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I temporali: un pericolo per la navigazione aerea - Meteorologia

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FASI DI SVILUPPO DI UN TEMPORALE7


TEMPORALE A CELLA SINGOLALa cel<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> è <strong>la</strong> forma più semplice di temporale e si sviluppaindipendentemente da altri Cb. Si nota ad occhio nudo come <strong>un</strong> singolocumulonembo dotato di <strong>un</strong>'<strong>un</strong>ica e grossa protuberanza. La durata mediaè di circa 2 ore e il raggio del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> non su<strong>per</strong>a di solito i 30km.8


TEMPORALE MULTICELLA (1)I <strong>temporali</strong> a multicel<strong>la</strong> differiscono dal tipo a cel<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong>presenza di <strong>un</strong>a serie di correnti ascendenti pulsanti e separate(updraft) che mantengono in <strong>un</strong>o stato più o meno stazionario <strong>la</strong> forzae <strong>la</strong> struttura globale del<strong>la</strong> nube temporalesca. Queste pulsazionipossono variare dalle decine di secondi alle decine di minuti ed essereosservate come nubi torreggianti separate ed in ascesa.9


TEMPORALE MULTICELLA (2)La caratteristica del temporale a Multicelle è che <strong>la</strong> nuova cel<strong>la</strong> in formazione nascedal<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> che l'ha preceduta durante il suo stadio di dissolvimento. Ciasc<strong>un</strong>a cel<strong>la</strong>nasce dall'updraft dominante che <strong>per</strong> tutta <strong>la</strong> durata del suo stadio di maturità saràanche <strong>la</strong> parte più attiva e vitale del temporale. Questo sistema temporalesco rimanein vita grazie ad <strong>un</strong> processo ininterrotto le cui componenti sono le singole celletemporalesche che passano attraverso il proprio ciclo evolutivo.Il temporale aMulticel<strong>la</strong> può sopravvivere anche <strong>per</strong> molte ore grazie al bi<strong>la</strong>ncio quasi stazionariofra gli updraft ed i downdraft10


TEMPORALE SUPERCELLA (1)La Su<strong>per</strong>cel<strong>la</strong> è in assoluto il più <strong><strong>per</strong>icolo</strong>so ed il più potente fra tutti i tipi ditemporale e si distingue dagli altri <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenza di <strong>un</strong> updraft rotanteovvero di <strong>un</strong> mesociclone. E' causa di fenomeni meteorologici estremi comepioggia intensa o nubifragi, alluvioni <strong>la</strong>mpo, grandine di grandi dimensioni,venti forti ed a volte trombe d’aria. La formazione di <strong>un</strong>a Su<strong>per</strong>cel<strong>la</strong> richiede<strong>la</strong> concomitanza di numerosi eventi ed è <strong>per</strong> questo motivo che in Italia è <strong>un</strong>fenomeno re<strong>la</strong>tivamente raro che spesso viene scambiato con <strong>temporali</strong>partico<strong>la</strong>rmente violenti11


TEMPORALE SUPERCELLA (2)All’interno delle celle temporalesche il sistema delle correnti spesso non è ordinatosecondo il c<strong>la</strong>ssico schema del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> convettiva (correnti calde ascendenti e correntifredde discendenti) a tal p<strong>un</strong>to che ogni cel<strong>la</strong> temporalesca tende ad interferire con lecorrenti di <strong>un</strong>a cel<strong>la</strong> adiacente. In questo caso si può dire che si disturbano a vicenda,impedendo così lo sviluppo di <strong>un</strong>a singo<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> o cel<strong>la</strong> altamente organizzata. Ma se sidovessero creare le condizioni <strong>per</strong> lo sviluppo di <strong>un</strong>a so<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> cel<strong>la</strong>, allora il discorsocambierebbe completamente. In questo caso il cumulonembo che si sviluppa prende ilnome scientifico di Su<strong>per</strong>cel<strong>la</strong> ed è costituito solo da due sistemi di correnti su vastasca<strong>la</strong>.12


TEMPORALE SUPERCELLA (3)13


Un esempio di su<strong>per</strong>cel<strong>la</strong> nelMediterraneo15 Ottobre 200315


Enhanced-VStormMSG-115 Oct 200308:00 UTCChannel 09(IR10.8)16


Enhanced-VStormF<strong>la</strong>nking LineMSG-115 Oct 200308:00 UTCChannel 12(HRV)17


