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C I T T A' D I P A R M A - Pianificazione Territoriale - Comune di ...

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PARMA 2020Sindaco:Pietro VignaliAssessore politiche urbanistiche ed e<strong>di</strong>lizie:Francesco Manfre<strong>di</strong>Segretario Generale:Michele PinzutiQUADROCONOSCITIVODirettore Generale:Carlo FrateschiDirettore Centrale del Territorio:Cristiano CostanzoDirettore del Settore <strong>Pianificazione</strong> territoriale:Tiziano <strong>di</strong> BernardoSettore <strong>Pianificazione</strong> <strong>Territoriale</strong> del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma:Tiziano <strong>di</strong> Bernardo, Emanuela Montanini, Costanza Barbieri,Marta De Vecchi, Alessandra Gatti, Francesca Luppi,Silvia Ombellini, Patrizia Rota, Lucia SartoriCoor<strong>di</strong>namento Scientifico:Richard BurdettCoor<strong>di</strong>namento Generale:Ugo Bal<strong>di</strong>niProgetto Urbanistico:Richard Burdett, Ugo Bal<strong>di</strong>ni, Fabio Ceci, Giampiero Lupatelli,Stefano Recalcaticon:Marco Aicar<strong>di</strong>, Paolo Ferri, Vittorio Gimigliano, Luca Reverberi,Nicoletta Toffaletti, Omar Tondellie la collaborazione <strong>di</strong>:Elio Bal<strong>di</strong>, Federico Beffa, Francesco Boccia, Patrizia Chirico,Francesca Finotto, Tatiana Fontanesi, Davide Frigeri,Gabriela Galindez, Serena Girani, Alex Massari, Andrea PanzavoltaRapporto sulQuadro ConoscitivoValSAT:Giorgio Nericon:Davide Gerevini, Clau<strong>di</strong>a Giar<strong>di</strong>nà, Lorenza Costa, Lisa NevanoGrafica ed E<strong>di</strong>ting:Antonella BorghiSi ringraziano per le gentili collaborazioni prestate:STT: Ivano SaviAgenzia per la Qualità Urbana: Dario NaddeoInfomobility: Arcangelo Merella<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma:Guido Cavalli (Marketing), Emanuele Moruzzi (Benessere eSostenibilità), Nicola Ferioli (Mobilità Sostenibile), Ivano Ruscelli(Town Center Manager), Giovanni De Leo, Angela Chiari(Infrastrutture Pubbliche), Dario Parravicini (Servizi alla Persona ealla Famiglia), Loretta Aimi, Rossana Allegri, Elisabetta Andreoli,Mariastella Carpi, Nicola Ghillani (Servizi Educativi)Giugno 2010Il Documento Preliminare del PSC <strong>di</strong> Parma è stato elaborato attraversoil Raggruppamento Temporaneo d’Imprese composto da:CAIRE Urbanistica s.c. (capogruppo) – Richard Burdett – AMBITER srl


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOPARMA 2020RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOS O M M A R I O• Premessa 3• Sistema economico e sociale 6• Sistema ambientale 15• Sistema inse<strong>di</strong>ativo 29• Sistema della mobilità 45• Sistema della pianificazione 57ATLANTE• In<strong>di</strong>ce delle tavoleMONOGRAFIE• In<strong>di</strong>ce dei documenti1


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO2


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOPremessa3


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOPREMESSALa Legge Regionale n. 6/2009 recante “Governo e riqualificazionesolidale del territorio” ha chiarito come il Quadro Conoscitivo dellostrumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale e urbanistica debba esserepre<strong>di</strong>sposto “secondo criteri <strong>di</strong> massima semplificazione, tenendoconto dei contenuti e del livello <strong>di</strong> dettaglio richiesto dallo specificocampo <strong>di</strong> interesse del piano e recependo il quadro conoscitivo deilivelli sovraor<strong>di</strong>nati, per evitare duplicazioni nell’attività conoscitiva evalutativa e <strong>di</strong> elaborazione dello stesso”.I Comuni infatti “nella pre<strong>di</strong>sposizione del quadro conoscitivo del PSCintegrano le informazioni e i dati conoscitivi” già elaborati nell’ambitodegli strumenti <strong>di</strong> pianificazione regionali e provinciali “con gliapprofon<strong>di</strong>menti già effettuati e le informazioni ottenute nell’ambito<strong>di</strong> altri livelli decisionali o altrimenti acquisite” nell’ambito delleattività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e integrazione delle informazioni fraAmministrazioni pubbliche con utilizzo dei supporti informatici,“procedendo alle integrazioni e agli approfon<strong>di</strong>menti solo nel caso incui risultino in<strong>di</strong>spensabili per la definizione <strong>di</strong> specifiche previsionidel piano”.Risulta chiaro pertanto che la formazione del Quadro Conoscitivo non èun’attività definita univocamente per tutte le realtà, che possaprescindere da quanto c’è e dal riconoscimento <strong>di</strong> quanto serveirrinunciabilmente per la costruzione del Piano. Il profilo del QuadroConoscitivo va cioè “personalizzato” sul Piano dello specifico comune.A tal fine, la struttura del presente rapporto è stata pre<strong>di</strong>spostaattraverso una metodologia operativa che ha previsto i seguentipassaggi:- la ricognizione ed acquisizione, nelle forme più opportune, deimateriali conoscitivi già esistenti e <strong>di</strong>sponibili, in quanto prodottinell’ambito <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> pianificazione altri, sia comunali, siasovracomunali ovvero nell’ambito delle specifiche competenze <strong>di</strong>Enti o Istituti con competenze <strong>di</strong> governo, programmazione,controllo, stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> componenti settoriali del territorio;- la valutazione comparata della consistenza e adeguatezza o menodei materiali conoscitivi acquisiti o acquisibili dai soggetti succitatiatta a rispondere ad uno standard minimo <strong>di</strong> conoscenze utili enecessarie alla pianificazione urbanistica; <strong>di</strong> conseguenza, lavalutazione tra i predetti documenti e quelli prodotti nell’ambitodel re<strong>di</strong>gendo PSC, al fine <strong>di</strong> valutare le integrazioni o gliaggiornamenti che questi ultimi hanno configurato rispetto a quelligià pre<strong>di</strong>sposti;4- la definizione del fabbisogno degli ulteriori elementi conoscitivinecessari, in rapporto anche al sistema <strong>di</strong> obiettivi posti dalla


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOpianificazione ed ai temi o ambiti <strong>di</strong> più importante applicazionedel re<strong>di</strong>gendo strumento <strong>di</strong> pianificazione; nonché ladeterminazione dei livelli <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, delle fonti, dellemeto<strong>di</strong>che per l’espletamento delle analisi integrative, aggiornativeo totalmente nuove da porre in essere.La struttura del documento è stata sud<strong>di</strong>visa in sistemi, ai sensi <strong>di</strong>quanto introdotto dall’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionale 1 , che con riferimentoai contenuti essenziali del Quadro Conoscitivo opera la seguente<strong>di</strong>stinzione:- sistema economico e sociale;- sistema naturale e ambientale;- sistema territoriale, composto dal sistema inse<strong>di</strong>ativo, dal sistemadelle infrastrutture per la mobilità e dal sistema del territoriorurale;- sistema della pianificazione.Pertanto, i Capitoli del presente Rapporto seguono la suddettaarticolazione in sistemi, presi convenzionalmente come riferimentoanche per un altro aspetto, ossia la medesima strutturazione in sistemioperata dal Quadro Conoscitivo della Variante al PSC approvata nel2007, primario riferimento per la valutazione dei documenti<strong>di</strong>sponibili e <strong>di</strong> loro eventuali integrazioni o aggiornamenti.A tal fine, data l’unificazione tra il sistema inse<strong>di</strong>ativo e il sistema delterritorio rurale che il predetto Quadro Conoscitivo ha pre<strong>di</strong>sposto nelpalinsesto <strong>di</strong> elaborati da esso contenuti, per <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una omogeneastruttura valutativa tale unificazione è stata effettuata anche nelpresente Rapporto, racchiudendo i due sistemi nel Capitolo sul“sistema inse<strong>di</strong>ativo”.Altresì, considerato che nel Quadro Conoscitivo del PSC 2007 ilsistema della mobilità è stato affrontato con una sezione ad hoc, per lapredetta omogeneità <strong>di</strong> valutazione anche nel presente Rapporto talesistema è stato analizzato con un capitolo esclusivamente de<strong>di</strong>cato alletematiche legate alla mobilità.1 Deliberazione del Consiglio regionale n.173 del 2001 "Approvazione dell'atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ecoor<strong>di</strong>namento tecnico sui contenuti conoscitivi e valutativi dei piani e sulla conferenza <strong>di</strong>pianificazione” (L.R. 24 marzo 2000, n. 20 "Disciplina generale sulla tutela e l'uso delterritorio") (Proposta della Giunta regionale in data 27 febbraio 2001, n. 241).5


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSistema economico e sociale6


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSISTEMA ECONOMICO E SOCIALEPremessaIl PSC del comune <strong>di</strong> Parma è corredato da un ampio quadroconoscitivo relativo al Sistema Socio-Economico, che analizza letematiche principali del territorio comunale dal punto <strong>di</strong> vistademografico e della struttura produttiva.In questo documento sono esaminati in modo conciso i principalicontenuti del Sistema Socio-Economico facenti parte del QuadroConoscitivo allo scopo <strong>di</strong> definire, per ognuno <strong>di</strong> essi, il mantenimentoo meno della loro vali<strong>di</strong>tà allo stato attuale e le conseguenti necessità <strong>di</strong>aggiornamento.Il Sistema Socio Economico nel Quadro Conoscitivo è organizzato indue gran<strong>di</strong> tematiche: Società e Attvità produttive, che andremo a<strong>di</strong>llustrare nelle tabelle in seguito.Fuori dal Quadro Conoscitivo ci sono due documenti fondamentali chel’amministrazione in tempi recenti ha commissionato su questetematiche, dei quali bisogna tenere conto per avere un quadro piùaggiornato della situazione: il “Quadro Conoscitivo del Piano Strategico<strong>Territoriale</strong> per la variante al nuovo PSC” redatto dal CENSIS, el’“Indagine sulla Con<strong>di</strong>zione Abitativa a Parma” redatta da CRESME.PARTE 1: SOCIETA’Sezioni del QC1- La popolazione e lefamiglie2 - L'istruzione3 - La mobilità degliabitanti4 - I migranti5 - Gli utilizzatori dellacittàContenuti del documentoAnalisi della popolazione <strong>di</strong> Parma e Provinciaper consistenza e classi <strong>di</strong> età, con previsionidella popolazione residente al 2024.Consistenza delle famiglieNumero <strong>di</strong> alunni che frequentano le scuoledell'infanzia, primaria ,secondaria e secondariasuperiore, con dettaglio degli studenti stranieriSpostamenti pendolari degli abitanti dovuti a:stu<strong>di</strong>o, attrattività dei centri commerciali,turismo. Pendolarismo in ingresso e uscita daParma per tipologia <strong>di</strong> mezzo utilizzatoDati a livello comunale e provinciale sullacomponente straniera della popolazione,tipologie <strong>di</strong> immigrati in arrivo, ipotesi sullasua possibile evoluzione futuraQuantificazione dell'effettiva entità delladomanda aggiungendo ai residenti gli studentiuniversitari, i turisti e gli utilizzatori saltuari <strong>di</strong>servizi situati nel capoluogo, con dettaglionumerico de<strong>di</strong>cato a studenti e turisti7


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSezioni del QC6 - Le con<strong>di</strong>zioniabitative7 - Le con<strong>di</strong>zionilavorativePunti <strong>di</strong> forza e punti<strong>di</strong> debolezzaContenuti del documentoAnalisi del patrimonio abitativo <strong>di</strong> Parma, poiesame dell'E<strong>di</strong>lizia Residenziale Pubblica efocus sulle politiche abitative messe in atto dalcomuneQuadro generale sul mercato del lavoro aParma, con analisi del dettaglio su:occupazione femminile, <strong>di</strong>soccupazionegiovanile intellettuale, inserimento lavorativodegli extracomunitariAnalisi swat per sintetizzare pregi e <strong>di</strong>fettipeculiari delle sezioni del QC sopra elencateSezioni del QC1 - Industria2 - Commercio3 - Turismo4 - Uffici e terziario5 - L'agricolturaPunti <strong>di</strong> forza e punti<strong>di</strong> debolezzaPARTE 2: ATTIVITA’ PRODUTTIVEContenuti del documentoAnalisi del sistema industriale a livelloprovinciale e regionale, con focus specifico suisettori dell'impiantistica per alimenti edell'alimentare in generale, conclusione de<strong>di</strong>cataalle piccole imprese e ai loro bisogniQuadro territoriale tracciato nel POIC; indaginesui consumi; mobilità degli acquirenti residentiin ambito provinciale; analisi su comportamenti eabitu<strong>di</strong>ni d'acquisto nella città <strong>di</strong> Parma, analisidella rete <strong>di</strong>stributiva provinciale nei suoi ambititerritoriali omogenei, Parma nel contestoregionale e provinciale, l'offerta commerciale nelcomune <strong>di</strong> Parma con focus finale sui luoghicommerciali della città <strong>di</strong> Parma, e sui centricommerciali e ipermercati presenti nel comune. Imercati e l'evoluzione della rete commerciale delcomuneIl contesto regionale, e l'evoluzione dell'offertaricettiva e dei flussi turistici degli ultimi 5 anniPrima un quadro generale della situazione poiesame nel dettaglio dei settori informatica,istruzione e sanitàAnalisi del contesto nazionale e regionale intermini <strong>di</strong> aziende, SAU e consistenza degliallevamenti. Con dettaglio sulla provincia <strong>di</strong>Parma, analisi delle forme <strong>di</strong> conduzione,dell'interazione tra famiglia e lavoro agricolo,dell'evoluzione delle strutture aziendali. Analisidel settore zootecnico, in particolar modo suini evacche da latteAnalisi swat per sintetizzare pregi e <strong>di</strong>fettipeculiari delle sezioni del QC sopra elencate8


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOContenuti del PSC vigente ancora vali<strong>di</strong>, per i quali non ènecessario un aggiornamento ai fini della Variante al PSCin esameCominciando l’analisi del documento dalla parte de<strong>di</strong>cata alla società,tra i contenuti nella sezione sulla mobilità degli abitanti la parte suglispostamenti dovuti all’istruzione è ancora valida. Lo stesso <strong>di</strong>scorso èda ritenersi valido anche per la parte della mobilità dovuta ai centricommerciali: probabilmente dal 2000 sono mutate le cifre, e si sonoaggiunte altre strutture commerciali, ma i concetti <strong>di</strong> fondo sonoancora vali<strong>di</strong>, quin<strong>di</strong> al limite è da valutare l’ipotesi <strong>di</strong> integrare condati aggiornati e eventuali nuove strutture la parte già esistente,mantenendo però quello che è stato fatto. Un’indagine così è moltospecialistica e dettagliata, quin<strong>di</strong> è consigliabile mantenerla comebuona finché non subentri un’altra indagine simile sullo stesso ambito<strong>di</strong> ricerca.La parte sugli utilizzatori della città vuole approfon<strong>di</strong>re l’analisi delleabitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> spostamento <strong>di</strong> coloro che non risiedono a Parma, ma vi sirecano per motivi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, lavoro, o turismo. La sezione è ancoracentrata sui problemi ed attuale e non necessita <strong>di</strong> ritocchi <strong>di</strong> alcungenere, al netto <strong>di</strong> aggiornamento sui dati degli studenti.La prima sezione della seconda parte del Quadro Conoscitivo tratta delsettore manifatturiero analizzando i dati <strong>di</strong> imprese ed unità locali al2001, prima nel dettaglio regionale, poi provinciale e comunale, ed ègià al massimo aggiornamento possibile dato che fa riferimento a datidel Censimento dell’Industria e dei Servizi 2001 che è l’ultimocensimento <strong>di</strong>sponibile, e questo <strong>di</strong>scorso vale anche per la successivaparte <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento (in<strong>di</strong>cata come 2.5) sul settore terziario. Lasezione che segue offre spunti interessanti grazie all’approfon<strong>di</strong>mentosu alcuni specifici comparti manifatturieri come l’alimentare el’impiantistica per l’industria alimentare.La sezione sul commercio ha livello d’approfon<strong>di</strong>mento e d’indaginemolto elevato, e la qualità delle indagini eseguite ed il loro dettaglio,rendono questo capitolo un pezzo valido e pieno <strong>di</strong> spunti importanti einteressanti tutt’ora. Prima viene esaminata la struttura provinciale delcommercio con la sud<strong>di</strong>visione per Ambiti operata nel POIC, lapropensione al consumo nei <strong>di</strong>versi ambiti, la mobilità nei confrontidel commercio. In seguito si analizzano le tendenze d’acquisto deiresidenti nel capoluogo, per poi fare il punto sulla rete <strong>di</strong>stributivacommerciale per ambito provinciale. La parte finale si concentra sulcomune <strong>di</strong> Parma, prima con l’analisi dell’offerta commerciale, esuccessivamente con un approfon<strong>di</strong>mento molto interessante suiluoghi commerciali della città, e sui mercati pubblici. Si potrebbeprendere in esame l’ipotesi <strong>di</strong> aggiornare qualche dato (soprattutto neiconfronti provinciali), ma l’insieme dell’elaborato è valido e, in gran9


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOparte, attuale, e potrebbe essere rimpiazzato solo da indagini similarisvolte successivamente.Contenuti del PSC vigente per i quali è necessario unaggiornamento ai fini della Variante al PSC in esameGrazie all’indagine del CENSIS è <strong>di</strong>sponibile un aggiornamentoapprofon<strong>di</strong>to ed esauriente relativo agli aspetti demografici <strong>di</strong> Parma:gli argomenti trattati vanno dalla consistenza della popolazione, allacomposizione della stessa per classi <strong>di</strong> età, alle caratteristichequantitative e qualitative della componente migratoria. Le stesseinformazioni sono <strong>di</strong>sponibili anche nel dettaglio per i singoli quartieri.L’evoluzione demografica della città e dei comuni vicini, nonché i sal<strong>di</strong>migratori vengono trattati in modo esauriente non solo dal CENSIS maanche nell’Indagine Cresme sulla con<strong>di</strong>zione abitativa, e nell’Atlantedel PSC c’è una parte dove sono trattati i movimenti anagrafici delcomune e dei comuni limitrofi, quin<strong>di</strong> le informazioni non mancano.La parte <strong>di</strong> previsione demografica della popolazione è stata aggiornatacon orizzonte temporale rispettivamente al 2020 e al 2025, utilizzandole informazioni più recenti sull’evoluzione della popolazione percogliere al meglio le <strong>di</strong>namiche della realtà citta<strong>di</strong>na.La sezione sulle scuole con approfon<strong>di</strong>menti per ogni grado è stataaggiornata nell’ampia monografia a corredo del Quadro Conoscitivo,nello specifico le cifre più aggiornate a <strong>di</strong>sposizionedell’amministrazione comunale sono state inserite nel libro biancodelle scuole.La sezione sulle con<strong>di</strong>zioni abitative è valida nel segmento sullo stockdel patrimonio e<strong>di</strong>lizio, che utilizza informazioni del Censimento 2001,e per le altre informazioni relative a locazioni, mercato immobiliare,fabbisogni delle famiglie e loro <strong>di</strong>namica c’è un ampia ed esaustivatrattazione nel documento del CRESME sulla con<strong>di</strong>zione abitativa aParma.10


