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Versione PDF per la stampa - Lacan con Freud.it

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Logica del Bene e pratica dell’analisi | 4Tuttavia <strong>la</strong> compless<strong>it</strong>à di una spiegazione non dipende dall’incapac<strong>it</strong>àdegli psicoanalisti di dire come <strong>con</strong>cepis<strong>con</strong>o un intervento di tipo psicoterapeutico.Il problema dipende molto di più da una certa pressione esterioreche proviene da un discorso sociale organizzato attraverso il primato di significanticome “salute, comfort, benessere, felic<strong>it</strong>à”, che l’analista non puòev<strong>it</strong>are d’in<strong>con</strong>trare poiché questi termini organizzano ordinariamente <strong>la</strong>domanda del paziente.Una logica del beneEcco <strong>la</strong> ragione che ci spinge a insistere sull’articolo di Régine Lockot 5 ,che ha il mer<strong>it</strong>o di ricordare un avvenimento storico dalle <strong>con</strong>seguenze <strong>con</strong>siderevolinel cambiamento del nome dell’Ist<strong>it</strong>uto di Psicoanalisi di Berlino.La cancel<strong>la</strong>zione del termine “psicoanalisi”, assume un’importanza e un significatodi portata ben maggiore da quello che suggerisce il momento culminantedi un rivolgimento pol<strong>it</strong>ico e del suo segu<strong>it</strong>o antisem<strong>it</strong>a. Si avverteche <strong>la</strong> posta in gioco su<strong>per</strong>a le <strong>con</strong>dizioni del momento. Ecco <strong>per</strong>ché bisognar<strong>it</strong>ornare sul total<strong>it</strong>arismo, che è innanz<strong>it</strong>utto un movimento di r<strong>it</strong>ornoforzato verso il primato assegnato a un principio del Bene in una società civileche ne ha compromesso il corso. La s<strong>it</strong>uazione più <strong>con</strong>osciuta èl’instaurazione del governo del Terrore sotto Robespierre e Saint-Just, cheavevano proc<strong>la</strong>mato un patriottismo repubblicano puro e senza <strong>con</strong>cessioni,rendendo chiunque sospetto di non aderire totalmente a quel principio.Ora, se ogni società total<strong>it</strong>aria, fino alle attuali teocrazie, è organizzataattraverso l’instaurazione del Bene come final<strong>it</strong>à che deve trascendere <strong>la</strong> v<strong>it</strong>acivile e individuale, <strong>la</strong> sua funzione è di darsi come scopo di rimediare alle5R. Lockot, À propos des changements de nom de l’Association Psychanalytique deBerlin, c<strong>it</strong>. [N. d. T.]


