Tanti auguri di Buon Natale del vostro giornale - Comuni in Rete
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Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>in</strong>formazione - Autorizzazione <strong>del</strong> tribunale <strong>di</strong> Asti n. 2/95 <strong>del</strong> 24/07/1995 - Numero 29 - Dicembre 2009<strong>Tanti</strong> <strong>auguri</strong> <strong>di</strong><strong>Buon</strong> <strong>Natale</strong>dai collaboratori<strong>del</strong> <strong>vostro</strong> <strong>giornale</strong>
LETTERA ALLA REDAZIONECari cisternesi, colgo l’occasione<strong>del</strong>l’uscita <strong>del</strong> giornal<strong>in</strong>o per raccontarvila mia esperienza comecitta<strong>di</strong>no attivo <strong>di</strong> Cisterna.La mia famiglia ed io siamo arrivatia Cisterna nel 1957 e abbiamoacquistato il negozio <strong>di</strong> Berar<strong>di</strong>Giuseppe, avevo solo 10 annie già mi affezionavo e <strong>in</strong>namoravo<strong>del</strong> paese, tant’è che mi sono sposatonel 1971 con Dogliero Secon<strong>di</strong>na.Nei primi anni le circostanze ci hanno portatoad abitare a San Pietro <strong>di</strong> San Damiano, doveabbiamo aperto una panetteria. Nel frattemposono nate Michela e Sandra, le mie <strong>in</strong>tenzionierano quelle <strong>di</strong> ritornare a Cisterna, <strong>in</strong>fatticon l’occasione <strong>di</strong> comprare l’attività <strong>di</strong> Gall<strong>in</strong>oEugenio, il mio desiderio s’era avverato. La miasfida <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciò <strong>in</strong> quel momento. Ho subito<strong>in</strong>iziato a collaborare con le varie associazioniper migliorare e valorizzare il paese. Sono statoper 20 anni presidente <strong>del</strong>la bocciofila; mipiaceva e lo facevo con passione.... ma volevo<strong>di</strong> piu’..... allora mi sono can<strong>di</strong>dato alle elezionicomunali nel 1989 e non sono stato eletto.Sono rimasto molto <strong>del</strong>uso tant’è che per un po’<strong>di</strong> tempo mi sono messo da parte a riflettere.Ritentai la sfida nel 1999 con Mario Bodda ilquale mi accolse nel suo gruppo con molto entusiasmoe amicizia.Abbiamo v<strong>in</strong>to le elezioni con grande successo.Con Mario Bodda tutto era facile, lui grandemaestro ed io buon allievo.Sono volati 10 anni, l’amicizia che ho <strong>in</strong>stauratocon Mario è stata forte, tanto che con ilsuo appoggio il 13.06.2008 mi sono can<strong>di</strong>datoalla carica <strong>di</strong> s<strong>in</strong>daco, assieme a persone chehanno creduto nel mio progetto <strong>di</strong> valorizzare,migliorare e far conoscere il nostro bel paese.A sei mesi dalle elezioni, da queste pag<strong>in</strong>e, voglior<strong>in</strong>graziare tutti i cisternesi per fiduciaespressa.A tutto il mio gruppo, alle varie associazionie a tutti voi cisternesi auguro <strong>Buon</strong> <strong>Natale</strong> eFelice Anno Nuovo.Il s<strong>in</strong>dacoPeletto RenzoNell’augurare <strong>Buon</strong> <strong>Natale</strong> eFelice Anno Nuovo a tutti icisternesi, porgo un grander<strong>in</strong>graziamento al comitato<strong>del</strong>l’associazione Cisternabocce che ha permessocon il suo grande impegno <strong>di</strong>poter cont<strong>in</strong>uare ad <strong>in</strong>contrars<strong>in</strong>el nostro circolo.Grazie.Un socio.Poesia<strong>Natale</strong> davvero…<strong>Natale</strong>, vorrei fosse un <strong>Natale</strong> davverodove un sorriso è un sorriso s<strong>in</strong>cerodove un abbraccio ti scalda davvero.Ti chiedo o Dio un aiuto, un regalo,un pensieroFa che un uomo, uno solo ti chiedo, siapuro onesto e s<strong>in</strong>ceroche creda all’amore, a quello più veroChe <strong>in</strong>segni ai suoi figli il valore più grande<strong>di</strong> amare sempre senza chiedere nientecosì ogni anno per secoli ancoraSolo così tornerà a essere un mondo davverodove ritrovare negli occhi <strong>di</strong> chi <strong>in</strong>contriil tuo volto Signore, il volto <strong>del</strong> vero <strong>Natale</strong>.Ricor<strong>di</strong>amo cheMaria Teresa OlivettiIl Comune <strong>di</strong> Cisterna è presente su <strong>in</strong>ternet,dove potrete consultare anche ilnostro giornal<strong>in</strong>o.L’<strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo è: www.comune.cisterna.at.it– 2 –
DALLA BIBLIOTECADALLA BIBLIOTECAI bamb<strong>in</strong>i <strong>del</strong>la ScuolaElementare <strong>di</strong> Cisternapresentano il loro 1° libroVenerdì 16 ottobre alle ore21,00 presso il salone <strong>del</strong> castellome<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> Cisterna, glialunni <strong>del</strong>le classi IV e V <strong>del</strong> passatoanno scolastico hanno illustratoil loro lavoro attraverso la presentazione<strong>del</strong> libro <strong>in</strong>titolato:IL NOSTRO PAESE, LA NOSTRASTORIA, LE NOSTRE ESPERIENZE.Il libro è stato fortemente volutodalle <strong>in</strong>segnanti <strong>del</strong>le classi eraccoglie la documentazione <strong>del</strong>percorso <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> due anniscolastici. Già il titolo è significativo<strong>in</strong> quanto riassume quello cheè l’impostazione <strong>di</strong>dattica <strong>del</strong>lascuola <strong>di</strong> Cisterna: l’importanza<strong>del</strong> territorio perché all’<strong>in</strong>terno<strong>del</strong> territorio sono racchiuse <strong>del</strong>le<strong>in</strong>estimabili ricchezze che vannoricercate e valorizzate.Proprio questo è ciò che si è cercato<strong>di</strong> fare con la suddetta pubblicazione,nella quale i bamb<strong>in</strong>i hannoraccolto tutte le loro esperienze<strong>in</strong> merito alla conoscenza <strong>del</strong> paese:le sue risorseidriche,l’etimologia<strong>del</strong> suo nomee l’att<strong>in</strong>enza<strong>del</strong>l’acqua conlo stemma.Il lavoro è poip r o s e g u i t ograzie al progetto<strong>di</strong>dattico <strong>in</strong>titolatoIN VOLO VERSOLA LIBERTA’, che <strong>in</strong>maniera metaforicaha permesso ai bamb<strong>in</strong>i<strong>di</strong> compiere unviaggio con la fantasiaper giungere a conoscereun periodostorico particolare: laResistenza per rendersiconto che, dal sacrificio<strong>di</strong> molte persone<strong>in</strong>nocenti, oggi <strong>in</strong> Italiaè possibile avere unademocrazia e una carta costituzionale,che ha da poco compiutosessant’anni. Il lavoro è stato realizzatograzie alla collaborazione<strong>del</strong>le persone anziane <strong>del</strong> paeseche si sono prestate ad essere <strong>in</strong>tervistate,ma anche a i partigiani,ultimi testimoni oculari, che hannoportato a scuola le loro esperienzee le loro emozioni.In una sala gremita <strong>di</strong> persone, fraIl personale <strong>del</strong> Museo assicura l’apertura <strong>del</strong>la Bibblioteca Civica<strong>in</strong> via Duca d’Aosta tutti i Mercoledì dalle 15 alle 19parenti e amici, partigiani e autorità,civili e religiose, gli alunni el’<strong>in</strong>segnante Laura Mo hanno illustratoil loro lavoro leggendo alcunepag<strong>in</strong>e <strong>del</strong> libro e proiettandoanche le immag<strong>in</strong>i su un maxischermoper permettere a tutti,anche quelli sprovvisti <strong>di</strong> materiale,<strong>di</strong> visionare l’opera.Questo percorso <strong>di</strong>dattico è visionabileanche dal sito <strong>in</strong>ternetwww.scuolealmuseo.itLa serata è poi proseguita con unbuffet offerto dagli alunni a tutti gli<strong>in</strong>tervenuti.Laura MoValzania Domenicail 17 agosto2009a compiuto100 anniAuguri !!!– 3 –
