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LA TOP 100DEL 2015STORIE IDEE E AZIENDECHE CAMBIERANNO L’ITALIALa Hit Parade di Riccardo Lunacon lo startupper dell’anno: Matteo Lai (Empatica)


StartupItalia!La Top 100del 2015Storie idee e aziendeche cambieranno l’ItaliaLa Hit Parade del 2014 di Riccardo Lunacon lo startupper dell’anno: Matteo Lai (Empatica)Contributi di:Michele CostabileMarco Bicocchi PichiGiovanni De CaroLuigi CapelloAugusto CoppolaCoordinamento:Arcangelo RociolaTesti:Federico GuerriniAlessandro FrauMaria Chiara FurlòCinzia FranceschiniJacopo PaolettiMartina PennisiMartino GaglioloMarta Eleonora Rigoni


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaSOMMARIOINTRODUZIONE DI RICCARDO LUNA pagina 7TOP TENEMPATICA pAGINA 17MUSICXMATCH pAGINA 19SARDEX pAGINA 21TALENT GARDEN pAGINA 23DECISYON pAGINA 25GREENRAIL pAGINA 27S-PEEK pAGINA 29FABTOTUM pAGINA 31MATECAT pAGINA 33TESPHARMA pAGINA 35INTERVISTECHI VOTATE COME RIVELAZIONE DEL 2014?MARCO BICOCCHI PICHI pAGINA 39LUIGI CAPELLO pAGINA 41AUGUSTO COPPOLA pAGINA 43MICHELE CONSTABILE pAGINA 45GIOVANNI DE CARO pAGINA 47MOBILITàSAILSQUARE pAGINA 51KIUNSYS pAGINA 53BLACKSHAPE pAGINA 55NITEKO pAGINA 57WAINAUT pAGINA 59CARH pAGINA 61CIBOCUCINAMANCINA pAGINA 65WINOWINE pAGINA 67CORTILIA pAGINA 69FOODSCOVERY pAGINA 71MYFOODY pAGINA 73TURISMOMUSEMENT pAGINA 77TRAVEL APPEAL pAGINA 79VIAGGIART pAGINA 81WANDERIO pAGINA 83CICEROOS pAGINA 85GAMINGBEINTOO pAGINA 89MANGATAR pAGINA 91BADSEED pAGINA 93GAMEPIX pAGINA 95INTERACTIVE PROJECT pAGINA 97FINTECHJUSP pAGINA 101SCLOBY pAGINA 103BORSA DEL CREDITO pAGINA 105CRIPTODIR pAGINA 107WOLF OF TRADING pAGINA 109MONEYFARM pAGINA 111RISPARMIO SUPER pAGINA 113MEDICINABIOTECHWARE pAGINA 117ONCOXX pAGINA 119WISE pAGINA 121VISMEDERI pAGINA 123PAZIENTI.IT pAGINA 125NISO BIOMED pAGINA 127AMBIENTEKITENERGY pAGINA 131SOLWA pAGINA 133JOSTECH pAGINA 135LEAPFACTORY pAGINA 1375


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaSOMMARIOPERSONAL FACTORY pAGINA 139NESOCELL pAGINA 141GPR RENEWABLE pAGINA 143DESIGN&MODAFORMABILIO pAGINA 147LOVETHESIGN pAGINA 149LOVLI pAGINA 151LANIERI pAGINA 153ENTERTAINEMENTMUSICRAISER pAGINA 157TOK.TV pAGINA 159SOUNDREEF pAGINA 161SPINVECTOR pAGINA 163VIRALIZE pAGINA 165SOCIAL INNOVATIONREDOOK pAGINA 169MHC pAGINA 171RESILIA pAGINA 173PROGETTO QUID pAGINA 175HERITAGE SRL pAGINA 177TUTORED pAGINA 179LE CICOGNE pAGINA 181PEDIUS pAGINA 183QURAMI pAGINA 185BIBAK pAGINA 187SPORTXMETRICS pAGINA 191MILKYWAY pAGINA 193ACVATECH pAGINA 195BEASTTECH pAGINA 197MAKERWASP pAGINA 201WEB SERVICEWIMAN pAGINA 205BEMYEYE pAGINA 207BEWE pAGINA 209CLAUDESIRE pAGINA 211EXPERENTI pAGINA 213IUBENDA pAGINA 215VIVOCHA pAGINA 217EGGTRONIC pAGINA 219PATHFLOW pAGINA 221U-HOPPER pAGINA 223ENNOVA pAGINA 225FLAZIO pAGINA 227NETBERG pAGINA 229BUZZOOLE pAGINA 231CLAUD4WI pAGINA 233PCK1 pAGINA 235SPAZIO DATI pAGINA 237ORIENTDB pAGINA 239DNSEE pAGINA 241APPSBUILDER pAGINA 243PUBCODER pAGINA 245FLUENTIFY pAGINA 247MARKETPLACEBRANDON FERRARI pAGINA 251DOVECONVIENE pAGINA 253WIBMACHINES pAGINA 2556


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaINTRODUZIONE DI RICCARDO LUNA«L’Anno di Matteo. Non Lui. Matteo Lai»Il braccialetto di Empatica indispensabileper gli affetti da epilessiaho visto Matteo faticare, perdere, non demordere. l’ho visto A SanFrancisco letteralmente con le stampelle. finalmente quest’annola svolta: una luminare del mit e la sua società si innamoranodel suo prodotto, già migliorato e adottato in decine di ospedaliper la cura della epilessia. la società entra in Empatica al 49per cento e arrivano due milioni di dollari di investimenti e lacampagna di crowdfunding per il lancio del primo braccialettocommerciale raggiunge l’obiettivo in poche ore.Un giorno di dicembre del 2014 ero in auto con un venture capitalist piuttostonoto e molto sveglio. Guidava lui. Io avevo il laptop acceso e in wifi. Stavo controllandouna lista, l’ennesima, delle migliori startup nostrane in lizza per un eventoimminente. Roba seria.Segue a pagina 97


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaINTRODUZIONE DI RICCARDO LUNAL’idea che un ragazzopossa avere una ideageniale e si metta ingioco con tuttosé stessoper realizzarla,questo fattoha una forza narrativaincredibile.Segue da pagina 7Con timbri e bolli istituzionali. “Questala conosci?” era la domanda, ripetutadecine di volte, al mio compagnodi viaggio scorrendo il file che miappariva misterioso come un anticocodice. E le risposte principali le possodividere in tre categorie: 1) “Mai sentita”.2) “Non è una startup perché hapiù di cinque anni di vita”. 3) “Non èinnovativa, è solo un’altra azienda”. Auna ulteriore verifica, si scopriva chemolte non avevano un sito internet,moltissime non lo avevano aggiornatoper tutto l’anno, altre sui social praticamentenon esistevano. Sono queste “lemigliori startup nostrane”. Possibile?Possibile che non ci siano strumentipiù efficaci per far emergere il (tanto)di buono che si sta facendo in Italia?Perché di questo parliamo: parliamodelle aziende innovative che nei prossimianni dovranno imporsi sul nostromercato e sugli altri, cambiare regole eabitudini, fare fatturato e creare postidi lavoro. Dovranno, perché se non lofaranno non c’è molto su cui sperare.Di questo stiamo parlando: del nostrofuturo come paese, e ne parliamo senzauna bussola, confondendo il nordcon il sud; le eccellenze – che ci sonosono – con quelli bravi solo a farsilargo in un evento ma che non arriverannomai da nessuna parte.Questo libro, in fondo, nasce da quelviaggio in auto e dalla sensazione frustrantedi non saperne abbastanza. Eppurequesto mondo ormai lo conoscoe lo frequento da un po’. Lo storytellingdegli startupper mi ha appassionatoe mi appassiona: l’idea che un ragazzopossa avere una idea geniale e simetta in gioco con tutto sé stesso perrealizzarla, questo fatto ha una forzanarrativa incredibile ed è un antidotomolto efficace contro la rassegnazionedilagante. Ma lo storytelling non basta.Accanto alle storie servono i dati:gli investimenti, i fatturati, i margini,i dipendenti. Serve il data journalism.I dati nascondono storie per chi li saleggere e le storie migliori svelano datiper chi le sa ascoltare.Segue a pagina 119


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaINTRODUZIONE DI RICCARDO LUNAMatteo Lai creatore di Empatica col premio StartupItalia! consegnato da Riccardo Luna10


La Top 100 del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’ItaliaINTRODUZIONE DI RICCARDO LUNAChe anno è stato?Esplosivo, confuso,deludente.Ho scelto tre aggettivifra quelli che ho sentitopiù spessodagli addetti ai lavori.Segue da pagina 9Le 100 startup che abbiamo selezionatoin questa guida non so se sonodavvero le 100 migliori d’Italia. Anzi,per essere onesti: probabilmente no,qualcuna ci sarà sfuggita. Ma so cheper formare questo elenco siamopartiti dai numeri: abbiamo passatoin rassegna tutti gli investimenti e lepoche exit del 2014; abbiamo consideratotutti quelli che avevano vintouna delle tantissime startup competition;abbiamo valutato il potenzialedell’idea per quelle appena partite einfine abbiamo tirato una linea. Fermandocia quota 100. Voglio chiariresubito che chi è rimasto fuori nondeve sentirsi bocciato, anzi. Per dueragioni: la prima, è che posso aversbagliato io; la seconda, è che può essercistata una carenza di comunicazionedi risultati da parte degli startupper.Le due cose stanno assieme edhanno una sola medicina possibile: ildata journalism. Ovvero creare strumentidi misurazioni e valutazioneaperti e a disposizione di tutti: è ilnostro impegno per il 2015.Intanto il risultato che proponiamoper l’anno appena trascorso è una fotopiuttosto attendibile delle cose rilevantiaccadute in questo settore cosìimportante. Che anno è stato? Esplosivo,confuso, deludente. Ho scelto treaggettivi fra quelli che ho sentito piùspesso dagli addetti ai lavori. Esplosivoperché il tema startup è ormai diventatomain stream: sempre più spessoin tv e nei giornali cercano il giovanestartupper carino per compensarela quantità di notizie negative che ciriversano addosso. Poco male. Anzi,serve anche questo. Confuso perchéc’è stata una proliferazione esagerata dieventi, premi, incubatori, acceleratorinella quale è stato difficile distinguerela qualità dall’opportunismo. Per esempioho scoperto che solo a Romaci sono una dozzina di acceleratori:davvero ne servono così tanti? E nonsarebbe meglio che almeno uno fossedi livello internazionale attraendotalenti non dico da tutto il mondo, maSegue a pagina 1211


Nel mondo delle startupparliamo soprattuttodi exit: in pratica quelmomento in cui unastartup di successoviene acquisita da ungrande gruppo e gliazionisti si portano acasa un bel po’ di soldi.Segue da pagina 11almeno da tutta l’Europa? Deludente èil terzo aggettivo, quello più difficile daspiegare. Me lo ha riferito un venturecapitalist, cioè una persona che guardaai fenomeni con un solo parametro: ilritorno sugli investimenti. Nel mondodelle startup parliamo soprattutto diexit: in pratica quel momento in cuiuna startup di successo viene acquisitada un grande gruppo e gli azionistisi portano a casa un bel po’ di soldi.Quelle del 2014, che pure ha visto ilnumero di startup iscritte nel registrodelle startup innovative del ministerodello Sviluppo Economico raggiungerequota tremila, si contano sulle ditadi una mano sola. Perché? Dobbiamochiedercelo, senza timore di appariredei guastafeste. Forse la confusione dicui sopra, non aiuta. O forse si è trattatosolo di una crisi di crescita e il 2015sarà l’anno d’oro. Qualche segnale inquesto senso c’è già.In questo contesto “esplosivo, confusoe deludente” ho scelto la startupdell’anno. E ho scelto Empatica diMatteo Lai. Devo dire che sono statoin dubbio fino all’ultimo perché indefinitiva tutte quelle che trovate nellatop 10 hanno a mio avviso hannodimostrato di avere una marcia in piùrispetto alle altre. Ce l’ha sicuramenteDecisyon di Cosimo Palmisano cheha creato la realtà più solida. Ce l’has-Peek di Mattia Ciprian che ha messosu un servizio formidabile per valutarele aziende il tutto il mondo con unaapp. Ce l’ha GreenRail di GiovanniDe Lisi che cambierà il concetto ditreno – e di traversina ferroviaria - apartire dalla metropolitana di Londra(in Italia lo cercheranno dopo, comeal solito). Ce l’hanno i ragazzi di Sardex,che è più di una moneta complementare,è il sogno realizzato di unanuova economia, solidale e legata alterritorio. E se FabTotum è per orauna bellissima scommessa che portain primo piano il mondo dei makers,TesPharma è già una realtà supersolidadel biotech mondiale guidata da unluminare che dovremmo conoscereSegue a pagina 1312


Sul mio podiopersonale, per quel chevale, sono saliti in tre.Sul gradino più bassotrovate Davide Dattolicon Talent Garden;al secondo posto mettoMax Ciociola e la suaMusiXmatch;il primo posto spetta aMatteo Lai con Empatica.Segue da pagina 12meglio, Roberto Pellicciari (a propositodi storytelling, la sua storia vale sìun romanzo).Sul mio podio personale, per quelche vale, sono saliti in tre. Sul gradinopiù basso trovate Davide Dattoli: ha24 anni e ha creato la più grande reteeuropea di spazi di coworking, TalentGarden. Il coworking non lo ha inventatocerto lui ma è rarissimo trovaretanta concretezza in un ragazzocosì giovane. Al secondo posto mettoMax Ciociola e la sua MusiXmatch. Inrealtà per i numeri fatti nel 2014, gliinvestimenti, i clienti, la qualità dellaapp, Ciociola potrebbe benissimoessere lui lo startupper dell’anno, ma ioscommetto che nel 2015 farà il botto equindi gli tengo il posto in caldo.E veniamo al primo. Il primo per me:Matteo Lai. Lo conosco da anni, daquando girava per Milano con pocopiù di una idea: un rudimentale braccialettoper misurare le emozioni. L’hovisto faticare, perdere, non demordereper le troppe porte chiuse in facciain Italia; lo ricordo una volta all’aeroportodi San Francisco letteralmentecon le stampelle reduce da un pitch aqualche investitore (non gli avevanomenato, era un banale infortunio, maquell’immagine era anche quella dellasua azienda in quel momento). E finalmentequest’anno la svolta: una luminaredel MIT si innamora del suo prodotto(nel frattempo molto miglioratoe adottato in decine di ospedali per lacura della epilessia); la società della“luminare” entra in Empatica al 49 percento e arrivano due milioni di dollaridi investimenti; intanto su Indiegogola campagna di crowdfunding per illancio del primo braccialetto commercialeraggiunge l’obiettivo in poche ore.E lui invece di montarsi la testa restaquello che è sempre stato: un testardo,umile, ambizioso ragazzo di Cagliariche spera – con la tecnologia - di farequalcosa di utile per gli altri.Insomma, qui c’è la storia, una bellissimastoria, e ci sono i dati. La stradagiusta.13


TOP TEN


TOP TENEMPATICAMUSICXMATCHSARDEXTALENT GARDENDECISYONGREENRAILS-PEEKFABTOTUMMATECATTESPHARMA16


TOP TENEMPATICAhttps://www.empatica.com/UN BRACCIALE LEGGE i dati del NOSTRO corpoE PER CHI SOFFRE DI EPILESSIA C’è UN SALVAVITANUMERI15Dipendenti, 12 a Milanoe 3 a Boston6Le persone che saranno assunteEpaticanei prossimi mesi+1.000I dispositivi venduti2 Mln di $Round / Finanziamenti (totale)Seed round da angelitaliani e americanimpatica nasce nel 2011 aEMilano. A fondarla sono3 ingegneri del Politecnicomeneghino: MatteoLai, 32 anni, SimoneTognetti, 33 anni, Maurizio Garbarino,30 anni. E più tardi si aggiungeràRosalind Picard, classe 52, Doctor ofScience dell’Massachusetts Institute ofTechnology.L’obbiettivo è migliorare la vita dellepersone attraverso l’analisi sofisticatadei dati raccolti quotidianamente daidispositivi prodotti.Nel 2012 concludono il programma diincubazione del Politecnico di Milano.Ed è già l’ora del primo prototipo.Si chiama E2, un braccialetto intelligentein grado di misurare il livello distress attraverso l’analisi di vari daticome il battito cardiaco, la conduttivitàdella pelle e la temperatura corporea.L’anno successivo il prodotto vienemigliorato nella nuova versione; sichiama E3 e in meno di un annoviene venduto a 130 clienti in 30 paesinel mondo. Nel 2014 (oltre a proporreil nuovo E4) l’azienda si fondecon uno spinoff dell’MIT Media Lab,Physio.E’ in questo momento che entra nelteam Rosalind Picard. A fine 2014lancia il nuovo prodotto Embrace conuna campagna di crowdfunding suIndiegogo. Raggiunge il goal di fundingil primo giorno. 100mila dollari.Nei successivi lo triplica.In 3 anni il team si è allargato a 15persone. 12 lavorano a Milano, 3 aBoston. Ma le richieste dei prodottisviluppate da Empatica sono in aumentoe nei prossimi mesi sarannoassunte altre 6 persone.Ma il 2014 è stato anche l’anno delprimo round di finanziamento: unseed round da 2 milioni da angel italianie americani. E il 2015 promettebene: “Stiamo pensando a un rounddi finanziamento più importante ilprossimo anno” anticipa Matto Lai.Matteo Lai (primo a destra) insieme al team di Empatica e un drone17


TOP TENEMPATICAhttps://www.empatica.com/L’OFFERTAEmpatica è una delle poche aziendeal mondo che sviluppa wearables diqualità medicale. Fa due prodotti(entrambi con soluzioni softwarededicate). E4 è il braccialetto piùpiccolo in commercio per l’acquisizionedi segnali fisiologici per laricerca clinica, nella vita quotidiana.Viene usato dai migliori ospedali,centri di ricerca e università in tuttoil mondo. Embrace è il primo wearabledi qualità medicale. E’ progettatoper salvare la vita a chi soffre diepilessia.IL LOGOIl concept del logo è ispirato all’emoticon perscrivere il cuore a tastiera (


TOP TENMusicXMatchhttps://www.musixmatch.com/itMEGA-archivio di testi di canzoni DEl mondoDA connettere ALLE TUE PLAYLISTusiXmatch ha ottenuto uno dei più grossi round di investimento nel 2014Mconsolidando il primato di essere il più grande database al mondo di testi percanzoni. Il team dei fondatori della startup nata nel 2010 a Bologna lavorava aDada storica internet company italiana nata a Firenze nel 1995. Tra loro MaxCiociola, Gianluca Delli Carri, Francesco Delfino, Giuseppe Costantino eValerio Pasolini. Ciociola ha un passato dal mondo delle suonerie.Poi un’idea: lyrics è una delle parole più cercate sui motori di ricerca, forse la più popolaresu YouTube. Oggi circa 2 miliardi di persone la cercano ogni mese. Ma la fruizione di testiallora non offriva il massimo a chi li cerca online.La prima versione di MusiXmatch viene lanciata nel 2011 per rispondere a quel problema:dare al pubblico uno strumento semplice, automatico, che sincronizza la propria collezionemusicale con i testi delle canzoni. A prescindere dal genere musicale o dal dispositivoutilizzato.Il mercato delle app ha coronato il loro successo. Oggi MusiXmatch vanta una partnershipcon Spotify e ha raggiunto 30 milioni di utenti in tutto il mondo. 7 milioni di testi contenutiin 38 lingue diverse. Quello del 2014 è il loro quarto investimento in 4 anni. A lugliodel 2010 il primo da 150 mila euro, poi un seed funding da 400 mila euro a cura di FrancescoMicheli Associati e Paolo Barberis.Meno di un anno dopo un primo round da 3,7 milioni di dollari per scalare in tutto ilmondo. E a maggio di quest’anno il secondo da 5. Tra i nuovi soci il fondo di venturecapital P101, United Venture e soci indipendenti tra i quali Paolo Basilico (ceo di KairosPartner) e Roberto Condulmari. L’ultimo step di una cavalcata che ha portato MusiXmatcha superare la cifra simbolo del milione di euro di giro d’affari proprio nel 2014.NUMERI1,5 Mln di euroFatturato / Utile5I soci fondatori30Dipendenti / Collaboratori30.000.000Gli utenti7.000.000I testi di canzono in archivio38Gli idiomi diversi dei testi dellecanzoniMassimo CiociolaPresident & CEO / FounderJonny Delli CarriCOO / FounderGiuseppe CostantinoAPI & Front end - Co-founder19Francesco DelfinoCool things Evangelist –Co-founderValerio “valdez” PaoliniMetadata & Architecture –Co-founder


TOP TENMusicXMatchhttps://www.musixmatch.com/itL’OFFERTAMusiXmatch è uno strumento che sincronizza il proprio archivio musicaledigitale con i testi delle canzoni, mostrandoli mentre la si ascolta sull’iPhone,sull’account Spotify o sugli altri dispositivi/servizi compatibili.Oggi è sugli smartphone di 25 milioni di persone. Cresce soprattutto negliStati Uniti, in Germania e in Giappone.Ma il continente più vivace è l’Asia. Da qualche giorno è disponibile unanuova app firmata da Ciociola e co. Clip, basata sulla creazione di videoda parte degli utenti. Direttamente da smartphone e con la musica.IL LOGOIl logo è una M che siintreccia con un X. LaM è quella di music,che si intreccia (la X),si incrocia, “matcha”per usare un inglesismocon il testo. E raccontaquesto: un’appche fa incontrare lapropria playlist con itesti delle canzoni.20


TOP TENSARDEXhttp://www.sardex.net/La moneta DI scambio complementarerivoluziona un pezzo d’economia sardael 2014 in Sardegnasi sonoN scambiati benie servizi pari a32 milioni dieuro senza uso di monetacorrente. Senza che un soloeuro venisse utilizzato. Unpiccolo miracolo di unastartup di Serramanna,una comunità di 9mila nelMedio Campidano, natanel 2010 e che proprio nel2014 ha avuto la certezzadi essere diventata granderegistrando un fatturato di1,2 milioni di euro.Si chiama Sardex.net. E’una moneta virtuale creatada Carlo Mancosu, 31 annie i fratelli Gabriele e GiuseppeLittera, 28 e 33 anni.Hanno cercato e travatoun’alternativa al creditodelle banche. Ma, precisaMancosu “noi non vogliamo,né possiamo, sostituircialle banche. Offriamo unsistema di credito che vadaad affiancarsi a quelli tradizionaliaiutando le Pmi afar fronte alla stretta creditizia”.Grazie al suo circuitodi vendita di prodotti eservizi pari a 36 milioni dibeni di 2500 aziende destinatia rimanere invendutihanno mosso l’economiadell’isola e creato valore.L’azienda è cresciuta sempreraddoppiando i propri numeri.Fatturato, dipendenti,aziende coinvolte. L’idea nasceper sostenere le piccoleimprese locali sfiancate dalcredit crunch. Oggi si puòpagare in Sardex in tuttala Sardegna. Le aziendeche vogliono entrare nelcircuito devono iscriversi edare una quota annuale inrelazione al proprio fatturato.I piccoli pagano circa uncentinaio di euro. Le grandifino a 3mila euro. Ed è dalleiscrizioni e dalle quote che insostanza arriva il fatturato.“La nostra fortuna è stata farentrare grandi aziende comeTiscali nel circuito” spiegaMancosu, “perché è vero chenasciamo come sostegnoalle Pmi, ma anche le grandiaziende sanno che se crollala base delle Pmi gli effetti sivedranno anche su di loro.Sardex è un circuito virtuoso,che sta funzionandobene a tutti i livelli”.Carlo Mancosu, 31 anni e i fratelli Gabriele e Giuseppe Littera,28 e 33 anni21NUMERI1,2 Mln di euroFatturato 201426Dipendenti20Collaboratori36 milioniBeni e servizi scambiatiin Sardex nel 201455.000Il numero di operazionieffettuate in Sardex8Le Regioni in cui si scambianobeni e servizi in Sardex:(Sardegna, Piemonte,Lombardia, Emilia Romagna,Marche, Lazio,Molise, Abruzzo)


TOP TENSARDEXhttp://www.sardex.net/L’OFFERTAIl concetto alla base èsemplice. Un euro di benie servizi è sempre un euro.Anche se la moneta nonc’è materialmente, il valoreè lo stesso. Quindi èscambiabile anche senzail contante con un sistemache gestisca le transazionidei beni legando il valoreal prezzo corrente dellemerci. Sardex ha messo inpratica questa teoria. Oggipresenti anche in altresette regioni. Le impresedisposte a scambiarsi beninel circuito devono registrarsie attivare un contocorrente.Agli imprenditori è data lapossibilità di andare in rossoentro dei limiti stabilitiin base al tipo di bene prodottoe alla capacità produttiva.Più il bene è commercializzabile,più ampioè lo scoperto concesso.Con questo si possonoeffettuare acquisti pressoaltre aziende del circuito.Il valore della compravenditaviene gestito dalle lorocamere di compensazione,cioè il software che gestiscegli addebiti e gli accrediti.Ogni acquisto è un debitoIL LOGOsul conto, mentre il venditoretroverà del credito sulproprio. Ma in sardex. Unsaldo che a sua volta potràutilizzare per acquistarebeni da altri imprenditoridel circuito.22


TOP TENTALENT GARDENhttp://talentgarden.org/un pezzetto di Silicon Valley ovunqueECCO ILpiù grande coworking europeoDavide Dattoli, 24 nni, creatore di Talent GardenNUMERI2 Mln di euroFatturato201430Dipendenti / Collaboratori8Sedi in Italia2Sedi in Europa8Le nuove sedi previste per il 2015alent Garden nasce nell’estatedel 2011. Brescia inT quel periodo vantava unadelle più forti communitydi professionisti del digitalein Italia. Dai loro incontri alcunimembri decidono di creare un luogofisico per aggregare tutte le persone ditalento che si occupano di digitale edinnovazione. Un modo per riunire le eccellenzee dar loro un luogo dove potercrescere insieme.Nel dicembre del 2011, Davide Dattoli,24 anni, ceo di Talent Garden, e il suoteam aprono in uno spazio di 750 metriquadri la prima sede di Talent Garden.Può ospitare fino a 56 talenti ed è aperto24 ore per 7 giorni a settimana.Subito viene riempito da freelance,agenzie web, startup, giornalisti, investitorie community di persone chesentono la necessità di condividere unospazio e collaborare insieme ad altri perfar crescere più velocemente il propriobusiness.Un successo. Non solo gliabitanti diventano sempre più numerosi,ma la stessa città decide di utilizzarloper organizzare eventi che coinvolganola popolazione.Talent Garden comincia ad espandersi.Bergamo, Milano, Pisa, Torino, Genova,Cosenza. Novembre 2013 segna unasvolta nel futuro dello spazio di coworkingnato a Brescia dall’idea di un gruppodi ragazzi: TAG viene selezionato comeuna delle cinque idee più interessantiper innovare Lower Manahattan all’internodel progetto Take the H.E.L.M. delComune di New York. Viene scelto per23la sua capacità di aiutare l’innovazionesul territorio. La rete di Talent Garden,dopo l’espansione italiana, si vede assegnareun grandissimo riconoscimentointernazionale. I successi non finisconoqui. Ad ottobre 2014 vengono annunciatele prime due sedi europee facendodiventare così Talent Garden il piùgrande network europeo del digitale.Apre una sede a Kaunas, seconda cittàdella Lituania, e Barcellona.Talent Garden è oggi il primo aggregatoredi talenti in Italia con più di 500membri residenti e migliaia di personeche transitano negli spazi durante glioltre 300 eventi organizzati ogni anno.E’ anche il primo network europeo dicoworking digitale e uno dei casi dicommunity di innovatori più grandi almondo.


TOP TENTALENT GARDENhttp://talentgarden.org/L’OFFERTATalent Garden è un passionworking space focalizzato suldigitale, aperto a tutto l’ecosistemadell’innovazione perriuscire a creare in un luogofisico una piccola filiera cheporti verso il futuro sul modellodella Silicon Valley. L’obiettivoè ricreare quei singolielementi che l’hanno resacosì efficace e portare questaenergia in decine di territorinel mondo connettendoli traloro.L’innovazione digitaleviene considerata come uningrediente per contaminareil mondo tradizionale: solamenteattraverso la contaminazionedi questi due mondisi può riuscire a creare unmondo migliore. Ogni sededi Talent Garden coinvolgetra i fondatori attori delsettore tecnologico e imprenditorilocali che conoscono afondo il proprio territorio.IlCoWorking non è l’obiettivoma lo strumento per aggregarele persone e connetterletra loro, ed è questo il grandesuccesso di TAG rispetto adaltri modelli di coworking.IL LOGO24


TOP TENDECISYONhttp://www.decisyon.com/LATINA: UNA Riga di codice dopo l’altraLANCIA il futuro INTERNET of Everythingprile 2014. IlAfondo americanoCataliystinveste inuna startupdi Latina 22 milionidi dollari. E’ il più grossoinvestimento dell’annofatto in startup innovativein Italia. Ad aggiudicarseloè Decisyon. Non solo. E’ ilpiù grosso finanziamentostatunitense concesso adun’azienda italiana negliultimi 15 anni. Non unanovità per la società natada Franco Petrucci, che unanno prima si era aggiudicataun primo round difinanziamento da 15 mil-NUMERI100Dipendenti15I dipendenti negli Usa200I clienti in 11 paesi del mondo37 Mln di $Round / Finanziamenti (totale)ioni dal fondo americanoAxel Johnson. “E’ stato ilmomento in cui ci siamoaccorti di non essere piùuna startup” commentaPalmisano. Decisyon era inrealtà già negli Stati Uniti.Nel 2010 Petrucci va inSilicon Valley e lì apre unufficio per testare il mercatoamericano con il suosistema per integrare latecnologia nei processi lavorativi.Qui incontra CosimoPalmisano, 38 anni,pugliese, che dopo la borsaFulbright BEST in Californiaha creato una startupdi Social CRM cioè relazionicon i clienti tramite isocial media. Si chiamavaECCE/Customer. Palmisanosale a bordo di Decisyon,che integra ECCE/Customer diventandoneun suo sviluppo verticale.Oggi con i finanziamentiottenuti sono diventati unapiccola multinazionale delsoftware. “In pochi mesiabbiamo aperto il mercatoamericano e quelloeuropeo” continua Palmisano.Tutto il più velocementepossibile. “Nonabbiamo mai terminato disviluppare la nostra piattaformaper prendere decisioniin maniera collaborativapartendo dal dato”. AFranco Petrucci e Cosimo Palmisano all’evento USAcampa Wall Street25Latina nessuno si è fermatoe nessuno si è mai illuso diaver raggiunto un traguardo.“Linea di codice dopol’altra abbiamo cominciatoa gettare le basi delle futureversioni del nostro softwareche andrà ben oltre ladata collaboration”. Il futurosi chiama IoE (Internetof Everythings) dove la tecnologiapermetterà a strumentie persone di parlarefra di loro e di collaborarecon persone poste in diversiluoghi e diverse aziende.Social network compostida persone e dai loro oggettiin cui tutti si animano,collaborano e condividonoe si scambiano dati inreal time. “Il nostro sogno”continua Palmisano, “è cheuna persona anziana cheusa uno strumento qualsiasidi ogni giorno, collegatoin rete, possa mandarein automatico un suggerimentodi miglioramentoe che nel più breve tempopossibile si metta in motoun processo industrialeche gli permetta di vederela sua idea implementatasugli scaffali, vedercisopra anche il suo nome, eovviamente ricevere il suoprodotto migliorato direttamentea casa. Gratuitamente!”


TOP TENDECISYONL’OFFERTAIL LOGOhttp://www.decisyon.com/La sua definizione inglese è collaborative decision making and execution.Ed è quello che fa Decisyon, fondata nel 2005 ma esplosa negli ultimi dueanni a seguito di investimenti da capogiro. Serve a prendere decisioniall’interno dell’azienda in modo migliore. Un olio digitale per gli ingranaggidecisionali. Parte dall’analisi dei dati e la piattaforma sviluppataa Latina li fa diventare conoscenze utili a migliorare gli affare e a valorizzarele risorse interne e le strategie aziendali.SOLUCTIONSBanking/Financial ServicesHuman ResourcesManagementLean ManufacturingProcess FlowsOperational Planning& AnalyticsRetail Store PerformanceManagementSocial Media CustomerService for Travel AgenciesSupplier PerformanceManagementHealthcare ResourcesUtilizationInternet-of-Things AssetOptimizationManufacturing OperationsManagementPharmaceuticalManufacturingSocial Customer ServiceSocial Media Monitoringfor TelecommunicationsWarehouse OperationsManagement26


TOP TENGREENRAILhttp://www.greenrail.it/Gli eco-binari che producono energiaDA Palermo alle metro del mondoiovanni DeGLisi, palermitanodi29 anni, hacoltivato peruna vita la passione per laferrovia. Passa l’infanziacantieri ferroviari dell’aziendadi famiglia e dopo anni dilavoro decide che era il momentodi portare un pizzicod’innovazione in un settorein buona parte immutatoper decenni: le traverse deitreni. All’inizio fatte in legno,oggi in calcestruzzo. Main sostanza un settore chestoricamente ha avuto pochemodifiche. De Lisi invecebrevetta un sistema per farlein copertoni usati e plasticariciclata.“Con l’esperienza acquisitasul campo, poi, ho studiatoil mercato e i maggioricompetitor internazionali,dagli Stati Uniti alla Cina, emi sono detto: perché nonproporre qualcosa che ancoramanca sul mercato delleaziende di trasporto, che farisparmiare sui costi di manutenzionedelle linee ferroviariee in più aiuta l’ambiente?”racconta De Lisi.Insieme a Manfredi Inguaggiato,28 anni, che per questastartup mette nel cassettola sua laurea in Farmacia,fonda nel novembre 2012Greenrail inventandouna traversa ferroviariaecosostenibile. Al team siaggiunge da subito FabioGuinci, 28 anni. Il brevettogli permette di ridurre,i rumori e abbassa i costidi manutenzioni. Con unsolo chilometro di lineaferroviaria, si possonorecuperare circa 50.000tonnellate di pneumaticifuori uso e 50.000 tonnellatedi plastica. Ma laGiovanni De Lisie Manfredi Inguaggiatomagia della tecnologia diGreenrail è che permettedi generare correnteelettrica al passaggio deitreni. Il 2013 è l’anno deiprimi riconoscimenti: primavince il programma diincubazione SeedLab, poiil premio Gaetano Marzotto,dove è selezionatotra le 5 startup miglioridell’anno.Nel 2014 premio SanPaolo Startup Iniziative eNUMERI70 Mln di euroFatturatoprevisto entro il 201729Età media dei fondatori6Dipendenti / Collaboratori33Età media dipendenti60 Kwè la media di energia pulitaprodotta ogni ora4 Mld di euroil giro d’affari mondiale all’ annodelle traverse classicheancora ad ottobre il premioEdison Start, dovesbanca nella sezione energiagarantendosi il premioda 100 mila euro. L’ideadei ragazzi palermitanipiace non solo in Italia.Fiore all’occhiello è lafiducia ottenuta a Londradove le traverse Greenrailreggeranno i binari dellaLondon Tube, la metropolitanadella capitale delRegno Unito. E interessearriva anche dall’India,dal Brasile, dalla Russiae dal Giappone. In tuttoi paesi dove la tecnologiadei tre ragazzi di Palermoè stata brevettata ad oggisono 148. Per ogni chilometrodi linea, con un passaggiomedio di 15 treni in un’ora,si si possono produrre 120chilowatt/ora di energia pulitaal giorno.Un solo chilometro di lineacon traverse Greenrail potrebbegarantire in un annoper linee altamente trafficatecome le metropolitane dellegradi capitali fino a 1 milionedi chilowatt/ora (energiache potrebbe bastareper mille abitazioni per unanno). Potrebbero coprire ifabbisogni interni dei gestoridelle linee, dai consumi dellestazioni a passaggi a livello esemafori.27


TOP TENGREENRAILhttp://www.greenrail.it/Geometry, materials and weight allowGreenrailTM to be used on any kind ofrailway: Regular, High speed, Tramwayand Underground lines both Narrow andConventional gauge.GREENRAILTM 190Ready for narrow gauge lines 950mm or1000mmGREENRAILTM 230Ready for conventional lines wheremaximum train speed is 190 Km/hGREENRAILTM 240Ready for high speed and hig capacitylines, where maximum train speed is 250Km/hGREENRAILTM 260Ready for high speed lines and highcapacity lines where speed is over 250Km/hL’OFFERTALa traversa di Greenrail è fatta di pneumatici fuori uso eplastica riciclata. Produce energia elettrica al passaggio deiconvogli. Energia pulita.Questa soluzione da un lato dà la possibilità di smaltire i rifiuti,anche difficile da smaltire come i pneumatici. Dall’altro unsistema piezoelettrico abbinato alla traversa Greenrail consentedi ricavare energia dallo schiacciamento naturale chesubisce il binario al passaggio dei treni.Questo “sistema” posizionato all’interno della traversa nellasezione sotto rotaia è quello che produce energia tramite lacompressione che subisce il binario al passaggio del treno.L’energia viene convoglia tramite un cavo di cablaggio a degliaccumulatori connessi alla rete elettrica. E il gioco è fatto.Ogni 100 chilometri di linea ferroviaria si potranno smaltirepiù di 5mila tonnellate di pneumatici fuori uso e più di 5milatonnellate di plastica. Per ogni chilometro di linea con un passaggiomedio di 15 treni in un’ora, si potranno produrre 120Kwh di energia pulita, sufficiente ad alimentare 40 abitazioni.Un’intera banchina della metropolitana potrebbe diventareautosufficiente dal punto di vista energetico, con Greenrail.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Nel 2013 partecipa al programma di accelerazione SeedLabPremio Gaetano Marzotto 2013Premio San Paolo Startup Initiative 2014Premio Edison Start sezione energia 2014 (100 mila euro)IL LOGODue binari ad alta velocità che corrono lungo il verde. L’idea difondo quella che anima la startup: l’innovazione corre verso unfuturo sostenibile.28


TOP TENS-PEEKhttp://www.s-peek.com/it/20 milioni di aziende di tutto il mondoil loro stato di salute in un’appl termine Big Data è ormaiIentrato nel linguaggio comunepiù di quanto lo sianole applicazioni concrete legateai dati stessi.La startup italiana modeFinance è un perfettoesempio di come l’analisi scientificadelle informazioni finanziarie possa dareun contributo innovativo importante alsettore.Fondata a Trieste nel 2009 da Mattia Cipriane Valentino Pediroda, rispettivamenteclasse ’76 e ’72, la società analizza i dati dibilancio delle aziende per calcolarne lo statodi salute. Stiamo parlando, ecco perchési entra nel campo dei Big Data, di qualcosacome100 milioni di bilanci.Ciprian e Pediroda hanno sviluppatol’algoritmo che analizza questa incredibilemole di numeri e li “restituisce” inuna forma unica, trasparente e coerente.Questo vuol dire, spiega Ciprian, che “seun professionista è interessato alla situazionedi un cliente francese e di uno tedesconon avrà bisogno di entrare nel merito deirating dei singoli paesi o di calcolare leeventuali differenze di partenza dei mercatiin cui si sta avventurando”. Fa tutto l’algoritmo.Il modello di business della società, compostada 10 analisti finanziari e con sedea Trieste, consiste nella vendita di reportspecifici “a più di 300 multinazionali intutto il mondo e a una cinquantina di realtànazionali”. Il gioiellino è l’applicazionegratuita s-peek per iPhone e Android, scaricatagià 20mila volte, con cui visualizzaregraficamente lo stato di salute delle di 20milioni di aziende in 43 stati europei edeventualmente attraverso la quale acquistarereport più completi.Ciprian e Pediroda sono partiti con ilsupporto di BVD, provider estero a cui sierano rivolti per acquistare il database didati da analizzare.In fase embrionale hanno anche ottenutoun finanziamento di 60mila euro dall’InnovationFactory di Area Science Park.Mattia Ciprian e Valentino PedirodaNUMERI500.000 euroFatturato201410Dipendenti / Collaboratori+30.000I dispositivi venduti240.000 euroRound / Finanziamenti (totale)29


TOP TENS-PEEKhttp://www.s-peek.com/it/L’OFFERTAS-peek è un’applicazione periPhone e Android, scaricatapiù di 30mila volte, con cuivisualizzare graficamentelo stato di salute delle di 20milioni di aziende in 43 statieuropei ed eventualmenteattraverso la quale acquistarereport più completi.La versione base di S-peek sipuò scaricare gratis e, inserendoil nome di un’azienda,fornisce una prima valutazionea modi semaforo. Verdeper le società sane, giallo perquelle normali e rosso perchi è in difficoltà.Esistono poi due versionia pagamento: 0,89 e 14,99euro. La prima permette disapere il perché a un’aziendaè stato associato un colore.La seconda versione a pagamentopermette di avereaccesso ai 4 fondamentalidati di bilancio sempre relativiagli ultimi 3 anni.IL LOGOIl nome s-peek gioca sui dueverbi inglesi “parlare” e “sbirciare”perché puoi sia sbirciarele aziende sia condividere latua opinione.30


TOP TENFABTOTUMhttp://www.fabtotum.com/Stampante 3D tuttofare, design raffinatonata da una campagna di crowdfundingon Fabtotum“Csiamo riuscitia ridurre unafabbrica inuna singolamacchina, metterla soprauna scrivania e dargli ancheun bell’aspetto”. MarcoRizzuto, 29, e GiovanniGrieco, 29, parlano con orgogliodella loro personalfabricator, una 3D printermultifunzionale che permettedi eseguire anche ilavori di una fresa e di unoscanner.La startup, nata tra i banchidel Politecnico diMilano e divenuta realtànel 2013, è una delle piùredditizie d’Italia visto che,nel primo anno d’attività,ha registrato un fatturatodi 1,5 milioni di euro.Il progetto è stato inizialmenteospitato all’internodel Polihub, l’incubatoredel Politecnico di Milano,dove si distingue vincendoil premio Switch2Product2013.Poco dopo arriva anche ilprimo finanziamento, daparte di alcuni business angelitaliani e internazionali,per un totale di 150miladollari.MarcoRizzuto,29 anniGiovanniGrieco,29 anniLa svolta per la crescitadella startup è stata però lacampagna lanciata su Indiegogo.Sono stati raccolti586mila dollari in 60 giorni,record europeo per lapiattaforma di crowdfunding.Questi fondi hannopermesso l’avvio della produzionedelle Fabtotum perclienti residenti in 58 paesidiversi, un motivo d’orgogliovisto che si tratta diuna macchina interamente“Made in Italy” prodotta ecostruita nel milanese.Il costo è di 999 dollari, unprezzo low cost se si consideranotutte le funzionalitàche Fabtotum permetteai maker, ai designer e alleaziende pubbliche e privateche decidono di acquistarla.La macchina è statapresentata anche alla MakerFaire di New York ed èpronta a conquistare ancheil mercato statunitense:«Abbiamo ricevuto tantiattestati di stima e interessevista la novità del prodotto»ricorda Marco «Oraper il 2015 ci aspettiamo dicrescere ancora e raddoppiareil fatturato».NUMERI1,5 Mln di euroFatturato20142+2Founders+Collaboratori29Età media+500Stampanti vendute58I Paesi diversi che hannoacquistato una o più stampanti736.000 dollariRound / Finanziamenti (totale)150.000 dollari dabusiness angel; 586.000dollari da campagnacrowdfunding suIndiegogo31


