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layout e cablaggio strutturato - ITIS Tullio Buzzi

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Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.1/17LAYOUT E CABLAGGIO STRUTTURATOCABLAGGIO STRUTTURATO SECONDO TIA/EIA 568Il <strong>cablaggio</strong> è un insieme di componenti passivi posati in opera: cavi, connettori, prese,permutatori, ecc. opportunamente installati e predisposti per poter interconnettere degliapparati attivi (computer, telefoni, stampanti, monitor, ecc.)Esistono delle normative che stabiliscono le regole di <strong>cablaggio</strong> in caso di costruzione oristrutturazione degli edifici. Uno standard universalmente accettato è la normativa TIA/EIA568. E' uno standard americano per il <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> di edifici commerciali.Questo standard specifica i requisiti minimi richiesti per il <strong>cablaggio</strong> di un edificio o un gruppodi edifici facenti parte di uno stesso comprensorio (campus).I limiti del comprensorio sono i seguenti: estensione geografica massimo di 3.000 m;superficie massima degli edifici di 1.000.000 m²;popolazione massima degli edifici 50.000 persone.Le specifiche dello standard riguardano:la topologia;gli elementi del <strong>cablaggio</strong>;i mezzi trasmissivi;le dorsali, il <strong>cablaggio</strong> orizzontale;l'identificazione dei cavi;la documentazione;tipi di connettori e giunzioni.TopologiaLa topologia del <strong>cablaggio</strong> deve essere di tipo stellare gerarchica. Di conseguenza le altretopologie, ad esempio quella a bus e quella ad anello, tipiche di alcuni standard per LAN,devono essere ricondotte ad una topologia stellare. Questo significa che non sono ammessi busrelizzati con cavo coassiale, ma i nodi devono essere collegati con hub o switch. Questaconfigurazione è congeniale alla più comune tecnologia per le LAN (Ethernet) mentre richiedeadattamenti per altre tecnologie (Token Ring, FDDI) che però sono meno utilizzate.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.2/17Elementi del <strong>cablaggio</strong>Gli elementi costituenti un sistema di <strong>cablaggio</strong> sono i seguenti.INTERBUILDING ENTRANCE FACILITY (EF)Identifica un insieme di infrastrutture e di componenti passivi utilizzati per l'ingresso delledorsali di comprensorio nell'edificio. Nell'EF è richiesto l'utilizzo di protezioni elettriche per icavi in rame e deve essere particolarmente curato l'aspetto della massa a terra dei varicomponenti. Spesso è soltanto quello che volgarmente viene chiamata la “borchia”.MAIN CROSSCONNECT (MC)Permutatore principale, identifica un locale od un armadio di distribuzione, da cui vengonodistribuiti i cavi di dorsale. Esso è il primo livello di gerarchia del <strong>cablaggio</strong> (centro stella dicomprensorio).Un permutatore è in genere un armadio in cui si attestano, su connettori da pannello (patchpanel), i cavi che distribuiscono il segnale nelle varie parti dell’impianto. I connettori possonoessere collegati tra loro mediante cavetti corti (patch cord) in modo da ottenere un <strong>cablaggio</strong>“flessibile”, cioè che può essere modificato con facilità.Poiché la struttura è gerarchica deve esistere un MC, in genere in posizione baricentrica. Al MCdeve arrivare la connessione con l’esterno che però non fa parte del <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.INTERMEDIATE CROSSCONNECT (IC)Permutatore intermedio, identifica un locale od un armadio di distribuzione, da cui vengonodistribuiti i cavi di dorsale di edificio ai vari piani. Esso è il secondo livello di gerarchia del<strong>cablaggio</strong> (centro stella di edificio).Ogni edificio deve avere un IC.TELECOMMUNICATION CLOSET (TC)Identifica ,'armadio di piano da cui vengono distribuiti i cavi che raggiungono l'utente. Esso è ilterzo livello di gerarchia del <strong>cablaggio</strong> (centro stella di piano).INTERBUILDING BACKBONE (DORSALE DI COMPRENSORIO)E' la dorsale di interconnessione tra l'edificio centro stella di comprensorio e un altro edificio.Essa parte dal Main Crossconnect e termina su un Intermediate Crossconnect.