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1 Chartularium Pilii medicinensis (1169-1207) a ... - Itinerari Medievali

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Note(1) Sycardus Cremonensis episcopus (circa 1155-1215). Su questa figura dicanonista, cfr. « Dict. droit canonique », VII, Paris, 1958, coll. 1008-1011 (Ch.Lefebvre). Personaggio importantissimo nella lotta tra Milano e Brescia per ilpossesso di Cremona, egli ottiene dall’imperatore l’indipendenza per la sua cittànatale, della quale era stato eletto vescovo tra il 9 e il 23 agosto 1185. Nel 1186era stato in Germania al fine di ottenere il permesso per la ricostruzione del «castrum Manfredi », primo elemento di un sistema di fortificazioni a difesadella città.Egli aveva studiato a Bologna nella sua gioventù, e poi aveva ricevuto gliordini minori dal vescovo Offredo da Cremona dopo il 1168. Era poi passato inFrancia, probabilmente a Parigi, verso il 1170, ove egli esercitò probabilmentele funzioni di maestro di diritto canonico e di teologia. Sembra che poi si fossetrasferito a Magonza, ove avrebbe terminato la sua « Summa Decreti » (1179-1181). Com’è noto quest’opera di Sicardo, attraverso la intermediazione diun’opera anonima, cd. « Perpendiculum » (scritta dopo il 1181), eserciterà unanotevole influenza sul « Libellus disputatorius » di Pillio. Proprio per ciò èinteressante trovare vicini (se non proprio insieme questa volta) i due grandigiuristi Pillio e Sicardo (Pillio, l’11 dic., si trovava probabilmente a Lodi odintorni), cfr. « Chart. <strong>Pilii</strong> », n. 13), mentre nel 1198 a Modena li troveremoveramente assieme, cfr. « Chart. Pilli », n. 19.La loro conoscenza reciproca poteva però risalire agli anni giovanili e acomuni studi in Bologna (ante 1168-<strong>1169</strong>) forse presso gli stessi maestri.Anche Sicardo infatti conosce e utilizza la « Summa Codicis » di Piacentino,composta, com’è noto, a Montpellier: il Piacentino, che era stato maestro diPillio poteva aver avuto tra i suoi « auditores » anche Sicardo. Certamente laemigrazione di Sicardo in Francia verso il <strong>1169</strong>-70 (o qualche anno prima?) èabbastanza sospetta, perché potrebbe aver avuto oltreché motivazioni culturalianche motivazioni politiche, come nel caso di Rogerio, Piacentino, e « magisterAldricus ».(2) Poncius de Giroldis. Su di lui cfr. ASTEGIANO, Cod. dipl. Cremonae,H.P.M., XXI-XXII, voll. 2, Torino, 1898, vol. I, (152-356) (1181, agosto), cfr.U. GUALAZZINI, Contributi alla storia della Scuola giuridica cremonese nelXII e XIII secolo, in « Studi di storia e diritto in onore di A. Solmi », I, Milano,1941, pp. 67-114, a p. 98 n. 2; P. TORELLI, Regesto Mantovano, I, Roma,1914, n. 320 (1162), 378 (1176), diploma imperiale per i Cremonesi, 430(1168-1185) tra i « sapientes Cremonae ».3

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