DALLA SCUOLAIl mondo visto con gli occhi <strong>del</strong>l’ <strong>in</strong>fanziaIl nostro patrimonio i bamb<strong>in</strong>i raccontanole Langhe, il Monferrato e il RoeroIl v<strong>in</strong>o è la luce <strong>del</strong> sole tenuta<strong>in</strong>sieme dall’ acqua (G. Galilei),parole cui i secoli non hanno toltola forza e la magia che, comeper <strong>in</strong>canto, sembrano scaturire almeglio dalle pag<strong>in</strong>e <strong>del</strong> bel volume:“IL NOSTRO PATRIMONIOI BAMBINI RACCONTANO LELANGHE, IL MONFERRATO E ILROERO”, ed. Umberto Alleman<strong>di</strong>& C., realizzato grazie al contributo<strong>del</strong>la Regione Piemonteed alla collaborazione <strong>del</strong>l’Ecomuseo <strong>del</strong>le Rocche <strong>del</strong>Roero. Disegni, parole, suggestionifatte <strong>di</strong> cielo, <strong>di</strong>coll<strong>in</strong>e, <strong>di</strong> sogni e bisogni <strong>di</strong>uom<strong>in</strong>i e donne ch<strong>in</strong>i sottoil sole. Parole <strong>di</strong> colori eprofumi <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ti sul viso deibamb<strong>in</strong>i, parole <strong>di</strong> terra attraversola quale “sappiamo<strong>di</strong> essere liberi”.25 ottobre 2009, Castello<strong>di</strong> Cisterna d’Asti, splen<strong>di</strong>dagiornata <strong>di</strong> sole e magnificaoccasione per presentare un librorealizzato da bamb<strong>in</strong>i ma pensato- e fortemente voluto - da un adultoche ha saputo conservare neisuoi occhi lo stupore e la meraviglia<strong>del</strong>l’ <strong>in</strong>fanzia: il dottor SergioConti, Assessore alle Politiche Territoriali<strong>del</strong>la Regione Piemonte.Il pomeriggio, è stato aperto daisaluti <strong>del</strong> dottor Antonio Ferrero anome <strong>del</strong>la Fondazione Cassa <strong>di</strong>Risparmio <strong>di</strong> Asti che ha credutoe f<strong>in</strong>anziato il progetto <strong>del</strong> PoloCittattiva per l’Astigiano e l’Albese,che vede come capofila la DirezioneDidattica <strong>di</strong> San Damianod’Asti organizzatrice <strong>del</strong>la giornatacon il Museo Arti e Mestieri <strong>di</strong> untempo <strong>di</strong> Cisterna d’Asti. Il dottorFrancesco Cont<strong>in</strong>o, responsabile<strong>del</strong>l’ Ufficio Scolastico Prov<strong>in</strong>ciale<strong>di</strong> Asti, ha <strong>in</strong>trodotto l’<strong>in</strong>controricordando che la f<strong>in</strong>alità <strong>del</strong>lascuola è <strong>di</strong> formare uom<strong>in</strong>i liberi,citta<strong>di</strong>ni consapevoli. E <strong>di</strong> scuola– 4 –ha parlato anche il dottor FrancoCalcagno, nuovo Dirigente Scolastico<strong>del</strong>la Direzione Didattica <strong>di</strong>San Damiano d’Asti sottol<strong>in</strong>eandole f<strong>in</strong>alità <strong>del</strong> Progetto <strong>del</strong> PoloCittattiva, che vedono nell’ <strong>in</strong>terazionecon il territorio la forza maggioreper <strong>di</strong>ffondere e comunicarele tematiche <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanzaattiva, <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile supporto allavoro <strong>del</strong>la scuola <strong>in</strong> una società<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua trasformazione.Importante anche la presenza <strong>del</strong>dottor Pierfranco Ferraris, assessoreall’ ambiente <strong>del</strong>la Prov<strong>in</strong>cia<strong>di</strong> Asti, e <strong>del</strong> nuovo s<strong>in</strong>daco <strong>di</strong>Cisterna, Renzo Peletto. L’<strong>in</strong>s. TizianaMo, a nome <strong>del</strong>le scuole <strong>del</strong>territorio e <strong>in</strong> qualità <strong>di</strong> responsabile<strong>del</strong> settore <strong>di</strong>dattica <strong>del</strong>l’Ecomuseo <strong>del</strong>le Rocche, ha riba<strong>di</strong>tol’importanza negli anni <strong>del</strong>lacollaborazione con il Comune <strong>di</strong>Cisterna che ha portato ottimi risultatidovuti, <strong>in</strong> primo luogo, allacon<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>le f<strong>in</strong>alità <strong>di</strong>un progetto educativo <strong>di</strong> territorio.Gra<strong>di</strong>ta sorpresa è stata lapresenza <strong>del</strong>l’ E<strong>di</strong>tore UmbertoAlleman<strong>di</strong> che ha curatola pubblicazione.Ma perché un libro sul paesaggiorealizzato dai piccoli?A questa domanda ha rispostol’assessore Conti che, nelcorso <strong>di</strong> lunghi mesi ha presocontatti con le scuole <strong>di</strong> tuttoil Piemonte, con pazienza ecostanza ha <strong>in</strong>tessuto relazionicercando materiali, <strong>di</strong>scutendolicon le <strong>in</strong>segnanti che liavevano curati e recandosi <strong>di</strong> personapresso le scuole dove eranostati realizzati. Il lavoro è partitodallo stimolo <strong>del</strong>la can<strong>di</strong>daturaUnesco dei territori considerati.Perché non rivisitarli attraverso glialfabeti <strong>in</strong>fantili?Una ricerca dettata, come ben sicomprende, dalla passione e dallaconv<strong>in</strong>zione che i bamb<strong>in</strong>i sianocapaci <strong>di</strong> percorrere <strong>di</strong>stanze immense.Bamb<strong>in</strong>i con occhi gran<strong>di</strong>,
DALLE ASSOCIAZIONIspalancati sul mondo, che sannovedere oltre le cose. Questo ilsenso <strong>del</strong> libro, un modo <strong>di</strong>versoper descrivere il territorio tramitelo sguardo <strong>del</strong>le giovani generazioni,un <strong>in</strong>vestimento per raccontareil presente, il passato maanche il futuro.La seconda parte <strong>del</strong>la giornataè stata de<strong>di</strong>cata al <strong>di</strong>battito:“ECONOMIA E PAESAGGIO: UNEQUILIBRIO E’ POSSIBILE?” congli <strong>in</strong>terventi <strong>del</strong>l’ assessore regionaleSergio Conti, <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>l’ Osservatorio <strong>del</strong>paesaggio per l’ Astigianoe il Monferratodottor Marco De Vecchi,<strong>del</strong>l’assessore all’ambiente <strong>del</strong>la Prov<strong>in</strong>cia<strong>di</strong> Asti, dottorPierfranco Ferraris, <strong>del</strong>dottor Stefano Au<strong>di</strong>fre<strong>di</strong>,ricercatore presso ilDipartimento <strong>di</strong> Scienzesociali <strong>del</strong>l’Università<strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o, <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>Gruppo Costruttori <strong>di</strong> Asti, membro<strong>di</strong> giunta ANCE PIEMONTE,geom. Bruno Verri.Nel <strong>di</strong>battito sono emersi spuntiimportanti che hanno stimolatouna serie <strong>di</strong> riflessioni da parte <strong>di</strong>tutti i partecipanti al <strong>di</strong>battito, conriman<strong>di</strong> cont<strong>in</strong>ui alla Costituzionee alle regole. Senza le regole <strong>del</strong>lacollettività <strong>del</strong> passato, oggi nonci sarebbe territorio. Regole comeidentità <strong>di</strong> ciò che si può ancorafare perché questo è un patrimoniounico che non ha prezzo.Molto <strong>in</strong>teressanti le conclusioni ela s<strong>in</strong>tesi <strong>del</strong> <strong>di</strong>battito a cura <strong>del</strong>dottor Bottiroli: <strong>in</strong> un clima chef<strong>in</strong>o a pochi anni fa era la deregulation,al