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Rivista PBM 37-38.pdf - STRINGHER

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La Costituzione degli Stati UnitiDi seguito pubblichiamo brani selezionati dall’Introduzione alla nuovatraduzione della Costituzione degli Stati Uniti, in cui il professorTonello traccia un quadro di riferimento indispensabile per comprendereil valore della Costituzione americana come documento storico.Testo di Fabrizio TonelloFabrizio Tonello insegna American Political System e Repubblica e Impero nella riflessione politica americanapresso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Tra i suoi libri, La politica come azionesimbolica (2003), Il giornalismo americano (2005), Il nazionalismo americano (2007).Durata e consensoLa Costituzione degli Stati Uniti detiene vari primati trale carte fondamentali che reggono le sorti degli Stati incui è politicamente diviso il nostro pianeta. Si tratta, innanzitutto,della più antica Costituzione scritta in vigore:nessun regime politico esistente ne ha una di duratacomparabile. La Francia, l’unico Paese insieme agliStati Uniti a effettuare una rivoluzione e instaurare unarepubblica prima del 1800, ha avuto tra il 1789 e oggiben quindici Costituzioni, ciascuna pensata per durare eciascuna ricacciata dopo qualche anno nell’oblio. I Paesiusciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale, Germania,Giappone e Italia, hanno tutti delle Costituzioniadottate dopo la fine del conflitto. Solo la Gran Bretagna,che non ha una Costituzione scritta ma una seriedi documenti costituzionali approvati in epoche diverse,può vantare un ordinamento politico stabile più anticodi quello americano. In secondo luogo, la Costituzione,attraverso la costante azione di judicial review della Cortesuprema, è uno strumento assai più attivo e presentenelle scelte politiche quotidiane del Paese di quanto nonavvenga negli Stati europei, dove le corti costituzionalisono chiamate in causa con frequenza assai minore. Infinela Costituzione americana è oggetto di un consensoche praticamente non ha eguali in alcun altro Paese: i cittadinirispondono regolarmente ai sondaggi proclamandola loro fiducia nella Corte suprema incaricata di vigilarla:76% nel 2009. Deputati e senatori mostrano unadeferenza verso la rule of law e verso i giudici assai piùsolida di quella del resto del mondo industrializzato, e inparticolare dell’Italia. Questa longevità della Costituzione,e la riverenza di cui è avvolta, ne hanno fatto oggi unoggetto di culto, il che rende più difficile farne un’analisiobiettiva, indagare sulle ragioni del suo successo e suiproblemi che essa crea ai nostri giorni.La prima difficoltà nell’esaminare il testo della Costituzionee i dibattiti sulla sua stesura è di caratterelinguistico […] Parole come felony, jury, impeachment,writ of habeas corpus, jeo- pardy, “life or limb”, commonlaw si intendono solo sapendo che l’inglese del1787 non è l’inglese del 2010 e che qualsiasi lavoro criticodeve tenere conto di un vocabolario giuridico natonella Londra di Shakespeare, o addirittura della MagnaCharta. […]Il primo motivo del successo della Costituzione è certamentel’eccezionale qualità del personale politicopresente alla Convenzione di Filadelfia. Benché mol-«We the people of the United States, in Orderto form a more perfect Union, establish Justice,insure domestic Tranquility, provide for thecommon defence, promote the general Welfare,and secure the Blessings of Liberty to ourselvesand our Posterity, do ordain and establish thisConstitution for the United States of America»ti delegati siano intervenuti raramente, o comunqueabbiano giocato un ruolo minore, nell’insieme il gruppodi intellettuali di formazione classica, con un acutosenso della storia e un profondo senso dello Statoera assai numeroso: oltre ai celebri Benjamin Franklin,James Madison e Alexander Hamilton occorre citarealmeno James Wilson, il più “democratico” dei partecipanti,Gouverneur Morris, la penna più elegante dellaconvenzione, a cui si deve la redazione del testo finale,il medico Benjamin Rush e John Dickinson, capace Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

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