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.3/17INTRABUILDING BACKBONE (DORSALE DI EDIFICIO)E' la dorsale di interconnessione tra il locale tecnologico di edificio e l'armadio di piano.WORK AREA (WA)Identifica il posto di lavoro dell'utente.PATCH PANELE' il pannello di permutazione per i mezzi trasmissivi che può assumere due forme:• per cavi in rame, può contenere uno o più blocchi di terminazione;• per fibre ottiche, può contenere una serie di connettori passanti, chiamati barrel obussole, che servono a permutare le fibre tra pannelli diversi oppure tra un pannello edun apparato attivo.PATCH CORDE' un cavetto di permutazione per cavi in rame o per fibre ottiche da usare per i collegamentinel patch panel. Quando è per fibre ottiche assume il nome di bretella ottica.TELECOMMUNICATION OUTLET (TO)E' la presa utente che può contenere uno, due o più connettori.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.4/17Mezzi trasmissiviI mezzi trasmissivi ammessi dalla norma sono i seguenti:• cavi coassiali da 50 ohm;• fibre ottiche multimodali 62.5/125 µm;• cavi UTP a 4 coppie;• cavi UTP multicoppia;• cavi STP a 150 ohm.DorsaliLe dorsali sono gli elementi portanti del <strong>cablaggio</strong> e possono interconnettere, con topologiastellare gerarchica:• edifici diversi con l'edificio centro-stella del comprensorio (interbuilding backbone);• armadi di piano diversi con l'armadio di edificio (intrabuilding backbone).Le distanze ammesse per le dorsali variano a seconda dei mezzi trasmissivi utilizzati e di ciòche essi interconnettono:Cablaggio orizzontaleInterconnette i vari posti di lavoro all'armadio di piano e deve essere progettato per fornirealmeno i seguenti servizi:• trasporto di fonia;• trasmissione dati in modalità seriale;• trasporto dati per le reti locali;• trasporto di segnali per il controllo di dispositivi all'interno dell'edificio.La topologia è di tipo stellare a partire dall'armadio di piano. Le distanze ammesse per i cavi didistribuzione e i cavetti di permutazione sono indicati in figura.I cavi ammessi sono i seguenti:• cavo UTP a 4 coppie con impedenza da 100 ohm;


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.5/17• cavo STP a 2 coppie con impedenza da 150 ohm;• cavo coassiale da 50 ohm, tipo Ethernet sottile (thin), intestato alle due estremità conappositi connettori BNC (obsoleto);• fibra ottica multimodale 62.5/125 µm.La placchetta o presa a muro, relativa al singolo posto di lavoro, deve almeno contenere duecavi, di cui almeno uno deve essere di tipo UTP a 4 coppie di categoria 3 o superiore. Il cavoUTP va intestato su una presa RJ45.Il secondo cavo può essere uno qualunque dei cavi ammessi per il <strong>cablaggio</strong> orizzontale sopraelencati, compreso un secondo cavo UTP, che è attualmente la soluzione più adattaIdentificazione dei caviLo standard specifica che i cavi di dorsale devono avere un numero unico che deve contenerealmeno due campi indicanti:• l'identificativo del cavo;• il numero di coppie, nel caso di cavo multicoppie, o il numero di fibre nel caso di cavomultifibra.Ogni posto di lavoro ed il relativo cavo sono identificati con una targhetta, compostanormalmente da 8-10 caratteri, che può contenere numeri o lettere alfabetiche. Lanumerazione deve contenere:• il riferimento al piano dell'edificio dove è situato il posto di lavoro;• il riferimento all'armadio di piano a cui il posto di lavoro è stato collegato;• un campo di tre caratteri che identifica il posto di lavoro stesso.Normalmente gli armadi di piano vengono identificati con delle lettere alfabetiche.UN ESEMPIOCome si numera il posto di lavoro ed il relativo cavo con la targhetta "PD02109A"• PD indica "Palazzo Dante"• 02 indica il piano del posto di lavoro• 109 indica il posto di lavoro• A indica l'armadio di piano a cui il posto di lavoro è stato collegato.DocumentazioneDeve comprendere:• il disegno logico dell'intero comprensorio o del singolo edificio;• una tabella per indicare le dorsali;• una tabella di armadio che indichi le connessioni tra l'armadio di piano e i posti dilavoro.La tabella di documentazione delle dorsali deve contenere:• gli identificativi di tutti i cavi ed il loro corrispondente numero di coppie o fibre;• la localizzazione e l'identificativo dei due armadi a cui ogni cavo è attestato.Ogni armadio di piano deve contenere la documentazione consistente in una tabella dellepermutazioni, tramite cui è possibile ricostruire il percorso del cavo che, partendo da una certaposizione del permutatore, raggiunge il posto di lavoro. Vanno inoltre indicate le coppie attiveed il loro utilizzo.Tipi di connettori e giunzioniI connettori ammessi sono i seguenti:• connettore RJ45 per i cavi UTP a 4 coppie;• connettore ermafrodita per i cavi STP a 2coppie;• connettore "N" per i cavi coassiali di dorsale;• connettore "BNC" per i cavi coassiali didistribuzione orizzontale (obsoleti;