term<strong>in</strong>e <strong>del</strong>la giornataè emersa fortissima la necessitàda parte dei partecipanti <strong>di</strong> regolecerte, con<strong>di</strong>vise e chiare per poterassolvere sia ai propri doveri<strong>di</strong> amm<strong>in</strong>istratori comunali che<strong>di</strong> costruttori cercando <strong>di</strong> fare <strong>in</strong>modo che il paesaggio ritorni (orimanga) un patrimonio <strong>di</strong> tutti.La giornata si è conclusacon la proposta, daparte degli <strong>in</strong>tervenuti,<strong>di</strong> riproporre il <strong>di</strong>battitoanche presso altre se<strong>di</strong> egià questa affermazionegiustifica l’<strong>in</strong>vestimentofatto su <strong>in</strong>iziative <strong>del</strong> generedal Polo Cittattiva..Ins. G. CravanzolaArchiviamo il 2009 r<strong>in</strong>graziandotutti i donatori perla loro generosità nel donare unbene così prezioso, senza il qualemoltissime persone morirebbero,pensiamo solo ai malati <strong>di</strong>leucemia, <strong>di</strong> tumori, ai vari trapianti<strong>di</strong> organi ecc... Ricor<strong>di</strong>amoche ancor oggi il sangue nonè riproducibile <strong>in</strong> provetta.Per il 2010 avremo l’autoemotecaa Cisterna nelle seguenti date:DOMENICA 28 febbraioDOMENICA 6 giugnoDOMENICA 5 settembreDOMENICA 5 <strong>di</strong>cembreComunale <strong>di</strong> Cisterna:Promemoria per i donatori e nonPer chi non potesse venire a donare<strong>in</strong> quelle occasioni, ricor<strong>di</strong>amoche tutti i venerdì <strong>in</strong> PiazzaAlfieri ad Asti è presente l’autoemotecaa cui si può accedereliberamente, (ricor<strong>di</strong>amo che traun prelievo e l’altro devono trascorrerealmeno 90 giorni).Le donazioni <strong>di</strong> plasma vannofatte all’ospedale <strong>di</strong> Asti su appuntamento.Ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti che lorichiedono viene rilasciato un fogliogiustificativo per il datore <strong>di</strong>lavoro, valido per la giornata <strong>di</strong>– 5 –riposo retribuita collegata con ladonazione sangue.In occasione <strong>del</strong>la prima donazionee <strong>del</strong>le donazioni con visita<strong>di</strong> controllo annuale, vengonoeseguiti esami più approfon<strong>di</strong>ti.Tali esami saranno <strong>in</strong>viati al domicilio<strong>del</strong> donatore entro 10-15giorni.In tutte le altre donazioni gli esit<strong>in</strong>on saranno <strong>in</strong>viati al donatore,tranne se ci sono degli esami al<strong>di</strong> fuori <strong>del</strong>la norma o se il donatorenecessita <strong>di</strong> esami particolari.Clau<strong>di</strong>o Massocco
DALLE ASSOCIAZIONIDalla Protezione Civile…Noi, volontari <strong>del</strong>la ProtezioneCivile ci siamo ritrovaticol nuovo s<strong>in</strong>daco Renzo Peletto,il vice s<strong>in</strong>daco Mario Bodda(con cui abbiamo sempre lavorato<strong>in</strong> armonia durante tutta ladurata <strong>del</strong>la sua carica e glienesiamo grati) e l’assessore BoddaMaggior<strong>in</strong>o (che è un volontario<strong>del</strong> nostro Gruppo) per il r<strong>in</strong>novo<strong>del</strong>le cariche <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>natore,Vice-coor<strong>di</strong>natore e Segretario.A seguito <strong>del</strong>la votazione, è statoriconfermato il coor<strong>di</strong>natoreBruno Guido, ilvice-coor<strong>di</strong>natore MonticoneMassimiliano esegretaria Lano Mar<strong>in</strong>a.Attualmente il Gruppousufruisce <strong>di</strong> una forzaoperativa <strong>di</strong> 18 volontari(oltre a quelli già citati):Burato Laura, CaudaGiuseppe, Favaro Carlo,Ferrero Giovanni,Frasca Piero, Iliev Jonce,Piffer Marco, PoveroAngela, Natta Enrico,Sacco Mario, SolaroLuciana, Jvanov Bojco, MassoccoGiuseppe, Torchio Giancarlo.I volontari si riuniscono al giovedìnella sede <strong>del</strong>le ex scuole <strong>di</strong>Valmellana.Il Gruppo ha <strong>in</strong> dotazione unautomezzo a trazione <strong>in</strong>tegraledotato <strong>di</strong> torre faro e generatoree attrezzatura utile per ogni evenienza,un sistema <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o ricetrasmittenti,ed altra attrezzaturavaria per <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> prevenzionee <strong>di</strong> primo <strong>in</strong>tervento. Ultimamenteci sono state conferite duetende da campo da utilizzare <strong>in</strong>caso <strong>di</strong> emergenza.L’impegno che ci caratterizza equello <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere le nozioni <strong>di</strong>base per un comportamento corretto<strong>in</strong> caso <strong>di</strong> calamità com<strong>in</strong>ciandodalla popolazione piùgiovane.Per questo, per ben 2 volte ognianno, si effettuano esercitazioni<strong>di</strong> evacuazione improvvisa nellescuole primaria e <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fanzia <strong>di</strong>Cisterna.Collaboriamo <strong>in</strong>oltre con i volontari<strong>del</strong>la Formicamica per laraccolta <strong>di</strong> generi alimentari perquelli meno fortunati <strong>di</strong> noi.Inoltre <strong>in</strong>terveniamo <strong>in</strong> supportoall’Amm<strong>in</strong>istrazione comunalee alla Parrocchia durante losvolgimento <strong>di</strong> manifestazioneIstituzionali, culturali, sportive ereligiose.I volontari <strong>del</strong> gruppo hanno partecipatoa corsi ed esercitazioniorganizzati dal coor<strong>di</strong>namentoProv<strong>in</strong>ciale <strong>del</strong>la Protezione Civilee a corsi <strong>di</strong> Primo Soccorsocon la Croce Rossa <strong>di</strong> San Damiano,e durante prossimo annoparteciperanno a nuovi corsi <strong>di</strong>– 6 –aggiornamento e formazione.Con il Presidente <strong>del</strong>l’Unione <strong>del</strong>leColl<strong>in</strong>e Alfieri, il Delegato allaProtezione Civile <strong>del</strong>la <strong>Comuni</strong>tàColl<strong>in</strong>are, tutti i S<strong>in</strong>daci dei<strong>Comuni</strong> e rispettivi Coor<strong>di</strong>natoridei vari Gruppi, si sta cercando<strong>di</strong> operare <strong>in</strong> modo da far funzionarela “macch<strong>in</strong>a” dei soccors<strong>in</strong>el migliore dei mo<strong>di</strong>, per poter<strong>in</strong>tervenire nel m<strong>in</strong>or tempo possibilee col m<strong>in</strong>imo <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong>energie, <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> calamità edemergenza.Siamo costantementealla ricerca <strong>di</strong> nuovi volontarisia per migliorarel’efficienza ma ancheper sod<strong>di</strong>sfare le richieste<strong>del</strong>la nostra presenza,sempre più numerose.Da sempre il Gruppo<strong>di</strong> protezione Civile <strong>di</strong>Cisterna ha creduto cheper operare nel campo<strong>del</strong> volontariato sia <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabileessere <strong>in</strong> armoniacon tutte le altreAssociazioni <strong>di</strong> Volontariato, conil solo scopo <strong>di</strong> essere veramenteutile alla comunità.Cogliamo l’occasione per r<strong>in</strong>graziareil nuovo S<strong>in</strong>daco PelettoRenzo e tutta l’Amm<strong>in</strong>istrazioneComunale per la fiducia nellenostre <strong>in</strong>iziative, la collaborazionee <strong>di</strong>sponibilità nei nostri confronti.Auguriamo a tutti i CisternesiBUON NATALE E FELICE 2010.E RICORDA CHE LA PROTEZIO-NE CIVILE HA BISOGNO AN-CHE DI TE!!I volontari.
