13.07.2015 Views

Scarica l'abstract della tesi di dottorato di Alessandra Antonini

Scarica l'abstract della tesi di dottorato di Alessandra Antonini

Scarica l'abstract della tesi di dottorato di Alessandra Antonini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Tornando alla <strong>tesi</strong>, dunque, ho deciso <strong>di</strong> posizionarmi a metà tra i due approcci citati,puntando alla realizzazione <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o teorico e metodologico e alla sua applicazione. Volevo chequesta applicazione non fosse un compito formale <strong>di</strong> validazione, ma un incontro reale con un luogoconcreto, perché fosse il luogo stesso a suggerire temi generali e perché la conoscenza profonda<strong>della</strong> città in analisi mi aiutasse davvero a correggere e raffinare l’impostazione teorica.Sempre partendo dalla considerazione <strong>di</strong> questa tensione tra generale e particolare, è statonecessario ritagliare progressivamente all’interno dell’universo delle città possibili, un sottoinsiemepiù omogeneo che presentasse un certo interesse e che non fosse ancora stato completamenteesplorato dalla ricerca. Da qui la scelta <strong>della</strong> città storico-turistica europea, che racchiude in sé iltema del patrimonio storico-architettonico, centrale nella sostenibilità urbana, e del turismo, settorefondamentale nell’economia mon<strong>di</strong>ale.Partendo da questi presupposti ho cercato <strong>di</strong> delineare il tema a livello teorico. Una voltachiarite le teorie <strong>di</strong> riferimento, ho cercato <strong>di</strong> creare un sistema <strong>di</strong> valutazione e monitoraggiocoerente con l’impostazione teorica, ma anche cre<strong>di</strong>bile come strumento per l’AmministrazionePubblica, rinunciando ad alcune finezze scientifiche che avrebbero dato valore al modello, macompromesso la sua applicazione reale.Questo modello è stato applicato alla città <strong>di</strong> Alghero, in Sardegna, dove vivo da più <strong>di</strong> dueanni e dove collaboro con la Facoltà <strong>di</strong> Architettura, lavorando insieme agli studenti in progetti, piani eanalisi che riguardano la città stessa, e collaborando con l’Osservatorio del Turismo <strong>della</strong> città <strong>di</strong>Alghero.Credo ogni giorno <strong>di</strong> più che fare ricerca sia un privilegio ed una grande responsabilità, e chequesto implichi il dovere <strong>di</strong> riversare tutto l’entusiasmo e le capacità <strong>di</strong> cui si <strong>di</strong>spone in lavori chesiano utili alla società, che in modo più o meno <strong>di</strong>retto, ci finanzia e ci supporta.Spero che questa <strong>tesi</strong> sappia trasmettere questo entusiasmo e che qualcosa <strong>di</strong> questolavoro, prima o poi, possa realmente dare un contributo nel <strong>di</strong>fficile cammino che ci aspetta percostruire una nuova cultura.


