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Comunicazione breve - Recenti Progressi in Medicina

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<strong>Comunicazione</strong> <strong>breve</strong>Vol. 95, N. 7-8, Luglio-Agosto 2004La diagnosi di s<strong>in</strong>drome da anticorpiantifosfolipidi nella pratica cl<strong>in</strong>icaLorenza Ferrari, Giorgio SavazziSummary. Diagnosis of the antiphospholipid antibody syndrome <strong>in</strong> cl<strong>in</strong>icalpractice.The diagnosis of the antiphospholipid syndrome is based on welldef<strong>in</strong>ed cl<strong>in</strong>ical and serological criteria. We report the results of a twoyearsobservational study <strong>in</strong> our hospital focus<strong>in</strong>g on the number of correctdiagnosis, required to identify subjects <strong>in</strong> which prophylaxis ortreatment is needed.IntroduzioneLa s<strong>in</strong>drome da anticorpi antifosfolipidi (APS) è unamalattia autoimmune caratterizzata dall’associazionedi una o più manifestazioni cl<strong>in</strong>iche (trombosi arterioseo venose e patologia abortiva) con uno o più reperti laboratoristici(anticorpi anticardiolip<strong>in</strong>a –aCL-, lupusanticoagulant –LA-, trombocitopenia) (tabella 1).Tabella 1. - Criteri diagnostici di s<strong>in</strong>drome da anticorpi antifosfolipidi.La diagnosi di s<strong>in</strong>drome da anticorpi antifosfolipidi richiede la presenzadi almeno un criterio cl<strong>in</strong>ico ed un criterio laboratoristico.CRITERI CLINICI1. Trombosi vascolariUno o più episodi di trombosi arteriosa, venosa o dei piccoli vasi<strong>in</strong> qualsiasi tessuto od organo. La trombosi deve essere confermatada tecniche diagnostiche per immag<strong>in</strong>i o studio Doppler oistopatologia, con l’eccezione della trombosi venosa superficiale.2. Patologia della gravidanzaa) una o più morti fetali non altrimenti spiegabili oltre la10ma settimana di gestazione;b) uno o più parti prematuri prima della 34ma settimanadi gestazione per severa preeclampsia o eclampsia o grave<strong>in</strong>sufficienza placentare;c) tre o più aborti spontanei consecutivi non altrimentispiegabili prima della 10ma settimana di gestazione.CRITERI LABORATORISTICI1. Anticorpi anticardiolip<strong>in</strong>a di classe IgG e/o IgM nel sanguea titolo medio o alto <strong>in</strong> 2 o più occasioni ad almeno 6 settimanedi <strong>in</strong>tervallo.2. Lupus anticoagulant nel plasma <strong>in</strong> 2 o più occasioni ad almeno6 settimane di <strong>in</strong>tervallo, rilevato secondo le l<strong>in</strong>eeguida della International Society of Thrombosis and Hemostasis(Scientific Subcommittee on Lupus Anticoagulants/Phospholipid-DependentAntibodies):a) prolungamento di un test emocoagulativo fosfolipide-dipendentedi screen<strong>in</strong>g (p.e. aPTT);b) mancata correzione dell’allungamento del test di screen<strong>in</strong>gcon aggiunta di plasma normale;c) correzione dell’allungamento del test di screen<strong>in</strong>g conaggiunta di fosfolipidi;d) esclusione di altre coagulopatie.Da: Wilson WA, Gharavi AE, Koike T, et al. International consensusstatement on prelim<strong>in</strong>ary classification criteria for def<strong>in</strong>ite antiphospholipidsyndrome: report of an <strong>in</strong>ternational workshop. ArthritisRheum 1999; 42: 1309-11Dipartimento di Cl<strong>in</strong>ica Medica, Nefrologia e Scienze dellaPrevenzione, Università, Parma.Pervenuto il 6 febbraio 2004.I dati su <strong>in</strong>cidenza e prevalenza della APS, così comela prevalenza di positività per anticorpi antifosfolipidi(aPL) non associata a malattia, non sono ancora def<strong>in</strong>iti,ma pare ormai accertato che sviluppano la s<strong>in</strong>dromeuna percentuale variabile tra il 30 e il 50% dei soggettiaPL-positivi. Poiché le manifestazioni cl<strong>in</strong>iche possonoessere multiformi, dal momento che le trombosi possonocolpire ogni distretto corporeo, è evidente l’importanzadi riconoscere la s<strong>in</strong>drome, <strong>in</strong> quanto ciò comporta lapossibilità di <strong>in</strong>staurare misure terapeutiche e/o profilatticheormai ben def<strong>in</strong>ite. Abbiamo pertanto condottouna <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e all’<strong>in</strong>terno del nostro Ospedale, volta a determ<strong>in</strong>arequanto spesso la APS venga effettivamentediagnosticata <strong>in</strong> presenza di dati cl<strong>in</strong>ico-laboratoristicipotenzialmente suggestivi della stessa.MetodiConsultando l’archivio <strong>in</strong>formatico del Laboratorio che sioccupa della ricerca e del dosaggio degli anticorpi antifosfolipidiper il nostro Ospedale, è stato possibile risalire al numerototale di ricerche di aPL nel periodo gennaio 2002-aprile2003. Conoscendo il Reparto di provenienza delle ricerche risultatepositive, attraverso la consultazione della cartella cl<strong>in</strong>icarelativa al ricovero del paziente, si è risaliti alla descrizionecl<strong>in</strong>ica del caso e alla raccolta dei dati anamnestici e laboratoristici.RisultatiNel periodo gennaio 2002-aprile 2003 sono state effettuate1694 ricerche di aPL, 57 delle quali sono risultate positive. Traqueste, 16 riguardavano pazienti ricoverati presso questoOspedale e 14 riguardavano soggetti afferenti a strutture extraospedaliere.Le caratteristiche cl<strong>in</strong>ico-laboratoristiche deipazienti considerati sono riassunte nella tabella 2.Nei casi 4, 5, 11 e 15, pur essendo presenti i criteri laboratoristicidi diagnosi, non vi sono dati anamnestici di patologiericonducibili alla s<strong>in</strong>drome. Nella documentazione del caso 8non sono presenti dati riguardanti la parità. Tra i restanti 11Tabella 2. - Dati cl<strong>in</strong>ici e laboratoristici dei soggetti aPL-positivi<strong>in</strong>dividuati nel periodo gennaio 2002-aprile 2003 pressol’Ospedale Maggiore di Parma.N Sesso- Trombosi Aborti aCL LA Piastr<strong>in</strong>e TerapiaEtà1 M 34 ++* + + +2 F 26 – +* + + –3 M 45 + + – +4 M 74 – + – –5 F 5 – – + – –6 F 26 +* nn + – –7 F 77 +* nn + – –8 F 40 – nn + + nn9 F 50 + nn + – –10 F 55 + nn + – –11 M 59 – + + +12 M 64 +* + nn –13 M 25 +* + + + acenocumarolo14 M 65 ++* + + – acenocumarolo15 M 39 – + + +16 M 46 ++* + + –+: un episodio/presenza; –: nessun episodio/assenza; nn: non noto; *: lamanifestazione cl<strong>in</strong>ica <strong>in</strong>dicata è stata il motivo del ricovero del paziente;aPL: anticorpi antifosfolipidi; aCL: anticorpi anticardiolip<strong>in</strong>a; LA:lupus anticoagulant


