Fig. 11 - Trasformazioni territoriali dell’altopiano,su cui è stato inse<strong>di</strong>ato l’e<strong>di</strong>ficio IACP“Corviale”, e dei limitrofi fondovalle: 1) nel1944, dopo la <strong>di</strong>smissione delle attivitàestrattive sotterranee dove sono evidenti inumerosi <strong>di</strong>ssesti per sprofondamento delpiano campagna; le due aree in bianco situate:a) sulla sinistra della foto, a<strong>di</strong>acente a via delPonte Pisano e b) in basso a<strong>di</strong>acente a via delFosso della Magliana, identificano le <strong>di</strong>scarichedei se<strong>di</strong>menti sabbiosi <strong>di</strong> rifiuto prodottidopo il vaglio e il trattamento dei se<strong>di</strong>mentighiaiosi estratti; 2) nel 1958, dopo le bonifichedei <strong>sinkholes</strong> (per riempimento) per laconduzione in sicurezza delle attività agricole ela stabilizzazione dei pen<strong>di</strong>i dai processi franosia cui si associarono, nei fondovalle, le primeforme inse<strong>di</strong>ative; 3) attualmente, dopo ilcompletamento dell’urbanizzazione inse<strong>di</strong>ativae infrastrutturale con l’e<strong>di</strong>ficio IACP“Corviale”.Fig. 12 - Particolare della fig. 10. Dalla profon<strong>di</strong>tà dello sprofondamento è ipotizzabile l’esistenza<strong>di</strong> una galleria sottostante con un’altezza della volta dell’or<strong>di</strong>ne dei 3 – 4 m <strong>di</strong> cui non è più visibileed esistente l’ingresso, obliterato a causa <strong>di</strong> franamenti. La presumibile <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> sviluppodella galleria è riportato nella carta geomorfologica e interesserebbe i se<strong>di</strong>menti ghiaiosi, dellaparte basale del membro superiore PG2, dell’Unità Stratigrafica <strong>di</strong> Ponte Galeria.692
5. CONCLUSIONI: L’ELABORAZIONE DELL’IDONEITA’ TERRITORIALE IN FUNZIONE DEGLI INTERVENTI URBA-NISTICI PREVISTILa prevista urbanizzazione programmata ricadente nell’area del presente stu<strong>di</strong>o ècostituita:a. nell’ambito delle previsioni urbanistiche del Nuovo Piano Regolatore, la destinazionead ambito <strong>di</strong> trasformazione or<strong>di</strong>naria a prevalenza residenziale (A.T.O. R 72, denominato“via delle Vigne”) l’areale territoriale <strong>di</strong> Monte delle Piche (COMUNE DI ROMA,DIPARTIMENTO ALLE POLITICHE DELLA PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE – ROMA CAPITALE, U.O. N.2 - PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE GENERALE, 2003 b). La finalità e<strong>di</strong>ficatoria, prevista dalPRG del 1962, sarebbe in<strong>di</strong>rizzata alle esigenze inse<strong>di</strong>ative, <strong>di</strong> servizi ed attrezzaturea livello locale dell’area periurbana del Municipio Roma XV. La superficie utile lordae<strong>di</strong>ficabile, massima ammissibile (cioè la somma delle superfici, comprese entro ilperimetro degli e<strong>di</strong>fici, qualunque sia la loro destinazione d’uso), è prevista in 31.254m 2 (COMUNE DI ROMA, DIPARTIMENTO ALLE POLITICHE DELLA PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE –ROMA CAPITALE, U.O. N. 2 - PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE GENERALE, 2003 b).b. nell’ambito dell’attuazione del programma <strong>di</strong> recupero urbano “Corviale” (variante <strong>di</strong>PRG vigente) della realizzazione <strong>di</strong> una viabilità <strong>di</strong> collegamento stradale a doppiosenso <strong>di</strong> marcia tra via delle Vigne e via del Fosso della Magliana e la realizzazione <strong>di</strong>un asilo nido; [ve<strong>di</strong> a questo proposito: DI BIASE M., DI PINTO P., SUCCHIARELLI C., (in preparazione].La viabilità <strong>di</strong> collegamento, per esigenze <strong>di</strong> tipo urbanistico, prevede l’attraversamentodel rilievo <strong>di</strong> Monte delle Piche o l’ubicazione lungo la valle del Fossodella Torretta, mentre per l’asilo nido è stata prevista un’area <strong>di</strong> altopiano posta altermine <strong>di</strong> via Guglielmo Tagliacarte (ve<strong>di</strong> carta geomorfologica).Sulla base della <strong>di</strong>stribuzione dei <strong>di</strong>ssesti rilevati e della loro entità, assume notevole importanzala valutazione del rischio sinkhole, per il territorio <strong>di</strong> Monte delle Piche in quantointeressato maggiormente dagli <strong>interventi</strong> <strong>di</strong> urbanizzazione (viabilità e residenze).L’in<strong>di</strong>viduazione della presenza <strong>di</strong> rischio sinkhole deve essere in<strong>di</strong>rizzato (in relazione allepreviste urbanizzazione programmate) ad approfon<strong>di</strong>re la conoscenza delle aree interessatedai <strong>di</strong>ssesti attraverso la pianificazione <strong>di</strong> indagini conoscitive del sottosuolosecondo quanto previsto dalla delibera <strong>di</strong> Giunta Regionale del Lazio 2649/99 che definiscele linee guida da osservare per la stesura degli elaborati geologici tematici del territoriointeressato da trasformazioni urbanistiche.In merito alla particolare situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto rilevata, si è ritenuto necessario in<strong>di</strong>rizzarsiverso un sistema <strong>di</strong> specifiche indagini integrate, <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette, costituito da:1) sondaggi geognostici a carotaggio continuo: a) per la conoscenza stratigrafica delsottosuolo e delle variazioni stratimetriche, sia in estensione che in profon<strong>di</strong>tà, deibanchi ghiaiosi, oggetto delle coltivazioni e su cui si è impostata la rete cavealeestrattiva, b) per la taratura dei dati geofisici;2) sondaggi a <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> nucleo mirati esclusivamente alla verifica o localizzazionedella presenza <strong>di</strong> cavità sotterranee spinti alla profon<strong>di</strong>tà significativa che possaescluderne la presenza;3) indagini geofisiche.I dati raccolti consentiranno <strong>di</strong> identificare e delimitare le aree interessate dagli <strong>interventi</strong>urbanistici, secondo i <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> rischio sinkhole e <strong>di</strong> idoneità territoriale equin<strong>di</strong> eventualmente ubicare gli <strong>interventi</strong> stessi nelle aree aventi quelle classi <strong>di</strong> idoneitàpiù favorevoli per la loro realizzazione.INAUGURAZIONEUFFICIALE693