con<strong>di</strong>zionati dall’articolazione spaziale e come se questa non fosse in<strong>di</strong>spensabile per capire a fondoi fenomeni. In questo caso l’attenzione per la <strong>di</strong>mensione spaziale è stata presente sin dal principio ecostituisce una delle note caratteristiche <strong>di</strong> questa <strong>tesi</strong>. Esistono comunque dei punti in cui questaattenzione si esplicita in modo più deciso:• La creazione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> città storico-turistica basati sull’organizzazione spaziale.• La ricerca <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori capaci <strong>di</strong> misurare le <strong>di</strong>fferenze tra le <strong>di</strong>verse parti <strong>della</strong> città.• L’analisi degli ambiti <strong>di</strong> riferimento dei fenomeni e l’analisi morfologica.• L’introduzione del GIS come strumento per il calcolo <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>catori.Tra questi elemento solo il primo si può considerare del tutto originale, poichè puntualmentein altri casi sono stati utilizzati in<strong>di</strong>catori spaziali e si è fatto ricorso ai GIS: in ogni modo possiamoaffermare che la centralità <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione spaziale nello stu<strong>di</strong>o costituisce in sé un passo avanti eche apre campi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e possibili sviluppi ulteriori.I modelli <strong>di</strong> città, oltretutto, si prestano a ulteriori approfon<strong>di</strong>menti e possono <strong>di</strong>mostrarsi <strong>di</strong>una certa utilità al momento <strong>di</strong> classificare città storico-turistiche e <strong>di</strong> analizzare il loro funzionamento.Altro aspetto da considerare qui è il tema <strong>della</strong> misura.Lo stu<strong>di</strong>o parte da una classificazione <strong>di</strong> ambiti da valutare che porta alla selezione <strong>di</strong> più <strong>di</strong>cento in<strong>di</strong>catori. Un processo <strong>di</strong> sin<strong>tesi</strong> per tappe successive porta a una lista <strong>di</strong> trenta. Questaselezione ragionata ha portato a un sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori maneggevoli e calcolabili in modorelativamente semplice, cosa fondamentale nell’ottica <strong>di</strong> fornire uno strumento utile agliamministratori pubblici. Le esperienze stu<strong>di</strong>ate così come il contatto con gli stessi amministratorimostrano come lo sfasamento tra la complessità <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> misura e le risorse <strong>di</strong>sponibili nellestrutture pubbliche che lo devono utilizzare risulta essere alla fine la peggior debolezza del metodo <strong>di</strong>misura, per quanto elaborato e completa possa essere.L’applicazione degli in<strong>di</strong>catori al caso stu<strong>di</strong>o, invece, ha mostrato una buona facilità d’uso delsistema proposto, che per questo può essere un buon punto <strong>di</strong> partenza per altri stu<strong>di</strong> o unriferimento per fare sperimentazione in altri territori.Altro ambito nel quale è stato dato un apporto originale è la creazione dell’in<strong>di</strong>ce sintetico <strong>di</strong>insostenibilità turistica (IIT). La creazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> sostenibilità è, fin dal principio degli stu<strong>di</strong> sullasostenibilità, un elemento molto interessante e controverso. Se da un lato non si è mai sottovalutatal’utilità <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce capace <strong>di</strong> sintetizzare in un solo numero il livello <strong>di</strong> sostenibilità, d’altra parte glisforzi compiuti in questo senso hanno sollevato perplessità riguardo alla comparabilità ecompensabilità dei subin<strong>di</strong>ci e la opacità dei risultati.


necessario porre in questo aspetto moltissima attenzione per evitare che i risultati perdano <strong>di</strong>significato o, peggio ancora, offrano in<strong>di</strong>cazioni mendaci.Altro tema da prendere in considerazione, e già citato in precedenza, è quello <strong>della</strong>partecipazione. Sappiamo che quando si parla <strong>di</strong> sostenibilità la partecipazione <strong>della</strong> comunità edegli attori è imprescin<strong>di</strong>bile: nonostante questo il modello non propone sessioni o metodologiepartecipate. Come già in<strong>di</strong>cato in precedenza, questa scelta emerge da una impostazione teorica <strong>della</strong>voro che propone una parte “teorico-astratta”, che partendo dalla