âE' il tuo grido che fa muovere la mano di Dioâ - Chiesa Cristiana ...
âE' il tuo grido che fa muovere la mano di Dioâ - Chiesa Cristiana ...
âE' il tuo grido che fa muovere la mano di Dioâ - Chiesa Cristiana ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Domenica, 23 maggio 2010“E' <strong>il</strong> <strong>tuo</strong> <strong>grido</strong> <strong>che</strong> <strong>fa</strong> <strong>muovere</strong> <strong>la</strong> <strong>mano</strong> <strong>di</strong> Dio”Atti 12:5-7- “Pietro dunque era custo<strong>di</strong>to nel<strong>la</strong> prigione; ma fervidepreghiere a Dio erano <strong>fa</strong>tte per lui dal<strong>la</strong> chiesa. Nel<strong>la</strong> notte <strong>che</strong>precedeva <strong>il</strong> giorno in cui Erodo voleva <strong>fa</strong>rlo comparire, Pietro stavadormendo in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le sentinelledavanti al<strong>la</strong> porta custo<strong>di</strong>vano <strong>il</strong> carcere. Ed ecco, un angelo delSignore sopraggiunse e una luce risplendette nel<strong>la</strong> cel<strong>la</strong>. L'angelo,battendo <strong>il</strong> fianco a Pietro, lo svegliò, <strong>di</strong>cendo: “Alzati, presto!” E lecatene gli caddero dalle mani.” Forse non conosciamo Gesù così comeDio intende per “conoscere” e forse nean<strong>che</strong> non preghiamo così comeDio intende <strong>la</strong> preghiera. Di<strong>fa</strong>tti abbiamo bisogno <strong>di</strong> imparare a pregare e<strong>di</strong> imparare come presentarci davanti a Dio e come <strong>fa</strong>re an<strong>che</strong> le nostrerichieste, è <strong>il</strong> <strong>grido</strong> del <strong>tuo</strong> cuore <strong>che</strong> <strong>fa</strong> <strong>muovere</strong> <strong>la</strong> <strong>mano</strong> <strong>di</strong> Dio. Dio vuoleoperare nel<strong>la</strong> tua vita, vuole <strong>fa</strong>re qualcosa nel<strong>la</strong> tua vita e questa seravedremo dal<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> come possiamo <strong>fa</strong>re in modo <strong>che</strong> Dio muova <strong>la</strong> Sua<strong>mano</strong> sulle nostre vite, sulle nostre circostanze, perchè <strong>la</strong> Sua volontà èquel<strong>la</strong> <strong>di</strong> operare nelle nostre vite. Noi sappiamo <strong>che</strong> <strong>la</strong> preghiera può <strong>fa</strong>retutto, <strong>il</strong> Signore ci ha insegnato <strong>che</strong> <strong>la</strong> preghiera può aprire ogni porta, masappiamo an<strong>che</strong> quanto è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e pregare, quanto è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e avere deltempo <strong>di</strong> qualità, avere non solo un tempo in cui noi <strong>fa</strong>cciamo una lista perle nostre richieste, ma un tempo <strong>di</strong> qualità, sappiamo bene <strong>che</strong> le nostregiornate sono impegnate, ci sono tante cose <strong>che</strong> <strong>fa</strong>cciamo, <strong>che</strong> abbiamoan<strong>che</strong> nel<strong>la</strong> testa, eppure Dio ci <strong>di</strong>ce <strong>che</strong> dobbiamo trovare un tempo in cuinoi ci de<strong>di</strong>chiamo ad una preghiera <strong>di</strong> qualità. Molti si <strong>di</strong>ranno: “Si iocerco <strong>di</strong> <strong>fa</strong>re questo, trovo del tempo per <strong>la</strong> preghiera, mi sforzo an<strong>che</strong>, maal<strong>la</strong> fine dei miei conti forse riconosco <strong>che</strong> l'80% delle richieste <strong>che</strong> elevoa Dio ottengono risposta. Non tutto quello <strong>che</strong> io prego, non tutto quello<strong>che</strong> porto davanti a Dio, ottiene risposta. Se Dio ha detto <strong>che</strong> se io chiedo,ricevo, <strong>che</strong> se io prego Lui si muove nel<strong>la</strong> mia vita, allora perchè nonottengo risposta alle richieste <strong>che</strong> io <strong>fa</strong>ccio?” Nell'Antico Testamento ean<strong>che</strong> nel Nuovo, c'è una costante <strong>che</strong> noi troviamo, quando Israele eraschiavo nel paese d'Egitto, era tenuto in schiavitù, non aveva una terra, nonaveva un'identità e ad un certo punto Israele incomincia a gridare a Dio eDio risponde a questo <strong>grido</strong> e suscita Mosè come liberatore <strong>che</strong> poi liporterà fuori dall'Egitto. Poi <strong>la</strong> storia continua e più avanti abbiamo l'epocadei Giu<strong>di</strong>ci e an<strong>che</strong> qua <strong>la</strong> Bibbia ci <strong>di</strong>ce <strong>che</strong> in quest'epoca Israele non