TOP TENFABTOTUMhttp://www.fabtotum.com/L’OFFERTAFabtotum è il primo dispositivoin grado di scansionare,stampare in 3De fresare materiali diversidalla plastica. Partendo daltridimensionale, Fabtotumpuò ricavare il modellodigitale che poi può esseremanipolato, modificato eristampato con un altromateriale. Tutto ciò permettenon solo la trasformazioneda file a prodottoma anche da prodotto afile. La macchina si presentacome un cubo compatto(36x36x36 cm) e pesa 12kg. La rimozione deglioggetti prodotti è semplificatada un piano di stampaasportabile. Fabtotum dispone,infine, di un motorea doppia testa per incisione/fresatura,una particolaritàche permette l’usosu molti materiali tra cuilegno, alluminio o leghe diottone.IL LOGOINCUBATI DA:All’internodi Polihub,incubatore delPolitecnico diMilano.PREMI VINTI,RICONOSCI-MENTI:Switch2Product2013 delPolihub32


TOP TENMATECAThttp://www.translated.net/it/https://www.matecat.com/Software open source per traduzioniE LE FRASI GIà TRADOTTE IN UN MEGA-ARCHIVIOTranslated è un’agenzia di traduzioni online fondata da Marco Trombetti e IsabelleAndrieu nel 1999. Ha sede a Roma. Trombetti, 38 anni, di formazioneè un linguista. Ha creato la sua azienda per migliorare con la tecnologia laqualità delle traduzioni riducendo tempi e costi.Oggi cresce il 30 percento l’anno e ha un fatturato di circa 10 milioni l’anno. Vanta circa100 mila traduttori madrelingua tra i propri collaborati e circa 50 mila clienti tra cui Google,Who, la Commissione europea, Enel e Ibm.I servizi offerti dal team di Translated utilizzano tutti la rete per ottimizzare i risultati. Ilavori sono assegnati online ai migliori traduttori in circolazione, in tempo reale, in gradodi tradurre ogni tipo di documento. Uno dei servizi di Translated, My Memory, permettedi raccogliere tutte le frasi già tradotte in rete ed è già il più più grande archivio al mondodi traduzioni online.Il database è parte dell’ultimo servizio arrivato in casa Translated. E’ stato lanciato il 28ottobre 2014 e si chiama MateCat. Per svilupparlo ha ottenuto un investimento di 2,65 milionidi euro dalla Commissione europea. La sede dell’azienda è a Roma, nel quartiere Eur.Un pezzo di Silicon Valley nella capitale dove lavorano i suoi 36 dipendenti.IsabellaAndrieue MarcoTrombettiNUMERI9 Mln di euroFatturato201430%La crescita del fatturatoogni anno36I dipendenti35Età media50.000I clienti100.000I traduttori20 Mln di euroLa valutazione del valoredell’azienda2,65 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)ricevuti dallaCommissione europeaper sviluppare MateCat33


TOP TENMATECAThttp://www.translated.net/it/https://www.matecat.com/L’OFFERTAMateCat è un traduttore basato su un software open source. E’ l’ultimo prodottodella famiglia Translated. E’ il risultato di tre anni di ricerche condottecon centri di ricerca internazionali come la Fondazione Bruno Kessler, l’Universitàdi Edimburgo e l’Università du Maine.IL LOGOE’ gratuito nella sua versione base. Si carica un file da tradurre in pdf e siottiene una traduzione. Diventa a pagamento se si chiede di operare in fase diediting da un traduttore per migliorare parti del testo. A quel punto intervengonoi traduttori di Traslated.34


TOP TENTESPHARMAhttp://www.tespharma.comUn centro ricerca libero e indipendentecon business model da startup innovatival nome dellaIsocietà derivadalla parolaetrusca “tes”,ossia curare,guarire, ma anche amare.Tre concetti che riflettonolo spirito di TES Pharma,una start-up che lavora nelcampo della ricerca farmaceutica.E’ un incubatoredi idee in campo medico.Cercano nuove molecoleper nuovi campi di cura sudiabete e oncologia. Quelloche fanno è una ricerca dibase in un’atmosfera creativaper trovare nuove cure.TES Pharma nasce nel 2010da un’idea dei professori RobertoPellicciari, professoredi Chimica Farmaceuticaall’Università di Perugi, JanetRobertson, Antonio Macchiaruloe Antimo Gioiello.Ha sede in una struttura di1.000 metri quadrati chesi trova a Corciano, pocodistante da Perugia. L’aziendaè frutto dell’unione tra leesperienze internazionali deiquattro co-fondatori: dallostudio delle molecole a quellodegli acidi biliari applicatiin campo farmaceutico enelle biotecnologie.L’azienda ha un rapportostretto con il territorio che lacirconda. Le collaborazionie gli scambi con l’universitàsono frequenti (non è uncaso che due dei fondatorisiano anche professoriuniversitari all’Università diPerugia). Questo assicurauno scambio di idee ed esperienze,ma anche un teampiuttosto giovane. Creatività,niente cartellini né orari, totalelibertà di creare e sperimentare.La maggior partedi loro sono dottori di ricerca.TES Pharma è diventatoun piccolo caso. Un centrodove fare libera ricerca conle caratteristiche di unastartup innovativa. L’aziendanon produce nulla, nonoffre servizi. I ricercatoristudiano a livello biologicole malattie del metabolismo.Trovano “target biologici”mai studiati prima. Individuatala soluzione cercano unpartner nella ricerca e nellosviluppo. Aziende, centridi ricerca, università checredono nelle loro soluzionie vogliono investirci.Ed è questo il loro businessmodel. Ad oggi collaboracon il mondo accademico– Università di Perugia e diAncona, l’École PolytechniqueFédérale di Losannae la Mount Sinai School ofMedicine di New York –ma anche con aziende delsettore farmaceutico, con loscopo di ottenere risultatipiù affidabili e mirati, e conl’Unione Europea. Ad agosto2014, secondo i dati diffusidalla Confcommercio TESPharma risultava avere ungiro di affari di oltre un milionedi euro.Il team di TES PharmaNUMERI1 Mln di euroFatturato 20144I soci fondatori22I ricercatori assunti70%La percentuale dei dipendentidottori di ricerca1.000 mqLa superfice del centro di ricercadi Perugia35


TOP TENTESPHARMAhttp://www.tespharma.comL’OFFERTATES Pharma applica l’innovazionealla ricerca farmaceutica.È una startup che unisce l’utilizzodi tecnologie avanzate allaricerca in laboratorio con loscopo di trovare nuove soluzionifarmaceutiche mirate per lacura di malattie del metabolismoe nell’oncologia.Ha all’attivo diverse collaborazionicon centri di eccellenzamondiali – sia accademici siaindustriali – come l’Universitàdi Perugia e l’azienda americanaInterept Farmaceutical,con cui ha sviluppato un nuovotrattamento contro il diabete.IL LOGO36


INTERVISTECinque tra i principali attori dell’ecosistema italiano delle startuptracciano un bilancio sul 2014 e danno alcune indicazionisu cosa migliorare nel 2015.Michele Costabilefino a luglio presidente di Principia Sgr,Luigi Capelloamministratore delegato di LVenture Group,Giovanni De Caroinvestment manager del fondo Atlante Venture,Augusto Coppola, direttore del programma di accelerazione di LVenture/LuissEnlabsMarco Bicocchi Pichimembro del comitato esecutivo di Italia Startup.Abbiamo chiesto quale è stata secondo loro la migliore startup del2014, una breve analisi su cosa è successo nell’ultimo annoe cosa dovremmo aspettarci dal prossimo.37


INTERVISTEMARCO BICOCCHI PICHILUIGI CAPELLOAUGUSTO COPPOLAMICHELE COSTABILEGIOVANNI DE CARO38


MARCO Bicocchi Pichi«Impossibile votarne una.Nel 2014 più parole che investimenti»Il mentor e membro del Comitato Esecutivo di Italia Startup consegna il titolo «alla “Startup Ignota”»39segue a pagina 40


Bicocchi Pichi«Impossibile votarne una. Nel 2014 più parole che investimenti»arco Bicocchi Pichi,M53 anni, mentor emembro del ComitatoEsecutivo di ItaliaStartup è stato premiato a giugno2014 come miglior investitoredell’anno.Qual è stata la startupdell’anno e perché?Eleggere una startup mi è difficileperché il mio punto di osservazioneè comunque parziale sianel senso di incompleto che nelsenso che sono un investitore,mentor e membro del ComitatoEsecutivo di Italia Startup ed hoquindi rapporti con alcune startupche mi rendono parziale nelsenso di avere delle preferenze.Il criterio di scelta poi può variaretra molti fattori che caratterizzanoil ciclo di vita dalla nascitaalla exit. Io dedicherei il titolodi startup dell’anno alla “StartupIgnota” ovvero allo spirito d’impresache anima tanti nostri talentiche si impegnano a lavorareper contribuire ad una grandeguerra che è quella dell’Italiacontro il declino e la decrescita.Com’è stato l’anno dellestartup in Italia dal tuoosservatorio?L’anno 2014 ha visto una crescitadelle parole purtroppo moltosuperiore alla crescita degli investimentie delle acquisizioni distartup. E’ stato anche un annoin cui il sistema ha mostrato piùdivisioni, gelosie, personalismi.Nel 2008 ,anno cui ho iniziatoa frequentare il mondo startup,vedevo più armonia e collaborazione,oggi vedo più sgomitareper posizionarsi, più difficoltàdi relazione. Italia Startup èl’associazione nella quale sonoimpegnato: nel 2014 si è dataun nuovo Statuto, ha allargato ilConsiglio Direttivo ed ha eletto afine Settembre il Comitato Esecutivoche si è subito dato da fareper avvicinare imprese e startup(eventi di Open Innovation) eper favorirne l’internazionalizzazione(Delegazione Italiana aLondra).Cosa dobbiamo fare permigliorare nel 2015?Dobbiamo fare molte cose. Laprima e più importante è adottareil metodo scientifico, ovveroraccogliere dati e far parlare ifatti. Occorre che la legislazionedi vantaggio sulle startupinnovative venga analizzatacriticamente ed in particolareoccorre rivedere la normativa edil regolamento Consob sull’EquityCrowdfunding che bloccalo sviluppo di un settore che èinvece in forte crescita a livellointernazionale.Occorre poi che gli attori delnostro ecosistema si riuniscanocome accadde nel 2008 sotto gliauspici dell’allora ambasciatoreUSA e stabiliscano un Patto perl’Italia, perché non è possibileche siamo riusciti nel dopo guerraa far scrivere la Costituzionee portare il confronto politicoin Parlamento e non riusciamoad avere un confronto civile ecostruttivo per far sviluppareun piccolo ed ancora poco rilevanteecosistema delle startupcome è quello Italiano. Dice ilCensis che «aumenta la sfiducianella scuola come strumento dimobilità sociale» e «tra il 2007e il 2011 il numero di studentiitaliani iscritti in università straniereè aumentato del 51,2%»: èun segnale molto drammatico eva preso sul serio considerandoche la fonte primaria delle startupsono i giovani laureati.40


LUIGI CAPELLO«Voto Qurami, che insegneràagli inglesi a gestire le code»Luigi Capello (LVentures) dichiara il suo voto per la startup romana e annunncia:«Ora supportiamo acceleratori e investitori»41segue a pagina 42


LUIGI CAPELLO«Voto Qurami, che insegnerà agli inglesi a gestire le code»uigi Capello, imprenditoree business an-L gel, è amministratoredelegato di LVentureGroup, società di venturecapitalst quotata alla Borsa diMilano. Co-fondatore di ItalianAngel for Growth, la più grandeassociazione di business angelsitaliana, nel 2010 ha fondato Enlabssrl, acceleratore di startup diRoma, diventata dopo una partnershipnel 2012 con l’universitàLUISS di Roma LUISS Enlabs –The startup Factory.Qual è stata la startupdell’anno e perché?Senza dubbio Qurami. Un teamdi volonterosi che ha costituitouna impresa basata su un sistemadi app per rendere la vita piùfacile; team pazzesco e prodottogeniale (attenzione agli sviluppia livello mondiale); ad oggiQurami è in fase di test con PostOffice Inghilterra) per gestire lecode negli uffici postali inglesi.Immaginate la pubblicità: ” Unastartup italiana insegna a gestirele code, in Inghilterra!”Com’è stato l’anno dellestartup in Italia dal tuoosservatorio?Sarò breve. Ottimo con finale increscendo.Cosa dobbiamo fare permigliorare nel 2015?Poche cose e fatte bene, in particolare:uno, supporto agliacceleratori privati, che sono icentri di creazione di impresa.Due, supporto degli investitori,ovvero ai venture capitalist,per la creazione di strumenti diinvestimento. Penso ai fondi oa holding companies. E’ necessarioquindi rafforzare la filierafinanziaria altrimenti le startupandranno a trovare altre vieall’estero.42


Augusto coppola«Voto a una sconosciuta e alle altredico: basta lamentarsi e lavorate»L’ideatore di Innovaction Lab vota una startup hardware appena nata (Filo) e avverte le startup:basta lamentarsi dell’Italia, non serve a niente.43segue a pagina 44


Augusto coppola«Voto a una sconosciuta e alle altre dico: basta lamentarsi e lavorate»ugusto Coppola, 51Aanni, direttore delprogramma di accelerazionedi LVenture/LUISSENLABS, è uno degli ideatoridi InnovAction Lab, di cuiè presidente. Ha fatto parte delteam dei fondatori di due startupinternazionali, chiudendo accordicon clienti, partner ed investitoriin tre continenti.Qual è la startup dell’anno? Perché?«Filo. E’ una startup nata ad InnLabquest’anno e quindi ovviamentemolto immatura rispettoalle altre proposte, ma la cosache la rende speciale è che hannodimostrato quello che sembravaimpossibile: è possibile costruireuna startup hardware in 5 mesi».Com’è stato l’anno dellestartup in Italia?Il 2014 è andato bene, il livellodelle startup è cresciuto, ed ècresciuto anche il numero deiround chiusi. Le startup comincianoa funzionare meglio, comincianoa fatturare cifre sensateper il primo anno.Cosa dobbiamo fare permigliorare nel 2015?Non era facile fare male nel2014. Nel 2015 sicuramente gliinvestitori devono cominciare afare meglio il loro mestiere. Oggic’è un buco pazzesco nella fasciadi investimento tra i 250 milaeuro e un milione. Non c’è nulla.Quindi gli investitori devonoconcentrarsi in questa fascia,senza creare nuovi acceleratori.Oggi in italia investitori chefanno investimenti nella fasciaprima sono tanti. Ce ne sonoalmeno 10-15 da 20 investimentil’anno. Evitiamo di costruirenuovi acceleratori, è inutile sinoa quando ci saranno limitatepossibilità di follow up roundsignificativi, c’è una fascia vuota.Fare gli investitori non è soltantomettere soldi, ma aiutare le startupa fare business development.Le startup, d’altra parte, devonosmettere di lamentarsi. Serve uncambio di mentalità focalizzatasu numeri e risultati.La culturadella scusa “questo non si puòfare” deve finire”. Le startupdevono smetterla di nascondersidietro la realtà italiana e pensare.44


MICHELE COSTABILE«La migliore è ”Dove Conviene”,ecco perch黫Nel 2014 ha raggiunto 6 milioni di clienti, ha raddoppiato il fatturato,è entrata in Spagna, Brasile, Messico, USA».45segue a pagina 46


MICHELE COSTABILE«La migliore è ”Dove Conviene”, ecco perché»ichele Costabile, 51Manni, è ordinario diManagement e marketingall’universitàLuiss “Guido Carli” di Roma.Fino a luglio 2014 è stato presidentedel consiglio di amministrazionedi Principia Srg, uno deiprincipali venture capital italiani.E’ cofondatore e presidente diAssociazione TechGarage e componentedella commissione Venturecapital dell’Aifi.Qual è stata la startupdell’anno e perché?DoveConviene. Nel 2014 haraggiunto 6 milioni di clienti,ha raddoppiato il fatturato,è entrata in Spagna, Brasile,Messico, USA. Inoltre ha raccoltoun round da 5.2 mln dieuro. I numeri li ha tutti.Com’è stato l’anno dellestartup in Italia dal tuoosservatorio?Positivo nell’insieme, anche seancora non sono a regime i processidi investimento dei nuovifondi di VC lanciati negli ultimi12 mesi, alcuni dei quali ancorain raccolta. Molto positivo il dinamismoe il fermento che ormaipervade tutto il Paese.Cosa dobbiamo fare permigliorare nel 2015?Creare un maggior numero dioccasioni di “connessione” frail mondo delle imprese - anchequelle piccole e medie - e ilmondo delle startup. Le primedovrebbero essere spinte ad attivareprocessi di exopreneurship;le seconde a ricercare prioritariamenteoccasioni di “Plug-in”.46


GIOVANNI DE CARO«Nel 2015 basta con la modadelle startup (e ne voto duE)»«CharityStars, che vende all’asta oggetti appartenuti a personaggi famosi e devolve il ricavato in beneficienza.Oncoxx, una biotech company che ha brevettato e umanizzato due anticorpi monoclonali per affrontare ilcancro come se fosse l’influenza».47segue a pagina 46


GIOVANNI DE CARO«Nel 2015 basta con la moda delle startup (e ne voto duE)»iovanni De Caro,Glaureato in Economiae Commercio pressol’Università di Napoli“Federico II” è Investment Managerpresso Atlante Ventures.Qual è la startup dell’anno? Perché?Ne voto due. Una è CharityStarsdi Francesco Nazari Fusetti, unapiattaforma che vende all’astaoggetti appartenuti a personaggifamosi e devolve il ricavato inbeneficienza, perché ha un teammolto solido, una piattaformarobusta, metriche interessanti,crescita sostenuta, è ben finanziataed è decisamente sociallycorrect.L’altra è Oncoxx, spinoffdell’Università di Chieti finanziatada Fira con un investimentoda un milione di euro; una biotechcompany che ha brevettato eumanizzato due anticorpi monoclonaliper affrontare il cancrocome se fosse l’influenza. Il suofondatore, Saverio Alberti, è unoncologo di fama internazionalee ho trovato in lui un commitmentverso il progetto che è moltoraro nell’università italiana.Com’è stato l’annodelle startup in Italiadal tuo osservatorio?E’ stato l’anno della moda e delleopportunità. Ho visto tanta gentetentare una startup perché fatendenza e tanti altri che si sonoimprovvisati mentor o advisorper paura di restare fuori dalgioco. Ma è stato un anno in cuisi sono moltiplicate le opportunità,soprattutto quelle provenientidal basso, con tante startupcompetition, percorsi di accelerazione,incubatori, fondi regionalie tanti investitori privati.E’ anche l’anno in cui le startuphanno scoperto che in Italia possonoindebitarsi, grazie al fondodi garanzia di MediocreditoCentrale e al nuovo Smart&Start.Insomma soldi per tutti, tuttiquelli che sono pronti a rischiare,con mille opportunità perabbassare il rischio selezionandoi mentors e gli acceleratori migliori.Cosa dobbiamo fare permigliorare nel 2015?Sistema e angel investing. InItalia manca il sistema. Nonche altrove sia particolarmentesviluppato, ma questo non è unbuon motivo per non provarci.Gli attori del sistema si conosconopiù o meno tutti, ma nonfanno sistema, se non su baseassolutamente volontaria e purtroppodiscontinua. I tentatividel governo e di ItaliaStartup sisono rivelati maldestri e irrimediabilmentefocalizzati sul centro-nord.Non esistono più investimentiprivi di rischio e il rapportorischio/rendimento delle varieasset class tende ad allinearsidrammaticamente; questa tendenzafa emergere l’opportunitàdi investire in settori dove ilrendimento potenziale è assaielevato e il rischio può essere ridottoda azioni di sistema, grazieall’azione di operatori che possonomigliorare la capacità di executiondel team (mentors e acceleratori),generare opportunitàcommerciali (open innovation)ed erogare finanza per il kick off,anche tanta (le banche, si, propriole banche); quest’azione puòaprire la strada ai capitali privati,ai business angels, che non sonopiù quelli di una volta, sono piùricchi e sono molti di più. Perattirarli bisogna ridurre l’asimmetriainformativa e avere storieda raccontare. Ci stiamo attrezzando.48


MOBILITà


MOBILITÀSAILSQUAREKIUNSYSBLACKSHAPENITEKOWAINAUTCARH50


MOBILITÀSAILSQUAREhttps://it.sailsquare.com/LA COMMUNITY DI INTERNAUTIPER VIAGGI IN BARCA NEI MARI DEL MONDOa maggior parte delle startup“Lnautiche punta al noleggio. Noisiamo un format diverso. Cirivolgiamo a neofiti e non velisti.La concentrazione è sull’esperienzadella vacanza in mare. E sul mettereinsieme persone che non si conoscono”.Con Saisquare, Riccardo Boatti e il suo socioSimone Marini hanno reso la vela social. Emolto meno esclusiva di quanto di solito sipensa. Una vacanza con loro costa, in media,500 euro a persona per una settimana, il 25%in meno rispetto alla concorrenza. Quest’annosi sono imbarcate 800 persone: nel 2013erano meno della metà.In realtà, gli utenti della community onlinesono molti di più: circa quattromila. S’informano,si scambiano contatti, costituisconoun valore a parte che, seppure difficile daquantificare, ha permesso a Sailsquare diespandersi.Il primo investimento seed da 200 mila euro,effettuato da angels intaliani e francesi, risalea un anno fa. Entro febbraio, si dovrebbechiudere un round per una cifra inferiore almilione.Il focus del 2015 sarà sul’internazionalizzazione:Inghilterra, Francia, nord e centroEuropa. Il business è ancora in gran partestagionale: tranne qualche eccezione caraibicai velieri di Sailquare – dagli 11 ai 23 metridi lunghezza – fanno quasi tutti rotte estivesul Mediterraneo (del resto, il mare nostrumraccoglie il 35% della nautica mondiale).Ogni vacanza è descritta dall’armatore che lacrea. Ce ne sono di diversi tipi: divertimento,relax, etc.I proprietari delle barche sono accreditatisulla piattaforma online dopo esser statiselezionati con un colloquio personale, incui viene analizzata tutta la documentazionenecessaria, dai permessi legali dello scafo alcurriculum velico.Al resto ci pensa la community di chi vorràsalire a bordo, puntando con gran risparmioverso luoghi esclusivi.51NUMERI+300mila euroFatturato / Utile6Dipendenti / CollaboratoriEtà media 37 anni800Clienti140Barche200.000 euroPrimo Roundnel dicembre 2011.-1 milione euroSecondo Roundentro febbraio 2015.


MOBILITÀSAILSQUAREhttps://it.sailsquare.com/L’OFFERTALa piattaforma per organizzare vacanze in barca “user generated” con equipaggi internazionali. Se si è skipper, si puòscegliere da sé tipo d’imbarcazione, stile del viaggio e budget di spesa, per poi invitare a bordo amici scelti tra i proprio nella community del sito. Senza patente nautica, lo skipper va richiesto nella prenotazione. Ci si aggrega così a unacrociera creata da altri utenti, scelti in base all’affinità di passioni e gusti personali, con compagni di viaggio conosciutisul sito.IL LOGO52


MOBILITÀKIUNSYShttp://www.kiunsys.com/it/DAL TRASPORTO PUBBLICO AI PARCHEGGILE SOLUZIONI PER VIVERE LA CITTÀ SMARTel bel mezzo di un round di finanziamento – 750 mila euro, affidato all’equityNcrowdfunding basato per il 5% su investitori professionali, banche o incubatori– Kyunsis non vuole rivelare i dati economici più importanti. Mapossiamo garantirvi che è un’azienda di successo, tanto da vantare unapartnership europea con Deutsche Telekom e la messa in cantiere diun’espansione negli Stati Uniti e in Brasile. Napoli, Pisa, Verona (e presto Firenze)sono solo le più note delle oltre 25 città italiane che usano le soluzioni di Kyunsisper rendere più intelligente la gestione del traffico e della viabilità.L’idea forte è l’integrazione dei vari servizi di mobilità e sosta in un’unica piattaforma.Poi ci sono le applicazioni specifiche. Ad esempio per trovare, pagaree controllare il parcheggio con il telefono, per gestire via mobile i permessi disosta e accesso, per il monitoraggio in wireless delle ztl.Così, ogni giorno, milioni di cittadini usufruiscono delle facilitazioni sviluppateattraverso l’internet of things – o meglio, internet of everything.25e oltre le città italianeche usano le soluzioni di KyunsiGli effetti si sentiranno anche nel futuro: con i dati accumulati dai software e dai sensoridi Kyunsis si potranno strutturare informazioni utili per la pianificazione della vitaurbana. Nata come spinoff dell’Università di Pisa, dal 2011 Kyunsis unisce l’esperienza di tresocietà di software e tecnologie per le telecomunicazioni. Oggi ha sede a Pisa e a Campochiaro(prov. Campobasso), nell’incubatore di Sviluppo Italia Molise. L’importanza delle sue innovazioni la si può riconoscereanche nella serie di premi collezionati finora: quello per le smart communities allo Smau di quest’anno, lo specialeM31 Italia di PNICube (il portale degli incubatori italiani), la vittoria agli Rfid Award già nell’ormai lontano 2009.Alfredo Salvatore,HW CTOFabian V. Thobe,CMOFrancescoRomanazzi, SW CTOPaolo Lanari, CEOSalvatore Rosania,CFOGiuliano Manara,ScientificSupervisor53


MOBILITÀKIUNSYShttp://www.kiunsys.com/it/L’OFFERTASmart mobility: soluzioniper la mobilità delle smartcity.I prodotti di Kiunsys miranoa innovare l’amministrazionee il controllodella logistica urbana, dellasosta e della circolazione,per renderle più semplicied efficaci.La gestione di parcheggi,carico e scarico merci,bus turistici e pass perdisabili è affidata a unaserie di software basati sutecnologie cloud, sensorielettronici e dispositivi diidentificazione automaticain radiofrequenza.Tra i clienti, oltre 25 cittàitaliane.IL LOGO54


MOBILITÀBLACKSHAPEhttp://www.blackshapeaircraft.com/en/AEREI ULTRALEGGERI IN FIBRA DI CARBONIOSCALANO L’INDUSTRIA AEREONAUTICALucianoBelvisoe AngeloPetrosillo,al centrodella foto,nellostabilimentoBlackshapedi Monopoliue giovani in fuga, un ritornoDe un’ambizione: dare vita allapiù grande azienda aerospazialeprivata d’Europa dopo igiganti a partecipazione pubblica.Luciano Belviso, ingegnere, e AngeloPetrosillo, giurista, entrambi 31 anni, vannoa studiare tra la Svizzera e Parigi.Richiamati in Puglia nel 2008 da un bandointitolato ai “Bollenti Spiriti” scappatiall’estero, propongono un progetto per mobilidi design in fibra di carbonio. Vincono25 mila euro a fondo perduto.Ma cambiano idea e si mettono a lavorare ilcarbonio per aziende aerospaziali, prima didecidersi a fondare Blackshape per realizzareil Prime, velivolo a due posti. Vinconoaltri 350 mila euro per startup under 35.Le banche però non si fidano, i loro pianirimangono sulla carta. Finché non incontranol’imprenditore Vito Pertosa. Con lasua Angelo Investments, leader mondialedella diagnostica per treni, scommette sudi loro e porta il capitale aziendale a unmilione di euro.Blackshape si trasforma in SpA. È il 2011.Un anno dopo il Prime spicca il volo. Prezzo:200 mila euro, il 40% in più dei concorrenti.Ma ha 800 km di autonomia e un’andaturadi crociera di 300 km orari. In tutto,tra il Prime e altri modelli, Blackshape havenduto 68 aerei in una trentina di Paesi.E nel 2016 arriverà un velivolo certificatocon la normativa europea di EASA, piùperformante e tecnologico.I ricavi, fin dal primo bilancio, sono sempreraddoppiati. Raddoppia anche lo stabilimentodi Monopoli e arriva a 4800 metriquadri. Sforna circa due aerei al mese.Obiettivo: arrivare a quattro, diventare ilsettimo produttore mondiale nella categoria.I dipendenti erano 2 quattro anni fa:ora sono circa 90. Età media: 36 anni.Con alternanza dei dirigenti tra uomini edonne e orario flessibile per chi porta i figlial nido. E considerazione per gli stagisti:selezionati ogni 6 mesi tra gli studenti d’ingegneriadi tutta Europa, sviluppano progettiche, se realizzati, portano all’assunzionea tempo indeterminato.55NUMERI3,3 Mln di euroValore della produzione201489Dipendenti / Collaboratori36Età media dipendenti68Modelli Venduti30Paesi diversi hanno acquistatogli aerei Blackshape2Gli arei che nascono ogni mese


MOBILITÀBLACKSHAPEhttp://www.blackshapeaircraft.com/en/http://www.blackshapeaircraft.com/en/L’OFFERTASituata a Monopoli, neldistretto aerospaziale pugliese,Blackshape progettae produce velivoli leggeribiposto in fibra di carbonio,per usi sportivi e diaddestramento.È la quinta azienda aeronauticaitaliana per capitalizzazione:il successo arrivadai mercati esteri, mentrein Italia va avanti un’attivitàdi sperimentazione conla Marina Militare.IL LOGOPerformance, qualità esicurezza sono i valori guida:un aereo Blackshape èpiù veloce dei concorrenti,ha prestazioni superiori econsuma meno.56


MOBILITÀNITEKOhttp://www.niteko.com/NASCONO I LED STRADALI INTELLIGENTIDA UN GRUPPO DI RICERCATORI PUGLIESIiteko nasce aNMontemesola(Taranto)dallo spinoffuniversitariodi Giuseppe Vendramin(direttore tecnico-scientifico),37 anni, EmilianoPetrachi (responsabileprogettazione ottica), 32anni e Alessandro Deodati(responsabile design e progettazionemeccanica ), 36anni. Dottorandi dell’Universitàdel Salento attentialle energie rinnovabili e aisistemi di illuminazione, itre cominciano a ragionaresulla diffusione di luce inspazi pubblici e stradaliusando dispositivi LED(acronimo di Light EmittingDiode).pubblici: “troppe lungagginiburocratiche, aspettativefrustranti”, ricordaVendramin. Il logo aziendale,ovvio, è un moduloLED. “Curiamo dal design,rigorosamente italiano, alleparti elettroniche.I nostri prodotti sonousati per l’illuminazionestradale, di grandi parcheggie stadi, aree industrialie commerciali.” Ultimainnovazione (sviluppatacon la romana Acotel), ilsistema Light Cloud: lucicontrollabili da remotocon device mobili, graziealla gestione in cloud. Hacosti più bassi e maggioresicurezza. Ma diffondereil LED significa anchediminuire l’inquinamentoglobale.E l’uso per servizi di emergenzae trasmissione dati.Efficacia confermata dacertificazioni di qualità edal successo all’estero. Dalquartier generale pugliesedove sono concentrateR&D e produzione, lelampade ad alto wattaggioNiteko raggiungonoAustria, Repubblica Ceca,Polonia, Spagna e Russia. El’America Latina, il MedioOriente.Tante vittorie e un paradosso:“Il made in Italy è piùapprezzato fuori che in Italia,dove spesso è sacrificatosull’altare dei bassi costi”.NUMERI+ 2 Mln euroFatturato16Dipendenti / Collaboratori34Età media founders+15.000Dispositivi venduti2,5 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)InizialeDopo aver lavorato comeconsulenti progettisti peraltre aziende, nel 2011incontrano i soci finanziatoriPietro Vito Chirulli eCarmelo Marangi e si mettonoin proprio. Capitalesociale iniziale: 100 milaeuro. A fine 2014, con 16dipendenti, più di 15 miladispositivi venduti e 400progetti seguiti, il fatturatova oltre i due milioni dieuro.Ad oggi Niteko non ha maiusufruito di finanziamentiLo staff di Niteko57


Logo: Un modulo LedMOBILITÀNITEKOhttp://www.niteko.com/L’OFFERTANiteko offre tecnologia LED per l’illuminazione stradale, industriale,delle grandi aree e indoor. Lampade e impiantiecosostenibili che non trascurano, nella fattura, il design e lacura del dettaglio tipici del made in Italy. Progettazione e produzionesono on demand ed è garantita l’assistenza post-vendita.È possibile anche personalizzare e riconvertire corpi illuminantitradizionali esistenti con tecnologia LED. Fa parte della holdingFinsea, operante nei settori ambientali ed energetici.IL LOGONel disegno del logo si ripropone un modulo Led58


MOBILITÀWAINAUThttp://waynaut.com/TRASPORTI TRADIZIONALI O INNOVATIVI?ECCO LA VIA PIÙ VELOCEtoria di un’idea in mutazione,da Youmove.meS a Waynaut, sviluppatain un percorso imprevedibiletra la SiliconValley, Sidney e Milano. Simone Lini,bocconiano, nel 2011 vola in Californiacon Mind the Bridge con un’ideasul carpooling. Presto scopre che stapuntando nella direzione sbagliata econ gli amici Matteo Lo Manto e FabianNiederkofler decide di concentrarsisull’integrazione tra i mezzi di trasporto:muoversi è un bisogno universale,occorre una soluzione che garantiscadi arrivare sempre a destinazione.Soluzione mai tentata per la sua complessità.La prima bozza dell’architetturaSimone Lini (al centro) insieme al suo staffinformatica di Youmove.me nasce inAustralia, mentre Simone è lì per unostage. Tornato in Italia, va subito allaricerca d’investimenti. Dopo vari giri avuoto, la sorpresa: Youmove.me vinceWorking Capital nel 2012.59È allora che il team si definisce e, dopomesi di sviluppo, si trasforma in azienda,con i primi 50 mila euro investitida Club Italia Investimenti 2 nel 2013.Si espande la copertura geografica ecambia l’approccio: invece di produrreun’app per utenti finali, si venderannowidget e API direttamente a sitie app che vogliono mostrare a chi liusa come arrivare da qualche parte. Ilnome cambia in Waynaut – il “naut”è l’astronauta che, nel logo, si affacciadal puntatore di una mappa: perLini, “L’esplorazione spaziale ha moltoin comune con la nostra ricerca delmiglior modo di viaggiare, ve lo possoassicurare”.Nuovo inizio garantito, quest’anno, daaltri investimenti: stavolta, accanto alClub Italia c’è il fondo milanese P101.Cifra non confermata ufficialmente:500 mila euro. Con un team dall’etàmedia inferiore ai trent’anni e le partnershipcon nomi grossi come Blablacare Skyscanner, Waynaut intendediventare, nel tempo, il primo fornitoreglobale di dati sui trasporti. Intanto,dopo la vittoria all’hackaton Codefor Milan Expo 2013, l’anno prossimola ritroveremo all’Expo.NUMERI400.000 euroFatturato11Dipendenti / Collaboratori27Età media50.000Round / Finanziamenti2013500.000Round / Finanziamenti2014 (non confermato)


MOBILITÀWAINAUThttp://waynaut.com/L’OFFERTAIl primo aggregatore in Europa di trasporti tradizionali e innovativi pensato per chi vuole ampliare l’offerta o fornire unservizio aggiuntivo ai propri clienti mostrando come raggiungere una meta in modo semplice e veloce. Waynaut fornisceinformazioni su tutti i mezzi di trasporto con una copertura attuale dell’80% del territorio italiano.Ha sviluppato un widget e una API attraverso cui siti e applicazioni possono mostrare agli utenti il percorso migliore perraggiungere una determinata destinazione, con dettagli estremamente precisi sui mezzi di trasporto.INTEGRAZIONI E PARTNERSHIPIL LOGO60


MOBILITÀCARSHhttp://www.carsh.it/CERCHI UN’AUTO IN CARSHARING?UNA SOLA APP TE LE TROVA TUTTEIl carsharing in Italia hapreso piede più velocementedel previsto.“Unisce due grandi vizidegli italiani: l’auto e lo smartphone.E li trasforma in virtù!”, spiega ridendoDavide Giancarlini, 25 anni.Con Luca Carta, 28, ha fondatoCarsh, app che vuole diventare lapiattaforma di riferimento la mobilitàsostenibile e alternativa. Entrambistudenti della Bocconi, dopo essertornati a Milano da esperienze inRussia e in Svezia, restano sorpresidal successo di Enjoy, Car2Go e similiA marzo cominciano a lavorare alprogetto dell’app con il professorLorenzo Bellini, esperto di giochi dilocalizzazione (ora il team arriva a 8persone). Partono con 100 mila europrovienienti da angel e da un bandoEU. A settembre sono pronti: il lancioavviene durante la settimana europeadella mobilità sostenibile, con lacertificazione del portale comunitarioDo The Right Mix. Nei primi duemesi l’attività era su Milano, Roma,Napoli e Firenze: poi si è estesa fino araggiungere 11 città.All’app affiancano una newsletter atema “The Carsharing Week”, chepresto tornerà potenziata. “Ci siamoinseriti in un mercato in crescita eabbiamo fatto da facilitatori: c’è genteche si è iscritta a più di un serviziodopo aver usato la nostra app”, raccontaGiancarlini.Dall’aggregazione alla divulgazione:dai primi mesi del 2015 chi vorràavere più informazioni e schiarirsi leidee sui mezzi in condivisione potràrivolgersi direttamente a Carsh.I download, da iOS e Android, sonogià 7000. Altre (grosse) novità dell’annoprossimo, la copertura dei bikesharing - richiesta a gran voce dagliutenti - e delle colonnine di ricaricaper le auto elettriche (“l’Europa vorrebbefar decuplicare queste vetturein pochi anni”).Per visualizzare le diverse alternative,basterà fare uno switch sulla mappa.I CREATORI DI CARSHNUMERI8Dipendenti / Collaboratori27Età media7.000DownloadMigliaiaConsegne cassette/meseDAVIDEGIANCARLINI25 ANNILUCACARTA28 ANNILORENZOBELLINI30 ANNI100.000 euroFinanziament SEED61


MOBILITÀCARSHhttp://www.carsh.it/L’OFFERTAUn’app per aggregare iservizi di carsharing italiani,disponibile periPhone e Android.Scelta la città in cui muoversi,l’utente può vederesu un’unica mappa tutti glioperatori di mobilità condivisa.Sta poi a lui decidere seprenotare o aprire i siti dialtri operatori, filtrare isuoi carsharing preferiti,aprire i link per registrarsia servizi a cui ancora non èiscritto, scoprire promozioni.Tra le informazionidisponibili in mappa, prestocomprariranno il bikesharing e le colonnine diricarica per auto elettriche.IL LOGOÈ proprio un puntatore ad essere rappresentato al centro dellogo, circondato da puntini di diverso colore che rimandanoad altrettanti carsharing ma, allo stesso tempo, simboleggianoi bulloni di una ruota.62


CIBO


CIBOCUCINAMANCINAWINOWINECORTILIAFOODSCOVERYMYFOODY64


CIBOCUCINAMANCINAhttp://www.cucinamancina.com/LA FOOD COMUNITY PER CHI RICERCAUNO STILE EAT DIFFERENTerano un celiaco, un intollerante al lattosio e un vegano” sembra l’inizio di una“C’barzelletta ma è il racconto di come è nata CucinaMancina, la piattaforma perchi mangia differente, creata dalle pugliesi Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano.“Eravamo a casa con amici per una cena (che poi abbiamo ribattezzato “la cenadel senza senza” perché ognuno di noi aveva dei problemi alimentari e non potevamangiare un determinato alimento) quando ci siamo chieste: e ora cosa cuciniamo?E ci è venuto in mente che mancava un luogo per le persone che mangiano in maniera diversa,che fosse per scelta o per necessità”, spiega Lorenza. Questo accade a maggio 2012. Da quelmomento le due ragazze pugliesi decidono di creare la piattaforma. “Per prima cosa abbiamoinserito le ricette: abbiamo individuato una decina di “mancinità”, ci siamo confrontate conalcuni nutrizionisti e abbiamo cominciato a scrivere”. Ma cosa si intende per mancinità? “Tuttoparte dalla frase ‘if things don’t go right, go left’, vogliamo ribaltare il concetto che mancinosignifichi sbagliato.Per noi è una maniera creativa e differente di guardare l’alimentazione. Non a caso il nostropayoff è Eat Different”. Progetti per il futuro? Risponde Flavia: “A breve lanceremo la nostra appper Android ed entro marzo quella per iOS.In primavera, invece, partiremo con il nostro mercato mancino, dedicato alla vendita di prodottidi aziende agroalimentari. Uno spazio che offrirà a negozi e aziende la possibilità di noleggiare“vetrine parlanti” dedicate ai propri prodotti mancini, testati e raccontati da chef e bloggerdella community all’interno delle proprie ricette e acquistabili sulla piattaforma online in directselling o in formula abbonamento”.NUMERI50.000 euroFatturato / Utilenel 201410Dipendenti / Collaboratori30Età media dipendenti30.000App scaricate/ Dispositivi venduti/ Clienti70.000 euroRound / Finanziamenti(Valore Assoluto-Camera dicommercio Bari)LorenzaDadduzio,Chef ExecutiveOfficere FlaviaGiordano,Chef MarketingOfficer65


CIBOCUCINAMANCINAhttp://www.cucinamancina.com/L’OFFERTAINCUBATI, ACCELERATI, DA CHI:ReFood (affiancamento per unanno)PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Valore Assoluto (70k), Mind theBridge S.Francisco (giugno 2013),“EAT DIFFERENT” Ricettario conFeltrinelli uscito fine gennaio 2014(2500 copie esaurite in 3 mesi.Ora in ristampa), “La Puglia chemangia differente” ricettario dicucina inclusiva con Union CamerePuglia, Migliore Food Startup perLa Repubblica delle Idee e ReFood(3040Regeneration), nominato trai 10 best food websites da VanityFair.IL LOGO“É una C al contrario, di CucinaMancina ma anche diCopy Left. Perché crediamo che la condivisione sia ilsegreto alla base del miglioramento continuo di ognicosa. Mentre nel linguaggio dei programmatori è unmodo per dire “prendi codice e miglioralo”, per noiil codice sorgente sono gli ingredienti della ricetta,e vogliamo dare possibilità ad altri di trasformarericette in base ad altre mancinità, rideclinandole. Nellaforchetta, inoltre, ci sono le forchette parlanti di BrunoMunari, grande maestro del design della leggerezza edella semplicità, e le dita di una mano (la sinistra!), ilprimo e fondamentale strumento di contatto e comunicazionecon e attraverso il cibo. Inoltre il timbro diceralacca è una sorta di nostro sigillo di garanzia”.CucinaMancina è la primafood community per chimangia differente.Una piattaforma che aggregafoodmakers, ricettecreative e luoghi dovecomprare o mangiare cibiadatti alle proprie esigenzealimentari attraverso unricettario multifiltro, unostore locator e strumenti disocial fooding.Una food community chepropone soluzioni creativeper la comunità dei mancinialimentari, soddisfacendoil gusto di personeche per motivi di salutehanno rinunciato al piaceredel cibo e, allo stessotempo, solleticando il palatodei “curiosi alimentari”con preparazioni creative e“differenti”.Su cucinaMancina si trovanoricette tra le qualiindividuare, attraversoun filtro personalizzabile,quelle adatte ai diversi stilialimentari (“mancinità”).Un database che raccoglienegozi e ristoranti specializzatinella vendita dicibi per i differenti regimialimentari: un modo perconoscere il negozio piùvicino a casa dove trovareprodotti per la propriaintolleranza o sapere sempre,anche in vacanza, dovepoter mangiare.66