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOL’analisi delle con<strong>di</strong>zioni lavorative effettuata nella sezione 1.7 è benstrutturata, con una parte sul quadro generale, focus sullaoccupazione femminile e su quella giovanile, e sull’inserimentolavorativo degli immigrati. La sezione è ben strutturata edesauriente, purtroppo con l’arrivo della recessione economica gliscenari sono mutati, ed un integrazione sembra necessaria. Questaintegrazione è <strong>di</strong>sponibile nell’indagine del CENSIS, in special modola seconda parte della suddetta si de<strong>di</strong>ca in modo approfon<strong>di</strong>to alsistema economico locale <strong>di</strong> Parma e approfon<strong>di</strong>menti sul mercatodel lavoro, sulle conseguenze della crisi economica e sullo statodell’arte delle imprese che operano nei settori a maggior contenutotecnologico.Come aggiornamento della parte de<strong>di</strong>cata all’agricoltura è da segnalarela parte dell’atlante del PSC de<strong>di</strong>cata alle <strong>di</strong>mensioni e alla strutturadelle aziende agricole presenti nel territorio del comune <strong>di</strong> Parma condati aggiornati del 2009.Altre tematiche analizzate in questi due documenti che vanno a<strong>di</strong>ntegrare il quadro conoscitivo in nostro possesso sono l’analisiapprofon<strong>di</strong>ta per classi <strong>di</strong> età del CENSIS riferita ai giovani ed aglianziani, con alcune riflessioni sulle conseguenze per il welfare dellafutura <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> queste componenti della popolazione.Nell’indagine sulla con<strong>di</strong>zione abitativa del CRESME la partesull’evoluzione demografica esegue un’analisi più approfon<strong>di</strong>tadell’evoluzione delle famiglie e della loro composizione, e lo stu<strong>di</strong>o neldettaglio dell’evoluzione del mercato immobiliare.Considerazioni riassuntive sulle criticità socioeconomiche1 L'andamento demografico della città e della provincia relativoall’ultimo decennio restituisce una fotografia sostanzialmentepositiva, caratterizzata da una serie <strong>di</strong> progressi che contribuiscono amitigare alcune criticità “storiche” del contesto locale.Tra i progressi relativi alla <strong>di</strong>namica più recente si può evidenziare:1. la crescita demografica della popolazione residente che inverte inqualche modo la tendenza al ri<strong>di</strong>mensionamento che avevacaratterizzato il precedente decennio. Direttamente connesso aquest’aspetto si evidenzia una graduale ripresa della natalità dopo undeclino durato circa vent’anni;2. il progressivo aumento della popolazione nelle classi <strong>di</strong> età piùbasse che si riflette positivamente nel processo <strong>di</strong> “ringiovanimento”1 Tratto dal “Quadro conoscitivo del Piano Strategico <strong>Territoriale</strong> per la variante al nuovo PSC”,CENSIS 200911


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOdella popolazione parmigiana, contribuendo così a limitare ilfenomeno <strong>di</strong> senilizzazione della realtà locale;3. la crescente capacità attrattiva del territorio che lo pone ai verticidelle province italiane interessate dai flussi <strong>di</strong> immigrati; un afflussoche influenza positivamente l’andamento della natalità e, in sensopiù ampio, della crescita demografica.La previsione <strong>di</strong> una società multietnica, con un’elevata incidenza <strong>di</strong>popolazione non attiva, dunque <strong>di</strong> anziani e giovani sotto i 14 anni,induce anche alla necessità <strong>di</strong> ripensare un modello <strong>di</strong> welfare localein grado <strong>di</strong> rispondere non solo alla crescita della domanda <strong>di</strong> servizi,ma anche a una <strong>di</strong>versificazione delle esigenze del tessuto sociale. Ifattori alla base dei cambiamenti che stanno interessando la realtàparmigiana, tra cui l’espansione demografica, l’intensificazione deiflussi migratori, la frammentazione ed erosione dei legami familiari,incidono nell’insieme sulla domanda <strong>di</strong> servizi, determinandone unsuo sviluppo per quantità, qualità e complessità.Il sistema Parma, che oggi si profila come un modello ottimale dalpunto <strong>di</strong> vista del benessere garantito alla comunità e della qualitàdei sevizi offerti, è sempre più esposto al rischio <strong>di</strong> implodere sotto lenuove pressioni che si generano dal tessuto locale. I citta<strong>di</strong>ni,abituati peraltro ad elevati standard <strong>di</strong> welfare locale, <strong>di</strong>fficilmentepotrebbero adattarsi all’ipotesi <strong>di</strong> una sua riduzione odepotenziamento.12La soli<strong>di</strong>tà del sistema economico parmense è testimoniata danumerosi segnali, a cominciare dall’elevato numero <strong>di</strong> imprese attivesul territorio e dal loro positivo ciclo <strong>di</strong> vita, fino alla <strong>di</strong>namicaeccellente del mercato del lavoro e all’elevata quota <strong>di</strong> ricchezzaprodotta per abitante. Rispetto a quest’ultima <strong>di</strong>mensione si tengapresente che Parma rientra tra le prime <strong>di</strong>eci province d’Italia con ilivelli più alti <strong>di</strong> Pil pro-capite, confermando pertanto la collocazionedel sistema economico locale tra le aree più forti e stabili del Paese.Altrettanto esemplari i dati relativi all’occupazione, che evidenzianola <strong>di</strong>namicità del contesto parmigiano, caratterizzato da andamentivirtuosi in materia <strong>di</strong> lavoro, occupazione giovanile e femminile,tutele e modalità contrattuali. Un primato quello <strong>di</strong> Parma ormaiconosciuto e apprezzato anche al <strong>di</strong> fuori del perimetro nazionale.L’attuale congiuntura economica, tuttavia, pone nuove sfide anche aun sistema produttivo solido quale appunto quello parmense maattualmente “sotto sforzo” e richiede particolare attenzionenell’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi da mantenere e, parallelamente, <strong>di</strong>quelli da rilanciare ulteriormente.In sintesi, l’obiettivo finale è <strong>di</strong> garantire alle imprese e alle aziendeparmigiane <strong>di</strong> incrementare il livello <strong>di</strong> competitività, in modo tale dacontinuare a produrre ricchezza e benessere per la comunità.Ma quali sono i tratti <strong>di</strong>stintivi dell’economia locale?


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOIl modello <strong>di</strong> capitalismo parmense, che coniuga piccola impresaaccanto ad alcuni big-player in grado <strong>di</strong> competere sul mercatointernazionale, sembra caratterizzarsi per alcuni principali tratti cosìriassumibili:1. il “carattere manifatturiero” dell’economia locale. Le impreseattive nel settore sono attualmente 6.319, il 14,7% del totale. Diqueste 1.448 attengono al settore alimentare (1,4%), che non soloè cresciuto negli ultimi anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse unità, ma ha visto anchemoltiplicare il volume delle esportazioni, grazie all’eccellenza <strong>di</strong>alcuni prodotti <strong>di</strong> punta che hanno contribuito a consolidarel’immagine <strong>di</strong> Parma nel mondo. Dal 2000 a oggi le impresemanifatturiere sono aumentate complessivamente dell’1,1%, afronte <strong>di</strong> una crescita <strong>di</strong> segno negativo tanto a livello regionaleche nazionale;2. la positiva <strong>di</strong>namica dell’export. È a partire dal 2006 che l’exportha iniziato a decollare, registrando una crescita rispetto alprecedente anno del 12,1% (nel 2005 la variazione sul 2004 erastata solo <strong>di</strong> +1,5%). Il trend positivo si è confermato anche ilseguente anno (+10,6% rispetto al 2006) e nel 2008 leesportazioni hanno raggiunto nella provincia <strong>di</strong> Parma quota 4miliar<strong>di</strong> e 510 milioni <strong>di</strong> euro, ovvero il 3,0% in più rispetto al2007. Nel complesso il buon andamento delle esportazioni puòessere ricondotto al brand eccellente <strong>di</strong> alcuni produzionialimentari e al carattere hi-tech delle produzioni meccaniche;3. l’andamento problematico della produttività del lavoro. Tra il2001 e il 2005, infatti, il valore aggiunto per unità <strong>di</strong> lavoro è<strong>di</strong>minuito, nella provincia <strong>di</strong> Parma, del 5,6% (contro undecremento dello 0,6% in Emilia Romagna). Il fenomeno èriconducibile alla prevalente piccola <strong>di</strong>mensione d’impresa, allasua concentrazione in settori tra<strong>di</strong>zionali, e all’espansione <strong>di</strong>settori <strong>di</strong> attività poco suscettibili <strong>di</strong> significativi spazi <strong>di</strong> crescitadel valore prodotto4. la forte crescita del settore delle costruzioni e delle attività <strong>di</strong>servizio alla persona (e in parte alle imprese), che riproduce <strong>di</strong>fatto una <strong>di</strong>namica rilevabile anche negli altri capoluoghi <strong>di</strong>provincia emiliani.5. l’espansione dell’impren<strong>di</strong>toria immigrata. Negli ultimi otto annii titolari <strong>di</strong> impresa <strong>di</strong> origine straniera sono aumentati nellaprovincia del 154,9%, rappresentando il 13,2% del totale deititolari presenti sul Registro delle imprese (5,2% nel 2.000).6. Un’ultima <strong>di</strong>mensione essenziale a definire il quadro economicoe produttivo locale riguarda il livello <strong>di</strong> specializzazione delsistema impren<strong>di</strong>toriale e la propensione da parte delle impresead investire nella ricerca scientifica e tecnologica. Si tratta <strong>di</strong> untema decisivo rispetto al quale orientare anche le scelte futureper la città (e il suo ruolo a livello <strong>di</strong> provincia leader dell’Emilia13


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVORomagna e del Nord Italia), strettamente legato sia all’obiettivo<strong>di</strong> accrescere la produttività del sistema e la sua capacità <strong>di</strong>generare benessere per la comunità, sia all’obiettivo <strong>di</strong> assorbiree valorizzare manodopera qualificata, in grado <strong>di</strong> contribuire allosviluppo dell’economia locale e al suo successo in termini <strong>di</strong>competitività nei mercati nazionali e globali.14


P A R M A 2 0 2 0UNA GREEN CITY DISPONIBILE E ACCORTAan integrated and balanced green citySistema ambientale15


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSISTEMA AMBIENTALEPremessaIl PSC del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma è corredato da un ampio QuadroConoscitivo relativo al Sistema Ambientale (elaborati QC-B), cheaffronta le caratteristiche del territorio comunale e il loro stato almomento <strong>di</strong> redazione del PSC variante generale. Le informazioniriportate, ovviamente, non sono sempre omogenee, con particolareriferimento al loro grado <strong>di</strong> aggiornamento, raccogliendo esistematizzando, comunque, tutta la “conoscenza” al momento<strong>di</strong>sponibile.Le informazioni raccolte, inoltre, sono state processate attraversoun’analisi sintetica (Analisi SWOT), in<strong>di</strong>viduando gli elementi <strong>di</strong> forzache lo caratterizzano, da salvaguardare e valorizzare, e gli elementi <strong>di</strong>debolezza da governare e, ove possibile, eliminare o almeno mitigarecon il Piano.Complessivamente il Quadro Conoscitivo Ambientale del PSC vigente èorganizzato in 9 Componenti Ambientali, ognuna delle qualisuccessivamente declinata in tematiche specifiche, ovviamentericonducibili alla componente medesima.Organizzazione del Quadro Conoscitivo del PSC vigenterelativamente al Sistema ambientale16Documentodel QC –Parte SASA 1Suolo esottosuoloSA 2RifiutiContenuti del documentosono descritte la geologia, la geomorfologia, lageo<strong>di</strong>namica e la sismicità del territorio comunale(con particolare riferimento all’esposizione dellapopolazione a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio), oltre allecaratteristiche pedologiche dei suoli e alla lorocapacità d’uso, alla <strong>di</strong>stribuzione delle attivitàestrattive e alle aree nelle quali si rendononecessari interventi <strong>di</strong> bonificasono descritti gli obiettivi <strong>di</strong> recupero e leprevisioni del Piano Provinciale Gestione Rifiuti(PPGR), il ciclo <strong>di</strong> vita dei rifiuti nel territoriocomunale (produzione, smaltimento, recupero eriutilizzo), oltre all’in<strong>di</strong>cazione delle più recentipolitiche dell’Amministrazione Comunale inmateria <strong>di</strong> rifiuti e all’in<strong>di</strong>viduazione dellecoperture in cemento-amianto presenti nelterritorio


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVODocumentodel QC –Parte SASA 3RumoreSA 4Atmosfera equalitàdell’ariaSA 5Acquesuperficiali esotterraneeSA 6Ra<strong>di</strong>azioniionizzanti enonionizzantiSA 7Bio<strong>di</strong>versitàe paesaggioContenuti del documentoè riportata la descrizione e una serie <strong>di</strong> analisi eapprofon<strong>di</strong>menti sui contenuti della Zonizzazioneacustica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parmasono descritte le caratteristiche climatologiche delterritorio comunale (con particolare riferimentoalla termometria, pluviometria, anemometria,umi<strong>di</strong>tà, insolazione, evapotraspirazione e bilancioidrologico), oltre allo stato della qualità dell’aria ealle principali fonti <strong>di</strong> emissione degli inquinanti(impianti <strong>di</strong> riscaldamento, processi industriali etrasporti)sono indagate ed approfon<strong>di</strong>te le caratteristicheidrogeologiche ed idrauliche del territoriocomunale (prestando particolare attenzione aglielementi <strong>di</strong> rischio), sono descritte lecaratteristiche qualitative delle acque superficiali esotterranee nelle rispettive stazioni <strong>di</strong>monitoraggio, la presenza <strong>di</strong> acque per specificadestinazione e <strong>di</strong> aree richiedenti specifiche misure<strong>di</strong> prevenzione dall’inquinamento e <strong>di</strong>risanamento, oltre che gli aspetti tecnologici legatialla tutela igienico sanitaria, quali lo stato dellarete acquedottistica e dei pozzi ad usoidropotabile, del sistema fognario e dei depuratoriattivisono analizzate le sorgenti <strong>di</strong> campi magnetici abasse frequenze (elettrodotti e cabine elettriche) ead alte frequenze (antenne ra<strong>di</strong>o e stazioni ra<strong>di</strong>obase), oltre alla descrizione delle sorgenti <strong>di</strong>ra<strong>di</strong>azione naturalesono descritte le caratteristiche vegetazionalipotenziali, l’uso del suolo (con particolareriferimento alle zone <strong>di</strong> maggior valenzanaturalistica), i Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitari(SIC) e le Zone <strong>di</strong> Protezione Speciale (ZPS), oltreall’in<strong>di</strong>viduazione e alla descrizione della reteecologica locale e delle Unità <strong>di</strong> Paesaggio(attraverso l’impiego <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> ecologia delpaesaggio)17


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVODocumentodel QC –Parte SASA 8EnergiaSA 9Attivitàproduttive aimpattoambientalepotenzialeContenuti del documentoè descritto il bilancio energetico del territoriocomunale come presentato nel Piano EnergeticoComunale (PEC) con i relativi obiettivi, prestandoparticolare attenzione allo sviluppo e all’impiego <strong>di</strong>energia prodotta da fonti rinnovabili, al risparmioenergetico, all’aumento dell’efficienza nei consumie al teleriscaldamentosono in<strong>di</strong>viduati e descritti i siti industriali e leattività produttive a potenziale impatto ambientalepresenti nel territorio comunale, oltre ad essereapprofon<strong>di</strong>te le loro interazioni con lecaratteristiche ambientali e territoriali comunali,con particolare riferimento agli elementi <strong>di</strong> rischioe <strong>di</strong> vulnerabilitàContenuti del PSC vigente ancora vali<strong>di</strong>, per i quali non ènecessario un aggiornamento ai fini della Variante al PSCin esameMolti dei tematismi affrontati dal Quadro Conoscitivo Ambientale delPSC vigente sono ovviamente ancora assolutamente attuali, anche sebasati su dati non perfettamente aggiornati. Il riferimento è, innanzitutto, al tema geologico e idrogeologico, che evidentemente dallaredazione del PSC vigente non può avere subito alcuna mo<strong>di</strong>ficazionesostanziale, ma anche ad altre componenti ambientali cherappresentano caratteri strutturali del territorio, come, ad esempio, ilsistema della bio<strong>di</strong>versità e del paesaggio comunale. Il riferimento è,comunque, anche ad altre componenti ambientali la cui descrizione sibasa su attività <strong>di</strong> monitoraggio ambientale (come, ad esempio, laqualità dell’aria o la qualità delle acque), delle quali, tuttavia,informazioni aggiornate anche ad alcuni anni fa non sono comunquetali da compromettere l’interpretazione dello stato della componentestessa.Altre componenti, invece, hanno subito effettivamente mo<strong>di</strong>ficazioniche possono risultare anche sostanziali (come, ad esempio, tutto ilsistema delle reti infrastrutturali, con particolare riferimento alla retefognaria, alla rete del teleriscaldamento o alla rete elettrica, cheperaltro risulta sensibilmente mo<strong>di</strong>ficata nei caratteri essenziali – fasce<strong>di</strong> rispetto – dalla più recente normativa in materia).18La Tavole “Elementi <strong>di</strong> rischi e vulnerabilità” riporta gli elementi <strong>di</strong>rischio e vulnerabilità spazialmente rappresentabili presenti nel


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOterritorio comunale, in particolare quelli relativi al rischio idraulico,alle aree <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, alle attività antropiche problematiche e agliimpianti tecnologici e alle relative fasce <strong>di</strong> rispetto.Al contrario, la Tavola “Elementi <strong>di</strong> qualità ambientale” riporta le zone<strong>di</strong> particolare rilevanza naturalistica e gli elementi della rete ecologica<strong>di</strong> progetto.Per una trattazione più esaustiva si riinvia al documento allegato.Contenuti del PSC vigente per i quali è necessario unaggiornamento ai fini della Variante al PSC in esameRumore: Zonizzazione acustica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> ParmaIn conseguenza dell’aggiornamento della Zonizzazione AcusticaComunale <strong>di</strong> PSC (variante n.156 del 30/06/09), si è reso necessariol’aggiornamento delle informazioni e delle analisi relative allacomponente ambientale “Rumore” e della cartografia correlata rispettoa quanto riportato nel Quadro Conoscitivo del PSC vigente (Tavola 03).Nel Quadro Conoscitivo del vigente PSC <strong>di</strong> Parma, infatti, era riportatala zonizzazione acustica 2003, che costituiva solo il primo passo <strong>di</strong> uniter che prevedeva fasi <strong>di</strong> verifica degli effetti della zonizzazioneacustica e, <strong>di</strong> conseguenza, una perio<strong>di</strong>ca revisione della zonizzazioneacustica stessa.Acque superficiali e sotterranee: rischio idraulicoRelativamente al rischio idraulico presente nel territorio comunale, si èritenuto opportuno aggiornare la cartografia del Quadro Conoscitivodel PSC vigente con le fasce <strong>di</strong> tutela fluviale in<strong>di</strong>viduate all’internodelle tavole dei vincoli dello stesso PSC (in particolare nella TavolaCTG01).Sistema fognarioNell’aggiornamento del Quadro Conoscitivo per la presente Variante alPSC <strong>di</strong> Parma, si è reso necessario adeguare la cartografia descrittivadello stato <strong>di</strong> fatto del sistema fognario – depurativo e le relative analisiterritoriali sulla <strong>di</strong>ffusione e lo stato qualitativo del servizio. Il catastodelle reti fognarie, aggiornato all’anno 2009, comprende i collettoridelle acque nere e miste, la rete delle acque bianche ed il reticolo <strong>di</strong>canali a cielo aperto, come dettagliato nella Tabella 2 L’opera <strong>di</strong>accatastamento <strong>di</strong> tutte le tratte della rete fognaria comunale, già incorso durante la redazione del PSC vigente, non è ancora del tuttoultimata: risultano, infatti, circa 14 km <strong>di</strong> rete che erano classificaticome “collettori realizzati non ancora accatastati” non ancora presentinel nuovo catasto aggiornato al 2009. Nella Tavola de<strong>di</strong>cata, tali trattefognarie compaiono, perché <strong>di</strong> fatto esistenti, con la medesima19


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOdefinizione della cartografia precedente, poichè derivanti <strong>di</strong>rettamentedalla Tavola conoscitiva del PSC vigente. Per quanto riguarda i progetti<strong>di</strong> ampliamento della rete <strong>di</strong> collettamento, in mancanza <strong>di</strong> nuoviaggiornamenti, si continuano a riportare le previsioni degli anni 2002– 2004, ad esclusione delle tratte che nel frattempo sono staterealizzate (quasi il 50%), già comprese nel catasto in funzione dellatipologia <strong>di</strong> rete.Al proposito si evidenzia che, nell’arco <strong>di</strong> tempo intercorso dallaredazione del precedente Quadro Conoscitivo, la rete fognaria delterritorio comunale si è estesa <strong>di</strong> circa il 20%, vale a <strong>di</strong>re quasi 96 km<strong>di</strong> collettori in più.Classificazione dei collettori fognariClassificazione dei condotti km %Collettori principali delle acque nere 105,37 16,8%Collettori delle acque nere 91,16 14,5%Collettori delle acque miste 197,73 31,5%Collettori delle acque bianche 74,16 11,8%Tracciati ipotizzati delle acque nere(*)Tracciati ipotizzati delle acque miste(*)Tracciati ipotizzati delle acquebianche (*)Collettori delle acque nere inpressione6,78 1,1%47,73 7,6%35,47 5,7%4,75 0,8%Scolmatori <strong>di</strong> piena 7,46 1,2%Canali 56,85 9,1%Totale 627,45(*): collettori inseriti nel catasto della rete fognaria, ma per i quali nonè stato possibile effettuare ispezione visiva.I depuratori20E’ stata aggiornata la tavola <strong>di</strong> rappresentazione della coperturaterritoriale del servizio depurativo in funzione dell’estensione della retefognaria; nell’analisi è preso in considerazione solamente il sistemafognario – depurativo comunale, pertanto possono esistere sul


