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Buone pratiche di pascolamento degli ovini - Agris - ARAS [file .pdf]

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L’eco-sistema “pascolo”Il climaL’erbivorol’erbaIl suoloL’allevatore: monitoraggio, scelta delle tecniche e loro applicazione


Obiettivi dell’alimentazione al pascolo1. bilanciare i fabbisogni nutritivi con gli apporti alimentari,massimizzando, per quanto possibile, l’ingestione <strong>di</strong> erba.Fabbisognialimentari (perproduzioni + mantenimento)Apportialimentari


2. garantire la sostenibilità (persistenza) delle risorse foraggere,coltivate o naturali (erbacee e legnose) e in generale dell’ecosistema,preservando la qualità dell’ambiente (suolo, acqua,aria) (sostenibilità ecologica). Ciò in rispetto della politicadell’Unione Europea (es. norma 4.1 della con<strong>di</strong>zionalità).


3. Ovviamente questi obiettivi devono essere raggiunti nel rispetto<strong>di</strong> criteri economici. La sostenibilità economica è quin<strong>di</strong> il terzoimprescin<strong>di</strong>bile obiettivo.Costo concentratiCosto erba


Il pascolo naturaleErba sta<strong>di</strong>o vegetativoErba sta<strong>di</strong>o riproduttivoGen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov DicI pascoli coltivatiErbaio graminaceePrato-Pascolo conleguminose auto-riseminantiPrato <strong>di</strong> leguminosa bienneo cicoriaGen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic


Le foraggere me<strong>di</strong>terraneeLoglio rigidoMe<strong>di</strong>ca polimorfaLoglio italicoSulla


Il ciclo delle foraggere me<strong>di</strong>terraneeeCrescita erba (kg SS/ha/d)60544842363024181260Inizio crescitavegetativa -accestimentoFinecrescitavegetativa -botticellaRiproduzionespigatura/fiorituraMaturazione seme –stoppia o fieno in pie<strong>di</strong>OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET


La biomassa offerta e la qualità dell’erba cambiano passando dallosta<strong>di</strong>o vegetativo a quello riproduttivoLoglio rigido17 q.li SS/haPG 17.5% SSNDF 38.2% SS61 q.li SS/haPG 11.7% SSNDF 54.8% SSMe<strong>di</strong>ca polimorfa17 q.li SS/haPG 26.6% SSNDF 33.6% SS46 q.li SS/haPG 22.1% SSNDF 42.1% SS


Cenni sul comportamento alimentareal pascolo• Il ritmo giornaliero dell’ingestione• Il controllo dell’ingestione• La preferenza alimentare e come varia• L’associazione <strong>di</strong> foraggere complementari


Tipico andamento giornaliero <strong>di</strong> ingestione al pascoloTempo <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong> (% ora)AlbaTramonto6 12 18 24Ora del giornoInverno


Tipico andamento giornaliero <strong>di</strong> ingestione al pascoloTempo <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong> (% ora)AlbaTramonto6 12 18 24Ora del giornoEstate


Fattori <strong>di</strong> variazione dell’ingestione (senza integrazione)• Legati all’ambienteTempo <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong> (% ora)AlbaP1P2Tramonto•Legati all’animale:sta<strong>di</strong>o fisiologico,livello produttivo..;• Legati all’erba:accessibilità, qualitànutrizionale,appetibilità…...6 12 18 24Ora del giornoIngestione totale = Ingestione P1 + ingestione P2


Perché certe volte la pecora mangia meno anche se ilpascolo è abbondante?Per sazietà transitoria che si ha con l’ingestione <strong>di</strong> qualsiasi erba,anche la preferita. Via via che la pecora pascola l’erba, il suoorganismo percepisce, oltreché gli aromi, i nutrienti e le eventualitossine in essa contenute. In breve si “stanca” <strong>di</strong> assumerla, siferma e, eventualmente, rumina. Con <strong>di</strong>ete monotone quin<strong>di</strong>l’ingestione <strong>di</strong>minuisce rapidamente.Viceversa, con <strong>di</strong>ete varie, quando la pecora ha a <strong>di</strong>sposizione unerba molto <strong>di</strong>fferente per aroma, nutrienti e tossine da quella concui ha iniziato a pascolare (complementare), l’ingestionecontinua, perché l’animale sente il vantaggio <strong>di</strong> assumere nuovinutrienti e <strong>di</strong>luire quelli apportati dal pasto precedente. Questivantaggi sono maggiori se la pecora ha esperienza del foraggio“complementare” e ne conosce i benefici.


