LE PREVISIONI DI EXCELSIORprecedente; inoltre, le grandi imprese dovrebberochiudere l’anno con una leggeraespansione della base lavorativa (circa4.500 dipendenti in più, pari a un tasso del+0,2%).Quest’ultimo risultato sarebbe conseguenzanon solo di una migliore tenuta del settoreindustriale nel suo complesso (la perdita diposti di lavoro delle grandi aziende dovrebbeoscillare intorno all’1%) ma soprattutto diuna crescita del +0,9% nei servizi.Nelle previsioni Excelsior per il 2007, la crescitaoccupazionale appare trainata dall’edilizia(circa 15.800 occupati in più, con untasso pari al +1,5%), seguita a ruota dalle attivitàcommerciali nel loro insieme (+15.480)e, a distanza, dal turismo (+12.040). In complesso,le attività manifatturiere si attestanosu un saldo di 11.390 unità in più; tra queste,si conferma la miglior tenuta delle industriedei metalli (+9.340). In espansione le industriemeccaniche e dei mezzi di trasporto (+5.400)e i settori della lavorazione del legno-arredo(+2.350) e l’alimentare (+1.920).Segue l’industria della gomma e delle materieplastiche (+1.160). Di segno opposto sonole previsioni formulate dalle imprese del settorechimico (-1.440) e, soprattutto, dal tessile/abbigliamento/calzature(con una perditadi altri 5.470 posti di lavoro, leggermenteinferiori ai 7.500 in uscita già lo scorso anno).Stabili, infine, le industrie della fabbricazionedi macchine elettriche, elettroniche, elettromedicalie strumenti di precisione.Nel terziario solo il settore dell’istruzione e deiservizi formativi privati mostra previsioni negative(-0,6% il tasso e circa 600 posti in menorispetto al 2006). I comparti con i più alti tassidi crescita sono quelli delle attività turistiche(+2,1%, con 12.040 occupati aggiuntivi), deiservizi avanzati alle imprese (+2,7% e 9.820occupati in più), del commercio al dettaglio(+1,1%, pari a 9.610 unità in più), dei servizi sanitariprivati (+1,3% e +4.490 in termini assoluti). Frenano le piccole “locomotive”La crescita annuale del fabbisogno occupazionaledelle imprese con meno di 9 dipendentirallenta e passa dal 3,1 per centodel 2006 al 2,0 per cento del 2007.Mentre le grandi imprese dovrebbero chiuderel’anno con una leggera espansionedella base lavorativa. Un ottimo risultato vistoche l’anno scorso avevano chiuso il bilanciooccupazionale in negativo. La ristrutturazionee il ridimensionamento che ha interessatole grandi imprese negli anni scorsi sembraora coinvolgere proprio le “gazzelle” del sistemaproduttivo.Il dati di Excelsior 2007 sembrano confermareche la crescita del tasso di occupazioneitaliano dipende dall’aumento dell’occupazioneal Mezzogiorno e dall’irrobustimentodella piccola impresa, oggi ancora troppofragile.Queste piccole e piccolissime imprese sonole più sensibili e intercettano i problemi delPaese, la debolezza del quadro politico, delsistema infrastrutturale e del quadro di formazioneche non è omogeneo ai bisognidel sistema produttivo. Laureati o diplomati?A proposito di formazione, le previsioni Excelsiorper il 2007 rivelano che le imprese tornanofinalmente a cercare laureati in maggior nu-Assunzioni previste dalle imprese per il 2007secondo il tipo di contrattoTipo di contratto Assunzioni 20072007 %su totale2006 %su totaleTempo indeterminato 45,4 46,3Tempo determinato 42,6 41,1Apprendistato 9,6 9,1Contratto di inserimento 1,6 1,8Altri contratti 0,9 1,2Fonte: Sistema Informativo Excelsior, Unioncamere Minlavoro, 2007[ 22 ]
LE PREVISIONI DI EXCELSIORmero. Mentre nel 2006 le posizioni destinatea loro rappresentavano l’8,5 per cento, nel2007 la quota è salita al 9 per cento. Semprepoco, si dirà. Ma l’inversione di tendenza ègià qualcosa. In termini assoluti la richiestadi lavoratori laureati ha raggiunto nel 2007 le75.330 unità (erano 59.400 l’anno scorso).Le lauree più richieste continuano a esserequelle degli indirizzi economico-commercialiseguite da quelle degli indirizzi di ingegneriaelettronica e dell’informazione. Restacomunque un eccesso di “laureati” sulmercato. Secondo le stime degli esperti diUnioncamere, circa il 25,8 per cento dei ragazzie delle ragazze che hanno conseguitola laurea sono destinati a non trovare sbocchisul mercato. Le modalità di selezioneQuando si tratta però di fare entrare unanuova persona in azienda, i direttori del personaledelle imprese continuano a preferirei “canali informali”. In base alle previsioniExcelsior per il 2007, nel 48,7 per cento deicasi infatti utilizzano le conoscenze o le segnalazionidi clienti o fornitori. Un quarto diloro ricorre alle banche dati interne e solo il9,5 per cento passa per la stampa e il 6,4 percento si rivolge ai centri per l’impiego.del totale, quota tuttavia più contenuta rispettoal 60,1% del 2006).Per questo gruppo, che concentra nel complessopoco più di 152mila assunzioni, sembraessere requisito necessario il possesso diesperienza lavorativa: la percentuale di coloroche sono alla prima esperienza si attestaal 33,1% (oltre 12 punti in meno rispetto al45,7% del totale assunzioni). Le previsioni diExcelsior per il 2007 non lasciano dubbi sullaaccresciuta richiesta da parte delle impresedi diplomati e laureati.Le imprese cercano sempre di più laureati,ma soprattutto diplomati. La richiesta di lavoratoriin possesso del titolo di studio secondarioe post-secondario, infatti, aumenta dicirca 58mila unità rispetto allo scorso anno(contro i 18mila in più previsti nel 2006), perun totale di 293.050 assunzioni previste quest’anno(a fronte delle 235.600 del 2006).I diplomati rappresentano quindi il 35% delladomanda di lavoro complessiva riferitaal 2007 (circa un punto in più dello scorsoanno). Anche i laureati continuano a crescere:i 59.400 del 2006, pari all’8,5% del totale,saranno 75.330 nel 2007 (9,0%). Ancorapreferita la laurea quinquennale presso gliimprenditori, visto che viene richiesta per il48,3% delle entrate di laureati. Le aziende voglionosempre più diplomatiDirigenti, impiegati con elevata specializzazionee tecnici rappresentano il 18,1% delleassunzioni previste, l’1,5% in più rispettoal 2006 (16,6%). Si tratta di personale quasiesclusivamente laureato o diplomato, cheviene assunto nella maggioranza dei casicon contratto a tempo indeterminato (57,5%La laurea breve concentra invece il 16,3%della domanda di laureati. In flessione di circadue punti percentuali risulta la richiesta dilavoratori con qualifica professionale (17,5%nel 2007 a fronte del 19,2% del 2006). Stabileil livello minimo della scuola dell’obbligo, cheriguarda non più del 38,6% della domandadi assunzioni (era il 38,4% lo scorso anno).Le lauree più richieste continuano a esserequelle a indirizzo economico (24.240), seguitedall’indirizzo di ingegneria elettronica edell’informazione (9.000), che supera quellosanitario e paramedico (6.880).Alle spalle dell’ingegneria industriale (6.450)[ 23]
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Ideazione e coordinamentoAntonio Mo