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOterritorio altri impianti privati <strong>di</strong> trattamento reflui a servizio <strong>di</strong>complessi produttivi (es. impianto Barilla), esclusi dalla trattazioneperché non facenti parte del pubblico servizio.Attualmente nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma sono attivi quattro impianti <strong>di</strong>depurazione pubblici: Parma Est, Parma Ovest, Corcagnano e Cervara-Baganzola (Tabella 2.5). Il depuratore “SPIP”, invece, è statorecentemente <strong>di</strong>smesso e la rete fognaria del quartiere produttivo èattualmente recapitante al depuratore Parma Est.Ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e non ionizzantiIl tema delle ra<strong>di</strong>azioni a bassa frequenza è stato ampiamente trattatonel Quadro Conoscitivo del PSC vigente: sono state le linee elettrichepresenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma e le relative fasce <strong>di</strong> rispetto inconformità con la normativa attualmente vigente (e in seguitoall’abrogazione della normativa regionale).Come conseguenza delle nuove <strong>di</strong>sposizioni normative gli enti gestoridella linea elettrica (TERNA) hanno provveduto alla determinazionedella <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> prima approssimazione (Dpa); in Tabella 2.9 sonoriportate tali <strong>di</strong>stanze. Al contrario il dato <strong>di</strong> Dpa in<strong>di</strong>cato per le lineeelettriche <strong>di</strong> proprietà RFI non è stato fornito dal gestore, ma è tratto<strong>di</strong>rettamente dalle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima contenute nel Regolamenton.41570 del 18/02/2009 della Regione Emilia-Romagna.Le fasce <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong>mensionate sulle Dpa fornite da TERNA sonostate quin<strong>di</strong> riportate in cartografia (Tavola 08). In mancanza <strong>di</strong>informazioni dettagliate riguardanti la linea elettrica TAV e duetracciati AT in progetto (elettrodotti a servizio del quartiere SPIP nellaporzione nord del territorio comunale) sono stati riportati in Tavola 08i corridoi <strong>di</strong> fattibilità come da PSC vigente senza in<strong>di</strong>care le fasce <strong>di</strong>rispetto.Per quanto riguarda gli aggiornamenti relativi alle fasce <strong>di</strong> rispettodelle linee elettriche in me<strong>di</strong>a tensione non sono stati rappresentaticartograficamente in quanto generano <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> soli 8 m;si è proceduto in ogni caso ad aggiornare al 2009 i dati riguardanti itracciati esistenti.Complessivamente la popolazione esposta alle fasce <strong>di</strong> rispetto deglielettrodotti AT aggiornate interessano circa 1.984 residenti (pari al1,1% circa della popolazione comunale), a fronte dei circa 9.465residenti (circa il 5,6% della popolazione comunale al 2001) interessatidalle fasce <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong>mensionati sull’obiettivo <strong>di</strong> qualità calcolatosulla base della previgente normativa regionale (in relazione alleinformazioni contenute nel Quadro Conoscitivo del PSC vigente).21


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOEnergiaE’ stato aggiornato lo scenario attuale e <strong>di</strong> sviluppo della rete <strong>di</strong>teleriscaldamento del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma con i dati aggiornati al 2009 ela relativa copertura territoriale.Attualmente gli impianti installati in città immettono in retesottoforma <strong>di</strong> energia termica 11.800 tep circa (137,5 GWh), servendocirca 450 utenze private e industriali, e producono complessivamente3.600 tep circa (16,5 GWh) <strong>di</strong> energia elettrica (Tabella 2.11).Analisi ecologica delle aree ver<strong>di</strong> urbaneÈ stata condotta una nuova analisi specifica sulle aree ver<strong>di</strong> presentinel centro urbano della città <strong>di</strong> Parma al fine <strong>di</strong> valutarne il valoreecologico, non solo attuale, ma soprattutto potenziale; ladeterminazione del potenziale ecologico <strong>di</strong> un’area verde risulta,infatti, fondamentale in relazione alla progettazione della rete ecologicae quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> eventuali futuri interventi atti al suo potenziamento. Ariguardo occorre specificare che è stato considerato ragionevolecontemplare nello stu<strong>di</strong>o unicamente le aree pubbliche escludendoquelle private, anche se potenzialmente importanti per la rete ecologicaurbana, in quanto non pienamente governabili dalle volontà comunali.L’analisi è stata condotta nel centro urbano <strong>di</strong> Parma compresoall’interno dell’anello delle tangenziali, interessando comunque anchele zone esterne e<strong>di</strong>ficate con continuità con il capoluogo, conparticolare riferimento alla zona <strong>di</strong> Fognano e alla zona del QuartierePara<strong>di</strong>gna (fino al tracciato dell’autostrada A1). All’internoSuccessivamente all’in<strong>di</strong>viduazione delle aree ver<strong>di</strong> pubbliche e allaverifica della loro copertura vegetazionale, è stata condotta unaclassificazione del loro potenziale ecologico.Complessivamente le aree che possiendono un potenziale ecologico“Ottimo” rappresentano il 20% circa delle aree ver<strong>di</strong> del centro urbano(con una superficie pari a circa 134,17 ha), tra cui il Parco Ducalecaratterizzato da un buon corredo vegetazionale autoctono e dallavicinanza con il Torrente ParmaIl 31% circa delle aree ver<strong>di</strong> del centro urbano <strong>di</strong> Parma presenta unpotenziale ecologico “Buono”; tali aree sono principalmenteconcentrate lungo il Torrente Parma e il Torrente Baganza.22


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOConsiderazioni riassuntive sul sistema ambientalePer quanto riguarda le analisi ambientali, considerando le finalità dellaVariante al PSC, si è ritenuto opportuno pre<strong>di</strong>sporre unapprofon<strong>di</strong>mento sulle principali criticità che interessano il territoriocomunale, con particolare riferimento alla porzione e<strong>di</strong>ficata (città <strong>di</strong>Parma e principali frazioni). Al proposito, le analisi condotte sono statesud<strong>di</strong>vise in due parti finalizzate, l’una, alla verifica degli effetti indottidalla presenza antropica sul sistema naturale ed ambientale delterritorio comunale e l’altra volta all’in<strong>di</strong>viduazione delle pressioniambientali (<strong>di</strong> origine naturale o antropica), che insistono sullapopolazione.I fattori <strong>di</strong> pressione sul sistema ambientale sono statiidentificati, innanzi tutto, nelle interferenze delle aree produttive con learee <strong>di</strong> tutela dei pozzi idropotabili (zone <strong>di</strong> rispetto ristretta eallargata) e con le aree <strong>di</strong> ricarica della falda acquifera (settori <strong>di</strong>ricarica <strong>di</strong> tipo A e D); in particolare, sono state evidenziate le attivitàproduttive appartenenti a categorie a rischio (attività che rilascianosostanze pericolose in acqua o fognatura, attività con deposito oproduzioni rilevanti <strong>di</strong> rifiuti speciali pericolosi e attività iscritteall’Albo Gestori Rifiuti) che interferiscono con le aree <strong>di</strong> ricarica dellafalda (settori <strong>di</strong> ricarica <strong>di</strong> tipo A e D), in quanto ad elevato rischio <strong>di</strong>contaminazione nei confronti della risorsa idrica, del suolo e delsottosuolo. Inoltre, sono state in<strong>di</strong>viduate le aree che hanno subitoalterazioni da attività antropiche (aree oggetto <strong>di</strong> messa in sicurezzapermanente e siti contaminati), in quanto aree potenzialmenteimpattanti nei confronti delle matrici ambientali. Sono, infine, statein<strong>di</strong>viduate le aree produttive e/o commerciali in grado <strong>di</strong> generarepotenziale <strong>di</strong>sturbo (in termini <strong>di</strong> traffico indotto, rumore ambientale,emissioni in atmosfera, scarichi idrici) sulla flora e sulla fauna dellearee <strong>di</strong> particolare interesse naturalistico, come le aree fluviali eperifluviali, il Parco del Taro e i siti della Rete Natura 2000 presenti sulterritorio. Tale analisi è stata condotta verificando l’eventuale presenza<strong>di</strong> aree produttive e/o commerciali all’interno <strong>di</strong> una fascia <strong>di</strong> 300 mcostruita intorno alle aree <strong>di</strong> particolare interesse naturalistico.I fattori <strong>di</strong> pressione sul sistema antropico sono stati identificatinelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio idraulico, <strong>di</strong> inquinamento elettromagnetico,<strong>di</strong> inquinamento acustico e nella presenza <strong>di</strong> industrie a rischio <strong>di</strong>incidente rilevante e <strong>di</strong> aree produttive in prossimità del tessutoe<strong>di</strong>ficato residenziale. In particolare, sono stati consideratil’interferenza delle aree a rischio idraulico elevato (fasce A e B del F.Taro, del T. Parma, del T. Baganza e del F. Enza) e delle aree <strong>di</strong> danno(lesioni irreversibili) delle industrie a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante(Lampogas e Enìa) nei confronti dell’e<strong>di</strong>ficato (<strong>di</strong>scriminando tra glie<strong>di</strong>fici abitati e quelli non abitati), l’interferenza delle linee elettrichead Alta e Altissima Tensione nei confronti delle zone residenziali e, in23


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOparticolare, dei recettori sensibili e l’interferenza tra aree residenziali -recettori sensibili e aree produttive; inoltre, è stata consideratal’esposizione della popolazione a livelli <strong>di</strong> rumore elevati, evidenziandogli e<strong>di</strong>fici residenziali ricadenti entro le classi acustiche 5 (areeprevalentemente industriali) e 6 (aree esclusivamente industriali) e lezone residenziali e recettori sensibili ricadenti entro le fasce <strong>di</strong>pertinenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Infine, è stataevidenziata la localizzazione delle cabine <strong>di</strong> trasformazione elettrica(AAT - AT e AT - MT) e delle emittenti ra<strong>di</strong>o – TV all’interno delterritorio urbanizzato.Particolare attenzione è stata posta ai recettori sensibili, cioè a queirecettori nei confronti dei quali il rischio generato dai fattori <strong>di</strong>pressione sulla popolazione risulta essere particolarmente critico(istituti scolastici, attrezzature ospedaliere, residenze sanitarieassistite, attrezzature religiose, attrezzature <strong>di</strong> interesse comune, zonea parco urbano e comprensoriale, verde pubblico attrezzato, parchi <strong>di</strong>valore storico-ambientale).In termini <strong>di</strong> effetti sul sistema naturale e ambientale derivati dalleattività antropiche che caratterizzano il territorio comunale,l’attenzione principale è sicuramente riferita agli effetti indotti sulsistema delle acque (sia sotterranee, sia superficiali).24Il territorio comunale, infatti, risulta caratterizzato, in particolare nellasua porzione meri<strong>di</strong>onale, da una vulnerabilità particolarmenterilevante degli acquiferi ad eventuali fenomeni <strong>di</strong> inquinamento, con lapresenza <strong>di</strong> estese aree <strong>di</strong> ricarica (<strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta) degli acquiferiimpiegati poco più a valle per alimentare la rete acquedottisticacomunale e non solo. Il territorio comunale, inoltre, risulta essereparticolarmente ricco <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> captazione, con riferimento specificoal centro abitato <strong>di</strong> Parma dove sono presenti numerosi campi pozzi aservizio della rete acquedottistica, ma anche alla porzione occidentaledel territorio comunale lungo il F. Taro, dove è presente un’importantezona <strong>di</strong> riserva delle acque sotterranee. Al proposito, al fine <strong>di</strong>verificare le situazioni potenzialmente maggiormente critiche, sonostate identificate le potenziali sorgenti <strong>di</strong> inquinamento che insistono<strong>di</strong>rettamente sugli elementi maggiormente vulnerabili. Tra queste leprincipali criticità sono sicuramente rappresentate dalla presenza <strong>di</strong>attività produttive, che sebbene siano generalmente collettate apubblica fognatura, tuttavia potrebbero dare occasionalmente luogo asversamenti <strong>di</strong> sostanze inquinanti che, nelle zone maggiormentevulnerabili, potrebbero essere rapidamente convogliate al sistema <strong>di</strong>captazione. In questo senso sono state censite tutte le aree produttiveche interferiscono <strong>di</strong>rettamente con le zone <strong>di</strong> rispetto dei pozziidropotabili, valutando l’opportunità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> protezione dellarisorsa idrica, con particolare riferimento alle zone in cui l’elemento <strong>di</strong>pressione è più rilevante, come, ad esempio, in corrispondenza del


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOcampo pozzi <strong>di</strong> San Lazzaro, dove sono interessate da inse<strong>di</strong>amentiproduttivi anche zone <strong>di</strong> rispetto ristretto dei pozzi (Figura 4.1). Oltre aqueste, sono state in<strong>di</strong>viduate anche le attività produttive che insistonosu aree <strong>di</strong> ricarica della falda. In questo caso gli elementi <strong>di</strong> potenzialeinterferenza sono decisamente molteplici, interessando <strong>di</strong> fatto tutti icentri frazionali nella porzione meri<strong>di</strong>onale o occidentale del territoriocomunale, con particolare riferimento alle zone <strong>di</strong> Corcagnano, Alberi,Vicofertile, Botteghino-Pilastrello, San Pancrazio, oltre agliinse<strong>di</strong>amenti esistenti lungo la SP n.10 e lungo il T. Parma,imme<strong>di</strong>atamente a sud della città.Sempre in relazione alle possibili situazioni <strong>di</strong> rischio per il sistemaambientale del territorio comunale è stato condotto un rilievo delleattività produttive presenti sul territorio comunale potenzialmenteparticolarmente impattanti, con specifico riferimento alle attività cheimpiegano sostanze pericolose (anche se per lo più concentrate nellaporzione settentrionale del territorio comunale) e alle attività <strong>di</strong>gestione rifiuti, potenzialmente particolarmente inquinanti sia per ilsistema delle acque, sia per le eventuali emissioni odorigene, sia per iltraffico indotto. Anche <strong>di</strong> queste, tuttavia, solo poche si collocano nellaporzione meri<strong>di</strong>onale del territorio comunale limitando, quin<strong>di</strong>, ifattori <strong>di</strong> rischio potenziale per il sistema delle acque sotterranee, inquanto la zona settentrionale del territorio comunale presentacon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vulnerabilità idrogeologica decisamente minori dellaporzione meri<strong>di</strong>onale e quin<strong>di</strong> eventuali fenomeni <strong>di</strong> sversamentoavrebbero una minore probabilità <strong>di</strong> poter raggiungere il sistema delleacque sotterranee.Ulteriori elementi <strong>di</strong> potenziale impatto censiti sono le aree oggetto <strong>di</strong>messa in sicurezza permanente e i siti contaminati. Se per le prime sitratta <strong>di</strong> aree generalmente <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensione collocate incorrispondenza <strong>di</strong> particolari attività produttive oggi <strong>di</strong>smesse (con lasola eccezione delle due ex <strong>di</strong>scariche nella porzione nord-orientale delterritorio), i siti contaminati segnalati sono particolarmente numerosi etalvolta anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ragguardevoli, richiedendo importantiinterventi <strong>di</strong> bonifica, la cui attuazione dovrà essere incentivata,eventualmente anche con meccanismi premiali urbanistici.Per quanto riguarda, infine, le presenze antropiche che potrebberocomportare potenziale <strong>di</strong>sturbo alle aree <strong>di</strong> particolare interessenaturalistico, si evidenzia che i principali elementi sono rappresentatida inse<strong>di</strong>amenti produttivi che si sviluppano lungo gli elementi delreticolo idrografico principale. Il riferimento è, in particolare, alle areeproduttive presenti lungo il T. Parma, sia a sud della città (QuartiereMartinella in sinistra idrografica e alcuni inse<strong>di</strong>amenti produttivi nellastessa zona in destra), sia a nord (zona Moletolo) (Figura 4.2). I primi,nello specifico, si sviluppano proprio in a<strong>di</strong>acenza al corso d’acqua,riducendone significativamente la sezione naturale. Meno rilevanti25


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOsono le potenziali situazioni <strong>di</strong> impatto sugli altri elementi <strong>di</strong> interessenaturalistico presenti nel territorio comunale, con la presenza <strong>di</strong>inse<strong>di</strong>amenti produttivi generalmente solo occasionale, anche se piùfrequente lungo il F. Taro.Per quanto riguarda potenziali effetti negativi sullapopolazione, gli elementi maggiormente impattanti sonogeneralmente riconducibili ad elementi <strong>di</strong> pressione <strong>di</strong> origineantropica, sebbene non si debba <strong>di</strong>menticare il tema dei rischi naturali,con particolare riferimento al rischio idraulico. Il territorio comunale,infatti, è interessato dalla presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi corsi d’acqua principali(F. Taro, T. Parma, T. Baganza e T. Enza) che, nella porzionemeri<strong>di</strong>onale del territorio comunale, presentano alvei ancheparticolarmente estesi, mentre nella porzione settentrionale risultanogeneralmente arginati, con con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> deflusso delle acque nonsempre ottimali e che, in occasione <strong>di</strong> perturbazioni prolungate,possono dare luogo a fenomeni <strong>di</strong> allagamento delle aree circostanti. Inquesto senso particolarmente rilevante è la situazione della città <strong>di</strong>Parma, al cui interno è presente la confluenza tra il T. Parma e il T.Baganza, che fino a pochi anni fa determinava non <strong>di</strong> rado situazioni <strong>di</strong>rischio sia per la città, sia per i manufatti <strong>di</strong> attraversamento. Oggi taleproblematica risulta significativamente ri<strong>di</strong>mensionata grazie allarealizzazione della cassa <strong>di</strong> espansione lungo il T. Parma a monte dellacittà, ma permangono con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio non trascurabili connessealle piene del T. Baganza per il quale è in programmazione larealizzazione <strong>di</strong> una cassa <strong>di</strong> espansione nella porzione meri<strong>di</strong>onale delterritorio comunale, in modo da liberare definitivamente la zona delQuartiere Cinghio dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio in cui tuttora, almeno inparte, versa. Considerando le fasce <strong>di</strong> tutela fluviale A (fascia <strong>di</strong>deflusso della piena) e B (fascia <strong>di</strong> esondazione) in<strong>di</strong>viduatedall’Autorità <strong>di</strong> Bacino del F. Po, infatti, risultano esposti a rischio <strong>di</strong>esondazione circa 411 residenti, che se in termini relativirappresentano una percentuale trascurabile della popolazionecomunale (pari allo 0,2% circa), in termini assoluti rappresentano unnumero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni decisamente significativo. Tale problematica,inoltre, risulta essere ancora più rilevante considerando anche ilreticolo idrografico secondario, che a valle della città presentageneralmente con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> saturazione o <strong>di</strong> sovrasaturazione idraulica,con ripercussioni anche particolarmente gravi in occasione <strong>di</strong>precipitazioni <strong>di</strong> forte intensità sui territori comunali a valle.26Tra i rischi <strong>di</strong> origine antropica si evidenzia, innanzi tutto, il <strong>di</strong>sturbo<strong>di</strong>retto, ma anche in<strong>di</strong>retto, dovuto a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> frammistioneurbanistica tra funzioni residenziali, o comunque sensibili, e funzioniproduttive. Oltre alle zone che urbanisticamente nascono come zonemiste residenziali-produttive presenti in modo non trascurabile nelcentro abitato <strong>di</strong> Parma, si evidenzia anche la presenza <strong>di</strong> numerose


