base a Mattarello.In rapporto alla gravità dell’evento, vengono inviati sul posto mezzi disoccorso di base o mezzi di soccorso avanzato oppure entrambi.I mezzi di soccorso di base prevedono la presenza di o<strong>per</strong>atoritecnici soccorritori oppure di volontari addestrati.Il mezzo di soccorso avanzato prevede la presenza, oltre al soccorritore,di una figura sanitaria (medico, infermiere o entrambi).


CAPITOLO TERZO ARRIVA L’AMBULANZAAbbiamo visto dove arrivano le chiamate, quali informazioni devonoessere raccolte e che mezzi vengono inviati. Chiediamo a uno<strong>per</strong>atore tecnico soccorritore.COSA VUOL DIRE GUIDARE UN’AMBULANZA?Tra i compiti principali vi è quello di portare l’equipe sanitaria ilprima possibile sul luogo dell’evento e poi, naturalmente, trasportarei pazienti. Questo lo si può fare in due modalità: o in codicegiallo o in codice rosso. Col codice giallo si procede come con qualsiasialtro veicolo, senza sirene e lampeggianti accesi. Col codicerosso con tutti i dispositivi acustici e visivi in funzione, come <strong>per</strong>altroindica il Codice della strada. In questo caso e solo in questocaso, siamo esonerati dal rispettare i limiti di velocità, semaforirossi, incroci, divieti.MA NEL FRATTEMPO CHI È SUL POSTO CHE COSA PUÒ FARE?Può rimanere accanto alla vittima, disponibile a seguire ulterioriindicazioni da parte dell’o<strong>per</strong>atore di centrale, o inviare qualcunosulla strada <strong>per</strong> poter guidare i soccorritori più rapidamente sulluogo dell’evento, dell’incidente o del malore.


CAPITOLO QUARTO COME COMPORTARSINELL’ATTESA DEI SOCCORSIMA QUAL È IL RISCHIO CHE CORRE UNA PERSONA SE NESSUNOINTERVIENE FINO ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI?Tutti gli organi del nostro corpo <strong>per</strong> poter vivere e svolgere la lorofunzione hanno bisogno di ossigeno. L’ossigeno è presente nell’ariache ci circonda ed entra nel nostro corpo tramite il respiro. Una voltaall’interno del nostro corpo, il sangue trasporta l’ossigeno a tutti gliorgani che ne hanno bisogno. Tra tutti gli organi ce n’è uno che è particolarmentesensibile alla mancanza di ossigeno: il cervello. Bastano4 o 6 minuti in assenza di ossigeno e il cervello comincia ad avere deidanni, danni che divengono poi irreversibili nell’arco di 10 minuti. Ecosa significa <strong>per</strong> una <strong>per</strong>sona avere dei danni irreversibili al cervello?Significa che quella <strong>per</strong>sona avrà un cuore che batte, avrà un respiroma non avrà più un cervello che funziona in modo normale, quindinon potrà più condurre una vita normale. Ecco <strong>per</strong>ché è importantesa<strong>per</strong>e come comportarsi di fronte a una <strong>per</strong>sona incosciente, ossiache non risponde, che non respira o ha il cuore che non batte più. Soprattuttoin queste circostanze è importante iniziare al più presto lemanovre <strong>per</strong> assicurare il continuo apporto di ossigeno al cervello.Quando ci troviamo di fronte, <strong>per</strong> esempio, a una <strong>per</strong>sona incosciente,che non risponde, ma respira, sarà opportuno sistemarlanella cosiddetta posizione laterale di sicurezza, ossia sul fianco, in10


modo che l’eventuale vomito possa così uscire dalla bocca e nonostruisca le vie respiratorie.Nel caso di una ferita molto sanguinante, il primo soccorso consisterànel tamponamento della ferita stessa in modo da evitare una<strong>per</strong>dita eccessiva di sangue.Nel grave caso dell’arresto cardiaco, il cuore è fermo, il sanguenon circola e il paziente non respira. Solo facendo il massaggiocardiaco esterno e la respirazione artificiale si può assicurare alpaziente il fabbisogno di ossigeno al cervello.Queste manovre, ragazzi, le potrete imparare fra qualche anno,quando sarete alle scuole su<strong>per</strong>iori nell’ambito del progetto dell’<strong>Azienda</strong>sanitaria “Approccio al primo soccorso”.Allora ricominciamo dall’inizio...11