CIBOWINEOWINEhttps://www.wineowine.com/IL TALENT SCOUT ONLINEDEI PICCOLI PRODUTTORI DI VINOFederico DeCerchioed ErosDurantefounders diWineOwineNUMERI2Founder5Dipendenti27Età media dipendenti50.000Utenti iscrittiLa storia di Wineowine inizia grazie a una cena tra amici. Federico De Cerchio,che diventerà CEO della Startup, porta al padrone di casa alcune bottig-C lie di vino comprate da un piccolo produttore locale. Eros Durante (il futuroCTO di wineOwine) apprezzando particolarmente il vino, domanda a Federicodov’è possibile comprarlo. Federico non può che constatare che non è possibileacquistare il vino da nessuna parte se non recandosi dal piccolo produttore. Da quil’idea di creare un portale che permetta ai piccoli produttori di vendere i propri prodotti,e ai clienti di comprarli. Nel dicembre 2013 prende vita la startup che, dopo pochi mesipartecipa al programma di accelerazione di Luiss Enlabs, dove viene incubata. Nell’aprile2014 cominciano le prime vendite. La startup riceve ulteriori finanziamenti per un totaledi 360mila euro. Partiti in due a solo un anno dalla fondazione winwOwine ha potuto assumere4 dipendenti. Simone Capobianco, 28 anni, responsabile marketing. Dario Petrilli,27, web designer. Martina Giustiniano, 25, selezione prodotti e produttori. Filippo Chiricozzi,27, logistica e assistenza clienti.Il portale creato da Eros e Federico offre la possibilità di comprare online e ricevere a casavini di alta qualità selezionati da un team di enologi, che ogni due settimane propongononuove etichette. Uno strumento che aiuta il made in Italy e i piccoli produttori. Soloin Italia wineOwine targettizza un potenziale mercato di 4.5 Milioni di clienti. Personeche acquistano regolarmente bottiglie di vino pregiate dai negozi tradizionali. wineOwineutilizza un modello di business basato sulle vendite a tempo (flash sales). Ogni settimanapropone sei etichette selezionate. I vini sono ordinati e acquistati dal produttore solo allafine della campagna di vendita in modo da non avere rischio di magazzino.MigliaiaConsegne cassette/mese360.000 euroRound / Finanziamenti (totale)2 ROUND in totale:i primi 60mila erogatida Luiss Enlabs, gli altri300 mila erogati in parteancora da Luiss Enlabse da altri da businessangel tra cui DanieleGuasco e altri fondi diinvestimento italiani estranieri.67


CIBOWINEOWINEhttps://www.wineowine.com/L’OFFERTAWineOwine aiuta gli utenti a scoprire vini di nicchiaselezionati fra produttori artigianali e piccole cantine.Un team di esperti composto da soli enologi lavora a strettocontatto con vignaioli e produttori emergenti per assicurartiogni settimana solo la migliore selezione di vini.wineOwine non vende soltanto vini di nicchia e di altaqualità, ma permette agliutenti di scoprire le storieINCUBATI DA:Sono incubati daLuiss Enlabs a Romadei produttori e delle cantine,creando il contesto perun acquisto emozionale.Il principale scopo dellapiattaforma è, da un lato,quello di dare l’opportunitàagli utenti di trovare vini di nicchia difficilmente reperibilinelle enoteche tradizionali o al supermercati e, dall’altro,dare la possibilità ai vignaioli artigianali di farsi conosceree vendere i loro prodotti al grande pubblico.IL LOGOI colori del logo sono stati scelti da Federico deCerchio durante un viaggio in Spagna68


CIBOCORTILIAhttps://www.cortilia.it/L’E-COMMERCE DEI PRODOTTI ALIMENTARIA FILIERA ULTRACORTAortilia nasce nel 2011 e affonda le sue radici nella passione per il buon cibo diCMarco Porcaro, il suo fondatore. “Come spesso capita, riuscivo a dedicarmipoco a questo interesse. Non è certo facile ritagliarsi tutte le settimane il tempoper andare in cascina a fare acquisti. Mi sono chiesto: perché non sfruttareil web per comprare i prodotti freschi e genuini del nostro territorio? É natacosì Cortilia, un vero e proprio “mercato on line” dov’è possibile scegliere tra i miglioriprodotti locali. Sulla piattaforma, infatti, è possibile fare spese occasionali oppure abbonarsi,ricevendo così settimanalmente una casetta, di diverse dimensioni e tipologie a secondadelle proprie esigenze, con tutti i migliori prodotti ortofrutticoli di stagione. È infine possibilepersonalizzare gli ordini aggiungendo anche carne, uova, vino, salumi, conserve e viadicendo”.Ne è passato di tempo dal 2011, Porcaro ha da poco ricevuto un round da 1,5 milioni dieuro e mira a espandere la sua attività: “In 36 mesi vogliamo raggiungere tutti i capoluoghidi provincia densamente abitati della Regione e muoverci anche all’estero, sulla base dellerichieste che riceviamo dalla Svizzera. Con i recenti finanziamenti vogliamo allargare ilteam a livello di marketing e logistica perché, pur essendo una startup che nasce su internet,la nostra attività si svolge prevalentemente sulla strada e questo implica una serie diinvestimenti notevoli”. Ma nel futuro di Cortilia c’è anche una app ”Ci stiamo lavorando datempo: il lancio è previsto nei primi mesi del 2015”.MarcoPorcaro,CEOdi CortiliaNUMERI2 Mln euroFatturato / Utile(ultimo anno): transatoannuale 201410Dipendenti / Collaboratori33Età media dipendenti50.000Utenti iscrittiMigliaiaConsegne cassette/mese5Zone servite a oggi:provincia di Milano,Monza, Brianza, Varese,Como2,5 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)ricevuto dalla societàdalla sua fondazione nel2011.69


CIBOCORTILIAhttps://www.cortilia.it/L’OFFERTACortilia è il primo e-commercedi prodotti alimentaria filiera corta, chepermette di ricevere direttamentea casa eccellenzelocali e nazionali in pochiclick, portando a tavola lafreschezza di frutta e verduraappena colte. Sullapiattaforma è possibiletrovare frutta e verdura distagione, formaggi freschi,carni bianche e rosse,salumi ed affettati, marmellate,conserve, uova,farina, vino e birra artigianale:ampia varietà per unaspesa completa, genuina esostenibile.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Nel 2013, Marco Porcaro ha ricevuto da Assorel, l’Associazione delle Agenzie di Relazioni Pubbliche,il riconoscimento speciale “Italia del Fare”, dedicato agli imprenditori distintisi per iniziative eattività volte al superamento della crisi economica, alla valorizzazione del Made in Italy e che hannocontribuito al miglioramento della reputazione e della credibilità di beni e servizi prodotti nel Paeseper il mercato interno e internazionale.IL LOGOÈ un gioco di parole cherimanda a concetti chiaveche sono alla base dellanostra filosofia: “Orti”,“Cortili”, “Filiera Corta”.Quindi… Cortilia!L’utente può acquistare iprodotti da ogni singoloagricoltore, con il vantaggiodi poter condividerecon lui la frequenza e lafedeltà d’acquisto, cosìcome avviene in una compravenditadiretta.I produttori possono vendereonline i loro prodottidi stagione a compratoridel territorio, garantendonein prima personaqualità e freschezza.Tutti gli agricoltori associatioffrono così prodottigustosi, artigianali e realizzatiattraverso tecnichedi coltura sostenibili, tuttequalità puntualmente verificatedal team di Cortilia.70


CIBOFOODSCOVERYhttp://www.foodscovery.com/LA QUALITÀ DEI MIGLIORI PRODOTTI LOCALIALLA “PORTATA” DI TUTTIo e il mio socio abbiamo un passato nel mondodella finanza. Dopo alcuni anni di lavoro“I in questo ambito abbiamo avuto la fortuna dientrare a far parte del gruppo di Rocket Internetcon il compito di creare un e-commercenel sud est asiatico. Viaggiando tanto all’estero, ed essendoentrambi dei buongustai, ci siamo presto resi conto che icannoli siciliani, la pastiera o le pesche di Prato non eranoprodotti che potevano comprare al di fuori di quelle piccolebotteghe in cui li avevamo assaggiati”, così Fabio di Gioiainizia a raccontare la storia di Foodscovery, la startup cheha fondato insieme a Mario Sorbo.“Visto che i negozianti locali sono troppo impegnati a pro-durre e non hanno tempo nè strumenti per gestire canalial di fuori del proprio mercato locale abbiamo pensato dicreare un’infrastruttura che desse la possibilità al consumatoredi avere accesso immediato a specialità alimentarifresche e alle piccole realtà di vendere fuori dal loro mercatoabituale”. Attualmente Foodscovery serve tutta Italia:“abbiamo ricevuto richieste di ordini anche dal Canada madopo l’Italia ci limiteremo per un po’ all’Europa. Abbiamogià provato a spedire i cannoli a Berlino e l’esperimentoè riuscito alla perfezione”. Prossimi passi? “Entro marzo2015 vogliamo lanciare il magazine su Slow Life Style nelquale racconteremo le storie dei nostri produttori. E allafine del prossimo anno vorremmo raggiungere i 400 produttoriselezionati”.NUMERI9Dipendenti / Collaboratori32Età media dipendenti190Clienti560K+300KRound / Finanziamenti (totale)Angels e fondo FIRA, Smart&StarFabio di Gioia e Mario Sorbo foundersIl team di Foodscovery71


CIBOFOODSCOVERYhttp://www.foodscovery.com/L’OFFERTAPREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Selezionatida Access Springer ePlug&Play,selezionatida Text Usal Pioneer FestivalIL LOGO“Logo scelto perchè volevamo indicare il mondo, globale, mache richiamasse il cibo quindi pomodoro. Volevamo crearelogo facilmente identificabile per poter distribuire sticker daapplicare sulle vetrine”.72Foodscovery è un marketplacedi vendita diretta traproduttori e utenti. Il ruolodella piattaforma è selezionarei migliori produttorisecondo alti standardqualitativi, e di proporli aun largo bacino di utentigestendo tutti gli aspetti.Dalla logistica ai flussifinanziari, dal marketing ealla promozione, rendendoaccessibile il sistema ancheai piccoli produttori chenormalmente non sonostrutturati per affrontare unsistema di vendita online.In primo luogo la mancanzadi un magazzinocentralizzato di prodottiimpatta positivamente suicosti rendendo competitivii prezzi di vendita. L’accordostipulato con DHLconsente di contingentarele spese di spedizione e diabbassare la soglia minimadi acquisto per ottenerela spedizione gratuita. Lafornitura ai singoli produttoridell’attrezzaturanecessaria per l’imballaggioe la spedizione di prodottifreschi, rende accessibile alpubblico qualsiasi prodotto.La gestione delle transazionifinanziarie attraversoil sistema internazionalePAYMILL garantisce sicurezzae tracciabilitàdell’ordine.


CIBOMYFOODYhttp://www.myfoody.it/LANCIAMO LA NOSTRA SOLUZIONEAGLI SPRECHI ALIMENTARIutto è partito da un pacchetto di biscotti acquistatiper caso in un piccolo negozio du-“Trante un soggiorno studio in Belgio» raccontaFrancesco Giberti, 27 anni, fondatore e CEOdi MyFoody. «Biscotti biologici a pochi giornidalla data di scadenza, venduti a prezzo pieno. Come erapossibile? Perché avrei dovuto pagare il prezzo pieno perun prodotto vicino alla scadenza? Non era conveniente néper me né per chi li stava vendendo, che si sarebbe trovatoad avere molte eccedenze». Sono queste le domande chenel novembre 2012 hanno ispirato la nascita di MyFoody,un progetto contro lo spreco alimentare ispirato dall’ideadi una politica commerciale più innovativa, per cui piùil prodotto si avvicinava alla scadenza, più doveva esserescontato. Si viene a creare così una rete contro lo spreco,coinvolgendo tutti gli attori che creano eccedenze, dandoloro la possibilità di rimettere in circolo questi prodottisulla piattaforma a fini commerciali o solidali. «L’obiettivodi MyFoody è creare valore economico, sociale e ambientalegrazie ad un modo intelligente di considerare e gestirele eccedenze prodotte. L’approccio è quello della “blu economy”,secondo cui ciò che viene sprecato può invece crearevalore se rimesso in circolo. «Garantiamo una miglioregestione delle eccedenze “a rischio spreco”, spesso vicinealla scadenza e quindi con tempi limitati di intervento.Attraverso la tecnologia, MyFoody riesce ad intervenire intempi brevi e assicurare il recupero di tali prodotti».Francesco Giberti, ideatore e CEO di MyFoody insieme a LucaMasseretti, co-founder e financial officerNUMERI737Dipendenti / Collaboratori27Età media50Le aziende coinvolte finoraDA MARZO 2015App on line6KRound / Finanziamenti (totale)(Call 1-Cest Project)Nata nel febbraio 2014,sarà lanciata nella primavera2015 «dopo unprimo test di tre mesi aMilano». La milestone èchiara e ambiziosa: «entrola fine del 2015 vogliamocoinvolgere 50 realtà traaziende produttrici, grandedistribuzione organizzata epiccoli commercianti. Nel2016 vogliamo conquistare350 realtà del Centro Norde iniziare a lavorare all’estero. Per questo ci stiamogià muovendo ad Amsterdamgrazie all’aiuto di altriragazzi italiani che hannofondato FoodLogica, unastartup che si occupa ditrasporto di alimenti. E poi2017 coinvolgeremo 750saremo in 3 capitali europee:Amsterdam, Berlino eCopenhagen».


CIBOMYFOODYL’OFFERTAMyFoody è una piattaformadi e-commerce pensataper valorizzare le eccedenzealimentari create dalleimprese del settore produttivoe distributivo e perdiminuire la produzionedi sprechi alimentari delleimprese e dei consumatori.Grazie a questa piattaformale aziende possonovendere i prodotti in scadenza,difettati o in eccessoai consumatori e alleattività commerciali applicandoun notevole scontoe gli enti non profit hannola possibilità di riceverein donazione prodotti dadestinare alle comunitàindigenti del territorio.http://www.myfoody.it/PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Ha ricevuto il patrocinio diExpo2015, la call “Alimenta2Talent”programma diaccelerazione d’impresapromosso dal Comune diMilano e dal Parco TecnologicoPadano di Lodi, ilBando FoodWasteReductionImpactHub Firenze e FondazioneUniCoop Firenze.INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:ImpactHub Firenze 3 mesiAlimenta2TalentCon il software MyFoody,le imprese della produzione,distribuzione e ristorazionepossono monitorarele proprie eccedenze ecaricarle nella piattaforma.La geolocalizzazione permetteall’utente di visualizzaretutti i prodotti disponibilinella propria areadi riferimento: in questomodo si crea una vera epropria Rete contro lospreco che valorizza l’elementoterritoriale e fanascere nuove relazioni traattori operanti nella stessazona.IL LOGOIdea è di utilizzare le Odi foody come ruote delcarrello (che rappresental’ecommerce)74


TURISMO


TURISMOMUSEMENTTRAVEL APPEALVIAGGIARTWANDERIOCICEROOS76


TURISMOMUSEMENThttp://www.musement.com/LUOGHI D’ARTE, ECCO L’APP CHE ORGANIZZALE VISITE(TAGLIANO COSTI E CODE)I soci fondatori di Musement:da SX a DX, Fabio Zecchini,CTO; Alessandro Petazzi,CEO; Claudio Bellinzona, VPContent & Operations; PaoloGiulini, VP Offer Development.Il team è composto da unaquindicina di persone, mal’obiettivo per 2015 è diarrivare a 30.uando si ritorna da unQviaggio non si ricorda qualevolo si è preso, ma le coseviste e le emozioni vissute.Musement ha scelto dilavorare su questo. I quattro soci fondatorihanno iniziato nel 2013 focalizzandosisull’aggregazione e la vendita dibiglietti per mostre d’arte permanentie temporanee, musei e attrazioni. «Poici siamo resi conto che il mercato delleattività e delle esperienze “giornaliere”da fare quando si viaggia è molto piùampio», racconta Alessandro Petazzi.L’idea gli è venuta mentre si trovava incoda per una mostra d’arte a Firenzecon uno dei co-fondatori dell’aziendae non riuscivano a capacitarci che nonesistesse un’app per acquistare i bigliettionline e saltare la fila. «Mesi dopo abbiamoincontrato un altro co-fondatore,che all’epoca organizzava mostre d’artee che ci ha spiegato come funziona ilsettore, con le sue complicazioni e le sueNUMERI4I soci15Il team di lavoro3000Attività coperte25Nazioni37 Mld di euroIl valore di mercatodelle attività di viaggio77peculiarità. Da lì abbiamo capito chepoteva esserci un’opportunità di business».Il mercato delle attività di viaggio èdi circa 37 miliardi di euro (secondoPhoCusWright) se si considerano soloi viaggiatori europei, la fetta più ampiadei clienti di Musement. Si parla, invece,di 100 miliardi se si considerano iviaggiatori di tutto il mondo. La venditadi biglietti per musei e mostre d’arte dasola rappresenta ovviamente un mercatomolto più piccolo, intorno a 3 miliardieuro a livello globale.Per il futuro, l’obiettivo è quello di rendereil servizio sempre più personalizzatoa seconda che il viaggio si concepitoper una famiglia, una coppia o un single.«Cerchiamo di aiutare la gente adavere vacanze memorabili, ma anche piùsemplici. Se non hanno il tempo di farlo,studiamo noi Tripadvisor e Lonelyplanetper loro», conclude Alessandro Petazzi.


TURISMOMUSEMENThttp://www.musement.com/La homepage del sito con il menù sempre ricchissimo di grandi eventi per i migliori momenti di svago da associare ai i tuoi viaggiL’OFFERTAIL LOGOMusement copre 3000 attivitàin 25 nazioni. Con centinaiadi musei e attrazioni già disponibiliin Europa e Stati Uniti ,l’applicazione fornisce informazionidettagliate su ogni attivitào evento disponibile (dallavista guidata al Cenacolo diLeonardo a un giro in gondola aVenezia, dall’ingresso ai giardinidi tulipani in Olanda all’accessovip al Metropolitan diNew York), ciascuno dei qualipuò essere acquistato direttamentedal proprio smartphone.Per ogni prenotazione gli utentiricevono biglietti elettronici ovoucher ufficiali per un accessoprioritario e garantito senza farelunghe code o dover stampare ibiglietti a casa.Lo screenshot accedendo all’appIl nome è stato scelto per mettere insieme ilmondo dell’arte (muse, musica, musei) a quellodel divertimento (amusement, entertainment).Il logo invece voleva dare quel toccoemozionale che caratterizza un bel viaggio,ecco il perché della M che si trasforma in uncuore.78


TURISMOTRAVEL APPEALhttp://www.travelappeal.com/LA SOLUZIONE PER SCOPRIRE(E MIGLIORARE) L’APPEAL DEI TUOI VIAGGItudiare i numeri del turismo per eliminarne i freni e miglioralo.Questa la missione di Travel Appeal la startup nataS per fornire per capire i comportamenti dei turisti di oggi,viaggiatori che scelgono le mete e si muovono sempre di piùgrazie agli strumenti digitali e alle piattaforme presenti su Internet.La piattaforma riesce a realizzare dei progetti di comunicazione digitale inlinea con i comportamenti studiati. Il turismo è sempre stata la passione diMirko Lalli, il fondatore e Ceo poco più che quarantenne, che ha deciso dimettersi in gioco in questo ambito dopo 15 anni di esperienza nel settoremarketing e comunicazione digitale, ed essere stato docente del master inComunicazione d’Impresa a Siena e di quello in Social Media Marketinga Milano. Ha collaborato all’ideazione e alla realizzazione di BTO – BuyTourism Online fin dalla prima edizione, dove lo scorso anno ha presentatola sua creatura.Travel Appeal ha monitorato le sei città italiane che sono state candidatea Capitale Europea della Cultura per il 2019 (Cagliari, Lecce,Matera, Perugia-Assisi,Ravenna e Siena). Ma ha anche analizzato l’attività sui socialnetwork legata al turismo nell’ambito di Expo2015.NUMERI1Socio fondatore41Età del fondatore100e oltre le variabilianalizzate dal TAI Software Solutions250mila euroè l’investimento pree-seed2013l’anno di costituzioneMarco Lalli founder di Travel AppealL’efficace sintesi infografica delle azioni di Travel Appeal79


TURISMOTRAVEL APPEALhttp://www.travelappeal.com/L’OFFERTAIl team di Travel Appeal ha messo a punto una metodologiaper la misurazione dell’”Appeal turistico” di una destinazione.Si chiama Travel Appeal Index Score ed è un valore risultanteda centinaia di variabili che vanno ad analizzare gliaspetti che influiscono sulla percezione della destinazionein termini di “sentiment” e “reputation”, sulla capacitàorganizzativa e di marketing e sulle performance in ambitoturistico ricettivo.Quando Travel Appeal Index (TAI) rileva criticità, vengonoerogati avvisi e suggerimenti specifici che permettonodi intervenire per migliorare l’appeal della tua struttura.Grazie alla quantità di dati che il motore intercetta edanalizza, l’utente (operatore turistico) potrà conoscere megliola sua clientela (cosa amano e di cosa si lamentano),orientandosi meglio nella comunicazione e nelle scelte dimarketing.INCUBATI, ACCELERATI, DA CHI:IL LOGOTravel Appeal è stata seguita daH-Farm, l’incubatore della provinciadi Treviso fondato da RiccardoDonadon, che ha voluto credere inquesto progetto e l’ha inserita nelproprio ecosistema, rilevandoneuna quota del 40% con un investimentopre-seed di 250 mila euro.80


TURISMOVIAGGIARThttp://www.viaggiart.com/ARTE, LA GRANDE BELLEZZADEL NOSTRO PAESE SEMPRE CON TEe bellezze artistiche italiane sono sempre a portata di mano. Grazie a Viaggiartè possibile accedere ai dati del ministero per i Beni Culturali in unL attimo, con un tocco sullo smartphone. Ma c’è anche la possibilità di informarsisui servizi turistici correlati (dove mangiare, dove dormire, info sultrasporto pubblico, made in Italy).La piattaforma per il turismo è stata realizzata dall’azienda calabrese Altrama Italia. I duesviluppatori hanno utilizzato i data set del Ministero uniformandoli e rendendoli fruibiliin maniera facile e intuitiva. I fondatori sono due trentenni, Giuseppe Naccarato e StefanoVena. Il primo è laureato in Ingegneria Gestionale e ha svolto un dottorato di ricerca inPsicologia della Programmazione e Intelligenza Artificiale presso l’Università della Calabria.NUMERI2soci fondatori55clienti negli ultimi due mesi8persone nel team dal 2015Durante l’attività di ricerca si è occupato di tecnologie digitali applicate ai Beni culturalie al turismo. Stefano Vena è laureato in Ingegneria Informatica ed ha svolto anche luilo stesso master di Giuseppe. Si è occupato di nuove tecnologie applicate al multimediae all’intrattenimento educativo e di Intelligenza Artificiale, focalizzandosi sul tema delle“Dinamiche non lineari in Reti Neurali Cellulari”.33 mila eurofatturato a ottobre e novembre 2014400 mila euro , l’obiettivo fatturato 2015I due socifondatoridi Viaggiart:Stefano Venae GiuseppeNaccarato81


TURISMOVIAGGIARThttp://www.viaggiart.com/L’OFFERTADopo aver scaricato l’app di Viaggiartdagli store Android o Apple, basta avviarel’applicazione che geolocalizzerà l’utente.Subito dopo aver stabilito la posizione,l’app scarica immediatamente gli attrattoriculturali a pochi chilometri dall’utente,permettendogli di scegliere quale visitareo di creare tramite le mappe un itinerarioche ne comprenda più di uno e di raggiungerlitramite navigatore.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Dopo la sua presentazione, Viaggiart è statapremiata come migliore startup turisticaitaliana durante la tappa di RepNext: laRepubblica delle Idee di Matera, il festivaldi innovazione promosso da Riccardo Lunae il quotidiano La Repubblica. Pochi mesidopo, la startup ha anche ricevuto il premioTelecom Italia durante il Best Practices,l’evento organizzato da ConfindustriaSalerno e dedicato alle migliori realtàinnovative italiane. Tra i loro partner c’è dapoco anche Europcar, che promuoverà l’applicazionein tutte le auto che noleggeràin Italia. Ed è di pochi giorni fa la notiziadella vittoria di Viaggiart al Talentlab diCalabria Innova.IL LOGO82


TURISMOWANDERIOhttps://www.wanderio.com/UN SOLO PORTALE PER PIANIFICAREL’ITINERARIO COMPLETO DEI TUOI VIAGGIn viaggio senza pensieri. O per lo meno, tutti programmatiUin anticipo. Questo è quello che si può fare con Wanderio, lastartup che offre la possibilità di prenotare, su un unico portale,ogni singola tratta dell’itinerario, dalla porta di casa finoalla destinazione finale. «Ci occupiamo di viaggi e lo facciamoonline – dice Matteo Colò, uno dei fondatori – cerchiamo di semplificare ilprocesso di prenotazione».Chi vuole organizzare una vacanza visita in media 22 siti e fa 12 sessionidi ricerca prima di una prenotazione. «Le informazioni sono molto frammentate.Noi raccogliamo tutto in un unico portale e diamo la possibilitàall’utente di pianificare il suo itinerario di viaggio».I tre soci fondatori Matteo Colò, Disheng Qiu e Luca Rossi si sono conosciutiad InnovactionLab dove avevano individuato tutti lo stesso tema,quello dei viaggi. Oggi sono un’azienda a tutti gli effetti, con team che contauna decina di persone.NUMERI3Soci10nel team27Età media dipendenti200.000 eurodi finanziamento nel 201440.000i trasferimenti assistitiParte delteam diWanderio83


TURISMOWANDERIOhttps://www.wanderio.com/L’OFFERTACon Wanderio si possono scegliere imezzi di trasporto (dal taxi, ai trenial car pooling) e confrontare tariffee orari. Grazie al confronto di voli,treni, traghetti e servizi di collegamentoquali taxi, bus e navette,l’utente ha la possibilità di creareil proprio itinerario su misura eprenotarlo completamente online. Sipuò scegliere il tragitto che preferisciin base al prezzo, alla durata delviaggio e alle emissioni di CO2.Nell’ultimo anno «la copertura deitrasferimenti è arrivata a 40 mila eabbiamo rilasciato una nuova versionedel prodotto che permette di acquistarel’intero itinerario di viaggio.Oggi quindi non solo permettiamodi confrontare i prezzi e le opportunità,ma offriamo anche la possibilitàdi acquistare un pacchetto diviaggio.E da giugno abbiamo cominciatoa crescere del 50% mese su mese»racconta Matteo Colò. La società èstata costituita nel febbraio 2013 el’età media del team è di 27 anni.IL LOGOINVESTIMENTI,FINANZIAMENTIA febbraio 2014 WANDEIROha chiuso un primo round difinanziamento per 200 milaeuro, coinvolgendo businessangel, Translated, Club ItaliaInvestimenti 2, Xandas. «Primaabbiamo fatto bootstrapping,in pratica ci siamoautofinanziati con i nostririsparmi. Questi soldi cisono serviti per consolidarela tecnologia del prodottoe per arrivare sul mercato».Per il futuro, lavorano adun prossimo round day diinvestimento, l’intenzione èquella di estendere la coperturadel servizio anche aldi fuori dell’Italia e di ampliareil team. Un altro passoavanti sarà lo sviluppo e illancio di un’applicazioneper smartphone e tablet.84


TURISMOCICEROOShttp://www.ciceroos.it/IL CICERONE VIRTUALE PER VIVEREIL MEGLIO DELLE LOCALITÀ TURISTICHEIl team diCiceroosRaggruppare in un unico punto milioni di informazioni sui luoghi e attraversouna tecnologia intelligente, permettere agli utenti di esplorarli e conoscerlifacilmente. Una guida turistica virtuale a tutti gli effetti, un Cicerone smart esempre disponibile.Sono oltre 46 milioni i turisti in Italia e 500 milioni in Europa, molti di loro spendono unsacco di tempo online prima di farsi un’idea su una destinazione che non conoscono equesto perché l’informazione sul web è molto spesso sparsa e dispersiva.La funzione di CicerOOs è quella di guidarli nella ricerca.La startup innovativa pugliese è stata fondata nel 2010 al ritorno da un’esperienza FulbrightBest in Silicon Valley e grazie anche ad un grant di 25 mila euro erogato della RegionePuglia, del quale i fondatori – Daniele Cassini CEO e Daniele Viva CTO - si sonoavvalsi come vincitori del bando Principi Attivi per la valorizzazione dei talenti imprenditorialidei giovani pugliesi. I due soci, sfruttando il lavoro svolto da Daniele Viva durantela tesi specialistica e avvalendosi della collaborazione con alcune università italiane hannosviluppato i primi algoritmi basati sulla semantica dando vita così alla loro creatura.NUMERI2Soci30Età media10.000 euroRisorse di partenza300mila euroL’investimento complessivo2010L’anno di nascita dell’idea85


TURISMOCICEROOShttp://www.ciceroos.it/TIMELINEDalla nascita di CicerOOsad oggi sono stati investitinel progetto circa 300 milaeuro. L’idea che ha datovita a CicerOOs nasce daidue soci fondatori - DanieleCassini CEO (31 anni)e Daniele Viva CTO (29anni).I due soci partono con 10mila euro, poi dopo unanno grazie al primo grantdi 25 mila euro dal bandoBollenti Spiriti della regionePuglia i due apronola società e lavorano suiprimi algoritmi.Il progetto parte peròfull-time il 15 febbraio del2012 grazie al primo rounddi investimento 150 milaeuro da Digital investments(dPixel) e PrincipiaSGR.IL LOGOLa società cresce, attiraclienti come Fiat e Amex,lavora con partner comeTripAdvisor e Michelin estringe collaborazioni scientifichecon enti di ricercacome il CNR. A maggiodel 2013, per validare losviluppo commerciale,CicerOOs raccoglie altri100 mila euro da DigitalInvestments (dPixel) edall’acceleratore di TrentoTechPeaks, dove il team sitrasferisce per 6 mesi.86


GAMING


GAMINGBEINTOOMANGATARBADSEEDGAMEPIXINTERACTIVE PROJECT88


GAMINGBEINTOOhttp://www.beintoo.com/eu/it/indexQUELLI DI FRUIT NINJACHE “CATTURANO” 80 MILIONI DI UTENTINUMERI2,7 Mln euroFatturato / Utile20132Founders60Dipendenti / CollaboratoriBeintoo teama storia di Beintoo nasce daLun’idea dei fondatori AntonioTomarchio e Filippo Priviterae inizia a prendere forma nellaseconda metà del 2010 quandoTomarchio – che aveva già fondato unaprecedente startup nel settore della pubblicitàonline – decide di lanciarsi in una nuovaavventura: creare una società innovativa nelmondo del mobile advertising.La prima svolta avviene nel 2011 quandoBeintoo vince il premio come migliorestartup europea alla rassegna pariginaLeWeb, una delle più importanti competizioniper startup del mondo: «Quel premioci ha dato una validazione internazionale»spiega Antonio «ci ha permessodi accelerare nella raccolta di capitali. Erainatteso, ma credo che giudici abbiano vistoin noi un modello capace di crescere e unmercato promettente».I nuovi capitali arrivano nel 2012 facendofare il salto di qualità alla startup milanese:due round di finanziamenti ravvicinati,uno di 5 milioni di dollari dal fondoInnogest e uno di 2 milioni da un fondolondinese.Il passo successivo è stato quello di varcarei confini nazionali per affacciarsi al mercatoglobale: oltre alla sede lombarda, Beintooapre due filiali estere, una a New Yorke una a Shanghai, quest’ultima avvalendosidel partner locale iDreamsky.Con un fatturato in continua crescita, 2,7milioni di euro nel 2013 (+ 500% rispettoall’anno precedente), e 60 dipendenti, lastartup si configura oggi come operatore diprimo piano per quanto riguarda il mobileadvertising. Uno sviluppo commercialein continua ascesa grazie anche a clienticome Adidas, Coca-Cola e RCS. Obiettivodei prossimi mesi è quello di diventare dastartup ad azienda anche grazie alle innovativeunit “Online to Offline” che permettonoa brand e retailer di generare trafficodrive to store.8932Età media10 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)da parte di Innogest, TLe altri investitori in tuttoil mondo


GAMINGBEINTOOhttp://www.beintoo.com/eu/it/indexL’OFFERTABeintoo è una startup specializzatanello sviluppo dipiattaforme di gamificationper il mobile. Per esempio,Fruit Ninja è una delle appche utilizza questo sistema.I partner di Beintoo hannoquasi 80 milioni di utentiattivi mensilmente.Il sistema è costruito perpremiare con beni reali chigioca sul cellulare, far guadagnarechi crea app e nelfrattempo rivoluzionareil settore della pubblicitàonline.I mercatiprincipalidi Beintoosono Usa,Cina, Canada,Inghilterra,Germania eFrancia.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Beintoo vince nel 2011 il premio come migliorStartup Europea al prestigioso premioLe Web, l’importante competizione per startupsponsorizzata da Google.IL LOGO90


GAMINGMANGATARhttp://www.mangatar.net/IL GAMING SU WEB E MOBILEDIVENTATO SAGAa società è nata nel 2012 ma noi lavoriamo assieme da una vita e siamo riuscitia trasformare una passione, quella per i videogame, in un vero lavoro».“LCosì il CCO di Mangatar, Raffaele Gaito, presenta la startup italiana che stadiventando sempre più leader nel settore del gaming per web e mobile. Ne èuna prova la recente collaborazione stretta con Intel di cui oggi Mangatar èsoftware partner.Il team, età media 31 anni, si divide tra Salerno, Milano e Roma ed è costituito, oltre cheda Raffaele, da Andrea Postiglione, Enrico Rossomando, Michele Criscuolo e AlfredoPostiglione.«Partimmo lavorando tra i banchi dell’Università ad un generatore di avatar in stile mangache ebbe un enorme successo: ne furono generati 8 milioni in un anno. Ma eravamo smanettonie non capimmo che potevamo guadagnarci dei soldi. Poi due anni fa lanciammo ilgioco Mangatar Saga e cambio tutto».Raffaele confida tutto ciò nell’aula magna dell’Università di Salerno ritornando nel luogodove tutto ebbe inizio. Mangatar Saga conta oggi 80.000 utenti iscritti. Nello stesso anno èarrivato anche il primo finanziamento: un investimento seed da parte di dPixel di 200milaeuro.NUMERI80:000Utenti5Membri del team31Età media400.000Download per Dengen Chronicle200 mila eurodi investimenti da dPixelIl Mangatarteam91


GAMINGMANGATARhttp://www.mangatar.net/L’OFFERTAMangatar Saga è un gioco di ruolo online che permette di esprimere al massimo la creativitàdei giocatori, che possono creare i propri avatar scegliendo le caratteristiche del propriogenere manga preferito.Dengen Chronicles, invece, ha conquistato un posto d’onore nei giochi di carte online.Una delle sue caratteristiche fondamentali è la possibilità di realizzare carte personalizzabiliin stile manga.La trama del gioco racconta di quattro famiglie scese in guerra tra loro: ninja, fantasy, robote school. Per giocare l’utente dovrà sceglierne una e creare il suo mazzo di carte.INVESTIMENTI,FINANZIAMENTI:Mangatar Saga ha fattoottenere al team numerosipremi: 2° posto StartCupCampania 2012, PremioNazionale per l’Innovazionecome miglior startup del2012, Wind Business Factor2012.INCUBATI, ACCELERATI, DA CHI:IL LOGONel 2013 è stato presentato “Dengen Chronicles” selezionato,ancora in fase beta, da AppCampus, il programma di accelerazioneper application mobile finanziato da Nokia e Microsoft egestito dall’Università finlandese Aalto. Microsoft crede moltissimonelle potenzialità del progetto visto anche il Grant di 50.000euro investito e la partecipazione diretta di alcuni dei suoiesperti nello sviluppo del prodotto. Una fiducia ben riposta se siconsidera che, ad oggi, sono stati già effettuati oltre 400.000download del gioco.92


GAMINGBADSEEDhttp://badseed.coDIVENTARE GRANDISENZA COPIARE I BIG-GAMESIl teamNUMERI3Founders7Collaboratori28Età media15.000 euroRound / Finanziamenti (totale)Grant Working Capital awards250.000 euroerogati dal fondoeuropeo United Ventures.e altre startup di giochi solitamente fanno“Lcloni di giochi famosi, cercando di sfruttare lavisibilità altrui per catturare l’attenzione. Noiinvece vogliamo creare qualcosa di nuovo, perpoi magari farci copiare dagli altri» raccontaJacopo Musso, co-fondatore insieme a Roberto Mangiafico eClara Parona di BadSeed.Sono partiti nel 2012 con i risparmi accumulati lavorandoda Ubisoft, azienda di videogiochi francese con sede a Milano.«Ad un certo punto però non volevamo più essere unpiccolo ingranaggio in una grande società. Volevamo farequalcosa di nostro». GameFounders, il principale acceleratoredi startup europeo del settore ha rappresentato il trampolinodi lancio.Il team ha preso insieme un volo per Tallinn, in Estonia, ehanno cominciato il loro percorso di accelerazione. 15 milaeuro di finanziamento e due camere di ostello che li hannoaccolti per tre mesi. «E’ stato importantissimo per creareuna squadra unita. Abbiamo avuto l’occasione di conoscerepersone con grande esperienza nell’industria dei giochi. Percitarne solo uno: Ian Livingstone, il papà di Lara Croft».Nel 2013 BadSeed ha vinto una borsa per la scuola di MindThe Bridge. Sono partiti, questa volta solo in due, verso SanFrancisco. E ci sono rimasti per tre mesi. «Alla fine abbiamoaperto anche una sede lì».Mentre lavoravano per Ubisoft, i tre ragazzi hanno dato vitaa Sheep up, la loro prima app, che ha come protagonista unapecorella intrappolata in una scatola: «Abbiamo avuto oltreun milione di download e Google ci ha messo in vetrina suPlay per diversi mesi. Tutto questo ci ha poi permesso diessere selezionati al Nonick di Bilbao e alla GMIC di SanFrancisco».Nel luglio 2014, BadSeed ha ricevuto un finanziamento di250 mila euro dal fondo europeo United Ventures che haaiutato la startup a fare un ulteriore salto di qualità: «Ci sonoserviti per lanciare il nostro nuovo gioco: Sleep Attack».93


GAMINGBADSEEDhttp://badseed.coSHEEP UP!BadSeed è specializzatanello sviluppo di giochiper mobile. In Sheep Up! ilgiocatore, inclinando il suosmartphone, può guidarela pecorella sempre più inl’alto per permettergli difuggire dalla sua prigionedi cartone. Il tutto raccogliendooggetti, superandoprove e sconfiggendonemici.SLEEP ATTACKSleep Attack reinterpretail genere di gioco dei TowerDefense, introducendouna meccanica completamentenuova che infrangele regole classiche. Il giocatoredifende il protagonista,Ubaldo, ruotandol’intero mondo, costruitosu due anelli concentricie indipendenti, deviandola traiettoria dei nemici oriposizionando le proprietorri.PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:IL LOGOGrant Working Capital;Selezione da parte diGameFounders (First gamingaccelerator in Europe);Borsa di studio da parte diMind the Bridge.94


GAMINGGAMEPIXhttp://www.gamepix.com/SOLUZIONI DI GAMIFICATIONPER CREATORI DI GIOCHI E SITI WEBre studenti fuori sedeTdell’Università Sapienzache s’incontranoall’edizione 2012 di InnovActionLab, in teamdiversi, e scoprono di avere la stessapassione per i videogiochi. Così, daquesta premessa, nasce GamePix: «Lastartup prende forma quando JustineSilipo (CFO), Valerio Pullano (CMO)ed io entriamo in contatto con AugustoCoppola e la sua capacità ditradurre in imprese le idee innovative»racconta Edouard Wawra, CEO.GamePix cresce e si sviluppa all’internodell’incubatore ed acceleratoreLuiss EnLabs ma, contemporaneamente,coltiva la sua vocazione internazionale,coronata con la vittoria alIl team diGamepixcontest “StartUp in Action 2013” delCodemotion di Berlino, come startuppiù votata da investitori e pubblico.Da qui l’interesse di numerosi investitorinazionali ed internazionali, primitra tutti Microsoft e Nokia che, dopoesser stati attenti osservatori dei progressi,hanno deciso di investire nellarealizzazione della versione mobile diGamePix per Windows Phone attraversoil progetto AppCampus.Nel frattempo, il team si è allargatoaccogliendo Emiliano Tomaselli,Alessandro Messore e PierfrancescoD’Orsogna che gestiscono lo sviluppotecnico, Giulia Scifoni e AlessandroDaniello che si occupano della graficae del design dei prodotti e Sergio Sarliper lo sviluppo del business.In appena un mese dal lancio dellanuova piattaforma (beta pubblica),GamePix ha visto oltre 900 publisherdistribuirne i contenuti. Ad essi siaggiungono gli oltre 300 developerche hanno caricato i loro giochi, deiquali circa una cinquantina sono giàstati pubblicati. Tutto per un volumedi utenti/visitatori che, ogni mese, siattesta intorno al milione, numero inforte crescita.Dal 2 dicembre è attiva anche WindGamePix, una piattaforma parallelanata dalla partnership tra l’impresadi telecomunicazioni e la startup.Giocando il cliente Wind accumulapunti per scalare una classifica che, infuturo, potrebbe anche comportarel’assegnazione di veri e propri premi.NUMERI3Founders6Collaboratori25Età media1.000.000Utilizzatori per mese3° ROUNDdi finanziamentiimporto riservato per volere degliinvestitori95


GAMINGGAMEPIXhttp://www.gamepix.com/L’OFFERTALeader nella distribuzione di videogiochi HTML5 sul web,GamePix consente a siti web, Telco e Media Company diottenere contenuti digitali di alta qualità per intrattenere emonetizzare i propri utenti.GamePix è pensata come una piattaforma che punta afornire visibilità a tanti sviluppatori indipendenti di giochihtml5, che vogliano diffondere e monetizzare le propriecreazioni senza doversi occupare degli aspetti di marketinge business,In questo modo essi possono proporsi direttamente a tantissimigiocatori, bypassando i tanti vincoli imposti dallemajor internazionali del settore e guadagnando accesso almercato in modo immediato.IL LOGOPREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Premi vinti/riconoscimenti: vittoria al contest “Startup in Action2013”, due premi vinti al Facebook Hackaton a Roma, Selezionatida Nokia e Microsoft per AppCademy in Finlandia.Incubati: Sono incubati all’interno di Luiss Enlabs a Roma96


GAMINGINTERACTIVE PROJECThttp://interactiveproject.com/FARE DELLE CORSE FOLLICON UN MARCHIO DI FABBRICAnteractiveIProject è unastartup, natanel 2011, chesi occupaprincipalmente di racinggame. È sbarcata sulmercato con MyGPTeam,browser game sulla Formula1, che ebbe subitogrande successo attirandol’interesse di alcuni investitori:«Abbiamo chiuso unmicro-seed nel 2011 pressol’acceleratore EnLabs (oraLUISS ENLABS), e un seeda fine 2012 da 400 milaeuro con LVenture Group,FILAS e un business angel»racconta Matteo Palumbo,CEO di un team giovane,media intorno ai 30 anni,e numeroso, una decina dicollaboratori.Nel 2014 Interactive Projectè stata selezionata trale due 200 startup ospiti diGame Connection America:«Si tratta di un eventoche si svolge ogni anno aSan Francisco con il megliodel gaming mondiale.Quest’anno siamo statitra i “selected projects”con MyGPTeam Turbo eabbiamo fatto un pitch di5 minuti davanti ad unaplatea di publisher, investi-NUMERI30Età media team5I giochi prodotti finora350 milaI download per OverVolt450 mila euroRound / Finanziamenti (totale)investimentida LVenture Grouptori e stakeholder».Per il lancio di OverVolt,ultimo gioco creato dallastartup, il team ha macinatoaltri chilometri spostandosidalla California alNord Europa, da San Franciscoa Helsinki: «Il 29 e il30 gennaio 2014 partecipammoal MAAC – MobileApp Acceleration Camp – aRoma ricevendo in seguitol’approvazione di AppCampus.Quindi siamo partitiil 30 marzo – raccontaFrancesco Palumbo, CMO,– per stare in Finlandiainsieme ad una quindicinadi altri team che si occupavanodi gaming».Le “crazy cars” di OverVolt,finanziate da AppCampus,hanno conquistato subitoil pubblico di appassionati:350mila download in pochimesi sul solo WindowsPhone Store.Cifra che, se consideriamotutti i giochi, fa sfiorare ilmilione di downloads. Unsuccesso che permetterà aInteractive Project di chiuderel’anno con un fatturatodi circa 100mila euro.97