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOaree residenziali contigue ad aree produttive e concentrateprincipalmente nella porzione sud-occidentale e occidentale <strong>di</strong> Parma(lungo Via Spezia e in prossimità della SP n.10 in particolare) e nellaporzione settentrionale e nord-orientale dell’abitato (Via Para<strong>di</strong>gna eVia Venezia-Via Mantova). Considerando un intorno <strong>di</strong> 100 m dallearee produttive esistenti (<strong>di</strong>stanza alla quale si potrebbero subire effettinegativi in termini <strong>di</strong> rumore ambientale generati dalle attivitàproduttive), si registrano circa 15.900 residenti (pari all’8,6% circadella popolazione comunale). Oltre a questi si devono considerareanche 5.700 residenti circa all’interno delle zone miste residenzialiproduttive,pari al 3% della popolazione comunale.Ulteriore elemento <strong>di</strong> rilevanza è quello riconducibile al rumoreambientale e all’esposizione della popolazione e <strong>di</strong> funzioni sensibili alivelli <strong>di</strong> rumore indebiti. Sulla base del Piano <strong>di</strong> Zonizzazione AcusticaComunale gli elementi <strong>di</strong> maggiore criticità sono sicuramenterappresentati dalla presenza delle linee ferroviarie, in particolare dellaParma-La Spezia e della Bologna-Milano, oltre chedell’interconnessione TAV, che interessano alcune zone residenziali(Figura 4.3). Sebbene la problematica sia destinata ad essereri<strong>di</strong>mensionata lungo la Pontremolese, con il progetto <strong>di</strong>riqualificazione della linea che ne prevede l’interramento, tuttaviapermarranno con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> attenzione in riferimento alla lineaBologna-Milano e all’interconnessione TAV, in particolare nella zona <strong>di</strong>Via Toscana, Via Benedetta, Via Cocconi, Via Palermo, oltre all’abitato<strong>di</strong> San Pancrazio. Attualmente, all’interno delle fasce <strong>di</strong> pertinenzaacustica delle linee ferroviaria vivono circa 25.500 persone, pari al14,4% circa della popolazione comunale. Con gli interventi previsti <strong>di</strong>riqualificazione della linea Pontremolese, tuttavia, la problematica sidovrebbe significativamente ri<strong>di</strong>mensionare, stimando una riduzionedella popolazione <strong>di</strong> circa 7.200 unità (pari al 4% circa dellapopolazione comunale).Il tema del rumore ambientale risulta, inoltre, particolarmenterilevante anche in relazione alla presenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi ocomunque <strong>di</strong> attività particolarmente rumorose. Si evidenzia, infatti,che circa 3.800 abitanti (pari al 2,1% circa della popolazione comunale)risiedono in classi acustiche non compatibili con la funzioneresidenziale (classe 5 e 6 del Piano <strong>di</strong> Zonizzazione Acustica comunale).Particolarmente importante per il territorio comunale è inoltre il temarelativo all’inquinamento elettromagnetico, sia da alte sia da bassefrequenze. Mentre risulta decisamente marginale l’effetto indotto dallestazioni ra<strong>di</strong>o-base per telefonia mobile (che sebbene numeroseimpiegano potenze contenute e ampiamente inferiori ai limitinormativi), particolarmente critica è la presenza <strong>di</strong> antenne ra<strong>di</strong>o-TVnella zona centrale della città (Viale Bottego, Via Mazzini e Via Ver<strong>di</strong>).Tale zona, infatti, risulta essere altamente abitata e frequentata: in un27


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOintorno <strong>di</strong> 300 m dalle emittenti (teoricamente <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong>aree residenziali da tali impianti prevista dalla LR n.30/2000) sonoattualmente residenti circa 5.600 persone, pari al 3% dellapopolazione. Considerando il rilevante impatto delle emittenti è quin<strong>di</strong>necessaria la loro delocalizzazione, che però richiede necessariamentel’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un sito alternativo, che garantisca lo stesso livello <strong>di</strong>servizio, ma impatti inferiori.Anche il tema delle basse frequenze è <strong>di</strong> assoluta rilevanza, sia intermini <strong>di</strong> stazioni <strong>di</strong> trasformazione (con una stazione <strong>di</strong> rangonazionale a sud del centro abitato e <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse cabine <strong>di</strong> trasformazioneprimaria nella porzione settentrionale), sia in termini <strong>di</strong> elettrodotti.Questo aspetto, sebbene almeno parzialmente mitigato da recentiinterventi, è <strong>di</strong> grande rilievo ai margini dell’e<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> Parma, inparticolare nella porzione meri<strong>di</strong>onale del centro abitato (zona SanLazzaro, zona Via Spezia e zona Campus universitario), dove sonopresenti numerosi elettrodotti AT, che interessano aree e<strong>di</strong>ficate o aree<strong>di</strong> trasformazione. Considerando le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> prima approssimazionecomunicate dal gestore delle reti (e le <strong>di</strong>stanze in<strong>di</strong>viduate sulla basedelle in<strong>di</strong>cazioni regionali per le reti delle quali il gestore non hacomunicato le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> prima approssimazione) risultano residentiall’interno delle <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> prima approssimazione degli elettrodottiAT e AAT circa 2.000 persone (pari all’1,1% circa della popolazione)(Figura 4.4).Sono, infine, state investigate le aree <strong>di</strong> danno <strong>di</strong> attività a rischio <strong>di</strong>incidente rilevante. Nel territorio comunale è presente una sola attivitàa rischio <strong>di</strong> incidente rilevante lungo Via Argini (deposito gas ENIA) lecui aree <strong>di</strong> danno interessano in modo limitato le aree residenzialilimitrofe. Si segnala, inoltre, la presenza delle aree <strong>di</strong> danno deldeposito Lampogas in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Fontevivo, che interessano unaporzione significativa del territorio comunale, sebbene per lo più areeagricole (dove sono presenti <strong>di</strong>versi e<strong>di</strong>fici rurali, anche se per lo più<strong>di</strong>sabitati), comprendendo marginalmente alcuni e<strong>di</strong>fici in prossimitàdel ponte sul F. Taro della Via Emilia. Complessivamente lapopolazione residente all’interno delle aree <strong>di</strong> danno delle industrie arischio <strong>di</strong> incidente rilevante assomma a circa 85 abitanti.28


P A R M A 2 0 2 0UNA GREEN CITY DISPONIBILE E ACCORTAan integrated and balanced green citySistema inse<strong>di</strong>ativo29


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSISTEMA INSEDIATIVOPremessaLe elaborazioni del quadro conoscitivo 1 appartenenti allastrumentazione urbanistica vigente che affrontano i temi del sistemainse<strong>di</strong>ativo vedono la presenza sia degli elaborati conoscitivi realizzatinell’ambito della redazione del PRG approvato nel 1998, sia deglielaborati pre<strong>di</strong>sposti in occasione della Variante al PSC approvata nel2007. In merito invece alla documentazione del PSC 2002, trattandosi<strong>di</strong> una operazione <strong>di</strong> “spacchettamento” del PRG 1998, perl’elaborazione <strong>di</strong> tale PSC non era richiesta dalla legge l’elaborazione <strong>di</strong>un quadro conoscitivo.Per un maggiore or<strong>di</strong>ne della struttura analitica e descrittiva deipredetti documenti, si è convenzionalmente deciso <strong>di</strong> affrontarliseparatamente, aumentando <strong>di</strong> conseguenza l’efficacia descrittiva inmerito al rapporto tra gli elaborati già pre<strong>di</strong>sposti per gli strumentiurbanistici vigenti e pre-vigenti e le eventuali integrazioni oaggiornamenti prodotti nell’ambito del nuovo PSC.Quadro conoscitivo formato per il PRG 1998Del quadro conoscitivo1 prodotto per il PRG 1998 rimane a noi oggiuna traccia consolidata nelle pubblicazioni 2 a cura del <strong>Comune</strong> “Versoil nuovo piano regolatore” (stampa del 1994) e “Un’idea nuova <strong>di</strong>Piano. Sintesi dei contenuti del PRG ‘97” (stampa del 1997) nei qualisono contenuti, in forma <strong>di</strong> estratto o <strong>di</strong> sintesi, in<strong>di</strong>cazioni utili aricostruire una nozione sufficientemente articolata dell’apparatoconoscitivo allora appositamente formato.Dalle pubblicazioni citate emerge che alcune elaborazioni alloraapprontate possono ritenersi correttamente fungibili ai fini anche dellapianificazione corrente ed in particolare:- Con riferimento alle analisi morfologiche (contrassegnate dalla siglaA), le seguenti:- la sequenza delle tavole A.1.1 a titolo “L’inse<strong>di</strong>amento: ra<strong>di</strong>ali epolarità”;301 Tale denominazione è, in questo caso, puramente strumentale al solo scopo <strong>di</strong>conservare l’analogia, in quanto la formulazione “Quadro conoscitivo” è stata introdottasuccessivamente con la Legge Regionale 20/2000.2 Un’ulteriore pubblicazione è quella intitolata “Un’idea nuova <strong>di</strong> Città. Seminario <strong>di</strong> ideesul PRG ‘97 <strong>di</strong> Parma”, riportante gli atti del seminario organizzato in preparazione delPRG. Tale pubblicazione, tuttavia, non si configura quale parte della documentazione delPRG 1998, ma esclusivamente come momento <strong>di</strong> confronto in cui fare emergerein<strong>di</strong>cazioni, proposte e suggerimenti. Di conseguenza, tale pubblicazione non è statapresa in considerazione nella redazione del presente Rapporto.


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO- la sequenza delle tavole A.1.2 a titolo “L’inse<strong>di</strong>amento: reticolo ecase sparse” 3 ;- la tavola A.1.3 “Il tracciato della centuriazione” ripresonell’elaborato SI 2.2 del PSC 2007;- <strong>di</strong> interesse sono pure le elaborazioni sulla morfologia urbanacontenute nella tavola A.2.2 “I caratteri morfo-tipologicidell’inse<strong>di</strong>amento” in scala 1:5000 4 , la tavola A.2.2.1 “I caratteridell’e<strong>di</strong>ficato”, la tavola A.2.3 “I caratteri or<strong>di</strong>natori degli spaziurbani”, la tavola A.2.4 “Il sistema del verde urbano” in scala1:5000 da leggersi contestualmente al quasi coevo “Piano del verdecomunale”.- Con riferimento alle analisi storiche:- la tavola B.2.1 “Le fasi dell’accrescimento urbano”, col limite però<strong>di</strong> un aggiornamento dello sviluppo inse<strong>di</strong>ativo fermo al 1993.- Con riferimento alle analisi funzionali del sistema inse<strong>di</strong>ativo:- le analisi <strong>di</strong> utilizzazione del suolo e dell’e<strong>di</strong>ficato in formaaggregata in scala 1:25000 (tav. C.1.4) e 1:10000 (tav. C.2.2) e informa analitica e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio in scala 1:5000 sia per ilterritorio urbano (tav. C.2.2.1), sia per i centri abitati minori (tav.C.2.2.5), oltre che per gli e<strong>di</strong>fici sparsi in territorio agricolo (tav.C.2.2.6). Per questi ultimi esiste un’e<strong>di</strong>zione più recenteapprontata a seguito della campagna <strong>di</strong> aggiornamento eseguitaper la variante al PSC 2007.Un ulteriore documento redatto per il PRG 1998 che analizza ilsistema inse<strong>di</strong>ativo dal punto <strong>di</strong> vista funzionale è rappresentatodallo stu<strong>di</strong>o intitolato “Analisi funzionale dei centri abitati minori nelterritorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma” 5 , con il quale vengono messe inevidenza le caratteristiche demografiche, inse<strong>di</strong>ative e funzionali deicentri frazionali. Tale stu<strong>di</strong>o, tuttavia, risulta oggi datato e sostituitoda approfon<strong>di</strong>menti che hanno come oggetto l’analisi delle 41frazioni presenti nel territorio comunale <strong>di</strong> Parma. In primo luogo, èda citare lo stu<strong>di</strong>o sulla “Riqualificazione delle frazioni”, redatto nel2008 dall’arch. Guido Leoni e rientrante nei programmi dell’Agenziaper la qualità urbana. Tale ricerca si pone all’interno <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>mento in continuità con il PSC 2007, che per le frazioniprevede <strong>di</strong> meglio definire ed articolare il ruolo che ciascuna <strong>di</strong> essepuò svolgere nell’assetto complessivo del territorio comunale.3 Entrambe tali serie <strong>di</strong> elaborati sono poi state riprese entro gli elaborati del quadroconoscitivo della Variante al PSC approvata nel 2007.4 Di nessun interesse e attualità sono viceversa da ritenersi la tavola A1.4 “Il sistemaambientale” e la tavola A.2.1 “Il sistema morfologico urbano” in scala 1:5000.5 Il lavoro si compone <strong>di</strong> 21 tavole in scala 1:5.000, <strong>di</strong> una relazione generale, <strong>di</strong> unatabella sinottica con le caratteristiche principali dei centri frazionali, <strong>di</strong> un rilievofotografico parziale e <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> schede analitiche su ciascun centro.31


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOIn secondo luogo, assumono grande rilevanza le analisi sul sistema <strong>di</strong>assetto delle frazioni redatte nell’ambito del nuovo PSC e, inparticolare, riportate nei seguenti documenti:- elaborati 6.1.11 “Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni e accessibilità surete ciclabile” e 6.1.12 “Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni eaccessibilità su rete TPL”, attraverso i quali è stato messo inevidenza il sistema <strong>di</strong> assetto dei centri frazionali, rapportandolocon il grado <strong>di</strong> accessibilità che i sistemi <strong>di</strong> mobilità ciclabile e delTrasporto Pubblico Locale sono in grado <strong>di</strong> offrire nella loroconfigurazione attuale;- elaborati del capitolo 6.4 “Sistemi locali delle frazioni”(approfon<strong>di</strong>menti specifici dei suddetti elaborati 6.1.11 e 6.1.12),con i quali vengono messe in evidenza le caratteristiche inse<strong>di</strong>ative,quantitative e descrittive dei <strong>di</strong>versi assetti territoriali checontrad<strong>di</strong>stinguono i sistemi locali dei centri frazionali.Passando infine alla descrizione dei documenti <strong>di</strong>sponibili sull’analisidel patrimonio e<strong>di</strong>lizio, è da prendere in considerazione l’allegato 4al PRG 1998 recante “Repertorio degli elementi costruttivinell’e<strong>di</strong>lizia rurale parmense”, con il quale vengono analizzati isistemi, gli elementi e i caratteri costruttivi maggiormente ricorrentinell’architettura conta<strong>di</strong>na del territorio rurale parmense. A taledocumento non risultano essersi succedute nuove indagini cheaffrontano i medesimi aspetti, pertanto, considerando anche ilcarattere “storico” dell’architettura che viene approfon<strong>di</strong>to, è daritenersi ancora oggi valido e <strong>di</strong> riferimento.32


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOQuadro conoscitivo formato per la Variante al PSC 2007Il quadro conoscitivo elaborato per la Variante al PSC approvata nel2007 ha sud<strong>di</strong>viso il sistema inse<strong>di</strong>ativo (elaborati SI) in quattro<strong>di</strong>fferenti capitoli: le polarità <strong>di</strong> livello sovra locale, i caratteri storicidell’inse<strong>di</strong>amento, il territorio urbanizzato, gli spazi e le attrezzaturepubbliche e <strong>di</strong> interesse pubblico.La parte del quadro conoscitivo che analizza il sistema inse<strong>di</strong>ativoinizia con una serie <strong>di</strong> cinque elaborati cartografici, non corredati dauna relazione descrittiva <strong>di</strong> accompagnamento, che affrontano il temadelle polarità sovralocali (elaborati SI 1), i cui contenuti possonoessere così <strong>di</strong> seguito riassunti:Documento delQC – Parte SI 1Tav. SI 1.1Accentramento /<strong>di</strong>spersioneContenuti del documentoFabbricati esistenti al 2004 e fabbricati costruiti negliultimi 10 anni (aggiornati al 2007, ossia alla data <strong>di</strong>elaborazione del documento)Tav. SI 1.2Rappresentazione delle strade mercato (assi stradaliArticolazioni urbane e fabbricati localizzati nelle aree attraversate da talilineari: strade assi), quali Via San Leonardo, Via Emilia, Via LamercatoSpeziaTav. SI 1.3Poli funzionaliTav. SI 1.4Servizi pubblicisovracomunaliTav. SI 1.5Aree produttive <strong>di</strong>livello territorialePoli funzionali in<strong>di</strong>viduati dal PTCP, polarità urbanee principali aree <strong>di</strong> trasformazione previste dal PSC2002 (zone produttive <strong>di</strong> espansione ZP4 e SchedeNorma)Servizi pubblici sovracomunali in<strong>di</strong>viduati dal PTCP,servizi <strong>di</strong> quartiere e <strong>di</strong> livello territoriale in<strong>di</strong>viduatidal POC 2002Aggregazioni territoriali per l'in<strong>di</strong>viduazione degliambiti specializzati per attività produttive <strong>di</strong> rilievosovracomunale, aree produttive con superficiesuperiore a 10 ettari in<strong>di</strong>viduate dal POC 2002,attività industriali esistenti (stabilimenti industriali,fonderie, officine e carpenterie metalliche)I sopradescritti elaborati, pertanto, descrivono il sistema <strong>di</strong> polaritàsovracomunali derivanti sia dallo “spacchettamento” del PRG 1998(approvato nel 2002), ad oggi vigente per le parti non governate dalPSC 2007, sia dalla pianificazione <strong>di</strong> livello provinciale. In merito aquest’ultimo aspetto, la Variante al PTCP approvata nel <strong>di</strong>cembre 2007ha introdotto mo<strong>di</strong>fiche relativamente alle aree produttive <strong>di</strong> rilievosovracomunale, in<strong>di</strong>viduandone i contenuti tipologici e normativiattraverso l’art. 36 delle Norme tecniche <strong>di</strong> attuazione (NTA), l’Allegato4 alle NTA e l’elaborato cartografico C9 “Armatura e gerarchia urbana”,attraverso i quali sono state introdotte nel territorio comunale <strong>di</strong>Parma la grande area produttiva del quadrante nord-est (polo33


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOproduttivo SPIP) e due aree nel contiguo <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Sorbolo Tali areesono state riportate nell’elaborato 6.2.2 “PTCP – Sistema inse<strong>di</strong>ativo”facente parte dell’Atlante cartografico del nuovo PSC.Altresì, risultano non aggiornati alcuni contenuti degli elaborati SI 1.3“Poli funzionali” e SI 1.4 “Servizi pubblici sovracomunali”, in quantonon comprendenti le previsioni introdotte dal PSC 2007. A tali fine, icontenuti aggiornati in merito alle aree <strong>di</strong> trasformazione(rappresentate nella Tavola SI 1.3) e ai servizi <strong>di</strong> quartiere/<strong>di</strong> livelloterritoriale (rappresentati nella Tavola SI 1.4), sono riportati(attraverso una macroclassificazione) nell’elaborato 6.1.1 “Carta zero”dell’Atlante. Non sono invece mutati i contenuti <strong>di</strong> tali elaboratiderivanti dal PTCP, ossia dei poli funzionali nel caso della Tavola SI 1.3e dei servizi pubblici sovracomunali nel caso della Tavola SI 1.4. Questicontenuti sono tuttavia riportati nell’elaborato 6.2.2 “PTCP – Sistemainse<strong>di</strong>ativo” dell’Atlante.Risultano invece ancora vali<strong>di</strong> i contenuti degli elaborati SI 1.1“Accentramento/Dispersione” e SI 1.2 “Articolazioni urbane lineari:strade mercato”, non ritenendo <strong>di</strong> conseguenza opportuno un loroaggiornamento.34


