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Allegato - Delibera di Giunta n. 687 - Bollettino Ufficiale della ...

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Le varianti non sostanziali verranno quin<strong>di</strong> descritte dalla DIA, da presentarsi prima <strong>della</strong> ultimazione lavoriai sensi dell’art. 19 <strong>della</strong> L.R. n. 31 del 2002, congiuntamente agli elaborati <strong>di</strong> cui al paragrafo 3 del presente<strong>Allegato</strong>, i quali andranno ad integrare l’originario progetto esecutivo riguardante le strutture.2. DisposizioniLa realizzazione delle varianti in corso d’opera, riguardanti parti strutturali, che non rivestono caratteresostanziale (VNS) non richiede il deposito preventivo <strong>della</strong> documentazione progettuale nelle zone 3 e 4(bassa sismicità) o l’autorizzazione sismica preventiva nella zona 2 (me<strong>di</strong>a sismicità), in quanto nonintroducono mo<strong>di</strong>ficazioni significative agli atti depositati o autorizzati, con il progetto originario.L’appartenenza alla categoria delle varianti non sostanziali (VNS) comporta in ogni caso il rispetto dellenorme tecniche specifiche e <strong>della</strong> normativa urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia; le opere dovranno pertanto essereprogettate e realizzate in osservanza delle vigenti “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC) e delle<strong>di</strong>sposizioni relative alla <strong>di</strong>rezione lavori e al collaudo statico delle costruzioni.La documentazione relativa alle varianti non sostanziali dovrà essere pre<strong>di</strong>sposta, depositata e <strong>di</strong>sponibilesecondo quanto in<strong>di</strong>cato al successivo paragrafo 3.Le <strong>di</strong>sposizioni del presente <strong>Allegato</strong> si applicano alle varianti in corso d’opera relative sia agli interventi <strong>di</strong>nuova costruzione sia agli interventi sulle costruzioni esistenti.Sono da considerare, in ogni caso, varianti sostanziali quelle che comportano significative variazioni deglieffetti dell’azione sismica o delle resistenze delle strutture o <strong>della</strong> loro duttilità, come <strong>di</strong> seguito elencato:I ) Adozione <strong>di</strong> un sistema costruttivo 3 <strong>di</strong>verso da quello previsto nel progetto iniziale, per:- impiego <strong>di</strong> materiali strutturali <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura;- scelta <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa tipologia costruttiva.II ) Mo<strong>di</strong>fiche all’organismo strutturale, per:- sopraelevazioni, ampliamenti, variazioni del numero dei piani entro e fuori terra;- creazione o eliminazione <strong>di</strong> giunti strutturali;- variazioni <strong>della</strong> tipologia delle fondazioni;- variazioni del fattore <strong>di</strong> struttura q;- variazioni <strong>della</strong> rigidezza nel piano degli impalcati e <strong>della</strong> copertura che vanifichil’ipotesi <strong>di</strong> piano rigido, se presente;- mo<strong>di</strong>fiche:• nella <strong>di</strong>stribuzione in pianta o in altezza degli elementi strutturali irrigidentiverticali (quali nuclei, setti, controventi);• negli schemi <strong>di</strong> calcolo delle strutture principali sismo-resistenti;• nelle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> elementi strutturali principali (quali pilastri, travi, nuclei,setti, muri, fondazioni);• <strong>della</strong> <strong>di</strong>stribuzione delle masse;3 ve<strong>di</strong> art. 54 “Sistemi costruttivi” del DPR n.380/2001 e le NTC-2008;

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