GAMINGINTERACTIVE PROJECThttp://interactiveproject.com/L’OFFERTASono 5 i giochi che possono esserescaricati: MyGPTeam Turbo, un’avventuramanageriale all’interno delmondo della Formula 1; MyGPTeamCareer dove l’utente può gestire ogniaspetto di un racing team; OverVolt:gara di macchinine in percorsi pazzie divertenti; Turbo Revolution, un 3Dracing game; World Cup Juggler, giocodi calcio in cui si cerca di diventarecampioni del mondo di palleggio.IL LOGO98


FINTECH


FINTECHJUSPSCLOBYBORSA DEL CREDITOCRIPTODIRWOLF OF TRADINGMONEYFARMRISPARMIO SUPER100


FINTECHJUSPhttp://www.jusp.com/CARTE DI CREDITO, PAGARE SENZA POSCON UN LETTORE E IL TUO SMARTPHONEuella di JuspQè una storiabella, maanche complicata.Fondatadai 27enni lombardiJacopo Vanetti e GiuseppeSaponaro, la startup èpartita a fine 2011 con unobiettivo ambizioso: farein Europa quello che JackDorsey sta e stava facendonegli Stati Uniti conSquare, il lettore di carteda attaccare agli smartphoneper permettere aesercenti e professionistidi accettare pagamentidiversi dal contante senzail classico Pos (e speseannesse e connesse).Un’idea interessante epotenzialmente vincente,tanto da ottenere nellaprimavera del 2013 unfinanziamento da 6 milionidi dollari e da venireaccolta nell’incubatoredel Politecnico di MilanoPolihub.Per iniziare a fare sulserio con la commercializzazionedei dispositivi,però, è stato necessarioattendere il settembre del2014. Saponaro spiega aSmartMoney che “l’attesaè stata dovuta alla decisi-Jacopo Vanetti e Giuseppe Saponaro founders di Juspone di non esternalizzarel’ingegnerizzazione delprodotto”.Una mossa che ha permessodi abbattere icosti: Jusp applica unacommissione del 2,5%suogni transazione ed è inquesto modo competitivanei confronti dei servizianaloghi che intanto sonospuntati come funghi.La macchina, insomma,si è messa in moto e idispositivi venduti sonomigliaia. Le mani espertesul volante sono quelledi Stefano Calderano, exBanca Intesa e Poste Italianeche veste i panni diCeo.Non si tratta più di procederesolo sulla stradadi Dorsey, ma di vederselacome realtà già benposizionate come, oltrea Payleven, iZettle o SumUp.NUMERI20Dipendenti / Collaboratori+1000Dispositivi vendutidal 12 settembre)5 Mln di euroRound / Finanziamenti ottenuti(totale)101


FINTECHJUSPhttp://www.jusp.com/L’OFFERTAJusp è un lettore di carte da attaccare agli smartphone perpermettere a esercenti e professionisti di accettare pagamentidiversi dal contante senza il classico Pos (e speseannesse e connesse).La commissione applicata su ogni transazione è del 2,5%.La startup non si limita a gestire i pagamenti ma proponeuna serie di servizi accessori, come l’attivazione di promozionio la realizzazione del database con le informazionisui clienti per veicolarle al meglio.PREMI VINTIWhite Bull,Mobile InnovationsAwards,Florin AwardINCUBATI,ACCELERATI,DA CHI:Polihub1 DIGITA L’IMPORTO 2 INSERISCI LA CARD 3IL LOGOIl nome è di fantasia e non ha volutamente alcun significato e alcun riferimentoal pagamento perché pensiamo che il valore aggiunto sono i servizi accessori almerchant che partono dal pagamento ma non sono collegati (campagna promozionali,costruzioni del database). Le due ali del logo, invece, rappresentano duecarte di credito.IL CLIENTE DIGITA IL PIN102


FINTECHSCLOBYhttps://scloby.com/CASSA DIFFUSA IN NEGOZI E RISTORANTIE GLI AQUISTI DIVENTANO SMARTFrancescoMedda,38 anni,founderdi SclobyNUMERI50.000 euroFatturato9Dipendenti / Collaboratoriidea di partenza è semplice: trasformare ogni singolo dipendente di un negozioo ristorante in una cassa mobile. Il perché sia balenata nella mente delL’ laureando in ingegneria informatica Francesco Medda, classe 1986, altrettanto.Pensate ai punti vendita Apple, dove i commessi tendono a far trottare ilcliente fra i prodotti e a completare la transazione senza doversi spostare inuna zona specifica del negozio, quella in cui tradizionalmente troviamo la cassa. In quelpunto, o più parti del punto vendita, la startup Scloby posiziona una stampante dalla qualeescono gli scontrini elaborati con gli smartphone e i tablet su cui gira l’applicazione.Medda ha quindi creato un ambiente cloud che consente all’esercente di gestire in mobilitàtutte le operazioni legate alle cassa e di attivare una serie di funzioni aggiuntive come lecarte fedeltà, l’attivazione di promozioni o gli acquisti online.6000Download dell’applicazione78Punti vendita serviti300.000 euroFinanziamenti (totale)E l’Agenzia delle Entrate ha dato il suo benestare. Non solo, l’ingegnere sardo ha messo lesue Api a disposizione di sviluppatori e altre startup interessate a fornire servizi ulteriori.L’app di Scloby è disponibile per iOs e Android. Per tutti gli altri sistemi operativi c’è unaWeb app. I dispositivi comunicano con la stampante, realizzata dall’italiana Rch o daglistabilimenti italiani di Epson, via Internet e sono in grado, in caso di assenza di connessione,di rivolgersi alla stessa via Bluetooth. Fra i partner della società anche Banca Sella.103


FINTECHSCLOBYhttps://scloby.com/L’OFFERTAScloby trasforma ogni singolo dipendente di un negozio o ristorante inuna cassa mobile.La startup posiziona in zone strategiche dei punti vendita una stampantedalla quale escono gli scontrini elaborati con gli smartphone e itablet su cui gira l’applicazione.In un secondo momento è stata realizzata anche una versione mobiledel prodotto dedicata ai liberi professionisti che svolgono servizi adomicilio, si pensi agli idraulici.PREMI VINTIPremioNazionaleInnovazionePremioLamarkConfindustriaSmauINCUBATI,ACCELERATI:I3PIL LOGONel logo vienerichiamata la formadella stampante conun cubo.104


FINTECHBORSA DEL CREDITOhttps://www.borsadelcredito.itCERCHI UN CREDITO ONLINE?ECCO IL PRIMO PORTALE A MISURA D’AZIENDAil primo portaledi ricerca“Èdel creditovia Web perle imprese”.Antonio Lafiosca, responsabilemarketing eoperations, definisce cosìBorsadelcredito.it, la startupfondata da AlessandroAndreozzi e Ivan Pellegriniper aiutare le pmi a trovarefinanziamenti.“L’imprenditore va sulportale e inserisce le sueesigenze in modo semplice– spiega Lafiosca -. Adesempio: 50mila europer 5 anni, oltre ai datidell’azienda. A quel puntoentriamo noi in azione conprocedure automatiche chevalutano l’azienda e la suarichiesta.Una volta individuate leofferte più adatte mettiamoin contratto diretto ledue parti”. Le valutazionifatte da Borsadelcredito.it si basano sui requisiticommerciali forniti dallebanche partner. “Noi, inparole povere, intercettiamola richiesta e facciamouna prima istruttoriacreditizia”.La startup è partita il pri-Alessandro Andreozzi e Ivan Pellegrin insieme ad Antonio Lafioscamo ottobre 2013 con lapartnership del gruppoBanca Popolare di Milanoe Banca Sistema e ora annovera,Cariparma CreditAgricole e il gruppo Credem.Il suo punto forte sta nellapossibilità di avere tempicerti di risposta “In massimo24 ore forniamo unarisposta sulla fattibilità perottenere un finanziamento”.Sono circa 500 le impreseche ogni mese contattanola startup non pagandonulla, qualunque sia ilrisultato della richiesta.“Gli imprenditori riesconoad avere i soldi del finanziamentoin un massimodi 4 settimane”. Sono ancoratante però le richiesteche si perdono per stradae non sempre a causa delcredit crunch, ma perchéi termini in cui vienepresentata la ricerca sonospesso approssimativi. Perquesto uno degli obiettividella startup fondata menodi un anno fa è l’educazionefinanziaria delle pmi.NUMERI100.000 euroFatturato 201410Dipendenti / Collaboratori4.500clienti della piattaforma1.000.000 euroRound / Finanziamenti (totale)In tre round105


FINTECHBORSA DEL CREDITOhttps://www.borsadelcredito.itL’OFFERTABorsadelcredito.it è ilpunto di incontro online dibanche e imprenditori checercano un finanziamentoper i loro progetti.L’imprenditore inseriscele sue esigenze in modosemplice, ad esempio50mila euro per 5 anni,oltre ai dati dell’azienda.PREMI VINTIGrandPrix diCheBanca!,Premio IBANdell’AssociazioneitalianainvestitoriA quel punto entra inazione il portale con procedureautomatiche chevalutano l’azienda e la suarichiesta in base ai requisiticommerciali forniti dallebanche partner.Una volta individuate leofferte più adatte mettein contratto diretto le dueparti.IL LOGOPer il logo è stato scelto il nome del portale: i colori utilizzati, arancione e verde smeraldo, vogliono comunicare fiducia e trasparenza.106


FINTECHCRYPTODEERhttp://www.cryptodeer.com/IL BUONO DI BITCOINAL SERVIZIO DEI PAGAMENTI VELOCI E SICURIlasse 1994 eC1992, LorenzoGavazzeni eMatteo Assinnatasono duestudenti del Politecnico diMilano con idee e obiettivimolto chiari: prenderequello che c’è di buonodi Bitcoin e metterlo alservizio del settore deipagamenti.Il cuore della giovaneimpresa Cryptodeer èil software sviluppato infebbraio: “Siamo partitiproprio da quello che nonquadrava in Bitcoin”, spiegaGavazzeni.NUMERI3Dipendenti / Collaboratori2014Data dello sviluppo del software0,5%La nostra commissionesulle transazioni25:000 euroRound / Finanziamenti (totale)generati. A un Microtreracorrisponde 1 centesimo, aun Tetra un euro e così via.“Così facendo gli investitorisono meno timorosi”,spiega il giovane ingegnere.Anche la questione dellatracciabilità è stata affrontatadiversamente:“Ogni transazione è registratae tramite i codiciseriali è possibile bloccareil singolo Tetra nel caso,molto difficile, in cui vengaduplicato o falsificato.Tutto lo storico è accessibile”.Il resto risponde albisogno a cui Bitcoin deveil suo successo: trasferiredenaro in modo veloce,semplice, sicuro e abbattendoi costi. Gavazzeni fal’esempio dei bonifici dauna parte all’altra del globo,vedendosi come eventualepartner della bancainteressata a dare questoservizio senza problemi.Per quello che riguarda lecommissioni sulle transazioni,Cryptodeer mettesul piatto un competitivo0,5%.Secondo l’ingegnere iltallone d’Achille della piùnota criptomoneta è ilguadagno legato al mining,ovvero all’attività di creazionedella valuta stessa (quiabbiamo spiegato comefunziona).“Abbiamo tolto questo aspettoin modo da eliminarespeculazione e volatilitàdel valore”.I Tetra, così si chiama lamoneta alla base del sistemadi Cryptodeer, sonodisponibili in un numerofisso e sono già stati tuttiLorenzo Gavazzeni, 22 anni e Matteo Assinnata, 20 anni107


FINTECHCRYPTODEERhttp://www.cryptodeer.com/L’OFFERTACryptodeer è un software che nasce per prendere quelloche c’è di buono di Bitcoin e metterlo al servizio del settoredei pagamenti.Alla base del sistema ci sono i Tetra, disponibili in unnumero fisso e generati in partenza, a differenza della piùnota criptomoneta.A un Microtrera corrisponde 1 centesimo, a un Tetra uneuro e così via. A ogni transazione viene applicata unacommissione dello 0,5%, percentuale che rende Cryptodeercompetitiva anche rispetto a realtà come Paypal.IL LOGODurante una visita a una riserva naturale da parte di Matteo Assinnata,quest’ultimo ha intravisto un cervo, nell’avvicinarsi per dargli una mela èinciampato in una fossetta rompendosi una caviglia. Da questo episodioè rimasto in convalescenza per 3 mesi, nei quali ha iniziato l’effettivosviluppo della piattaforma.PREMI VINTIGrandPrix diCheBanca!108


FINTECHWOLF OF TRADINGhttp://wolfoftrading.com/PER CHI OPERA COI FONDI DI INVESTIMENTOC’È IL PORTALE PER TRADER E ISTITUZIONINUMERI2Dipendenti2Collaboratori2000Iscritti alla piattaforma100.000 euroRound / Finanziamenti (totale)ensazione di soffocamento,Snodo allo stomaco e palpitazionisono i sintomi dell’attaccodi panico che hanno portatoDavide La Spina – fondatoredella startup Wolf of Trading – in un prontosoccorso.Gli stessi sintomi lo hanno reso un imprenditoreseriale. “Avevo 17 anni quando miopadre mi disse che quell’estate avrei lavoratocome magazziniere. Avrei passato il migliorperiodo dell’anno in un maledetto magazzinopolveroso. Odiavo quel lavoro tanto dacausarmi un attacco di panico”.Davide, che ora ha 37 anni, si è trovatogrondante di sudore e senza fiato in unasala d’attesa del pronto soccorso. In quelmomento ha capito cheavrebbe preferito lavorare12 ore al giorno facendociò che gli piaceva piuttostoche passarne 8 in un luogoche odiava. Nato e cresciutoin un paese del varesotto,Davide ha fondato la suaprima società subito dopoquell’episodio e ha abbandonatol’università prestissimo.“Ho dovuto sceglieretra la scuola e la mia società”.Oggi è il fondatore di Wolfof Trading: “È un portaleper trader e istituzioniche operano sui mercaticome fondi di investimentoe banche. Per i primiil servizio è gratuito, saranno i secondi apagare e sostenere il business”. “Rispetto allepiattaforme di social trading tanto di modati permette, grazie alla banca dati, di avereinformazioni su migliaia di trader. È proattiva– aggiunge -, ti avvisa anche in mobilitàsull’andamento dei tuoi investimenti”. Wolfof Trading ha 2mila utenti iscritti grazie alfilm Wolf of Wall Street. “Ho proposto unconcorso alla casa produttrice 01 Distribution– stava per uscire il film con LeonardoDi Caprio – mettendogli a disposizione lamia piattaforma.Hanno accettato ed è stato un successo.Duemila iscritti in due settimane, i miglioritrader avrebbero vinto biglietti per la prima.Subito dopo ho dovuto chiudere l’accesso alresto dell’utenza o sarebbe esploso il server”.Davide La Spina, 37 anni, creatore di Wolf of Trading109


FINTECHWOLF OF TRADINGhttp://wolfoftrading.com/L’OFFERTAWolf of Trading un portale per trader e istituzioni che operano sui mercati come fondi di investimento e banche. Per iprimi il servizio è gratuito, saranno i secondi a pagare e sostenere il business.Un’interfaccia facile da capire, con grafici e immagini accessibili anche per chi non fa l’operatore finanziario. A differenzadelle piattaforme di social trading permette, grazie alla banca dati, di avere informazioni su migliaia di trader e ti avvisaanche in mobilità sull’andamento dei tuoi investimenti.PREMI VINTIGrandPrix diCheBanca!,PolihubWinner,PioneersChallengeTop 150Startup,Tim WecapWinner,IwBank FintechContesWinnerINCUBATI,ACCELERATI,DA CHI:IwBankIL LOGOLogo e nome riprendono il filmWolf of Wall Street: il collegamento,su cui si è basata la campagnadi lancio, ha portato i primi2mila iscritti alla piattaforma.110


FINTECHMONEYFARMhttps://www.moneyfarm.com/IL CONSULENTE FINANZIARIO ONLINEGESTISCE IL TUO PORTAFOGLIO INVESTIMENTIGiovanniDaprà,Paolo Galvanie AndreaScarso“Quanto si può risparmiare?” Questa la prima e inevitabile domanda da fare alco-fondatore di MoneyFarm, la startup italiana che permette sull’omonimoportale di pianificare e gestire gli investimenti. “Il 50% rispetto a un intermediariotradizionale”, ha risposto Giovanni Daprà, che nel 2011 ha concepito lastartup con Paolo Galvani e Andrea Scarso.NUMERI19Dipendenti / CollaboratoriSi sta parlando di organizzare il proprio denaro con uno sforzo economico che non superal’1% del capitale. “Questo permette anche a chi ha piccoli patrimoni, si pensi a 20milaeuro, di seguire questa strada senza dover pagare consulenti che possono arrivare a costare400 euro per mezza giornata”, spiega Daprà.L’abbattimento dei costi di deve all’utilizzo della tecnologia per rivoluzionare un anellodella catena finanziaria tradizionale. A occuparsi del denaro degli utenti sono solo quattropersone. “Gli sviluppatori sono sei: siamo una società tecnologica prima di tutto”, tiene asottolineare il fondatore di MoneyFarm. I due numeri effettivamente rendono bene l’ideadi una realtà particolarmente snella proprio nell’ambito più delicato e vicino al canale canonico,quello della consulenza finanziaria.30.000Iscritti alla piattaforma4,5 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)La ricetta sembra funzionare. MoneyFarm ha già rastrellato più di 4 milioni di euro dafondi di venture capital e conta 15mila utenti attivi sul portale. Il numero di risparmiatoriDaprà non lo scuce, ma ci dice che la media di soldi investiti è di 45mila euro a cliente.111


FINTECHMONEYFARML’OFFERTAhttps://www.moneyfarm.com/MoneyFarm è una piattaforma che permette agli utenti di pianificare e gestire gli investimenti.Gratuitamente si può ottenere un suggerimento gratuito, senza doversi necessariamenteregistrare.Fra le funzioni anche la possibilità, previo accordo con le banche coinvolte, di fare direttamentel’investimento consigliato dagli esperti del portale.In questo caso MoneyFarm portaa casa lo 0,65% dell’investimento, mentre il modello di business generale prevede abbonamenticon cifre variabili in base al gruzzoletto che si vuole mettere in circolo.IL LOGORappresenta il portafoglio degliinvestimenti con l’andamento chesale.112


FINTECHRISPARMIO SUPERhttp://www.risparmiosuper.it/FAI LA SPESA ON LINEE TI SCOPRO LE OFFERTE PIÙ CONVENIENTIerché l’Italia ha pauraPdell’e-commerce? Perchéla grande distribuzioneteme la progressivaeliminazione dei puntivendita fisici. Ha le idee chiare BarbaraLabate, co-fondatrice e Ceo della startupdi comparazione prezzi RisparmioSuper: sia sull’approccio degli esercentinostrani al digitale sia su come intervenireper spingere il settore.“La soluzione è il click and collect, chein Inghilterra rappresenta già il 20%degli acquisti effettuati online”. Si trattadella possibilità di ordinare in Rete iprodotti da ritirare poco tempo dopo,non più di un’ora, nel negozio. RisparmioSuper ha già siglato un accordocon Carrefour per un servizio di questogenere.Con Kimberly-Clark, invece, l’accordoè di vendita diretta attraverso RisparmioSuper. “Proprio perché i produttorisi stanno muovendo abbastanzarapidamente la GDO (Grande DistribuzioneOrganizzata) sta facendoaltrettanto”.L’aspetto interessante, in questo secondocaso, è l’integrazione con il serviziooriginario della startup con sede aMilano e uffici a Roma e Catania: oltrea proporre l’acquisto digitale dei prodottidel marchio la piattaforma presentaall’utente le eventuali offerte piùconvenienti nei punti vendita fisici.La fondatrice dell’azienda nata nel2011 spiega come l’originaria comparazioneprezzi, effettuabile anchescansionando il codice a barre deiprodotti che si ha in casa, e le entratepubblicitarie collegate fosserogià sufficiente per tenere in piedi labaracca. Il tassello dell’e-commerce èarrivato per ampliare il raggio d’azionee cavalcare il boom atteso nei“prossimi tre anni”. Come tramiteper la vendita totalmente digitale oda finalizzarsi in negozio RisparmioSuper trattiene una percentuale “inferioreal 5%”.Il punto di forza con cui il serviziosi presenta ai grandi marchi sono i400mila utenti registrati, “che trascorronopiù di dieci minuti sulla piattaforma”,la 100mila foto e 250milacodici a barre presenti nel database.NUMERI13Dipendenti3Collaboratori500.000Download2,1 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)Barbara Labate, co-fondatrice e Ceo di Risparmio Super113


FINTECHRISPARMIO SUPERhttps://www.cortilia.it/L’OFFERTARisparmio Super nascecome portale e applicazioneper confrontare leofferte più convenienti ancheanche scansionando ilcodice a barre dei prodottiche si ha in casa.In un secondo momentoè arrivato l’accordo conCarrefour per ordinare inrete i prodotti da ritirarepoco tempo dopo, non piùdi un’ora, nel negozio.Una sorta di e-commerceibrido che porti (ancora)gli utenti nei tradizionalipunti vendita.PREMI VINTIGirls in TechParis,InnovationAwards,Eban-Cogressdi Mosca,ItalianInnovation Nw,InternationalExpo, Mind theBrige.IL LOGONel logo viene ripreso il carrello, simboloper eccellenza della spesa tradizionale, acui non si rinuncia anche in questa formainnovativa.114


MEDICINA


MEDICINABIOTECHWAREONCOXXWISEVISMEDERIPAZIENTI.ITNISO BIOMED116


MEDICINABIOTECHWAREhttp://www.biotechware.com/DISPOSITIVI PORTATILIPER ELETTROCARDIOGRAMMI A DISTANZAiotechware nasce a Torino e il suo promotore è Alessandro Sappia, che, assiemea Enrico Manzini, proviene da una precedente esperienza nel settoreB della telemedicina. Biotechware è un’azienda italiana, seguita dall’incubatoredi Impresa I3P del Politecnico di Torino, che progetta e produce una dispositivimedici e una piattaforma per la gestione degli esami a distanza. Il primosupporto economico viene dal Dott. David Trabaldo Togna, che Alessandro ha conosciutoospitando due studenti iscritti al Politecnico di Torino e provenienti dalla Mongolia.Alessandro ha raccontato di essere stato molto fortunato e in diverse occasioni: “avertrovato un esperto in elettronica che aveva le competenze del settore medicale non erafacile, ma la vita di un uomo olandese che si era trasferito per amore a Torino e lavoravain un call center è cambiata quando ci è arrivato il suo curriculum per caso: abbiamo coltol’occasione e oggi lui è il nostro responsabile dello sviluppo hardware, avendo 12 anni diesperienza in Olanda nella progettazione di dispositivi medici.” Biotechware ha un numeroricorrente: il 14.La costituzione di Biotechware è avvenuta il 14 febbraio 2011 data non casuale, visto chein parte è la vision di Biotechware: essere partecipi delle “questioni di cuore”. Il 14 gennaio2014 è stato firmato l’accordo con un fondo che ha supportato la produzione del CardioPadPro e il 14 aprile 2014 è iniziato il servizio di refertazione.Oggi le persone chiave di Biotechware sono Alberto Bertagnolio Licio (Presidente), AlessandroSappia (CEO), Enrico Manzini (CTO), oltre al Dott. David Trabaldo Togna, che hasupportato finanziariamente Biotechware e ha messo a disposizione il suo tempo e la suarete di contatti, e al Dott. Lenotti, che è stato mentore di Biotechware in un bando di supportoalle start-up della Regione Piemonte.MarcoPorcaro,CEOdi CortiliaNUMERI190.000 EUROFatturato / Utile(ultimo anno): Fatturato2014 (previsionale al31/12) 190.000 € - Utileda bilancio 2013, circa5Dipendenti / Collaboratori33Età media dipendenti85dispositivi venduti nel 2014-Round / Finanziamenti (totale)Personali e familiari,Seed, capitale a debito117


MEDICINABIOTECHWAREL’OFFERTAIl primo prodotto di Biotechwareè CardioPad Pro:un dispositivo portatile perla registrazione professionaledi elettrocardiogrammia distanza (ECG), cheè sempre connesso con ilportale cloud dove vengonoa confluire tutti I tracciatitrasmessi.A questo con il 2015,verranno affiancati holtercardiaco, holter pressorio,spirometro.La produzione di Biotechwareè completamentesul territorio piemontese,che grazie ai suoi trascorsinel settore elettronico, halasciato aziende in gradodi competere, anche dalpunto di vista economico(sotto ben precisi dettamiprogettuali) con produzionidelocalizzate.Alessandro Sappia ci hadetto di essere molto fierodi poter dire che Biotechwareoggi esiste anche graziea chi era qui già primadi lui.http://www.biotechware.com/INVESTIMENTI,FINANZIAMENTI:David Trabaldo Togna(angel investment)BCC Cherasco(mutuo chirografario)Victoria Asset Management& Advisory (seed)ital Investments Sca Sicar,Boox, Club Italia investimentie alcuni BusinessAngels.PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Premio StartENT 2011per il miglior Business PlanPremio Lamarck 2013(Giovani di Confindustria)Premio Unioncamere 2014Giovani innovatorid’impresaMenzione start-up dell’anno2014 (I3P)servizi prodotti nel Paeseper il mercato interno einternazionale.IlCardioPadProIL LOGO118


MEDICINAONCOXXhttp://www.oncoxx.it/oncoxx/it/LA NUOVA FRONTIERA DELL’ANALISIE DELLE CURE ANTITUMORALILo staffe il gruppodi lavoroncoxx Biotech è una società abruzzese di biotecnologie in oncologia, fondataOnel 2012 come partnership tra ricerca universitaria, strutture ospedaliere eimprenditori privati. L’idea nasce dall’esperienza e dalle ricerche condotte dalProf. Saverio Alberti, i cui brevetti sono alla base dello sviluppo dell’idea dibusiness. Si occupa di sviluppare nuove cure anti-tumorali e test per determinarese il tumore del singolo paziente esprime le molecole bersaglio della terapia, seguireil decorso della malattia, verificare l’efficacia della cura.I costi di sviluppo di un nuovo farmaco possono arrivare fino a un miliardo di dollari, conuna tempistica di 10-15 anni. Oncoxx Biotech interviene in modo altamente competitivoper efficienza scientifica grazie alla collaborazione con l’Università da cui la società è nata.Oncoxx Biotech ha generato due nuovi anticorpi ‘monoclonali’ proprietari anti-Trop-2(gli anticorpi sono molecole prodotte dal nostro sistema immunitario per legare/eliminarebersagli nocivi). Ha dimostrato che i due anticorpi curano tumori in modelli sperimentali.Caratteristica unica: gli anticorpi sono sinergici, per efficacia e applicabilità alla maggiorparte dei tumori nell’ uomo. Oncoxx sta ora concludendo l’ ingegnerizzazione degli anticorpiin forme somministrabili ai pazienti (“umanizzazione”), chiudendo la fase criticadella generazione di “molecole” per aprire quella della creazione del “farmaco”. Per ottenereil “farmaco”, ci sono ora le ultime fasi che precedono la sperimentazione sull’uomo:determinazione di tossicità, dosi e modalità di somministrazione.NUMERI10Dipendenti / Collaboratori30Età media dipendenti-App scaricate / Dispositivivenduti / Clienti:l’azienda è in fase dipremarket1 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)Startup Starthope (FondiFira, Por-Fesr dellaComunità Europea)Per dare un’idea delle potenzialità di crescita e di sviluppo di Oncoxx va ricordato che idieci farmaci top-scorer per vendite a livello globale includono sette proteine ingegnerizzate.Cinque di queste sono anticorpi monoclonali. Il primo farmaco, Humira, è un anticorpomonoclonale anti-TNFa, e vende per 10 miliardi di dollari l’ anno.119


MEDICINAONCOXXhttp://www.oncoxx.it/oncoxx/it/L’OFFERTAProdotto ad alta conoscenza:Oncoxx Biotechprogramma di portarea termine l’ingegnerizzazionedi due anticorpiproprietari umanizzati,per uso come nuova curaanti-cancro nell’uomo edi validarne i parametrifondamentali (tossicità,efficacia, farmacocinetica,farmacodinamica)per uso nell’uomo.Sviluppo sperimentale:Oncoxx Biotech prevedel’acquisizione e l’utilizzodelle conoscenze e capacitàprodotte durantele attività progettuali diricerca industriale, dinatura scientifica, tecnologica,commercialeallo scopo di produrreprodotti nuovi in ambitofarmaceutico.Trasferimento tecnologico:Oncoxx Biotechprevede anche il trasferimentodelle innovazionitecnologiche, know-howed esperienza gestionaletra il sistema della ricercae il sistema produttivo,al fine di favorire la diffusionee la circolazionedelle informazioni, delleconoscenze e delle competenze,e la nascita esviluppo di nuove iniziativeimprenditoriali inambito biotecnologico.INCUBATI, ACCELERATI, DA CHI:Oncoxx Biotech è membro del consorzioCapitank. Capitank è una società consortile aresponsabilità limitata con sede legale pressoConfindustria L’Aquila, senza fini di lucro,ente gestore del polo di innovazione tecnologico-chimico-farmaceuticodella RegioneAbruzzo.IL LOGO120PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:1° Premio Innova Day Start-Up, Mirandola2011 (scelta degli investitori)1° Premio - Intesa Sanpaolo Start-Up Initiative- 3/11/11 Francoforte13 Dichiarazioni di interesse da parte di entiinvestitori e tecnici


MEDICINAWISEhttp://www.wisebiotech.com/ELETTRODI DI NUOVA GENERAZIONEPER LA CURA DEL DOLORE NELL’EPILESSIALa squadra WiseNUMERI8Full timeDipendenti / Collaboratori33Età media dipendenti1.240.000 euroRound / Finanziamenti (totale)tre roundWISE è una startup biomedicale, con la missionedi produrre e commercializzare la nuovagenerazione di elettrodi per neuromodulazioneper la cura del dolore cronico e per ilmonitoraggio preoperatorio dell’epilessia.Gli elettrodi di WISE sono prodotti mediante una tecnologiainnovativa e proprietaria che consente integrare circuitielettronici elastici su gomme siliconiche biocompatibili.La storia della tecnologia alla base dell’attività di WISE inizianel 2009, quando nel corso dell’attività di ricerca pressoil centro di ricerca CIMAINA dell’Università degli Studidi Milano, i quattro fondatori scientifici (Luca Ravagnan,Gabriele Corbelli, Cristian Ghisleri e Paolo Milani, Fisicidei Materiali all’epoca rispettivamente assegnista di ricerca,dottorando, laureando e professore ordinario) si imbatteronoin un imprevisto sperimentale. Tale imprevisto, che sisarebbe potuto confondere con un banale errore sperimentale,venne da loro compreso permettendogli di sviluppareuna tecnologia innovativa, da essi battezzata SupersonicCluster Beam Implantation (SCBI).Grazie a tale tecnica dimostrarono come fosse possibileincorporare circuiti elettronici complessi su manufatti digomma, e come tali circuiti fossero in grado di sostenere,senza danneggiarsi, grandi deformazioni e inoltre fosseroaltamente biocompatibili. Compreso il potenziale dellatecnologia, decisero di voler costruire un’attività imprenditorialeper poterla concretizzare in un utilizzo reale.Depositarono pertanto una domanda di brevetto e nell’arcodi pochi mesi furono in grado di convincere un sociofinanziario (Agite! S.p.A.) e diedero vita a WISE s.r.l. nelfebbraio del 2011.Il talento e la forte qualificazione sono ingredienti fondamentaliper WISE: tutti gli addetti di WISE sono laureatiin Fisica, Chimica, Ingegneria o Economia, quattro di essihanno conseguito un dottorato di ricerca, due un master.Uno dei membri del team è rientrato in Italia dopo 3 anniall’estero per lavorare in WISE.121


MEDICINAWISEhttp://www.wisebiotech.com/PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:9 premi per l’innovazione,2 business plan competitione 6 premi per il“Best Pitch” in altrettantiinvestor meetings internazionali.Premio UpStart PaoloTraci 2013 di ConfindustriaSalernoGiovani Innovatori Italianiin Francia 2013 conferitodall’ambasciata Francesein ItaliaPremio Sapio Junior per laRicerca Italiana 2012Premio TR35-GiovaniInnovatori 2011Secondo premio MedicalBusiness Idea 2011 (assegnatodalla FondazioneStiftung Charité a Berlino)Premio Isimbardi 2011– Giovani Talenti dellaProvincia di MilanoPremio Start Cup MilanoLombardia 2011Premio Nanochallenge2011 (pari a 300.000euro)Migliori 10 startup europeenell’ambito delloEuropean Venture Contest2012L’OFFERTAWISE ha la missione di produrre e commercializzare lanuova generazione di elettrodi per Neuromodulazione perla cura del dolore cronico e per il monitoraggio preoperatoriodell’Epilessia.Gli elettrodi per Neuromodulazione sono “cavi elettrici”che già oggi vengono inseriti chirurgicamente all’internodel cervello o sul midollo spinale al fine di stimolarlielettricamente per curare patologie quali il dolore cronico,l’Epilessia, la distonia ed il Parkinson.Gli elettrodi oggi sul mercato hanno una struttura rigidache ne causa l’elevata invasività o alla frequente dislocazioneo rottura che rendono spesso necessaria la sostituzionechirurgica dell’elettrodo, con gravi rischi per il paziente ealti costi per i sistemi sanitari.WISE invece produce i propri elettrodi mediante la tecnologiaproprietaria SCBI: elettrodi altamente flessibili, conformabilied elastici.Gli elettrodi di WISE sono molto meno invasivi degli attuali,più affidabili e con minori costi di produzione.INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:2011 investimento Angeldi €80.000 da parte dellasocietà Agite! SpA.2012 secondo round diSEED da €150.0002013 terzo round d’investimentodi SEED+ pari a€1.010.000.A quest’ultimo round d’investimentohanno partecipatoil fondo tedescoHigh-Tech Gründerfonds(HTGF),il fondo svizzerob-to-v Partners e il fondoitaliano Atlante Seed. Siaper HTGFche per b-to-v è ilprimo investimento in unasocietà Italiana.Attualmente WISE ha lapropria sede operativa principaleinsediata a Milanopresso Fondazione Filarete,e una filiale a Berlino pressoil Campus Berlin Buch.IL LOGO122


MEDICINAVISMEDERIhttp://www.vismederi.com/it/L’ECCELLENZA ITALIANA NEI VACCINICHE HA CONQUISTATO IL MONDOisMederi viene fondata nelV2009 dall’esperienza nellosviluppo e nella validazionedi metodi sierologiciper il controllo di prodottifarmaceutici all’interno del Laboratoriodi Epidemiologia Molecolare dell’Universitàdi Siena.E’ stata la formazione universitaria adagire come forza motrice dell’avventuraimprenditoriale di Emanuele Montomoli,professore di Igiene e MedicinaPreventiva presso l’Ateneo Senese, ele biologhe Chiara Gentile e SimonaPiccirella, entrambe con un dottoratodi ricerca alle spalle.Oggi la società ha commesse globalinel settore dei vaccini, dove eseguetest analitici di campioni biologici evalidazione di metodi bioanalitici perl’industria farmaceutica. VisMederi hauna struttura in grado di coprire totalmentele attività richieste per lo svolgimentodi studi clinici di fase II, III eIV e si avvale di sinergie con strutturee centri di ricerca internazionali per losvolgimento di protocolli di preclinica,e studi di fase I.Fin dalla sua nascita, ha investito moltedelle risorse a disposizione nell’ottimizzazionedei saggi di laboratorio per lavalutazione della risposta immune. Recentemente,si è specializzata anche neitest per la risposta immunitaria cellularee nello sviluppo di metodi specificimirati agli “studi di efficacia”.VisMederi ha esperienza nella progettazionee valutazione di modelli animali.Nel 2013 la società ha sviluppatoanche una nuova linea di attività mirataall’analisi di controllo qualità per alimenti,acque e ambienti. In questoambito, VisMederi lavora per concessionedi enti pubblici, società di capitali esoggetti privati e si avvale della collaborazionedi aziende qualificate per losvolgimento delle proprie attività.VisMederi ha sede operativa a Siena,all’interno del bioincubatore di FondazioneToscana Life Sciences.NUMERI+ 343%Fatturato / UtileCRESCITA DAL 2012 AL 210320Dipendenti / Collaboratori30Età media dipendentiEmanuele Montomoli con Chiara Gentile e Simona Piccirella123


MEDICINAVISMEDERIL’OFFERTAFin dalla sua fondazioneVisMederi ha rivolto lasua attenzione principalmenteallo sviluppo di testsierologici richiesti per laregistrazione di vacciniinfluenzali sia stagionaliche pandemici da parte dienti regolatori internazionaliquali EMA (EuropeanMedicines Agency), FDA(Food and Drug Administration)e PMDA (Pharmaceuticalsand MedicalDevices Agency).I saggi eseguiti pressoVisMederi sono continuamentesottoposti aprocessi di validazione inaccordo con le linee guidainternazionali, al fine didimostrare la robustezza el’affidabilità dei test stessi.Dal 2013 VisMederi hainiziato a svolgere indaginichimiche e microbiologichesu ogni tipo di alimento,sulle acque e sullesuperfici di lavoro.Un laboratorio specializzato,dotato di attrezzaturemoderne e tecnologicamenteavanzate, consentedi eseguire controlli diqualità e verifiche di conformitàalle disposizionipreviste dalla legislazionein materia.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Vismederi è coinvolta in 3 progetti di ricercainternazionali:NASPANVAC (Intranasal Pandemic InfluenzaVaccine) include otto partner internazionali(centri di ricerca, Università e SME) con lafinalità di sviluppare un nuovo vaccino nasaleper ceppi pandemici influenzali.ADITEC (Advanced Immunization Technologies)coinvolge scienziati provenienti da 43 istitutiLo staff Vismederi al completodi ricerca in 13 Paesi diversi - è lo sviluppodi innovative tecnologie di immunizzazioneda impiegare per i vaccini umani di prossimagenerazione.BioVacSafe: progetto internazionale con lafinalità di sviluppare strumenti all’avanguardiaper migliorare l’analisi e il monitoraggio dellasicurezza dei vaccini prima e dopo il licenziamentosul mercato.IL LOGOhttp://www.vismederi.com/it/INCUBATI DA CHI:Bioincubatore di FondazioneToscana Life Sciences124


MEDICINAPAZIENTI.IThttp://www.pazienti.it/LA NOSTRA SALUTE IN UN PORTALE UNICOON LINE TUTTI I SERVIZI E LE SOLUZIONIPazienti.it èCil più grandesito di serviziper la salutein Italia. Fondatonel 2010, dalla Dott.ssa Linnea Passaler, oggiil team è composto anchedalla CEO Claudia Uccellie da Alessandra Lucivero,Salvatore Piazzolla, MarcoCicirello e da tutta la redazioneonline.Pazienti.it raccoglie inmaniera semplice e chiaratutte le informazioni utilie i servizi per fare scelteconsapevoli sulla propriasalute e quella della propriafamiglia . A distanzadi quattro anni, il sito èdiventato una delle destinazionipiù conosciute estimate nel panorama dellasalute online in Italia.Pazienti.it conserva la suaidentità originaria, offrendoservizi innovativi disalute rivolti agli utenti eal mondo dei professionisti.Coniugando rigore eprofessionalità scientifichea una forma di comunicazionepiù alla portatadegli utenti, fatta anche diuna identità visuale accattivantee lontana daglistereotipi medici, il brandLa Dott.ssa Linnea Passaler insieme al suo staffsi è guadagnato negli annila fiducia e l’engagementdi migliaia di specialisti disalute (medici, infermieri,fisioterapisti, ecc), creandoun modo innovativo dicomunicazione della saluteonline.I valori che ispirano Pazienti.itsono il suo puntodi forza: mettere al centrol’utente, rispondendo aisuoi bisogni quotidianigrazie al supporto continuodel team, creando unponte con i professionistidi salute a ogni livello. Ipazienti diventano “consumatoridi salute” informatie partecipi, estendendoi propri bisogni albenessere e alla prevenzione.Terapie e prodotti disalute possono essere sceltie acquistati online, anchegrazie al consiglio di altripazienti e degli specialisti.Il dialogo, la comunicazionee l’interazione costantesono i punti di forza dellanostra realtà.NUMERI4Dipendenti9Collaboratori27Età mediaAUTOFINANZIATI125


MEDICINAPAZIENTI.IThttp://www.pazienti.it/L’OFFERTAPazienti.it riunisce una piattaformadi contenuti e informazionimediche con servizi online per lasalute.Nella piattaforma di contenuti, gliutenti di Pazienti.it possono inviareuna domanda di salute personalein modo anonimo e ricevererisposte da un operatore sanitariocertificato entro qualche giorno,costruire un rapporto di fiduciacon gli specialisti e trovare unaguida nella gestione della propriasalute.Ogni giorno, grazie alle nuoverisposte pubblicate, migliaia dipersone ricevono informazioniutili sulla propria salute. Pazienti.itè anche un dizionario di salute conoltre 3.000 voci, oltre 2.000 approfondimentisu salute, benessere,alimentazione, fitness, il listing di10.000 strutture sanitarie pubblichee private.Nella piattaforma di servizi, gliutenti possono consultare i profilidi migliaia di specialisti e operatorisanitari, e se desiderano, effettuarela prenotazione di una visita odi un video-consulto online. Possonoinoltre acquistare prodotti eservizi sul marketplace dedicato.INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:Working Capital/TelecomItalia 2010PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Vincitore del premio WorkingCapital/Telecom Italia2010 per le startup innovative.IL LOGO126


MEDICINANISO BIOMEDhttp://www.nisobiomed.com/LA DIAGNOSI PER I TUMORI ALLO STOMACONON INVASIVA E IN 15 SECONDIl futuro della medicinaIpassa anche attraversola diagnosi semprepiù veloce e precoce.Niso Biomed – startuptorinese nata nel 2009 - è quello dicapire in tempo reale (all’incirca15 secondi) se un paziente correun rischio concreto di tumore allostomaco oppure no.“Tra 5 anni Niso Biomed sarà lasocietà leader del mercato delladiagnosi in tempo reale nel campodella gastroenterologia.Il futuro della medicina è nel dareinformazioni in tempo reale, noiabbiamo già il primo prodotto sulmercato e tre in fase di sperimentazionee ci proponiamo di diventarei leader di queste applicazioni”.Dichiara uno dei due soci, PaulMuller, che ha deciso di passaredall’altra parte della barricata,dopo aver lavorato per dieci anni afianco delle startup universitarie eaver collaborato nel 2002 alla fondazionedi un venture capital.Insieme a lui, a scommettere suNiso Biomed c’è Michele Guala -industriale del settore del packagingche ha creduto nell’iniziativa eha fatto il suo ingresso nella società(esattamente al 50%) con unrecente aumento di capitale.Ha installato prodotti in Italia eattivato distributori in Spagna,Regno Unito, Portogallo, ArabiaSaudita e Israele. Inoltre l’aziendaha avviato una serie di trattative inIndia con distributori locali, ma haanche stabilito diversi contatti perla realizzazione di join venture conaziende giapponesi e statunitensi.A febbraio 2014, Niso Biomedha vinto il premio Leonardo allaQualità, mentre è risultata tra ifinalisti dell’ultimo premio Marzotto.Nel 2013 è stata nominata startupdell’anno da PNICube (l’associazioneitaliana che riunisce gli incubatoriuniversitari).NUMERI2Soci2009Anno di nascita15Secondi per una diagnosi6I Paesi in cui è commercializzata10anni (anche di più) la durata della macchinaLa startup fin dalla nascita sirivolge al mercato internazionale.ll fondatore Paul Muller riceve il premio Leonardo 2013127


MEDICINANISO BIOMEDhttp://www.nisobiomed.com/L’OFFERTANISO Biomed opera nel settore deidispositivi diagnostici per la gastroenterologiae della prevenzione deitumori.EndoFaster è il primo prodotto che lastartup ha messo sul mercato. Si trattadi un dispositivo per la diagnosi intempo reale (durante la gastroscopia)della presenza nello stomaco dell’Helicobacter Pylori (un batterio cherisiede abitualmente nello stomacoumano, tanto che, nel mondo, si trovain due persone su tre) e dell’identificazionenon invasiva dei fattori dirischio del tumore allo stomaco. Lelesioni gastriche pretumorali sonomicroscopiche, cioè rilevabili medianteistologia e solo nel 20% dei casivisibili otticamente.Sono focali, quindi la biopsia puòrisultare nella parte sana e dare unfalso negativo.EndoFaster allerta e guida in temporeale l’endoscopista a fare un buonmapping di istologie su pazienti arischio e ad evitare di campionare pazientisani. La gastroscopia diventa inquesto modo più efficiente, offrendotutta una serie di vantaggi: drasticomiglioramento delle diagnosi, importanterisparmio di costi, minore invasività(riduzione delle biopsie) e delladurata dell’esame, snellimento dellavoro e delle procedure ospedaliere.PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:IL LOGO“Start Up Of The Year 2013”PNI Cube“Bright Future Ideas Award”UK Trade and InvestmentPremio Leonardo Start-up2014128


AMBIENTE


AMBIENTEKITENERGYSOLWAJOSTECHLEAPFACTORYPERSONAL FACTORYNESOCELLGPR RENEWABLE130


AMBIENTEKITENERGYhttp://www.kitenergy.netGENERARE ENERGIA PULITA IN ALTA QUOTAECCO IL KIT AQUILONEIl professorMarioMilaneseresponsabiledel progettoKitEnergyNUMERI2 MwPotenza genetara200 mqAmpiezza del kit150 metriAltitudine minima per catturare il vento15 metri/secVelocità del vento necessario3000Ore di testitenergy è un progettoKtanto semplice quantoinnovativo a livello mondialenel settore energierinnovabili: un kite sfruttail vento di alta quota per generare energiapulita. Con meno ingombro e piùpotenza generabile rispetto a una normaletorre eolica.Mario Milanese, professore ordinariodel dipartimento di Automatica e Informaticadel Politecnico di Torino è ilresponsabile di Kitenergy: “Il progettonasce sostanzialmente per cercare diaffrontare un problema di grande rilievo– spiega Milanese –, quello relativo alleenergie rinnovabili.Attualmente, infatti, le rinnovabili fornisconoenergia a costi di produzioneancora troppo elevati, nettamente superioria quelli del petrolio e in generaledelle fonti fossili”. In particolare il settoredell’energia eolica è forse quello piùvicino alla grid parity, anche se in realtàcosta tra il 50 e l’80% in più del petrolio.Il solare, altra grande fonte rinnovabile,ha attualmente dei costi di produzioneche variano tra 5 e 10 volte quelli deicombustibili fossili.L’idea di Kitenergy nasce quindi dallanecessità di studiare un sistema innovativoche sfrutti il vento ad altezzesul livello del suolo maggiori di quelleraggiungibili dalle più grandi torrieoliche che arrivano a 150 metri, perprodurre energia pulita a costi ridotti,paragonabili a quelli delle fonti fossili oaddirittura significativamente inferiori.Catturare il vento ad alta quota, significache “al crescere dell’altezza sul suolo, i131venti sono più forti e costanti e quindipotenzialmente in grado di produrre piùenergia” prosegue Milanese. “A 500-800metri sul livello del suolo, la potenzamedia del vento è circa quattro voltemaggiore che a 50-150 metri, dove operanole più grandi torri eoliche”.Il team di ricerca, composto da unadecina di persone del Politecnico tradocenti, ricercatori, tesisti e dottorandi,ha eseguito una serie modelli e simulazionimatematici molto sofisticati pergiungere alle valutazioni finali. In fattodi potenze generabili si è calcolato che,considerando un vento di 15 metri alsecondo, un kite di 200 metri quadri disuperficie è in grado di realizzare oltre2 MW di potenza. Ovvero l’equivalentedella potenza nominale di una torreeolica alta 150 metri e pesante 350tonnellate.


