01.12.2012 Views

Numeri primi: la certezza - Dipartimento di Matematica

Numeri primi: la certezza - Dipartimento di Matematica

Numeri primi: la certezza - Dipartimento di Matematica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Numeri</strong> <strong>primi</strong>: <strong>la</strong> <strong>certezza</strong> 18<br />

Hanno inoltre provato che, se un intero n composto passa il test KS sul<strong>la</strong> base 5, allora<br />

n è uno pseudoprimo forte <strong>di</strong> Fibonacci ([11], 4.16).<br />

Pomerance ha congetturato che un intero n composto può passare sia il test forte <strong>di</strong><br />

Fibonacci che il test <strong>di</strong> Fermat solo se sod<strong>di</strong>sfa l’equazione n 2 ≡ 1(mod 5).<br />

Una forma generalizzata <strong>di</strong> questa congettura è stata presentata in [28]:<br />

4.4 - Congettura <strong>di</strong> Pandey - Bhattacharjee<br />

Siano n un numero composto ed r un primo che non <strong>di</strong>vide n. Se<br />

allora n 2 ≡ 1 (mod r).<br />

(x + 1) n = x n + 1 in ZZ n[x]/(x r + 1)<br />

Sempre in [20] KS hanno verificato <strong>la</strong> congettura 4.4 per r=5 fino a n = 10 11 .<br />

Si tratta evidentemente <strong>di</strong> una strada molto promettente.<br />

Se guar<strong>di</strong>amo al Teorema 4.2 osserviamo subito che in 4.3 e in 4.4 si utilizza soltanto<br />

a = ±1. AKS hanno constatato che <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> variare a aumenta essenzialmente<br />

<strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> informazione. Si tratta <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> TAC del numero. Per ricostruire<br />

<strong>la</strong> struttura interna del numero occorre un ammontare minimo <strong>di</strong> dati. Occorre cioè far<br />

variare a in un intervallo sufficientemente ampio.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo ora <strong>la</strong> definizione <strong>di</strong> periodo e precisiamo <strong>la</strong> notazione.<br />

Definizione 4.5 - Se r è un intero coprimo con n, <strong>di</strong>ciamo periodo <strong>di</strong> n modulo r,<br />

e lo denotiamo con or(n), il minimo intero positivo t tale che n t ≡ 1 (mod r).<br />

Possiamo finalmente enunciare il teorema <strong>di</strong> Agrawal, Kajal e Saxena ([2], [3], [4]). Nel<br />

seguito utilizzeremo <strong>la</strong> loro notazione e in<strong>di</strong>cheremo con log il logaritmo in base 2.<br />

Teorema 4.6 - Teorema AKS<br />

Sia n un intero ≥ 2.<br />

Sia r un intero positivo coprimo con n tale or(n) > log 2 n.<br />

Allora n è primo se e solo se<br />

1) n non è una potenza perfetta<br />

2) n non possiede fattori <strong>primi</strong> ≤ r<br />

3) (x + a) n ≡ x n + a, in Rr,n, per ogni a, 1 ≤ a ≤ � ϕ(r) log n.<br />

Dunque, per provare che n è primo, è sufficiente, nelle ipotesi fatte su r, eseguire il test<br />

per al più � ϕ(r) log n interi a.<br />

L’algoritmo descritto nel Teorema AKS 4.6 è polinomiale?<br />

Il punto 1) non costituisce un problema. Esistono algoritmi polinomiali molto veloci<br />

([6]) che determinano se un intero n è del<strong>la</strong> forma b e , con e > 1.<br />

Un esame dei punti 2) e 3) <strong>di</strong> 4.6 evidenzia che tutto <strong>di</strong>pende dal<strong>la</strong> grandezza <strong>di</strong> r. Si<br />

arriva pertanto al<strong>la</strong> seguente conclusione:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!