concettualizzazione del problemagenera modelli e in<strong>di</strong>catori, e una fase <strong>di</strong> applicazione, più legata al caso specifico, nella quale siintroducono gli aspetti <strong>di</strong> partecipazione e <strong>di</strong> valutazioni soggettive. Questa impostazione emergedall’idea che se è possibile proporre una metodologia <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> dati e realtà fisiche me<strong>di</strong>anteun’analisi teorica, questioni come la partecipazione e la valutazione <strong>di</strong> aspetti soggettivi sono troppolegati al contesto per essere impostati a priori, e vanno dunque pensati caso per caso. In questosenso potrebbe essere utile associare al sistema <strong>di</strong> valutazione per lo meno dei requisiti legati alprocesso partecipativo, ma questo compito richiede competenze specifiche estranee a questostu<strong>di</strong>o.Nel caso dell’applicazione alla città <strong>di</strong> Alghero questi aspetti sono stati trattati senza problemigrazie all’esperienza acquisita negli anni <strong>di</strong> lavoro presso la Facoltà <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Alghero e <strong>di</strong> vitanella città.Altra possibile fragilità <strong>della</strong> <strong>tesi</strong> è l’aver applicato il modello a un solo caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Questascelta deriva proprio da quanto detto sopra: per validare l’impostazione teorica del sistema <strong>di</strong>in<strong>di</strong>catori è necessario applicare il sistema a una realtà <strong>della</strong> quale si ha profonda conoscenza equesto rendeva <strong>di</strong>fficile compiere questa operazione in <strong>di</strong>versi casi. Si è optato quin<strong>di</strong> per l’uso <strong>di</strong> unsolo caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, molto ben conosciuto e stu<strong>di</strong>ato, al fine <strong>di</strong> fare una approfon<strong>di</strong>ta valutazione delsistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori e poterlo mettere a punto nei dettagli, cosa che non sarebbe stato possibilelavorando su molti casi poco conosciuti. Resta da portare a termine, in ogni caso, l’applicazione delmodello ad altre città come potrebbe essere Girona, città nella quale è stata realizzata parte dellostu<strong>di</strong>o teorico e <strong>della</strong> quale sono state stu<strong>di</strong>ate <strong>di</strong>verse problematiche, stu<strong>di</strong>o qui non riportato perchéincompleto.L’uso del modelloPartendo da quanto detto fino ad ora, ci sono alcune in<strong>di</strong>cazioni che si possono offrire a chivolesse utilizzare il sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori e i modelli <strong>di</strong> città, affinché i risultati siano significativi eaffidabili.


Innanzitutto bisogna ricordare che questo sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori si riferisce – come detto piùvolte - alle città storico-turistiche: la selezione degli in<strong>di</strong>catori è stata fatta in funzione <strong>di</strong> alcunifenomeni <strong>di</strong> speciale rilevanza in queste città, lasciando da parte inevitabilmente altre aspetti. Questosistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori se applicato a città d’altro tipo offrirebbe risoltati poco significativi.Por otro lado podemos decir que en una ciudad histórico-turística, paralelamente a losin<strong>di</strong>cadores propuestos, podría ser útil la aplicación de in<strong>di</strong>cadores de sostenibilidadcomplementarios, sobretodo de carácter social, que se han aquí excluido ya que no se hanconsiderado fundamentales para entender los fenómenos en análisis. De todas maneras para tenerun cuadro de sostenibilidad exhaustivo, estos in<strong>di</strong>cadores pueden ser importantes.Otra cuestión importante es el nivel de conocimiento del territorio. Como hemos observadoanteriormente, hay algunos puntos en los que las valoraciones necesarias son bastantes sutiles y ala vez importantes: la misma definición de los ámbitos de referencia lo es. Por esto es preciso que laevaluación se haga teniendo un buen conocimiento del territorio y de la ciudad, y no simplemente apartir de datos. La aplicación de este sistema de evaluación y monitorización es intrínsecamente untrabajo de campo.En este sentido, uno de los puntos en los que hay que poner más atención es el análisismorfológico, en el que se hacen valoraciones que afectan a todo el estu<strong>di</strong>o.Abbiamo anche sottolineato che gli in<strong>di</strong>catori includono alcune valutazioni parzialmentesoggettive, che