Tre leggi basilari <strong>di</strong> una buona alimentazione al pascolo1. Gli erbivori sono in grado <strong>di</strong> auto-regolare almenoparzialmente la loro <strong>di</strong>eta e ad<strong>di</strong>rittura, in alcuni casi, <strong>di</strong> autome<strong>di</strong>carsi(es. il consumo <strong>di</strong> arbusti tannici per ridurre la caricaparassitaria).2. Per consentire questo comportamento bisogna offrire al pascoloerbe complementari ossia ben <strong>di</strong>fferenti tra loro (per esempiograminacea e leguminosa).3. Per favorire l’auto-regolazione bisogna che gli erbivori imparinoi benefici dell’associazione delle foraggere possibilmente sin dagiovani (agnelli, capretti..).


Le tecniche <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong>(con particolare riferimento a pascoli basati su graminacee)


Pascolamento continuoUtilizzo ininterrotto<strong>di</strong> una determinataarea <strong>di</strong> pascoloa) a carico fisso =numero <strong>di</strong> capicostante in unadata area <strong>di</strong><strong>pascolamento</strong>b) a carico variabile= numero <strong>di</strong> capi oarea del pascolovariabile nel tempoReti elettriche


Come cresce l’erba mantenuta a <strong>di</strong>fferenti altezze con il <strong>pascolamento</strong> continuo?Crescita erba(Kg SS/ha giorno)60Crescita totaleSecco40Poca foglia =bassa fotosintesi20AltezzaerbaottimaleCrescita nettabassa me<strong>di</strong>a altaAccumulo fogliesecche alla basedei culmiAltezza dell’erba


Linee guida per gestione erbaio <strong>di</strong> loglio italico con <strong>pascolamento</strong> continuoAltezza erba ottimale:Inverno = 6-8 cmInizio primavera = 5-6 cmTarda primavera = 5 cmProduzione <strong>di</strong> latte per ettaro elevata e persistenteDicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile MaggioInverno Inizio Primavera Tarda Primavera


Linee guida per gestione erbaio <strong>di</strong> loglio italico con <strong>pascolamento</strong> continuoErba troppo alta:Sotto-utilizzazionePeggiore qualità dell’erbaDisomogeneità del pascolo: aree sovraesotto-utilizzate a macchia <strong>di</strong> leopardoSpreco <strong>di</strong> erba (secca, allettata, calpestata)Produzioni <strong>di</strong> latte per ettaro minori dell’ottimaleDicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile MaggioInverno Inizio Primavera Tarda Primavera


Linee guida per gestione erbaio <strong>di</strong> loglio italico con <strong>pascolamento</strong> continuoErba troppo bassa:Basse produzioni <strong>di</strong> latte per ettaroSovra-utilizzazioneDanni all’erba ed al suolo per calpestamentoIngestione <strong>di</strong> erba limitataPer<strong>di</strong>te <strong>di</strong> BCS (<strong>di</strong>magrimento)Bassa % <strong>di</strong> proteina nel latteMinore numero <strong>di</strong> agnelli/pecora partoritaBassa fertilità (più pecore vuote)Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile MaggioInverno Inizio Primavera Tarda Primavera


Pascolamento a rotazioneUtilizzo <strong>di</strong> una data area(settore) per perio<strong>di</strong>limitati, ricorrenti nelcorso della stagioneOgni rotazione sicaratterizza per:•Il periodo <strong>di</strong> occupazione;•Il periodo <strong>di</strong> riposo (ricrescitain<strong>di</strong>sturbata).La somma dei due dà ladurata della rotazione oturno.


