Il ghiacciaio dell'Aletsch - UNESCO Welterbe Schweizer Alpen ...

2 Procession (R. Ritz, 1868)
Processione (R. Ritz, 1868)
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Un voto nel mutare dei tempi
Nei periodi di espansione il ghiacciaio di Fiesch termina con due lingue
che finiscono poco sopra i cascinali di Brucheren e Unnerbärg. Si può
ben capire che gli abitanti di Fiesch si sentissero minacciati dalle masse di
ghiaccio. Fecero perciò voto di bandire ogni lavoro servile durante i vespri
del sabato. Quando nel 1652 il ghiacciaio di Fiesch avanzò minaccioso, gli
abitanti della valle si unirono in processione per liberarlo dallo «spettro»
che l'abitava. Si dice che il ghiacciaio avrebbe immediatamente ritrovato
la pace. Nel 1676 i vallerani si rivolsero a Papa Innocenzo XI chiedendo
di poter rettificare il loro voto, che non era più rispettato da tutti. Furono
esauditi nel 1678: tutti giurarono di astenersi da danze proibite e le donne
di non indossare mai più gonne di color rosso. Quando nel 1860 il ghiacciaio
sembrò minacciare di nuovo, i vallerani promisero una processione
annuale all'Oratorio nel bosco sopra Ernen e di mantenere in chiesa una
candela sempre accesa, oltre a una messa da celebrare ogni anno. Oggi è il
ritiro del ghiacciaio di Fiesch a preoccupare i vallerani; la processione si fa
ancora, pregando affinché possa espandersi di nuovo.
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