possono influire sui risultati <strong>della</strong> valutazione Per questo nell’applicazione del modelloè fondamentale esplicitare tutte le premesse, così come è stato fatto nel caso stu<strong>di</strong>o, in modo taleche coloro i quali utilizzano i dati abbiano anche i metadati e possano interpretare correttamente ivalori ottenuti.La stessa cosa può essere detta per le soglie <strong>di</strong> riferimento degli in<strong>di</strong>catori che, comeabbiamo visto, si costruiscono caso per caso. Oltre a esplicitare le ipo<strong>tesi</strong>, in questo campo sarebbeimportante che i valori <strong>di</strong> riferimento vengano definiti insieme agli attori e alla popolazione locale,nell’ambito <strong>di</strong> sessioni partecipate nelle quali la comunità ospite prende coscienza collettiva delleproblematiche oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e si impegna per l’ottenimento degli obiettivi. Nell’ambito <strong>di</strong> questesessioni potrebbe essere utile aggiungere qualche in<strong>di</strong>catore specifico per la città, riguardo ai temiche maggiormente interessano la popolazioneAltra questione che richiede una certa attenzione è l’uso dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> insostenibilità turistica.Come qualsiasi in<strong>di</strong>catore aggregato, questo in<strong>di</strong>ce racchiude in sé alcune ipo<strong>tesi</strong> e una determinatavisione dei no<strong>di</strong> problematici del turismo in relazione alla città storica. È importante quin<strong>di</strong> che chi


icorre all’uso del IIT e del IITP, soprattutto se scisso dal sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori completo, lo faccia conla piena consapevolezza delle premesse e del significato del risultato ottenuto.Comunicare i risultatiNell’applicazione del sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori in tutte le sue parti esiste un aspetto da consideraree che merita una speciale attenzione: la comunicazione.Tutto il processo proposto fino ad ora è fondamentalmente un lavoro técnico e, parlando <strong>della</strong>costruzione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori, non potrebbe essere altrimenti. Questo, però, potrebbeindurre a pensare che anche l’applicazione del sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori sia un processo tecnico, che sisvolge in un ufficio dell’Amministrazione Locale e che, con un po’ <strong>di</strong> fortuna, esca <strong>di</strong> lì puntualmente,in qualche rapporto che forse qualche citta<strong>di</strong>no per sbaglio sfoglierà.Possiamo <strong>di</strong>re sin d’ora che non sarebbe questa la maniera corretta <strong>di</strong> usare il sistema <strong>di</strong>in<strong>di</strong>catori.L’obiettivo non è qui stabilire una graduatoria europea o nazionale delle città storico turistichesostenibili per renderla pubblica, ma guidare la comunità locale alla comprensione dei fenomeni e alloro monitoraggio. Non è quin<strong>di</strong> importante il “valore” <strong>di</strong> sostenibilità ottenuto in sé, quanto le azioni egli interventi che il sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori ci suggerisce per migliorare. Si tratta perciò <strong>di</strong> una valutazioneche non si può fare puntualmente, ma che costituisce un sistema <strong>di</strong> monitoraggio costante deifenomeni in atto e dell’efficacia delle politiche implementate.Il sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori, i modelli <strong>di</strong> città e l’in<strong>di</strong>ce sono stati creati in modo tale da renderlisemplici e maneggevoli: per questo non devono essere il lavoro <strong>di</strong> un tecnico, ma un sistema <strong>di</strong>autocontrollo <strong>della</strong> comunità.A livello dell’amministrazione è quin<strong>di</strong> importante che tutti i <strong>di</strong>partimenti conoscano il sistema,partecipino e concorrano all’elaborazione dei dati e <strong>di</strong>scutano insieme le politiche da intraprendereper correggere le <strong>di</strong>namiche indesiderate, politiche che saranno, come abbiamo visto, multisettorialie trasversali.Oltre a questo, è fondamentale che la comunità ospite partecipi a questo processo in modocontinuo. Il sistema <strong>di</strong> monitoraggio deve essere presentato e <strong>di</strong>scusso con gli abitanti e i risultatidevono avere visibilità in una piattaforma informatica che consenta a tutti <strong>di</strong> vedere i risultati epartecipare. Questa piattaforma potrebbe essere lo snodo del sistema <strong>di</strong> partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni.