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOLa seconda parte del quadro conoscitivo sul sistema inse<strong>di</strong>ativoaffronta i caratteri storici dell’inse<strong>di</strong>amento (elaborati SI 2),composta da una relazione, da una serie cartografica <strong>di</strong> sei tavole e daun allegato contenente il censimento dell’e<strong>di</strong>lizia rurale. In particolare,i contenuti <strong>di</strong> tali elaborati possono essere così schematicamenteriassunti:Documento delQC – Parte SI 2SI 2RelazioneTav. SI 2.1Evoluzione storicadegli inse<strong>di</strong>amentiTav. SI 2.2Permanenza epersistenza deglielementi dellacenturiazioneTav. SI 2.3E<strong>di</strong>fici e tessutiurbani <strong>di</strong> valorestorico earchitettonicoTav. SI 2.4E<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong>interesse storico etestimonialeTav. SI 2.5Ambiti ed elementi<strong>di</strong> interesse storico etestimonialeTav. SI 2.6Caratteri delpaesaggio storicoAllegato SI 2Censimento e<strong>di</strong>liziaruraleContenuti del documentoAnalisi e descrizione dei seguenti aspetti: caratteristorici dell'inse<strong>di</strong>amento; evoluzione storica degliinse<strong>di</strong>amenti (ra<strong>di</strong>ali e polarità, reticolo e casesparse); permanenza e persistenza degli elementidella centuriazione; analisi storica degli e<strong>di</strong>fici e deitessuti urbani; e<strong>di</strong>fici rurali storici; ambiti edelementi <strong>di</strong> valore storico e testimoniale; caratteri delpaesaggio storico; punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza deicaratteri storiciAnalisi morfologica dei mutamenti della strutturaconcentrata e della struttura inse<strong>di</strong>ativa <strong>di</strong>ffusa,prendendo come riferimento quattro soglie storichederivanti da: carta IGM 1881, carta IGM 1935-1936,carta IGM 1958-1959, CTR 1993Ambiti <strong>di</strong> permanenza della struttura centuriatain<strong>di</strong>viduati dal PTCP ed elementi della centuriazione,rappresentati sia su CTR sia su ortofotoE<strong>di</strong>fici sparsi <strong>di</strong> valore storico e architettonicoassoggettati a: restauro scientifico, restauro erisanamento conservativo <strong>di</strong> tipo A, restauro erisanamento conservativo <strong>di</strong> tipo BDiffusione e localizzazione delle varie tipologie <strong>di</strong>e<strong>di</strong>lizia rurale: inse<strong>di</strong>amenti a porta morta,inse<strong>di</strong>amenti a corte aperta, inse<strong>di</strong>amenti inparallelo, inse<strong>di</strong>amenti ad L, inse<strong>di</strong>amenti a sviluppolineare, e<strong>di</strong>fici con torre ed e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valorearchitettonico e ambientaleElementi <strong>di</strong> valore storico e testimoniale in<strong>di</strong>viduatidal PTCP (strade e bonifiche storiche) ed emergenze<strong>di</strong> interesse storico e testimoniale presenti nella cartaIGM 1880 (ponti, mulini, chiese/oratori, cortiagricole, ville suburbane, boschi, risaie)Caratteri storici del paesaggio dedotti dal confrontocon la carta militare austriacaDati localizzativi, inse<strong>di</strong>ativi e tipologico-costruttividegli e<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong> interesse storico-architettonico(il censimento ha riguardato tutti i nuclei rurali <strong>di</strong>valore architettonico ambientale in<strong>di</strong>viduati nelprecedente censimento del 1995, alcuni nuclei rurali<strong>di</strong> nuova in<strong>di</strong>viduazione e i rispettivi spazi aperti <strong>di</strong>pertinenza)35


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOL’analisi dei caratteri storici si pone pertanto come l’elemento <strong>di</strong>partenza del quadro conoscitivo 2007 per la lettura del sistemainse<strong>di</strong>ativo, affrontando i <strong>di</strong>fferenti aspetti storico-culturali etestimoniali sui quali il nuovo Atlante non è intervenuto. In particolare,è da osservare come gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storico-architettonico (TavolaSI 2.3) e gli e<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong> interesse architettonico e ambientale(Tavola SI 2.4 e allegato SI 2) sono stati assoggettati a particolari<strong>di</strong>sposizioni normative e riportati nell’elaborato CTG 02 “Emergenzeculturali, storiche e paesaggistiche”, facente parte della seriecartografica gestionale del PSC 2007 e configurante una parte della“Carta unica del territorio”. I contenuti <strong>di</strong> tali elaborati si assumonoancora come quelli vali<strong>di</strong>.Un elemento che non si riscontra nella serie <strong>di</strong> elaborati facenti partedella sezione SI 2 è invece quello riguardante le aree <strong>di</strong> interessearcheologico. A tal proposito, l’elemento da assumere come baseconoscitiva, oltre alla perimetrazione delle aree <strong>di</strong> accertata consistenzaarcheologica in<strong>di</strong>viduate dal PTCP e riportate nell’elaborato 6.2.1“PTCP – Sistema ambientale” dell’Atlante, è rappresentato da unostu<strong>di</strong>o condotto nel 2008 dall’Università <strong>di</strong> Siena concluso con laredazione del Sistema Informativo <strong>Territoriale</strong> Archeologico del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, riportante con informazioni geografiche edalfanumeriche le aree sottoposte a vincolo, gli scavi e le segnalazioniarcheologiche, nonché le <strong>di</strong>verse potenzialità archeologiche riguardantii vari ambiti del territorio comunale.Infine, come specificato in premessa, nella struttura del presenteRapporto si è convenzionalmente scelto <strong>di</strong> analizzare gli elaborati delsistema inse<strong>di</strong>ativo unitamente a quelli appartenenti al sistema delterritorio rurale. Con riferimento a quest’ultimo, pertanto, oltre aquanto già descritto nel precedente Pragrafo sui contenuti del PRG1998, si può osservare come esso venga affrontato dal quadroconoscitivo del PSC 2007 attraverso i predetti elaborati con sigla SI 2che, nell’ambito dei caratteri storici dell’inse<strong>di</strong>amento,approfon<strong>di</strong>scono anche i temi legati al sistema rurale attraverso iCapitoli SI 2.2, SI 2.4, SI 2.5 e SI 2.6 della relazione SI 2, nonchéattraverso i corrispondenti elaborati cartografici SI 2.2 “Permanenza epersistenza degli elementi della centuriazione”, SI 2.4 “E<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong>interesse storico e testimoniale”, SI 2.5 “Ambiti ed elementi <strong>di</strong>interesse storico e testimoniale”, SI 2.6 “Caratteri del paesaggiostorico” e, infine, dall’allegato SI 2 che censisce gli e<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong>interesse storico-architettonico.Una integrazione <strong>di</strong> tali analisi è riscontrabile nell’Atlante pre<strong>di</strong>spostoper il nuovo PSC, che approfon<strong>di</strong>sce il sistema rurale attraverso glielaborati del Capitolo 2.3 “Aziende agricole al 2009”, i quali analizzanole aziende agricole per tipologia e classe <strong>di</strong> ampiezza dell’allevamento36


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOnonchè gli elementi che concorrono all’organizzazione economica dellospazio rurale.La terza parte del quadro conoscitivo sul sistema inse<strong>di</strong>ativo affronta iltema del territorio urbanizzato (elaborati SI 3), attraverso unastruttura articolata in una relazione e cinque elaborati cartografici, i cuicontenuti sono i seguenti:Documento delQC – Parte SI 3SI 3RelazioneTav. SI 3.1Monumenti /Landmarks /Elementi <strong>di</strong>riferimentoContenuti del documentoAnalisi e descrizione dei seguenti aspetti: elementiqualificanti della qualità urbana (landmarks positivi,monumenti e siti storici, manufatti e siti moderni benambientati, spazi aperti caratterizzanti); elementidetrattori della qualità; e<strong>di</strong>fici e complessi storici nonambientati (manufatti e siti degradati, mal utilizzati eabbandonati, spazi aperti mancanti <strong>di</strong> elementicaratterizzanti); parti urbane riconoscibili emorfologicamente omogenee; tessuti urbani(morfologia del costruito e dello spazio aperto, spazi<strong>di</strong> pertinenza per classe <strong>di</strong>mensionale, sud<strong>di</strong>visionedel suolo); luoghi centrali; compatibilità funzionali;punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del territoriourbanizzatoElementi qualificanti ed elementi detrattori dellaqualità urbanaTav. SI 3.2Elementi or<strong>di</strong>natori della morfologia urbanaParti riconoscibili / (elementi morfogenetici quali elementi dellaQuartieri omogenei / centuriazione e corsi d’acqua), pattern morfologicoAspetti e<strong>di</strong>lizi dei quartieri con una struttura inse<strong>di</strong>ativa omogeneapercepitiTav. SI 3.3Tessuti urbaniTav. SI 3.4Luoghi centraliTav. SI 3.5CompatibilitàfunzionaliMorfologia dello spazio costruito e dello spazioaperto (Tav. SI 3.3a), nonché spazi <strong>di</strong> pertinenzasud<strong>di</strong>visi per classe <strong>di</strong>mensionale (Tav. SI 3.3b)Spazi urbani centrali e attrezzature <strong>di</strong> interessecomuneRelazione funzionale tra le aree residenziali, leattività produttive (stabilimenti industriali, fonderie,officine e carpenterie metalliche) e le infrastrutture(strade a grande traffico, elettrodotti), conriferimento al centro urbanoGli elaborati configuranti il sistema del territorio urbanizzato mettonopertanto in evidenza le interazioni che esistono tra gli elementi isolatistorici, gli elementi moderni e gli spazi aperti; così come si soffermanosulla lettura dei tessuti urbani morfologicamente omogenei e dei<strong>di</strong>versi elementi or<strong>di</strong>natori della città, con lo scopo sia <strong>di</strong> riconoscere leparti <strong>di</strong> città in ragione delle peculiarità inse<strong>di</strong>ative che vengonoassunte come qualificanti rispetto ad una visione unitaria ed37


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOin<strong>di</strong>fferenziata, sia <strong>di</strong> segnalare i luoghi che rappresentano punti <strong>di</strong><strong>di</strong>scontinuità e rottura spaziale all’interno degli inse<strong>di</strong>amenti.Tali elaborati trovano ancora oggi la loro vali<strong>di</strong>tà e possono essereintegrati da nuovi stu<strong>di</strong> e approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari contenutinell’Atlante del nuovo PSC. Nella fattispecie, i nuovi elaborati prodottisono i seguenti:- elaborati del capitolo 2.3 “Densità inse<strong>di</strong>ativa”, che analizzano le<strong>di</strong>verse intensità d’uso presenti sul territorio costruito, attraversoapplicazioni che hanno messo in evidenza gli in<strong>di</strong>ci volumetrici(espressi in mc/mq e ottenuti rapportando la stima del volumedegli e<strong>di</strong>fici esistenti con la superficie fon<strong>di</strong>aria dell’area <strong>di</strong>riferimento), l’intensità d’uso del suolo (espressa in mq/mq emisurata rapportando la stima della Superficie Utile Lorda deglie<strong>di</strong>fici con la Superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> riferimento) e la densitàabitativa (espressa in abitanti/ha e calcolata rapportando lapopolazione residente con la Superficie fon<strong>di</strong>aria); altresì, sonostate realizzate le rappresentazioni dello spazio costruito in<strong>di</strong>mensione 3D (elaborato 2.3.4) e della densità inse<strong>di</strong>ativapuntuale nello spazio costruito attraverso il metodo Kernel DensityEstimation (elaborato 2.3.5);- elaborato 6.1.1 “Carta zero”, configurante la rappresentazione dellefacoltà che la <strong>di</strong>sciplina urbanistica vigente consegna allarivisitazione strategica che il nuovo PSC deve compiere; inparticolare, tale processo <strong>di</strong> ricostruzione dello stato giuri<strong>di</strong>co delleprevisioni urbanistiche ha permesso <strong>di</strong> analizzare e sud<strong>di</strong>videre le<strong>di</strong>verse aree del territorio comunale in tre gran<strong>di</strong> sistemiinse<strong>di</strong>ativi, quali la città consolidata, la città della trasformazione eil territorio rurale. Tali sistemi si scompongono a loro volta insottocategorie volte a <strong>di</strong>stinguere la natura pubblica o privata deglispazi che compongono la città;38- elaborato 6.1.6 “Piani urbanistici attuativi ante 1976”, con il qualesono stati messi in evidenza gli interventi realizzati attraverso iPiani particolareggiati e i Piani <strong>di</strong> lottizzazione approvati dalla datadella loro introduzione nell’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co fino al 1976, cosìcome archiviati dal Settore “Valorizzazione patrimonio” del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma. In particolare, attraverso tali Piani sono staterealizzate le gran<strong>di</strong> lottizzazioni residenziali che dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni ‘80 hanno contribuitoall’espansione della città <strong>di</strong> Parma, essendo prevalentementeconcentrati nel ring che si è sviluppato attorno ai tessuti <strong>di</strong> matricestorica. Lottizzazioni residenziali che quasi nella totalità dei casipresentano una morfologia inse<strong>di</strong>ativa geometricamente regolarebasata sulla ripetizione ortogonale degli e<strong>di</strong>fici e delle rispettivearee pertinenziali;


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO- elaborato 6.1.7 “Piani urbanistici attuativi 1981-2010”, con il qualevengono rappresentati i comparti inse<strong>di</strong>ativi realizzati o inrealizzazione attraverso le <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> Piani urbanisticiattuativi approvati dal 1981 ad oggi e conservati presso l’archiviodell’Amministrazione comunale <strong>di</strong> Parma. Nella fattispecie, sonostati in prima battuta <strong>di</strong>stinti i Piani <strong>di</strong> iniziativa privata da quelli<strong>di</strong> iniziativa pubblica, andando successivamente ad esplicitare latipologia dei PUA e le funzioni prevalenti previste dagli stessi;- elaborati 6.1.11 “Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni e accessibilità surete ciclabile” e 6.1.12 “Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni eaccessibilità su rete TPL”, attraverso i quali è stato messo inevidenza il sistema <strong>di</strong> assetto dei centri frazionali, rapportandolocon il grado <strong>di</strong> accessibilità che i sistemi <strong>di</strong> mobilità ciclabile e delTrasporto Pubblico Locale sono in grado <strong>di</strong> offrire nella loroconfigurazione attuale. Le frazioni rurali sono state ricondotte amicrosistemi locali rispetto ai quali è possibile organizzare ladotazione dei servizi e la manovra <strong>di</strong> potenziamento delle dotazionianche al fine <strong>di</strong> migliorare la sostenibilità riducendo il costo socialeed ambientale degli spostamenti casa-scuola;- elaborati del capitolo 6.4 “Sistemi locali delle frazioni”(approfon<strong>di</strong>menti specifici dei suddetti elaborati 6.1.11 e 6.1.12),con i quali vengono messe in evidenza le caratteristiche inse<strong>di</strong>ative,quantitative e descrittive dei <strong>di</strong>versi assetti territoriali checontrad<strong>di</strong>stinguono i sistemi locali dei centri frazionali.Un ulteriore approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare condotto sul territoriourbanizzato è rappresentato dallo stu<strong>di</strong>o sulla “Riqualificazione dellefrazioni”, redatto nel 2008 dall’arch. Guido Leoni e rientrante neiprogrammi dell’Agenzia per la qualità urbana del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma.L’obiettivo <strong>di</strong> tale stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> definire il ruolo dei centri frazionalinel contesto comunale ed in<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni che consentano<strong>di</strong> avviare una loro politica <strong>di</strong> riqualificazione e <strong>di</strong> valorizzazione; taleobiettivo si pone all’interno <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento incontinuità con il PSC 2007 che, per le frazioni definite “centri minori”,prevede <strong>di</strong> meglio definire ed articolare il ruolo che ciascun centrominore può svolgere nell’assetto complessivo del territorio comunale,anche alla luce dei limiti <strong>di</strong> sostenibilità ambientale. La ricerca sisud<strong>di</strong>vide in due parti: una prima parte <strong>di</strong> analisi (screening) e unaseconda parte contenente gli in<strong>di</strong>rizzi progettuali sviluppati per ognunodei 41 centri frazionali presenti nel territorio comunale <strong>di</strong> Parma.Infine, è da citare la ricerca “Uso-<strong>di</strong>suso-riuso” condotta nel 2008dall’Università <strong>di</strong> Parma e avente come oggetto la definizione <strong>di</strong> unSistema Informativo per l’in<strong>di</strong>viduazione, la conoscenza e lo stu<strong>di</strong>o deiluoghi <strong>di</strong>smessi o in via <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione e dei contenitori <strong>di</strong>sponibilinella città <strong>di</strong> Parma. Tale ricerca limita la propria indagine alla cerchia39


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOdelle nuove tangenziali, al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare quei contenitori chepossono essere recuperati ed a<strong>di</strong>biti a nuove destinazioni d’uso.Per ogni immobile o sistema <strong>di</strong> immobili censito viene pre<strong>di</strong>sposta unaschedatura volta a mettere in evidenza i dati identificativi e catastali, leprevisioni urbanistiche vigenti e i dati <strong>di</strong> dettaglio (<strong>di</strong>mensionali, statod’uso, vocazione alla trasformazione).40


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOLa quarta ed ultima parte del quadro conoscitivo sul sistemainse<strong>di</strong>ativo analizza gli spazi e attrezzature pubbliche e <strong>di</strong>interesse pubblico (elaborati SI 4), composta anche in questo casoda una relazione e da una serie cartografica <strong>di</strong> otto tavole. I contenuti<strong>di</strong> tali elaborati possono essere così schematicamente riassunti:Documento delQC – Parte SI 4SI 4RelazioneContenuti del documentoAnalisi e descrizione del sistema <strong>di</strong> servizi relativo a:attrezzature per l’istruzione inferiore e superioreall’obbligo; servizi sociali e sanitari; pubblicaamministrazione; attrezzature culturali; attrezzaturesportive; parchi; punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza espressiper ogni sistema <strong>di</strong> serviziTav. SI 4.1IstruzioneincompatibilitàTav. SI 4.2Servizi sanitari esocialiTav. SI 4.3PubblicaamministrazioneTav. SI 4.4Attività culturali,associative e <strong>di</strong> cultoTavv. SI 4.1 a, b, c: Rapporto tra le attrezzature perl’istruzione, i detrattori (strade con traffico <strong>di</strong>attraversamento, elettrodotti) e il sistema deltrasporto pubblico (linee e fermate);Tav. SI 4.1 d: Rapporto tra le scuole <strong>di</strong> formazioneprofessionale e il sistema del trasporto pubblico(linee e fermate);Tav. SI 4.1 e: Rapporto tra le se<strong>di</strong> universitarie e lelinee urbane del trasporto pubblicoLocalizzazione dei servizi sanitari, sociali eassistenzialiLocalizzazione delle se<strong>di</strong> delle pubblicheamministrazioni e delle associazioni <strong>di</strong> categoria,rapportate con il numero <strong>di</strong> addetti alle istituzioniper sezione <strong>di</strong> censimentoLocalizzazione delle attività culturali, associative e <strong>di</strong>culto (musei/centri espositivi, teatri, cinema,biblioteche, associazioni <strong>di</strong> natura culturale,attrezzature religiose) con riferimento al centrourbanoTav. SI 4.5Localizzazione delle attrezzature sportive e ricreativeAttrezzature sportive con riferimento al centro urbanoe ricreativeTav. SI 4.6Parchi e giar<strong>di</strong>niTav. SI 4.7Servizi all'autoTav. SI 4.8Servizi alla personaLocalizzazione dei giar<strong>di</strong>ni storici, delle aree ver<strong>di</strong>urbane e dei filari alberati, con riferimento al centrourbanoLocalizzazione dei servizi all’auto (punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>taautoaccessori, autofficine, <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburante,gommisti, elettrauto, carrozzerie,autoconcessionarie/saloni), con riferimento al centrourbanoLocalizzazione dei servizi alla persona (tintorie nonindustriali, lavanderie a secco, saloni <strong>di</strong> bellezza,estetisti, parrucchieri, barbieri), con riferimento alcentro urbano41


