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Documento - Consorzio Italiano Compostatori

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nell’ottica di ridurre progressivamente il quantitativo globale di rifiuti, il primointervento da promuovere è la riduzione del conferimento da parte delle utenzeresponsabili della produzione delle frazioni biodegradabili del rifiuto: particolarerilevanza assume in proposito il compostaggio domestico, che in contesti nonurbanizzati riveste un’importanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivisopra indicati; peraltro il compostaggio domestico riveste un’importanza notevoleanche per numerosi altri obiettivi ben più generali della programmazione sui rifiuti,e perfino per gli obiettivi di sostenibilità ambientale.Nella generalità dei casi sono sempre da avvantaggiare le raccolte differenziate deirifiuti biodegradabili, (FORSU, Scarti verdi, carta e cartone) condotte in modo daottenere elevate quantità di rifiuto differenziato sufficientemente libero da sostanzeindesiderate o addirittura inquinanti: pertanto negli obiettivi generali dellaprogrammazione regionale occorrerà provvedere al riesame degli obiettivi suisingoli materiali, in particolare quelli relativi alle tipologie “frazione organica”,“scarti verdi” e “carta e cartone”.Indicativamente si ritiene che sommando il contributo del compostaggio domesticoe della raccolta differenziata delle tre categorie di RUB, sia possibile (intervenendoanche con strumenti di tipo finanziario, tariffario, coercitivo, sanzionatorio,divulgativo, agevolativo, partecipativo, procedurale etc.) porre come obiettivo dellaprogrammazione regionale o di ATO l’intercettazione al 50 % del quantitativo diRUB totale prodotto.Naturalmente questa percentuale non solo è indicativa e va confezionata sullecaratteristiche peculiari della realtà regionale o di ATO, ma va anche commensurataalla collocazione effettiva del materiale raccolto in impianti di recupero, quali gliimpianti di compostaggio e di valorizzazione del rifiuto raccolto differenziatamente.Le soluzioni impiantistiche relative alla programmazione territoriale sui rifiutibiodegradabili dovranno comunque prevedere tra l’altro impianti per lavalorizzazione del contenuto energetico dei rifiuti residui, in particolare impianti dicombustione o di co-combustione dei rifiuti.Tuttavia, fino alla realizzazione di tali impianti, anche nel caso vengano posti degliambiziosi obiettivi di programmazione territoriale riguardanti la raccoltadifferenziata del rifiuto biodegradabile, occorrerà comunque prevedere unaprogrammazione di breve periodo che tenga conto di come intervenire sui rifiutourbano indifferenziato che a partire dal luglio 2005 dovrà essere sottoposto atrattamento prima di esser collocato in discarica.6.Stima delle variazioni quali-quantitative dei RUB e della disponibilitàoperativa degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei RUB aifini del raggiungimento degli obiettivi.Ogni singolo A.T.O. (o Regione) dovrà essere esaminato in funzione delle variazioniquali-quantitative che potranno avvenire a partire dal 2002, cioè negli anni oggettodi programmazione, secondo criteri di produzione RUB e di presenza merceologicadelle sue componenti effettuata anche per estrapolazione da informazioni assuntenel corso degli anni precedenti.7.Elaborazione dei dati (kg/anno per abitante) e compilazione della tabellaprogrammatica.

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