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.6/17• connettore per fibra ottica in grado di sopportare almeno 200 cicli diestrazione/inserzione senza introdurre attenuazioni superiori a 1 dB; normalmentequello utilizzato è di tipo "ST";• gli splices (divisori del fascio ottico che servono aestrarre il segnale) che servono per giuntare lafibra ottica; l'attenuazione massima ammessasulla giunzione è di 0.3 dB.LAYOUTL’analisi parte dal rilevamento del <strong>layout</strong>, cioè della distribuzione nello spazio delle varie partidel sistema complesso.Esistono varie categorie di <strong>layout</strong>, differenziate per estensione. Ad ogni categoria di <strong>layout</strong>corrisponde una o più soluzioni di collegamento delle parti del sistema.Il <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> è la definizione dei percorsi dei collegamenti e delle tecnologienecessarie per collegare le varie parti definite nel <strong>layout</strong>.Negli esempi vengono presentate alcune situazioni reali riferite alle varie categorie di <strong>layout</strong>con proposte di soluzioni.Il punto di partenza è la definizione della sua struttura topologica, cioè la distribuzione nelterritorio delle parti che formano il sistema.Le specifiche del problema possono essere fornite mediante una descrizione a parole, oppuredelle piante o mappe.Nel primo caso si deve ricavare dalla descrizione una pianta o mappa del sistema su cuitracciare i collegamenti tra le parti mentre nel secondo caso si può procedere direttamente allatracciatura dei collegamenti.Proviamo a dividere i possibili <strong>layout</strong> in categorie che hanno soluzioni simili:• Il sistema è contenuto in una unica stanza/appartamento• Il sistema è contenuto in un unico edificio su uno o più piani• Il sistema è contenuto in un insieme di edifici che si trovano nella stessa aerea privata(comprensorio o campus).• Il sistema è formato da più sistemi dei casi precedenti che si trovano in aree privatedistinte nella stessa città o in città diverse.Questa divisione non ha la pretesa di individuare tutte le possibili situazioni ma serve peridentificare importanti differenze di distribuzione delle parti del sistema anche in relazione allefunzioni a cui sono destinate.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.7/17Sistema contenuto in una unica stanza/appartamentoQuesta situazione è tipica di una utenza residenziale, cioè un sistema destinato all’uso di unasingola famiglia per scopi prevalentemente ricreativi.In realtà questo <strong>layout</strong> si presenta anche in altre situazioni (il cosidetto “small business”),avvocati, commercialisti, agenzie viaggi,...., oppure in situazioni di telelavoro.Normalmente, in questi casi viene fornita la pianta dell'appartamento e degli uffici. Peresempio nella pianta che segue è mostrato un tipico appartamento per uso residenziale in cui èposta in evidenza la destinazione d’uso dei vari locali.Di solito, in questi casi il punto di entrata delle linee telematiche è in prossimità dell'ingresso.A partire da questo punto deve essere fatta la distribuzione delle linee secondo i criteri del<strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.Una possibile soluzione è anche il collegamento wireless, che non fa parte dei criteri di<strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>, ma consente di evitare modifiche strutturali all’edificio al variare delladistribuzione. Spesso si desidera utilizzare un portatile portandolo dove serve (lavorare ingiardino, collegarlo al televisore, collegarlo allo stereo,....).Vediamo allora le due soluzioni proposte:• Cablaggio <strong>strutturato</strong> a filo• Cablaggio wirelessSoluzione 1: <strong>cablaggio</strong> a filoSi tratta di una utenza domestica e quindi lo schema di cablatura è particolarmente semplice.Facciamo le seguenti ipotesi di lavoro:• Il punto di entrata telematico (EF), proveniente dalla tromba delle scale, si trova difianco alla porta principale di ingresso• Si vogliono cablare tutte le stanze di uso frequente: soggiorno, studio, cucina e camere• Il centro stella (MC) viene posizionato nel ripostiglio sia perché si trova in posizionebaricentrica sia per nascondere alla vista l’inevitabile complessità dei componenti attivi.