Il sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori deve essere un punto <strong>di</strong> partenza per campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione ededucazione alla sostenibilità.Abbiamo detto <strong>di</strong>verse volte che la sostenibilità richiede un cambiamento <strong>di</strong> prospettiva daparte <strong>di</strong> tutti e che le politiche pubbliche <strong>di</strong>fficilmente hanno successo senza la complicità <strong>della</strong>popolazione e degli attori specifici.L’implementazione <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> valutazione e monitoraggio può essere quin<strong>di</strong>l’occasione per costruire insieme una nuova attenzione alle problematiche che, pur essendo già note,paiono spesso lontane dalla vita quoti<strong>di</strong>ana.E i turisti?In questo lavoro, paradossalmente, c’è una figura del tutto assente: i turisti.Non abbiamo mai parlato del punto <strong>di</strong> vista dei turisti, <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> loro esperienza, <strong>della</strong>loro percezione del luogo, del loro comportamento, etc. Questo potrebbe far pensare che venganoconsiderati come numero, come “letti occupati” o “sol<strong>di</strong> spesi”, ma non è così.Dall’inizio dello stu<strong>di</strong>o ci si è proposto <strong>di</strong> valutare la sostenibilità <strong>della</strong> città e, in particolare,delle città che possiedono un patrimonio storico rilevante e sono meta <strong>di</strong> turismo. Per questo si èscelto un punto <strong>di</strong> vista “interno”, considerandolo prioritario in relazione alla sostenibilità <strong>della</strong> città,poiché gli abitanti sono coloro i quali abitano per più tempo il territorio e che maggiormente vengonocoinvolti dalle sue mo<strong>di</strong>ficazioni.È evidente, d’altra parte, che la percezione e le necessità del turisti sono un elementoimportante per varie ragioni. Prima <strong>di</strong> tutto bisogna considerare che anche i turisti sono abitanti,anche se per un tempo più ridotto, e la capacità <strong>della</strong> città <strong>di</strong> rispondere alle loro necessità è unodegli elementi fondamentali per renderli sempre più abitanti temporanei e meno visitatori spora<strong>di</strong>ci,con molti vantaggi per la collettività in termini <strong>di</strong> riduzione degli impatti, <strong>di</strong> partecipazione earricchimento culturale.Inoltre, la capacità <strong>della</strong> città e dei suoi operatori turistici <strong>di</strong> rispondere in modo adeguato alladomanda turistica è uno strumento importante <strong>di</strong> selezione dei “turisti buoni” <strong>di</strong> fronte al rischio delturista-parassita, che lascia molti impatti negativi.Oltretutto, conoscendo il punto <strong>di</strong> vista dei turista potremmo prevedere potenziali conflitti traturista e abitanti e pre<strong>di</strong>sporre in anticipo delle soluzioni.Senza voler assolutamente proporre una visione <strong>di</strong> antagonismo tra abitanti e turisti e senzasottovalutare l’importanza <strong>di</strong> questi ultimi per le <strong>di</strong>namiche territoriali, abbiamo scelto <strong>di</strong> prendere in


considerazione solo un punto <strong>di</strong> vista, quello dei citta<strong>di</strong>ni, per offrire una maggior chiarezza eraggiungere una maggior sin<strong>tesi</strong>.Questo non implica che i turisti debbano essere esclusi dal processo delineato nella <strong>tesi</strong> oconsiderati attori passivi. Al contrario sarebbe <strong>di</strong> grande interesse che lo strumento <strong>di</strong> comunicazionee partecipazione legato al sistema <strong>di</strong> valutazione venisse tradotto e aperto ai turisti, per informali delleattività, delle problematiche e dei processi in atto, da un lato, e per offrire ai turisti stessi la possibilità<strong>di</strong> partecipare e cominciare a sentirsi parte <strong>della</strong> comunità ospite, pur se in modo temporaneo e<strong>di</strong>scontinuo.In<strong>di</strong>cazioni per sviluppi futuriLe riflessioni fatte fino ad ora mostrano chiaramente come questo lavoro può aprire porte amolti ulteriori sviluppi e stu<strong>di</strong> che potrebbero completare, consolidare e arricchire i risultati ottenuti.Innanzitutto abbiamo parlato <strong>di</strong>verse volte dell’analisi degli aspetti più legati alla percezione