aveva una guida e ognuno <strong>fa</strong>ceva quello <strong>che</strong> gli piaceva, c'era un'anarchiatotale, ognuno si comportava e viveva come gli pareva. An<strong>che</strong> nei Giu<strong>di</strong>cinoi troviamo sempre Israele <strong>che</strong> ad un certo punto grida a Dio e Diorisponde mandando un liberatore, così abbiamo Gedeone, Debora, tuttequeste persone <strong>che</strong> Dio ha suscitato per rispondere al <strong>grido</strong>, al<strong>la</strong> preghierad'Israele. La stessa cosa posso <strong>di</strong>re an<strong>che</strong> <strong>di</strong> me stessa, <strong>che</strong> tutte le volte<strong>che</strong> prego gridando a Dio dal profondo del mio cuore, è <strong>il</strong> momento in cuiDio davvero risponde. E non risponde solo dando quello <strong>che</strong> stochiedendo, ma risponde con un miracolo, così come an<strong>che</strong> Israele ha avuto<strong>la</strong> sua risposta con un miracolo potendo uscire dall'Egitto in un modomiracoloso, solo Dio poteva <strong>fa</strong>r uscire dall'Egitto Israele. Quin<strong>di</strong> Diorisponde al <strong>grido</strong> del nostro cuore. Gridarono, <strong>di</strong>ce <strong>la</strong> Bibbia, con tutto <strong>il</strong>loro cuore. Questo è quello <strong>che</strong> Dio cerca nel<strong>la</strong> nostra preghiera, quello<strong>che</strong> Dio cerca quando ci mettiamo davanti a Lui, una preghiera <strong>che</strong>proviene dal profondo del nostro cuore, un <strong>grido</strong> <strong>che</strong> esce dal nostro cuore.Perchè quin<strong>di</strong> non sempre otteniamo risposta alle nostre preghiere? Gesùci <strong>di</strong>ce in Luca 11:9-13- “Io altresì vi <strong>di</strong>co: Chiedete con perseveranza,e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussateripetutamente, e vi sarà aperto. Perchè chiunque chiede riceve, chicerca trova, e sarà aperto a chi bussa. E chi è quel padre fra <strong>di</strong> voi <strong>che</strong>,se <strong>il</strong> figlio gli chiede un pane, gli <strong>di</strong>a una pietra? O se gli chiede unpesce, gli <strong>di</strong>a invece un serpente? Oppure se gli chiede un uovo, gli <strong>di</strong>auno scorpione? Se voi, dunque, <strong>che</strong> siete malvagi, sapete dare buonidoni ai vostri figli, quanto più <strong>il</strong> Padre celeste donerà lo Spirito Santoa coloro <strong>che</strong> glielo chiedono.” Gesù ci <strong>di</strong>ce: chiedete e vi sarà dato,cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto, ma <strong>il</strong> più delle volte, quandopreghiamo, dobbiamo riconoscere <strong>che</strong> non stiamo bussando ed è perquesto <strong>che</strong> non ci viene aperto. Quando noi preghiamo non stiamo davverocercando, ed è per questo <strong>che</strong> non troviamo. Quante volte preghiamo perqualcosa e sembra quasi <strong>che</strong> Dio ci risponda con <strong>il</strong> contrario <strong>di</strong> quello <strong>che</strong>abbiamo chiesto, tante volte portiamo le nostre richieste a Dio, ma nonve<strong>di</strong>amo <strong>che</strong> Dio sta operando, non ve<strong>di</strong>amo <strong>che</strong> Dio sta rispondendo.Questo è forse perchè non stai chiedendo, così come lo intende Gesù. Noiquesti versi li conosciamo bene, ma forse noi non stiamo realmentechiedendo come Gesù intende <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> richiesta. Quando tu chie<strong>di</strong>qualcosa a Dio, forse non è davvero un <strong>grido</strong> <strong>che</strong> sale dal <strong>tuo</strong> cuore, pernoi chiedere significa <strong>fa</strong>re una domanda, per <strong>la</strong> Bibbia invece significaproprio cercare per trovare, significa sforzarsi <strong>di</strong> avere, volere, quasiesigere qualcosa, volerlo con tutto <strong>il</strong> cuore, aspettarsi. Quin<strong>di</strong> quando Gesù
