presuppone una gamma più ampia di possibilità e di variabili (problemi di design, decisionmaking…). Questo implica che gli insegnanti che intendono portare avanti attività fondate suPBL dovrebbero concentrarsi in modo particolare sull’identificazione e la descrizione delproblema da affrontare, e curare anche il modo di presentarlo ai ragazzi. La correttapresentazione del problema oggetto di progetti, Web Quest o scoperte guidate emerge in quasitutti gli studi di caso come una delle criticità primarie, ed è rafforzata da studi specifici (Grant,2002; Mergendoller et al., 2003)Una criticità ricorrente è rappresentata dalla difficoltà di predisporre strumenti e procedure divalutazione. Al termine di un’attività project-based si può procedere anche a verifichesommative tradizionali. Ma questo porterebbe, tendenzialmente, a considerare i risultatiottenuti in termini di acquisizione di conoscenze o successo scolastico, mentre si è visto che ivantaggi del PBL non sono significativi da questo punto di vista. Il problema, quindi, èorientarsi verso forme di valutazione formativa tali da comprendere realmente se gli studentiacquisiscono o sviluppano capacità critiche, metacognitiva, progettuali, analitiche. Studi di casoe manuali insistono sulla necessità che si curino in modo particolare gli strumenti e leprocedure di valutazione e di autovalutazione e si predispongano “rubriche” flessibili,adeguate, complete (Barron, 1998; Polman, 2000; Mergendoller et al., 2003; Trinchero,2006). Questo passaggio risulta tuttavia particolarmente difficoltoso per molti insegnanti.Gli insegnanti dovrebbero riflettere preliminarmente sul ruolo che intendono assumere evalutare se possiedono le competenze necessarie per portare avanti attività basate su progetti.Anche questa criticità è evidenziata da molti studi di caso e report di ricerca: spesso gliinsegnanti non riescono a comprendere le innumerevoli implicazioni dell’approccio PBL e laaffrontano in modo approssimativo. Ne consegue il tendenziale insuccesso di moltesperimentazioni. Fermo restando (si è evidenziato anche più sopra…) che l’introduzionedell’approccio PBL nella scuola dovrebbe essere supportata da una visione strategica e disistema, gli insegnanti dovrebbero prima di tutto essere supportati professionalmente inmateria di pianificazione (Mergendoller et al., 2003), time management (Mergendoller eThomas, 2001), assunzione del ruolo di facilitatore di processo, mediazione e moderazione deigruppi, oltre che nel mantenimento di più specifiche competenze metodologico-didattiche etecnologiche.In conclusioneNella scuola italiana l’approccio PBL è praticato sporadicamente. Come si è accennato, il primoprogetto di disseminazione su vasta scala è ancora in corso ed è presto per capire se produrràrisultati positivi, in che misura e in funzione di quali obiettivi. La ricerca internazionale, inparticolare quella che fa riferimento a scenari e contesti in cui questo approccio è praticato dadecenni, ci offre tuttavia numerosi elementi di riflessione, che dovrebbero spingerci a valutarecon estrema attenzione le sperimentazioni che saranno avviate in questa direzione. Per quantoqueste ricerche si riferiscano a sistemi scolastici molto diversi dal nostro, emergono alcunecriticità irrinunciabili: in particolare, comincia a emergere chiaramente come l’approccio PBLnon rappresenti in sé una soluzione formativa efficace, anzi, al contrario, possa risultareinconcludente (o superfluo…) se si dimentica che si tratta di metodologie strutturate, cherichiedono notevoli capacità organizzative e di controllo sul processo. Tuttavia, è dimostrabilecome queste strategie possano essere molto utili per affrontare alcune sfide strategiche per lascuola: il recupero della motivazione all’apprendimento, la flessibilità dei percorsi formativi, laspendibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli studenti, il bisogno dipotenziare le capacità critiche dei ragazzi. Per poter attuare piani con ragionevoli probabilità disuccesso in tal senso bisogna in ogni caso intervenire su alcune condizioni preliminari,avviando eventuali sperimentazioni solo dopo un’accurata verifica e una corretta pianificazione.
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