<strong>Elita</strong> <strong>Mau<strong>le</strong></strong>, LA MUSICA DEL RE. Lully- Moliè<strong>re</strong>, Il borghese Gentiluomo, “Ouvertu<strong>re</strong>” e “La cérémonie des Turcs”:Marciarientrata a casa nel bel mezzo di un gran pranzo con conte,marchesa e marito, ha mangiato la foglia, comp<strong>re</strong>ndendofinalmente che l’inte<strong>re</strong>sse del marito non era solo rivolto all’amicizia<strong>per</strong> il conte ma anche al fascino femmini<strong>le</strong> della marchesa, ed hacacciato di casa i due indesiderati e blasonati ospiti scrocconi.Ora il tema della commedia, <strong>le</strong> fantasie da gran mondo di Jourdain,si int<strong>re</strong>ccia totalmente con il tema secondario: fargli accetta<strong>re</strong>l’indesiderato matrimonio della figlia. Ed entra in scena quel granbirbante di Coviello, il val<strong>le</strong>tto di C<strong>le</strong>onte.Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, che è un altro dei tantiluoghi comuni del teatro comico: la farsa del Gran Turco. Coviello,vestito da turco e parlando un turco maccheronico, si p<strong>re</strong>senta daJourdain e gli fa c<strong>re</strong>de<strong>re</strong> che il figlio del Gran Turco, di lignaggio<strong>re</strong>a<strong>le</strong>, è qui <strong>per</strong> sposa<strong>re</strong> Lucilla, la figlia di Jourdain. Inuti<strong>le</strong> di<strong>re</strong> cheil figlio del Gran Turco altri non è che C<strong>le</strong>onte, l’innamorato diLucilla. Ma, continua il birbante, assecondando la ridicola vanità diJourdain, l’aspirante sposo “<strong>per</strong> ave<strong>re</strong> un suocero degno di sé vuolfarvi mammalucco, che è una dignità… del suo Paese…Mammalucco, che nella nostra lingua significa paladino… In fatto dinobiltà non si va più in là e sa<strong>re</strong>te alla pari con i più grandi signoridella Terra…”(IV,5).Ovviamente Jourdain, lusingato dal<strong>le</strong> promesse di nobiltà, ci casca ene nasce un fragoroso bal<strong>le</strong>tto-farsa con la beffa del conferimentodella dignità di mammalucco al povero Jourdain, tutto un giococo<strong>re</strong>ografico di danze e canti, di finti muftì, di finti dervisci, di fintiturbanti: l’unica cosa vera sono <strong>le</strong> bastonate che si p<strong>re</strong>ndestoicamente il neo-paladino c<strong>re</strong>dendo sia il ritua<strong>le</strong> necessario allanuova dignità di mammalucco.Come finisce la commedia? È facilmente immaginabi<strong>le</strong>: festosomatrimonio <strong>per</strong> tutti, alla barba del povero Jourdain: si sposano lafiglia Lucilla col suo beneamato C<strong>le</strong>onte, i loro servitori, Nico<strong>le</strong>tta eCoviello, ma anche, <strong>per</strong> la gioia col<strong>le</strong>ttiva, lo spiantato conte e labella marchesa. Col povero Jourdain così allocco da c<strong>re</strong>de<strong>re</strong> che ilmatrimonio del conte con la marchesa sia solo una finta “<strong>per</strong>dargliela da intende<strong>re</strong>” (V,7) alla propria moglie, e fugarne ognigelosia… Insomma, Jourdain non si ar<strong>re</strong>nde: anche al termine dellavicenda continuerà a sogna<strong>re</strong> quanto non potrà mai ave<strong>re</strong>, lanobiltà e la sua bella marchesa.E noi lo lasciamo sogna<strong>re</strong>, insieme agli altri tipi comici del teatro diMoliè<strong>re</strong>.Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita Tartufo,anche questo borghese che sogna di diventa<strong>re</strong> un gentiluomo è,26
<strong>Elita</strong> <strong>Mau<strong>le</strong></strong>, LA MUSICA DEL RE. Lully- Moliè<strong>re</strong>, Il borghese Gentiluomo, “Ouvertu<strong>re</strong>” e “La cérémonie des Turcs”:Marcianella cultura <strong>le</strong>tteraria europea, un archetipo, è il modelloesempla<strong>re</strong> e imp<strong>re</strong>scindibi<strong>le</strong> del nuovo ricco, dell’arrampicato<strong>re</strong>socia<strong>le</strong>, dell’ambizioso che p<strong>re</strong>tende di compra<strong>re</strong>, col denaro, queimeriti e quei titoli di cui è ir<strong>re</strong>vocabilmente privo.27