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOAnalizzando i contenuti dei suddetti elaborati e i successiviaggiornamenti o integrazioni pre<strong>di</strong>sposti per il nuovo PSC, verrà presocome parametro <strong>di</strong> analisi e raffronto la tipologia delle attrezzaturepubbliche e <strong>di</strong> interesse pubblico.Partendo dall’analisi della documentazione <strong>di</strong>sponibile sulleattrezzature per l’istruzione, la relazione pre<strong>di</strong>sposta nel quadroconoscitivo del PSC 2007 analizza sia i livelli <strong>di</strong> scolarità inferioreall’obbligo (asili nido, scuole per l’infanzia, scuole primarie, scuolesecondarie <strong>di</strong> primo grado) sia alcune tipologie <strong>di</strong> attrezzature perl’istruzione superiore all’obbligo (scuole secondarie <strong>di</strong> secondo grado,formazione professionale), mettendone in evidenza i dati identificativie i <strong>di</strong>versi trend che hanno accompagnato il numero <strong>di</strong> iscritti neglianni.In merito all’analisi dei molteplici aspetti connessi alle scuole,un’importante integrazione e aggiornamento ai suddetti documenti delPSC 2007 è rappresentata sia da alcuni elaborati contenuti nell’Atlantesia dal documento “Per il libro bianco dei servizi educativi scolastici”,entrambi elaborati da CAIRE-Urbanistica.Partendo dalla descrizione dei primi, i documenti contenutinell’Atlante attraverso i quali è stato affrontato il tema delleattrezzature per l’istruzione sono quelli appartenenti al capitolo 4.1“Accessibilità ai servizi <strong>di</strong> vicinato” (configuranti l’aggiornamento delleelaborazioni facenti parte del “Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma”), inparticolare gli elaborati dal 4.1.1 al 4.1.8, dove vengono in primo luogolocalizzati gli asili nido, le scuole per l’infanzia, le scuole primarie e lescuole secondarie <strong>di</strong> primo grado esistenti al 2010; mentre, in secondoluogo, viene fornito il livello <strong>di</strong> accessibilità pedonale e ciclabile,valutandone infine la qualità e l’accessibilità alle scuole attraversodeterminate soglie che identificano quali plessi nei prossimi anniavranno bisogno <strong>di</strong> implementazione e quali, ad oggi, anche sulla basedelle previsioni <strong>di</strong> Piano, possono considerarsi sufficienti perpermettere ad un quartiere <strong>di</strong> definirsi e sentirsi autosufficienterispetto al sistema urbano parmense. Oltre all’accessibilità pedonale èstata analizzata anche la rete ciclabile esistente e prevista nel me<strong>di</strong>operiodo che interessa le scuole, in<strong>di</strong>cando altresì la percentuale <strong>di</strong>popolazione che accede in modo confortevole e sicuro a taliattrezzature (a pie<strong>di</strong> o in bicicletta). Il grado <strong>di</strong> accessibilità allasituazione attuale è stato infine confrontato con gli interventi <strong>di</strong>miglioramento del servizio previsti dal Piano Triennale delle OperePubbliche nel breve e me<strong>di</strong>o periodo (2010-2012), attraverso glielaborati 4.1.21 e 4.1.22 dell’Atlante.42Con riferimento invece al documento “Per il libro bianco dei servizieducativi scolastici”, questo si pone come essenziale approfon<strong>di</strong>mentoe aggiornamento conoscitivo e progettuale sul tema delle attrezzature


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOper l’istruzione. Nella fattispecie, tale documento si occupa <strong>di</strong>analizzare i seguenti aspetti: la valutazione quali-quantitativa delledotazioni appartenenti ai servizi scolastici; l’analisi della mobilità deglistudenti delle scuole primarie e secondarie <strong>di</strong> primo e secondo grado;la valutazione delle previsioni demografiche connesse alla nuovadomanda <strong>di</strong> attrezzature per l’istruzione e alle previsioni inse<strong>di</strong>ativecontenute negli strumenti urbanistici vigenti; le problematicheemergenti sul sistema delle attrezzature derivanti dal confronto con glioperatori del settore (<strong>di</strong>rigenti delle strutture per l’istruzione); lemanovre <strong>di</strong> intervento previste dal nuovo PSC.I suddetti documenti, pertanto, integrano il capitolo 4.1 “Istruzione”della relazione SI 4 e la Tavola SI 4.1 “Istruzione incompatibilità” delPSC 2007.Passando all’analisi delle altre tipologie <strong>di</strong> servizi, ossia quelli <strong>di</strong>carattere sociale e sanitario, amministrativo, culturale, sportivo,nonché i parchi e le aree ver<strong>di</strong> urbane, la relazione del quadroconoscitivo 2007 descrive il panorama delle tipologie <strong>di</strong> servizi presentinel territorio comunale <strong>di</strong> Parma, fotografando la domanda e l’offerta<strong>di</strong> tali servizi, nonché mettendo in evidenza le informazioni tipologichee localizzative degli stessi. Questi aspetti descrittivi sono approfon<strong>di</strong>tida apposite cartografie (elaborati SI 4.2, SI 4.3, SI 4.4, SI 4.5, SI 4.6)che rappresentano la localizzazione geografica e la <strong>di</strong>versa naturatipologica <strong>di</strong> tali spazi e attrezzature.I suddetti documenti sono integrati da determinate elaborazionicondotte per il nuovo PSC. In particolare, gli elaborati dal 4.1.9 al4.1.20 dell’Atlante (derivanti dal “Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma”)mettono in evidenza la localizzazione e la valutazione qualitativadell’accessibilità pedonale e ciclabile per le seguenti tipologie <strong>di</strong> servizi:centri socio-sanitari, poliambulatori, centri <strong>di</strong> aggregazione, centriculturali, impianti sportivi, aree ver<strong>di</strong> attrezzate. Anche per questiservizi, così come effettuato per le attrezzature scolastiche, è stata siaanalizzata la rete ciclabile esistente e prevista nel me<strong>di</strong>o periodo(in<strong>di</strong>cando la percentuale <strong>di</strong> popolazione che accede in modoconfortevole e sicuro a tali attrezzature), sia confrontata l’accessibilitàattuale con gli interventi <strong>di</strong> miglioramento del servizio previsti dalPiano Triennale delle Opere Pubbliche nel breve e me<strong>di</strong>o periodo(elaborati 4.1.21 e 4.1.22 dell’Atlante).Il quadro conoscitivo del nuovo PSC racchiude anche ulteriorielaborazioni e applicazioni <strong>di</strong> grande rilevanza sul sistema dei servizi,ovvero:- analisi del potenziale <strong>di</strong> comunità (elaborati 4.2.1, 4.2.2 e 4.2.3dell’Atlante, facenti anche parte del “Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong>Parma – Quadro operativo”), che punta a mettere in luce lecomponenti territoriali che costituiscono la rete connettiva della43


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOcomunità nei quartieri, in<strong>di</strong>viduando così i capisal<strong>di</strong> delriconoscimento identitario degli abitanti e dell’efficace<strong>di</strong>stribuzione dei servizi <strong>di</strong> vicinato. La geografia <strong>di</strong>segnata daipotenziali <strong>di</strong> comunità in<strong>di</strong>vidua i luoghi critici su cui incar<strong>di</strong>narenel territorio politiche <strong>di</strong> riqualificazione, densificazione e coesionesociale. Tale operazione permette <strong>di</strong> focalizzare anche i luoghi incui mitigare e rimuovere i fattori che possono indebolire o spezzarele connessioni basilari, le continuità, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accessibilità evivibilità pedonale sui quali si fondano le relazioni <strong>di</strong> quartiere;- stu<strong>di</strong> condotti per il “Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma – Quadrostrategico”, connessi ai documenti <strong>di</strong> cui al punto precedente econfiguranti l’ambito in cui viene valutata la qualità urbana deglispazi pubblici, trovando le con<strong>di</strong>zioni per avanzaresperimentazioni progettuali che cercano <strong>di</strong> inserire i luoghi insistemi <strong>di</strong> offerta più efficaci, attraverso azioni <strong>di</strong> riqualificazione,densificazione, rigenerazione e connessione. Queste ultime sonovolte ad in<strong>di</strong>viduare aree pubbliche suscettibili <strong>di</strong> interventi inmodo da elevare la qualità, la fruibilità e l’accessibilità della cittàpubblica, piuttosto che intercettare aree pubbliche sotto utilizzatedove costruire nuovi servizi. Per re<strong>di</strong>gere il quadro strategico delMasterplan dei Quartieri si è lavorato ad una rappresentazione che,sulla base <strong>di</strong> alcune politiche operanti (zone 30, centri commercialinaturali, aree <strong>di</strong> trasformazione), in<strong>di</strong>vidua altre con<strong>di</strong>zioni allatrasformazione, come i servizi (attuati e) non attuati, gli interventisui nuovi servizi programmati, i nuovi modelli <strong>di</strong> offerta piùintegrati, gli interventi esistenti e non esistenti (centri civici, socialhousing, scuole, ecc.);- analisi del PIL dei servizi (elaborati del capitolo 4.4 dell’Atlante),con la quale è stato stimato il “ren<strong>di</strong>mento sociale” del patrimoniopubblico, utilizzando particolari parametri e moltiplicatori in grado<strong>di</strong> descrivere le caratteristiche tipologiche, posizionali,economiche, funzionali, ambientali, culturali, <strong>di</strong> accessibilità e <strong>di</strong>manutenibilità dei servizi. La situazione attuale è statasuccessivamente rapportata al cambiamento/incremento dellaqualità, fruibilità e accessibilità della città pubblica nell’ipotesidella realizzazione degli interventi progettuali previsti dal Quadrostrategico del Masterplan dei Quartieri.44


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSistema della mobilità45


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSISTEMA DELLA MOBILITA’PremessaIl PSC del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma è corredato da un ampio QuadroConoscitivo relativo al Sistema della Mobilità (parte C2, capitolo 5), cheaffronta i principali elementi <strong>di</strong>stintivi del territorio comunale,definendone il grado <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento al momentodella redazione del PSC variante generale.Nel seguito del presente documento sono sinteticamente analizzati iprincipali contenuti del Sistema della Mobilità facenti parte del QuadroConoscitivo allo scopo <strong>di</strong> definire, per ognuno <strong>di</strong> essi, il mantenimentoo meno della loro vali<strong>di</strong>tà allo stato attuale e le conseguenti necessità <strong>di</strong>aggiornamento.Complessivamente il Quadro Conoscitivo riferibile al Sistema dellaMobilità del PSC vigente è organizzato attraverso 7 <strong>di</strong>fferenti temi,esplicitati in altrettante rappresentazioni grafiche (Tabella 1.1), ognunadelle quali affronta lo specifico tema a cui è de<strong>di</strong>cata sotto i <strong>di</strong>fferentiaspetti che contribuiscono a definire il quadro relativo alla componentemedesima.Le informazioni contenute nel Quadro Conoscitivo, qui <strong>di</strong> seguitoriportate, sono state successivamente riorganizzate, facendo ricorso aspecifici stu<strong>di</strong> affrontati per necessità <strong>di</strong> aggiornamento dei dati, nelleseguenti aree <strong>di</strong> interesse: lo stato della viabilità e della circolazione; iltrasporto ferroviario; la mobilità ciclo-pedonale e gli interventi a favoredella mobilità sostenibile; il trasporto pubblico, gli spazi ed i servizi perla mobilità; i servizi all’auto; la logistica; i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezzaOrganizzazione del Quadro Conoscitivo del PSC vigenterelativamente al Sistema della MobilitàDocumento del QC– Parte SMSM 1Rete stradaleContenuti del documentoÈ riportata l’intera rete delle stradepresenti all’intero territorio comunale<strong>di</strong> Parma, classificata in base allaposizione ed alla funzione esercitata dalsingolo tratto stradale (es. ra<strong>di</strong>ali <strong>di</strong>collegamento territoriale, tangenziale,circolare <strong>di</strong> collegamento urbano, ecc.).Nella tavola è presente anche la rete deltrasporto pubblico su ferro, compresala linea AV/AC in costruzione almomento della redazione del PSC.46


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVODocumento del QC– Parte SMContenuti del documentoSM 2Rete ciclabileSM 3 aTrasporto pubblicourbanoSM 3 bTrasporto pubblicoextraurbanoSM 4Spazi serviziRiporta la rete dei percorsi per glispostamenti ciclabili, sia <strong>di</strong> quelliesistenti che <strong>di</strong> quelli già previsti daglistrumenti <strong>di</strong> pianificazione comunale(PSC) o provinciale (PTCP). I percorsisono classificati proprio in base allaprevisione e/o esistenza. Nellamedesima tavola sono riportate anchele zone del centro citta<strong>di</strong>no nelle qualisono presenti limitazioni al trafficoveicolare.La tavola, che insieme alla 3 b definiscela rete del trasporto pubblico, riporta il<strong>di</strong>segno delle linee del trasportopubblico in ambito urbano, conl’in<strong>di</strong>cazione del numero della lineastessa e l’ubicazione delle fermate. Sonopure evidenziate due fasce <strong>di</strong>“accessibilità” alle linee,rispettivamente <strong>di</strong> 50 e 100 metri <strong>di</strong><strong>di</strong>mensione laterale.Costituisce un completamento dellatavola precedente (3 a de<strong>di</strong>cata altrasporto pubblico urbano) e definiscele linee che servono il <strong>di</strong> collegamentotra i singoli ambiti urbani presenti sulterritorio comunale (frazioni). La tavolariporta, infatti, anche la delimitazione<strong>di</strong> tali ambiti urbani.Nella tavola sono riportati alcunicomponenti il sistema della mobilità,posti a servizio della circolazione. Inparticolare sono riportati alcuni poliattrattori (stazione, aeroporto) e ilsistema <strong>di</strong> offerta per la sosta deiveicoli. Le aree <strong>di</strong> sosta (parcheggi)sono classificate in base allaconformazione ed in base allaprincipale funzione svolta.47


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVODocumento del QC– Parte SMSM 5Servizi autoSM 6LogisticaContenuti del documentoLa tavola costituisce una rassegna deiprincipali servizi (esercizi) perl’acquisto, la manutenzione ed ilrifornimento dei veicoli presenti sulterritorio comunale. Gli esercizicommerciali a servizio dellacircolazione sono classificati in basealla categoria e, nel caso dei <strong>di</strong>stributori<strong>di</strong> carburante, anche in base al tipo <strong>di</strong>strada servita (autostrada o reteor<strong>di</strong>naria).Raccolta delle informazioni relative alposizionamento sul territorio comunaledegli operatori della logistica dellemerci, trasportate su strada o suferrovia. La tavola riporta l’interoelenco degli operatori e la loroposizione in riferimento alle principalivie <strong>di</strong> comunicazione, riportando anchei principali polo attrattori (es.interporto, aeroporto e fiera).Contenuti del PSC vigente ancora vali<strong>di</strong>, per i quali non ènecessario un aggiornamento ai fini della Variante al PSCin esamePer alcuni dei tematismi affrontati dal Quadro Conoscitivo del PSCvigente, relativamente al Sistema della Mobilità, i contenuti desumibilisono ancora quasi interamente attuali, anche se basati su dati cheavrebbero comunque necessità <strong>di</strong> un aggiornamento. In questoparagrafo sono appunto ricordate le informazioni del QuadroConoscitivo per le quali i vari stu<strong>di</strong> condotti successivamente sulSistema della Mobilità, per l’aggiornamento degli strumenti <strong>di</strong>pianificazione comunale, non hanno mo<strong>di</strong>ficato o hanno mo<strong>di</strong>ficatosolo in minima parte i dati conosciuti.48Il riferimento è, innanzi tutto, ai temi dei Servizi all’auto (SM 5) e dellaLogistica (SM 6), visto che entrambi mantengono inalterata la propriavali<strong>di</strong>tà su tutto il quadro delle informazioni riportate nellerappresentazioni grafiche <strong>di</strong> riferimento e che, pertanto, non hannosubito nessun aggiornamento, seppure sia presumibile che, nelfrattempo, alcuni modesti cambiamenti possano essere intervenuti(mo<strong>di</strong>fiche nel numero e nelle caratteristiche degli operatori della


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOlogistica o per servizi ai veicoli quali, ad esempio, l’installazione <strong>di</strong> unanuova stazione <strong>di</strong> servizio).Confermacontenuti PSCServizi auto (SM 5) Logistica (SM 6)Per quanto riguarda i Servizi all’auto, la rassegna riportata sulla tavolagrafica <strong>di</strong> riferimento (SM 5) appare quanto mai completa, almeno inriferimento all’ambito urbano del capoluogo: nel quadro degli esercizicommerciali che forniscono servizi alle autovetture mancano,probabilmente, solamente gli autolavaggi, la cui ubicazione è peròquasi sempre corrispondente a quella <strong>di</strong> una stazione <strong>di</strong> rifornimento.Unica vera possibilità <strong>di</strong> incremento delle informazioni ricavabili dalQuadro Conoscitivo è quella <strong>di</strong> una loro estensione all’intero territoriocomunale.L’altro tematismo, riferito agli operatori della logistca, appare fornireuna informazione ancorché completa, in questo caso riferibile all’interoterritorio comunale, ambito sul quale mantiene attualmente tutta lapropria vali<strong>di</strong>tà e che non si ritiene abbia bisogno <strong>di</strong> ulterioriapprofon<strong>di</strong>menti.Contenuti del PSC vigente per i quali è necessario unaggiornamento ai fini della Variante al PSC in esamePer quanto riguarda l’offerta <strong>di</strong> mobilità nel territorio comunale <strong>di</strong>Parma, il PSC fornisce (Tavola SM1 – Rete stradale) la classificazionefunzionale della rete, però la classificazione utilizzata (autostrada,tangenziale al centro capoluogo, strada circolare <strong>di</strong> collegamentourbano, strada ra<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> collegamento territoriale, strada ra<strong>di</strong>ale <strong>di</strong>collegamento urbano) non è quella proposta dal D.M. 5/11/2001(Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade) equin<strong>di</strong> si è preferito classificare nuovamente la rete stradale ai sensi del49


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOD.M. citato, com’è possibile ricavare dalla tavola denominata “Mobilitàprivata”.Trasformazionecontenuti PSCRete stradale e ferroviaria (SM 1)Mobilità privataRete stradale classificata perposizione e funzione svoltaall’interno del contesto (ra<strong>di</strong>aliextraurbane, tangenziale, ecc.)Rete stradale classificata in basealle caratteristiche costruttive,tecniche e funzionali delle strade,ai sensi del D.M. 5/11/2001In relazione alla domanda <strong>di</strong> mobilità, la fase <strong>di</strong> analisi sviluppata havalutato dapprima i dati del Censimento ISTAT 2001 relativi aglispostamenti pendolari casa-stu<strong>di</strong>o e casa-lavoro, in origine e/odestinazione nel territorio comunale <strong>di</strong> Parma (dati riportati nellatavola 7.01 prodotta per l’atlante), per poi sviluppare il modello <strong>di</strong>simulazione sulla base dei nuovi dati acquisiti dai <strong>di</strong>versi rilievi <strong>di</strong>flusso veicolare condotti dalle Amministrazioni nel corso degli anni.50


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOAggiornamentocontenuti PSC7.01 – Spostamenticon qualsiasi mezzo7.10 e 7.11 – Flussi <strong>di</strong> trafficoe congestione ora <strong>di</strong> puntaIl modello <strong>di</strong> simulazione è stato pertanto sviluppato sulla base <strong>di</strong>nuovi dati <strong>di</strong> flusso rispetto a quelli contenuti nel vecchio PSC,definendo l’entità puntuale dei flussi veicolari in transito ed il grado <strong>di</strong>impiego attuale <strong>di</strong> ogni strada del territorio comunale (tavole 7.10 e7.11 prodotte per l’atlante).Particolare attenzione è stata de<strong>di</strong>cata ai dati <strong>di</strong> domanda relativi aglispostamenti degli studenti (elementari, me<strong>di</strong> e superiori) <strong>di</strong> Parma,in<strong>di</strong>viduando le “linee <strong>di</strong> desiderio” <strong>di</strong> oltre 24.000 relazioni casa –scuola (serie <strong>di</strong> tavole da 7.04 a 7.09 prodotte per l’atlante).51


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOIntegrazionecontenuti PSC7.05, 7.07 e 7.09 –Linee <strong>di</strong> desiderio spostamenti studentielementari, me<strong>di</strong>e e superioriLe informazioni sull’offerta <strong>di</strong> mobilità su ferro contenute nel PSC,presenti nella medesima Tavola SM1 che riporta la rete stradale e nelcapitolo SM 1.2 de<strong>di</strong>cato, non sono state aggiornate dalle elaborazioniappositamente condotte e rappresentate nell’atlante e mantengonopertanto intatta la loro vali<strong>di</strong>tà Allo stesso modo non sono stateaggiornate/integrate le informazioni riguardanti la domanda <strong>di</strong>trasporto pubblico su ferro.Confermacontenuti PSCRete stradale e ferroviaria (SM 1)52Anche la rete dei percorsi per la circolazione pedonale (SM 2 – Reteciclabile) è stata completamente aggiornata, sulla base del Biciplan, sia