AMBIENTEKITENERGYhttps://www.cortilia.it/L’OFFERTAKitenergy, l’aquilone che trasforma il ventoin energia pulita, startup torinese nel settoreclean tech. Un kite di 200 metri quadridi superficie è in grado di realizzare oltre2 MW di potenza. Ovvero l’equivalentedella potenza nominale di una torre eolicaalta 150 metri e pesante 350 tonnellate.Kitenergy è uno spin-off dipartimento diAutomatica e Informatica del Politecnicodi TorinoIL LOGO132


AMBIENTESOLWAhttp://www.solwa.itACQUA POTABILE A BASSO COSTOSIMULANDO L’ATTIVITÀ DEL MAREacqua del“L’mare evapora,si trasformain vapore,sale, diventauna nuvola. Poi, quandotrova una corrente di ariafredda, si fa condensa etorna allo stato liquido.Ma perché la pioggia nonè salata? Io non me lo eromai chiesto. Mio fratello sì,e da lì è nata Solwa”.Davide Franceschetti,responsabile RelazioniInternazionali di Solwa,racconta così la nascitadi una tecnologia per lapotabilizzazione dell’acquaalimentata dal calore solare,giunta alla fine dellafase sperimentale, magià inserita dalle NazioniUnite, nel 2010, tra le “Innovazioniper lo sviluppodell’umanità” del programmaIDEASS.numerose menzioni specialie inviti a diverse fiere,da Smau a Ecomondo, nel2012 è arrivato il PremioMarzotto: “Siamo statiselezionati come Impresadel Futuro. Dal premio,pari a 250mila euro, sonovenuti i soldi per andareavanti, che ci hanno permessoanche di fare leprime assunzioni”, continuaDavide.La Tecnologia Solwa utilizza,in tutti i suoi prodotti,solamente l’energia del solee come unica fonte energeticadel sistema.Tutta laTecnologia Solwa è incentratasul basso impatto ambientalee sulla più elevataefficienza raggiungibiledalle moderne conoscenzescientifiche e tecnologichenel campo delle energierinnovabili.L’idea aziendale di base èquella di poter svilupparedei prodotti competitivi e,allo stesso tempo, dalle elevateprestazioni, in mododa poter soddisfare il maggiornumero di bisogni nelMondo.Il Modulo Solwa (applicazioneper l’acqua), è statodichiarato dalle NazioniUnite come “Innovazioneper lo Sviluppo dell’Umanità”NUMERI6SOCI4Dipendenti / Collaboratori32Età media founders250.000 euroRound / Finanziamenti (totale)dalPremio Marzottonel 2012Un riconoscimento a cuine sono seguiti molti altri:la startup, oggi ospitata nelParco Scientifico TecnologicoVeneziano Vegapark,ha vinto il premio WorkingCapital 2011 e, pocodopo, è stata selezionatacome Innovazione Italianadell’Anno dal prestigiosoMIT di Boston. Accanto aParte del team di Solwa133


AMBIENTESOLWAhttp://www.solwa.itL’OFFERTASolwa svolge attività di progettazione e di realizzazione di dispositivi ed attrezzature per la depurazione delle acque (inquinateo salate), per l’essiccamento e la gestione di matrici contenenti acqua (fanghi biologici, digestato, percolato, materialeligno-cellulosico), per l’essiccamento degli alimenti (frutta, verdura, carne e pesce, etc.) e per una nuova forma innovativadi agricoltura (zone aride, costiere e desertiche).La Tecnologia Solwa, nata dalla ricerca di alcuni anni, può ancheessere applicata al settore energia considerando la versatilità e la scalabilità che sta alla base del processo.IL LOGO134


AMBIENTEJOSTECHhttp://www.jostechnology.com/CARICARE SMARPHONE E TABLETOVUNQUE E SENZA FILIos Technology, spin-offJdell’Università di Pisa,è una startup specializzatanella progettazionee produzione disistemi per la ricarica senza cavi diprodotti elettronici ed offre soluzionisemplificate per l’uso di smartphone,tablet e per la gestione di sistemi diilluminazione a led. Jos Technologyha lanciato Energy Surface, unsistema illuminotecnico e di ricaricadevice estremamente innovativo sucui alimentare e ricaricare dispositivielettrici ed elettronici senza l’uso dicavi, in qualunque posizione e composizione.L’unicità sta nella gestione contemporaneasenza fili di tutti i device su unMarco Ariani con Eleonora Romitiunico dispositivo ad alta efficienza. Laflessibilità, la personalizzazione sonoi tratti distintivi, assieme al rispettodell’ambiente per l’utilizzo della bassatensione e la possibile alimentazioneda fotovoltaico diretto.“JOS, Just One System, vuole proporsinon come un semplice prodotto macome un sistema estremamente versatileal servizio dell’usabilità, flessibilitàe creatività dell’utente” ha spiegatoMarco Ariani, Ceo di JOS Technology.L’azienda sviluppa soluzionisemplificate per la ricarica senza cavidi device e per la gestione di sistemidi illuminazione a led.Si tratta di un pannello elettrificato abassissima tensione su cui è possibile135posizionare dispositivi elettrici senzal’uso di cavi, in qualunque posizionee composizione si preferisca. I dispositiviche è possibile alimentare ericaricare con JOS sono molti, e vannodalla telefonia, ai device di ultimagenerazione (Smartphone, Tablet),ai sistemi di illuminazione, a quelliaudio video, a quelli di utilità, comefotocamere e sensori, fino ai piccolielettrodomestici.Il pannello è personalizzabile:l’utente potrà scegliere colori e texturedelle finiture superficiali e adattareil sistema alle proprie specificheesigenze d’uso, collocandolo a tavolo,a parete, utilizzando la versioneportatile con batteria e/o pannellofotovoltaico.IL TEAMMarco Arianiarchitetto e progettista, è l’amministratoredell’aziendaEleonora Romitilaureata in Storia dell’Arte e Museografia,è la communicationmanagerStefania Saglioccodesigner , collabora per la partecommercialeGualtiero Fantoni e DanieleMazzeiingegneri, si occupano di ricerca esviluppo


AMBIENTEJOSTECHhttp://www.jostechnology.com/L’OFFERTAJos è un sistema brevettato, unpannello microforato elettrificato abassissima tensione su cui si possonoposizionare dispositivi elettriciper l’alimentazione e la ricaricasenza cavi, in qualunque posizionee composizione si preferisca, o ci sianecessario.L’azienda sviluppa soluzioni semplificateper la ricarica senza cavi didevice e per la gestione di sistemi diilluminazione a led. Si tratta di unpannello elettrificato a bassissimatensione su cui è possibile posizionaredispositivi elettrici senza l’uso dicavi, in qualunque posizione e composizionesi preferisca. I dispositiviche è possibile alimentare e ricaricarecon JOS sono molti, e vannodalla telefonia, ai device di ultimagenerazione (Smartphone, Tablet),ai sistemi di illuminazione, a quelliaudio video, a quelli di utilità, comefotocamere e sensori, fino ai piccolielettrodomestici.Il pannello è personalizzabile:l’utente potrà scegliere colori e texturedelle finiture superficiali e adattareil sistema alle proprie specificheesigenze d’uso, collocandolo a tavolo,a parete, utilizzando la versioneportatile con batteria e/o pannellofotovoltaico.IL LOGO136


AMBIENTELEAPFACTORYhttp://www.leapfactory.it/it/UOMO E ARTIFICI IN AMBIENTI ALPINILE SOLUZIONI PER ABITARE A IMPATTO ZEROEAPFactoryLnell’albo d’orodelle startupmilionarieitaliane.«L’idea nasce da una commessarealizzata per contodel CAI (Club AlpinoItaliano, ndr) di Torino sulMonte Bianco. Abbiamodeciso che poteva scaturirneun’attività separatadal nostro studio di architettura»racconta StefanoTesta, 48 anni, torinese.Stefano Testa,48 anni,ideatore delprogettoLeapFactoryLa missione è realizzareedifici in ambienti naturaliestremi utilizzando leultime tecnologie a disposizione.Il primo è stato uncomplesso assemblabilecreato in vetro resina stampatoad iniezioni. Hannopensato a tutto: dalla strutturaesterna all’arredamentointerno e all’impiantistica.«Il nostro punto di forza èla progettazione di nicchia,coinvolgendo specialistiestremamente competenti».Hannorealizzato ancheun rifugio alpino di ultimagenerazione sui monti delCaucaso settentrionale inRussia. «E’ un ecohotelcompletamente autonomodal punto di vista energet-ico . Si trova a 4 mila metridi quota e ha 50 postiletto».Per realizzare edifici delgenere è fondamentale laricerca, non solamentenel campo edile. «Abbiamodovuto studiare leesigenze e le necessità chevanno affrontate a quellequote. Vorremmo cercaredi spingere sull’ingegnerizzazionee sulla prefabbricazionedegli stabili».I diversi segmenti assemblabilivengono trasportatisul luogo grazie ad unelicottero e possono essereanche installati temporaneamentee condivisi tralocalità diverse.Il primo fatturato dellastartup è stato di 2 milionidi euro, ma Testa prevedeun ribasso per il secondoanno di attività. «L’annoscorso avevamo il clienterusso e il bivacco Gervasuttisul Monte Bianco.Abbiamo avuto la fortunadi cominciare con unacommessa, così le attivitàtipiche di startup le dovremoaffrontare durante ilnostro secondo anno divita. Avremo sempre unfatturato singhiozzante:un anno cerchiamo commesse,l’anno dopo le realizziamo».NUMERI2 Mln di euroFatturato20134000 metriQuota dell’ecohotelrealizzato sul Caucaso50I posti lettodell’echohotel0è l’impatto deisistemi abitativi137


AMBIENTELEAPFACTORYhttp://www.leapfactory.it/it/L’OFFERTAL’attività di LEAPfactory sifonda sulla ricerca costantedi soluzioni progettualiper rispondere ai problemiposti dall’infrastrutturazionedell’ambiente naturale.L’obiettivo è ripensare lemodalità di relazione trauomo, natura e artificio,usando il paesaggio alpinocome laboratorio di sperimentazione.Un nuovo approccio al territorioche prova a ridefinirele culture dell’abitare,del lavorare, del vivere - insimbiosi con l’ambiente e lasostenibilità energetica, quiinterpretati come fondamentalistrumenti progettuali.Pensiamo possibile rigenerarel’immaginario deiluoghi abitati con nuovesoluzioni che, nel pienorispetto dei valori ambientali,identitari e storici,contribuiscano ad accompagnarei cambiamentifuturi riconoscendo lagrande diversità e la qualitàdei paesaggi che abbiamoereditato dal passato, sforzandocidi preservare, oancor meglio, di arricchiretale ricchezza.I prodotti di LEAPfactorysono tutti prefabbricati,concepiti per “abitare adimpatto zero” i luoghinaturali sensibili e daproteggere; adatti ancheper tutte le aree prive diaccessibiltà stradale, oppuredove è opportunoevitare la fase di un cantieretradizionale e la manomissionetemporanea delsuolo. La loro completareversibilità ne riduceulteriormente l’improntaambientale, consentendodi abitare la naturarispettandola.“La passione per le montagnee per i meravigliosiluoghi naturali del pianetaè il filo rosso cheunisce noi e tutti coloroche contribuiscono ognigiorno al lavoro e allacrescita di LEAPfactory.Ed è l’energia che cisostiene nella volontà disperimentare nuove possibilitàdi dialogo con lanatura.”IL LOGO138


AMBIENTEPERSONAL FACTORYhttp://www.personalfactory.eu/HACKERARE LA MATERIA PER UN’EDILIZIAA CHILOMETRO ZERONUMERI1 Mln di euroFatturato26Dipendenti7Collaboratori3,8 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)Francesco e Luigi Tassonea società calabrese fondata dai fratelli FrancescoLe Luigi Tassone è tra le startup più finanziate(3,8 milioni di euro) del 2014, fa parte del gruppodelle nuove imprese che hanno superatoil milione di fatturato è tra quelle che hannocreato più lavoro.La storia di Personal Factory inizia a Simbario, un paesinodi 900 anime in provincia di Vibo Valentia in Calabria. Duefratelli, Francesco e Luigi Tassone, 34 e 28 anni, hanno rivoluzionatoil mondo della chimica per l’edilizia in tutto il mondocon la loro Personal Factory, la startup milionaria che ha creatoe commercializza macchinari per far diventare chiunqueautoproduttore. In pratica, permette di costruirsi una piccolafabbrica fatta in casa.Personal Factory è una delle poche startup milionarie in Italia.“Abbiamo fatturato oltre un milione di euro lavorando sodo,ma è ancora poco per il settore in cui operiamo. Abbiamoinvestito in ricerca e sviluppo: è un sistema molto complessoche unisce elettronica, meccanica, chimica e software”. Quandosono partiti nel 2009 hanno richiesto un prestito di 80 milaeuro, hanno ipotecato un appartamento per ottenerlo. Conquella cifra hanno realizzato un prototipo, Origami, poi trediversi venture capital hanno voluto scommettere un totale diquasi 3 milioni di euro. Personal Factory impiega 26 dipendentie 7 collaboratori che lavorano all’interno dello stabilimentoper la chimica di 800 metri quadri, degli uffici di 400metri quadri e del vecchio garage in cui i due fratelli hannoiniziato la loro avventura.Dei sei bandi che hanno vinto, hanno rinunciato a tutti ipremi, anche quelli in denaro. “I costi erano maggiori dei vantaggi,non erano molto convenienti per noi”, hanno spiegatoi fratelli. Anche delle decine di brevetti che hanno nei cassettinon sanno che farsene: “Costa 100 mila euro tutelare la proprietàintellettuale a livello internazionale. E’ troppo oneroso”.“Adesso dobbiamo decidere se crescere o se rimanere in Italia”.139


AMBIENTEPERSONAL FACTORYhttp://www.personalfactory.eu/L’OFFERTAPersonal Factory: l’autoproduzione inedilizia. Personal Factory, startup che hasviluppato un sistema digitalizzato per produrremalta per l’edilizia.Una piattaforma tecnologica brevettata cherealizza in cloud tutti processi manufatturierie che è in grado di rendere i rivenditoridi materiali edili direttamente produttori incasa propria. A chilometro zero.IL LOGO140


AMBIENTENESOCELLhttp://www.nesocell.com/FIOCCHI DI CELLULOSA PER OTTIMIZZAREL’ACCUMULO TERMICO DELLE ABITAZIONINesocell, è tra le startup da più di un milione di euro di fatturato. Nasce dalprogetto CelluFLOC, ideato e sviluppato da due ingegneri, Andrea Cavaleri eDavide Contu, allo scopo di riutilizzare scarti industriali del settore cartarioper produrre isolanti termici ed acustici fortemente innovativi. CelluFLOCha vinto lo StartCUP Piemonte 2009.NUMERI800.000 euroFatturato / UtileNel dicembre dello stesso anno si costituisce la società Nesocell Srl, Spin-off del Politecnicodi Torino, con sede nell’Incubatore di Imprese Innovative I3P del Politecnico. Nel lugliodel 2010 avvia le attività produttive e di commercializzazione dei propri prodotti. L’aziendaè impegnata nello sviluppo di tecnologie nel settore del waste-to-energy e ha già depositatouna serie di brevetti internazionali che sono alla base del processo produttivo degliinnovativi isolanti termici ed acustici in fiocchi di cellulosa per l’edilizia, ottenuti da scartidi lavorazioni dell’industria cartaria.Gli isolanti Nesocell sono costituiti da fibra di cellulosa di legno nella forma di ovatta ofiocchi. La cellulosa di cui sono costituiti i fiocchi Nesocell è dotata di un’elevatissima traspirabilitàe ha una grande capacità di accumulo termico e igrometrico. Oltre al risparmioenergetico invernale, l’utilizzo dei fiocchi di cellulosa consente di correggere lo sfasamentotermico estivo.2Soci fondatori2Collaboratori1Prodotto2010Anno di fondazioneAndrea Cavalerie Davide Contu.Foto dal sito:http://ornellaorlandini.photoshelter.com141


AMBIENTENESOCELLhttp://www.nesocell.com/L’OFFERTAGli isolanti Nesocell sono costituiti dafibra di cellulosa di legno nella forma diovatta o fiocchi.La cellulosa di cui sono costituiti i fiocchiNesocell è dotata di un’elevatissimatraspirabilità e ha una grande capacità diaccumulo termico e igrometrico.Oltre al risparmio energetico invernale,l’utilizzo dei fiocchi di cellulosa consentedi correggere lo sfasamento termico estivo,raggiungendo per le tipologie costruttivepiù diffuse in Italia sensibili riduzionidei flussi termci uniti ad un notevolemiglioramento del comfort.IL LOGO142


AMBIENTEGPR RENEWABLEhttp://www.gprenewable.it/UNA “LAVATRICE” CREA ENERGIA RINNOVABILECON MINI TURBINE EOLICHE AL LASERP Renewable,Gnei priminove mesidel 2014 hagià fatturato700mila euro producendoturbine eoliche perl’energia rinnovabile. Èstata fondata dal ventenneAntonio Parrotto, nato inprovincia di Lecce nel 1994e diplomato all’Itis Majoranadi Brindisi.“La nostra turbina saràcome la lavatrice, unelettrodomestico allaportata di tutti” ha sempresostenuto Parrotto. Lastartup ha sede a Casarano,in provincia di Lecce.“Abbiamo venduto 50turbine da gennaio, cioèda quando siamo sul mercato:in Salento, Sardegna,Sicilia, in Liguria. Contiamodi arrivare a 140 entrofine anno, che dovremmochiudere con un profitto di300mila euro”, dice.imprenditore bresciano di55 anni, che si occupava difotovoltaico...”. Era proprioil titolare della Wind Energy,“che finora ha semprepreferito restare anonimo”.“All’epoca stavo ancorastudiando al Majorana, magià pensavo di progettareuna mini turbina eolicaverticale, installabile suitetti.Lui mi ha detto di starepensando a uno stessosviluppo di business: unimpianto di dimensioniridotte, accessibili a molti,per produrre energia rinnovabile.Mi ha quindi messo adisposizione un team diingegneri e fatto da garantepresso le banche perottenere capitale inizialenecessario”. Settecentomilaeuro sono serviti solo percomprare la tecnologia laseralla base delle turbine.NUMERI700.000 euroFatturato / Utile300.000 euroI profitti20 anniEtà del fondatore150Turbine già venduteL’azienda, che conta 15dipendenti, sta cominciandoa vendere anche in Brasilegrazie a una partnershipcon la bresciana WindEnergy Srl, che è legata adoppio filo con la storia diParrotto. “Tutto è cominciatoquando ho incontrato,per caso su un aereo, unAntonio Parrotto, dai banchi dell’Itis Majorana di Brindisi al progetto GP Renewable143


AMBIENTEGPR RENEWABLEhttp://www.gprenewable.it/L’OFFERTAL’impianto consiste in un sostegno (palo in acciaio persorreggere la struttura), una turbina (le pale e gli organimeccanici di trasmissione) e apparecchiature elettroniche(generatore e inverter).IL LOGOSono Made in Italy il materiale e il design, a tre vele (unalbero centrale e i suoi cuscinetti, alti al massimo cinquemetri).144


DESIGN&MODA


DESIGN&MODAFORMABILIOLOVETHESIGNLOVLILANIERI146


DESIGN&MODAFORMABILIOhttps://it.formabilio.com/IL DESIGN D’ARREDAMENTO ESCLUSIVODEI PICCOLI ARTIGIANI ITALIANIormabilio nasce nelF2013 da un’idea di MariaGrazia Andali, 37 anni,e Andrea Carbone, 38anni, che, stanchi della vita milanese,hanno lasciato casa e lavoro e si sonotrasferiti a Cison di Valmarino, neltrevigiano con un obiettivo in testa:dare vita a un progetto che mettesseal centro la comunità e il territorio.In Veneto hanno trovato un patrimoniodi piccole imprese del mobilecon una lunga storia alle spalle ma indifficoltà a causa della crisi. Andali eCarbone hanno trasformato questeproblematiche in un’opportunità.Il capitale iniziale per la start-up èstato raccolto vendendo la casa di Milanoe con il sostegno di alcuni amici.Nei primi mesi Andali e Carbonehanno creato la rete di attori da coinvolgerenel progetto, poi, a settembre2013 hanno avviato l’e-commerce coni primi prodotti in catalogo.Oggi Formabilio ha una communityformata da quasi 110.000 personeprovenienti da 19 paesi europei, oltre3.000 designer e 16 aziende partner. Ilsuo team è composto da 10 persone acui si aggiungono i consulenti esterni.A maggio 2014 Formabilio ha attiratogli investimenti di Innogest SGR, ilpiù grande fondo italiano di VentureCapital specializzato in seed e earlystage, che ha coinvolto anche l’acceleratoreWithfounders.Formabilio è finalista della secondaedizione della 360by360 Competitione ha ricevuto da Legambiente laSegnalazione Premio all’InnovazioneAmica dell’Ambiente 2013“Sostenibilità, Intelligenza, Bellezzaper l’attenzione all’eco-design.NUMERI16Aziende partner3000Desiger32Età media dei designer110.000Utenti19Paesi raggiuntiGrazia Andali, 37 anni, e Andrea Carbone, 38147


DESIGN&MODAFORMABILIOhttps://it.formabilio.com/L’OFFERTAFormabilio è un sito die-commerce dove è possibileacquistare prodotti dihome design made in Italy.La piattaforma funzionasecondo un meccanismo dicrowdsourcing: i designerinviano i progetti creativi(tutti ecosostenibili) e lisottopongono al giudiziodella community di design-loverche sceglie qualivuole vedere realizzati; iprogetti vincitori vengonotrasformati in oggetti didesign da aziende manifatturiereitaliane, la maggiorparte artigiane.I prodotti finiti vengonomessi in vendita in esclusivasul sito.IL LOGO148


DESIGN&MODALOVETHESIGNhttp://www.lovethesign.com/II PRIMO E-COMMERCETUTTO DEDICATO AL DESIGN DELLA CASALauraAngius,SimonePanfilo,e VincenzoCannatal fiuto per il commercio onlinel’hanno maturato negliI anni passati insieme a Privalia.A questo hanno unito lapassione per il design e laconstatazione che, fino a due anni fa, inItalia mancava un vero e proprio sito die-commerce dedicato al design per la casa.Loro sono Laura Angius, 31, di Sassari,Simone Panfilo, 34, di Roma e VincenzoCannata, 36, di Siracusa. Laureati inEconomia Aziendale ma con backgrounddiversi, un giorno si sono incontrati apranzo nel solito bar e, tra un commentosull’arredamento e l’altro, hanno preso unadecisione: fondare un e-commerce con lamissione di portare il design italiano (enon solo) nelle case di tutti.Nel 2012 fondano, così, LOVEThESIGN.Cominciano offrendo i prodotti di 12brand e, solo otto mesi dopo, attirano l’interessedel più grande fondo Italiano, UnitedVentures, che entra nella società con uninvestimento di 1 milione di euro.Oggi LOVEThESIGN collabora con oltre1000 marchi e dà lavoro a un gruppo dicirca 20 persone (un numero quadruplicatorispetto agli inizi) con età media 28 annie decisa maggioranza femminile.È una startup in continua espansione: oltreun milione di persone ogni giorno entranoin contatto con LOVEThESIGN tramite ilsito, il blog e i social network e da gennaioa settembre 2014 sono stati venduti oltre40 mila articoli.LOVEThESIGN ha vinto il NetcommAward 2014 nella categoria Best Start Up e,nella stessa occasione, ha ottenuto anche ilpremio della giuria EY.149NUMERI20Persone nel team1000Brand commerciati40.000Articoli venduti nel 20141 milioneDi utenti ogni giorno1 milione di euroL’investimento di United Venture


DESIGN&MODALOVETHESIGNhttp://www.lovethesign.com/L’OFFERTALOVEThESIGN è un sitodi e-commerce dedicatoal design per la casa.È rivenditore autorizzatodi prodotti made in Italy,ma anche marchi internazionali.Ci sono due canali diaccesso per l’acquisto:da una parte il catalogopermanente, che vieneaggiornato spesso,dall’altra le LovePromo,le promozioni.Qui per un tempo limitatogli iscritti al sitohanno la possibilità dicomperare a prezzi scontatidelle selezioni deimigliori brand e designer.LOVEThESIGN seguei clienti durante tutta lafase pre e post acquisto.PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:LOVEThESIGN ha vinto ilNetcomm Award 2014 nellacategoria Best Start Up e,nella stessa occasione, haottenuto anche il premiodella giuria EY.INVESTIMENTI OTTENUTI1 milione di euro da UnitedVentures nel 2013IL LOGO150


DESIGN&MODALOVLIhttp://lovli.it/IL TALENT STOREDEI DESIGNER ITALIANIornare inTItalia per fareimpresa. Sonopassati quasitre anni daquando Tiziano Pazzini,33, di Cesena, e AlbertoGalimberti, 35, bergamasco,si sono lanciati questasfida. Ex compagni di Masterin Marketing e Comunicazione(MiMec) allaBocconi, ora da Milanodistribuiscono oltre 1000brand del design italianoin oltre di 60 paesi in tuttoil mondo.La loro startup si chiamaLovli ed è un sito – «untalent store», precisanoPazzini e Galimberti –dove è possibile acquistareprodotti del design italianoa prezzi scontati. TizianoPazzini, ex brand managerdella Ferrero per tuttala zona asiatica, e AlbertoGalimberti, ex DirettoreMarketing di Voxy a NewYork, raccontano cheda tempo desideravanotornare in Italia e fare qualcosanel proprio paese.amo partiti in tre», raccontano,e adesso, «contiamo15tra collaboratorifull-time e part-time conetà media 26 anni e più di1000 aziende fornitrici».Hanno scelto come baseMilano perché si trova inuna posizione strategica epermette di essere distantimassimo 400 chilometridai designer: «Ci teniamomolto a consolidare irapporti e a poter vedere iprodotti di persona.È un punto di forza che cipermette anche di spedirevelocemente gli ordini alcliente e di fare un ricambiorapido delle offerte sulTizianoPazzini, 33e AlbertoGalimberti,35sito».Ad aprile 2014 Lovli haottenuto 520.000 euro di finanziamentida un gruppodi investitori che comprendeanche IAG e, secondo leanticipazioni dei co-founder,sono in corso delle trattativeche consentiranno diavere nuovi investimentinei prossimi mesi.Nel frattempo, la sommaricevuta è servita per internazionalizzarela piattaformae sbarcare sul mondomobile con una app che aottobre è stata scelta comeBest New Lifestyle App inItalia e altri 87 paesi.NUMERI300%La crescita per il 201415Dipendenti / Collaboratori+1000Aziende fornitrici60Paesi raggiunti dai propriprodotti520.000 euroFinanziamentida Venture CapitalNel 2012 hanno investito irisparmi in una startup cheora ha un runrate di 2 milionidi euro e una crescitaper il 2014 del 300%. «Si-151


DESIGN&MODALOVLIhttp://lovli.it/L’OFFERTALovli è un un talent storedel design made in Italy.È una piattaforma dovepoter acquistare prodottidi design di ogni tipo (daidivani alle scarpe) a prezziabbordabili, ma ancheconoscere i creativi che lihanno pensati.Su Lovli le aziende e i designer– tutti italiani – vengonopresentati con foto,video e interviste, mentreuna selezione dei loro prodottiviene messa in venditaper un periodo limitatoa prezzi scontati.Il ricambio dei prodotti inesposizione e delle offerteè quotidiano ed è disponibileuna newsletter per gliiscritti, che li aggiorna conle proposte del momento.Da settembre è disponibileanche una app per iphone.IL LOGO152


DESIGN&MODALANIERIhttp://www.lanieri.com/L’E-COMMERCE DELL’ELEGANZANATO DURANTE UNA PROVA VESTITOna startupUnata durantela prova vestito.«Eravamoalla fine di unmaster in Business administrational Collège des Ingénieurse avevamo decisoche alla cerimonia di graduationavremmo indossatoun completo sartorialefatto su misura», raccontaSimone Maggi, 31, oggi addi Lanieri. È stato, lì, trale ripetute prove dal sarto,che con Riccardo Schiavotto,29, Alberto Vigada,29, Mattia Bernardi, 29,e Edoardo Iacopozzi, 30,è arrivata un’idea: usareinternet per «innovarein un settore del made inItaly che per definizioneè old style ma soprattuttooffline». Comincia cosìla storia di Lanieri, unastartup che porta l’abito sumisura direttamente a casa,a portata di click.«Tutto è iniziato nel 2012quando, con il vecchiobrand Natural Gentleman,abbiamo vinto il premiostart-cup Piemonte e Valled’Aosta per il settore ICTe durante la premiazionesiamo stati messi in contattocon Ercole Botto Poala»,l’ad dello storico lanificiobiellese Reda, che pocodopo è entrato nel capitalesociale della startup. Daallora è stata fatta moltastrada.«Siamo una società chesi sta espandendo velocemente»,dice Maggi,«ora la forza lavoro è di 9persone e nel gruppo l’etàmedia è di 27 anni». Lanierilavora con le eccellenzedel settore tessile italianoe, in particolare, dell’areabiellese. «Abbiamo cercatoi migliori confezionistiitaliani. Il nostro progettonasce dalla voglia di valorizzareil made in Italy conun alto rapporto qualitàprezzo. «Tolta la diffidenzainiziale» per l’intermediarioimmateriale, continuaGaggi, «i clienti apprezzanola semplicità e lacomodità di comprare unabito su misura direttamenteda casa e riceverlodopo 4 settimane». Gliordini arrivano soprattuttodall’Italia (dove nel 2014hanno anche aperto quattropopup store), ma Lanierisi sta facendo spazioanche in Gran Bretagna.Dopo il primo anno dimessa a punto del servizio,la startup conta di chiudereil 2014 con un fatturato intornoai 500.000 euro, conoltre 800 clienti.Simone Maggie Riccardo SchiavottoNUMERI500.000 euroCirca di fatturato9Persone nel team27Età media del gruppo4Punti vendita+800clienti153


DESIGN&MODALANIERIhttp://www.lanieri.com/L’OFFERTALanieri è un sito di e-commerce per l’abbigliamento maschile. Qui è possibileconfigurare e acquistare abiti su misura (completi o singoli elementi).Il meccanismo è identico a quello del tradizionale atelier di sartoria: siscelgono i tessuti (tutti selezionati tra le eccellenze del made in Italy), siindicano le misure e si ordina il completo.IL LOGODopo 4 settimane il prodotto arriva per posta direttamente a casa del cliente.Lanieri ha anche 4 punti vendita “fisici” e, per il 2015, ha in progettodi aprire un atelier fisso a Milano.154


ENTERTAINEMENT


ENTERTAINEMENTMUSICRAISERTOK.TVSOUNDREEFSPINVECTORVIRALIZE156


ENTERTAINAMENTMUSICRAISERhttp://www.musicraiser.com/OLTRE L’INDUSTRIA MUSICALEIL FAN-CROWDFUNDING HA CONVINTO SPOTIFYusicraiser, è la piattaformadigitale in cui laM muscia si fa con il fundraisinge in crowdfunding.Musicraiser, è stataideata e lanciata da Giovanni Gulino(cantante dei Marta Sui Tubi) e TaniaVaruni nell’ottobre 2012, e accettaprogetti di raccolta fondi per dischi,tour promozionali, videoclip, concerti,festival e tutto ciò che ha a che farecon la musica.E dopo avere ottenuto un finanziamentodi 350mila euro da B-ventures(Gruppo Buongiorno), Key Capitale da un pool di investitori privati, lapiattaforma è sbarcata sui mercati anglosassoni,con una versione che permettedi raccogliere fondi in 21 valutediverse e con un sistema che prevedeanche degli “Hot Projects”, selezionatiper qualità. Tra i vari progetti finanziatiin Italia su Musicraiser l’albumdi Gianni Maroccolo (Ex Litfiba,CCCP e CSI) con Claudio Rocchi, eCasaBertallott, il programma via webdel conduttore radiofonico AlessioBertallot.Per entrare nella società, con il finanziamento,l’approccio di Mauro DelRio, presidente di B-ventures, è statooriginale: Si è proposto su Musicraisercon un progetto di crowdfundingper raccogliere fondi al fine di ospitareun artista internazionale alla suafesta di compleanno.“Questo ci ha permesso di conoscerloprima come cliente e, una volta apprezzatele sue competenze, di prenderloin considerazione come investitore.Lui da parte sua ha testato direttamentela qualità del nostro servizio”,hanno raccontato i fondatori dellastarutp.Musicraiser, inoltre, ha finalizzatoanche due accordi, uno con Spotify,a supporto degli artisti emergenti, euno con Spreaker, app per realizzareproduzione di web-radio.NUMERI297Album finanziati32Videoclip finanziati21Valute diverseper il crowdfunding musicale48Altri progetti finanziati350.000 euroRound / Finanziamenti (totale)Giovanni Gulino e Tania Varuni col loro team157


ENTERTAINAMENTMUSICRAISERhttp://www.musicraiser.com/L’OFFERTAMusicraiser è la communitydove gli artisti coinvolgonoi fans nella realizzazionedei loro progettiartistici premiandoli conesclusive ricompense.I fans che contribuisconoeconomicamente scegliendouna ricompensadiventano raisers e ricevonodagli artisti gli articoliprenotati una volta che ilprogetto è stato finanziatoe realizzato.Il progetto viene finanziatoquando la somma di tuttii contributi ricevuti dairaisers raggiunge o superail 100% dell’obiettivo economiconecessario alla suarealizzazione.Se il progetto non raggiungeil 100% i musicistinon ricevono la sommaraccolta e i raisers vengonorimborsati del loro impegnoeconomico.IL LOGO158


ENTERTAINAMENTTOK.TVhttp://www.tok.tv/LA TUA SQUADRA, LA PARTITA, I COMMENTIIN UN SALOTTO VIRTUALE E UN MONDO DI TIFONUMERI9Persone nel team500.000Utenti385.000Social selfie50.000Utenti iscrittiFabrizio Capobianco ed Emanuela Zacconel progetto Tok.tv è natoIda un’intuizione di FabrizioCapobianco, 43ennevaltellinese emigrato inCalifornia 15 anni fa,founder e Ceo, che cercava un modo diricreare il salotto di casa quando vedevale partite della Juventus negli StatiUniti.Toko è un set di applicazioni per dispositivimobili dedicate allo sportche permettono di assistere all’eventosportivo (con una serie di informazionie statistiche fornite in tempo reale) ediscutere in delle “living room” virtuali,come dei “salotti”, che possono unirefino a quattro persone lontane da loro.“Il nostro obiettivo è quello di portarel’esperienza di Tok.tv ai fan di qualunquesport. Vogliamo che quando c’ èun evento sportivo in televisione sianaturale aprire una app Tok.tv e chiacchierarecon gli amici” ha spiegatoCapobianco.Co-founder di Tok.tv è Emanuela Zaccone,31 anni: “Tok ti offre un’esperienzacompleta – racconta – si possonoseguire le partite in collegamento con ipropri amici, ovunque essi si trovino. Sipossono condividere messaggi vocali eavere informazioni e statistiche in temporeale sulle squadre. E’ un mercato, ilnostro, che offre tantissime potenzialitàdi crescita”.159600.000 euroL’investimentoGli utenti hanno toccato quota 500mila, e gli investitori (italiani e americani)hanno investito con un finanziamentodi 820mila dollari (circa 600milaeuro). Non è frequente poi, che unastartup prenda in squadra unmanager del calibro di Jeff Slack. “Siamoin un momento di forte crescita perTok.tv.Dopo il successo della app JuventusLive in Italia – ha spiegato Capobianco– stiamo attirando l’attenzione deigrandi club. Portare a bordo una personadel calibro di Jeff significa accelerarequesta espansione grazie alla sua esperienza,conoscenza e rete di relazioni.Prima di venire da noi, Slack è statoSenior Vice President di IMG e CEOdell’Inter.Ed è anche un investitore”.