Ingestione e bilancio energetico in pecore asciutte al pascolo su loglio(4 settori, turno <strong>di</strong> rotazione: 28 gg)Giorni <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong>1°(inizio <strong>pascolamento</strong>)4° 7°(fine <strong>pascolamento</strong>)Ingestione <strong>di</strong> erba, kg SS e (bilancio energetico, UFL)1.66(+0.83)1.55(+0.66)1.00(-0.03)


Pascolamento razionato «a tempo»Tempo al pascolo= 2 oreIngestione oraria*(kg SS/pecora)0.250 (1.7 kg t.q.)= 4 ore0.200 (1.3 kg t.q.)= 6 ore0.150 (1.0 kg t.q.)* Pecore in lattazione, pascolo <strong>di</strong> graminacee, altezza > 4 cm. Congraminacee-leguminose + 20%, con sole leguminose + 30%.


Incremento <strong>di</strong> produzione con il <strong>pascolamento</strong> <strong>di</strong> leguminose in purezzao consociazione rispetto al pascolo <strong>di</strong> una graminacea (loglio) in purezzaLeguminosaCarico*me<strong>di</strong>o(pecore/ha)Incrementolatte/ha(%)Sulla 24 + 63Sulla 19 + 33+Su + Lo a bande 19 + 33Su + Lo a tempo19 + 39Me<strong>di</strong>ca polimorfa 27 + 10* Carico primaverile Marzo –Maggio – nessuna integrazione tranne che con la me<strong>di</strong>ca (300 g concentrato/capo g)


Leguminose moderatamente tannicheSulla, Hedysarum coronariumTC: 2-6 % SSLupinella, Onobrychis viciifoliaTC: 3 % SSGinestrino, Lotus corniculatusTC: 5 % SS


Che cosa sono i tannini?Composti secondari delle piante presenti nelle foglie e nei fiori <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse specieerbacee (soprattutto leguminose) e <strong>di</strong> molte specie arbustive ed arboree.Esistono <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> tannini con molecole molto gran<strong>di</strong> e complesse tra i quali ipiù noti sono.Tannini idrolizzabiliTannini condensatiI tannini condensati sono quelli maggiormente stu<strong>di</strong>ati in nutrizione animale edhanno effetti <strong>di</strong>fferenti in base al loro contenuto nella <strong>di</strong>eta.


Possibili effetti dei tannini condensati sulla nutrizione animaleContenuto tannini condensati nella <strong>di</strong>etaModeratoAlto2-6 % SS 10-20 % SSRiduzione rischi da eccesso proteiconella <strong>di</strong>etaRiduzione della degradazione delleproteine nel rumine e maggiore loroassorbimento intestinaleAumento produzione latte, fertilitàRiduzione parassiti gastro-intestinaliRiduzione tempi <strong>pascolamento</strong> eingestioneRiduzione <strong>di</strong>geribilità <strong>di</strong>eta (soprattuttoproteina)Possibile riduzione produzione latteRiduzione parassiti gastro-intestinali


Effetto delle leguminose seminate in purezza o consociate in % dell’areacoltivabile (AC) sulla produzione <strong>di</strong> latte. Indagine Leggraze – <strong>ARAS</strong>-IZCS in 40 aziende350030002002-2003Latte (kg/ha)2500200015001000y = 14.531x + 475.88R 2 = 0.429250000.00 20.00 40.00 60.00 80.00 100.00Leguminose (% AC)400035002003-2004Latte (kg/ha)3000250020001500y = 19.171x + 373.18R 2 = 0.6116100050000.00 20.00 40.00 60.00 80.00 100.00Leguminose (% AC)