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOrispetto agli itinerari esistenti che alle linee principali <strong>di</strong> progetto. Nellenuove elaborazioni prodotte solamente la rete territoriale prevista dalPTCP della Provincia <strong>di</strong> Parma è rimasta inalterata rispetto a quantoriportato sul Quadro Conoscitivo, mentre tutto il resto della rete è statoaggiornato al tempo presente, inserendo inoltre e alcune informazionisulle politiche <strong>di</strong> regolamentazione, quali le aree per il bike sharing(tavola 7.22 denominata “Mobilità ciclopedonale”). Mancano, alcontrario, informazioni sulla rete esclusivamente pedonale.Aggiornamentocontenuti PSCRete ciclabile (SM 2)7.22 - Mobilità ciclopedonaleAnche per quanto riguarda il tema del Trasporto Pubblico, su gomma,si è proceduto ad un completo aggiornamento della rete, sia <strong>di</strong> quelladel TPL urbano (tavola SM 3 del Quadro Conoscitivo), sia <strong>di</strong> quellarelativa al TPL extraurbano (tavola SM 4). Sono state calcolate leaccessibilità e la frequenza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> servizio alle fermate, sostituendointegralmente le informazioni precedenti. È stata prodotta un’unicatavola (7.23 denominata “Mobilità servita da TPL”) che riportaentrambe le reti (urbana ed extra), integrando le <strong>di</strong>verse informazioniin un <strong>di</strong>segno complessivo del servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico su gomma.53


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOAggiornamentocontenuti PSCTrasporto pubblicourbano (SM 3a)e extraurbano (SM sb)7.23 - Mobilità servita da TPLÈ stato aggiornato anche il sistema degli spazi servizi (tavola SM 4), inparticolare per quanto riguarda l’offerta <strong>di</strong> sosta, con l’elaborazione <strong>di</strong>una nuova rappresentazione grafica (7.24) in cui sono rappresentati iparcheggi scambiatori già esistenti, quelli in corso <strong>di</strong> ampliamento equelli in progetto (questi ultimi ubicati, prevalentemente, all’altezza delcordone delle tangenziali). Sulla carta che mostra l’offerta attuale <strong>di</strong>sosta in aree pre<strong>di</strong>sposte (aree destinate a parcheggio), sono ancheriportate le ubicazioni <strong>di</strong> alcuni parcheggi, in<strong>di</strong>viduati dal Piano dellaSosta, per i quali è da valutare la coerenza con le strategie del PSC. Lanuova rappresentazione, come pure la precedente, non riporta leinformazioni riguardanti la sosta a lato strada.Aggiornamentocontenuti PSCSpazi servizi (SM 4)7.24 – Regolamentazione mobilità54


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOConsiderazioni riassuntive sul sistema della mobilitàNell’ambito dell’aggiornamento degli strumenti <strong>di</strong> pianificazionecomunale, sono stati affrontati anche altri temi riguardanti il Sistemadella Mobilità oltre quelli, aggiornati, integrati o trasformati, facentiparte del PSC vigente.Anche su questi ultimi argomenti, che costituiscono un ulterioreampliamento del Quadro Conoscitivo ad integrazione <strong>di</strong> altri temi giàricordati, sono state prodotte relative rappresentazioni grafiche. Inparticolare si ricordano le seguenti:• stato dell’inquinamento atmosferico da traffico;• criticità acustiche potenziali;• attraversamenti pedonali pericolosi.A seguito dell’analisi del Quadro Conoscitivo ed in considerazione deglistu<strong>di</strong> effettuati successivamente (es. incrementi della domanda <strong>di</strong>mobilità veicolare a seguito dell’attuazione delle nuove previsioniinse<strong>di</strong>ative), sono state affrontate alcune politiche <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no delSistema della Mobilità per il territorio comunale <strong>di</strong> Parma, aventi tuttilo scopo principale <strong>di</strong> un incremento della mobilità non motorizzata insostituzione <strong>di</strong> una quota <strong>di</strong> spostamenti pendolari effettuati attraversol’utilizzo <strong>di</strong> auto privata. Politiche che possono essere riassunte in:miglioramento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza della rete per la mobilitàciclopedonale; riorganizzazione della mobilità urbana servita dalTrasporto Pubblico <strong>di</strong> Linea, anche in funzione <strong>di</strong> una maggioresostenibilità ambientale; aumento <strong>di</strong> efficacia dei sistemi <strong>di</strong>regolamentazione della mobilità veicolare privata.Queste politiche <strong>di</strong> razionalizzazione ed organizzazione del Sistemadella Mobilità si innestano su <strong>di</strong> una base, come si evince dall’analisidel Quadro Conoscitivo, che mostra una modesta presenza <strong>di</strong> fattorilocali che sottopongono particolari settori urbani a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>pressione particolarmente elevati. Con<strong>di</strong>zione che però si determina inalcune aree particolarmente sensibili (scuole, strutture sanitarie e zoneresidenziali ubicate in a<strong>di</strong>acenza alle infrastrutture stradalimaggiormente trafficate), soprattutto a causa dell’inquinamentoacustico prodotto dal traffico veicolare.Dal punto <strong>di</strong> vista della circolazione, si riscontra qualche presenza <strong>di</strong>congestione, concentrate in particolare in alcune tratte delle principalira<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> penetrazione urbana (Via Emilia est, SS62 della Cisa, SR343<strong>di</strong> Colorno) e emergenti per lo più in ambito extraurbano, mentre siaffievoliscono notevolmente all’interno del perimetro del sistema delletangenziali.Elementi <strong>di</strong> criticità emergono anche sul sistema della mobilità dolce,sia rispetto all’assenza <strong>di</strong> un percorso sicuro tra alcune frazioni55


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO(Carignano, Pilastrello Vigheffio) ed il Capoluogo, sia, in ambitourbano, per la mancata connessione alla rete ciclopedonale <strong>di</strong> alcuniistituti scolastici, parchi urbani ed impianti sportivi. La riduzione <strong>di</strong>almeno una parte <strong>di</strong> queste criticità è il principale scopo dell’attuazionedel piano della mobilità ciclabile (Biciplan).Resta completamente aperto il <strong>di</strong>scorso delle con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong>inquinamento determinate dal regime <strong>di</strong> circolazione ancorasbilanciato a favore della motorizzazione privata che a Parma, come intutte le altre realtà urbane della pianura padana (le cui con<strong>di</strong>zioni siinfluenzano reciprocamente), determina forti preoccupazioni, nonchéproblemi <strong>di</strong> salute, sul fronte della qualità dell’aria, in particolare perla presenza delle polveri sottili.56


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSistema della pianificazione57


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOSISTEMA DELLA PIANIFICAZIONEIl sistema della pianificazione viene affrontato dal quadroconoscitivo del PSC 2007 attraverso un capitolo composto da unarelazione e da <strong>di</strong>eci elaborati cartografici (elaborati con sigla SP). Inparticolare, i principali contenuti <strong>di</strong> tali documenti sono i seguenti:Documento del QCContenuti del documento– Parte SPSPAnalisi e descrizione del sistema della pianificazioneRelazionecon riferimento ai seguenti aspetti: contenutiambientali, inse<strong>di</strong>ativi e infrastrutturali del PTCP,nonché in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong>rettive e prescrizioni derivanti dallostesso; contenuti del dossier del PTCP relativo al<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma; descrizione e bilancio attuativodegli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica vigenti(PSC, POC, RUE); sistema delle tutele, dei vincoli e deirispetti; punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza derivanti dalleprevisioni del PTCP o del PSC-POCTav. SP 1In<strong>di</strong>rizzi ambientali derivanti dal PTCP<strong>Pianificazione</strong>territoriale - PTCP:in<strong>di</strong>rizzi ambientaliTav. SP 2<strong>Pianificazione</strong>territoriale - PTCP:ambiti ruraliTav. SP 3<strong>Pianificazione</strong>territoriale - PTCP:in<strong>di</strong>rizzi inse<strong>di</strong>ativiTav. SP 4<strong>Pianificazione</strong>territoriale - PTCP:in<strong>di</strong>rizziinfrastrutturaliTipologie <strong>di</strong> ambiti rurali derivanti dal PTCP (ambitiad alta vocazione produttiva, ambito agricolo <strong>di</strong> rilievopaesaggistico, ambito agricolo periurbano, area <strong>di</strong>valore naturale e ambientale)In<strong>di</strong>rizzi inse<strong>di</strong>ativi derivanti dal PTCP (armatura egerarchia urbana, con<strong>di</strong>zioni fisico-funzionali degliinse<strong>di</strong>amenti, poli funzionali, Piani e Programmid’area, ambiti <strong>di</strong> valorizzazione dei beni storicoculturali)In<strong>di</strong>rizzi infrastrutturali derivanti dal PTCP(autostrade, viabilità primaria <strong>di</strong> interesse regionale eprovinciale, viabilità secondaria <strong>di</strong> interesseprovinciale, no<strong>di</strong> stradali, viabilità turistica edescursionistica, rete ferroviaria, centri <strong>di</strong> servizio allamobilità)Tav. SP 5Aree <strong>di</strong> trasformazione con previsioni residenziali nonStato <strong>di</strong> attuazione attuatePRG 1998: previsioniresidenzialiTav. SP 6Aree <strong>di</strong> trasformazione con previsioni produttive nonStato <strong>di</strong> attuazione attuatePRG 1998: previsioniproduttiveTav. SP 7Attrezzature pubbliche <strong>di</strong> livello comprensoriale o <strong>di</strong>Stato <strong>di</strong> attuazione quartiere non attuatePRG 1998: previsioni<strong>di</strong> serviziTav. SP 8Vincoli sovraor<strong>di</strong>natiVincoli sovraor<strong>di</strong>nati <strong>di</strong> tipo storico-archeologico epaesistico-ambientale58


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVODocumento delContenuti del documentoQC – Parte SPTav. SP 9Fasce <strong>di</strong> rispetto e <strong>di</strong> tutela ambientale (fasce fluvialiFasce <strong>di</strong> rispetto e <strong>di</strong> A e B, zone <strong>di</strong> rispetto dei pozzi d’acqua, zone <strong>di</strong>tutela ambientale tutela dei caratteri ambientali dei corsi d’acqua, zone<strong>di</strong> tutela dei fontanili)Tav. SP 10Fasce <strong>di</strong> rispettodelle infrastrutture,degli impianti e deiserviziFasce <strong>di</strong> rispetto delle infrastrutture (elettrodotti,strade e autostrade), degli impianti (depuratori) e deiservizi (aree cimiteriali, aeroporto)In merito ai sopradescritti documenti, per consentire un maggioreor<strong>di</strong>ne analitico, verrà <strong>di</strong> seguito affrontata la loro analisi attraversouna scomposizione in tre sistemi: PTCP, stato <strong>di</strong> attuazione delleprevisioni urbanistiche, tutele/vincoli/rispetti.Partendo dal primo, ossia i contenuti derivanti dal PTCP, è daevidenziare come nell’arco temporale intercorso tra la data <strong>di</strong>approvazione del PSC vigente (27 marzo 2007) ad oggi vi sia stata unaVariante parziale al PTCP, approvata il 21 <strong>di</strong>cembre 2007, che hamo<strong>di</strong>ficato alcuni contenuti <strong>di</strong> essenziale riferimento per lapianificazione comunale. In particolare, il capitolo 1 “Il Piano<strong>Territoriale</strong> <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale” della relazione SP, nonchégli elaborati SP1 “PTCP – Sistema ambientale”, SP3 “PTCP – Sistemainse<strong>di</strong>ativo” e SP4 “PTCP – Sistema infrastrutturale”, sono daconsiderarsi non più vali<strong>di</strong>, e <strong>di</strong> conseguenza aggiornatirispettivamente con gli elaborati 6.2.1, 6.2.2 e 6.2.3 dell’Atlante delnuovo PSC.Non sono invece stati mo<strong>di</strong>ficati cartograficamente dalla Variante alPTCP, con particolare riferimento alle previsioni incidenti nel territoriocomunale <strong>di</strong> Parma, i contenuti dell’elaborato SP 2 “PTCP – Ambitirurali” del PSC 2007.Per quanto riguarda invece il secondo sistema <strong>di</strong> elaborati in<strong>di</strong>viduato,ossia quello che affronta lo stato <strong>di</strong> attuazione delle previsioniurbanistiche, i contenuti descrittivi <strong>di</strong> cui al capitolo 2 “Gli strumenti <strong>di</strong>pianificazione territoriale comunale vigenti” della relazione SP, nonchéquelli cartografici <strong>di</strong> cui agli elaborati SP 5 “Stato <strong>di</strong> attuazione PRG1998: previsioni residenziali”, SP 6 “Stato <strong>di</strong> attuazione PRG 1998:previsioni produttive “ e SP 7 “Stato <strong>di</strong> attuazione PRG 1998: previsioni<strong>di</strong> servizi” del PSC 2007, sono integrati e aggiornati dai contenuti siadell’elaborato 6.1.1 “Carta zero” dell’Atlante, nel quale è riportato lostato <strong>di</strong> attuazione delle aree <strong>di</strong> trasformazione (<strong>di</strong>stinguendo quelle inattuazione da quelle non attuate e a loro volta inserite o non inseritenel POC vigente) e delle previsioni a servizi (<strong>di</strong>stinguendo quelliesistenti da quelli in previsione, ossia non attuati), sia dell’elaborato59


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO6.1.14 “Stato <strong>di</strong> attuazione delle previsioni residenziali <strong>di</strong>sciplinate dalRUE” del medesimo Atlante, nel quale viene analizzato lo stato <strong>di</strong>attuazione delle zone residenziali <strong>di</strong> completamento. La stima delcarico inse<strong>di</strong>ativo residuo derivante dal bilancio attuativo è riportatanella nota descrittiva <strong>di</strong> introduzione al predetto elaborato 6.1.14dell’Atlante.Infine, con riferimento al sistema delle tutele, vincoli e rispetti, il PSC2007 affronta queste tematiche attraverso il capitolo 3 della relazioneSP, nonché attraverso gli elaborati cartografici SP 8 “Vincolisovraor<strong>di</strong>nati”, SP 9 “Fasce <strong>di</strong> rispetto e <strong>di</strong> tutela ambientale” e SP 10“Fasce <strong>di</strong> rispetto delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi”. Talielementi sono altresì contenuti negli elaborati CTG 01 “Tutele e vincoliambientali” e CTG 03 “Rispetti e limiti all’e<strong>di</strong>ficabilità dei suoli e allatrasformazione degli inse<strong>di</strong>amenti”, configuranti la “Carta unica delterritorio” insieme all’elaborato CTG 02. “Emergenze culturali, storichee paesaggistiche”.Con riferimento al sistema della pianificazione, l’Atlante pre<strong>di</strong>spostoper il nuovo PSC introduce nuovi elaborati che affrontano le <strong>di</strong>verseprevisioni urbanistiche <strong>di</strong> livello comunale e la loro attuazione. Nellafattispecie, si tratta dei seguenti documenti:- elaborato 6.1.3 “Manovra perequativa prevista dallastrumentazione urbanistica vigente”, con il quale viene descrittosia l’insieme delle aree in<strong>di</strong>viduate dal PSC per la formazione deicomparti <strong>di</strong> perequazione urbanistico-ambientale attivabiliattraverso ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> evidenza pubblica, sia lo stato programmatico eattuativo <strong>di</strong> tale manovra, in<strong>di</strong>viduando le aree inserite nel POCvigente;- elaborato 6.1.4 “Aree <strong>di</strong> trasformazione: funzioni prevalenti ecarichi inse<strong>di</strong>ativi”, che mette in evidenza la <strong>di</strong>stribuzione dellefunzioni previste e dei carichi inse<strong>di</strong>ativi consentiti nelle <strong>di</strong>versetipologie <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel POC vigente;- elaborato 6.1.5 “Aree <strong>di</strong> trasformazione: potenzialità commerciali”,con il quale viene messa in evidenza la <strong>di</strong>stribuzione dei carichiinse<strong>di</strong>ativi destinati a funzioni commerciali e consentiti nelle<strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel POCvigente; in particolare, la scelta metodologica è stata quella <strong>di</strong>stimare, nell’ambito relativo all’ipotesi attuativa riguardante tuttele aree <strong>di</strong> trasformazione, la massima potenzialità commercialeconsentita dalla normativa <strong>di</strong> Piano vigente;60- elaborato 6.1.10 “Aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel ProgrammaParma Social House”, che mette in evidenza le Schede Norma e iSub-ambiti inseriti nel Programma “Parma Social House”, ossia unProgramma in grado <strong>di</strong> costituire un punto <strong>di</strong> riferimento per la


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOnuova stagione dell’housing sociale; nella fattispecie, la cartarappresenta le quattro tipologie <strong>di</strong> aree in<strong>di</strong>viduate dalProgramma, che <strong>di</strong>pendono dalle <strong>di</strong>mensioni dell’intervento e dallafase nella quale si trova la procedura amministrativa in atto;- elaborato 6.1.13 “Progettualità in attuazione”, che illustra i temidello sviluppo dal punto <strong>di</strong> vista progettuale che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>Parma sta prioritariamente affrontando;- elaborato 6.3.1 “Mosaico degli strumenti urbanistici”, cherappresentata la mosaicatura delle previsioni contenute neglistrumenti urbanistici dei Comuni contermini a quello <strong>di</strong> Parma,appartenenti alla Provincia parmense o a quella reggiana; taleapplicazione ha permesso <strong>di</strong> evidenziare le attuali modalità <strong>di</strong>governo del territorio anche nei Comuni <strong>di</strong> cintura, attraverso unalettura omogenea delle previsioni relative al sistema inse<strong>di</strong>ativo,ambientale e infrastrutturale.61


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOATLANTEIn<strong>di</strong>ce delle tavole


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO0. IL CONTESTO GLOBALE0.1 Il contesto globale0.1.1 Consumo globale <strong>di</strong> CO 20.1.2 Collocazione <strong>di</strong> Parma rispetto ai principali corridoi europei0.1.3 Nodalità strategica rispetto alle <strong>di</strong>rettrici della Via Emilia e Ti-Bre0.2 Gli scenari del cambiamento nazionale0.2.1 Variazione dell’accessibilità al 2001 - 2008 tempo 30’0.2.2 Variazione dell’accessibilità al 1991 - 2001 tempo 30’0.2.3 Red<strong>di</strong>to pro-capite dei comuni rispetto alla me<strong>di</strong>a comunitaria (EU15) 19870.2.4 Red<strong>di</strong>to pro-capite dei comuni rispetto alla me<strong>di</strong>a comunitaria (EU15) 20061. IL CONTESTO REGIONALE1.1 Accessibilità dell’area Padana1.1.1 Accessibilità della popolazione residente al 2008 – tempo 30’1.1.2 Stranieri accessibili per 1000 residenti accessibili al 2008 – tempo 30’1.1.3 Variazioni percentuali <strong>di</strong> accessibilità 2001-2008 – tempo 30’1.1.4 Variazioni percentuali <strong>di</strong> accessibilità 1991-2001 – tempo 30’1.1.5 Variazioni percentuali <strong>di</strong> accessibilità 1951-2001 – tempo 30’1.1.6 Accessibilità addetti industria totale 2001 – tempo 30’1.1.7 Accessibilità addetti industria agro-alimentare 2001 – tempo 30’1.1.8 Accessibilità addetti settori hight-tech 2001 – tempo 30’1.1.9 Accessibilità addetti settori hight-education 2001 – tempo 30’1.1.10 Accessibilità addetti settori knowledge-intesive services 2001 – tempo 30’1.1.11 Accessibilità addetti terziario totale 2001 – tempo 30’1.1.12 Accessibilità all’offerta <strong>di</strong> servizi equivalenti - tempo 30’1.1.13 Accessibilità all’offerta <strong>di</strong> servizi sanitari, istruzione, culturali e finanziari – tempo 30’1.1.14 Accessibilità agli agriturismi al 2007 – tempo 30’1.1.15 Accessibilità ai mercati del conta<strong>di</strong>no, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta in azienda al 2009 – tempo 30’1.1.16 Accessibilità ai parchi nazionali e regionali al 2009 – tempo 30’1.1.17 Accessibilità alle fonti energetiche rinnovabili <strong>di</strong> interesse locale al 2009 – tempo 30’1.1.18 KW accessibili per 100.000 residenti accessibili al 2009 – tempo 30’1.1.19 Offerta <strong>di</strong> caselli autostradali in relazione alla domanda locale1.2. Paesaggi sociali delle città1.2.1 La città <strong>di</strong> Parma1.2.2 La città <strong>di</strong> Reggio Emilia1.2.3 La città <strong>di</strong> Modena1.2.4 La città <strong>di</strong> Cremona1.2.5 La città <strong>di</strong> Mantova1.2.6 La città <strong>di</strong> Verona1.2.7 La città <strong>di</strong> La Spezia1.2.8 La città <strong>di</strong> Trento1.2.9 La città <strong>di</strong> Bolzano1.3. I Sistemi Locali del Lavoro1.3.1 Confronto Sistemi Locali del Lavoro 1981 - 19911.3.2 Confronto Sistemi Locali del Lavoro 1991 - 20011.3.3 Il settore agroalimentare1.3.4 I settori high-tech1.3.5 I settori high-education1.3.6 I servizi knowledge-intesive1.4. Il sistema metropolitano1.4.1 Le <strong>di</strong>namiche demografiche 1980-2008 del sistema metropolitano1.4.2 Benchmark delle <strong>di</strong>namiche demograficheAtlante: in<strong>di</strong>ce delle tavole


