lettera al Presidente della Repubblica - ORASABRUZZO

Alla Cortese attenzionePresidente della RepubblicaOnorevole Giorgio NapolitanoCapo dell'Ordine al Merito della Repubblica ItalianaVia del Quirinale 30ROMAEgregio Presidente ,mi rivolgo a Lei per esternare il desiderio che in un Paese quale il nostro, venganoall'attenzione dell'opinione pubblica, con un riconoscimento, i professionisti assistenti sociali.postiRiconoscimento che ritengo debba essere attribuito non ad un teorico cultore della materia, maad un assistente sociale che rappresenti tutti quelli che svolgono sul campo l'importante ruolo che le leggiitaliane pongono in evidenza, così come il Parlamento Europeo che ha rilevato ".....il servizio socialepromuove il benessere sociale delle persone, dei gruppi, delle comunità, favorisce la coesione sociale inperiodi di cambiamento e supporta e protegge i membri più vulnerabili della comunità, in collaborazione congli stessi utenti, le comunità ed altri professionisti..... che gli assistenti sociali forniscono risposte per questibisogni fornendo un contributo essenziale alla promozione della coesione sociale, sia attraverso il lavoro diprevenzione, sia attraverso le loro risposte ai problemi esistenti. ..... E’ per questo che il servizio socialecostituisce un terreno d’investimento per il futuro del Welfare in Europa...." Raccomandazione N. R (2001) ilConsiglio d'Europa del Comitato dei Ministri degli esteri agli Stati membri sugli Assistenti Sociali(adottatail 17 gennaio 2001 al 737. incontro dei Delegati dei Ministri )Anche nei programmi per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia ho avuto modo dirilevare come venga sottolineata l'importanza della promozione costante dei valori democratici e di come launificazione etica e politica del Paese sia stata costruita solo a poco a poco, superando esclusioni, differenzeetniche, culturali ed economiche, conflitti politici e sociali.E' importante venga posta l'attenzione e all'attenzione come vi sia stato e permanga, un intrecciomolto forte tra le politiche sociali, gli interventi di aiuto e la democrazia, di fronte ai cambiamentiattraversati e che stiamo attraversando e del ruolo del servizio sociale professionale, quale strumento dellaconvivenza civile e della democrazia, per rendere gli italiani consapevoli di essere cittadini, con diritti edoveri civili e politici.Mi permetto, qualora ritenga di prendere in considerazione questa richiesta di riconoscimento, disegnalare una Assistente Sociale fra le centinaia che operano nella città di Torino e nella Regione Piemonte, arappresentare le migliaia che operano sul territorio italiano: Ass.Sociale Maria Pia Roggiero, nata aTorino il 20 luglio del 1935 ed ivi residente, che opera da oltre 50 anni in un contesto di aiuto: prima alledipendenze della Provincia di Torino, presso il Tribunale per i Minorenni e la Corte di Appello di Torino, oracome libera professionista e anche a titolo di volontariato, a sostegno dei minori e delle loro famiglie, coninterventi volti anche a sensibilizzare la società ad una responsabilità collettiva nei confronti dei più deboli.

Professionista molto attiva, stimata e amata da tutti quelli che nel tempo e ancora ora l'avvicinano:cittadini, assistenti sociali, Presidenti del Tribunale per i Minorenni e Procura minorile di Torino inparticolare, che si sono avvicendati negli anni ( Dottor Losana, Dott.ssa Calcagno, Dottor Vercellone, DottssaDe Marco, Dottor Pazè, Dottor Villa), Magistrati, Avvocati, Minori, Famiglie e le tante persone che a variotitolo ed in vari contesti, si sono relazionati con Lei. Persone che nel tempo continuano a cercarla per avereun parere, un sostegno, un confronto, un conforto, un sorriso. Sì un sorriso perchè nonostante abbia avuto estia attraversando momenti difficili e sofferenze nella sua vita privata, è sempre sorridente, disponibile: lasua casa è aperta a tutti, il suo telefono un canale aperto all'ascolto, ma soprattutto il suo cuore pronto adaccogliere e a farsi carico delle altrui sofferenze.E' di fronte a professionisti come Maria Pia e come Lei tanti altri, che duole rilevare comel'assistente sociale assurga agli onori della cronaca solo quando i media, sovente male informati e nonrispettosi, descrivono l'assistente sociale come quella "che ruba i bambini, che " strappa i figli dai nucleipoco abbienti" che ha " interessi o collude con le comunità alloggio". Raramente una voce istituzionale si èsentita, si è pronunciata a loro difesa, salvo ovviamente l'Ordine degli Assistenti Sociali, che è rimastopurtroppo sovente inascoltato .Si riconoscono i benemeriti del lavoro, si nomina Cavaliere chi ha compiuto un gesto eroico, chiper meriti sportivi o quanto altro, perchè non dare un segnale forte, un riconoscimento pubblico anche agliassistenti sociali, alla loro professionalità e alla fatica dell'operatività quotidiana, a volte scarsamentericonosciuta e valorizzata dalle stesse IstituzioniNel ringraziarLa per l'attenzione che non dubito porrà nel considerare questa mia, porgo distinti salutiAssistente SocialeGraziella PoveroTorino, 05 maggio 2010