ci par<strong>la</strong> <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> preghiera sono incluse in questo chiedere: cercareper trovare. Quante volte noi preghiamo veramente con questo nel nostrocuore? Cercare per trovare, chiedere per aspettarsi qualcosa, per riceverequalcosa da Dio. Quando preghiamo con <strong>la</strong> nostra mente, succede proprioquesto, preghiamo in un modo superficiale, parliamo, <strong>fa</strong>cciamo le nostrerichieste, ma tutto rimane qualcosa <strong>che</strong> riguarda <strong>la</strong> nostra mente, non saledal nostro cuore, non esce quel <strong>grido</strong> profondo dal nostro cuore. Perchèquesto <strong>grido</strong> <strong>che</strong> ha toccato <strong>il</strong> cuore <strong>di</strong> Dio, quando Israele ha gridato nel<strong>la</strong>sua schiavitù, Dio ha sentito questo <strong>grido</strong> e ha risposto in un modomiracoloso. Quando Israele era senza una guida e ha gridato a Dio e Lui harisposto suscitando delle persone. La storia ci racconta <strong>di</strong> miracoli <strong>che</strong>succedevano nel popolo d'Israele. E così an<strong>che</strong> <strong>il</strong> <strong>grido</strong> <strong>che</strong> esce dal nostrocuore, <strong>fa</strong> <strong>muovere</strong> <strong>il</strong> cuore <strong>di</strong> Dio <strong>che</strong> <strong>di</strong>ce: “Ti rispondo, voglio dartiquello <strong>che</strong> è meglio per te.” Tante volte noi non otteniamo risposta perchèpreghiamo con <strong>la</strong> nostra mente, in un modo superficiale, non trattiamoveramente <strong>la</strong> preghiera con profon<strong>di</strong>tà, non sale questo <strong>grido</strong> dal nostrocuore. A questo punto ci chie<strong>di</strong>amo come possiamo pregare con tutto <strong>il</strong>nostro cuore, come possiamo <strong>fa</strong>r uscire questo <strong>grido</strong> da dentro <strong>di</strong> noi? Neiversetti <strong>che</strong> abbiamo letto in Luca, abbiamo visto <strong>che</strong> Pietro si trovava inprigione e <strong>la</strong> chiesa si era riunita proprio per pregare perchè Pietro fosseliberato. La chiesa si è riunita con fervide preghiere, quin<strong>di</strong> con preghierepiene <strong>di</strong> passione, <strong>la</strong> chiesa sapeva <strong>che</strong> cosa voleva ottenere, cioè <strong>la</strong>liberazione <strong>di</strong> Pietro, quin<strong>di</strong> è rimasta a pregare, gridando con tutto <strong>il</strong> cuorea Dio, cercando proprio per trovare <strong>la</strong> risposta <strong>di</strong> Dio. Bussavaripetutamente al<strong>la</strong> porta perchè fosse aperto. Così come Israele ha gridato aDio e Dio ha risposto, così <strong>la</strong> chiesa si è riunita con preghiere piene <strong>di</strong>passione, finchè non è stata ottenuta <strong>la</strong> liberazione <strong>di</strong> Pietro. Si puòimmaginare questa chiesa <strong>che</strong> finchè non ha sentito pace, quin<strong>di</strong> nelmomento in cui lo Spirito Santo ha liberato Pietro, non ha smesso <strong>di</strong>pregare. La chiesa negli Atti pregava con una piena passione, gridava aDio con fede, perchè credeva <strong>che</strong> Dio poteva liberare Pietro, ma an<strong>che</strong> tuttii sentimenti <strong>che</strong> c'erano nelle persone, erano coinvolti nel<strong>la</strong> preghiera.Questo lo ve<strong>di</strong>amo an<strong>che</strong> nei Salmi <strong>che</strong> ci testimoniano dell'importanzaan<strong>che</strong> <strong>di</strong> esprimere quello <strong>che</strong> noi sentiamo davanti a Dio. Davide come glialtri salmisti quante volte hanno detto: io ho gridato a Dio e Lui mirisposto. Tutto <strong>di</strong> noi deve essere coinvolto quando preghiamo, quandochie<strong>di</strong>amo, ci deve essere veramente questa passione, questa volontà,questo desiderio <strong>che</strong> Dio operi davvero in ciò <strong>che</strong> stiamo chiedendo, per lepersone per le quali stiamo pregando. Gesù ci ha an<strong>che</strong> detto <strong>che</strong> Lui cerca