• Non si prevedono armadi di permutazione perché si prevede una bassa variabilità delleconnessioni.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.8/17Si ottiene il seguente schema logico:EFTO TOTO TO TOMCDa cui deriva (per esempio) il seguente schema di <strong>cablaggio</strong>:Il <strong>cablaggio</strong> viene effettuato con cavi UTP in categoria 5.Non essendo presente un armadio di permutazione nel nodo MC i cavi sono attestati su preseRJ45 da parete con la seguente codifica (esempio tipico di marcatura dei cavi):SiglaDescrizioneEFCollegamento con Entrance FacilityCU-1 Collegamento con Cucina presa 1CU-2 Collegamento con Cucina presa 2ST-1 Collegamento con Studio presa 1ST-2 Collegamento con Studio presa 2C1-1 Collegamento con Camera presa 1C1-2 Collegamento con Camera presa 2C2-1 Collegamento con Cameretta presa 1C2-2 Collegamento con Cameretta presa 2La corrispondente sigla è presente sulla placchetta di ogni TO della corrispondente stanza.Il collegamento con i dispositivi attivi di interconnessione e con gli utilizzatori viene realizzatocon cavo patch di tipo 568B realizzati con cavo UTP CAT5.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.9/17Soluzione 2: <strong>cablaggio</strong> wireless.Data la limitata estensione della superficie (dell’ordine di 100 mq. Con estensione massima dicirca 10 m.) è possibile raggiungere tutti i punti dell’area con un singolo access point, anche seil centro stella (MC) viene posizionato in prossimità del punto di entrata. Tale posizione NON èbaricentrica, ma va bene lo stesso data la limitata estensione dell’ambiente.Confronto tra le due soluzioni:Soluzione 1:Vantaggi:- Banda larga- Costo contenutoSvantaggi:- Intervento di cablatura invasivo- Scarsa flessibilità nelle modificheSoluzione 2:Vantaggi:1. Nessuna cablatura2. Ampia configurabilità dei nodiSvantaggi:• Banda stretta• Costo un po' più elevato


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.10/17Il sistema è contenuto in un unico edificioQuesta situazione è tipica di una ente o di una organizzazione di piccole e medie dimensioni.Alcuni esempi tipici sono:Aziende di piccole e medie dimensioniStrutture commerciali e di distribuzioneEnti pubbliciScuoleQuesta tipologia differisce dalla precedente per la maggiore estensione della superficie e per lapossibilità che la superficie si sviluppi su più piani.Inoltre in genere la superficie è suddivisa in aree funzionalmente separateindividuate perché differiranno sia dal punto di vista del <strong>cablaggio</strong> che dei servizi.che vannoproiezione …)Esempio esistente: Le assonometrie quiriportate mostrano i due piani del “Palazzodi Re Enzo” di Bologna con una ipotesi diutilizzo delle superfici per scopi espositivi econgressuali.Nel caso dello scopo espositivo si ha unagrande concentrazione di nodi nella stessasala con la necessità di aggiungere nodi inaree non cablate ed eventualmente nonraggiungibili con la cablatura.Nel caso dello scopo congressuale ladensità dei nodi è minore ma serve unaintegrazione con altri strumentimultimediali (diffusione audio, videoIn questo caso, trattato in dettaglio in uncaso di studio, non si tratta di cablarel’edificio, che è già cablato, ma diidentificarne la struttura, di integrare lacablatura in base alle esigenze espositivee di fornire la connettività.Anche nel caso di un edificio si deve individuare il punto di entrata delle linee telematiche.A partire da questo punto deve essere fatta la distribuzione delle linee secondo i criteri del<strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.Anche in questo caso il collegamento wireless può essere una soluzione per parti di rete chenon possono essere raggiunte dalla cablatura. Nell’esempio citato un motivo di impiego delwireless potrebbe essere l’impossibilità di cablare pareti affrescate.