Le contro-in<strong>di</strong>cazioni delle leguminose foraggere1. Eccesso <strong>di</strong> azoto, se utilizzate da sole (rischi minori con quellemoderatamente tanniche)2. Bassa persistenza, specie se consociate con le graminaceeEsempio: effetto <strong>di</strong> una rotazione lunga (30 giorni) <strong>di</strong> una consociazione inprimavera3. Scarsa reperibilità <strong>di</strong> sementi adatte ai <strong>di</strong>versi ambienti (specie e varietà)4. Maggiori costi delle sementi rispetto alle graminacee, ammortizzati se persistono(spp. auto-riseminanti – polienni)


Altre specie complementari alle graminacee: la Cicoria Ha ra<strong>di</strong>ci fittonanti e ciclopiù lungo delle graminaceeannuali Contiene composti fenolici(1-3% SS) e sesquiterpenilattonici (effetto anti-elmintico)Cichorium intybus L.(cv. Spadona, biennale) Dà produzioni <strong>di</strong> latte inprimavera paragonabili aquelle della sulla – Sitzia et.al., 2006 Può però influenzarenegativamente il flavour dellatte se usata in purezza


L’effettodell’integrazionealimentare al pascoloEffetto <strong>di</strong> sostituzione: quando si offre un concentrato o unfaraggio conservato ad integrazione dell’erba pascolatal’ingestione <strong>di</strong> erba si riduce.Questo effetto si misura in termini <strong>di</strong>:Tasso <strong>di</strong> sostituzione (TS): riduzione dell’ingestione <strong>di</strong> erba(g SS) associata all’ingestione <strong>di</strong> 100 g SS <strong>di</strong> integrazione(fieno o concentrati)


Un esempio <strong>di</strong> effetto <strong>di</strong> sostituzioneSe integro con 0.5 kg <strong>di</strong> concentrato una pecora che consuma 1.5 kg <strong>di</strong> erbaal giorno, l’ingestione totale non arriva ai 2.0 kg teorici (T) ma a 1.8 kg (R).L’ingestione <strong>di</strong> erba si riduce quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> 0.2 kg (TS = 40%).in teoriain pratica


Fattori da cui <strong>di</strong>pende il tasso sostituzioneValore nutritivo dell’erba: più elevato è più alto è il TS Disponibilità dell’erba al pascolo, maggiore è la <strong>di</strong>sponibilità,maggiore è il TS tipo <strong>di</strong> concentrato: in generale è maggiore con concentratiamilacei rispetto a quelli fibrosi o proteici (esempio, TS granella <strong>di</strong>mais>polpe <strong>di</strong> bietola=farina <strong>di</strong> soia)


La risposta all’integrazione in termini <strong>di</strong> latte prodotto varia traconcentrati amilacei e fibrosi da fibra <strong>di</strong>geribile (es. polpe).I fibrosi sono più efficaci in tarda lattazione e con livelli <strong>di</strong>integrazione superiori a 400 g/capo giorno.1200g latte/kg conc.1000800600400FibrosiFibrousAmilaceiStarchy2000400Ingestione <strong>di</strong> concentrato (g SS)Concentrati amilacei = NFC 50-60 % SS, NDF 20-30% SS %;Concentrati fibrosi = NFC 25-40 % SS, NDF 30-50 % SS da fibra <strong>di</strong>geribile


Monitoraggio dell’eco-sistema: il pascoloAltezza dell’erba e biomassa <strong>di</strong>sponibileStickErbometro


Stima «a occhio» calibrata e facilitataSuola noncopertaErba altalloneErba tratallone ecavigliaErba allacavigliaSovrautilizzazioneSottoutilizzazioneErba a ½stivale3 cm 5 cm 8 cm 10 cm 13 cm5-10 q.li SS/ha12-13 q.liSS/haLa Chèvre, n° 304, pp. 18-19, 2011, mo<strong>di</strong>ficato