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO2. LA STRUTTURA SOCIOECONOMICA2.1 In<strong>di</strong>catori demografici2.1.1 Densità della popolazione residente al 20092.1.2 Variazione della popolazione residente 2001-2009 – n. residenti2.1.3 Variazione della popolazione residente 2001-2009 – n. residenti per ettaro2.1.4 Percentuale popolazione straniera su totale residenti al 20092.1.5 Variazioni stranieri residenti (valori assoluti) tra il 2001e il 20092.1.6 Bambini stranieri <strong>di</strong> 0-5 anni sul totale bambini 0-5 anni al 20092.1.7 Bambini stranieri <strong>di</strong> 6-13 anni sul totale bambini 6-13 anni al 20092.1.8 Anziani <strong>di</strong> 65 anni e oltre su popolazione residente al 20092.1.9 Anziani <strong>di</strong> 75 anni e oltre su popolazione residente al 20092.1.10 Criticità della popolazione residente (bambini stranieri, anziani e stranieri) al 20092 .2. Mixitè sociale e funzionale2.2.1 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 65 anni e oltre per 100 residenti al 20092.2.2 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 65 anni e oltre per 100 residenti al 20012.2.3 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 75 anni e oltre per 100 residenti al 20092.2.4 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 75 anni e oltre per 100 residenti al 20012.2.5 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 0-14 anni per 100 residenti al 20092.2.6 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 0-14 anni per 100 residenti al 20012.2.7 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 0-5 anni per 100 residenti al 20092.2.8 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 6-10 anni per 100 residenti al 20092.2.9 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 11-13 anni per 100 residenti al 20092.2.10 Mixitè sociale – popolazione <strong>di</strong> 14-18 anni per 100 residenti al 20092.2.11 Mixitè sociale – stranieri per 100 residenti al 20092.2.12 Mixitè sociale – stranieri per 100 residenti al 20012.2.13 Mixitè sociale – famiglie <strong>di</strong> un componente per 100 residenti al 20012.2.14 Mixitè sociale – <strong>di</strong>plomati e laureati per 100 residenti al 20012.2.15 Mixitè funzionale – potenziale demografico (residenti) al 20092.2.16 Mixitè funzionale – potenziale demografico (residenti) al 20012.2.17 Mixitè funzionale – potenziale produttivo (addetti alle unità locali) al 20012.2.18 Mixitè funzionale – addetti per 100 residenti al 20012.3 Densità inse<strong>di</strong>ativa2.3.1 In<strong>di</strong>ce volumetrico2.3.2 Intensità d’uso del suolo (mq. /mq.)2.3.3 Intensità d’uso del suolo (ab. /ha.)2.3.4 Rappresentazioni 3D2.3.5 Densità inse<strong>di</strong>ativa puntuale nello spazio costruito (metodo Kernel Density Estimation)2.4 Aziende agricole al 20092.4.1 Aziende agricole per classe <strong>di</strong> ampiezza2.4.2 Aziende con allevamenti bovini per classe <strong>di</strong> ampiezza dell’allevamento2.4.3 Aziende con allevamenti suini per classe <strong>di</strong> ampiezza dell’allevamento2.4.4 Organizzazione economica dello spazio rurale2.5 Previsioni demografiche2.5.1 Pirami<strong>di</strong> della popolazione residente al 20203. ACCESSIBILITA’ E MOBILITA’3. 1 Accessibilità alla città3.1.1 Accessibilità popolazione residente con modalità ciclabile 2009 - 30’3.1.2 Accessibilità popolazione residente con modalità TPL 2009 - 30’3.1.3 Tempi <strong>di</strong> accessibilità a 100.000 abitanti con modalità ciclabile 20093.1.4 Tempi <strong>di</strong> accessibilità a 60.000 abitanti con modalità ciclabile 20093.1.5 Tempi <strong>di</strong> accessibilità a 100.000 abitanti con modalità TPL 20093.1.6 Tempi <strong>di</strong> accessibilità al centro storico (p.za Garibal<strong>di</strong>) con modalità TPL 20093.1.7 Tempi <strong>di</strong> accessibilità alla stazione ferroviaria con modalità TPL 20093.1.8 Tempi <strong>di</strong> accessibilità all’aeroporto con modalità TPL 20093.1.9 Tempi <strong>di</strong> accessibilità al campus universitario con modalità TPL 2009


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO3.1.10 La città “senza auto”3.1.11 Accessibilità popolazione residente con modalità automobilistica 2009 - 30’3.1.12 Accessibilità popolazione residente con modalità automobilistica 2009 - 20’3.1.13 Tempi <strong>di</strong> accessibilità a 100.000 abitanti con modalità automobilistica 20093.1.14 Accessibilità popolazione residente con modalità ciclabile rete <strong>di</strong> progetto 2020 – 30’3.1.15 Accessibilità popolazione residente con modalità TPL rete <strong>di</strong> progetto 2020 - 30’3.1.16 La città “senza auto” al 20203.2. Il sistema della mobilità3.2.1 Spostamenti pendolari ISTAT 2001 con mezzi pubblici, privati e non motorizzati3.2.2 Spostamenti pendolari ISTAT 2001 con mezzi pubblici3.2.3 Spostamenti pendolari ISTAT 2001 con mezzi non motorizzati3.2.4 Mobilità degli studenti delle scuole elementari. Bilancio tra originati e attratti3.2.5 Mobilità degli studenti delle scuole elementari. Linee <strong>di</strong> desiderio3.2.6 Mobilità degli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori. Bilancio tra originati e attratti3.2.7 Mobilità degli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori. Linee <strong>di</strong> desiderio3.2.8 Mobilità degli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e superiori. Bilancio tra originati e attratti3.2.9 Mobilità degli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e superiori. Linee <strong>di</strong> desiderio3.2.10 Flussi <strong>di</strong> traffico nell’ora <strong>di</strong> punta del mattino tra le 7,30 e le 8,30 (Scenario 2008)3.2.11 Congestione della circolazione veicolare nell’ora <strong>di</strong> punta del mattino tra le 7,30 e le8,30 (Scenario 2008)3.2.12 Inquinamento atmosferico prodotto dal traffico veicolare nell’ora <strong>di</strong> punta del mattinotra le 7,30 e le 8,30 (Scenario 2008)3.2.13 Inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare – fasce <strong>di</strong> esposizione acusticasuperiore a 60 dB(A)3.2.14 14 Incrementi della domanda <strong>di</strong> mobilità veicolare a seguito dell’attuazione delleprevisioni inse<strong>di</strong>ative del P.O.C.3.2.15 Flussi <strong>di</strong> traffico nell’ora <strong>di</strong> punta del mattino tra le 7,30 e le 8,30 (Scenario conl’attuazione delle previsioni inse<strong>di</strong>ative del P.O.C. a offerta invariata )3.2.16 Congestione della circolazione veicolare nell’ora <strong>di</strong> punta del mattino tra le 7,30 ele 8,30 (Scenario con l’attuazione delle previsioni inse<strong>di</strong>ative del P.O.C. a offertainvariata)3.2.17 Inquinamento atmosferico prodotto dal traffico veicolare a completa attuazione degliinterventi previsti dal P.O.C. vigente e sistema <strong>di</strong> offerta attuale3.2.18 Differenze dei flussi veicolari nell’ora <strong>di</strong> punta del mattino tra le 7,30 e le 8,30 conl’attuazione delle previsioni inse<strong>di</strong>ative del P.O.C. a offerta invariata3.2.19 Variazioni nella congestione della circolazione veicolare nell’ora <strong>di</strong> punta del mattinotra le 7,30 e le 8,30 con l’attuazione delle previsioni inse<strong>di</strong>ative del P.O.C. a offertainvariata3.2.20 Carta dei conflitti tra ricettori sensibili e inquinamento acustico prodotto dal trafficoveicolare3.2.21 Criticità <strong>di</strong> potenziale superamento dei massimi livelli acustici <strong>di</strong> immissione a causadella presenza del traffico veicolare3.2.22 Politiche a favore della mobilità ciclopedonale – messa in sicurezza dei tracciati3.2.23 Politiche a favore del TPL – riorganizzazione del servizio3.2.24 Politiche <strong>di</strong> regolamentazione del traffico veicolare privato3.2.25 Potenziale incremento del numero <strong>di</strong> spostamenti pendolari non motorizzati4. LA DOTAZIONE DI SERVIZI4.1. Accessibilità ai servizi <strong>di</strong> vicinato4.1.1 Localizzazione degli asili nido e accessibilità pedonale4.1.2 Accessibilità pedonale e ciclabile degli asili nido4.1.3 Localizzazione delle scuole materne e accessibilità pedonale4.1.4 Accessibilità pedonale e ciclabile delle scuole materne4.1.5 Localizzazione delle scuole elementari e accessibilità pedonale4.1.6 Accessibilità pedonale e ciclabile delle scuole elementari4.1.7 Localizzazione delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori e accessibilità pedonale4.1.8 Accessibilità pedonale e ciclabile delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori4.1.9 Localizzazione dei centri socio-sanitari e accessibilità pedonale4.1.10 Accessibilità pedonale e ciclabile dei centri socio-sanitari4.1.11 Localizzazione dei poliambulatori e accessibilità pedonale4.1.12 Accessibilità pedonale e ciclabile dei poliambulatoriAtlante: in<strong>di</strong>ce delle tavole


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO4.1.13 Localizzazione dei centri <strong>di</strong> aggregazione e accessibilità pedonale4.1.14 Accessibilità pedonale e ciclabile dei centri <strong>di</strong> aggregazione4.1.15 Localizzazione dei centri culturali e accessibilità pedonale4.1.16 Accessibilità pedonale e ciclabile dei centri culturali4.1.17 Localizzazione delle aree ver<strong>di</strong> attrezzate e accessibilità pedonale4.1.18 Accessibilità pedonale e ciclabile delle aree ver<strong>di</strong> attrezzate4.1.19 Localizzazione degli impianti sportivi attrezzate e accessibilità pedonale4.1.20 Accessibilità pedonale e ciclabile degli impianti sportivi4.1.21 Valutazione qualitativa dell’accessibilità ciclabile e pedonale ai servizi - situazione attualee miglioramenti nel breve periodo4.1.22 Valutazione qualitativa dell’accessibilità ciclabile e pedonale ai servizi - situazione <strong>di</strong>breve periodo e miglioramenti nel me<strong>di</strong>o periodo4.2. Potenziale <strong>di</strong> comunità4.2.1 Le barriere fisiche alla mobilità pedonale4.2.2 Sintesi del potenziale <strong>di</strong> comunità4.2.3 Confronto potenziale <strong>di</strong> comunità tra le città <strong>di</strong> Parma, Bologna e Verona4.3. Commercio <strong>di</strong> vicinato4.3.1 Localizzazione degli esercizi commerciali4.3.2 Densità della rete dei servizi commerciali4.3.3 Valore commerciale dello spazio pubblico4.4. PIL dei servizi4.4.1 Valore intrinseco dei servizi (tipologia d’uso)4.4.2 Valore posizionale (catastale)4.4.3 Correttivi: flessibilità/multifunzionalità4.4.4 Correttivi: valore ambientale4.4.5 Correttivi: valore culturale4.4.6 Correttivi: intensità d’uso giornaliero4.4.7 Correttivi: manutenibilità4.4.8 PIL dei servizi e<strong>di</strong>ficati4.4.9 PIL delle aree ver<strong>di</strong>4.4.10 PIL delle aree pedonali4.4.11 PIL dei parcheggi4.4.12 PIL dei servizi – sintesi4.4.13 PIL dei servizi dopo le azioni <strong>di</strong> riqualificazione, rigenerazione e densificazione delle areein<strong>di</strong>viduate nel Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma II5. CARATTERI AMBIENTALI5.1. Criticità ambientali5.1.1 Fattori <strong>di</strong> pressione sul sistema ambientale5.1.2 Fattori <strong>di</strong> pressione sul sistema antropico5.2. Fabbisogno energetico degli e<strong>di</strong>fici5.2.1 Stima del fabbisogno energetico degli e<strong>di</strong>fici per sezione <strong>di</strong> censimento – scenarioattuale5.2.2 Stima del fabbisogno energetico degli e<strong>di</strong>fici per sezione <strong>di</strong> censimento – scenario 2020dopo riqualificazione del 70% degli e<strong>di</strong>fici costruiti nel periodo 1946-19915.2.3 Stima della riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO2 al 20205.3. Elementi della rete ecologica urbana5.3.1 Analisi ecologica delle aree ver<strong>di</strong> urbane5.3.2 Potenziale ecologico5.4. Elementi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento del Quadro Conoscitivo ambientale5.4.1 Zonizzazione acustica5.4.2 Rischio idraulico5.4.3 Sistema acquedottistico5.4.4 Rete fognaria urbana5.4.5 Copertura depuratori5.4.6 Basse frequenze5.4.7 Teleriscaldamento


P A R M A 2 0 2 06. DISCIPLINA URBANISTICA6.1. <strong>Pianificazione</strong> comunale6.1.1. Carta “zero”6.1.2. Criticità normative6.1.3. Manovra perequativa prevista dalla strumentazione urbanistica vigente6.1.4. Aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel POC: funzioni previste e carichi inse<strong>di</strong>ativi6.1.5. Aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel POC: potenzialità commerciali6.1.6. Piani urbanistici attuativi ante 19766.1.7. Piani urbanistici attuativi 1981 - 20106.1.8. Proprietà pubbliche6.1.9. Percorsi ciclabili e reti ecologiche6.1.10. Aree <strong>di</strong> trasformazione inserite nel Programma “Parma Social House”6.1.11. Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni e accessibilità su rete ciclabile6.1.12. Sistema <strong>di</strong> assetto delle frazioni e accessibilità su rete TPL6.1.13. Progettualità in attuazione6.1.14. Stato <strong>di</strong> attuazione delle previsioni residenziali <strong>di</strong>sciplinate dal RUE6.2. <strong>Pianificazione</strong> territoriale - PTCP6.2.1. Sistema ambientale6.2.2. Sistema inse<strong>di</strong>ativo6.2.3. Sistema infrastrutturale6.3. <strong>Pianificazione</strong> dei comuni contermini – osservatorio urbanistico6.3.1. Mosaico degli strumenti urbanistici6.4. Sistemi Locali dei centri frazionali6.4.1. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> San Pancrazio6.4.2. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> Vicofertile6.4.3. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> Alberi <strong>di</strong> Vigatto6.4.4. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> Corcagnano6.4.5. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> Porporano6.4.6. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> San Prospero6.4.7. Sistema locale del centro frazionale <strong>di</strong> Baganzola6.4.8. Sistema locale destrutturato del Quartiere San Lazzaro6.4.9. Sistema locale destrutturato del Quartiere Cortile San Martino6.4.10. Centri frazionali con gravitazioni esterne6.4.11. Centri frazionali connessi ai centri urbani – Valera e Vigheffio6.4.12. Centri frazionali connessi ai centri urbani – Marore e Mariano6.4.13. Centri frazionali connessi ai centri urbani – Moletolo e Ugozzolo7. LE ARCHITETTURE CONTEMPORANEE7.1. Progetti urbani7.1.1 Nuova stazione ferroviaria intermodale7.1.2 Casa della cultura ex CSCA7.1.3 Cantieri Ricreativi Ex Scalo Merci Viale Fratti7.1.4 Fiere <strong>di</strong> Parma7.1.5 Direzionale uffici comunali e Direzionale uffici sanità7.1.6 Sistemazione area ex Macello con centro polivalente - Teatro dei <strong>di</strong>aletti7.1.7 Intervento <strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong> Piazza Ghiaia7.1.8 Nuova sede operativa EFSA7.1.9 Nuova Questura <strong>di</strong> Parma7.1.10 Au<strong>di</strong>torium Paganini Centro Congressi - Nuovo centro congressi7.1.11 Nuova Scuola Europea7.1.12 Palaeventi7.1.13 Cittadella del Cibo7.1.14 Cinecampus - Piano urbanistico attuativo <strong>di</strong> iniziativa privata7.1.15 Ikea - Scheda Norma D117.1.16 Ospedale Vecchio - Cittadella della Carta e del CInema7.1.17 Piano Ambientale IntegratoAtlante: in<strong>di</strong>ce delle tavole


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOMONOGRAFIEIn<strong>di</strong>ce dei documenti


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVOMONOGRAFIE: INDICE DEI DOCUMENTI<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Ambiente Italia, Libro bianco Parma 2020, 2010<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Libro verde per un welfare a misura <strong>di</strong> famiglia, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Consorzio A.A.STER, La metropolizzazione dolce dell’Italia <strong>di</strong> mezzo. Una primaRiflessione verso la Geocomunità Me<strong>di</strong>o Padana, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, CENSIS, Quadro conoscitivo del Piano Strategico <strong>Territoriale</strong> per la variante alnuovo Piano Strutturale Comunale, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, CRESME, La con<strong>di</strong>zione abitativa a Parma. Analisi e linee strategiche, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, CAIRE – Urbanistica, Per un libro bianco dei servizi educativi scolastici, 2010<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma – Agenzia per la qualità urbana e architettonica, Riqualificazione delle frazioni,2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma – Agenzia per la qualità urbana e architettonica, I concetti regolativi, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma – Agenzia per la qualità urbana e architettonica, Piano urbano della valorizzazionedegli spazi <strong>di</strong> interesse collettivo della Città <strong>di</strong> Parma, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma – Agenzia per la qualità urbana e architettonica, Progetto degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi,2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Parma, Uso-<strong>di</strong>suso-riuso, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, CAIRE – Urbanistica, Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma - I, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, CAIRE – Urbanistica, Masterplan dei Quartieri <strong>di</strong> Parma - II, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Museo Archeologico Nazionale <strong>di</strong> Parma, Università <strong>di</strong> Siena, Il Sistema Informativo<strong>Territoriale</strong> archeologico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Finabita, Fondazione Housing Sociale, Parma Social House, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Policreo, Welfare Community Center. Relazione illustrativa: La città multiassistenzialee intergenerazionale, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Policreo, Welfare Community Center. Relazione illustrativa: Il parco attivomultifunzionale, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Ascom, Inse<strong>di</strong>amenti commerciali nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, 2010<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Iscom, Libro bianco del commercio. Un commercio sostenibile per Parma, 2010<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Parma BiciPlan, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Progetto <strong>di</strong> riqualificazione delle frazioni, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Programma parcheggi all’esterno del centro abitato, 2008<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Piano della grande viabilità, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Piano della grande mobilità. Valutazioni paesaggistico-ambientali, 2009Monografie: in<strong>di</strong>ce dei documenti


P A R M A 2 0 2 0RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Piano pedone sicuro, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Infomobility, Piano <strong>di</strong> riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Progetto Ecologist, 2005<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Piano parcheggi centro storico, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, TRT, Piano Urbano della Mobilità, 2006<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo Piano Generale del Traffico Urbano, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, TRT, Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo del Piano Urbano della Mobilità. Aggiornamento del quadroconoscitivo, 2009<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Parma, IBV Husler AG, Infomobility, L’uso della rete ferroviaria esistente per il trasporto <strong>di</strong>massa <strong>di</strong> persone all’interno del bacino urbano/suburbano, 2010


RAPPORTO SUL QUADRO CONOSCITIVO

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