ealla partecipazione. Sarebbe interessante valutare la possibilità <strong>di</strong> strutturare, almeno a livellometodologico, parte delle attività <strong>di</strong> partecipazione necessarie nella fase <strong>di</strong> implementazione delprogetto creando anche un modello <strong>di</strong> questionario che consenta <strong>di</strong> valutare aspetti più soggettivi. Inquesto ambito <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento sarebbe anche utile proporre metodologie <strong>di</strong> partecipazione osuggerire qualche tecnica utile, sempre valutando se e quali fra questi aspetti possano esserestrutturati a priori.Un altro possibile sviluppo <strong>di</strong> questo lavoro è la creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> valutazioneanalogo, ma <strong>di</strong>retto a enti sovralocali o regioni turistiche, introducento magari una parte sullo sviluppoturistico degli spazi patrimoniali extra-urbani e sulle complementarietà reali o potenziali tra le <strong>di</strong>verserisorse <strong>della</strong> regione turistica.Altra questione sfiorata dalla <strong>tesi</strong> e degna <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>ta è quella del cosiddetto“turismo <strong>di</strong> rimbalzo”. Abbiamo scelto qui <strong>di</strong> considerare tutte le tipologie <strong>di</strong> turismo presenti nellacittà senza limitarci al turismo culturale perché ci interessava considerare anche come gli altri tipi <strong>di</strong>turismo possano agire sulle destinazioni <strong>di</strong> turismo culturale e quali possano essere i conflitti tra le<strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> turismo. Questo tema meriterebbe uno stu<strong>di</strong>o specifico più dettagliato e in grado<strong>di</strong> mettere a fuoco anche il punto <strong>di</strong> vista dei turisti.Partendo dalle considerazioni fatte in merito al ruolo dei turisti in questo stu<strong>di</strong>o, potremmoanche suggerire la creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori pensato e rivolto ai turisti, per monitorarecontemporaneamente le con<strong>di</strong>zioni <strong>della</strong> città da un punto <strong>di</strong> vista “interno” e l’evoluzione


dell’immagine <strong>della</strong> città e dei servizi turistici dal punto <strong>di</strong> vista dei visitatori. Questa doppia analisipotrebbe offrire molteplici spunti.A livello più tecnico ci sono due approfon<strong>di</strong>menti che potrebbero completare questo stu<strong>di</strong>o.Da una parte sarebbe interessante, applicando il sistema a <strong>di</strong>versi casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, valutare lapossibilità <strong>di</strong> una standar<strong>di</strong>zzazione delle soglie o perlomeno <strong>di</strong> una metodologia più strutturata per laloro creazione.D’altro lato sarebbe utile sviluppare la piattaforma <strong>di</strong> comunicazione e partecipazione <strong>della</strong>quale abbiamo parlato in precedenza, stu<strong>di</strong>ando il modo <strong>di</strong> spiegare la metodologia, presentare irisultati, pubblicizzare gli interventi e i progetti, offrendo una base <strong>di</strong> partenza per la partecipazionecitta<strong>di</strong>na.Per concludereRiassumendo un po’ le riflessioni fatte possiamo trarre alcune conclusioni generali.La <strong>tesi</strong> offre qualche apporto originale nell’ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e il sistema <strong>di</strong> valutazione nel suoinsieme sembra avere buone possibilità <strong>di</strong> applicazione con sforzi contenuti e risultati stimolanti.Esistono alcuni punti <strong>di</strong> debolezza nel sistema, Mopti dei quali derivano dalla necessità <strong>di</strong>circoscrivere il tema per consentire una maggior sin<strong>tesi</strong> e chiarezza. Della stessa origine è la scelta <strong>di</strong>escludere dall’analisi il punto <strong>di</strong> vista dei turisti, per quanto molto utile.Nonostante questo sembra che, se esplicitate dall’inizio, le debolezze non compromettanol’utilità del sistema creato che, come abbiamo visto, apre <strong>di</strong>versi campi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, pur potendo offrireinteressanti risultati su casi stu<strong>di</strong>o concreti già nella configurazione attuale.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!