Relazione tra altezza e biomassaVaria con il tipo <strong>di</strong> pascolo e metodo <strong>di</strong> utilizzazione. In pascoli in fase <strong>di</strong>crescita attiva (sta<strong>di</strong>o vegetativo) sono qui sotto riportati valori in<strong>di</strong>cativi(altezze <strong>di</strong> erbometro).PascoloMetodo <strong>di</strong><strong>pascolamento</strong>*Biomassa(q.li SS/ha per cm altezza)Loglio rigido rotazione 1.3-1.5Loglio italico rotazione 1.0Me<strong>di</strong>ca polimorfa rotazione 1.5-1.6Sulla rotazione 1.3-2.6*** In pascoli continui a base <strong>di</strong> graminacee considerare orientativamente valori <strong>di</strong> biomassamaggiori del 50% rispetto a quelli in<strong>di</strong>cati in tabella** Valori più elevati per altezze tra 5 e 15 cm


Composizione e qualità del pascoloValutazione visiva‣ grado <strong>di</strong> ricoprimento del suolo;‣ composizione botanica;‣ composizione strutturale (% foglie, steli ecc.);‣ stima del valore nutritivo.


Monitoraggio dell’eco-sistema: l’erbivoro1. Urea nel latte: proteina nella <strong>di</strong>eta2. BCS (Russel et al., 1969) in<strong>di</strong>ce <strong>degli</strong> apporti <strong>di</strong> energia0 1 2 3 4 5Buon in<strong>di</strong>ce,assieme all’ureanel latte, delleperformanceriproduttiveDal libro sull’alimentazione <strong>degli</strong> <strong>ovini</strong>, Rassu et al., 2004


Esempi applicativi delmonitoraggio del pascolo


Avena – pecore gravide – Inizio <strong>pascolamento</strong>


H erb. 12 cm8 q.li SS/ha


Avena – pecore gravide – Fine <strong>pascolamento</strong>H erb. 5 cm2 q.li SS/ha


Pascolo naturale – pecore gravide


Pascolo naturale – pecore gravide – Inizio <strong>pascolamento</strong>H erb. 5.6 cm3.9 q.li SS/ha


Pascolo naturale – pecore gravide – Fine <strong>pascolamento</strong>H erb. 1.2 cm0.7 q.li SS/ha


Loglio italico – pecore in allattamento – Inizio <strong>pascolamento</strong>


H erb. 16 cm16 q.li SS/ha


Loglio italico – pecore in allattamento – Fine <strong>pascolamento</strong>H erb. 4.5 cm3 q.li SS/ha


Cicoria – pecore in mungitura – Inizio <strong>pascolamento</strong>


H erb. 15 cm16 q.li SS/ha


Cicoria – pecore in mungitura – Fine <strong>pascolamento</strong>H erb. 6 cm6 q.li SS/ha


Linee applicative in sintesi:Le tecniche <strong>di</strong> <strong>pascolamento</strong> e l’integrazionedella pecora per fasi


AUTUNNO (Settembre-Novembre)PecoraSta<strong>di</strong>o Fisiologico ultimi 2 mesigestazione.BCS - non inferiore a 2.5Ingestione oraria in pecore Sarde alpascolo per 1-4 ore al giorno 100-150 gSS/capo.Evitare deficit energetici o proteici:- aborti, nascita agnelli leggeri e pocovitali;-minore sviluppo della mammella,-riduzione produzione latte.PascoloErba - non sempre presente.Se ce n’è utilizzare pascoli prossimiall’ovile con tecnica «ad ore».L’uscita al pascolo per poche ore èutile anche per l’esercizio fisico dellapecora gravida (migliore funzionalità<strong>degli</strong> apparati respiratorio e <strong>di</strong>gerente).Integrazione – se al pascolo per 1-4 oreconcentrati (0.1-0.4 kg/capo g) e fieno0.6-0.8 kg/capo g. Con pecoraconfinata, concentrati 0.3-0.4 kg/ capog e fieno 1.2-1.4 kg/capo g.


