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Atletica UISP on line

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<str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - 6 <str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - 7In una Palermo dai mille problemiirrisolti, la sua rappresenta un’eccezi<strong>on</strong>e.Ma n<strong>on</strong> diteglielo. RachidBerradi si autodefinisce solo uno chen<strong>on</strong> ha dimenticato da dove viene eche crede che nella vita bisogna restituirequello che si è ricevuto. Possibilmentenella città che te lo ha resopossibile.Il capoluogo siciliano è sferzato dalloscirocco di un insolito dicembre.Deve essere lo stesso vento che haportato qui Rachid, quando all’età dinove anni ha lasciato il Marocco pertrasferirsi al “Capo”, uno dei quartieripiù difficili della città.Gli chiedo come si sia accostato all’atletica.“Per gioco - risp<strong>on</strong>de -, persaltare un’interrogazi<strong>on</strong>e: erano inprogramma delle selezi<strong>on</strong>i per i Giochidella Gioventù e ho chiesto alprof. Pecora di poter partecipare”. Dalì è stato tutto un crescendo di allenamentie di vittorie fino ad arrivarealle sue due più grandi soddisfazi<strong>on</strong>isportive. Gli brillano ancora gli occhiquando ne parla: “Ricordo lo stadioolimpico di Sidney 2000 per la finaledei 10000 m: era stracolmo di gentee a me sembrava un sogno. E poi, laStramilano del 2002 c<strong>on</strong> il mio recorditaliano di mezza marat<strong>on</strong>a (1h00’20”,ancora imbattuto) arrivato in manierainaspettata: erano quindici anniche n<strong>on</strong> vinceva un italiano dopoBordin.”Già, un italiano. Perché Rachid lo èn<strong>on</strong> solo per cittadinanza ma so-Quando l’atletica è restituire quello che si è ricevutoRachid Berradi e i ragazzi di Palermodi D<strong>on</strong>atella Vassalloprattutto per c<strong>on</strong>vinzi<strong>on</strong>e. La stessache lo ha portato, nel 2008, a intraprendereuna nuova strada, forsepiù impegnativa di quella di atleta. Èinfatti nell’ottobre di quell’anno chedecide di aprire la Scuola <str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g>Berradi 091 c<strong>on</strong> l’obiettivo di offrireai giovani meno fortunati per nascitae c<strong>on</strong>dizi<strong>on</strong>i sociali una possibilitàdi riscatto attraverso lo sport. A quelpunto, gli è sembrata la cosa più naturaleda farsi: “Mi ha spinto un doveremorale, la voglia di ringraziare unacittà che aveva reso possibile il miosogno.Avrei potuto farlo altrove e anchec<strong>on</strong> minori difficoltà, a Rieti ad esempio,dove ho vissuto per molto tempo,ma n<strong>on</strong> sarebbe stato lo stesso.L’ho voluta chiamare c<strong>on</strong> il mio cognomeperché per me è stato unmodo per espormi in prima pers<strong>on</strong>a,per racc<strong>on</strong>tare la mia esperienzapers<strong>on</strong>ale, quella di un ragazzo dall’infanziadifficile che è arrivato alleOlimpiadi. Se ce l’ho fatta io significache anche loro poss<strong>on</strong>o riuscirci.”Per la verità, il suo impegno nel socialeera iniziato molti anni prima, c<strong>on</strong> lapartecipazi<strong>on</strong>e alle Vivicittà del 1999e del 2000 all’interno del carcere palermitanodi Pagliarelli, c<strong>on</strong> la fiaccolataa sostegno dei lavoratori Fiat diTermini e c<strong>on</strong> la marat<strong>on</strong>a a staffettaper ricordare Filippo Raciti, l’agentedi polizia morto nel 2007 nel corsodegli sc<strong>on</strong>tri tra le tifoserie del Palermoe del Catania.La società sportiva ha solo c<strong>on</strong>sentitodi sostanziare ulteriormente la suadedizi<strong>on</strong>e a favore di uno sport che sip<strong>on</strong>ga come c<strong>on</strong>creta alternativa allanoia della strada, all’alcool, alla droga,al bullismo. “La mia idea è che sen<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o loro ad avvicinarsi all’atleticadobbiamo essere noi a farlo, arrivand<strong>on</strong>ei quartieri dove i ragazzi sisent<strong>on</strong>o emarginati, dove n<strong>on</strong> sann<strong>on</strong>eanche di trovarsi a