DALLA PARROCCHIA DI CISTERNAOfferte per il restauro <strong>del</strong>la Chiesa Parrocchiale anno 2009Protezione Civile ........................................... 200,00€In memoria <strong>di</strong> Bossotti Domenico(ultima offerta)............................................... 320,00€In memoria <strong>di</strong> Baracco Carol<strong>in</strong>a (famigliari, cug<strong>in</strong>i,amici)................................................................1.430,00€In memoria <strong>di</strong> Sacco Federica..................... 220,00€In memoria <strong>di</strong> Cherio Maria.............................80,00€Guido Bruno: materiale e manodopera per chiesa ecanonica.Comune <strong>di</strong> Cisterna......................................5.000,00€In memoria <strong>di</strong> Povero Cater<strong>in</strong>a(famigliari, coscritti)...................................... 380,00€In memoria <strong>di</strong> Olivetti Bartolomeo(figlie, figli, famigliari e amici)...................1.700,00€In memoria <strong>di</strong> Palma Onor<strong>in</strong>a(famiglia Alfero-Massocco) ..........................100,00€In memoria <strong>di</strong> Olivetti Giuseppe (cug<strong>in</strong>i)........100,00€In memoria <strong>di</strong> Sacco Antonio (famigliari, figliolo,nipoti, cognato e cognate)............................. 340,00€Famiglia Marengo Marco e Mo Shal<strong>in</strong>i........ 350,00€In memoria <strong>di</strong> Berar<strong>di</strong> Pasqual<strong>in</strong>a(figli, nipoti, amici, e vic<strong>in</strong>i).........................1.735,00€In ricordo <strong>di</strong> suor Teres<strong>in</strong>a Olivetti(famigliari, Povero Teres<strong>in</strong>a e Piera,Boero Annamaria, Rosella e Damian<strong>in</strong>a)....... 400,00€Amici dei bamb<strong>in</strong>i <strong>del</strong>la 1°<strong>Comuni</strong>one.......... 200,00€Bodda Giuseppe, fratello <strong>di</strong> don Piero Bodda.......50,00€I genitori dei bamb<strong>in</strong>i 1°<strong>Comuni</strong>one .............510,00€Banco <strong>di</strong> beneficenza, pesca <strong>del</strong>la bottiglia, stima<strong>del</strong>la capretta ............................................... 2.511,60€Cisterna Calcio....................................................20,00€In memoria <strong>di</strong> Vigna Cesare Fe<strong>del</strong>e(i famigliari)...................................................... 470,00€I coscritti <strong>del</strong>le leve 1991-1992 <strong>di</strong> Cisterna e valleSan Matteo........................................................160,00€In memoria <strong>di</strong> M.Grazia Berar<strong>di</strong>(zia Iuccia, cug<strong>in</strong>e Emma e Domenica).........100,00€Il borgo Bricco Scaglia...................................120,00€Pia persona...........................................................40,00€In memoria <strong>di</strong> Povero Giacomo(famigliari, bottega <strong>del</strong> v<strong>in</strong>o)...................... 1.180,00€Francesca.............................................................50,00€Laura e D<strong>in</strong>o Mo..................................................50,00€Cauda Domenica e Cauda Rosalba.................100,00€Borgo Lame.....................................................1.400,00€In memoria <strong>di</strong> M.Grazia Berar<strong>di</strong> (la famiglia perl’acquisto <strong>del</strong>l’organo) 500,00€Borgo S. Gervasio...............................................50,00€Pia persona...........................................................50,00€In memoria <strong>di</strong> Povero Giacomo- (coscritti).................................................. 550,00€- (nipote Andrea).....................................2.000,00€Mario Natta, serv. fotografico 1°comunione.......185,00€Borgo Ere........................................................1.000,00€Una famiglia...................................................... 250,00€Olivetti Giovanni e Gervasio......................2.000,00€Donne (Mercandé 2009).................................415,00€Lotteria (Mercandé 2009)..........................1.300,00€In memoria dei defunti <strong>del</strong>la famiglia Bodda,Bodda Giuseppe <strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o.................................50,00€Una pia persona ha offerto 700 €per il restauro <strong>di</strong> un crocefisso <strong>del</strong>l’ottocentoPia persona.........................................................100,00€Leva 1939.............................................................80,00€Pia persona...........................................................20,00€Una famiglia ha offero 300 € per ilrestauro <strong>di</strong> un crocefisso <strong>del</strong>l’ottocentoCoro Cisternese................................................100,00€In memoria <strong>di</strong> Mo Margherita- la famiglia Bodda...................................... 200,00€- Mo Paol<strong>in</strong>o.................................................. 250,00€- le famiglie Peletto......................................60,00€- amici <strong>del</strong> Borgo “Ere”.............................. 300,00€Leve ‘54 ‘59 ......................................................310,00€Ricavato dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>le torte............. 1.100,00€Totale offerte 2009.............29.686,60€Offerte per il forno anno 2009Vaudano Francesco ed Elisabetta............... 500,00€T<strong>in</strong>elli Luca e Chiara....................................... 500,00€Bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Cisterna - Mercat. S. Lucia .......180,00€Peletto Franco (S. Damiano)......................... 250,00€Quadro Pierangelo (Ferrere)........................ 200,00€Gazzola Marcella (C<strong>in</strong>aglio)........................... 500,00€Caffè Valle (S. Damiano)............................... 350,00€Gruppo giovani <strong>di</strong> Cisterna............................ 375,00€M. B. Vaudano .................................................. 300,00€Ramella D<strong>in</strong>o (ricavato <strong>del</strong> libro “ritrattisabau<strong>di</strong>” presentato al castello) ...................85,00€Vaudano Simona................................................150,00€Professor Giovanni Tesio............................... 300,00€In memoria <strong>di</strong> Mo Margherita i parenti hannoofferto (dettaglio a pag. 29)........................ 375,00€Totale <strong>in</strong> banca...................31.205,97€Dovrebbero esserci: 31.425.00.La somma è ridotta dalle spese bancarie. L’associazionemuseo provvederà a riequilibrare la cifra con fon<strong>di</strong> propri.Devono ancora essere versati i contributi <strong>del</strong>laCassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Asti 500€ e <strong>del</strong>leColl<strong>in</strong>e Alfieri 10.000€Appena arriveranno, si provvederà all’acquisto <strong>del</strong>forno secondo le modalità dettate dalla curia <strong>di</strong> Asti.– 8 –
DALLA PARROCCHIA DI CISTERNAIl tempo passacosì veloce e <strong>in</strong>un baleno siamo già a f<strong>in</strong>e 2009!Come ogni f<strong>in</strong>e anno è tempo <strong>di</strong>bilanci ed è necessario spendereanche due parole su quanto fattoper la nostra chiesa parrocchiale. Ilprogetto <strong>di</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> unachiesa è molto <strong>in</strong>garbugliato e soprattuttolungo.Quando don Urbano ci portò nelteatr<strong>in</strong>o per eleggere i consigli pastoraleed economico con stuporenon sapevamo neanche cosa dovevamofare ma, le sue parole non furonoaltro che la lettura <strong>di</strong> un brano<strong>del</strong>la bibbia. Con stupore e silenzio,ciò che non sempre riusciamo afare, quel giorno tutti sapevano chivotare e senza tanto rumore siamopartiti per un lungo viaggio.La nostra priorità era così lampanteche non abbiamo potuto far altroche constatare e prepararci alla ristrutturazione<strong>del</strong>la nostra chiesa.Una serie <strong>di</strong> riunioni estenuanti suprogetti, fon<strong>di</strong>, <strong>in</strong>iziative e richieste<strong>in</strong> curia per sollevarci da un peso,forse per noi, troppo grande.Provvedere alla ristrutturazione<strong>del</strong>la nostra chiesa, sapendo che ilfon<strong>di</strong> a nostra <strong>di</strong>sposizione non bastavanoe che bisognava mettersi <strong>in</strong>gioco ha dato <strong>in</strong>izio ad una serie <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita<strong>di</strong> riunioni e sopralluoghi contante parole e tanti <strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong>vista.Nelle riunioni, una <strong>del</strong>le qualità <strong>di</strong>Don Urbano è che ascoltava tutti,con la sua campanella da pacere,chiedeva silenzio quando i toni nonerano quelli giusti.Poi, per mesi, il cont<strong>in</strong>uo spostare<strong>di</strong> se<strong>di</strong>e, libri sacri e libretti, can<strong>del</strong>ee paramenti sacri, quadri e crocifissidal teatr<strong>in</strong>o a San Giuseppe daSan Giuseppe alla chiesa e poi <strong>di</strong>nuovo dalla chiesa a San Giuseppe,sembrava che non dovesse f<strong>in</strong>iremai questo nostro