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.11/17Soluzione di <strong>cablaggio</strong>Ci si riferisce a un edificio che ha già un <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> che comprende:• Entrance Facility (EF), che si trova nel sotterraneo.• Main CrossConnect (MC) che è un armadio posto al primo piano• Il <strong>cablaggio</strong> verticale (le dorsali di edificio)• Un armadio di piano con permutatore e switch• Il <strong>cablaggio</strong> orizzontale delle sale espositive.Il compito richiesto riguardo al <strong>cablaggio</strong> è: Permutare i collegamenti di rete Posizionare le stazioni espositive (tavoli con due computer collegati alla rete, su cui lagente naviga) i workshop (postazioni con un computer collegato alla rete e unvideoproiettore), sale conferenza con le stesse caratteristiche ed aree di servizio emanutenzione. Ampliare i collegamenti fornendo sia energia che connettività a tutte le stazioni espositiveche sono in numero superiore ai TO previsti dal <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.Lo schema logico del <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> esistente è il seguente:EFDorsali di edificioMCTC1MCablaggio orizzontaleTC2MCTC3CTO TO TO TOTOTONote:- MC è un armadio nell’area servizio al centro del primo piano e serve anche parte dellaadiacente sala del podestà- TC1 serve la rimanente parte della sala del podestà troppo lontana per essere raggiuntadirettamente e interrotta da un portale monumentale.- TC2 serve la sala del trecento e altri servizi del primo piano- TC3 serve la sala del seicento e altri servizi del secondo piano


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.12/17Lo schema di <strong>cablaggio</strong> è il seguente: MC e TC sonorappresentati daovali rossi Le dorsali in fibraottica sonorappresentate dalinee gialle Il <strong>cablaggio</strong>orizzontale èrappresentato dalinee blu I TO sonorappresentati darettangoli rossi manon sono tuttiinseriti nello schemaper motivi di spazio.Primo pianoSecondo piano


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.13/17Permutazione delle lineeGli armadi MC e TC sono dotati di Patch Panel (apparato “passivo” che serve per effettuareconnessioni fisiche mediante spezzoni di cavo patch) e switch ma non sono collegati perché il<strong>cablaggio</strong> della rete deve essere di volta in volta adattato alle effettive esigenze espositive.La presenza del patch panel non è obbligatoria, ma facilita notevolmente le variazioni di<strong>cablaggio</strong>, in quanto “localizza” la operazione dentro l'armadio.Struttura dell’armadio MCArmadio MCMODEMFO-LINK(adattatori in fibra ottica)SW-CS(switch di centro stella)Il modem non è presente e deve essere aggiunto in fase dicablatura per consentire la connettività che è a curadell’espositore.Gli adattatori in fibra ottica convertono il segnale (fibre ottiche)delle dorsali e vengono attestati sul patch panel.Qui arrivano i segnali provenienti da:• Dorsali (attraverso il Patch Panel)• Prima parte della sala del PodestàSW-SP(switch di distribuzione)PP(Patch Panel)Deve essere collegato in uplink con lo switch di centro stella.Sul patch panel si attestano i cablaggi orizzontali della primaparte della sala del podestà e dei servizi che devono esserepermutati per raggiungere lo switch di distribuzione (SW-SP)Struttura degli armadi TC1/TC2/TC3 (più o meno tutti uguali).Armadio TCxFO-LINK(adattatori in fibra ottica)SW-x(switch)PP(Patch Panel)Gli adattatori in fibra ottica convertono il segnale (fibre ottiche)delle dorsali e vengono attestati sul patch panel.Si attestano i cavi dei TO.• Sul patch panel di TC1 si attestano i cablaggi orizzontalidella seconda parte della sala del podestà che devonoessere permutati per raggiungere lo switch di distribuzione(SW-1).• Sul patch panel di TC2 si attestano i cablaggi orizzontalidella sala del trecento che devono essere permutati perraggiungere lo switch di distribuzione (SW-2).• Sul patch panel di TC3 si attestano i cablaggi orizzontalidella sala del trecento che devono essere permutati perraggiungere lo switch di distribuzione (SW-2).