FENOMENI ASSOCIATI AL TEMPORALE:1. TURBOLENZA18


SevereConvectionMSG-1, 14 August 2003, 13:45 UTC, RGB Composite NIR1.6-VIS0.8-VIS0.620


Click on theicon to see theanimation(12:00-14:15UTC, AVI,14065 KB) !Convective outflowbo<strong>un</strong>daryMSG-1, 14 August 2003, 12:00 UTC, RGB Composite VIS0.6-NIR1.6-IR10.821


FENOMENI ASSOCIATI AL TEMPORALE:2. FORMAZIONE DI GHIACCIO22


Non basta <strong>un</strong>a nube a provocare il ghiaccio...Tutti i processi di formazionedelle nubi comportano <strong>un</strong>rischio di formazione dighiaccio, se <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura eil contenuto di acqua liquidasono favorevoli. La quantitàdi goccioline di acqualiquida presente e <strong>la</strong>tem<strong>per</strong>atura inferiore allozero sono i fattori chiave <strong>per</strong><strong>la</strong> determinazione delpotenziale rischio dighiacciamento.ma in <strong>un</strong> CB tutte le condizioni sono favorevoli!23


FORMAZIONE DI GHIACCIOil CB costituisce l’ambiente fisicamente più idoneo al<strong>la</strong>formazione di ghiaccioFormazioni piùabbondanti dighiaccioTra le isoterme 0°C e – 20°Ccon max prob a T= -5°C24


FENOMENI ASSOCIATI AL TEMPORALE:3. GRANDINE25


GRANDINEPuò provocare gravi danni siaal<strong>la</strong> cellu<strong>la</strong> dell’aereo che aimotori.Difficile prevedere se e dove vi sia grandine in <strong>un</strong> TS.In genere <strong>la</strong> si incontra sotto <strong>la</strong> base del CBnelle zone di precipitazione ma è presentesicuramente anche in nube.26


FENOMENI ASSOCIATI AL TEMPORALE:4. FULMINI27


FULMINI• Temporaneo abbagliamento del<strong>la</strong> vista – <strong>per</strong>ditadi coscienza;• Danni strutturali di varia entità concentrati sulleestremità del mezzo.• Danni più consistenti a:•Antenne radio, tubi <strong>per</strong> le prese d’aria del Pitot• Avarie varie (spegnimento radar , bloccaggiodell'HSI, apparati di <strong>navigazione</strong>, reset del maincomputer di bordo, ecc.)•Avarie gravi all'impianto elettrico28


CONDOTTA DI VOLO IN PRESENZA DI TEMPORALIIn aggi<strong>un</strong>ta alle specifiche procedure contenute nel manuale di voloquelle che seguono sono le linee guida se siete costretti a vo<strong>la</strong>reattraverso o vicino ad <strong>un</strong> temporale :Non atterrate o decol<strong>la</strong>te mai quando <strong>un</strong> temporale si sta avvicinando: ilWind Shear è sempre in agguato.Non vo<strong>la</strong>te sotto <strong>un</strong> temporale anche se potete vedere dall’altro <strong>la</strong>to, <strong>la</strong>turbolenza può essere fortissimaNon tentate di circumnavigare fenomeni con <strong>un</strong>a ampiezza su<strong>per</strong>iore ai 6/10di <strong>un</strong>’area confinata (Valli) potreste rimanere ingabbiati.Non vo<strong>la</strong>te in nube senza radar meteo in mezzo a <strong>temporali</strong> sparsi affogatiEvitate di almeno 20 miglia <strong>temporali</strong> di forte intensità .Sorvo<strong>la</strong>te <strong>la</strong> parte su<strong>per</strong>iore di <strong>un</strong> cumulonembo sospetto di almeno 1000 ft<strong>per</strong> ogni 10 Kts di velocità del vento sopra <strong>la</strong> nube.Lampi molto vivaci e frequenti indicano <strong>temporali</strong> molto forti.I <strong>temporali</strong> molto forti hanno <strong>un</strong>a sommità su<strong>per</strong>iore a 35000 ft.29