peregr<strong>in</strong>are! F<strong>in</strong>almente<strong>in</strong> chiesa, dove possiamostare seduti sui banchi ed <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiarsidavanti a Dio.Un grazie è dovuto alla parrocchia<strong>di</strong> Valfenera che ci ha offerto 20banchi <strong>in</strong> buono stato che, sonostati collocati 14 nella Cappella <strong>di</strong>San Giuseppe e 6 <strong>in</strong> nella chiesaparrocchiale <strong>di</strong>etro la statua <strong>del</strong>l’Addolorata.Il recupero <strong>del</strong>le strutture parrocchiali,<strong>del</strong>la nostra chiesa, <strong>del</strong> teatr<strong>in</strong>o,<strong>del</strong>la casa <strong>di</strong> “Tota Gigna” èimportante per i momenti <strong>di</strong> ritrovospirituali, espressivi, <strong>di</strong> catechesi e<strong>di</strong> semplice gioco per nostri bimbi.A presto tornerà anche la “nostra”cara statua <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Rosariocome a <strong>di</strong>re che tutto ritorneràal suo posto.Tanto c’è ancora da fare!Oggi possiamo <strong>di</strong>re grazie a tantiche hanno messo a <strong>di</strong>sposizione illoro tempo e un grazie particolare aDon Urbano che ha creduto <strong>in</strong> noi.Enrica MazzoccoNella nostra Parrocchia, graziealla solerzia e all’<strong>in</strong>sistenza<strong>di</strong> Don Urbano, si è molto sviluppatoil bel canto nelle celebrazioniliturgiche. Una cantoria, chiamiamolacosì ,composta da tuttife<strong>del</strong>i, è guidata dai chitarristi TizianaMo e Silvano Berar<strong>di</strong> ai qualisi sono aggiunti Elisa Sacco allapianola e Ivano Torchio al bongòs.Svolge un’opera veramentemeritoria nell’accompagnare lamessa domenicale perché aiutacon canti liturgicamente adatti, ife<strong>del</strong>i a pregare <strong>in</strong> assemblea, acomprendere e a gustare l’azioneliturgica nell’<strong>in</strong>contro settimanalecon Cristo. I canti liturgici appresivengono poi cantanti anche nellacelebrazione prefestiva <strong>del</strong> sabatopomeriggio, grazie al gruppo<strong>di</strong> donne volonterose che contribuiscono<strong>in</strong> tal modo al cantodei fe<strong>del</strong>i, rendendo più vival’azione liturgica e facilitando lapreghiera <strong>del</strong>l’assemblea. C’è poiil coro, formato da circa ventic<strong>in</strong>quepersone, uom<strong>in</strong>i e donne,che è molto presente alle funzionireligiose, specialmente nellefestività più solenni. È <strong>di</strong>retto dalmaestro Francesco Mo ed accompagnatoall’organo dal Signor P<strong>in</strong>oLazzar<strong>in</strong>o. Con notevole sacrificioMaestro, Organista e cantorisi radunano settimanalmente per– 9 –le prove e così hanno raggiuntorisultati degni <strong>di</strong> ogni lode. Sempre,ma specialmente quando siascoltano le voci <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>vocazione“Io ti chiedo perdono” e l’esecuzione<strong>del</strong> ”Gloria”, così solenne emaestoso, l’ animo ammutolisce,vibra con il coro, si entusiasma esi scioglie <strong>in</strong> preghiera: veramentel’assemblea è aiutata ad elevarel’animo a Dio.Perciò r<strong>in</strong>graziamo <strong>di</strong> cuore tutti icomponenti <strong>del</strong> coro, augurandoloro <strong>di</strong> andare avanti con coraggioed entusiasmo,coscienti <strong>di</strong> far eun’opera educativa e preziosa pertutta la popolazione <strong>di</strong> Cisterna.D<strong>in</strong>o Olivetti
MANIFESTAZIONIPilone <strong>di</strong> San Nicolao(Nicola, dal greco NIKÓLAOS - NIKE = vittoria LAÓS= popolo significa “ vittorioso tra il popolo”)Domenica 6 <strong>di</strong>cembre, pressoil pilone <strong>di</strong> San Nicolao, si èsvolta una particolare cerimonia.La statua <strong>di</strong> San Nicolao, scolpitada G<strong>in</strong>o Scarsi, è stata portata <strong>in</strong>processione da Casa Natura e <strong>in</strong>seritanell’omonimo pilone. Il pilonede<strong>di</strong>cato a San Nicolao (ricordatonei primi anni <strong>del</strong> 1900 come SanNicolà ) si trova nel cuore <strong>del</strong>leRocche fra Canale, Montà e Cisterna,a sud <strong>del</strong> Bricco San Nicolao.È raggiungibile da Via Lunga, percorrendoil sentiero che, da CasaNatura, porta all’Oasi <strong>di</strong> San Nicolao,<strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>l’AssociazioneCanale Ecologica.L’attuale pilone fu costruito <strong>in</strong>tornoal 1930 sul terreno che un tempoapparteneva alla famiglia <strong>di</strong> PalmaGiuseppe (detto “Gepu”) <strong>di</strong> Cisterna,avuto <strong>in</strong> ere<strong>di</strong>tà dal padre Antonio.Fu e<strong>di</strong>ficato per volere <strong>del</strong>le duezie “americane”, al rientro dall’America,come r<strong>in</strong>graziamento.Il pilone è situato sui resti <strong>di</strong> un’anticacappella che godeva <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong> sepoltura: <strong>in</strong>fatti si raccontache, sotto <strong>di</strong> esso furono seppellitiresti <strong>di</strong> antiche sepolture, r<strong>in</strong>venutidurante gli scavi per la lavorazione<strong>del</strong> terreno. Orig<strong>in</strong>ariamentela piccola e<strong>di</strong>cola sacra, aveva allabase due scal<strong>in</strong>i ed era chiusa daun cancelletto <strong>in</strong> ferro; al suo <strong>in</strong>ternovi era un quadro de<strong>di</strong>cato aSan Nicolà (oggi <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>lafamiglia Massocco/Palma <strong>di</strong> Cisterna).Fra i ricor<strong>di</strong> dei Cisternes<strong>in</strong>on risulta che vi fossero celebratele Sante Messe e neppure recitati iRosari. I proprietari dei terreni circostanti,ricordano il pilone comeun punto <strong>di</strong> riferimento e orientamento,una tappa dove fermarsisulla strada immersa fra le rocchee i boschi.“Mi ricordo che, quando ero piccolo,andavo con mio padre e l’as<strong>in</strong>oa lavorare la terra e a raccogliere gliasparagi <strong>in</strong>torno al pilone… c’eranotante serpi!”Gli anziani <strong>del</strong> paese ricordano la– 10 –ricca vegetazione che germogliavaai bor<strong>di</strong> <strong>del</strong> sentiero <strong>di</strong> Via Lunga,verso San Nicolao: “c’erano i“snaiv” (g<strong>in</strong>epri) i “bru” (servivanoper fare le scope), i “pëss’e” ( p<strong>in</strong>i );purtroppo oggi si è perso tutto, soffocatoda rovi.” “Un giorno, mentreandavo verso “brich do lav’ass” hotrovato un’<strong>in</strong>segna che <strong>in</strong><strong>di</strong>cava lapresenza <strong>di</strong> un “Sorbus Torm<strong>in</strong>alis”:mi sono rallegrato.” Il “Sorbo Torm<strong>in</strong>alis”è una pianta che appartienealla famiglia <strong>del</strong>le Rosacee, puòraggiungere un’altezza f<strong>in</strong>o a 15metri, dalla chioma densa.Un po’ <strong>di</strong> storia…(tratta dal libro <strong>di</strong> B. Mol<strong>in</strong>o, RO-ERO e<strong>di</strong>fici religiosi e civili d’<strong>in</strong>teressestorico esistenti e scomparsi,Cassa Rurale e Artigiana <strong>di</strong> Vezzad’Alba, 1984)“Il pilone si trova sul sito <strong>del</strong>la scomparsachiesa cimiteriale <strong>di</strong> Tuerdo (<strong>del</strong> 1162, castello e <strong>in</strong>se<strong>di</strong>amentoabitato, <strong>in</strong> parte <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>laChiesa d’Asti, poi nel 1203 degliAstisio), la quale cessò le sue funzion<strong>in</strong>el 1274 con la <strong>di</strong>struzione<strong>del</strong>l’abitato da parte <strong>di</strong> Asti. Lachiesa era stata probabilmente fondatadai benedett<strong>in</strong>i <strong>del</strong>l’abbazia <strong>di</strong>Nonantola, la quale possedeva f<strong>in</strong>oal 1034 terre alle pen<strong>di</strong>ci <strong>del</strong> BrichVassuvera, poi passate <strong>in</strong> parte alterritorio <strong>di</strong> Montà. Nel 1491 lachiesa <strong>di</strong> San Nicolao viene citata<strong>in</strong> un documento che <strong>del</strong>imita iconf<strong>in</strong>i fra Canale e Montà.”I piloni meritano <strong>di</strong> essere conservatie protetti <strong>in</strong> quanto sono testimonianze<strong>del</strong>la fede <strong>del</strong>le generazionipassate e restano autentichepag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> storia.Sono la testimonianza <strong>del</strong> rapporto<strong>del</strong>l’uomo con la sua terra, <strong>del</strong>lafede e <strong>del</strong>l’amore per la propriaborgata. Possono essere storia <strong>di</strong>una s<strong>in</strong>gola borgata, <strong>di</strong> una famigliao anche <strong>di</strong> una sola persona,ma rimangono sempre tessere <strong>del</strong>grande mosaico composto dalle vicende<strong>del</strong>la comunità, <strong>di</strong> cui tuttisiamo parte <strong>in</strong>tegrante.Le e<strong>di</strong>cole sacre (PILON <strong>in</strong> piemontese)sono prodotti m<strong>in</strong>ori, m<strong>in</strong>uti eframmentari <strong>di</strong> quella stessa fedeche ha eretto imponenti cattedrali,gran<strong>di</strong> santuari, chiese prestigiose;presenze che, pur nella loro modestiae <strong>di</strong>screzione, concorrono aformare l’arte sacra.Agnese Scap<strong>in</strong>o.
