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LIFE CYCLE ASSESSMENT IN EDILIZIA: LO STATO ... - Maggioli

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La necessità di un approccio semplificato, che possa essere compreso dagli operatori e verificato<br />

dai controllori istituzionali, ha orientato verso l‘uso, sia in ambito normativo sia in ambito<br />

volontario, di strumenti a check-list (framework), come gli strumenti di valutazione a punteggio o<br />

l‘Ecolabel, costruiti sulla base di un elenco molto articolato di criteri-requisiti ambientali da<br />

soddisfare per ottenere punti premio (nel caso degli strumenti a punteggio) o da rispettare<br />

obbligatoriamente (requisiti minimi) per accedere alla certificazione (nel caso dell‘Ecolabel degli<br />

edifici).<br />

L‘idea di poter avere a disposizione un percorso guidato (espresso da un elenco di criteri espliciti)<br />

rasserena gli operatori, permettendo di dare una risposta facile a un tema complesso come quello<br />

ambientale. Col rischio però di orientare marcatamente il mercato verso scelte precise, tipiche di<br />

uno strumento chiuso e definito come una check-list. La richiesta da parte degli operatori di<br />

indicazioni precise (una sorta di linea guida di progettazione), spesso si traduce in un elenco di<br />

azioni prescrittive che si allontanano da un approccio prestazionale e dalla verifica che<br />

l‘applicazione di tali azioni dia il risultato atteso. In particolare risulta fortemente marginalizzata<br />

la componente progettuale e di scelta tecnico-costruttiva: il rischio è di irretire il progetto in una<br />

ingegnerizzazione del processo edilizio, dove a ogni problema corrisponde una risposta giusta,<br />

spesso preconfezionata, senza più spazio alla sperimentazione e alla innovazione.<br />

Il successo legato agli ecoprotocolli (LEED, Protocollo Itaca ecc.) deriva dal fatto che la<br />

valutazione è molto guidata e gli input necessari per operare le valutazioni sono più facilmente<br />

raccoglibili. Applicare valutazioni LCA ai singoli progetti non è operazione semplice, soprattutto<br />

a causa della carenza di informazioni e dati ambientali, contenuti in database spesso a pagamento.<br />

Un ulteriore passo avanti è la possibilità di accedere a dati ambientali primari e al profilo<br />

ambientale di prodotto tramite EPD (Environmental Product Declaration). Occorre sottolineare<br />

che in Italia sono disponibili un buon numero di EPD relative ai materiali edilizi, in particolare<br />

isolanti, soprattutto di sintesi chimica. La motivazione è probabilmente da ricercarsi nella volontà<br />

da parte dei produttori di contrastare gli attuali orientamenti verso prodotti di tipo ―naturale‖,<br />

dimostrando con i numeri che il profilo ambientale dei propri prodotti è vantaggioso rispetto ad<br />

altri prodotti apparentemente ―naturali‖. Inoltre, tramite un EPD, il singolo produttore può<br />

mettere in evidenza il ridotto impatto ambientale del proprio specifico prodotto rispetto ai<br />

prodotti dello stesso comparto produttivo. Per esempio, se un produttore utilizza energia<br />

rinnovabile, riduce drasticamente l‘impatto ambientale riconducibile al suo prodotto rispetto agli<br />

altri prodotti similari. Oppure se un materiale viene prodotto a partire da materiale riciclato, gli<br />

impatti di produzione sono notevolmente inferiori allo stesso materiale prodotto da materie<br />

prime. In questo modo si attiva una concorrenza verso l‘innovazione ambientale non solo tra<br />

comparti materici concorrenti, ma anche tra i produttori dello stesso comparto, premiando i più<br />

virtuosi. Per questo è opportuno uscire dai dati medi delle banche dati e puntare su una<br />

conoscenza specifica delle prestazioni ambientali dei singoli prodotti, valorizzando le migliori<br />

pratiche e l‘uso delle migliori tecnologie disponibili.<br />

3. Attività del Gruppo di Lavoro e risultati conseguiti<br />

Uno degli scopi fondamentali della Rete è quello della ―mappatura‖ dei gruppi di ricerca che si<br />

occupano di LCA in Italia. Mentre la mappatura operata dalla Rete consente di raccogliere<br />

informazioni generali relative ai gruppi di ricerca e all‘insieme di attività che ciascun gruppo<br />

svolge, la presenza di gruppi di lavoro per aree tematiche consente di individuare i gruppi di<br />

ricerca affini per ambito applicativo e soprattutto di valorizzare il contributo delle singole persone<br />

all‘interno dei gruppi di ricerca. Infatti l‘iscrizione al gruppo di lavoro è nominale.<br />

In questi anni, una delle attività principali svolte all‘interno del Gruppo di lavoro ―Edilizia‖ è<br />

stata la raccolta di informazioni sulle attività svolte dalle singole persone, attraverso la<br />

compilazione di un questionario che mettesse in evidenza il ruolo, la struttura di appartenenza, le<br />

ricerche svolte e le pubblicazioni realizzate.<br />

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