CONDOTTA DI VOLO IN PRESENZA DI TEMPORALI* Tenere gli occhi sul<strong>la</strong> strumentazione. Guardando all'esterno sicorre il rischio di rimanere abbagliati in caso di <strong>la</strong>mpi.* Non variare <strong>la</strong> potenza. Mantenere <strong>la</strong> velocità di crocieraminima.* Non manovrare continuamente nel tentativo di mantenere <strong>un</strong>aquota costante; <strong>la</strong>sciare che l'aereo “cavalchi le onde”. Se incontatto radio con ATC com<strong>un</strong>icare l'impossibilità di mantenere<strong>un</strong>a quota costante.* Non tornare indietro <strong>un</strong>a volta dentro il cumulonembo.Seguendo <strong>un</strong>a traiettoria diritta si hanno maggiori probabilità diuscire più velocemente dal CB. Inoltre in virata si aumenta il caricoaerodinamico dell'aereo.* Stare lontano da rovesci di pioggia violenti. Possonoprovocare <strong>per</strong>dita di potenza o di portanza.30


• SE POSSIBILE, EVITA DI ENTRARENEI TEMPORALI• non vo<strong>la</strong>re oltre le cime dei CB (le correntiascendenti aumentano d’intensità con <strong>la</strong> quota fino aca. 6000 ft al di sopra del top dei CB)SE PROPRIO NON PUOI• attraversali negli interspazi esistenti fra i varicumuli (il(radar può rilevarli)• vo<strong>la</strong> attraverso <strong>la</strong> parte più bassa (tra 5000 e 6000 ft)se consentito dall’orografia del<strong>la</strong> regione31


Se entri in <strong>un</strong> temporale termoconvettivo, non tornare indietro• Se entri in <strong>un</strong>, non tornare indietro(questi <strong>temporali</strong> hanno piccole dimensioni: 15 – 30 km)• Invece i <strong>temporali</strong> frontali possono essere molto estesi (anchecentinaia di km): attraversa i fronti <strong>per</strong>pendico<strong>la</strong>rmente<strong>per</strong> evitare questo rischio!• Se voli sotto <strong>un</strong> temporale, evita le aree diprecipitazione (zone di max turbolenza, , max prob diincontrare grandine, ceiling molto bassi, visibilità scarsa)32


CASE STUDY: Fly 447 Air France (Brasil)Dietro <strong>la</strong> tragedia dell'Airbus Air France potrebbe esserci <strong>un</strong>'intensa attivitàtemporalesca. Osservando le immagini satellitari si evince che nel<strong>la</strong> fascia compresatra il 1° e il 5°N vi era <strong>un</strong>a l<strong>un</strong>ga serie di sistemi a multicel<strong>la</strong>. Una vera e propriacintura di <strong>temporali</strong>, distesa dal<strong>la</strong> foce del Rio delle Amazzoni fino alle costeliberiane. L'aereo è precipitato proprio in corrispondeza dell'area temporalesca piùvasta, individuabile tra il 35°W e il 5°N. A detta dell'ONERA, ufficio francese distudi e ricerche aerospaziali, <strong>la</strong> causa più probabile potrebbe essere quel<strong>la</strong> delfulmine.33


Immagine ricostruita su quello che i piloti avrebbero potuto vedere sul radar meteo34


Nell'area in oggetto l'altissima attività elettrica avrebbe reso l'aereo <strong>un</strong> bersaglio quasiinevitabile, nonostante <strong>la</strong> statistica ci dica che <strong>un</strong> velivolo viene colpito da <strong>un</strong> fulminemediamente 1-2 volte l'anno. La scarica (o più scariche) sarebbe stata così forti damandare il tilt l'alimentazione dell'aereo. A sostegno di questo il fatto che le ultimesegna<strong>la</strong>zioni automatiche dall'Airbus segna<strong>la</strong>vano guasti di natura elettronica. Un'altraipotesi, sempre di natura meteorologica, può essere quel<strong>la</strong> legata a forti moti verticaliall'interno del groppo temporalesco. Nell'area in oggetto i top delle celle possonoraggi<strong>un</strong>gere i 14000m di altezza, producendo correnti ascendenti e discendenti diinaudita potenza (fino a 140-150km/h!). Se a queste sommiamo updraft e downdraftsecondari ecco che il mix può diventare <strong><strong>per</strong>icolo</strong>so. E' bene precisare che gli aerei sonoprogettati <strong>per</strong> resistere a turbolenze di estrema potenza e i piloti hanno <strong>un</strong> bagaglioscientifico tale da <strong>per</strong>mettergli di evitare situazioni <strong><strong>per</strong>icolo</strong>se. Tuttavia a volte <strong>un</strong>aconcatenazione di eventi eccezionale può essere fatale35


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