MANIFESTAZIONIMercandè 2009In un documento <strong>del</strong> 1899, la cuicopia è custo<strong>di</strong>ta nell’archivio<strong>del</strong> Museo Arti e Mestieri <strong>di</strong> untempo, il Presidente e il Direttore<strong>del</strong>la Società Filarmonica <strong>di</strong> Cisterna“hanno <strong>in</strong>oltrata preghieraa Sua Eccellenza a volerle permittere<strong>di</strong> dare un ballo nel castelloalla sera <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> paese, checadde alli 7 ottobre”. Il suddettoballo ha luogo, “come si fece altrevolte” nel salone, nella sala oscurae “nella galleria attigua”.Cento<strong>di</strong>eci anni dopo, il 4 ottobre2009, al posto <strong>del</strong>la SocietàFilarmonica (ormai scomparsa),l’Associazione Museo r<strong>in</strong>nova latra<strong>di</strong>zione riproponendo il castellocome cornice dei festeggiamenti<strong>in</strong> onore <strong>del</strong>la Madonna<strong>del</strong> Rosario.Negli anni ’90, a causa <strong>del</strong> maltempoche funestò alcune e<strong>di</strong>zioni,la pro-loco decise <strong>di</strong> abbandonarel’organizzazione <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong>laMadonna <strong>del</strong> Rosario, che mantennesoltanto la parte religiosa.Nel 2000, <strong>in</strong> occasione <strong>del</strong> ventennale<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> Museo,l’Associazione omonima decise <strong>di</strong>riprist<strong>in</strong>are la festa e <strong>di</strong> ospitarlaall’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong> castello. Nacquecosì “Mercandè”, una festa che f<strong>in</strong>dal suo esor<strong>di</strong>o è stata un’occasioneper proporre le botteghe <strong>del</strong>museo <strong>in</strong> chiave “animata”.La festa, sospesa dal 2006 al 2008per consentire il restauro <strong>del</strong>l’ultimopiano <strong>del</strong> castello, è stata ripresaquest’anno secondo le ormaiconsolidate modalità. Sia glispazi <strong>in</strong>terni che quelli esterni <strong>del</strong>museo hanno ospitato produttori eartigiani che hanno proposto prodotti<strong>di</strong> qualità: riso, far<strong>in</strong>e biologichemac<strong>in</strong>ate a pietra, formaggi,olio e olive taggiasche, pane, miele…Molte botteghe hanno presovita grazie ai gesti <strong>di</strong> abili artigiani:il sarto Clemente Sacco con le sueaiutanti, Clau<strong>di</strong>o Massocco e MarcoIncarnato <strong>in</strong> tipografia, LionelloMorone con le stampe calcografiche,Giovanni Guido e IvanoTorchio e le loro canisse, BrunoGuido nella bottega <strong>del</strong> fabbro eP<strong>in</strong>a Luceri alla prese con la lavorazioneal tombolo.I visitatori, oltre a degustare i prodottiesposti, hanno avuto la possibilità<strong>di</strong> gustare la soma d’aj, ibiscotti e i canestrelli realizzatidal gruppo donne <strong>di</strong> Cisterna e iv<strong>in</strong>i <strong>del</strong>l’Enoteca Regionale <strong>del</strong>leColl<strong>in</strong>e Alfieri.I bamb<strong>in</strong>i hanno viaggiato all’<strong>in</strong>terno<strong>del</strong>le sale museali accompagnatidalle narrazioni <strong>di</strong> Emanuele e Michela,hanno ripercorso le fasi <strong>del</strong>lasmielatura nel laboratorio <strong>di</strong> MariaJosè e i gran<strong>di</strong> sono stati travoltidalle narrazioni cantate dei “TreLilu”, capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gere <strong>in</strong> modoironico e travolgente mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere<strong>di</strong> persone “quasi” normali.La giornata è stata aperta alle 10dalla Banda Musicale <strong>di</strong> None.Alle 12 la tra<strong>di</strong>zionale processione<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Rosario conla statua “supplente” <strong>del</strong>la Chiesa<strong>del</strong>l’Annunziata, <strong>in</strong> sostituzione <strong>di</strong>quella seicentesca, ospitata nellamostra “Il teatro <strong>del</strong> sacro” chesi sta svolgendo presso il PalazzoMazzetti ad Asti.Un folto pubblico ha visitato, f<strong>in</strong> dalmatt<strong>in</strong>o, la “fera” <strong>del</strong>le cose “a bonpat” e ha confermato il successoche ogni anno (tempo permettendo)riscuote la manifestazione. Unsuccesso dovuto all’impegno organizzativo<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>l’AssociazioneMuseo L<strong>in</strong>o Vaudano, <strong>di</strong>Annamaria Omedè e AnnamariaSacco, impiegate presso il Museograzie al sostegno economico <strong>del</strong>laProv<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Asti e <strong>del</strong> Comune<strong>di</strong> Cisterna, al prezioso lavoro deicantonieri <strong>del</strong> Comune e dei numerosivolontari che de<strong>di</strong>cano illoro tempo libero al Museo.Tiziana Mo– 11 –
VINO & C.Il tifare è una cosa seria! ForzaJuve o Forza Toro, Forza Inter oForza Milan, Forza Roma o ForzaLazio. Certo se si guarda solo ilpalmares <strong>del</strong>le vittorie può venirevoglia <strong>di</strong> cambiare ban<strong>di</strong>era,<strong>di</strong> voltare pag<strong>in</strong>a. Ad un <strong>in</strong>certoe voglioso granata può venire ildesiderio <strong>di</strong> passare nelle file <strong>del</strong>laVecchia Signora. Ma la fede,il proprio credo orig<strong>in</strong>ario, nonpossono essere messe <strong>in</strong> <strong>di</strong>scussione.È una cosa <strong>di</strong> pr<strong>in</strong>cipio,sono <strong>in</strong> gioco la passione ed ilcuore.Ma ad un altro livello è il <strong>di</strong>scorso<strong>in</strong>tavolato su “La Stampa” tra Barberae Tavernello. Non si può metterea confronto un campionato <strong>in</strong>cui giocano squadre con oltre unsecolo <strong>di</strong> vita con squadre <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>entidegli oratori. O se sceglieretra tifare una squadra <strong>di</strong> pallacanestroed una <strong>di</strong> rubamazzetto. Sonocose troppo <strong>di</strong>verse per <strong>di</strong>re scelgol’uno o scelgo l’altro.La Barbera per noi astigiani è tutto.Ha segnato tutta la nostra vita.È stata una compagna silenziosache non ci ha mai tra<strong>di</strong>to, ci è statavic<strong>in</strong>o <strong>in</strong> un modo sommesso,quasi <strong>in</strong> <strong>di</strong>sparte. Non è mai uscitadalle righe, non ci ha mai <strong>in</strong>dottoa miraggi. Non è stata mai austera,magari come il nebbiolo, maè stata amica <strong>di</strong> tutti; è stata sulletavole <strong>di</strong> tutti, ha accompagnatole mense dei più poveri ma <strong>in</strong> altreoccasioni ha saputo salire concharme sulle nobili mense <strong>di</strong> Ree Reg<strong>in</strong>e. Non è mai stata una primadonna, ha sempre lasciato ilpalcoscenico ad altri. Ma nella suasemplicità ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> esseregrande e determ<strong>in</strong>ante <strong>in</strong> molteoccasioni.Juve, Toro o Barbera?La Barbera non è un’egocentrica,fa sempre il suo dovere e poi simette <strong>in</strong> <strong>di</strong>sparte. Per questo è <strong>di</strong>grande, anzi gran<strong>di</strong>ssima Nobiltà.