370 <strong>Recenti</strong> <strong>Progressi</strong> <strong>in</strong> Medic<strong>in</strong>a, 95, 7-8, 2004casi, che associano il dato anamnestico (<strong>in</strong> 8 pazienti motivodel ricovero) alla positività della ricerca degli aPL (nonostante,tra i 7 casi che riguardano donne, <strong>in</strong> 5 occasioni manchi il datoanamnestico riguardante la parità), <strong>in</strong> un paziente manca ildato riguardante il LA, ed <strong>in</strong> una occasione non è riportata laconta piastr<strong>in</strong>ica.In due casi è stato <strong>in</strong>trapreso un trattamento anticoagulanteorale a lungo term<strong>in</strong>e.DiscussioneLa necessità di riconoscere e trattare opportunamentela APS deriva da importanti considerazioni di ord<strong>in</strong>ecl<strong>in</strong>ico.In primo luogo la positività per aPL è un riconosciutofattore di rischio trombofilico; <strong>in</strong>fatti tra i pazienti affettida APS la prevalenza di episodi trombotici è del50% e l’<strong>in</strong>cidenza è pari a 2%/pazienti/anno 1 , con una<strong>in</strong>cidenza di recidive del 9% osservata <strong>in</strong> un follow-up di4 anni 2 . I pazienti a più elevato rischio trombotico presentanoanamnesi positiva per trombosi pregresse, positivitàdel LA 3 , presente contemporaneamente agliaCL nel 70% dei pazienti con aPL, ed alti livelli di aCL;si è <strong>in</strong>fatti osservato che nei pazienti con aCL a titolielevati (>40 U/ml) l’<strong>in</strong>cidenza di trombosi è del 6%/pazienti/annocontro l’1% dei soggetti con bassi livelli (

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