poesie pag let - Centro Internazionale Studi sul Mito

LA CANZONE DI AFRODITE di Monica SeksicLa cintura è leggerale gemme appeseoscillanoseguendo beateil moto ondulatoriodel bacinomi muovo - si dicecongrazia misteriosacon le dita sfiorocuriosale labbra assopitedel mio amatoE' molti Deima di uno solo ha gli occhiAres che cercanella mia umiditàl'unguentoper le sue cicatriciriposo e treguale ciliegiela folata di ventogiochi sepoltisotto lo scudocon me può dimenticarele battaglie perseE' molti Deima di uno solo la boccaHermesrapido curiosocerca in menella mia forma la sostanzala tavola di smeraldola bellezzadella trasformazionequalcosada fare lentamenteradiositàmistero

con me può acceleraresino fermare il tempomolti Deie i fianchi di uno soloDyonisoscreatore e distruttorecerca in mela parte smembratadi se stessooblìo incoscientetutte le gioieche si devonocompiere perfettenell'arco di una notteebbrezza e trasparenzacon me può danzarefino a compiere il suo destinomolti Deima le mani di uno soloPoseidonpadrone delle acquecerca in mel'oceano che non può dominarei delfini in brancola risatache calma la tempestal'isola Beataimmersa fra le sue bracciail ritmo delle ondela spuma del marecon me può placare il suo disordineo considerarlo normaleMolti Dei in uno, per mebizzarra potente e capricciosarabbia, idee, passione,uragano sub tropicaledi desiderioanarchico al dominio della ragione.