È sempre stata fe<strong>del</strong>e come unamamma pro<strong>di</strong>ga <strong>di</strong> amore versoi suoi figli. Così ha creato e datogran<strong>di</strong> opportunità a noi Astigiani.Eravamo così anche noi. A suaimmag<strong>in</strong>e e somiglianza. Fieri manon troppo esuberanti, concretima non arrembanti.La Barbera ha <strong>di</strong>morato sulleterre d’Asti per i lunghi e <strong>di</strong>fficilianni <strong>del</strong>la vita dei nostri padri,dei nostri nonni…Il poterne avere segnava il tempo<strong>del</strong>l’adolescenza. Significava: sesei grande per poter bere lo sei altrettantoper la vigna e per i campi.Ha arrossato le tenere guancedei giovanotti spensierati e scanzonatialle feste <strong>di</strong> leva. Magari ha<strong>in</strong>coraggiato i primi baci…Era la “stupa” <strong>di</strong> barbera che siapriva nelle gran<strong>di</strong> occasioni, erala libagione preferita nei gran<strong>di</strong>matrimoni preparati nelle aie <strong>del</strong>lecasc<strong>in</strong>e. Era sempre lei che riposavaper 18 anni, messa da parteper festeggiare i frutti <strong>di</strong> questi matrimoni.Quando la si apriva era untuffo al cuore, erano racconti chefluivano <strong>in</strong> modo leggero senzaandare troppo profondo nel solco<strong>del</strong> ricordo <strong>del</strong> tempo andato. Avolte era anche la triste compagnaper i momenti bui, un viatico allavita grama, alla malora.Quanto immensa è stata la Barberaper noi. Forse è stata tutto. Forsenon ce ne siamo mai accorti.Ma come una mamma un po’troppo accon<strong>di</strong>scendente qualche<strong>di</strong>fettuccio lo ha manifestato. Leabbiamo chiesto <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong> più– 12 –e lo ha fatto, l’abbiamo impiantata<strong>in</strong> luoghi dove i nostri vecchi coltivavanoprato e si è adattata. Nonci voleva proprio <strong>del</strong>udere.E poi la produzione è cresciuta equ<strong>in</strong><strong>di</strong> lo spazio non era più sufficientenelle cant<strong>in</strong>e dei conta<strong>di</strong>nied allora occorreva andarenel nuovo, verso un’avvenire più“grande”, <strong>in</strong> t<strong>in</strong>i più “gran<strong>di</strong>” dovepoteva fare conoscenza con laBarbera <strong>di</strong> vigne vic<strong>in</strong>e e lontane.All’<strong>in</strong>izio non era così male, erapiù semplice: nasceva la cooperazioneall’<strong>in</strong>segna <strong>del</strong> fare meglioe a costi più ragionevoli. Maoggi è questo l’ambito <strong>in</strong> cui sitrova l’anello debole <strong>del</strong>la filiera.Comparto che gode da sempre <strong>di</strong>f<strong>in</strong>anziamenti e che ad oggi è unagrande tara per i produttori <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentiimmettendo sul mercatobarbere all’<strong>in</strong>grosso con prezzistracciati creando una <strong>di</strong>sparitàcompetitiva <strong>in</strong>accettabile.E gli anni sono trascorsi, ma dopol’entusiasmo <strong>in</strong>iziale la nostra carabarbera si è accorta <strong>del</strong>l’anonimato,<strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità, <strong>di</strong>quanto fosse importante la unicità<strong>di</strong> un bricco, <strong>di</strong> una coll<strong>in</strong>a.Questo le manca e proprio non leva giù, non si può <strong>di</strong>menticare maila terra dove si nasce. Non ci sipuò <strong>di</strong>menticare le proprie orig<strong>in</strong>i.E poi tutto sommato <strong>in</strong> quei “gran<strong>di</strong>”t<strong>in</strong>i non si sta tanto bene. E poiha com<strong>in</strong>ciato a sentire parolonisconosciuti come “ agro<strong>in</strong>dustria”,“globalizzazione”, “navi cisternadal Sud America” ( proprio lei cheè tanto ancorata alla terra e nonha mai visto il mare).Ha pensato: “adesso il troppo ètroppo. Io voglio tornare a casa!”Beppe Pescaja
Nell’agosto 2008 il Comitatovitiv<strong>in</strong>icolo regionale piemonteseha dato parere favorevoleall’istituzione <strong>di</strong> una nuova Doc,“Terre Alfieri”, che sarebbe la trentaduesimaDoc <strong>del</strong>l’Astigiano, ecomprende i territori dei <strong>Comuni</strong><strong>di</strong> Antignano, Celle Enomondo, Cisternad’Asti, Revigliasco, San Damiano,San Mart<strong>in</strong>o Alfieri, Tigliole,<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Asti, e parte deicomuni <strong>di</strong> Castell<strong>in</strong>aldo, Govone,Magliano Alfieri e Priocca <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<strong>di</strong> Cuneo.La nuova doc ha scatenato un vivace<strong>di</strong>battito che cont<strong>in</strong>ua ogg<strong>in</strong>ella lettera aperta <strong>di</strong> un produttore<strong>di</strong> Cisterna d’Asti, Enrico Vaudano,scritta <strong>in</strong> seguito all’<strong>in</strong>iziativa<strong>di</strong> alcuni produttori roer<strong>in</strong>i, chehanno deciso <strong>di</strong> ricorrere al TAR<strong>del</strong> Lazio contro l’approvazione<strong>del</strong>la nuova denom<strong>in</strong>azione.“L’<strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong> Terre AlfieriDOC sana una ventennale “<strong>in</strong>giustizia”<strong>di</strong> cui sono stati vittimei produttori <strong>del</strong> nostro paese, che,forse a causa <strong>del</strong>la poca perspicaciaall’epoca ma <strong>in</strong>nanzitutto perchéappartenenti ad un’altra prov<strong>in</strong>cia,si sono visti privare <strong>del</strong>lapossibilità <strong>di</strong> entrare a fare parte<strong>del</strong>la denom<strong>in</strong>azione ROERO nel1985. Questa esclusione ci è sempreapparsa profondamente <strong>in</strong>giustaper le seguenti ragioni:VINO & C.Doc “Terre Alfieri”, il <strong>di</strong>battito cont<strong>in</strong>uaa) il territorio <strong>di</strong> Cisterna d’Asti, hada sempre coltivato Arneis e Nebbiolo,come testimoniano fonti storichee documentarie.b) Dal punto <strong>di</strong> vista pedologico,climatico e ad<strong>di</strong>rittura storico, Cisternad’Asti è assimilabile al territorio<strong>del</strong> ROERO (ricordo che <strong>in</strong> ungrande numero <strong>di</strong> pubblicazioni, ilterritorio <strong>del</strong> Roero viene def<strong>in</strong>itocome comprendente 23 comun<strong>in</strong>ella prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Cuneo e uno, Cisternad’Asti, <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Asti).c) Dal punto <strong>di</strong> vista viticolo, leuve coltivate nel nostro territorio,caratterizzato da un ambientepedoclimatico così simile al resto<strong>del</strong> Roero, <strong>in</strong> vigneti con ottimeesposizioni, posti ad altezze me<strong>di</strong>e<strong>di</strong> 250-340 metri, sono <strong>di</strong> qualitàparagonabile a quelle coltivatea Monteu Roero, Santo Stefano eancora <strong>di</strong> più a Canale.Queste ed altre ragioni hanno determ<strong>in</strong>ato,negli anni passati, larichiesta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>are,prevedendo un allargamentoverso il nostro territorio. Talerichiesta non è mai stata presa <strong>in</strong>m<strong>in</strong>ima considerazione sia duranteil periodo <strong>di</strong> vigore <strong>del</strong>la DOC siacon l’<strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong>la DOCG.La totale chiusura <strong>in</strong>contrata è statauna <strong>del</strong>le motivazioni, non l’unica,che hanno sp<strong>in</strong>to alla domanda<strong>del</strong>la nuova denom<strong>in</strong>azione TerreAlfieri. Dalla sod<strong>di</strong>sfazione chevedo nei viticoltori, che f<strong>in</strong>almentepossono denom<strong>in</strong>are le loro uveARNEIS, anche se sono prodotte aCisterna, penso sia stata un’<strong>in</strong>iziativanon giusta ma doverosa. Il nostroterritorio deve recuperare unritardo “enologico” <strong>di</strong> venti anni equesta denom<strong>in</strong>azione può determ<strong>in</strong>areun progresso notevole.Un’ultima considerazione. Ancheraggruppando le tre denom<strong>in</strong>azioni,Roero Arneis, Langhe Arneis,Terre Alfieri Arneis si raggiungerannosì e no 5.8-6 milioni <strong>di</strong> bottiglie,poca cosa a livello <strong>in</strong>ternazionale(l’appellation Bordeaux produce850 milioni <strong>di</strong> bottiglie, una me<strong>di</strong>aazienda australiana come Penfoldso cilena come Torres produce 15milioni <strong>di</strong> bottiglie). Perché, <strong>in</strong>vece<strong>di</strong> combattere tra <strong>di</strong> noi <strong>in</strong> un’assurdaguerra <strong>di</strong> campanile, non ci associamoper promuovere e garantirei 3 Arneis piemontesi anche neimercati <strong>in</strong>ternazionali, prima cheun produttore californiano con lacapacità produttiva che ho citato,non decida <strong>di</strong> <strong>in</strong>vadere il mercatocon un prodotto che scimmiotta ilnostro?Come ricordava un produttore canalesecon maturità e realismo “alivello commerciale non sono i nostrivic<strong>in</strong>i <strong>di</strong> casa quelli con cui dobbiamometterci a fare concorrenza,bensì Paesi come l’Australia”.Le collaborazioni ad altri livelli esistono;penso al rapporto proficuotra Enoteca <strong>del</strong> Roero e Museo Artie Mestieri <strong>di</strong> un Tempo <strong>di</strong> Cisterna,nel cui castello, vorrei ricordare, èstata presentata la prima annata<strong>del</strong> ROERO docg. Penso ai sociCisternesi <strong>del</strong>l’Enoteca <strong>del</strong> Roero<strong>di</strong> cui anche la nostra azienda faparte; al Comune <strong>di</strong> Cisterna che ètra i soci f<strong>in</strong>anziatori <strong>del</strong>l’Enoteca,al nostro Museo Arti e Mestieri <strong>di</strong>Cisterna, all’Ecomuseo <strong>del</strong>le Rocche<strong>del</strong> Roero, alla <strong>Rete</strong> MusealeRoero Monferrato, che <strong>in</strong> questianni hanno lavorato <strong>in</strong>sieme perpromuovere il nostro territorio.Enrico VaudanoVaudano Enrico e Figli– 13 –
Gemellaggio a CisternaLe scuole <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fanzia e primaria<strong>di</strong> Cisterna, martedì 27ottobre, hanno ospitato le classiterza A e B <strong>del</strong>la scuola primariaAnna Frank <strong>di</strong> Le<strong>in</strong>ì. L’<strong>in</strong>iziativarientra nel progetto “Festa <strong>del</strong>l’albero”promosso da Legambiente<strong>in</strong> collaborazione con la RegionePiemonte.La giornata è <strong>in</strong>iziata con l’arrivo<strong>del</strong> pullman e l’accoglienza deipiccoli turisti, da parte <strong>del</strong>la classequ<strong>in</strong>ta e dei bamb<strong>in</strong>i <strong>del</strong>la scuola<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fanzia, <strong>in</strong> Piazza R<strong>in</strong>o Ross<strong>in</strong>o.Da qui, il lungo serpentone <strong>di</strong>bamb<strong>in</strong>i si è recato al Museo Artie Mestieri <strong>di</strong> un tempo, dove lepiccole guide hanno sfoggiato leloro competenze sulla cultura materialedescrivendo scopi e funzionidegli attrezzi presenti nellebotteghe.Dopo il pranzo al giar<strong>di</strong>no <strong>del</strong> castello,i giovani turisti sono statiaccompagnati dalle classi seconda,terza e qu<strong>in</strong>ta al bosco deiMANIFESTAZIONIbamb<strong>in</strong>i. Qui si è svolta la cerimonia<strong>di</strong> “tesseramento”, che ha<strong>in</strong>serito i bamb<strong>in</strong>i <strong>del</strong>le due class<strong>in</strong>ell’elenco dei soci <strong>del</strong>la “Società<strong>di</strong> Mutuo Soccorso per l’aiutoe la cooperazione <strong>del</strong> bosco deibamb<strong>in</strong>i”. Alla cerimonia è seguitala piantumazione <strong>di</strong> due piante<strong>di</strong> mele appartenenti ad un’anticavarietà autoctona. Piante che sarannoil simbolo <strong>del</strong> gemellaggiotra la scuola <strong>di</strong> Le<strong>in</strong>ì e quella <strong>di</strong>Cisterna e che verranno curate daibamb<strong>in</strong>i cisternesi per conto <strong>di</strong>quelli le<strong>in</strong>icesi. La giornata ha mobilitatosolo una parte <strong>del</strong>le classi<strong>del</strong>le scuole <strong>di</strong> Cisterna; i bamb<strong>in</strong>iche non sono <strong>in</strong>tervenuti hannoavanzato la loro can<strong>di</strong>datura perla prossima visita. Le vulcanicheprima e quarta primaria accoglierannoi prossimi piccoli turisti cheavranno voglia <strong>di</strong> avventurarsi allascoperta dei “tesori cisternesi”.T.M.Anche quest’anno l’estate ragazzia Cisterna è stata moltoapprezzata da bamb<strong>in</strong>i, ragazzi egenitori.Ogni anno i ragazzi aumentano,alcuni partecipanti arrivano ancheda altri paesi.Gli animatori si sono impegnati<strong>in</strong> questa <strong>in</strong>iziativa, alcuni ancoraragazzi, altri già adulti ed esperti,hanno partecipato costantementealle riunioni per il programmariguardante questa estate nuova epiù entusiasmante degli anni precedenti.Il titolo <strong>di</strong> quest’anno è stato“Noi amiamo sognare…”, sognarecome Peter Pan, che nonESTATE RAGAZZI 2009aveva voglia <strong>di</strong> crescere e amavaciò che amano i bamb<strong>in</strong>i e iragazzi: il gioco e l’avventura.Avventuroso è stato il percorsodei circa 60 ragazzi che si sono<strong>di</strong>visi <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi gruppi, ognunodei quali ha <strong>in</strong>ventato un propriomotto e un nome.Ad ogni <strong>in</strong>izio <strong>di</strong> giornata, si recitavauna preghiera e ogni gruppo,con il proprio animatore, presentavail motto davanti a tutti glialtri ragazzi.Le attività erano molto varie, dalcanto alla cuc<strong>in</strong>a, dal gioco al <strong>di</strong>segnoe la giornata passava <strong>in</strong> unbatter d’occhio. Le avventure <strong>in</strong>pisc<strong>in</strong>a e al Salgari Campus, poi,sono state quelle più apprezzate.Anche la festa f<strong>in</strong>ale, rov<strong>in</strong>atada un temporale è stata un momentoavventuroso… <strong>in</strong> una solagiornata abbiamo progettato e realizzatouna m<strong>in</strong>i recita, andatabenissimo durante le prove… unpo’ meno <strong>in</strong> <strong>di</strong>retta, a causa <strong>del</strong>maltempo.Tutti i ragazzi cisternesi e non,sono comunque riusciti a <strong>di</strong>vertirsie a collaborare <strong>in</strong>sieme perun’estate e un paese migliore.Queste tre settimane sono statemolto <strong>in</strong>tense ma sono riuscite ap<strong>in</strong>zare un bel ricordo nel cuore<strong>di</strong> genitori e ragazzi.Flavio e Matilde– 15 –