ENTERTAINAMENTTOK.TVhttp://www.tok.tv/L’OFFERTATok.tv fondata a Palo Alto nel 2012 daFabrizio Capobianco, è un set di applicazioniper dispositivi mobili dedicateallo sport che permettono di assistereall’evento sportivo (con una serie di informazionie statistiche fornite in temporeale) e discutere in tempo reale in delle“living room” virtuali, come dei “salotti”,che possono unire fino a quattro personelontane da loro.La pubblicità nelle partite in TV vienesincronizzata sul dispositivo mobile e inquesto modo diventa fonte di reddito dellastartup, e permette agli utenti di averlagratuitamente.IL LOGO160


ENTERTAINAMENTSOUNDREEFhttp://www.soundreef.com/LA STARTUP CHE HA SFIDATO (E VINTO)IL MONOPOLIO DEL DIRITTO D’AUTOREoundreef, è una startup che sfida il regime di monopolio dei diritti d’autore.SFrancesco Danieli, 34 anni, e Davide d’Atri, 35 anni, hanno spianato la stradaal libero mercato nell’acquisizione e gestione dei diritti d’autore, interrompendodi fatto il monopolio di Siae e anticipando persino le disposizioni europee.Insieme hanno fondato Soundreef, nel 2011, con sede legale a Londra ebusiness in 15 Paesi, tra i quali Regno Unito, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Svezia, CostaRica, India, Russia, Francia, Spagna e Svezia. E ovviamente Italia, nazione d’origine di entrambii fondatori.La startup di Francesco, amministratore delegato, e Davide, presidente, è una collecting society2.0 che ha ricostruito digitalmente la filiera dell’acquisizione, gestione e distribuzionedei diritti d’autore, specializzata nell’erogazione di licenze per la diffusione della musicain-store (nei centri commerciali, negozi, punti vendita di ogni genere). Io e Davide – raccontail ceo di Soundreef – ci siamo conosciuti a Londra e, nel 2004, abbiamo fondato unapiccola società, Beatpick che vende musica per film, tv e pubblicità. Dopo qualche anno cisiamo resi conto che esisteva una nicchia di mercato inesplorato nella raccolta e gestionedei diritti d’autore, ovvero quello della musica in-store.Abbiamo fatto due anni di market test in Italia e abbiamo constatato che l’esigenza di avereun’alternativa a Siae era forte. Così è nata Soundreef, grazie al finanziamento di quasi unmilione di euro da parte della compagnia d’investimento LVenture e di investitori privati”.In questi tre anni, si sono ricavati uno spazio nel mercato della gestione dei diritti d’autoreper la musica di background, prima ad esclusivo appannaggio di Siae e SCF ConsorzioFonografici. Soundreef gestisce 30 mila musicisti internazionali, con un catalogo di 150mila brani, e serve circa 3500 punti vendita, tra i quali grandi nomi come Auchan, BricoCenter, Cisalfa, Cinti, Leroy Merlin, Toys Center, Scarpe & Scarpe, Desigual.NUMERI15Persone nel team33Età media dipendenti145 milioniI clienti170.000Canzoni su cui paga royalties150.000Brani in catalogo30.000Musicisti internazionaliIl team diSoundreef161


ENTERTAINAMENTSOUNDREEFL’OFFERTAIL LOGOhttp://www.soundreef.com/Soudreef è una società di gestione collettiva inglese che distribuisce in Italiaun repertorio di musica d’ambiente, di autori stranieri, destinato agli esercizicommerciali (supermarket, negozi, centri commerciali, ristoranti, outlet).Soundreef autorizza le aziende all’utilizzo di musica per conto dei propriassociati.E’ l’azienda più avanzata ed efficiente d’Europa per quanto riguarda la gestionedei diritti musicali: oltre a rilasciare autorizzazioni per l’utilizzo di musica,recupera e ripartisce royalty per conto di autori, compositori, editori edetichette, garantendo finalmente un’alternativa, in Italia, alla SIAE e SCF.162


ENTERTAINAMENTSPINVECTORhttp://www.spinvector.com/OLOGRAMMI, E LA REALTÀ AUMENTATADIVENTA UN’ESPERIENZA TOTALEpinVector èSuna startuphi-tech, chesi concentrasu tre areedi business: videogiochi;ambienti immersivi (simulatori,attrazioni, ambienti3D interattivi) e life-sizegames (proiezioni interattiveper l’intrattenimento).E’ stata fondata daGiovanni Caturano (Ceo),Carminel della Sala (Cto) eLorenzo Canzanella (direttorecreativo). “Ci eravamotrasferiti in Francia nel1998 per mancanza di investimentiin Italia e, dopoil successo dei prodotti realizzatiall’estero (oltre unmilione di copie del titolo“DroneZ”, mai importatoin Italia), siamo tornati inItalia investendo e creandoSpinVector, per proseguireil percorso iniziato coni videogiochi e, recentemente,estenderlo anche adaltri settori”.lavorando, inoltre, al kitdi sviluppo di Oculus, ilvisore che permette difruire la realtà virtuale”,ha spiegato Valentina DeLuca, direttore marketingdi SpinVector. La tecnologiapuò essere usata anchenegli addestramenti (persimulare un soccorso), inarchitettura (per ricostruiregli edifici progettati)o nella realizzazione diprototipi. Nel caso delleautomobili, ad esempio, sipuò aprire lo sportello edentrare nell’auto per provarla,come se fosse vera.L’azienda conta l’ingressonel capitale sociale delgruppo Intesa-SanPaoloche è entrato in SpinVectorcon un’operazione diVenture Capital, tramite ilfondo AVM, acquisendouna quota di minoranzae lasciando il controllo aifondatori. SpinVector rappresentauna convergenzadi tecnologie e know-howche sono alla base di tuttiprodotti, ma anche l’elasticitànecessaria all’utilizzodelle tecnologie 3D inmolti campi diversi. Perquesto, la SpinVector haottenuto il supporto diretto(tecnico, di marketinge/o finanziario) di marchidi rilievo mondiale comeIntel e NVIDIA.SpinVector ha creato unatecnologia in grado dicreare una realtà virtualeaumentata, nella quale sipuò interagire con degli‘ologrammi’; un progettoriguarda la creazionedi una Pompei virtuale,per i visitatori. ”StiamoGiovanni Caturano (Ceo), Carminel della Sala (Cto) e Lorenzo Canzanella (direttore creativo).163


ENTERTAINAMENTSPINVECTORhttp://www.spinvector.com/L’OFFERTAIL LOGOSpinVector è una startup hi-tech, che si concentra su tre aree di business:videogiochi; ambienti immersivi (simulatori, attrazioni, ambienti 3D interattivi)e life-size games (proiezioni interattive per l’intrattenimento).E’ stata fondata da Giovanni Caturano (Ceo), Carminel della Sala (Cto) eLorenzo Canzanella (direttore creativo). “Ci eravamo trasferiti in Francianel 1998 per mancanza di investimenti in Italia e, dopo il successo deiprodotti realizzati all’estero (oltre un milione di copie del titolo “DroneZ”,mai importato in Italia), siamo tornati in Italia investendo e creandoSpinVector, per proseguire il percorso iniziato con i videogiochi e, recentemente,estenderlo anche ad altri settori”.164


ENTERTAINAMENTVIRALIZEhttp://viralize.tvIL VIDEO PUBBLICITARIO ONLINEDIVENTA SEMPRE UN FENOMENO VIRALEiralize è una piattaformatecnologicaV internazionale, nataall’interno di Nana Biancae sviluppata da ungiovanissimo team di ricercatori italiani,che permette un’ ottimizzazioneestrema della pubblicità tramite videosu desktop, smartphone e tablet.Viralize vanta un network di editoriselezionati sia web che mobile, compostoda siti, profili e pagine su variSocial Network, App mobile e Blogdi varie categorie d’interesse.Sono oltre 60 milioni di utenti alivello mondiale raggiunti tramite latecnologia di Viralize. L’agenzia creativa“ehi!” e Viralize hanno decisodi iniziare a collaborare in un momentoestremamente fertile e promettenteper il settore dell’advertisingdigitale.Secondo quanto emerso durantel’ultimo IAB Forum le previsioni peril 2014 sono più che incoraggianti, siprevede infatti un’importante crescitaproprio per il segmento del VideoAdvertising, settore in cui l’Italiarisulta essere prima in Europa.La partnership vanta solide fondamentabasate sulla consapevolezza diavere a disposizione un’importantesuite di soluzioni, frutto della progettazionedi due team esperti e laguida strategica di professionisti delsettore.Ad oggi Viralize, inoltre, conta piùdi 400 editori. «Stiamo continuandoad espanderci e a migliorare, sia intermini di strumenti e tecnologieche di risorse umane; questo in vistadi un’apertura maggiore verso ilmercato digitale internazionale versoil quale puntiamo», ha commentatol’amministratore delegato di ViralizeMarco Paolieri.NUMERI400Editori60 milioniUtenti raggiunti dalle videocampagne400Editori1Partnership con Ehi!Marco Paolieri founder di Viralize165


ENTERTAINAMENTVIRALIZEhttp://viralize.tvL’OFFERTAViralize è una piattaformatecnologica internazionale,nata all’interno diNana Bianca e sviluppatada un giovanissimo teamdi ricercatori italiani, chepermette un’ ottimizzazioneestrema della pubblicitàtramite video su desktop,smartphone e tablet.Viralize vanta un networkdi editori selezionati siaweb che mobile, compostoda siti, profili e paginesu vari Social Network,App mobile e Blog di variecategorie d’interesse. Sonooltre 60 milioni di utenti alivello mondiale raggiuntitramite la tecnologia diViralize.IL LOGO166


SOCIAL INNOVATION


SOCIAL INNOVATIONREDOOKMHCRESILIAPROGETTO QUIDHERITAGE SRLTUTOREDLE CICOGNEPEDIUSQURAMIBIBAK168


SOCIAL INNOVATIONREDOOKhttp://redooc.com/itSTUDENTI E PROFESSORI SCOPRONOCHE LA MATEMATICA È “POP”Di santi e navigatori, nella storia italiana, ce ne sono a bizzeffe.Matematici, meno. Tutt’ora i nostri alunni si classificano regolamentenelle ultime posizioni nelle classifiche internazionalidedicate all’apprendimento delle materie scientifiche.È muovendo da questa constatazione che due consulenti, impegnati fino aquel momento nella formazione per manager, hanno deciso di lanciarsi inuna nuova avventura, fondando la startup StarRock e lanciando Redooc,piattaforma online che mira a rendere divertente e “pop” l’insegnamentodella matematica. Il metodo si basa soprattutto sull’utiizzo di video lezioni ed esercizi interattivi.“Siamo molto apprezzati dai professori - – dice Nicolò Ammendola,co-fondatore assieme a Chiara Burberi della startup – che si rendono contoche il nostro non è un sistema per rimpiazzarli, al contrario, per agevolarneil lavoro”. Al momento Redooc, si rivolge agli alunni dei licei e degli istitutitecnici e professionali, in futuro anche a quelli delle medie. “Non è possibile– continua Amendola - che in Italia un ragazzo su quattro prenda il debitoin matematica e si spendano centinaia di milioni l’anno per le ripetizioni inmaterie scientifiche.Fuori il mondo corre a 200 all’ora e noi siamo ancora fermi a quindici annifa”.NUMERI-100KFatturato / Utilein perdita10Dipendenti / Collaboratori24Età media dipendentiC/a 2500Numero di clienti o prodotti venduti200KRound / Finanziamenti (totale)ricevuti da Bootstrapping+ Business Angel round in corsoChiara Burberi co-founder e ceo e Nicolò Ammendola co-founder169


SOCIAL INNOVATIONREDOOKhttp://redooc.com/itL’OFFERTAAl momento sul sito sonodisponibili lezioni checoprono gli argomentitrattati nel primo bienniodel Liceo Scientifico e degliIstituti Tecnici, che corrispondecirca ai primi 2 annie mezzo degli altri Licei/Istituti.Sono più di 150 lezioni eoltre 3500 esercizi spiegati.Altri contenuti sono inarrivo. Ogni allievo ha unproprio profilo, con unreport sempre aggiornatodell’attività: video lezioniviste, livelli di esercizi giàfatti e da rifare, punteggiottenuti.Un modo per incentivarela competizione con altrialunni e per dare professorimodo di seguire iprogressi di ciascuno. Per iragazzi, il costo di utilizzodella piattaforma è di diecieuro al mese.Per le scuole, sono previstiaccordi personalizzati; inalcuni casi il costo dellelicenze per un anno puòvenire coperto da aziendenell’ambito di azioni diresponsabilità sociale d’impresa.IL LOGO170


SOCIAL INNOVATIONMHChttp://www.urbanisticapartecipata.org/DIGITALIZZARE IL SAPERE ANTICOPER COSTRUIRE LE CITTÀ DEL FUTUROifficile pensare di costruirsi un futuro, inDItalia, puntando soltando sulla carriera accademica.Fra scarsità di posti e note storturedel sistema nostrano (dalle clientele alnepotismo), la strada è tutta in salita.C’è chi però, come un gruppo di dottori di ricerca, urbanistie architetti di Firenze e dintorni, invece di lamentarsi,si è rimboccato le maniche, fondando MHC,cooperativa nata nel 2013 come spin off dell’Universitàdi Firenze.MHC, composta da 7 soci, la maggior parte dei qualidi sesso femminile, si occupa di urbanistica partecipata,“Non siamo interessati – spiega il presidente diMHC Giovanni Ruffini – soltanto all’aspetto tecnicodei nuovi strumenti digitali, ma all’utilizzo degli stessicome strumento di conoscenza e inclusione dei saperilocali nella progettazione delle città”. Pur essendo l’attivitàdella cooperativa ancora agli inizi, MHC si ègià aggiudicata due azioni del bando del comune diFirenze relativo a progetti di recupero e rigenerazionein aree di degrado urbano, grazie ai quali ha potuttostabilire la propria sede nel Parco dell’InnovazioneLe Murate, ed ottenere un finanziamento di circa 8.000Euro per lo sviluppo di una piattaforma di web-mappinge geo-social networking, da utilizzare nelle proprieattività di pianificazione urbanistica partecipativae interattiva.NUMERI70.000 euroFatturato7Soci47Età mediaI sette soci del progetto MHC: da sinistra in alto, Giovanni Ruffini (presidente), FabioLucchesi, Massimo Carta, Sara Giacomozzi, in basso, Anna Giani, Anna Lisa Pecorielloe Adalgisa Rubino12Clienti8.000 euroFinanziamenti ricevuti171


SOCIAL INNOVATIONMHChttps://www.cortilia.it/L’OFFERTAFra i vari progetti gestiti da MHC, spiccano la FlorenceEmotional Map, sorta di catalogo geolocalizzato di emozionie sensazioni vissuti dagli abitanti della città toscana neivari momenti della giornata, e Sestri Partecipa, sito dedicatoalla redazione partecipata (ossia con il coinvolgimentodei residenti) del Piano Urbanistico Comunale di SestriLevante.La cooperativa fa inoltre parte dell’associazione temporaneadi impresa che si sta occupando della redazione delregolamento urbanistico del Comune di Scansano (Grosseto)e collabora con la Ong Medina per la creazione diuna “mappa dei rischi” della città centro-americana di SanSalvador.IL LOGO172


SOCIAL INNOVATIONRESILIAhttp://www.resiliaweb.it/“PRENDI UN GRUPPO DI INGEGNERIVESTITI DA ARCHITETTI...”esilia è una startup che nasce dall’unioneRdelle competenze di due società pre-esistenti:Petricorstudio Architetcts e Indica Srl, chesi sono incontrati all’interno del coworkingbolognese Kilowatt. Il focus è sulla creazionedi progetti innovativi di resilienza urbana, dalla riduzionedegli sprechi di cibo, al riutilizzo dei materiali a fine vita,agli interventi di manutenzione cittadina.“Prendi un gruppo di ingegneri vestiti da architetti –dice la co-fondatrice Alessandra Vaccari - mettili in unco-working pieno di energia, aggiungi una social mediaagency - che non si prende mai troppo sul serio- , unservice designer - che è anche web designer e factotum -condisci con un gruppo di professionisti per lo svilupposostenibile e il gioco è fatto”.In questo caso il termine resilienza, che si usa spesso insenso figurato per indicare la capacità di far fronte adeventi traumatici della vita, viene intesa come “strumentoche permette di agire sull’ambiente naturale e antropicoper individuarne strategie e azioni pratiche di adattamento”.NUMERI6Soci fondatori30Età media12.000Capitale sociale20.000 euroRound / Finanziamenti (totale)500.000 euroFatturato previsto fra due anniAlessanda Vaccari co-founder del progetto Resilia173


SOCIAL INNOVATIONRESILIAhttp://www.resiliaweb.it/L’OFFERTAIl prodotto di punta di Resiliaè S-Cambia Cibo( HYPERLINK “http://www.scambiacibo.it/”www.scambiacibo.it),una “dispensa collettiva”,dove segnalare ad amici oestranei gli alimenti in eccesso,che non si è riuscitia consumare e che andrebberobuttati.Basta fotografare quelloche si vuole condividere,inserire sul sito alcuneinformazioni di base (datadi scadenza, caratteristichedel prodotto) e condividireil tutto sulla piattaforma,dove l’alimento a rischiospreco comparirà geolocalizzatosulla mappa dellacittà.Oltre a Scambia cibo,Resilia lancerà tra breveOpengaia un portale dicrowdfunding per piccoliinterventi di manutenzioneurbana (fossi e tombini, dighisa e non:) e afforestazione(alberi) e Wastefablab,un centro di preparazionee educazione al riutilizzodi oggetti vecchi o non piùadoperabili per lo scopoper cui erano stati progettati.Il bel manifesto diintenzioni di Resilia174


SOCIAL INNOVATIONPROGETTO QUIDhttp://progettoquid.it/SENSO ETICO ED ECOLOGICO NELLA MODAL’IMPEGNO PER UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTAon c’è niente di più frivolo della Moda. Apparentemente. Perché la moda puòNanche essere etica, se nasce da un iniziativa di stampo sociale. Come quella diProgetto Quid che mira al reinserimento lavorativo di donne in situazioni didisagio, storie di violenza o disabilità. Sarte che confezionano abiti nuovi datessuti di marca e di ottima qualità, non vendibili sui normali circuiti a causadi qualche piccola imperfezione.L’idea nasce ad aprile 2012, da un gruppo di giovani professionisti che all’inizio dedicaalla startup tutto il proprio tempo libero, affiancando l’impegno nella società alle normalioccupazioni. Con un obiettivo chiaro in testa.“Quello - spiega Anna Fiscale, giovane presidente della cooperativa Quid, che ha sede aVerona – di diventare il braccio destro di grandi aziende di moda, fornendo linee eticheed ecologiche ai migliori marchi del Made in Italy che vogliono impegnarsi per proteggerel’ambiente e per una società più giusta”.Sembra quasi un sogno, un’utopia, e invece le cose iniziano quasi subito ad ingranare, frapartneship prestigiose e riconoscimenti internazionali, come il primo premio alla EuropeanSocial Innovation Competition, dove la startup italiana spicca fra oltre 1.200 concorrenti.Oggi, dopo poco più di due anni dall’avvio del progetto, Quid lavora con partner comeCalzedonia, Den Store, Berto Industria Tessile, e Altoitaliano.NUMERI230.000 euroFatturato / Utilepareggio di bilancio201417Dipendenti10Collabotratori esterni28Età media dipendenti5.000Clienti nel 2014Oltre ai dei “corner” nei negozi di aziende affermate, la cooperativa ha aperto dei propritemporary store in varie località della Penisola (Forte dei Marmi, Trento, Verona, Vicenza).Anna Fiscale,presidentedella CooperativaLudovico Mantoan,vice presidenteUmberto Brambilla,socio fondatoreElisabetta Stizzolisocio fondatoreValeria BiasiArt directosvolontariaFabio Lottisocio fondatoreMarco Andreolisocio fondatore175


SOCIAL INNOVATIONPROGETTO QUIDL’OFFERTACapi esclusivi, dallo stile causal, ma elegante. Non replicabili, con una targhetta che necontrassegna il numero di esemplari. Coniugare gli aspetti ambientali, quelli del recuperodel tessuto con quelli etici, che derivano dalla possibilità di rifarsi una vita, o perlomenogarantirsi uno stipendio che viene fornita da Quid a donne svantaggiate.http://progettoquid.it/IL LOGOOltre ai capi pensati per i negozi, da Quid sono nati una serie di progetti collaterali, fruttodi sinergie con associazioni ed aziende esterne, come una linea di T-Shirt in onore deigiovani velisti italiani in partenza per i mondiali di catamarano, o i costumi teatrali per lospettacolo Il Piccolo Principe realizzati per la Fondazione Aida di Verona.176


SOCIAL INNOVATIONHERITAGE SRLhttp://heritage-srl.it/PRESERVARE LA MEMORIANEL RISPETTO DEL NOSTRO ESSERE GLOBALIreservare la memoriaPe, con essa, l’identità. Èquesta la vocazione piùprofonda di Heritage,startup torinese chenasce come spin off dell’esperienzapiù che trentennale della cooperativaCopat, che si occupa di tutelare,conservare e valorizzare il patrimonioculturale.“Abbiamo deciso a luglio 2013 –spiega una delle fondatrici di Heritage,Elisabetta Bruno – di dar vitaa questa nuova società, per seguire inostri progetti più innovativi. Avevamogià una rete di rapporti consolidati,per cui abbiamo iniziatosubito a lavorare su alcuni progetti,selezionando quelli che riteniamopossano crescere nel tempo”.Un criterio fondamentale per Heritageè infatti quello della sostenibilità:i risultati raggiunti debbonopoter svilupparsi nel futuro edessere aperti a successive implementazioni.Un esempio di taleconcezione è il portale della Memoria(www.portalememoria.org), unsito che documenta le vicende dipopoli dalla storia travagliata, comegli armeni e i tibetani, utilizzandosia fonti informali, “dal basso”, cheprogetti di ricerca più aderenti airigorosi standard accademici.Il tutto ottimizzato sia per la consultazioneda Pc che da dispositivomobile. I referenti principali diHeritage sono enti pubblici o fondazioniprivate operanti in ambitoculturale.Ora la società è alla ricerca di investitori;un contributo, per i primiprogetti, è arrivato dal ConsiglioRegionale del Piemonte.NUMERI15.800 euroFatturato / Utile201380.000 euroFatturato / UtilePrevisione 20142Dipendenti3CollaboratoriElisabetta Bruno co-founder del progetto Heritage35Età media5Clienti177


SOCIAL INNOVATIONHERITAGE SRLhttp://heritage-srl.it/L’OFFERTAAttualmente, Heritagesta portando avanti dueprogetti: il già citato Portaledella Memoria (immaginein basso), che sipensa in futuro di allargarealle vicende di altrepopolazioni, e il GrossmanDigital DocumentationCenter, un portaleweb dedicato alla figurae all’opera dello scrittoree giornalista russo VasilijGrossman.La banca dati, consultabilee ricercabile tramiteabstract dei testi e parolechiave, contiene più di500 record di pubblicazioniche vanno dal 1934al 2014.Il 14 settembre 2014,cinquantenario dellamorte dell’autore, il portaleè stato presentato aMosca, a studiosi e specialistiprovenienti datutto il mondo.IL LOGO178


SOCIAL INNOVATIONTUTOREDhttp://www.tutored.it/LEZIONI PRIVATE ONLINE E OFFLINESUL WEB È RIVOLUZIONEe ripetizioniLscolastiche,come tutti igenitori dialunni nontroppo brillanti ben sanno,costano parecchio. Ebisogna trovare l’insegnantegiusto. Problemiche, per quanto riguardale ripetizioni universitarie,potrebbe trovate una rispostasoddisfacente graziea Tutored (www.tutored.it), una piattaforma onlinelanciata in beta pubblicada nemmeno due mesi, mache ha già raccolto 2.600iscritti, divisi più o meno ametà.“Stiamo cercando di mantenereun rapporto bilanciatofra gli studenti e tutorsulla piattaforma – spiegauno dei fondatori, MartinaMattone - in manierache tutti siano soddisfatti,i tutor perché riescono aguadagnare qualche soldinoextra, gli studenti perchéhanno vasta scelta”.sente di selezionare, comeinsegnati, altri studenti chehanno già passato lo stessoesame, col medesimo professoreuniversitario.Per il momento la startup,che conta tre soci, sisostiene grazie a un finanziamentodi 60.000 euro esta lavorando per implementareil sistema di pagamenti.Il servizio è attivo aRoma e Milano.“Il prossimo 15 gennaio– racconta Martina – cipresenteremo a una plateadi investitori e chiederemoi soldi per espanderci inaltre 16 città italiane, sededei principali poli universitari”.A seguire, nelle intenzioni,l’implemetnazione di unapiattaforma di un sistemadi ripetizioni online, perchi preferisce fare lezione adistanza.NUMERI3Soci3Collaboratori23Età media3000Studenti iscritti alla piattaforma1300Tutor iscritti alla piattaforma60.000 euroRound / Finanziamenti (totale)ricevuti da LVentureGroup e Club Italia InvestimentiFunziona un po’ come unabacheca di annunci: chicerca un tutor che aiutia ripassare può attingereal motore di ricerca che,questo è il vero punto diforza del progetto, con-I soci di Tutored, al centro Martina Mattone179


SOCIAL INNOVATIONTUTOREDhttp://www.tutored.it/L’OFFERTALa piattaforma offre diversi livelli diservizio, uno di base, gratuito e unopremium, a pagamento.L’iscrizione per gli studenti è sempregratuita; i tutor invece non paganola prima prenotazione da parte delpromo allievo, mentre a partire dalsecondo scatta l’obbligo di abbonamentoa 12 euro al mese.Chiunque può proporsi come tutor:l’affidabilità e il giudizio sul lavorodegli stessi si basa, come in altrecomunità, su un meccanismo divalutazione e feedback da parte deglistudenti che possono segnalare sesono soddisfatti o meno.“Il prezzo della ripetizione – spiegaMattone viene concordato – fra iltutor e il ragazzo, noi non interveniamosulla transazione, ci limitiamosemplicemente a suggerire dellefasce di prezzo o l’opportunità disconti nel caso di gruppi di studentinumerosi”.Per rendere ancora più accattivanteil servizio, Tutored ha stretto accordicon aziende come Uber e Spotify peroffrire sconti e premi a chi sottoscrivegli abbonamenti da tre e dodicimesi.IL LOGO180


SOCIAL INNOVATIONLE CICOGNEhttp://lecicogne.net/BABYSITTING, BABYTAXI E BABYTUTORINGLA CICOGNA ARRIVA IN UN’APPNUMERI10.000 euroUtileper il 2014 previsto15.000 euro3SociAlla guida del team di Le Cicogne ci sono il Monica Archibugi, CEO and Founder, 25 anni, GiuliaGazzelloni, COO and Co-founder, 24 anni, e Valentina Tibaldo, CTO and Co-founder, 27 anni“Tutto nasce tre anni fa – racconta Monica Archibugi, fondatrice de Le Cicogne,startup che mette in contatto chi fornisce servizi di baby sitting con genitorisull’orlo di una crisi di nervi – guadagnavo qualche soldo portando e andandoa prendere dei bambini che andavano a lezioni di tennis e mi sono inventataquesto nome “baby taxi”.La cosa è piaciuta tanto che grazie al passaparola, Archibugi si è trovata piena di clienti enon ha iniziato a passarli alle amiche. “Mi sembrava assurda l’idea di rifiutare dei lavori inperiodo di crisi”.Finite anche le amiche, è nato un gruppo Facebook, segreto, dove mettere in contattodomanda e offerta del servizio. “Poi un amico – racconta ancora l’imprenditrice - mi hagirato il link a un articolo dove si parlava di un sito estero che faceva le stesse cose, e hocapito che poteva diventare un’attività vera e propria”. Ad aprile 2013, con due socie, nascela società, prima solo su Roma, poi da dicembre, anche a Milano.Uno dei punto di forza della startup, è il coinvolgimento delle lavoratrici: ogni cicognariceve un centinaio di volantini per farsi pubblicità vicino casa, facendo così contemporaneamentepubblicità alla piattaforma online.A marzo 2015 è prevista l’espansione su scala nazionale, grazie a una nuova app che permetteràdi fare il matching di domanda e offerta anche da mobile e in più darà alla startupla possibilità di entrare nella transazione fra cicogna e cliente, prendendo una commissionesu ogni accordo, mentre al momento i ricavi arrivano invece da un canone mensilepagato dalle baby sitter e dall’offerta di servizi premium alle famiglie.4Collaboratori full time24Età media team1500Famiglie iscritte1000Baby sitter iscritte135.000 euroRound / Finanziamenti (totale)micro-seed da 50.000nel 2013 (LventureGroup) e altro finanziamentoda 85.000 euroad agosto 2014 (Lventure,Club Italia e alcunibusiness angel)181


SOCIAL INNOVATIONLE CICOGNEhttp://lecicogne.net/L’OFFERTAIL LOGOIl sito fornisce vari tipi di servizi di assistenza per le famiglie con bambini: dalla semplicepresenza a domicilio come baby sitter, al “taxi”, ovvero il reperimento di persone si occupinoanche di seguire i vari spostamenti dei figli in macchina, autobus o a piedi, al “tutoring”,per chi cerca qualcuno che aiuti i pargoli a fare i compiti o nella prepazione di un esame,per finire con il “babyparty” che riguarda, ovviamente, l’organizzazione di feste.Il costo, per le “cicogne” che si iscrivono al servizio, tutte ragazze fra i 18 e i 30 anni, variafra i quindici euro mensili e i sessanta euro per sei mesi.182


SOCIAL INNOVATIONPEDIUShttp://www.pedius.org/it/SORDITÀ, LA VOCE DIVENTA TESTOE IL COMUNICARE DIVENTA AUTONOMIAi chiamavaQuintusS Pedius, vivevaall’epoca diGiulio Cesare,ed è la prima personasorda di cui rimane traccianegli archivi storici. Nonpotendo studiare ed esprimersicon le parole, pervia della sua menomazione,fece il pittore. Chissàcome ci rimarrebbe oggi, ascoprire che in suo onore èstata battezzata un’applicazioneche consente ancheai non udenti di dialogareper telefono, trasformandola voce in stringhe di testo.Un’app creata da un teamitaliano, a partire dal fondatore,Lorenzo Di Ciaccio,ingegnere informaticopoco più di trentenne diGaeta - Di Ciaccio rimasefolgorato, nel 2012, da unservizio delle Iene in cuisi raccontava l’odissesa diun automobilista sordo,che rimasto ferito in unincidente non riusciva achiamare i soccorsi. “Nonè possibile cha accadanocose del genere – si disse”.In tempi relativamentebrevi arriva il primo prototipo,ma la strada è tuttain salita: difficile attirarel’interesse di clienti ed investitori,in un settore cosìparticolare.Ma la tenacia di fondatoree team viene premiata:arriva l’incubazionein Working Capital, e, aottobre 2014, l’accordo conTelecom per integrare latecnologia di Pedius neicall center della multinazionale.“Questo contratto – raccontaDi Ciaccio – ci ha datoIl team diPediusun tono diverso, da startupsiamo diventati un’aziendaa tutti gli effetti”. Arrivanoanche una citazione dellatecnologia nello spot inTv con Pif, una presentazionein Parlamentonell’ambito di un incontrosull’innovazione sociale equindici minuti sul palcoalla convention annuale diTelecom Italia.Per Pedius, però, è solol’inizio: dopo l’aperturadel servizio a Londra e anovembre anche in Irlanda,alla startup preparanolo sbarco negli Stati Uniti,fissato per gennaio 2015.NUMERI36.000 euroFatturato / UtileParziale 20141.600 euroDi utile34Età media2.000Utenti25.000 euroRound / Finanziamenti (totale)grant Working CapitalDetto, fatto: molla un postofisso, trova soci e collaboratorie si mette al lavoroper risolvere il problema.183


SOCIAL INNOVATIONPEDIUShttp://www.pedius.org/it/L’OFFERTAPedius libera chi ha problemi di udito dalla necessità diaffidare i propri messaggi a degli intermediari, con gli inevitabiliproblemi di privacy che questo comporta, speciequando si tratta di accedere a servizi finanziari o sanitari.Tutto si svolge attraverso l’applicazione che grazie a unasofisticata tecnologia di riconoscimento vocale trasforma isuoni in testo, e viceversa.Il modello di business dell’azienda si basa sull’offerta diuna soluzione di base gratuita, abbinata a una premium.Di gratuito, ci sono 20 minuti di conversazione al mesesu rete fissa; a pagamento si possono avere altri 60 o 100minuti, da utilizzare entro un mese dall’acquisto.Fra Italia e Inghilterra, a Pedius si sono registrati in pochimesi più di 2000 utenti. Di questi, il 10% ha un accountpremium.IL LOGO184


SOCIAL INNOVATIONQURAMIhttp://www.qurami.com/it/INSEGNARE A FARE LE CODE NEGLI UFFICI(ANCHE AGLI INGLESI)NUMERI250KFatturato / Utile201412Dipendenti / CollaboratoriIl team di Qurami al completoÈproprio vero che dove c’è un problema, c’è un’opportunità di business. Cosa c’èdi più problematico e seccante di dover aspettare per ore in coda, una voltastrappato il numeretto in uno dei tanti uffici pubblici?Ecco allora spiegato il successo di Qurami, startup capitolina nata nell’estatedel 2010 da un’idea dell’attuale amministratore delegato, Roberto Macina, proprio perporre rimedio a questa situazione.Si tratta in sintesi di un’applicazioe per smartphone e tablet tramite cui prenotarsi per l’accettazioneall’anagrafe o in ospedale, conoscere in tempo reale il numero esatto di personedavanti a sé e il tempo di attesa stimato e ricevere una notifica all’avvicinarsi del proprioturno. Il numeretto elettronico è del tutto equivalente a quello cartaceo: in questo modo sipuò decidere quando partire da casa per recarsi all’appuntamento, risparmiando tempo edenergie.Presentata per la prima volta ufficialmente a ottobre 2010 allo Startup Weekend di Roma,l’idea ha riscosso subito grande interesse. Partita ufficialmente a ottobre 2012 grazie a unprimo finanziamento da 100.000 euro di Lventure Group,e incubata presso la sede capitolinadi LUISS EnLabs, nei successivi due anni la startup ha ricevuto diversi altri finanziamentida fondi di Venture Capital e business angel, e ha stretto collaborazioni con importantisocietà italiane e internazionali produttrici di dispositivi elimina-code.26,9Età media dipendenti120Strutture raggiunte40Clienti3Paesi185


SOCIAL INNOVATIONQURAMIhttp://www.qurami.com/it/L’OFFERTAA Roma è possibile usare Quraminelle sede delle università “La Sapienza”,“Roma Tre”, “LUISS” e “TorVergata” (Facoltà di Economia), gliUffici per l’Impiego della Provincia,le strutture dell’Ospedale Israeliticoe del Policlinico UniversitarioAgostino Gemelli, l’Agenzia per laMobilità e il Bioparco.A Milano il servizio è attualmenteattivo presso l’ufficio AFOL dellaProvincia e la Camera di Commercio,a Firenze presso il Comune, aTrieste presso gli Ospedali Riuniti eil Comune, a Padova presso la segreteriastudenti dell’università.Ora la società punta al consolidamentosul mercato internazionalepartendo dal Regno Unito e inparticolare da Londra, dove si èaggiudicata l’anno scorso il primopremio alla UK-Italy Springboard,competizione per giovani impreseorganizzata da UK Trade & Investment.In prospettiva, l’idea è quella diallargarsi anche al mondo dellebanche e degli esercizi commerciali.IL LOGO186


SOCIAL INNOVATIONBIBAKhttp://www.bibak.org/LIBERARE IL MONDO DALLE MINEPAROLA CHIAVE: “SENZA PAURA”ibak, in persiano, significa“senza paura”. UnB nome perfetto per unastartup che si è postal’obiettivo di contribuirea risolvere il problema dello rimozionedelle mine antiuomo nelle zonetormentate da conflitti. Nata in origineall’interno del Graduate StudiesProgram della Singularity University,Bibak è oggi incubata in Olanda, alloStatup Bootcamp HighTech XL diEindhoven.“Quella dello sminamento – raccontala co-fondatrice Selene Biffi - è unaquestione annosa, con una settantinadi Paesi interessati, secondo datiUN, da 110 milioni di mine. Oggi loAndrea Pavanlead programmer,FrancescoPerratone Ctoe Selene Biffico-founder eCeosminamento è, nella maggior partedei casi, fatto ancora come si facevadurante la Seconda Guerra Mondiale,con i metal detector e personaleadeguatamente formato. Un processolungo, pericoloso e costoso”.Bibak sta sviluppando un sistema diidentificazione degli ordigni che combinaalcune caratteristiche dei metodiattualmente esistenti, riducendo peròcosti e tempi del processo. L’obiettivoè anche quello di coinvolgere quantopiù possibile le comunità locali nelprocesso, di modo che il passaggiotra post-conflitto e sicurezza sia il piùrapido e partecipato possibile.“Ecco perché – spiega Biffi - le comunitàinteressate dal problema dellemine sul loro territorio vengonoall’inizio formate per l’utilizzo deisensori e dell’identificazione dellemine e, a sminamento ultimato, vieneinsegnato loro a riciclare la nostratecnologia; ad usare, per esempio, isensori come generatori di l’energia”.Il team della startup, che è compostoal momento da cinque persone, hapresentato ‘idea a diversi investitoriin Olanda e a un fondo di investimentospecializzato in imprese sociali.Finito, a febbraio, il programmadi incubazione, verrà scelto il paesedove iniziare i primi test sul campo:fra i papabili, Afghanistan, Bosnia eMozambico.NUMERI5Dipendenti / Collaboratori34Età media dipendenti15.000 euroRound / Finanziamenti (totale)per l’incubazionepresso Startup BootcampHighTech XL a Eindhoven(Olanda), novembre 2014187


SOCIAL INNOVATIONBIBAKhttp://www.bibak.org/L’OFFERTABibak crea i suoi sensoricombinando tre tecnologie:metal detector, GPR(ground penetrating radar)e un sensore per i vaporiprovenienti dagli esplosivi(in questo caso specificiper quelli contenuti nellemine, TNT e RDX principalmente),una combinazioneche porta a ridurrei tempi del processo disminamento.I sensori vengono inseritiin una “tanica” (in inglese,jerry can, da cui il nome“Canny” del prodottofinale) assieme a un kit diprimo soccorso e a dell’acquache serve a combatterela disidratazione, uno deiproblemi principali per glisminatori. “Abbiamo giàmesso a punto tutti e tre isensori – dice Biffi - anchese ancora in una formabasica.Il 6 febbraio presenteremoCANNY pubblicamente, esiamo già in trattativa condiversi partner e NGOs perla prova sul campo e relativafase di rodaggio”.IL LOGO188


SPORT


SPORTXMETRICSMILKYWAYACVATECHBEASTTECH190


SPORTXMETRICShttp://www.xmetrics.it/index.phpIL WEARABLE DEVICE CHE MIGLIORALE PERFORMANCE NELLE ATTIVITÀ SPORTIVEmetrics, è un dispositivoXdel futuro per i nuotatoriche registra i parametridi allenamento efornisce riscontri audio live, come unallenatore virtuale.L’idea della startup è nata da AndreaRinaldo, 1980, ingegnere delle telecomunicazionicon la passione pernuoto, che durante le Olimpiadi del2012 si rende conto dell’assenza distrumenti tecnologici in piscina ecosì ne inventa uno per semplificarela vita ad allenatori ed atleti.Ad Andrea Rinaldo, ideatore eco-fondatore di X Metrics, si sonouniti Davide Macagnano, che harealizzato tecnicamente il progetto,Emanuele Vazzoler e Stefano Perego,che si occupano del design e FrancescoQuartuccio, responsabile dell’areamarketing e comunicazione.NUMERI5Le persone nel team20%Il tasso di previsione di crescita del nuotoin Italia675.000 sterlineDa Breed Reply50.000 euroVinti al Premio Marzotto4Percorsi di incubazione seguitiLa startup ha vinto il primo bandodi FabriQ, l’innovatore del Comunedi Milano che sostiene startup innovative,è da poco entrata in PoliHub,l’incubatore del Politecnico di Milano,e inoltre ha avviato una campagnadi Crowdfunding su Indiegogo.“Scommettiamo sul nuoto – ha spiegatoQuartuccio - .Contrariamente a quanto siamo solitipensare riguardo all’Italia, Paesededito al pallone e al gioco del calcio,il nuoto è uno sport con un tassodi crescita del 20% e conquista ognianno milioni di italiani”.Non a caso Xmetrics ha già attiratol’attenzione di Breed Reply, l’incubatoreavanzato del gruppo Replyche ha siglato con la startup un termsheet per un importo pari a 675milasterline a fronte del 30% del capitalesociale di XMetrics.E il progetto ha vinto anche il premioin denaro da 50 mila euro del PremioMarzotto “Dall’idea all’impresa” e ilpercorso di incubazione con la FondazioneCuoa da 10 mila euro.Il team di XMetrix191


SPORTXMETRICShttp://www.xmetrics.it/index.phpL’OFFERTAXMetrics, startup nel settore WearableTech e Life Science, ha realizzato undispositivo per una cuffia intelligenteper i nuotatori “che registra i parametridi allenamento e fornisce riscontriaudio in diretta, dal numero di vaschealle pulsazioni”. Ha realizzato l’activitytracker pensato per il nuoto, ergonomico,che si aggancia comodamente allafascia degli occhialini, sul retro dellatesta. Una volta che il nuotatore situffa in vasca, il gadget esamina l’andamentoe le caratteristiche della suaperformance, monitorando parametribiomedici (frequenza cardiaca), conteggiandole calorie bruciate insieme alnumero di vasche e delle bracciate necessarieper percorrerle. Tutte le informazioniraccolte vengono comunicateistantaneamente allo sportivo tramitegli auricolari waterproof collegati aXmetrics.IL LOGO192


SPORTMILKYWAYhttp://www.milkywayshop.comPROGETTAZIONE (E VENDITA) DI PRODOTTID’ECCELLENZA PER SPORT ESTREMIilkyWay, vuole diventareMla galassia degli sportestremi. E’ un startup diModena che si occupaanche di progettazione,produzione e vendita online di attrezzatureper il bike-trial. Dal kitesurf,downhill, fino al parkour. E’ anche une-commerce, con una community onlineche con i suoi utenti aiuta l’aziendaa sviluppare i nuovi prodotti con ilsupporto degli iscritti, veri esperti edappassionati delle loro specialità.Il fondatore di MilkyWay, è JacopoVigna, 31 anni, quindici dipendenti,una cinquantina di persone nel team,e oltre 160 mila fan nella sua paginaFacebook. Jacopo si laurea lo stessogiorno del suo amico e compagno dibike trial Andrea Manieri.Trovano presto un lavoro, ma la seraJacopo Vigna, 31 anni, fondatore di MilkyWaysi vedono in cucina per fare disegni sudisegni di cose che vorrebbero realizzare.Finché un giorno, era il 2010,non viene a sapere che l’indomani c’èuna business competition: “Io nonavevo idea di cosa fosse, non avevomai sentito parlare di una startup. Mami dicono che basta presentare unaidea di impresa su un power point perprovare ad essere finanziati”.In una notte la presentazione è prontae in due settimane arriva il primofinanziatore: Pietro Vandelli, unimprenditore locale molto noto nelmondo della meccanica che mette iprimi 23 mila euro. “La società adessoimpiega oltre quindici persone – raccontaVigna –, e contiamo di crescerevelocemente facendo leva sulla capacitàdei distretti produttivi italiani di rifornircidi prodotti (parti meccaniche193e sportwear) della migliore qualità esulla costruzione della community dipraticanti di sport estremi”.Due fondi di Venture Capital hannocreduto nella startup con un finanziamentoda 720mila euro: TT Venture –fondo gestito da Fondamenta SGR – eAtlante Seed – fondo gestito da IMIFondi Chiusi SGR, società del gruppoIntesa Sanpaolo. “Uno degli elementidistintivi di MilyWay è rappresentatodalla community dei praticanti, chepartecipa con idee e suggerimenti utilia targettizzare al meglio l’e-commercee la produzione a marchio proprio”,commenta Andrea Ballestri di AtlanteSeed. “Riteniamo che questa particolareformula renda MilkyWay un puntodi riferimento per tutti gli appassionatidi bike-trial e di sport estremi”.NUMERI15Dipendenti4Anni di attività+160.000Fan su Facebook6Percorsi di occupazione120.000 euroRound / Finanziamenti (totale)


SPORTMILKYWAYhttp://www.milkywayshop.comL’OFFERTAMilkyWay realizza attrezzidi qualità per glisport estremi, trasferendoin quest’area di prodotticompetenze ingegneristicheproprie del compartomeccanico modenese.E’ un e-commerce ,allostesso tempo, a cui ruotaattorno una community diappassionati di sport estremi.I clienti possono acquistareon line e comunicare traloro grazie al software dimappatura sociale dell’impresa.La discussione della communityfornisce così spuntiutili alla realizzazione dinuovi prodotti.MilkyWay favorisce l’aggregazionedegli utenti conuna esperienza totalmentenuova basata su riunionion-line degli appassionati.La startup vignolese habeneficiato del supporto diDemocenter-Sipe, Intraprendere,Regione Emilia-Romagna,Spinner 2013,Sportello Imprese Modena,TTVenture.IL LOGO194


SPORTACVATECHhttp://www.aqvatech.it/web/IL LED INTELLIGENTE PER IL NUOTO(CHE ALLENA PELLEGRINI E MAGNI)qvatech Engineeringè unaA società iscrittaal registrodelle startupinnovative del ministerodello Sviluppo economico.Nasce all’interno dell’Incubatoredelle imprese innovativedel Politecnico diTorino (I3P) dove è attualmenteospitata.La Società è stata costituitada Alessandro Buresta,ricercatore e project managercon importanti esperienzelavorative in alcunedelle principali Aziendedi Telecomunicazione, eda Marco Milanese e VittorioTallia, managers conesperienze significative inAziende multinazionalileader nel loro settore.Un esempio di applicazioneè brevetto luminosoWater Polo Visual, natoin collaborazione conAquatech Engineering,per le vasche che ospitanole competizioni di pallanuoto.Un altro prodotto,come esempio, è Comet(indicatore di risalita) èuno strumento semplicee funzionale che consentedi risolvere un problemache spesso condiziona leAlessandro Buresta founder della società Aqvatechimmersioni: la ricerca delpunto di risalita. Si trattadi un circuito di Led annegatoin una resina adalta resistenza.“L’innovazione tecnologicaha un ruolo sempre piùimportante nell’evoluzionedelle diverse disciplinesportive – spiegano i fondatoridella starutp –. Losport ha diverse esigenze,Aqvatech Engineering neha individuate alcune tra lepiù importanti. Incrementarela qualità degli allenamentie la possibilità, peratleti e tecnici, di comprenderemeglio le tecniche dipreparazione e le conseguenzesui risultati in competizione.Migliorare lavisibilità e la spettacolaritàdell’evento rendendo piùcomprensibile il gioco e lesue regole.Aumentare gli standarddi sicurezza, dando mododi esprimersi al massimoe apprezzare totalmente imomenti dedicati alla propriapassione”.Aqvatech Engineeringnasce con l’obiettivo dirispondere alla necessitàdi utilizzo della tecnologiache viene dai vari sportcon prodotti e sistemi dicontrollo esclusivi e adalto contenuto innovativo.“Le diverse soluzioni prospettatesfruttano tecnologied’avanguardia - spieganoi fondatori – Nel campodell’illuminazione conl’utilizzazione di elementiLed con caratteristicheappositamente studiateed elevatissimi standardqualitativi.Nella realizzazione dellecomponenti hardwaree software dei sistemi dicontrollo che utilizzanola tecnologia wirelessper trasmettere ad atletie tecnici informazioni intempo reale sulle prestazioniin allenamento”.195