CAPITOLO QUINTO COME SI ALLERTA IL 118Una ragazzina compone un numero telefonico.Squilla il telefono in centrale o<strong>per</strong>ativa.O<strong>per</strong>atrice: 118, buongiorno.Bambina: Pronto. Aiuto! Mia mamma sta male.O<strong>per</strong>atrice: Dove sei? Da dove chiami?... Pronto? Pronto?Bambina: Da casa.O<strong>per</strong>atrice: Ok, stai tranquilla. Devi darmi l’indirizzo completo.Bambina: Abito a Rovereto, via Nazionale.O<strong>per</strong>atrice. Mi serve anche il numero di casa e il nome scritto sulcampanello.Bambina: Numero 3 e sul campanello c’è scritto Rossi, la casa giallavicino alla chiesa.O<strong>per</strong>atrice: Bene! Allora dimmi, cosa è successo alla tua mamma?Bambina: Non lo so! Mamma è caduta a terra.O<strong>per</strong>atrice: Ti risponde se la chiami?Bambina: No, non dice niente.O<strong>per</strong>atrice: Prova a pizzicarla e dimmi se si muove.Bambina: Mamma! Mamma!… No, non si muove.O<strong>per</strong>atrice: Ok, adesso stai tranquilla, mando subito l’ambulanza.Lascia libero il telefono e ti richiamo.Bambina: Va bene.12


L’o<strong>per</strong>atrice invia l’ambulanza.O<strong>per</strong>atrice: Codice rosso con infermiere. Rovereto, via Nazionalen. 3. Sul campanello: Rossi. Malore in casa.O<strong>per</strong>atore tecnico soccorritore: Ricevuto.O<strong>per</strong>atrice: Attenzione infermiere, codice rosso, malore in casa,signora non cosciente.Infermiere: Ricevuto! Partiamo!L’ambulanza parte.Casa privata: squilla il telefono.Bambina: Pronto?O<strong>per</strong>atrice: Ciao, sono l’infermiera del 118. L’ambulanza sta arrivando.Come sta la mamma?Bambina: Come prima.O<strong>per</strong>atrice: Avvicina la faccia alla bocca della mamma, guarda seil suo petto va su e giù e mi dici se respira.Bambina: Ok. Sento il respiro sulla faccia e il petto va su e giù. Haanche a<strong>per</strong>to gli occhi.O<strong>per</strong>atrice: Benissimo. Adesso prendi una sedia, alza le gambedella mamma e appoggiale sulla sedia.Bambina: Ok.Suona il campanello di casa.13


Infermiere: Sei tu Valentina? Sei tu che hai chiamato? Mi dici cosaè successo? Come si chiama la mamma?Bambina: Roberta.Infermiere: Roberta? Come va?Mamma: Non sto tanto bene.Infermiere: Cosa vuol dire non sta tanto bene? Cosa si sente?(Rivolto alla bambina) Ascolta, adesso controlliamo la pressione allamamma, poi la portiamo al pronto soccorso a fare altri accertamenti.Tu stai tranquilla e vieni con noi. Va bene? Stai tranquilla.(Rivolto alla mamma) Roberta? Come va? Gira la testa?Mamma: Un po’ meglio.Gli o<strong>per</strong>atori stanno misurando la pressione.Infermiere: Perfetto. La pressione va bene. Ok, prepariamoci atrasportare allora. Valentina stai tranquilla.14