INVERNO (Dicembre-Febbraio)PecoraSta<strong>di</strong>o FisiologicoParto – Inizio lattazioneBCS ottimale al parto 2.75-3.25.Ingestione oraria in pecore Sarde alpascolo (1-6 ore) 250-200 g SS/capo.Evitare deficit energetici o proteici:- riduzione della montata lattea perallattamento agnelli;- scarsa persistenza <strong>di</strong> lattazione pereccessiva mobilizzazione riservecorporee.PascoloErba - scarsa presenza – riduzionecrescita per basse temperature.Pascolamento ad ore (1-6 ore/g) arotazione « lenta » (turno: 28-35 gg,altezza uscita 5-8 cm) o pascolocontinuo (6-9 cm). Evitare usciteprecoci la mattina (0.2-0.4 kg/capo <strong>di</strong>fieno prima dell’uscita).Integrazione - adeguata alla produzioneal picco <strong>di</strong> lattazione. Concentratiamilacei (50-60% NFC) con apporti ≤ 300g/capo. Fieni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ca o misti <strong>di</strong> qualità( almeno 0.5 UFL/kg, 12-16% PG su SS).


PRIMAVERA (Marzo-Maggio)PecoraSta<strong>di</strong>o FisiologicoMetà lattazione – avvio alla montaBCS: alla monta pecore in forma manon grasse (BCS 2.75-3.25).Ingestione oraria in pecore Sarde alpascolo (1-6 ore) 200-150 g SS/capo(250-200 g SS/capo se pascolo conleguminose).«Flushing» solo con pecore magre conBCS inferiore o uguale a 2.50. Evitareeccessi o <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> proteina (occhioall’urea: ottimale 25-45 mg/100 ml).PascoloErba – Elevata quantità e qualitàdecrescente. Pascolamento a rotazione« rapida » (turno: 21-14 gg - altezza uscita:4-7 cm) o continuo (5-6 cm).Leguminose fondamentali: con<strong>pascolamento</strong> complementare « ad ore »offrire le leguminose la mattina prima deipascoli <strong>di</strong> graminacee.Integrazione - adeguata alla produzione.Concentrati fibrosi con fibra <strong>di</strong>geribile (es.polpe) (20-40% NFC).


ESTATE (Giugno-Agosto)PecoraSta<strong>di</strong>o FisiologicoFine lattazione, monta fasi inizialidella gravidanza.BCS 2.75 – 3.00.Ingestione oraria in pecore Sarde alpascolo su stoppie (8 ore) 50-150 gSS/capo.Evitare un eccessivo accumulo riservecorporee.PascoloErba – Sta<strong>di</strong>o riproduttivo e stoppie afine ciclo: minore qualità.Pascolo continuo la sera se la<strong>di</strong>sponibilità è limitata e la notte se ilcaldo è eccessivo. Favorire laselezione. delle erbe migliori conaccesso al pascolo > 8 ore. Acqua earee d’ombra al pascolo fondamentali.Integrazione - Concentrati proteici supascoli maturi e secchi ma in dosilimitate (max 0.3 kg/capo). Acquafresca e sali minerali in ovile.


Gli autori ringraziano:a) per la <strong>di</strong>scussione del documento e la sua stesura finale glizootecnici e i coor<strong>di</strong>natori dell’ARA Sardegna ed in particolare:•Angelo Morittu•Roberto Evangelisti•Paolo Oppia•Giuseppe Demurtasb) per l’assistenza tecnica nella pre<strong>di</strong>sposizione del materialefotografico <strong>di</strong>mostrativo:•Stefano Picconi, <strong>Agris</strong> Sardegna – DiRPA – BonassaiIl materiale presentato è in parte tratto dall’articolo:‘Il Pascolamento e il carico animale con particolareriferimento all’ambiente me<strong>di</strong>terraneo’ <strong>di</strong> Giovanni Molle, Mauro Decan<strong>di</strong>a, Sebastiano Ligios, NicolaFois e Maria Sitzia, pp. 275-304, pubblicato nel libro: ‘L’Alimentazione <strong>degli</strong> Ovini da Latte’, a cura <strong>di</strong>:Giuseppe Pulina, E<strong>di</strong>zioni Avenue Me<strong>di</strong>a, Bologna, 2001. Per tale contributo siamo grati ai co-autori.


Grazie a tutti per l’attenzione.

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