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.14/17Disposizione delle stazioni espositiveL’esposizione si compone di due tipi di strutture:- Sale espositive: sono le sale del podestà e del300 attrezzate con tavoli di esposizione. Ciascuntavolo è dotato di due workstation collegate allarete fornite dall’organizzazione dell’esposizione- Sale convegno e workshop: sono la sala del 600,la sala delle armi e le altre sale del secondopiano attrezzate con un podio dotato di unaworkstation collegata in rete ed unvideoproiettore.Sala del podestàNella sala del podestà sono posizionate 25 stazioni espositive disposte lungo le pareti per untotale di 50 nodi cablati.Poiché il numero di prese TO non è sufficiente è necessario inserire quattro switch collegati inuplink con altrettante prese TO.Sala del 300Nella sala del 300 sono posizionate 20 stazioni espositivedisposte lungo le pareti e al centro della sala per un totale di40 nodi cablati.Poiché il numero di prese TO non è sufficiente è necessarioinserire quattro switch collegati in uplink con altrettanteprese.Inoltre per raggiunge le stazioni al centro della sala vieneinserito nell’armadio TC2 un wireless acces point.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.15/17Sale convegni e workshopLa sala del 600 e la sala delle armisono dedicate ai convegni. Le altresale del secondo piano sono dedicateai workshop. In entrambi i casi èrichiesta la cablatura di una solaworkstation con videoproiettore.Servizi tecniciLe sala del MC è dedicata ai servizi tecnici e contiene il server di rete ed il modem.La sala adiacente è destinata ai servizi di segreteria e contiene due workstation ed unastampante di rete.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.16/17Sistema contenuto in un insieme di edifici (comprensorio o campus).Questa situazione si presenta è nel caso di organizzazioni o enti di dimensioni medie e grandi.Alcuni esempi tipici sono:Aziende di medie e grandi dimensioniEnti pubbliciScuole ed universitàQuesta tipologia che nel <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> viene definita comprensorio (campus) raggiungegrandi estensioni dal punto di vista della superficie quindi richiede specifiche soluzioni per ladistribuzione delle informazioni tra punti lontani.Inoltre in genere la superficie è suddivisa in aree funzionalmente separateindividuate perché differiranno sia dal punto di vista del <strong>cablaggio</strong> che dei servizi.che vannoNell'esempio, la disposizione è ditipo “campus”. Su un’area privatadi di oltre 400 m di lato e oltre100000 mq. di superficie sonodistribuiti quattro edifici a singolopiano e multipiano destinati adiversi scopi per un totale di oltre20000 mq coperti.Il blocco A si sviluppa su tre piani; il piano terreno contiene i servizi generali mentre i pianisuperiori contengono aule normalee speciali.I Blocchi B1 e B2 sono formati daun singolo piano e contengono ilaboratori.Il blocco C si sviluppa su due pianie contiene aula magna, aulespeciali e servizi.Anche in questo caso si deveindividuare il punto di entrata nel comprensorio delle linee telematiche.A partire da questo punto deve essere fatta la distribuzione delle linee secondo i criteri del<strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.Anche in questo caso il collegamento wireless può essere una soluzione per parti di rete chenon possono essere raggiunte dalla cablatura.


Lezioni2 Layout e Cablaggio.docpag.17/17Sistema formato da più sistemi dei casi precedenti che si trovano in aree private distintenella stessa città o in città diverse.Rientrano in questa categoria le organizzazioni o enti che hanno più di una sede in comprensoridiversi. Da un punto di vista di principio non vi è alcuna differenza riguardo alla distanza fra lesedi una volta che sia situate in comprensori diversi nel senso che potrebbero esserevicinissime o lontanissime ma la soluzione, quando si deve accedere all’area pubblica è semprela stessa: usufruire dei servizi di un fornitore di servizi di telecomunicazione.Alcuni esempi tipici sono:Aziende con sedi in diverse cittàEnti pubblici a livello regionale o nazionaleIl <strong>cablaggio</strong> delle singole sedi segue il criterio del <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> per i casi precedentimentre la interconnessione tra le sedi richiede la disponibilità di linee telematiche pubblichededicate (CDN) oppure la realizzazione di una rete privata nell’ambito della rete Internet(VPN).Una importante eccezione è costituita da comprensori particolarmente vicini, in visibilità ottica.In questo caso, grazie alla recente liberalizzazione delle frequenza per la trasmissione dati, èpossibile collegare le sedi con un ponte wireless dotato di adeguate antenne direttive.Questa pianta descrive uncollegamento geografico (WAN) tra letre sedi di una organizzazione chedistano tra loro alcune centinaia diKm. La soluzione tipica è uncollegamento dedicato o una VPN suconnessione Internet a banda larga.Questa pianta descrive uncollegamento tre sedi di unaorganizzazione nell’ambito dellastessa città (nell’esempio si tratta deitre maggiori ospedali). Anche inquesto caso è possibile una soluzionein linea dedicata oppure una VPN suconnessione MAN.Questa pianta descrive uncollegamento tra due sedi di unastessa azienda che si trovano inprossimità. In caso di visibilità otticaè possibile un collegamento wirelessche consente di combinareprestazioni ed economicità.

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