CAPITOLO SESTOUNA TELEFONATAPUÒ SALVARE LA VITAO<strong>per</strong>atore: 118, buongiorno.Ragazza: Buongiorno, chiamo da Riva del Garda, davanti al Palazzodei Congressi.O<strong>per</strong>atore: Sì, cosa è successo?Ragazza: C’è stato un incidente stradale, coinvolti un’automobilee un motorino.O<strong>per</strong>atore: Sa dirmi <strong>per</strong> cortesia quante sono le <strong>per</strong>sone coinvoltee come stanno?Ragazza: Nell’auto una delle due è cosciente, l’altra è bloccatanell’automobile, <strong>per</strong>ò ha gli occhi a<strong>per</strong>ti. Sì, sì, una cammina.O<strong>per</strong>atore: Mandiamo subito i soccorsi. Può restare con me un attimoal telefono? Se non ci sono <strong>per</strong>icoli, si avvicini alla macchina emi dica come stanno le <strong>per</strong>sone, mi descriva quello che vede.Ragazza: Sì, c’è una <strong>per</strong>sona bloccata in auto che non si muove,ha gli occhi a<strong>per</strong>ti.O<strong>per</strong>atore: Ok. I soccorsi stanno arrivando. Mi raccomando nonmuovete la <strong>per</strong>sona e fate attenzione ai <strong>per</strong>icoli.Ragazza: Ok.O<strong>per</strong>atore: (rivolto all’altra o<strong>per</strong>atrice) Ok, Chiara hai sentito?O<strong>per</strong>atrice: Sì, chi chiamo?O<strong>per</strong>atore: Allora, manda il 115 con le pinze e il 112. Io chiamol’ambulanza di Arco. Ok?O<strong>per</strong>atrice: Buongiorno. È il 118. Ho un incidente stradale…O<strong>per</strong>atore: Codice rosso, Palazzo dei Congressi a Riva del Garda,<strong>per</strong> incidente stradale, 3 <strong>per</strong>sone coinvolte, una delle quali incastratae priva di coscienza. Appena sul posto datemi notizie, stiamomandando anche i vigili del fuoco e le forze dell’ordineO<strong>per</strong>atrice: Forze dell’ordine, buongiorno. È il 118. Incidente stra-15


dale moto-macchina davanti al Palazzo dei Congressi a Riva delGarda. Sì, grazie. Ok, grazie.Allora, avete visto la complessità di un intervento di soccorso sanitario,che prevede a volte l’attivazione di altre centrali o<strong>per</strong>ativequali il 112 dei carabinieri, il 115 dei vigili del fuoco e dove la collaborazionedelle <strong>per</strong>sone che ci chiamano è fondamentale.16


CAPITOLO SETTIMO ULTIMO AVVERTIMENTO:NIENTE SCHERZI!Cos’altro possiamo aggiungere? Lo chiediamo al dottor Zini, direttoredel 118.Va bene ragazzi, cosa mi rimane da dirvi del 118? Forse ancoradue cose. La prima è che il 118 è il numero di allarme anche<strong>per</strong> il soccorso alpino, quindi chiunque sulle nostre montagne sitrovi in difficoltà, sulle pareti, sui sentieri, in qualsiasi momentochiami il 118, noi siamo in contatto con tutte le squadre disoccorso alpino della provincia e, in base al problema, possiamoorganizzare con loro la risposta migliore.Ancora, il 118 è il punto di riferimento della protezione civilee della difesa civile, siamo la cosiddetta interfaccia sanitaria,una parola un po’ difficile. Questo significa che in situazionistraordinarie, in eventi straordinari (che purtroppo qualche voltasuccedono) tipo incidenti ferroviari, incidenti con i pullman,smottamenti, alluvioni, la protezione civile si mette in movimentoe governa tutte le varie forze: vigili del fuoco, forzedell’ordine e <strong>per</strong> quanto riguarda la sanità, in prima linea c’èil 118.E adesso ragazzi un’ultima cosa, un’ultimissima cosa.Il 118 è a vostra disposizione e di chiunque abbia bisogno. Chiamateogni volta che serve un soccorso <strong>per</strong> voi o <strong>per</strong> le <strong>per</strong>soneche vi stanno vicino, ma assolutamente evitate di chiamare il118 <strong>per</strong> fare degli scherzi. A volte succede, purtroppo. Quandosuccede ci sono sempre dei disservizi, che possono poi crearedelle conseguenze negativeanche sugli eventi di emergenzaveri. Quindi, vi lasciocon quest’ultima raccomandazione:non fate scherzi al118. Vi ringrazio.17


NOTE18

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