Logica del Bene e pratica dell’analisi | 6Non è <strong>per</strong> caso che <strong>la</strong> psicologia è chiamata a sost<strong>it</strong>uire <strong>la</strong> psicoanalisi,poiché, praticamente <strong>con</strong>temporanea, essa offre allo smarrimento nel<strong>la</strong> culturaun addestramento adattativo, se non addir<strong>it</strong>tura riparatore, ma senzacr<strong>it</strong>icare il disagio nel<strong>la</strong> civiltà. Ogni psicoterapia non rifer<strong>it</strong>a al<strong>la</strong> psicoanalisinon può <strong>per</strong>tanto che essere il veicolo delle ideologie o delle illusioni delmomento; da qui il ricorso al<strong>la</strong> psicologia, messa volentieri al servizio delnazionalsocialismo.Il significato dell’articolo di Régine Lockot si sviluppa a nostro avviso indue direzioni. Da un <strong>la</strong>to, <strong>la</strong> minaccia <strong>con</strong>siste oggi nel ricorso quasi sistematicoal<strong>la</strong> psicoterapia: senza un campo di applicazione preciso, <strong>per</strong> chiunque,e senza aspettare che venga posta una qualsiasi domanda (si pensial<strong>la</strong> v<strong>it</strong>timizzazione sistematica). Dall’altro, in modo quasi identico, <strong>la</strong> minaccia<strong>con</strong>siste in un certo uso sociale del discorso del<strong>la</strong> scienza, quello,fraudolento, dove <strong>per</strong> denominare il sintomo si utilizzano termini quali “disturbo”o “handicap”, che comportano dei protocolli di cura scientificamentedefin<strong>it</strong>i e dall’efficacia verificabile. Certo, non viene decretata <strong>la</strong> scomparsadel<strong>la</strong> psicoanalisi: è sufficiente promuovere delle tecniche che pretendonodi agire direttamente sul “defic<strong>it</strong>”. Ed eccoci in tutto e <strong>per</strong> tutto arruo<strong>la</strong>ti inuna logica del Bene dove <strong>la</strong> psicoanalisi non può avere posto, e senza <strong>la</strong>brutal<strong>it</strong>à di un Göring! Alcuni autori <strong>per</strong>spicaci hanno defin<strong>it</strong>o questa s<strong>it</strong>uazionebarbarie dolce, nel<strong>la</strong> misura in cui induce, senza evidente costrizione,all’obbligo di entrare nel servizio dei beni.Questa s<strong>it</strong>uazione è <strong>con</strong>siderevolmente presente nel<strong>la</strong> clinica del bambino,dove l’ist<strong>it</strong>uzione sco<strong>la</strong>stica prescrive questa o quel<strong>la</strong> forma di curasenza veramente cercare di <strong>con</strong>oscere i problemi del bambino: purché il “defic<strong>it</strong>”di cui egli è portatore sia corretto.Se <strong>la</strong> psicoterapia si offre come rimedio <strong>per</strong> far tacere determinati sintomi,<strong>la</strong> psicoanalisi, dal canto suo, non si fa promotrice di alcun Bene, se


7 | Jean – Paul Hiltenbrandnon di quello dell’accesso del soggetto al proprio desiderio, senza <strong>con</strong>siderazione<strong>per</strong> il suo interesse <strong>per</strong>sonale o sociale.Il transfert e il suo rapporto all’in<strong>con</strong>scioL’altro specifico tratto distintivo fra psicoanalisi e psicoterapia <strong>con</strong>cerne<strong>la</strong> s<strong>it</strong>uazione e le caratteristiche del transfert. Se, nell’uno e nell’altro casoesiste un transfert, <strong>la</strong> psicoterapia tende a privilegiare il suo aspetto manifesto,non intenzionalmente ma di fatto. Ciò accade nel<strong>la</strong> misura in cui non è<strong>per</strong> niente raro che il paziente si <strong>con</strong>fonda sul suo ben-essere e si abbarbichiall’immagine raffigurata dal suo terapeuta, al<strong>la</strong> sua <strong>per</strong>sona, ai suoi tratti, aisuoi vest<strong>it</strong>i, alle sue espressioni più o meno affabili, senza <strong>con</strong>tare i modi diriguardo, di ev<strong>it</strong>amento o di aggressiv<strong>it</strong>à, faccia a faccia <strong>con</strong> quel<strong>la</strong> presenza<strong>con</strong>creta, all’interno degli inev<strong>it</strong>abili affetti di amore-odio.In compenso, se <strong>con</strong>cepiamo il transfert come <strong>la</strong> messa in atto in<strong>con</strong>scia,attraverso <strong>la</strong> coazione a ripetere, dell’oggetto-causa del soggetto nel<strong>la</strong>cura, allora l’interpretazione <strong>con</strong>cerne “l’Altra scena” e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del desideriodel soggetto all’Altro. Beninteso, una simile separazione tra questedue modal<strong>it</strong>à del transfert non si realizza mai in modo radicale; ma mentre<strong>la</strong> psicoterapia è attirata da qualche b<strong>la</strong>ndizie, presente o futura, <strong>la</strong> psicoanalisiè orientata dall’oggetto-causa in<strong>con</strong>scio del soggetto. La differenza non èda poco, dato che <strong>la</strong> prima riguarda un modo di vivere, mentre <strong>la</strong> se<strong>con</strong>daha a che fare col turbine di un’esistenza.(Traduzione dal francese di Moreno Manghi)

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