SPORTACVATECHhttp://www.aqvatech.it/web/L’OFFERTAAqvatech Engineering nasce conl’obiettivo di rispondere alla necessitàdi utilizzo della tecnologiache viene dai vari sport conprodotti e sistemi di controlloesclusivi e ad alto contenutoinnovativo. Le diverse soluzioniprospettate sfruttano tecnologied’avanguardia.Nel campo dell’illuminazionecon l’utilizzazione di elementi ledcon caratteristiche appositamentestudiate ed elevatissimi standardqualitativi. Nella realizzazionedelle componenti hardware e softwaredei sistemi di controllo cheutilizzano la tecnologia wirelessper trasmettere ad atleti e tecniciinformazioni in tempo reale sulleprestazioni in allenamento.IL LOGO196


SPORTBEASTTECHhttps://www.thisisbeast.com/LA TECNOLOGIA CHE MONITORATUTTI I DATI DINAMICI DEGLI ATLETIeast Technologies è stataBfondata nel 2013 da VittorioHaendler, TommasoFinadri e Lucio Pinzoni,tre Ingegneri Aerospaziali,laureati al politecnico di Milano. Oltre alrapporto di lavoro e di studio, i tre fondatorisono legati anche da un rapporto diamicizia che li lega sin dall’infanzia.L’idea è venuta a Tommaso, giocatoreprofessionista di football americano, cheda sportivo ha notato che non esistevauno strumento per misurare i progressidi un atleta da un punto di vista scientifico,e l’ha proposta ai due compagni diuniversità. L’azienda è stata selezionata daPoliHub, l’incubatore del politecnico diMilano, che ha contribuito allo sviluppoiniziale dell’impresa.Il primo successo è arrivato a pochi mesidalla nascita, con la firma del contratto difornitura alla nazionale italiana calcio peri mondiali in Brasile nel 2014, durante iquali i calciatori sono stati seguiti utilizzandola tecnologia di Beast con il supportodei tre fondatori.L’azienda opera principalmente in Europae Stati Uniti, con qualche vendita in Asiae Oceania, i clienti sono principalmentepersonal trainer, squadre, atleti o preparatoriatletici.Beast fornisce la tecnologia a diversesquadre e atleti professionisti. Il lavoroda fare è tanto, in ufficio ci sono le coseessenziali, due scrivanie qualche sedia esoprattutto una piccola palestra.NUMERI100KFatturato / Utile20144Dipendenti / Collaboratori25Età media1.000Clienti250KRound / Finanziamenti (totale)Vittorio Haendler, Tommaso Finadrie Lucio Pinzoni197


SPORTBEASTTECHL’OFFERTAhttps://www.thisisbeast.com/IL LOGOBeast è un sistema di allenamento che consente di tracciare i dati dinamici di tutti i tipi diatleti, dal dilettante al super professionista.Grazie all’applicazione i dati (forza, velocità, potenza e asseto) sono visualizzati live susmartphone e tablet; inoltre è possibile ottimizzare l’obiettivo del singolo atleta come aumentodella massa, resistenza ed esplosività, infine il software controlla che le ripetizioniche si eseguono siano efficaci per lo scopo prefissato.Attraverso la piattaforma online è possibile rielaborare tutti questi dati, per una più efficienteseduta di allenamento e programmare quelli futuri.STRENGTH, SPEED & POWERFOR EVERY MOVEMENTEVALUATE YOUR WORKOUTS ON THEBEAST PORTALEACH REP COUNTS!ANALYZE EVERY MOVEMENT IN DETAIL198


MAKER


MAKERWASP200


MAKERWASPhttp://www.wasproject.it/IL SOGNO REALIZZATO DI COSTRUIREUNA CASA CON UNA STAMPANTE 3D“Facciamo stampanti 3D, per realizzare una grande stampante in grado dicostruire delle case». Questo è il sogno di Wasp 3D Project, una startup diMassa Lombarda, provincia di Ravenna, fondata da giovani maker – architettie designer – e da un imprenditore, Massimo Moretti, 55, che da dieci annilavora nel campo delle nuove tecniche di fabbricazione digitale.Un gruppo affiatato e ambizioso che si è dato un obiettivo importante: «Vogliamo crearetecnologie avanzate al servizio del mondo». Da qui il nome Wasp (World’s advanced savingproject): «Circa dieci anni fa stavo cercando di assemblare una stampante 3D ma nonsapevo come fare per depositare il materiale. Un giorno ho trovato una vespa che cercavadi costruire la sua casetta nella mia macchina e allora sono rimasto incantato a guardarecome faceva. La vespa prendeva la terra bagnata, la depositava sullo strato precedente elasciava seccare dal sole». Una tecnica semplice, che ha ispirato l’idea che sta alla base diWasp: creare una grande stampante 3D in grado di produrre case in argilla e fibre naturali,per le aree del mondo in via di sviluppo.Le tecniche di fabbricazione dei Waspers, come vengono chiamati i componenti del team,sono servite anche per il recupero del patrimonio culturale di Figuig in Marocco e nelrestauro della Maison Sardaigne-Kouddane, la “città della terra cruda”. Attraverso un progettodi formazione di operai specializzati nel restauro delle case di terra e foglie di palmasi è provveduto ad una certosina ricerca e stampa di materiali alternativi e sostenibili:un metodo che ha fatto vincere alla startup il Green Award al 3D PrintShow di Londra.Quest’anno Wasp è stato scelto, inoltre, come partner tecnico di “African Fabbers”, il progettopresentato dall’Italia alle Biennali d’arte di Marrakech e Dakar 2014 dove sono staticreati dei FabLab (laboratori di fabbricazione digitale) temporanei.NUMERI1Imprenditore12Collaboratori interni20Collaboratori totali30Età media20Il numero delle stampantivendute al mesePREMIGreen Award al3D PrintShow di LondraIl vivace teamdi MassimoMoretti, quintoda destra201


MAKERWASPhttp://www.wasproject.it/IL LOGOL’OFFERTAIl progetto Wasp nasce nel 2012 sposando immediatamente la filosofia Open Source. Il primo modello ideato e costruito èstata la Power Wasp: una veloce ed economica stampante 3D che può anche fresare. Successivamente è stata ideata la linea distampanti Delta Wasp: una serie di strumenti adeguati a tutte le esigenze e le dimensioni della stampa 3D.In via di definizione c’è la BigDelta, una stampante alta sei metri, che è stata progettata per essere montata da tre persone nelgiro di un’ora. Uno strumento di grandi dimensioni che potrà contribuire a realizzare il progetto ambizioso del team Wasp.202


WEB SERVICE


WEB SERVICEWIMANBEMYEYEBEWECLAUDESIREEXPERENTIIUBENDAVIVOCHAEGGTRONICPATHFLOWU-HOPPERENNOVAFLAZIONETBERGBUZZOOLECLAUD4WIPCK1SPAZIO DATIORIENTDBDNSEEAPPSBUILDERPUBCODERFLUENTIFY204


WEB SERVICEWIMANhttp://www.wiman.me/it/IL WI-FI LIBERO (E SOCIAL) CONDIVIDELA CONNESSIONE CON UN LOGIN SU FACEBOOKiMAN ha sviluppatounaw tecnologiache permettealle attività commerciali dicondividere con i clienti lapropria rete Wi-Fi, garantendoun accesso gratuito eimmediato tramite l’autenticazionecon l’accountFacebook o Google.operatore di venture capitalpromosso da Andrea DiCamillo. Tra i nuovi socianche Club Italia Investimenti2. L’investimentocomplessivo è di 700 milaeuro.“Risorse saranno utilizzatein parte per ampliarela copertura del nostroservizio a nuove attivitàcommerciali” ha spiegatoMassimo Ciuffreda, amministratoredelegato diwiMAN. Obbiettivo peril 2015: ì consolidare lanostra presenza in Italiae rafforzare progetti giàavviati all’estero, soprattuttonegli Stati Uniti eBrasile.NUMERI700.000 euroGli investimenti nel 20142Founders250.000I locali pubblici che usano WeMANI router di wiMAN sonoattualmente utilizzati da2 mila locali pubblici inItalia e 500 all’estero perun totale di 3 milioni diconnessioni e 500 milautenti unici, di cui il 50%stranieri. Fondata nel 2012da Massimo Ciuffreda eMichele di Mauro, wiMANè stata inizialmente supportatada Matteo RiffeserMonti come Angel Investore dall’acceleratore Nanabianca.wiMAN, tra le retiWi-Fi social più estese inItalia, alla fine del 2014 haaperto il proprio capitalea un pool di investitoriguidato da Tim Ventures,società del Gruppo TelecomItalia nata per investimentidedicati alle miglioristartup digitali, e da P101,Massimo Ciuffreda e Michele di Mauro founder di wiMAN205


WEB SERVICEWIMANhttp://www.wiman.me/it/L’OFFERTAwiMAN è il modo più semplice per condividere la rete wifi nel tuo locale. Chiunque può connettersi a wiMAN con il Facebooklogin e Google. Basta collegare il router wiMAN al tuo modem/router ADSL, associarlo alla tua attività nel pannello dicontrollo e sei online, non hai bisogno di un tecnico.Il router wiMAN genera due reti wifi, una privata e protetta con chiave wpa per te, l’altra pubblica a cui i tuoi clienti possonoconnettersi con Facebook e Google. wiMAN è titolare del trattamento dei dati personali ed in caso di illeciti nella tua retefornirà alle autorità giudiziarie la lista degli utenti connessi nel periodo richiesto.IL LOGO206


WEB SERVICEBEMYEYEhttps://www.bemyeye.com/itAPRI UN “OCCHIO” SUL TUO PUNTO VENDITAE IL CLIENTE OTTIENE SEMPRE IL MEGLIOuarantamilaQocchi sempreattenti. Nonè un esercitoma un’appche permette alle grandiaziende di tenere monitoratii punti vendita graziea volontari sparsi sul territorio.Il «Google Analytics» delsettore, come la definisceGian Luca Petrelli il fondatoredi Be My Eye, dalui stesso ideata nel 2011 elanciata a marzo del 2013.L’app funziona così. Quandosi scarica, vengonorichiesti email e nicknameper accedere. «Poi guardiamola tua posizione - spiegaPetrelli - e tu puoi vederequello che c’è. Dopo tichiederemo di completareil profilo con tutti i dati e ilnumero di conto paypal, inmodo da diventare un “eyecandidato”.«Quando abbiamo iniziatoera come costruire un’automobile,in un mondo senzaautomobili e senza maiaverne vista una. Quandoabbiamo lanciato l’app eracome se avessimo messo instrada un’auto con 3 ruotee due volanti, poi pianopiano l’abbiamo migliorata.Ogni giorno impariamoqualcosa di nuovo e lamiglioriamo», raccontaPetrelli.Poi sono arrivati gli investitori,per primi 360CapitalPartners (http://360capitalpartners.com/),dopoGian LucaPetrelliFounder diBe My Eye– a maggio 2014 - anchel’aumento di capitale da 2milioni di euro. Sempreottenuto grazie a 360 CapitalPartners, ma insiemea RedSeed Investments,Capital B! e ad un gruppodi business angel capitanatida Pietro De Nardis.«Con questi soldi abbiamopubblicato un’applicazioneper Android che portacon sé diverse innovazionitecnologiche che sarannoreplicate anche su iOs.Abbiamo anche aperto unsede in Germania e stiamoper aprire in Francia»,conclude Petrelli.NUMERI2 Mln euroAumento di capitaleMaggio 201423Nel team30Età media60Clienti40.000RilevatoriOra puoi candidarti per iJob della tua zona: questionarida riempire sudeterminati aspetti delpunto vendita. Alla fine dellavoro, se è fatto a dovere, tiverranno accreditati i soldiprevisti». Il 98% degli utentiottiene l’approvazione.207


WEB SERVICEBEMYEYEhttps://www.bemyeye.com/itL’OFFERTAIl team di Be my Eye è compostoda 23 persone, l’età media è suitrent’anni ed è fondamentalmentediviso in quattro parti.La prima è quella dei sales, i venditori,quelli con più esperienza,che si confrontano quotidianamentecon le aziende.Poi c’è il team di operation: i ricercatoridal settore del marketingsearch che lavorano i dati provenientidal territorio.Ci sono anche gli approuver cheabbassano l’età media (hanno trai 19 e i 24 anni) e lavorano parttime, controllando i job di chi hal’app.E infine c’è il team di sviluppo,l’applicazione infatti è solo uno deipezzi che compongono Be my eye.La startup serve 60 clienti di cuila stragrande maggioranza sonograndi e grandissime aziende «acui diamo un valore aggiunto concreto,in tempo limitato e con undato affidabile», sottolinea Petrelli.IL LOGO208


WEB SERVICEBEWEhttp://www.bewe.it/SOLUZIONI PER IL MARKETING DIGITALEE I NUOVI COMMUNITY MANAGEMENTÈuna formula 2+2 quella di Bewe. Due cinquantenni con tanta esperienza edue trentenni nativi digitali, ma anche comunicazione digitale mixata a doverecon il marketing tradizionale. Il progetto di Bewe ha due anime: consulenzadi servizi e sviluppo dei prodotti. Al centro c’è la creazione di assettecnologici abilitanti rispetto al marketing digitale.Tutto nasce nel gennaio del 2011, per iniziativa dei quattro soci attuali (Giovanni Frera,Maurizio Ferraris, Dario Manuli Stefano Tonella), una sintesi perfetta di esperienza, relazionie capacità di gestione di problemi complessi insieme alla creatività e all’esuberanzaimprenditoriale.Giovanni Frera e Maurizio Ferraris venivano già da esperienze lavorative importanti egrazie alle loro competenze non hanno avuto bisogno di aiuti esterni. Bewe ha fatto cosìa meno di incubatori e finanziamenti. Hanno fatto tutto da soli, con le loro risorse. «Cisiamo autofinanziati e abbiamo investito il frutto del nostro lavoro degli ultimi 20 anni. Incompenso, questa formula ci ha permesso di avere una grande autonomia».Altro elemento fondamentale di Bewe è lo smart working, «ci siamo subito dati l’obiettivodi un modello organizzativo che facesse della flessibilità e della virtualizzazione dellerisorse il suo punto di forza – spiega Ferraris -Abbiamo abbracciato il principio del coworkinganche come ambiente di contaminazione».Sono alla fine di un primo ciclo, e se ne sta aprendo un altro. Maurizio Ferraris parla deiprossimi progetti: «Roialty è stato ormai prototipizzato e applicato in diversi progetti pilota.Nel 2015 vogliamo svilupparlo, pensiamo di farlo con un’operazione dedicata e connuove risorse economico, finanziare e tecniche».NUMERI800.000 euroFatturato / Utile20144Soci2+22 senior manager e 2 natividigitali25%Gli investimenti dedicatiall’innovazione del prodotto2011Gennaio (data di nascita)I QUATTRO SOCI FONDATORI DI BEWEMAURIZIO FERRARISFounder & CEOSTEFANO TONELLAFounder & COODARIO MANULIFounder & Marketing DirectorGIOVANNI FRERAFounder & Sales Director209


WEB SERVICEBEWEhttp://www.bewe.it/L’OFFERTARoialty è il loro prodottoprincipale di Bewe,in cui sono integrate trecomponenti differenti:Intelligence (analisi deidati della rete, monitoring,social metrics),dinamiche di Gamification(dinamiche dibadge point, couponing)e campagne diSocial loyalty.I tre servizi possono esserecomprati insieme oseparatamente.La società nel 2014 hafatturato 800 mila euro.Oggi il 25% dei loroinvestimenti è dedicatoall’innovazione delprodotto.Il team attualmente ècomposta da una ventinadi persone.I LOGHII due loghi (quello della startup e quello del prodotto) rappresentano lo sdoppiarsi del progetto che all’inizio si chiamava “Be on theweb” proprio per rappresentare il voler andare oltre il concetto di web 2.0. «Il nome è nato durante un pranzo post natalizio in cui abbiamoriunito i nostri primi collaboratori e alcuni amici fidati. Mentre Roialty è un po’ la fusione di due parole ROI (grande tema di chiinveste nel digital marketing) insieme alla loyalty».210


WEB SERVICECLAUDESIREhttp://www.cloudesire.com/COMMERCIO E MARKETINGLE WEB-APP SI LANCIANO NELLO SPAZIO CLOUDtilizzareUa pieno ilcloud, contutti i beneficiche questostrumento può portare.Questo il desiderio che hadato il nome al progetto,ma anche l’obiettivo da cuisono partiti i primi soci diClouDesire, quando nel2012 hanno capito che c’eranel mercato l’esigenza dicommercializzare prodottisul cloud. Così sono partiticon la realizzazione dellaloro idea.Paolo Lanari e AndreaVecchi sono due informatici,ex ricercatori dellaScuola Normale Superioredi Pisa, hanno sempre realizzatosoftware e la startupè nata all’interno di unaparent company fondata daloro due nel 2000 e chiamataLibero Logico.Nel 2013 conosconoEddy Fioretti e nel mesedi agosto dello stessoanno ClouDesire diventaun’azienda a tutti gli effetti,indipendente e con lo stessonome dell’idea originale.La piattaforma consenteai venditori di software diautomatizzare le attivitàpiù costose e impegnative,Eddy Fioretti CEO di ClouDesireche sono però indispensabiliper portare al meglio ipropri prodotti sul mercato,erogandoli su qualsiasicloud provider, pubblico oprivato.Cloudesire permette aiproduttori di software disemplificare problematichetecniche specifiche, aiutandoad accorciare i tempi didistribuzione del software,i costi infrastrutturali e gliinvestimenti in termini dimarketing e vendite, permettendoloro di costruireil proprio archivio privatodi web-app su cloud e diesporlo immediatamente aipropri clienti e prospect.NUMERI4Le persone nel team40Età media7I collaboratori2000Anno di nascita di Libero Logico2013Anno di nascita di ClouDesire211


WEB SERVICECLAUDESIREhttp://www.cloudesire.com/L’OFFERTAAd oggi il team di ClouDesireè composto da quattropersone: Eddy Fioretti èil Ceo, Andrea Vecchi è ilCto, Giovanni Toraldo ilLead Developer e PaoloLanari un azionista, tuttiquarantenni. Insieme aloro lavorano altri quattrosviluppatori, mentre dueragazze di LiberoLogicosupportano le attività dicomunicazione e marketing.In tutto ci lavoranosette persone.Prospettive e progetti peril futuro ce ne sono, «Ampliareil più possibile lapenetrazione del mercatocontinuando a svilupparetutte le caratteristiche delnostro prodotto che cidifferenziano dagli altri,continuando a mantenereleadership tecnologica eal tempo stesso spingendosull’ internazionalizzazione»,anticipa Eddy Fioretti.PREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:IL LOGOTanti i premi vinti da questastartup pisana, fra cui : InternetFestival e Working Capitalnel 2013, Innovits, UnicreditStartlab UKTI Springboarde Italia Camp nel 2014.ClouDesire è stata anche trai finalisti della Startup Initiative.212


WEB SERVICEEXPERENTIhttp://www.experenti.com/LA REALTÀ AUMENTATA PER TUTTIPROGETTI E OGGETTI NEL MAGICO MONDOxperenti èEun nomeche evoca lamagia e nonè un caso cheil suo simbolo sia proprioun cavallo alato. “Creiamomagia. Non vendiamotecnologia, ma capacitàdi stupire e coinvolgere imercati”.La descrivono così la lorostartup, i componentiprincipali del team: BarbaraBonaventura, MicheleMarzola (Business Angel)e Amir Baldissera. È lui, 39anni professore d’economiaall’Università di Padovae già direttore operativodi Mentis (società di consulenzastrategica), il principalefondatore di questapiattaforma che mettela tecnologia della realtàaumentata alla portata ditutti.Baldissera analizzando itrend del mercato si rendeconto delle opportunitàche possono derivare dellarealtà aumentata. Una tecnologianon nuova - è natanegli anni 70 – ma utilizzataquasi esclusivamentea livello militare. L’intentodi Experenti è quello direnderla fruibile a tutti,attraverso i dispositivi diultima generazione comegli smartphone e i tablet.Da questa idea parte tuttoil lavoro di ricerca che haportato alla nascita e al lanciodella startup solo pochimesi fa.Dal 2013, infatti, Experentiera incubata in Mentis,solo lo scorso mese disettembre ha assunto unasua identità come srl e haAmir Baldissera, founder di Experentifin da subito raccolto l’attenzionedi alcuni playernazionali ed esteri che sonostati positivamente colpitidalle elevate performancetecniche dei prodotti realizzatie dalle prospettive dicrescita del comparto dellarealtà aumentata.Ora, grazie ad un investimentoearly stage di 700mila euro ottenuto da unclub deal di investitori213privati è nata ExperentiInc che veicola le attività disviluppo di realtà aumentataoltre i confini europei.“L’investimento è il primopasso di un percorso dicrescita che ci vedrà impegnatiper far evolvereancor di più la piattaformatecnologica che già oggigarantisce delle performancedi altissimo livello”,commenta Baldissera.NUMERI150mila dollariFatturato / Utilefatturato obiettivo neiprossimi 5 anni3Soci45Età media dei soci10Le persone nel team700.000 euroInvestimento early stage


WEB SERVICEEXPERENTIhttp://www.experenti.com/L’OFFERTAAd oggi Experenti hauna trentina di rivenditorie lavora su quattrocontinenti.Il team principale ècomposto dai tre soci(età media 45 anni)coadiuvati da altre duepersone tra i 24 e i 30anni.Il professor Baldisseranon è mai stato solo,da subito ha coinvoltonel nuovo progetto glistudenti universitari diPadova, insieme a chi lavoravanella sua societàdi consulenza strategica.Oggi in tutto da Experentici lavorano unadecina di persone. Lestesse che hanno convintogli investitori ascommettere su questastartup.Uno dei progetti è Dimensione3,un’applicazioneche permette divedere gli oggetti di arredodirettamente inseritinella propria abitazione.IL LOGOIl prossimo obiettivo èquello di arrivare entrocinque anni ad un fatturatodi 150 mila dollarie alla quotazione negliStates.214


WEB SERVICEIUBENDAhttp://www.iubenda.com/itLABIRINTO TRATTAMENTO DATI PERSONALIAL TUO SITO NEL MONDO CI PENSIAMO NOI“Imiei genitori mi vietavano di giocare alla playstation, ma avevo internet”. CosìAndrea Giannangelo, quand’era ancora un bambino e viveva in un paesino dellacosta abruzzese, ha cominciato ad appassionarsi alla creazioni di siti web, hacollezionato una serie di successi ed è arrivato nel 2011 - poco più che ventenne- a raccogliere i frutti del suo lavoro e a fondare la sua startup, Iubenda.NUMERI3I soci fondatoriChiunque abbia una certa presenza online deve rispettare le normative del settore, “noisiamo il metodo più semplice per generare privacy policy in autonomia e offriamo allerealtà online servizi di assistenza e consulenza”, spiega Andrea, oggi venticinquenne e laureatoin economia.Iubenda ha uno studio legale affiliato che lavora in esclusiva per la società e si serve dellaconsulenza di studi legali internazionali per offrire i suoi servizi in tutto il mondo. Anchese il suo mercato principale è quello degli Stati Uniti.L’anno prossimo la startup punta a completare i livelli di servizi forniti, inserendo la generazionedi “termini e condizioni di utilizzo dei siti” per coprire a 360 gradi quello di cui habisogno chiunque sia presente in rete con un’attività.Il team di lavoro ha iniziato con 70 mila euro di finanziamento, la startup non è stataseguita da un incubatore ma ha subito investito e con i primi ricavi la società è cresciuta.“Abbiamo imparato con cautela e pazienza a fare gli imprenditori a livelli più alti. Oral’azienda ha un ritmo di crescita di 3-4 volte l’anno” – spiega il fondatore - “Ci si sonopresentate tante volte opportunità importanti di raccolta di capitale, ma abbiamo preferitoaspettare perché non saremmo stati in grado di gestirlo. Abbiamo pensato prima a cresceree a crearci una nostra credibilità e solidità. Ora siamo pronti, abbiamo trovato un accordoe una cifra significativa”.32Età media dei soci7Persone nel team1.000.000Le visite mensili al sito diIubenda700.000 euroIl nostro primo finanziamentoAndrea Giannangelo, Carlo Rossi Chauvenet e Domenico Vele: i fondatori di Iubenda215


WEB SERVICEIUBENDAhttp://www.iubenda.com/itL’OFFERTAl team di Iubenda è composto da6-7 persone, ma i soci fondatorisono tre (insieme ad AndreaGiannagelo ci sono Carlo RossiChauvenet (Chief Legal Officer) eDomenico Vele (CTO) )e hannofra i 25 e i 40 anni con seniority ecompetenze diverse.Poi ci sono molti consulenti esterni,specialmente esperti legali.Hanno scelto questo nome perchéderiva dal latino ed ha a che farecon la parola “legge”, quella cheè alla base di tutti i servizi cheoffrono a chi lavora sul web e peril web.L’embrione dell’idea appartienead Andrea Giannangelo e risalea quattro anni fa, ma Iubendaha cominciato a vendere i suoiservizi da circa due anni e mezzo.La startup oggi conta già migliaiadi clienti sparsi nel mondo, e neraccoglie diverse centinaia ognimese.Mentre il sito fa più di un milionedi visite uniche al mese, numeriche farebbero invidia a chi operanel mercato editoriale.IL LOGO216


WEB SERVICEVIVOCHAhttp://www.vivocha.com/PER I SITI DI E-COMMERCE E PORTALIECCO IL CUSTOMER INTERACTION ON LINEl suo nomeIderivadall’unionedei tre fattorisu cui si basa: video, vocee chat: Vivocha. La startupnata nel maggio del2012 da un’idea dei suoidue fondatori, GianlucaFerrari e Federico Pinna,offre ai propri clientiuna soluzione in cloud- che non comporta costiinfrastrutturali - peracquisire informazionisui visitatori del proprioportale e dare supportoin tempo reale via chato video chiamata. I duesoci, poco più che quarantenni,lavoravano giàinsieme nell’ambito delcustomer care ma inun’altra società, la Reitek,di cui Vivocha è unospin-off.anno un prodotto altamenteinnovativo, unasorta di “mayday button”per qualunque azienda,si tratta di un widgetvideo con cui l’operatorecomunicherà con i velocementee in manieraefficace con i clienti.Nonostante facciano giàoltre 40% del fatturato suimercati esteri, nel 2015i fondatori puntano alladefinitiva consacrazionedi Vivocha sul mercatointernazionale, conun’apertura più profondaal mercato degli StatiUniti.Intanto, al suo internol’azienda continuare acrescere, gli ultimi dueanni lo ha fatto con unritmo del 100%. Per il2015, Ferrari e Pinnacontano di mantenerequesto stesso tasso esoprattutto di raccogliereun secondo round di finanziamento,per il qualesono già a lavoro.NUMERI100%Il ritmo di crescita degli ultimi2 anni2Soci14Persone nel team40I Paesi dove è presente Vivocha150Clienti nel mondoSu Vivocha i fondi d’investimentoitaliani Vertise Principia nel 2012 hannoinvestito un milionee mezzo di euro. Oggi lastartup è cresciuta moltoe scommette su nuoviprodotti e sullo sviluppointerno ed esterno.A gennaio 2015 lancer-Un po’ del team di Vivocha217


WEB SERVICEVIVOCHAL’OFFERTAIL LOGOhttp://www.vivocha.com/Vivocha ha circa 150 clienti nel mondo, serve diverse industry che vanno daiservizi (ad esempio banche e assicurazioni) fino a realtà più disparate del mondoretail. La startup lavora in oltre 40 paesi e i suoi clienti principali sono divisitra l’Italia (in cui è leader di mercato), la Francia e il Regno Unito, ma ancheHong Kong, Singapore, Stati Uniti e Sud America. I soci fondatori sono due ehanno da poco superato i 40 anni, mentre il team in totale è composto da 14persone. Dopo aver vinto Mind the Bridge, nel novembre 2011, Gianluca e Federicohanno trascorso cinque mesi a San Francisco. Poi hanno deciso di tornarein Italia con le loro famiglie e nel luglio del 2013 hanno vinto il primo IBMSmart Camp di Milano.218


WEB SERVICEEGGTRONIChttp://www.eggtronic.com/UNA SUPER STAZIONE INTELLIGENTEPERFETTA COME UN UOVOna soluzioneUsemplice adun problemaapparentementeimpossibile. C’è l’uovo diColombo dietro Eggtronic,la startup che produceelettronica di consumoorientata all’innovazione.«L’uovo è perfetto,è simbolo di nascita e disemplicità.Come l’uovo di Colomboo quello di Fabergè. Abbiamopensato a questo quandodovevamo scegliere unnome. Ecco perché poiabbiamo deciso: uniamol’uovo con l’elettronica».È Igor Spinella a raccontarei primi passi svolti dallasua creatura, un’impresache nel suo primo anno divita ha fatturato quasi unmilione di euro con migliaiadi clienti. Il primoprodotto che hanno messoin vendita è «una stazioneintelligente che valecome cinque o sei gadgetelettronici messi insieme»,spiega Spinella.Fra le prospettive futurec’è quella allargare il teame di arrivare a vendereanche in Europa (per oraIgor Spinella founder di Eggtroniclo fanno solo negli Statese producono in Cina). Perfarlo però servono i finanziamenti.Come quelli cheli hanno aiutati nella primafase della loro esperienzaimprenditoriale: la regioneEmilia Romagna e Confindustriache sul territorio haselezionato Eggtronic comestartup più interessante diModena.Lo stesso Igor è statoscelto come giovane talentocreativo dall’Unioneeuropea e Governo italiano.La sua creatura è fra leNUMERI1 Mln euroFatturato / Utilecirca nel primoanno di vita10Persone nel team30Età media1All-in-one il dispositivoHub it di Eggtronic valecome 5-6 strumentidiversi+1.000I clienti69 startup selezionate daItaliarestarts up, l’eventoorganizzato dalla segreteriatecnica del ministerodello Sviluppo economicoe l’agenzia governativa Ice,che promuove l’internazionalizzazionedelle nostreaziende.219


WEB SERVICEEGGTRONIChttp://www.eggtronic.com/L’OFFERTAUn “All-in-one”. Uno dei prodotti principalidi Eggtronic è un unico oggetto (costituitoda diversi moduli e per questo ampiamentepersonalizzabile) che permette di ricaricaree trasferire dati in modo veloce ed efficiente,«stiamo sviluppando sempre nuove funzionalitàma stiamo lavorando anche a prodottimolto più complessi dal punto di vista dellatecnologia. Hub it è il prodotto con più visibilità,ma anche il meno innovativo fra quellia cui stiamo lavorando» tiene a sottolineare ilfondatore, che ammette di essere in trattativacon alcuni fondi di investimento.Il team è piccolo, si tratta di una decina dipersone in media sotto i 30 anni, ma sonotutti molto agguerriti. I fondatori hanno fattoa meno dell’aiuto di un incubatore, sono ungruppetto di ingegneri conosciutisi nel corsodi diverse attività, ma l’idea di partenza è statadi Igor Spinella.IL LOGO220


WEB SERVICEPATHFLOWhttp://www.pathflow.co/it/IL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORICREA UNA VALANGA DI DATI PER LE AZIENDEatturare iCmovimenti ele azioni deiclienti di unnegozio e trasformarli indati. Privacy garantita etante informazioni in piùper le aziende. Funzionacosì Pathflow, la startupitaliana che traccia glispostamenti e i comportamentidei consumatorie incrocia i dati raccolticon quelli relativi allevendite. Un tesoro di numeriper il marketing chefunziona grazie ai sensorimontati sulle telecamere.Attenzione però, il progettonon ha nulla a chefare con un semplicesistema di video-sorveglianza.insieme ai colleghi distudio per un hackathon,si tratta di analizzarequanta gente si muovenei musei di Roma.Poi il pensiero si trasforma,evolve dirigendosiverso l’idea di studiarei movimenti della gentenei negozi.Succede quando, sempredurante il master, Albertoconosce Marco Baratto(attuale Chief OperatingOfficier di Pathflowed ex visual merchandiserdi LouisVuitton)e insieme cominciano alavorare a quella che oggiè un’azienda a tutti glieffetti.L’idea alla base di Pathflowè cresciuta lungo unpercorso e si è sviluppatanel tempo grazie all’aiutodi H-Farm e WorkingCapital.NUMERI1Fondatore13Persone nel team29Età media1cliente, Telecom Italia2013Il 7 luglio, la fondazioneTutto comincia nell’estatedel 2012, quando ilfondatore Alberto Gangarossavince un borsadi studio per frequentareun master in Economiadigitale e imprenditorialitàe decide di licenziarsidell’azienda informaticain cui lavorava per scommetteresu questa nuovaavventura.La prima idea nasceIl team di Pathflow al completo con il fondatore Alberto Gangarossa in fondo, al centro della foto221


WEB SERVICEPATFLOWhttp://www.pathflow.co/it/L’OFFERTAPathflow studia i comportamenti deiconsumatori per andare incontro aibisogni informativi delle aziende, allanecessità di conoscere le abitudini deipropri clienti e di poter intervenire intempo reale sulle loro esigenze. Informazioninumeriche utili per analizzarel’andamento delle campagne dimarketing, passando dalla gestionedei social network e arrivando finoalla migliore disposizione dei prodottisugli scaffali e nelle vetrine delleattività commerciali.Il team di Pathflow è attualmentecomposto da 13 persone con esperienzee competenze molto diversetra loro che vanno dall’innovazioneIL LOGO222al marketing. L’età media è fra i 28 edi 30 anni. Attualmente il loro primoe unico cliente è Telecom Italia, ma isoci ammettono di essere in trattativacon altri clienti, sempre molto grandi.Alla domanda sulle prospettive futuree sui progetti in cantiere il Ceo e fondatoreAlberto Gangarossa risponde«Dovremmo chiudere un round neiprossimi due tre mesi. Siamo partnerdi Samsung e l’intenzione è quella diaprirci di più al mercato europeo».


WEB SERVICEU-HOPPERhttp://www.u-hopper.com/TRACCIARE I MOVIMENTI DEI CLIENTINEI NEGOZI DI TUTTO IL MONDOome si comportano i clienti all’interno di un punto vendita? U-Hopper è inCgrado di tracciare e analizzare con precisione anche i loro movimenti più piccoli,anche gli spostamenti dei carrelli che si muovono per meno di 10 centimetrida uno scaffale all’altro.Un servizio di big data analytics con focus sul retail, questo il lavoro cheaveva immaginato e che ora svolgono con successo i trentini Iacopo Carreras, Diego Taglioni,Daniele Miorandi e Andrei Tamlin. Il primo team-building dell’azienda, nel 2012,è consistito nell’attraversare in bicicletta le Alpi: «da Garmisch-Partenkirchen a Riva delGarda: 5 giorni, 622km, un numero imprecisato di passi e di birre» racconta Iacopo Carrerasricordando come tutto è nato e qual è la strada che hanno percorso fino ad oggi. Lastartup è uno spin-off trentino di un centro di ricerca internazionale sull’informatica e letelecomunicazioni.I fondatori hanno un’esperienza pluriennale nel campo Ict e nella progettazione e realizzazionedi prodotti ad alto contenuto tecnologico. L’azienda è stata costituita a fine 2010,ma operativamente le attività hanno avuto inizio nella seconda metà del 2012. U-Hopperè nata con un micro-seed di Trentino Sviluppo nel 2010. Ma la crescita dell’azienda è statacompletamente autofinanziata. Il team ha partecipato all’edizione 2014 di TechPeaks conil progetto Tapoi, un servizio di profilazione e raccomandazione per portali di turismoonline. L’obiettivo ora è quello di portare il loro prodotto RetailerIN in tutti i negozi delmondo. E sbarcare in maniera strutturata negli Stati Uniti, costruendo una efficace rete dipartners.NUMERI500.000 euroFatturato / Utile9Dipendenti10Collaboratori30Età media del team10 cmampiezza degli spostamentiregistrati (maanche meno)Il temerarioteam diU-Hopper223


WEB SERVICEU-HOPPERhttp://www.u-hopper.com/L’OFFERTALa principale piattaformaprodotta da U-Hopper sichiama RetailerIN ed èraggiungibile dai gestoridei supermercati via web,sfruttando una innovativatecnologia di localizzazioneindoor.Analizza i dati raccolti daisensori collocati negli spazicommerciali che rilevanogli spostamenti di cestini ecarrelli, a loro volta dotatidi sensori.I rivenditori sono moltointeressati a questi datiraccolti, sapere cosa fa uncliente da quando entra aquando arriva alla cassapuò infatti servire a cambiarel’intero layout delnegozio.Il team di U-Hopper ècomposto da nove dipendentie da una decina dicollaboratori, l’età media èsui 30 anni. «Siamo diversamentegiovani», scherzaIacopo Carreras.Il fatturato è di 500 milaeuro e gli utili aziendalisono stati finora reinvestitiin attività di R&D e voltialla crescita aziendale, assumendonuovo personalequalificato.I clienti «Sono troppi peril lavoro che ci danno, nonabbastanza per le ambizioniche abbiamo», concludeCarreras.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Tanti i premi vinti da U-Hopper, fra questi:premio Lamarck a SMAU 2013 e premio Innov@Retail2014 di Accenture/Sole24Ore perla migliore innovazione in ambito CustomerInsight.224IL LOGO


WEB SERVICEENNOVAhttp://www.ennova.it/it/I MAGHI DELL’ASSISTENZA REMOTACON LA LOGICA DELL’INNOVAZIONE UTILEEnnova ha reinventato i servizi di customer care adeguandoli a un mondo “mobile”, nel quale smartphonee tablet sono diventati nostri inseparabili compagni di vita. Ed è stato un successo. «Il servizio, parte di unmodello di assistenza più ampio, è il primo in Europa su smartphone, tablet e PC, e rappresenta il primo progettoal mondo che permette l’assistenza remota su tutti i dispositivi da una unica piattaforma».A dirlo è Michele Scarici, 46 anni, che Ennova l’ha fondata insieme a Fiorenzo Codognotto e Pier Vincenzo Pellegrino.Sono nati nel 2010 all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino e si sono autofinanziati. La prossima frontierasulla quale Ennova sta lavorando è quella delle Connected Home e Connected City in linea con le sue capacità di realizzareinnovazione utile e particolarmente attenta alla Customer Experience degli utilizzatori finali.NUMERI12 Mln di euroFatturato201315 Mln di euroFatturato / UtilePrevisione 2014430Occupati26Età media de team1Ennova è il primo progettoal mondo che permettel’assistenza remota sututti i dispositivi da unaunica piattaformaMichele Scarici, 46 anni, co-founder di Ennova225


WEB SERVICEENNOVAhttp://www.ennova.it/it/PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:A dicembre 2013, sono stati premiati dall’incubatore come “Start Up dell’anno I3P 2013”. Inoltre,hanno vinto, a maggio 2014 alla Scuola Sant’Anna di Pisa, il premio “Startup italiana dell’anno2014” e a ottobre nel Mob App Awards 2014 di SMAU Milano il primo premio nella categoria “Appinnovative” per la soluzione realizzata per ENEL “One App-l’ufficio in mobilità”. In occasione dell’ottavaedizione degli UK-Italy Business Awards, verranno premiati il 22 gennaio 2015 come “UKTI &Startup dell’Anno”L’OFFERTACon il servizio fornito daquesta startup, il cliente può,fra le tante cose, ottenereassistenza e consulenza pertutte le necessità di configurazionee utilizzo del suoSmartphone Tablet o PC,avendo a disposizione uncentro di competenza dedicatoe uno specialista in gradodi connettersi da remotoe di operare direttamentesul dispositivo utilizzando lapiattaforma Ennova.I numeri di questa startupsono così alti da poter fareinvidia ad aziende molto piùanziane.Il team di lavoro è compostoda 430 persone (inmedia l’età è di 26 anni). Perquanto riguarda il fatturato,lo scorso esercizio fiscaleè stato chiusa con circa 12milioni di euro.IL LOGOMentre la previsione per ilprossimo anno è di raggiungerei 15 milioni di euro. Trai principali clienti ci sonoTelecom Italia, Vodafone,Enel, Iren e Sky. L’aziendalavora con le varie organizzazioniper svilupparemodelli di assistenza remotache rappresentano un sostanzialemiglioramento delmodello tradizionale basatosul contatto telefonico ordinarioo via email.226


WEB SERVICEFLAZIOhttp://www.flazio.it/CREARE UN SITO IN POCHI CLICK E GRATIS(IN ITALIA SONO GIÀ 130MILA)NUMERI200.000 euroFatturato(ultimo anno)12giovani eclettici siciliani,tra sviluppatori, grafici,marketing analyst, socialmedia manager e copywriter,oltre a un teamdi collaboratori esterniper servizi collateralial business (traduzione,legale, commerciale).26Età media dipendenti125.000Siti creati con Flazioin soli due anni40.000Utenti registrati400KRound / Finanziamenti (totale)ricevuto nel 2012 dalFondo Ingenium, ZernikeMeta Venture.Elisa e Flavio Fazio fratelli fondatori di Flaziolazio è unaFstartup natanel 2012dall’unioneprofessionaletra i fratelli Flavio ed ElisaFazio: una soluzione innovativache rende semplicelo sviluppo di siti ancheper gli utenti inesperti.“What you see is what youget” è la sua logica d’utilizzo:creare un sito webin modo visuale, senzaconoscere alcun linguaggiodi programmazione.Elisa, classe 1981 è natae cresciuta in provinciadi Catania ed è co-fondatrice,ceo e cfo di Flazio.227Si laurea in Ingegneriacon il massimo dei votinel 2006, specializzandosinello sviluppo di sistemiinformativi territoriali.Negli anni sviluppa l’amoreper il web e comincia ainteragire col lavoro delfratello, che diviene il suoprimo “business angel”.Flavio, classe 1989, semprecatanese,è co-fondatoree cto di Flazio. Cominciaa programmare dall’etàdi 13 anni, affinando conrapidità le sue tecniche diprogrammazione. Dallosviluppo di siti web perpiccole e medie imprese siciliane,nasce l’idea vincente:Flavio vuole che i suoiclienti possano modificareda sé il proprio sito. Grazieal supporto di Elisa, l’ideadiventa realtà, e nel dicembre2011 esce la primaversione beta di Flazio.Nel 2012 il giovane teamfa la spola tra nord e sud,fortificando il proprionetwork nel mondo delVenture Capital. L’ecosistemacreato dai Giovani diConfindustria apre loro leporte a varie opportunitàche, dopo vari riconoscimentie vittorie in importantimanifestazionicome “Mind the Bridge”,culminerà con il finanziamentoda 400.000 euro daparte del Fondo Ingeniumdella Provincia di Catania,gestito da ZMV - ZernikeMeta Venture. Nel marzo2013 Tech Crunch esaltal’innovazione del prodottoe della sua funzionalità dicreazione dei siti con unsolo clic: basta una paginaFacebook da cui partire.Un team di 12 giovani programmatori,designer, specialistidel web e marketinganalyst affianca i fondatori.A fine 2014 Flazio è testimonialin tv, insieme a Pif,di una campagna pubblicitariadi Telecom Italia perla Fibra Ottica.


