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Le lettere del maresciallo Federico Veterani - Europaorientalis.it

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22 RAOUL GUEZEQuello che i biografi non dicono o non vogliono dire ma che le<strong>Le</strong>ttere testimoniano fu che il motivo pratico che spinse <strong>Veterani</strong> allacarriera <strong>del</strong>le anni furono le precarie condizioni di famiglia el'impossibil<strong>it</strong>à di otterene ad Urbino una posizione adeguata al rango,ormai decaduto, <strong>del</strong> casato.Questi motivi valgono per molti altri giovani che entravanonell'eserc<strong>it</strong>o austriaco: si trattava in genere di cadetti che il maggiorascatocostringeva a una scelta nel senso che l'altra dign<strong>it</strong>osaalternativa era solo offerta dal sacerdozio. Non crediamo che le ragionieconomiche bastino a spiegare la presenza di tanti <strong>it</strong>aliani nell'eserc<strong>it</strong>oasburgico durante il sec. XVII. Ebbero anche grande importanzail desiderio di "... gloria e di imprese magnanime ..." (Benzoni 1980)tipico <strong>del</strong>l'epoca e le poche prospettive offerte dalla v<strong>it</strong>a nei piccolistati <strong>del</strong>la penisola.Altre motivazioni furono la fede religiosa e la coscienza <strong>del</strong> pericolomusulmano. Nella seconda metà <strong>del</strong> sec. XVII lo sbarco aOtranto e le scorrerie ottomane nell'alto Isonzo erano un ricordo <strong>del</strong>passato ma l'Islam rimaneva una realtà minacciosa. In Adriatico ilpossesso di S. Maura e di Dulcigno consentiva ai corsari ottomani unostillicidio di attacchi che non sempre la flotta veneta riusciva acontrollare. Lungo le coste tirreniche le incursioni barbaresche eranoun flagello che si rinnovava con sanguinosa periodic<strong>it</strong>à. A loro voltala v<strong>it</strong>toria di Vienna e la presa di Buda susc<strong>it</strong>arono in tutta la penisolaun entusiasmo che non è improprio chiamare di massa. 5 Il volontariolasciava la c<strong>it</strong>tà natale confortato dal plauso dei più cospicui c<strong>it</strong>tadini:le sue <strong>lettere</strong> passavano di mano in mano e i progressi in carrieralusingavano l'orgoglio municipale. Avvisi, stampe, poesie, cerimoniesottolineavano i suoi successi o compiangevano la sua morte in battaglia(Gueze 1986a).Il volontario, a sua volta, non interrompeva i rapporti con la c<strong>it</strong>tàdi origine procurando di farsi raggiungere da parenti, amici e conc<strong>it</strong>tadini.In genere trascorreva la v<strong>it</strong>a nei paesi <strong>del</strong>l'Impero quasisempre sposando gentildonne locali: le famiglie nobili di Austria,Boemia, Ungheria ecc. con cognome <strong>it</strong>aliano hanno, spesso, tale origine.<strong>Le</strong> considerazioni che incoraggiavano Vienna ad accogliere benevolmentegli <strong>it</strong>aliani sono facilmente intuibili: "... per essere <strong>it</strong>aliano e5 Per le ripercussioni a Roma di tali v<strong>it</strong>torie, Gueze 1977: 371-386; 1979: 271-284.

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