Palermo. In certez<strong>on</strong>e un adolescente n<strong>on</strong> c<strong>on</strong>oscecos’è una piscina… Per questo noi cispostiamo c<strong>on</strong> degli impianti mobiligenerosamente fornitici da una dittalocale.”Anticipa la mia prossima domandaRachid, come uno abituato a studiarel’avversario: “Gli ostacoli n<strong>on</strong>mancano. N<strong>on</strong> voglio fare polemichepolitiche però mi accorgo che qui ilComune è assente. Magari trovo entidel Nord Italia che cred<strong>on</strong>o in quelloche faccio, che s<strong>on</strong>o pr<strong>on</strong>ti a darmiuna mano mentre le istituzi<strong>on</strong>i localiabband<strong>on</strong>ano gli impianti sportivi,che il più delle volte si trovano propri<strong>on</strong>ei quartieri più disagiati.Ma quello che mi fa più male è trovarechiusura e indifferenza nello stessoambiente in cui s<strong>on</strong>o cresciuto pervent’anni, dove davo per sc<strong>on</strong>tata lac<strong>on</strong>divisi<strong>on</strong>e di certi valori.Per fortuna i ragazzi, c<strong>on</strong> il loro affetto,mi danno la forza per c<strong>on</strong>tinuare,quando mi telef<strong>on</strong>ano, quandoascoltano stupiti i racc<strong>on</strong>ti dei mieisuccessi.” Gli stessi ragazzi che graziea lui s<strong>on</strong>o riusciti a inc<strong>on</strong>trare il campi<strong>on</strong>ePietro Mennea, quando, nelmaggio 2009, è intervenuto alle gareselettive del Trofeo “Golden GalaPalermo-Roma”. L’occasi<strong>on</strong>e è servitan<strong>on</strong> solo per selezi<strong>on</strong>are gli allievi destinatia rappresentare la città di Palermoal Palio dei Comuni al GoldenGala di Roma ma anche per lanciareai più piccoli un messaggio di civiltà:l’olimpi<strong>on</strong>ico ha infatti d<strong>on</strong>ato allabiblioteca della scuola media GiovanniFalc<strong>on</strong>e (più volte oggetto diraid vandalici) una selezi<strong>on</strong>e di libridi sua proprietà. Bisogna immaginarel’emozi<strong>on</strong>e sui volti di questi quindicipiccoli atleti, arrivati, al terminedi una lunga selezi<strong>on</strong>e, a correre sullapista dell’Olimpico c<strong>on</strong> le loro staffettein mano. “Le schegge del quartiere”,così soprannominati da una delletante iniziative promosse in giro perla città.Mentre parliamo, allo stadio, qualcunopassa e lo saluta. Lì dentro paretutto così facile: ti sembra che basticorrere c<strong>on</strong> qualcunoper diventarne amico.Il difficile cominciaquando ti togli quellescarpe e ti dimentichichi è l’altro.“Quanto s<strong>on</strong>o diffusinella nostra societài valori di solidarietàe di fratellanza promossidallo sport?”, glichiedo. “Molto poco.Lo sport però può servirecome strumento di integrazi<strong>on</strong>e:n<strong>on</strong> ha bisogno di molta teoria, bastarendere i ragazzi partecipi. L’attivitàsportiva dovrebbe essere un dirittof<strong>on</strong>damentale per tutti, lo dice l’articolo3 della nostra Costituzi<strong>on</strong>e: sevogliamo essere una società civilen<strong>on</strong> possiamo dimenticarcene. Bisognaricordarlo ai nostri politici.” Insistesu questo c<strong>on</strong>cetto, si vede chegli sta molto a cuore.Ci torna su quando gli domando dellostato dell’atletica in Italia. “Io n<strong>on</strong>so esattamente dove stia il problema,si dice che i giovani n<strong>on</strong> vogli<strong>on</strong>o faresacrifici ma questo ragi<strong>on</strong>amentopuò essere un alibi. Quali modelli glistiamo offrendo? Perché n<strong>on</strong> “sfruttiamo”gli atleti e gli ex-campi<strong>on</strong>i perfornire loro dei punti di riferimento?Bisognerebbe partire da qui, dalle risorseumane, coinvolgendo chi, c<strong>on</strong>la sua esperienza, ha ancora qualcosada trasmettere ai piùgiovani. In Italia se uncampi<strong>on</strong>e è finito vienemesso da parte.”Leggi amarezza nellesue parole ma anche vogliadi invertire la rotta.C<strong>on</strong> lo sguardo di un tim<strong>on</strong>iereche vede l<strong>on</strong>tano.Auguri Rachid.Foto tratte dal sito www.atleticaberradi.it

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