WEB SERVICEFLAZIOhttp://www.flazio.it/PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Tra le 10 startup finaliste del Wind Business Factor 2012Vincitori dell’Elevator Pitch Competition – Parco Scientifico e Tecnologico di CataniaVincitori del Mind The Bridge Italy Tour a Catania ed esperienza nella Silicon Valley per Flavio Fazio.Menzione di merito come startup innovativa – Working Capital 2012Premio Best Practices – 2013INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:Finanziati da Zernike MetaVenture, Fondo Ingenium.L’OFFERTAFlazio è una soluzione versatilee divertente per creare un sito oun blog in pochi minuti.Grazie alla intuitiva tecnologicadrag&drop si possono gestirein maniera visuale tutte lecomponenti del proprio sito.Il ricco compstore offre unventaglio di app integrabili conil proprio sito web: dal componentepubblicità al componenteblogging, dal componente htmlal componente ecommerce,una gallery di opzioni di personalizzazionedisponibilisemplicemente trascinandolenella propria pagina web.Il servizio è disponibile nellaversione freemium, con dominionon personalizzato, oProfessional, con dominio personalizzato,insieme a hosting,5 indirizzi mail, statistiche webe altri servizi accessori.IL LOGO228


WEB SERVICENETBERGhttp://www.netberg.com/Un sito internet (e un e-commerce)per le piccole e medie imprese europeeL’idea di Netberg ha la paternità Jubin Nouri (cto e cfo) nel 2012, durante unvolo Londra-Amsterdam. Le sue precedenti esperienze nello sviluppo di sitiweb e gli studi in economia si potevano fondere: creare un business online.Jubin aveva intuito come la piccola e media impresa non avesse ancora abbracciatola rivoluzione digitale.NUMERI10Dipendenti / CollaboratoriLa stragrande maggioranza delle imprese ancora non ha un sito web, e la maggioranza ancoranon vende online. Jubin decise quindi di parlare della sua idea con il suo migliore amico,Lorenzo Rando e con un collega di Master (frequentato tra Londra e Berlino), MicheleCuccovillo (attuale ceo e cmo), che colsero subito il potenziale del business e decisero diunirsi alla sua avventura. Michele è la mente strategica dietro lo sviluppo di Netberg. Jubinha scritto il codice dell’intera piattaforma, Lorenzo si occupa della parte organizzativa.La missione che li unisce era chiara sin dall’inizio: portare tutte le imprese su internet. Seuna pmi vuole Se vuoi vendere online, Netberg gli dà la possibilità di farlo senza costi ein modo semplicissimo: gestiscono loro l’intera filiera, dalla ricezione dei pagamenti allaspedizione fino all’accredito del controvalore del venduto sul c/c della pmi.Oggi il team conta circa 10 persone, oltre che un affiatato team di advisor internazionaliche farebbe invidia a qualsiasi società già quotata in borsa. Il motto “All businesses online”rimane la vision che ogni giorno ispira il team verso un obiettivo comune con grande passione.Netberg è già riuscita ad unire più di 10.000 imprese tra Italia e Regno Unito versoun obiettivo comune.26Età media dipendenti10.000Clienti tra paganti e nonMigliaiaConsegne cassette/mese15.000Obiettivo fatturatomese dicembre 2015150.000 euroRound / Finanziamenti (totale)equity crowd-fundingsulla piattaforma Seedrs,che si è conclusa adoltre €200.000 in 61giorni, ottenendo investimentida più di 220investitori in più di 20nazioni europee. I founderhanno poi accettatosolo €150.000, in cambiodel 14% circa dellequote societarieJubin Nouri, Lorenzo Rando e Michele Cuccovillo, i tre creatori di Netberg229


WEB SERVICENETBERGhttp://www.netberg.com/L’OFFERTANetberg è un network di siti internet riservato alla piccola e media impresa, che offre alleaziende visibilità sulla rete e dà loro la possibilità di entrare nel mondo dell’e-commerce.IL LOGONetberg offre principalmente tre livelli di servizio: il “fai da te”, gratuito, per le aziendeche, nonostante non abbiano specifiche competenze informatiche, vogliono crearsi dasole un sito web efficace ed attraente in soli cinque minuti; il “pro” e il “super”, per leaziende che vogliano un team di esperti dedicato che crei il sito web, lo mantenga aggiornatoe sia sempre a disposizione, così l’azienda può concentrarsi su ciò che ama: portareavanti la propria azienda.INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:Accelerator Academy, LondraGrant Thornton GrowthAccelerator, LondraPREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Invito esclusivo al Web Summit(la più grande conferenza techin Europa, Novembre 2014) inquanto selezionati tra le start-uppiù promettenti, parte dell’ALPHAprogram. Selezionati come unadelle sei startup finaliste, primaeccellenza italiana in 4 anni diconcorso, al premio di “Innovatoreeuropeo dell’anno 2014”presso il Parlamento Europeo aBruxelles (26 settembre 2014)230


WEB SERVICEBUZZOOLEhttps://buzzoole.com/IL VALORE DEGLI INFLUENCER ONLINEIN UN PASSAPAROLA VIRTUALE INFINITOuzzoole è la prima piattaformaitaliana di Ieo (influenceB engine optimization) cheottimizza la presenza onlinedegli utenti. Grazie all’algoritmoproprietario sviluppato, Buzzoole permettesia a grandi operatori industriali che apiccole e medie imprese, italiani e internazionali,di identificare qualitativamente gli influencerdel proprio mercato, e di generarepassaparola su prodotti e servizi attraverso itrendsetter individuati, remunerandoli conofferte dedicate come sconti, test di prodotti,inviti esclusivi.Grazie alla tecnologia di Buzzoole, leaziende potranno pianificare in totale autonomiacampagne di buzz marketing conbudget liberi e flessibili. I fondatori, FabrizioPerrone e Gennaro Varriale, si sonoconosciuti a un evento per startup a Napoli.Entrambi erano lì con due diversi progettiper due diverse startup; quando Gennarosentì il pitch di Fabrizio capì che volevacollaborare con lui alla nascita di Buzzoole,che nacque proprio a Napoli da lì a poco,inizialmente sotto il nome di “Viral Eye”.Il nome attuale “Buzzoole” significa letteralmente“passaparola virtuale infinito”: èuna crasi tra le parole “buzz”+”googol”. Laparola “googol” si riferisce infatti a numerointero esprimibile con 1 seguito da 100 zeri,cioè pari a 10 elevato 100, ed è proprio daquesto stesso concetto che nasce anche ilnoto brand Google. Buzzoole si pone comeobiettivo quello di semplificare il mondodelle digital PR, unendo il potere del passaparola(“word of mouth”) e la semplicitàdel display advertising.L’algoritmo dal quale è nato Finder, il prodottodi punta di Buzzoole, è stato creatoda un team quasi tutto napoletano (9 su 11)sotto la spinta di 56CUBE, l’incubatore peril Sud Italia promosso da Digital Magics.Oggi le figure chiave di Buzzoole sono FabrizioPerrone (ceo); Gennaro Varriale (ctoe co-founder); Luca Pignataro (art director& co-founder); Luca Camillo (developer,system engineeer and co-founder).NUMERI180KFatturato / Utilenegli ultimi 6 mesi11Dipendenti / Collaboratori28Età media dipendentiClientiTIM, WIND, MSC, CostaCrociere, Fastweb, Toyota,Ford, Nissan, Ferrero, IVECO,Telecom Italia, Red Bull, Sonye molti altri...180KRound / Finanziamenti (totale)ilprimo seed da Digital Magics,poi un grant da 500K. Orastiamo chiudendo un roundda 1M (il 90% è già coperto).FabrizioPerronee GennaroVarriale:un brindisiai successidi Buzzoole231


WEB SERVICEBUZZOOLEhttps://buzzoole.com/L’OFFERTAUn anno e mezzo Buzzooleha implemento unalgoritmo proprietario cheanalizza le conversazionionline e che può determinarel’influenza di ciascunutente in più di 1000 tematichedifferenti.Oltre alle campagne diDigital Pr, recentementeBuzzoole ha lanciato unnuovo Prodotto, Finder,che gli stessi creatoridefiniscono un “influencesearch engine” per trovareinfluencers tra oltre 2miliardi di profili (inclusiaccount Twitter, Facebook,G+, Instagram, blog e sitiweb).INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:Incubati e finanziatidall’incubatore 56CUBE.IL LOGOPREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:Buzzoole ha vinto il SAPStartup Focus come “MostInnovative Big Data, RealTime and Predictive AnalysisProject”. Lo scorso novembre,Buzzoole è arrivatafra le prime 8 finaliste su24.000 progetti all’IntelGlobal Challenge a Berkeley.232


WEB SERVICECLAUD4WIhttp://www.cloud4wi.com/Il cloud per democratizzare il wifiche in 6 mesi ha conquistato il mercatoloud4Wi nasce a PisaCcome spin out da Wi-Tech SpA a Gennaio2014. I fondatori sonoAndrea Calcagno, ceo,e Davide Quadrini, cto: due colleghiuniversitari che hanno condivisoanche un percorso imprenditoriale eche, dopo 15 anni di esperienza nelmondo dei servizi e delle soluzioninelle telecomunicazioni, hanno decisodi sviluppare un progetto innovativoper la democratizzazione del wi-fia valore aggiunto.L’idea di Cloud4Wi consiste in unIl team Italiano di Claud4Wicloud per gestire i servizi delle retiwi-fi. A questo si unisce un innovativoconcetto di market-placeper costruire attorno agli utenticampagne di pubblicità e gaming.Cloud4Wi si rivolge agli esercizicommerciali e utilizza una strategiaall’avanguardia per permettere lorodi monetizzare i servizi wi-fi offertiai propri clienti, promuovendo offertecommerciali, mettendo a disposizioneapplicazioni e allestendocampagne marketing mirate.233Il mercato di riferimento di Cloud-4Wi sono i comuni, centri commercialie luoghi pubblici in generaleche mettono a disposizione hot-spot.L’azienda pisana Cloud4Wi potràpuntare all’espansione internazionalegrazie al finanziamento di 4 milionidi dollari della United Ventures, unadelle più grandi società di venturecapital italiana dedicata alle tecnologiedigitali, per sviluppare il mercato internazionalee sviluppare la compagniaa San Francisco dove verrà trasferitol’headquarter a maggio 2015. AttualmenteCloud4Wi ha uffici a San Francisco,Londra, Pisa e Singapore, mentrea Pisa rimane la vendita e il settoreoperativo di ricerca e sviluppo.NUMERI3 Mln di euroFatturato / Utile(ultimo anno): con 70% Revenueinternazionali35Dipendenti / Collaboratori14 a San Francisco, 16 in Italia, 2 aLondra, 2 a Singapore e 1 Bogotà36Età media dipendenti40.000Dispositivi hotspot4 Mln euroRound / Finanziamenti (totale)da UnitedVentures


WEB SERVICECLAUD4WIhttp://www.cloud4wi.com/IL LOGOPREMI VINTI,RICONOSCIMENTI:CRN 2014 Emerging MobilityVendor2014 Hottest Companies inSan FranciscoINCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:Series A da $ 4M con UnitedVentures.L’OFFERTACloud4Wi è una piattaformacloud che erogaun servizio per l’accessowi-fi, applicazioni dimarketing e analitici sulcomportamento dellepersone.Lo fa in modalità publiccloud e private cloud.I clienti principali sonogli integratori di sistemae gli operatori nelle telecomunicazioni.Può essere usata nellecatene retail, centri commercialie hotels. Il loromodello di licenza prevede1, 3 o 5 anni.Gli strumenti di analisisi rivelano preziosi perla promozione dei branddegli esercizi che adottanole soluzioni Cloud-4Wi che, dopo avereguadagnato la posizionedi leadership in Italia,punta a competere conmercati più ampi.234


WEB SERVICEPICK1https://www.pick1.com/Sondaggi e opinioni in rete per aziendesfruttando le potenzialità dei big dataella storia“Ndella nostrastartup lamontagnarussa c’è tutta. Abbiamoavuto momenti di fortecrisi e grandi vittorie.Oggi siamo una piccolamultinazionale statunitense,con il cuoreitaliano ma chi ha credutoin noi sono investitorid’Oltreoceano”.Paolo Privitera, 37 anni,veneziano, da 12 anni inSilicon Valley, sintetizzacosì la storia di Pick1. E’nata nel 2010 con unastrategia che voleva farnela più grande piattaformamondiale sulle opinioni.L’idea piace e nel 2010Pick1 è tra le 5 top startupdel premio Paypal.Nel 2012 però cambiatutto. Partecipa e vinceStartup Cile, dove ottienei primi 40 mila euro diinvestimento.primo milione di dollari.La stampa si accorge diloro e in pochi mesi suPick1 vengono scritti1500 articoli tra giornaliitaliani e americani.Non è finita. Altri 1,8milioni arrivano dueanni dopo. Ma sempre dafondi statunitensi. “Purtropponessun investitoreitaliano ha mai credutoin noi. Tranne piccoliimprenditori interessatial nostro prodotto. I venturecapital italiani voglionoinvestire solo dove cisia certezza dei ricavi.PaoloPrivitera, 37anni, SiliconValleydi adozioneMa è fantascienza”.Oggi la sede di Pick1 èa San Francisco. Certoi momenti negativi nonsono mancati. Qualchefrizione interna. Ma ilteam di Privitera li hasaputi superare.La sua startup oggi vantaun giro d’affari che sfiorail milione di euro, ha unacrescita del fatturato del50 percento ogni mese edà lavoro a 12 persone.I momenti negativi oramaisembrano tutti allespalle.NUMERI1 Mln euroFatturato / Utile12Dipendenti500Clienti1500Articoli scritti in tutto il mondosu Pick12,8 Mln di dollaridi investimenti ottenutiCambia anche il modellodi business che cominciaa rivolgersi alle aziende.Arrivano anche i primiinvestitori. Fondi americanie cileni investono il235


WEB SERVICEECO4CLOUDhttps://www.pick1.com/L’OFFERTAIL LOGOPick1 è una piattaforma per svolgere ricerche di mercato sul websfruttando le potenzialità dei big data e sondaggi online.Raccoglie e analizza le opinioni che gli utenti esprimono online su determinatibrand al fine di personalizzare le campagne pubblicitarie. Riescequindi ad suggerire offerte pubblicitarie mirate in relazione a gustie opinioni. In Italia ha clienti come Tim.Altra funzione è quella di poter fare condivisioni dei sondaggi tramitestrumenti di comunicazione digitale (email, video, social media).l simbolo diPick1 vuolerappresentarela classicaspunta che sifa in un boxdi opinioni.Il quadratinoche si vota neisondaggi.236


WEB SERVICESPAZIO DATIhttp://spaziodati.eu/en/il web come database unicoPer la CONOSCENZA di uomini e macchineel 2001 Luca Pieraccini e Michele Barbera sono CEO e responsabile R&DNdi due piccole aziende IT dell’area di Pisa. Nell’estate del 2001, legatosi sullespalle un monitor CRT 20 pollici da 15 chili, Michele arriva a un radunohacker, dove all’una di notte, Giovanni Tummarello, studente di dottoratodell’Università di Ancona, tiene un seminario notturno sul Semantic Web,un’idea affascinante per trasformare il web in un unico, universale database di conoscenzaaccessibile sia agli uomini sia alle macchine.Folgorato da quell’idea e dall’energia di Giovanni, già dal 2002 Michele inizia, come responsabiledella ricerca e dei rapporti con le università, a partecipare e a coordinare diversiprogetti di ricerca internazionali nel campo del Semantic Web. Nel 2012, più di 10 annidopo, con tanti progetti di ricerca accademica e industriale alle spalle, Michele e Giovanni- che al tempo divideva il suo tempo come capo unità tra Italia e Irlanda, alla FondazioneBruno Kessler di Trento e al Digital Enterprise Research Institute di Gallway - si rendonoconto che le tecnologie del Semantic Web e dei Linked Data stanno diventando mature edopo 10 anni di ricerca, cominciano ad essere pronte per entrare sul mercato.SpazioDati, nasce alla fine del 2012, contemporaneamente a Trento e Pisa, per stare vicinoa due dei centri di ricerca più avanzati al mondo nel campo del Semantic Web, dell’IntelligenzaArtificiale, dell’Information Retrieval.Ci credono subito sia TrentoRise, sia la Camera di Commercio di Pisa, che investono 280keuro nel capitale dell’azienda. Grazie ai primissimi prototipi, SpazioDati ottiene anche deifinanziamenti europei e nazionali, riuscendo a raccogliere un totale di oltre 600k euro, grazieai quali, nel gennaio del 2013 arrivano i primi membri del team. 6 mesi più tardi dandelion.euha oltre 1000 utenti e Cerved Group fa il suo ingresso nel capitale di SpazioDati,con un investimento di 1,3 milioni di euro. Oggi il team di SpazioDati conta 20 persone di4 diverse nazionalitàNUMERI500KFatturato / Utile(ultimo anno)20Dipendenti / CollaboratoriIn crescita29Età media dipendenti1500Utenti da tutto il mondo1,68 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)Seed Round, Nov. 2012,380.000 €: Trentorise +Camera di Commercio diPisa - Round A, Apr 2014,1,3M €: Cerved Group(exit dei precedentiinvestitori)Michele Barbera CEO, Gabriele Antonelli presidente, Luca PieracciniCFO e Giovanni Tummarello CS237


WEB SERVICESPAZIO DATIhttp://spaziodati.eu/en/INCUBATI, ACCELERATI,DA CHI:SpazioDati è supportatadallo European Institute ofTechnology attraverso lo“EIT ICT Labs BusinessDevelopment Accelerator”del nodo italiano.PREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Novembre 2013, Best 16 Startups, PioneersChallenge, ViennaLuglio 2014, IBM Global Entrepreneur Programme,tra le 4 finaliste, MilanoOttobre 2014, Cisco Innovation Challenge,Best 50 StartupsIL LOGOL’OFFERTAAl Pioneers Festival di Vienna 2013, SpazioDati lancia dandelion.eu ed è selezionata, tra oltre 1000 partecipanti, tra le migliori16 startup al mondo.Dandelion.eu è un knowledge graph con milioni di fatti in formato machine readable su entità come aziende, persone,luoghi, eventi e concetti.A fianco al grafo dandelion.eu c’è un motore semantico, chiamato dataTXT, per l’analisi automatica di testi; questo è capacedi sfruttare il knowledge graph di dandelion per analizzare testi (documenti, news, tweets, sms, ecc.) e trovare menzionidi concetti come luoghi, persone, eventi e aziende, che vengono collegati al grafo, il quale contiene a sua volta informazionisulle entità (come le coordinate geografiche dei luoghi, la data di nascita di un artista, il fatturato di un’azienda).Le API sono poi utilizzate per arricchire informazioni e rendere più intelligenti applicazioni come motori di ricerca,sistemi di analisi dei social, archivi, app, ecommerce, giochi e molto altro.238


WEB SERVICEORIENTDBhttp://www.orientechnologies.com/Un motore flessibile e intelligenteper l’analisi multicanale dei big datautto è cominciato nel 1998, quando Luca Garulli, all’epoca 22enne, cominciòTa studiare algoritmi raccogliendo quante più informazioni possibili dalla reteprincipalmente dall’MIT e Wisconsin University. “C’erano un sacco di papersin giro sull’argomento, ricordo di aver divorato decine di testi in poche settimane”,racconta Luca Garulli. “I database che utilizzavo all’epoca ragionando in 2D contabelle e record, quando tutto il mondo della programmazione era in 3D e ragionava a oggettigià da tempo. Credetti fermamente in una rivoluzione nella gestione dei dati in queglianni, ma mi sbagliai: era troppo presto. Il mondo delle informazioni digitali era ancorasaldamente ancorato al modello relazionale formato di tabelle piatte. A distanza di 10 anniil fenomeno dei “BigData” ha creato esigenze del tutto nuove mettendo in seria discussionei modelli precedenti e favorendo finalmente nuovi paradigmi”.Nel 2010, Luca Garulli decide di sfruttare la teoria dei grafi per costruire quello che è consideratoil “Sacro Graal” dei BigData: un prodotto che non perde velocità con l’aumentaredella mole dei dati. Grazie a questa nuova tecnologia non importa più se nel database c’èla vostra collezione di fumetti o le Pagine Gialle del pianeta: la velocità di attraversamentodelle informazioni rimane costante! Dopo pochi mesi di nottate in bianco passate a scriverecodice, Luca rilascia il primo prototipo di “OrientDB” aprendo il codice come OpenSource e chiamando a raccolta altri sviluppatori da tutto il mondo per contribuire allosviluppo del prodotto.“Cominciai a ricevere email di ringraziamento per aver creato OrientDB”, continua Luca,“e le prime aziende che chiedevano un supporto commerciale e nuove feature. Creai cosìOrient Technologies LTD a Londra”. Oggi OrientDB ha migliaia di utenti in tutto il mondotra startups e grandi aziende del calibro di Apple, Warner e Ericsson. Anche se il quartiergenerale è a Londra, gran parte del team di sviluppo è Italiano.NUMERI7Dipendenti full time60Collaboratori circa30Età media dipendenti30.000download/meseClientiApple, Exxon, Warner,Cisco, Sky, Nazioni Unite0Round / Finanziamenti (totale)sono self founded e nodebts.LO STAFF DI ORIENTDBLuca GarulliChief Executive Officer, FounderGreg McCarvellDirector of Business DevelopmentAndrey Lomakin,Lead Research & DevelopmentEngineerEnrico RisaLead Enterprise EngineerEmanuele TagliaferriLead Protocol and DriverEngineer239


WEB SERVICEORIENTDBhttp://www.orientechnologies.com/L’OFFERTAOrient Technologies è la società dietro lo sviluppo di OrientDB: un softwareper gestire grosse moli di dati complessi con prestazioni incredibili.Sebbene negli ultimi anni siano nati nuovi prodotti per affrontare ilfenomeno BigData, quello che rende OrientDB unico è il suo approcciomulti-model. Il motore è così flessibile da accettare diversi modelli allostesso tempo: grafi, documenti, oggetti e chiavi/valori. OrientDB è OpenSource con una licenza business friendly. Il fatturato dell’azienda derivadalle sottoscrizioni al supporto professionale, ai corsi e alla consulenza. E’disponibile anche una versione Enterprise a pagamento con feature aggiuntivecome il Workbench per il profiling delle query, la visualizzazione dimetriche e il monitoraggio dell’attività del server.IL LOGO240


WEB SERVICEDNSEEhttp://www.dnsee.com/LE LEVE delle cultura digitalePER LA CRESCITA DI chi fa impresansee è unaDdigital businesscompany,consede a Roma,Milano, Modena e Torino,che raggruppa sei aziendeciascuna focalizzata suuna proposta di businessverticale: InteractiveThinking, Banzai ConsultingMelazeta, Expertweb,Wetalk e Hagakure. Dnseenasce come web agencyorientata verso una comunicazionenuova, che nonsi limita a declinare vecchicontenuti nei canali digitali.L’innovazione, la creatività,la propensione apensare fuori dagli schemiha, negli anni, ridefinitoil profilo dell’azienda e neha fatto un player di primopiano in Italia. Dnseerivoluziona il conceptdi agenzia per arrivare afornire non solo strumentidi comunicazione maleve di business efficaci,pensate per il cliente, cheè accompagnato in unpercorso che va dalla programmazionestrategica alservice design.Il Gruppo cresce investendonella diversificazionedei servizi e nella ricercadi eccellenza. Costante èl’operazione di scoutingche consente a Dnsee didotarsi di proposte tecnologiched’avanguardiae dei migliori professionistidel settore che hannocreduto e credono in unarealtà dinamica e competitiva.Il Gruppo Dnsee favoriscelo sviluppo della culturadigitale in ogni sua forma,ponendosi l’ambiziosoobiettivo di promuovere ilprogresso in Italia, supportaprogetti innovativie start up dando spazioai giovani e alle loro idee;è chiamato a partecipareai più fertili momenti diIl numeroso staff DNSEEconfronto e formazione,in Italia e nel mondo, percondividere storie e esperienzedi successi.La missione di Dnsee èquella di raggiungere obiettividi crescita che possanoessere un successoper l’azienda, una risorsaper i clienti ma soprattuttoun’occasione e un’opportunitàper chi crede nel futuro.Nuovi mercati e nuoviorizzonti questo è quelloche Dnsee cerca giornodopo giorno di costruiree offrire a chi condividei principi e le idea diun’azienda virtuosa.NUMERI23 Mln di euroFatturato / Utile(ultimo anno)240Dipendenti32Età media dipendenti80Clienti circa241


WEB SERVICEDNSEEINCUBATI, ACCELERATI, DA CHI:Febbraio 2013 Interactive Thinking acquisisceil 100% di Banzai consulting, e-commercee digital publishingFebbraio 2014 Dnsee acquisisce Hagakureagenzia di social media e digital PR leader inItaliaPREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Negli anni Gruppo Dnsee è stato investitodi oltre 75 premi e riconoscimenti a livellonazionale e internazionale.http://www.dnsee.com/L’OFFERTADnsee, come businesscompany, realizza e offreservizi di comunicazionee marketing che supportanoe incentivano il latobusiness di un’azienda. Lofa ridisegnando l’architetturae l’evoluzione digitaledei clienti, monitorando lacontinua trasformazionedel digitale riorganizzandoe, riprogettando le dinamicheoperative, implementale soluzioni, anche le piùcomplesse, arrivando agestire in prima personaprodotti e canali digitali.Unendo la forza delle ideea soluzioni tecnologichespecifiche, Dnsee creastrategie di comunicazioneintegrata e sistemi direlazione che connettonoaziende e clienti. Il teamDnsee lavora su clienti edipendenti per migliorareformazione, ingaggio,performance, vendite elivelli di servizio, guidandole aziende nel complessomondo del marketing digitalee dell’e-commerce.IL LOGO242


WEB SERVICEAPPSBUILDERhttp://www.apps-builder.com/it/homeUn sistema semplice e intuitivoper crearsi un’app su misurautti possono farsi laTpropria app, in pocotempo e con poca fatica.Questa la missionedi AppsBuilder la startup innovativanata nel 2010 dall’idea di LuigiGiglio e Daniele Pelleri (27 e 29anni), due ingegneri informaticicon il pallino di guardare al settoremobile come alla più grande evoluzionetecnologica dei nostri tempi.Così, hanno deciso di sviluppareuna piattaforma intuitiva che dàla possibilità di creare, modificaree promuovere applicazioni mobilianche a chi non ha alcuna competenzadi programmazione.A dicembre 2014 AppsBuilder haannunciato l’acquisizione di Paperlit,un servizio digitale multi-piattaformaper l’editoria. Paperlitè stata fondata nel 2009 a MenloPark come una semplice soluzioneper la fruizione di contenuti editorialisu mobile ed è successivamentediventata una piattaformaper la pubblicazione digitale a 360gradi.Nell’arco di quattro anni, Paperlitha creato centinaia di App susmartphone, tablet e web e offertoservizio agli editori di oltre 20 paesie per clienti come Disney, Ferrari,Hearst Magazines, RCS e CondéNast.Questa acquisizione consente adAppsBuilder di consolidarsi comedi provider di soluzioni mobile dinuova generazione per imprese ditutti i livelli. Con questa operazionesi lancia anche un nuovo brandombrello, AB engine, che uniscele competenze tecniche delle duecompagnie e l’esperienza nel campodell’App Publishing.NUMERI2Soci fondatori30Le persone del team70I Paesi nel rapportodi interattività1.000.000I clienti+15.000.000Le app scaricate in totaleDaniele Pelleri, 29 anni e Luigi Giglio, 27243


WEB SERVICEAPPSBUILDERL’OFFERTAhttp://www.apps-builder.com/it/homeIL LOGO“La nostra missione è quella di rinnovare il settore mobile, trasformando quello che attualmenteè un processo dispendioso ed elaborato in un sistema semplice e intuitivo”, spieganoi due fondatori di AppsBuilder che grazie ad un’ampia gamma di strumenti promozionali edi CRM, sono in grado di aiutare i professionisti e le piccole imprese a costruire la propriapresenza mobile, assistendoli in ogni fase del processo, dalla creazione delle app alla promozionedei servizi su tutti i dispositivi mobili. Oggi, la compagnia conta 30 persone nelteam, ha più di 1 milione di clienti sparsi in 70 paesi e offre un servizio personalizzato insei lingue diverse: inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano e portoghese. AppsBuildernegli ultimi due anni è stata finanziata dai venture capitalist Vertis Venture e Zernike MetaVentures con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro.244


WEB SERVICEPUBCODERhttp://www.pubcoder.com/Ebook interattivi in pochi clicksenza lavorare sui codicire fondatori,PaoloT Giovine, 42,Paolo Albert,40, e AngeloScicolone, 31. Tre profiliche mettono insieme ilmondo dell’informaticacon quello dell’editoria.Tre come i colori che formanoil logo di Pubcoder:rosso, verde e blu, i coloribase del digitale.Pubcoder, la società cheda il nome al software perla realizzazione e-bookad alta interattività, nascenel 2013 con un investimentodell’incubatoreH-Farm e di un nutritogruppo di angel. Oggiha sede a Torino, dovelavorano 7 persone. Nasceda un’intuizione e undesiderio: in un mondoin cui si parla tanto dilibri elettronici interattivi,farli resta ancora complicato(tra costi proibitivie necessità di conoscenzetecniche eccessive). Perché,allora, non creare unsoftware semplice e accessibilea tutti?più attivi Brasile, StatiUniti, Francia; ma ancheLibano, Thailandia,Giappone e Sud Africa).«Tutti ci riconosconouna grandissimacapacità tecnologica»,dice Daniela Calisi,evangelist di Pubcoder,«il software ha solo unanno di vita, eppure riescea competere a testaalta con i grandi del settore.Inoltre Pubcoderè molto più economico:l’acquisto di una licenza,anche solo mensile,consente di pubblicarequanto si desidera e suqualsiasi piattaforma.Questo, per i clienti,vuol dire molto».In occasione del suo esordiopubblico, nel 2013,PubCoder ha ottenutoun riconoscimento alCONTEC di Francoforte,la competizione per gliinnovatori che si tiene inoccasione della principalefiera del libro al mondo.Mentre Apple ha segnalatoad aprile del 2014 ilsoftware tra i migliori perla creazione di e-bookinterattivi del mondo.NUMERI7Persone nel team1L’anno di età del software2600E oltre gli users50I Paesi raggiunti50 euroIl costo mensile di una licenzapersonaleAd oggi Pubcoder contapiù di 2600 users: metà inItalia e il resto all’estero(in più di 50 paesi, tra iPaolo Giovine Founder e CEO, Paolo Albert Founder & CTO e Angelo Scicolone Co-Founder & LeadDeveloper insieme alla loro evangelist Daniela Calisi245


WEB SERVICEPUBCODERhttp://www.pubcoder.com/L’OFFERTAIL LOGOPubCoder è un software che permette di produrre ebook interattivi, senzabisogno di lavorare con i codici. Sul sito si acquistano le licenze che dannoaccesso alla piattaforma di lavoro e consentono un numero illimitato dipubblicazioni. Si tratta di un’interfaccia dove, attraverso semplici azioni,è possibile associare alle parole scritte suoni, video, immagini. Gli ebookpossono essere tradotti in diverse lingue e pubblicati sui formati periBooks, iOS, Android, Readium, Kobo e Kindle.246


WEB SERVICEFLUENTIFYhttps://www.fluentify.com/CHIacchierare Con gli ingLesi in ingleseCOMODAMENTE (online) e a domicilioParte del team in azioneer imparare una linguaPbisogna parlarla. Chiacchierarecon personemadrelingua il più possibilee senza paura disbagliare può essere molto utile. ConFluentify si può fare senza dover usciredi casa propria. L’idea è di quattro ragazziitaliani Giacomo Moiso, AndreaPassadori, Claudio Bosco e MatteoAvalle.Hanno cominciato a Londra nell’apriledel 2013, ma ora che si sono ingranditie hanno le spalle più grosse sonotornati in Italia “per assumere i nostricoetanei, appena usciti dalle universitàitaliane, come noi”. A dirlo è GiacomoMoiso, 25 anni, laureato in Economia.Racconta che l’essere partiti da Londraè stato fondamentale per la loro startupprima di tutto perché “è la capitaleeuropea per chi ha bisogno di trovarefinanziatori”, ma anche perché “qualecittà migliore per un’azienda chelavora sull’insegnamento della linguainglese?”.Non si sono concentrati subito sugliinvestitori, ma hanno voluto pensareprima a rinforzare il team. A settembre2013 si sono messi alla ricercaNUMERI4I soci99La somma dell’età dei 4 soci14Le persone nel team7Gli utenti su 10 continuano conFluentify dopo averlo provato20.000Utenti280.000sterlineRound / Finanziamenti (totale)ricevute nel 2013di risorse e dopo 3 settimane hannotrovato Stefano Marsaglia (attualeexecutive chairman di Mediobanca)che gli ha dato 280mila sterline. “Leabbiamo usate per concentrarci sudue grandi temi, che sono anche duesfide: costruire una macchina perfettada proporre al mercato sud europeo,con occhio di riguardo sull’Italia, e poiriproporla ad altri paesi, allargandociad altre lingue”.Fluentify infatti per ora si limita allalingua inglese, ma fra i prossimi obiettivic’è quello di allargare le conversazioniad altre lingue.247


WEB SERVICEFLUENTIFYhttps://www.fluentify.com/L’OFFERTAIl valore aggiunto di Fluentify è checon questo strumento non si impara(o si migliora) solamente l’inglesegenerico, ma si lavora sul tipo dilinguaggio più adatto a ciascunaprofessione. Lo si fa conversandoonline con persone e professionistiche utilizzano proprio i termini e illessico specialistico più adatto a chic’è dall’altra parte dello schermo.Medici, giornalisti, avvocati, scrittori,manager.L’esercito dei 150 tutor selezionatiIL LOGO248dal team di Fluentify è compostoda madrelingua esperti di differentitematiche e pronti a sostenere conversazioniin inglese su ogni argomento.I soci fondatori sono quattro e insiemenon fanno nemmeno centoanni, si fermano a 99. In tutto, oggiil team è composto da 14 persone,divise tra Londra e Torino. Gli utentisono più di 20 mila, il tasso di crescita- in termine di sessioni vendute- fino ad ora non è mai sceso sotto al30% mese su mese. Ma soprattutto:7 persone su 10 dopo aver provatoFluentify ci ritornano per iniziare unpercorso.


MARKET PLACE


MARKETPLACEBRANDON FERRARIDOVECONVIENEWIBMACHINES250


MARKET PLACEBRANDON FERRARIhttp://www.brandonferrari.com/Il primo distributore digitale europeodelle eccellenze del made in Italyaola Marzario, 35, haPfondato due startupdi successo. La prima,ItaliaCasting, nacquenel 2001 e fu vendutanel 2008 al Gruppo Best Union Spa,azienda di e-commerce e ticketingonline: «Quando studiavo giurisprudenzaa Milano, avevo iniziato a faredei lavoretti per mantenermi, come lahostess ai congressi. Ho pensato chepoteva essere utile creare una piattaformaonline che unisse domanda eofferta in questo campo».Con i 300 mila euro della liquidazionedelle ultime quote e i 600 milaeuro investiti da Sicar Digital Investments,Withfounders, il seed acceleratordi Giulio Valiante e alcuni businessangel, è nata Brandon Ferrari, ilprimo distributore digitale europeo:«Vendiamo ad Amazon, a Privalia,a Zalando e a Dalani. Ad esempio,Moleskine, che è un nostro cliente,deve avere per ogni paese un distributorenazionale che venda i suoi prodottiai negozi. Noi facciamo la stessacosa di questi distributori, ma onlinee in tutto il mondo».Nel 2013 la startup ha gestito 520campagne (180 in Italia e 340 all’estero)in 17 Paesi generando un fatturatodi 400 mila euro al mese, di cuiil 30% proveniente da e-commerceitaliani e il 70% da campagne onlinesu siti esteri.La crescita esponenziale dei profitti(800k nel 2012; 2,7 mln nel 2013; e4 mln stimati nel 2014) mostranol’eccellente lavoro fatto da Paola e daisuoi 25 collaboratori.Per il futuro Brandon Ferrari miraall’internazionalizzazione. Si punta adavere magazzini al di là delle doganeper penetrare più velocemente mercaticome Stati Uniti, Cina e Brasile:«Stiamo mettendo a punto una piattaformaonline. Non appena saràattiva e rodata cercheremo nuovifinanziatori.Ho dovuto dire di no ad un milionee mezzo che mi era stato offerto, ilgiorno del mio compleanno, da unimportante fondo di venture capitalinternazionale. Vogliamo avere lecarte in regola per chiedere dai 3 milioniin su di finanziamento».Paola Marzario, 35 anni, alla sua seconda startup di successoNUMERI2,7 Mln di euroFatturato / UtileNel 2013, previsti 4 Mln nel 20141+25Founder + Collaboratori26Età media (70% donne)600.000 euroRound / Finanziamenti (totale)I primi 2,investiti da Sicar Digital Investments,Withfounders, il seed acceleratordi Giulio Valiante e alcunibusiness angel251


MARKET PLACEBRANDON FERRARIhttp://www.brandonferrari.com/L’OFFERTABrandon Ferrari seleziona brand italiani noti o ad altopotenziale per gestirne le campagne di vendita sui siti die-commerce nel mondo: «I requisiti per abbracciare questopercorso di alfabetizzazione di un’azienda devono essereper noi la brand awarness e lo stile del prodotto: se entrambiquesti elementi hanno un potenziale da valorizzare,accettiamo la sfida e sosteniamo l’azienda».IL LOGOIl nome è un mix tra il mondo di internet e quello del made inItaly: un nome prettamente americano, Brandon, insieme a unorappresentativo del nostro Paese, Ferrari.252


MARKET PLACEDOVECONVIENEhttp://www.doveconviene.it/LA GUIDA digitale geolocalizzataPER le migliori offerte intorno a tea piattaformaLdel volantinodigitale ènata nel 2010a Sestu, unpiccolo paese della provinciadi Cagliari, per opera diAlessandro Palmieri, 34, eStefano Portu, 38: «Dove-Conviene opera in unmercato, quello che guidail consumatore in negozioattraverso il volantino,che vale a livello mondialecirca 30 miliardi di euro»ricorda Stefano «Solo inItalia il valore del businessdei volantini cartacei è dioltre 1 miliardo di eurol’anno e DoveConviene,lavorando con oltre 100top retailer e brand, ha giàmigrato su digitale unaquota rilevante di questafondamentale abitudine».La startup ha ricevuto ilplauso di molti espertid’economia come MicheleConstabile, 51 anni, ordinariodi Managemente marketing all’UniversitàLuiss “Guido Carli”di Roma che la candidaa startup dell’anno 2014:«Ha raggiunto 6 milionidi clienti, ha raddoppiatoil fatturato superando i 2milioni euro, è entrata inSpagna, Brasile, Messico,Alessandro Palmieri, 34 anni, e Stefano Portu, 38USA. Inoltre ha raccoltoun B round da 5.2 mln dieuro. I numeri li ha tutti».Un finanziamento ottenutoda venture capital 360Capital Partners e MerifinCapital, finalizzato ad accelerarel’espansione internazionaledella startup e che vaa sommarsi ai 3,5 milionidi euro (in due successiviround 2012 e 2013) ottenutida Principia SGR tramiteil fondo di Venture CapitalPrincipia II.La società, grazie a questerisorse, realizzerà un pianoquadriennale di espansione:un’accelerazione delleattività nei paesi in cui ègià presente e un’estensionedel team fino a 200 professionisti,oggi sono unacinquantina, con particolarefocus sulle aree tech,marketing e sales. Ancheil board si rinnoverà conl’ingresso di AlessandroDamiano, responsabile investimentidi Principia Sgr,e Cesare Maifredi, generalpartner di 360 CapitalPartners. L’obiettivo? Raddoppiareancora il fatturatoe imporsi come leader delsettore in tutto il mondo.USA. Inoltre ha raccoltoun B round da 5.2 mln dieuro.I numeri li ha tutti».253NUMERI+ 2 Mln euroFatturato / Utileannuale 20142Founder50Dipendenti/Collaboratori36Età media8.000.000Gli utenti (6 milioni in Italia, 2all’estero)12,2 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)I primi 2, ciascuno pari a3,5 milioni di euro, sonostati erogati nel 2012 enel 2013 dal fondo venturecapital Principia II.Il terzo, un investimento da5,2 milioni di euro, è statoerogato dai fondi venturecapital 360 Capital Partnerse Merifin Capital.


MARKET PLACEDOVECONVIENEhttp://www.doveconviene.it/L’OFFERTADoveConviene è l’edicoladigitale geolocalizzata cherende disponibili volantinie cataloghi dei principalivenditori e brand di ognicategoria, dall’alimentareall’elettronica, dall’arredamentoal bricolage, daiviaggi all’abbigliamento.L’utente accede alla piattaforma,sfoglia i volantinidei negozi vicini, vede leofferte e dopo aver scelto sireca fisicamente nel luogoad effettuare l’acquisto.DoveConviene è oggi peril mondo retail un fondamentalecomplemento alladistribuzione del volantinocartaceo: copre il 42% deiresponsabili di acquistoitaliani, dirigendoli conefficacia sul punto venditapiù vicino a loro.http://www.doveconviene.it/IL LOGO254


MARKET PLACEWIB MACHINEShttp://www.wibmachines.com/La nuova generazionedei distributori automatiZZATIForbes, in unCarticolo uscitoad ottobredel 2014, hadefinito WIBcome una «startup nonsolo innovativa, ma anchefortemente rivoluzionariaper il suo impatto sulsistema retail tradizionale,perché dà vita ad un nuovomodello di vendita ecomunicazione integratatra marchio, distributore econsumatori finali».WIB S.r.l nasce nel 2013in seno all’IncubatoreARCA di Palermo da unprogetto guidato dall’attualefondatore e CEO,Nino Lo Iacono, ingegneremeccatronico laureato alPolitecnico di Torino econ esperienza pluriennalematurata all’internodel Centro Ricerche Fiat:«Il settore della venditaautomatica, soprattutto inItalia, è popolato da moltiPREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:A fine 2013 lo sviluppo di WIB è stato supportato dall’ingressodei fondi italiani di Venture Capital, Vertis SGR eRedSeed Ventures, e dalla partecipazione di 16 businessangel, che hanno preso parte alla campagna crowdfundingdi maggiore successo mai realizzata in Italia(994.300 euro raccolti)produttori di macchine edoperatori che offrono peròil solito ristretto catalogoprodotti. La nostra è unanuova tecnologia in gradodi abilitare tutti gli altrisegmenti del reatil».Il lancio sul mercato diWIB in Italia (maggio2014) ha ricevuto l’interessedelle principali cateneGdO come Coop, Despare Sigma, con una partnershipche prevede l’installazionedei primi storeautomatizzati WIB.L’attuale team di WIB, formatoda 5 collaboratori perun’eta media di 32 anni,si divide nelle due sedi diPalermo e Milano, mentrela produzione è sviluppatain outsourcing nella FerrariMotor Valley in EmiliaRomagna.Nino Lo Iacono, co-foundere ceo insieme a FrancescoPatronaggio, developerPREMI VINTI, RICONOSCIMENTI:Nella sua pur giovane storia la startup siciliana ha raccolto vari riconoscimenti:la vittoria della competizione SeedLab nel 2012, il premioIntelligent Vending Competition 2014 assegnato da Intel IoT EMEA, laqualificazione alla finale delle Intel Business Challenge Europe (Dublino,2013) e la selezione tra le 150 start up ammesse all’evento COL-LIDE di Las Vegas nel 2014.255


MARKET PLACEWIBMACHINEhttp://www.wibmachines.com/L’OFFERTAWIB, acronimo di Warehouse in a box (unmagazzino in una scatola) ha implementatouna macchina per la vendita automatica evolutain grado di gestire, grazie alla sua tecnologiadi movimentazione brevettata, un ampiocatalogo prodotti (alimentari, cosmetici,vini, elettronica di consumo, accessori, etc.):un negozio a tutti gli effetti, completamenteautomatizzato. Il consumatore finale puòacquistare direttamente in loco, oppureonline in formula e-commerce da PC, tableto smartphone, e ritirare poi, comodamente, ipropri acquisti.IL LOGO256

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