adoratori <strong>che</strong> adorino in Spirito e verità. E questa verità riguarda non soloun'adorazione basata sul<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> <strong>di</strong> Dio, ma an<strong>che</strong> un cuore sincero, unapersona <strong>che</strong> dal profondo del cuore, dal<strong>la</strong> sincerità del cuore eleva dellepreghiere a Dio, delle lo<strong>di</strong>, delle richieste, se preghiamo con <strong>la</strong> nostramente otterremo un preghiera superficiale <strong>che</strong> non può toccare Dio, <strong>fa</strong>tta <strong>di</strong>parole, <strong>fa</strong>tta magari <strong>di</strong> versetti, <strong>fa</strong>tta <strong>di</strong> cose <strong>che</strong> conosciamo, ma rimaneuna cosa superficiale, rimane una cosa del<strong>la</strong> nostra mente. La nostraragione non può comprendere le cose dello Spirito e non può esprimere lecose dello Spirito, per questo Gesù ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pregare in Spirito e verità,con un cuore sincero. La chiesa degli Atti, aveva preso sul serio le parole<strong>di</strong> Gesù: cercate e troverete, chiedete e vi sarà dato, bussate e vi saràaperto. E nel libro degli Atti, ve<strong>di</strong>amo una chiesa <strong>che</strong> prega sempre, <strong>che</strong>prega con passione, con grida, quin<strong>di</strong> non stavano in s<strong>il</strong>enzio, ma <strong>il</strong> pesodel loro cuore usciva e si traduceva in parole, tutto era coinvolto, <strong>il</strong> corpo,l'anima, lo Spirito e le risposte <strong>che</strong> otteneva erano miracoli, non eranodelle risposte, ma erano dei veri e propri miracoli, le loro grida toccavano<strong>il</strong> cuore <strong>di</strong> Dio e Dio si muoveva in loro <strong>fa</strong>vore compiendo delle operemiracolose. Le loro fervide preghiere <strong>fa</strong>cevano <strong>muovere</strong> <strong>la</strong> <strong>mano</strong> <strong>di</strong> Diocon potenza, quin<strong>di</strong> devi pregare dal profondo del <strong>tuo</strong> spirito. In Spirito everità, con un cuore sincero, ma an<strong>che</strong> dal profondo del <strong>tuo</strong> spirito, noncon <strong>la</strong> mente, dal<strong>la</strong> nostra ragione, non con parole <strong>che</strong> conosciamo, noncon le verità <strong>che</strong> noi conosciamo. Se noi pensiamo al<strong>la</strong> chiesa degli Attiquando si è riunita per ricevere lo Spirito Santo <strong>che</strong> Gesù aveva promesso,ve<strong>di</strong>amo <strong>che</strong> questi 120 si riuniscono aspettando quello <strong>che</strong> Gesù avevapromesso e poi quando lo Spirito Santo scende sui presenti, ve<strong>di</strong>amo <strong>che</strong>le persone <strong>che</strong> erano in città <strong>di</strong>cono: “Sono ripieni <strong>di</strong> vin dolce, sonoubriachi”, ma non perchè stessero par<strong>la</strong>ndo nelle lingue degli angeli, maperchè probab<strong>il</strong>mente tutto <strong>il</strong> loro essere era coinvolto in questa preghiera,quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> loro corpo, <strong>la</strong> loro anima, <strong>il</strong> loro spirito, tutto <strong>di</strong> loro era coinvoltonel<strong>la</strong> preghiera. E' questo quello <strong>che</strong> Dio cerca, non una preghierasuperficiale, o una preghiera <strong>che</strong> esce dal<strong>la</strong> nostra mente, da concetti <strong>che</strong>conosciamo, ma dal profondo del nostro cuore, dove tutto <strong>di</strong> noi ècoinvolto, quel <strong>grido</strong> <strong>che</strong> esce innalzandosi verso <strong>il</strong> cielo, è questo quello<strong>che</strong> tocca Dio e lo <strong>fa</strong> <strong>muovere</strong> con potenza nelle nostre vite. Lui vuolecompiere dei miracoli, non sono cose passate <strong>che</strong> appartengono a ciò <strong>che</strong> èscritto in questo libro, ma sono cose <strong>che</strong> Dio vuole ancora per ognuno <strong>di</strong>noi oggi e cerca una preghiera <strong>che</strong> esca dal nostro cuore, un <strong>grido</strong> <strong>che</strong> esceda un cuore sincero, <strong>che</strong> desidera davvero cercare per trovare, bussareperchè gli sia aperto. Dio vuole davvero <strong>che</strong> <strong>la</strong> nostra preghiera sia una
preghiera ripiena <strong>di</strong> passione, un <strong>grido</strong> <strong>che</strong> esce dal nostro cuore.Ewa Princi